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venerdì 30 gennaio 2015

Mia intervista su L'Unione Sarda sul pecorino sardo

L'articola di Piera Serusi su L'Unione Sarda di oggi 30/1/2015, riporta il mio parere sul formaggio Fiore Sardo.




Ringrazio la giornalista per aver riportato le mie parole fedelmente e mi scuso con lei per una mia incomprensione

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domenica 25 gennaio 2015

Il cibo come medicina


Qualunque persona che si occupa di salute dovrebbe sempre tenere a mente un fatto: le malattie sono dovute ad un mix di fattori genetici (immodificabili), epigenetici (parzialmente modificabili) e ambientali (modificabili), tra cui l'uso di certi alimenti.

Non possiamo attribuire al cibo ogni malattia, ma è ormai evidente come l'alimentazione possa migliorare molte condizioni e talvolta pure guarire. Se così non fosse, non ci sarebbero capitoli dedicati al trattamento dietetico di varie patologie nelle principali enciclopedie di nutrizione. Teniamo anche bene a mente la differenza tra prevenire (ruolo dell'alimentazione accettato da tutti), curare (migliorare una condizione o in certi casi evitare/ritardare il peggioramento) e guarire (eliminare una condizione patologica).

Come il cibo può portare malattie

Non dobbiamo pensare ad un cibo miracoloso, cosa piuttosto rara e difficilmente dimostrabile, anche se sarà fatto qualche esempio, ma più che altro all'alimentazione nel complesso.
Il microbiota, l'insieme dei microbi, intestinali e non, che colonizzano il nostro corpo, è spesso uno dei corresponsabili delle patologie, insieme all'alterazione del tipo di macrofagi. Il microbiota è oggi ormai ritenuto un vero e proprio organo, che si "nutre" di quello che noi mangiamo e da esso viene enormemente influenzato. Molte malattie sono dovute ad un suo sbilanciamento e/o alla sua alterazione, che causano uno stato infiammatorio. L'infiammazione è la base di molte malattie che stanno oggi aumentando la loro incidenza.
Quando noi nutriamo correttamente il microbiota, proliferano le specie che non sono dannose per noi.
Un esempio recentemente riscontrato è dato dal cacao amaro, che ha un grande effetto antinfiammatorio mediato dal microbiota. Nell'esperimento l'effetto è esaltato se combinato con melagrana e bacche di acai. Il cioccolato nero migliora anche il profilo di rischio cardiovascolare. Un effetto simile ha l'olio extravergine d'oliva rispetto a quello raffinato.
Allo stesso modo il cocco, ricco in grassi saturi ma a media catena, ha moltissimi effetti benefici sulla regolazione del metabolismo energetico e sul profilo metabolico (in questo caso si parla più di prevenzione che di cura).


https://www.facebook.com/nocensura/posts/1248974835153607:0



Premessa doverosa: non si vuole dire che l'alimentazione può curare tutto né che una dietoterapia, anche se efficace in alcuni casi, possa risolvere al 100% malattie, semplici o complicate. Il pericolo è ovviamente di dare false illusioni.
Ma non è nemmeno giusto scartare ipotesi a priori solo perché non si ha conoscenza dei meccanismi di biologia cellulare e molecolare alla base degli effetti degli alimenti/nutraceutici. La scienza è solo quello che si dimostra e risulta ripetibile (cosa molto complessa perché si parla in questo caso di esseri viventi e non di pezzi di metallo che fondono sempre alla stessa temperatura), ma non si può dire che ciò che non si conosce è impossibile. Si può dire che non è dimostrato. Ma solo chi avesse conoscenza di qualunque recettore, qualunque via metabolica e qualunque reazione biochimica e immunitaria dell'organismo, cioè nessuno, può escludere che l'effetto di un cibo non verrà verificato.
Tantissime volte mi è capitato di pensare inizialmente una soluzione proposta come impossibile, ma poi essa si è rivelata efficace. Ho una naturale simpatia verso persone capaci di intravedere possibilità di guarigione contro l'opinione di persone che, forti della loro ignoranza, sanno solo dire "è impossibile".






Chi dice che il cibo non può curare, non è mai entrato in un supermercato a comprare il burrocacao per le labbra screpolate. Non sa che l'aceto, rallentando lo svuotamento gastrico e l'assorbimento dei carboidrati, può essere usato per migliorare la condizione diabetica. O non sa che il miele, grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie, può essere usato per la cura delle ulcere da piede diabetico. E aiuta la guarigione di chi ha subito la tonsillectomia. 

Si potrebbero fare migliaia di esempi, che la saggezza popolare, prima della scienza, conoscono bene. Non hanno effetto su tutti, certo, ma nemmeno i farmaci lo hanno.

Per ora solo nel modello animale, ma potrebbe presto essere applicato all'uomo, una dieta ricca in carotenoidi (non da integratori) stimola la rigenerazione dei tessuti polmonari colpiti da malattie degenerative come enfisema e COPD. Anche l'asma migliora con una dieta corretta, ricca di nutrienti e con meno calorie vuote. Gli antiossidanti aiutano anche nella terapia di alcuni dolori cronici, come quello pelvico.

La maggior parte delle GERD (malattia da reflusso gastroesofageo) e delle gastroenteriti sono in realtà dovute ad un incremento di eosinofili nella mucosa gastrica, favorito essenzialmente dalle allergie alimentari e da un'alterazione della flora gastrica.
In pratica con una corretta riduzione degli alimenti che agiscono sul reflusso possiamo risolvere il problema.
E invece si continua a spendere milioni in antiacidi vari, farmaci che fanno arrivare le proteine intatte all'intestino (aumentando l'antigenicità) e ci tolgono la protezione dagli agenti infettivi, causando ancora più problemi, come segnala il dott Speciani.

Sempre rimanendo in ambito gastrointestinale, è molto facile legare certi cibi alle sindromi croniche intestinali (MICI o IBS in inglese). Gli alimenti tipicamente infiammatori per l'intestino sono quelli "FODMAP" (zuccheri fermentabili), latticini e glutine. In maniera più rara nichel e salicilati naturali.
Ad aiutare in questi casi, senza fare miracoli, può essere l'uso di curcuma, l'ingrediente principale del curry. Anche il fegato si giova dell'uso di questa spezia.

Il suo principio attivo, la curcumina, ha attività biologiche positive certe tant'è che ormai si parla di "curacumina". Il potenziale preventivo/terapeutico è evidente per malattie a carattere infiammatorio-progressivo (uveite, artrite, diabete, aterosclerosi, psoriasi, tumori, Parkinson e Alzheimer).

A proposito di tumori (ce ne sono più di 200 tipi), malattie a eziogenesi infiammatoria, mesi fa suscitò clamore un servizio delle Iene in cui un uomo affetto da metastasi cerebrali riferì di essersi curato con un'alimentazione vegana e crudista. Come dicono anche gli scettici, non si può escludere una componente "ausiliaria" nel miglioramento della salute del signore in questione legato alla dieta vegana, ma la cosa non è facilmente dimostrabile.

Su internet è pieno di storie simili, ovviamente da prendere sempre con le molle. Non si può credere a tutto ciò che leggiamo in rete.
Che la dieta tendenzialmente vegana possa prevenire le recidive tumorali è già abbastanza probabile (come dice Berrino nel video c'è limitata evidenza).
Teniamo sempre a mente comunque la genesi di un tumore, ossia la rottura dell'equilibrio tra cellule normali e cellule mutate, che devono essere mandate a morte cellulare programmata (apoptosi). Statisticamente chiunque di noi sviluppa microtumori che vengono tenuti a bada dai nostri sistemi di difesa.

In questo video, il prof William Li spiega uno dei meccanismi possibili (qui con sottotitoli in italiano): inibizione dell'angiogenesi (cioè la proliferazione dei vasi sanguigni che portano il nutrimento alle cellule e permettono l'espansione e la metastatizzazione). Il tumore si trova così "soffocato". La terapia dei tumori prevede già l'uso di farmaci antiangiogenici, ma la natura ci offre molecole più potenti degli stessi farmaci. A parere di qualcuno si ha anche un grande effetto sul sistema immunitario, che finalmente reagisce e combatte il tumore (non si trova granchè in letteratura al riguardo ma la tesi è plausibile). La questione è accennata comunque persino nell'Enciclopedia della Nutrizione.




Un altro effetto sarebbe dato dalla deplezione di nutrienti, che attiva l'AMPK, una proteina responsabile dell'autofagia (autodigestione delle cellule), dell'apoptosi (morte programmata) e blocco della crescita e della riproduzione cellulare. Il digiuno terapeutico sta infatti diventando un'interessante opzione grazie agli studi del Prof. Longo.


http://dx.doi.org/10.3389/fonc.2013.00175


Un effetto simile è dato ad esempio dall'alfa-TEA, un derivato semisintetico della vitamina E, dal SAMC, derivato dell'aglio, dalla metformina, farmaco derivato da una sostanza naturale (galegina). Ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc ecc.
Insomma in questo modo il tumore tenderebbe a non crescere più e, se il sistema immunitario riesce a "domarlo", si guarisce.
Questo dimostra che si può guarire dai tumori con una dieta vegana? No. Però ci porta a pensare che ci può essere una componente causale da dimostrare pienamente in vivo. Se poi qualcuno grazie anche a protocolli vegani è guarito, ne siamo felici, ma finchè non ci sono studi con grandi numeri che ne hanno dimostrato l'efficacia non possiamo purtroppo affermare che questi protocolli funzionano. Ovviamente nessuna ditta farmaceutica ha interesse a investire in una cosa non brevettabile come la verdura e la frutta, quindi ho l'impressione che il dubbio rimarrà a lungo. E comunque nessun protocollo terapeutico, farmacologico o non, ha efficacia del 100%. La differenza può farla un'altra volta il nostro microbiota.

Quando si parla di dieta vegetariana (o meglio vegana) e tumori si pensa ovviamente al libro di T.C. Campbell "The China Study". Il libro è la raccolta degli studi scientifici fatti nel corso della carriera dal prof Campbell. Molto criticato in ambito scientifico, vanno comunque presi con le molle perché analizzati senza contraddittorio.
Tuttavia cosa dicono di così clamoroso le conclusioni del China Study?

"Abbiamo osservato che la dieta che spesso può avere notevoli benefici sia nella prevenzione che nel trattamento di diverse malattie croniche è una dieta basata su cibi vegetali integrali, non raffinati, tra cui legumi, cereali integrali, frutta e verdura. Durante gli ultimi tre decenni, è emersa una tendenza importante all'interno dei professionisti delle diete e della salute per supportare un maggiore consumo di questi alimenti e un consumo minore di alimenti di origine animale. Ulteriori raccomandazioni sono ad esempio a) di consumare, per quanto possibile, questi alimenti nella loro forma integrale (per esempio, riso integrale al posto del riso brillato, grano intero, invece di farina bianca); b) minimizzare  il consumo di prodotti alimentari trasformati, spesso ad alto contenuto di zucchero, sale e grasso (una buona ricetta per una ciambella); c) consumare, per quanto possibile, alimenti biologici, freschi e naturali ; d) minimizzare il consumo di grassi aggiunti, sale e zucchero."

Cioè le stesse cose  che dice un nutrizionista sano di mente per una popolazione media e soprattutto sedentaria come la nostra, per la prevenzione delle malattie del nostro tempo, come hanno recentemente dimostrato lo studio PREDIMED e quello EPIC. E come grosso modo consiglia l'AICR.
Non che il libro sia un capolavoro di scienza incontrovertibile, ma il tentativo di debunking di italiaunitaxlascienza è quasi peggio:
  • "l'effetto negativo delle caseine è esteso a tutte le proteine animali senza prove" (in realtà basta guardare gli studi epidemiologici sull'incidenza di cancro in chi è tendenzialmente vegano o chi mangia più carne o altri prodotti di origine animale). I cereali integrali riducono la mortalità indipendentemente dallo stile di vita, e riducono la probabilità di tumore al colon dato dal consumo di carne rossa (che quindi esiste). L'effetto cancerogeno della carne rossa è dato (anche) dalla presenza di una particolare sostanza, un glicano, particolarmente infiammatorio
  • "le proteine whey (siero del latte, ndr) sono protettive" (gli studi citati non possono essere considerati perché non tengono conto dell'attività fisica, vero discriminante, e poi si parla di caseine nel China Study, e le proteine del siero si assumono singolarmente solo mangiando ricotta o come integratore, cosa che appunto fanno spesso gli sportivi)
  • "il latte umano ha alte concentrazioni di caseina" (bugia: prevalgono le sieroproteine, le caseine sono una minima parte, sennò si potrebbe fare il formaggio dal latte di donna, e in totale le proteine sono molto meno rispetto al latte vaccino, proprio perché un neonato ha molta meno necessità di crescere rispetto a un vitello)
  • "le nazioni in cui si fa più largo uso di latte hanno una più alta incidenza di tumori al seno. Possibile che Campbell non abbia notato come queste nazioni coincidono sospettosamente con quelle in cui c’è una più alta aspettativa di vita? Non si è chiesto se in l’incidenza di tumori è in qualche modo legata all'età?" Opinabile: il tumore al seno ha la massima incidenza prima dei 60 anni, dopo i quali diventa relativamente raro. E il legame tra consumo di grassi saturi (tipicamente animali) e tumore mammario è ben conosciuto. Così come sta emergendo il legame tra colesterolo e tumori, in particolare mammario. Il colesterolo si trova solo nei prodotti animali.

Come accenna il prof. Berrino nel video delle Iene, è già presente una limitata evidenza secondo cui un'alimentazione prevalentemente vegetariana aumenti le probabilità di sopravvivenza nei malati di tumore (e negli infartuati). Ma l'utilizzo di queste indicazioni è previsto pure dell'AIRC e del WCRF, mica dai complottisti. E sempre Berrino denuncia gli interessi economici nelle cure tumorali.

Inoltre il prof sottolinea come ci siano stati errori, chissà se voluti o no, nella traduzione del codice europeo anticancro (video assolutamente da vedere).

Il mio collega Armando D'Orta ci spiega perché chi ha bassi livelli di GH ha meno probabilità di tumore: semplicemente il GH (ormone della crescita), come qualunque fattore di crescita (insulina, IGF-1 e 2, tutta la serie dei GF) accelera la riproduzione cellulare, aumentando così le probabilità di proliferazione di un tumore, aggirando i nostri meccanismi di difesa.
L'abbondanza di nutrienti, che sono più concentrati nel cibo di origine animale, aumenta la concentrazione dei fattori di crescita (qui il lavoro di Campbell). Ne sono in pratica dipendenti.

In particolare un'alimentazione ad alto contenuto di proteine aumenta i fattori di crescita e quindi la riproduzione delle cellule, aumentando il rischio quindi di errori e tumore come già spiegato. Ma sottolineiamo sempre che l'attività fisica riduce questa probabilità anche nel contesto di dieta (relativamente) iperproteica. Questo accade semplicemente perché se facciamo sport le proteine vengono destinate al turnover proteico muscolare, e non a "nutrire" il tumore e la sua proliferazione. L'acetato, un derivato del metabolismo di grassi e proteine, è un ottimo nutriente dei tumori.


il rischio tumorale aumenta o diminuisce in seguito a certi comportamenti, tra cui quelli alimentari


Chi ha alti livelli di IGF-1 da giovane, dovuti ad un eccesso alimentare, ha più probabilità di ammalarsi di tumore (e minore aspettativa di vita), mentre alti livelli di questo ormone in età avanzata sono protettivi, probabilmente perché la riproduzione cellulare è già ridotta.



http://www.cell.com/cell-metabolism/abstract/S1550-4131%2814%2900062-X




La glicemia alta, favorita da un certo tipo di alimentazione (cereali e zuccheri raffinati, eccesso di grassi vegetali raffinati e animali), è un fattore infiammatorio e di ridotta sopravvivenza  e recidive nei tumori.
Tenere bassa la glicemia aumenta l'efficacia di un farmaco antidiabetico, la metformina citata prima, che ha potenziale preventivo e terapeutico nei confronti del cancro. Per lo stesso motivo anche la dieta chetogenica ha potenziale soppressivo, così come i prodotti fermentati che influenzano il microbiota.

Non concordo con la De Petris quando parla di alimentazione alcalinizzante: non è stato provato un cambio di pH sistemico, in base all'alimentazione, solo delle urine e tutt'al più capillare, ma prontamente riequilibrato dal nostro sistema tampone acido-base. L'acqua alcalina, il cui effetto non è dimostrato, potrebbe essere costosa e inutile. C'è da dire però che sta cominciando a vedersi in letteratura scientifica, per ora solo in riviste di basso livello, un possibile effetto del pH sulla crescita dei tumori e sullo stato di salute generale, quindi anche in questo caso mai dire mai!

Per concludere, la questione è che bisogna sempre considerare il tumore come una probabilità, chi non segue certe regole ha più possibilità di ammalarsi, ma non è scritto sulla pietra, così come uno può avere la migliore alimentazione del mondo e ammalarsi, ma certo le probabilità sono inferiori. Una dieta fatta prevalentemente con cibi vegetali sembra aumentare le possibilità di sopravvivenza in chi viene colpito da questa terribile malattia, abbinata alle cure tradizionali. Stanno emergendo fattori epigenetici anche sulla probabilità di incorrere in tumori.

Neurodegenerazione

Le malattie progressive neurodegenerative, prevenibili con una buona alimentazione, molto difficilmente possono essere bloccate o il loro corso invertito (lo dice pure la dott.ssa De Petris nel video). Tuttavia si sta ipotizzando che, se prese nella loro fase iniziale (purtroppo spesso asintomatica e non percepita) la loro progressione può essere bloccata e si può recuperare parzialmente la funzionalità persa grazie ad una dieta ricca in flavonoidi. Il cacao, cui si accennava prima, ha rivelato proprietà preventive e addirittura terapeutiche della demenza senile. Quest'ultimo effetto in realtà lo si ha solo a quantità così elevate che difficilmente sarà applicabile nella pratica. Anche il cocco è sotto indagine.
L'uperzina A, una molecola presente in un fungo, diminuisce l'accumulo di ferro a livello neuronale, e stimola la neurogenesi, potrebbe ugualmente essere d'aiuto anche in un tentativo di ridurre la malattia. Anche la curcuma (curry), o meglio la radice intera, ha dato indicazioni in tal senso. Il dott. Mercola segnala un neurologo che ritiene che migliorando il microbiota si possa invertire la neurodegenerazione.
Il morbo di Parkinson può migliorare con un'alimentazione tendenzialmente vegetale.

Diabete e CVD


Come accenna la De Petris nel video la dieta vegana può avere buon impatto sul diabete di tipo 2 in alcune persone, anche migliore della tradizionale dieta fatta con le linee guida. Questo capita perché tale malattia ha molte sfaccettature, e quindi un approccio valido in qualcuno può non dare buoni risultati su un altro. Il pesce, e in particolare quello grasso, non aumenta il rischio di diabete.
Tra l'altro ingerire aceto (mischiato con acqua) prima del pasto può migliorare la glicemia post-prandiale, soprattutto in caso di pasto ad alto indice glicemico e se abbinato alla cannella.
Gli stessi discorsi sono validi per le malattie cardiovascolari e l'ipertensione, che sono solo la diversa manifestazione di uno stesso problema, l'infiammazione sistemica a basso livello.


Autismo

Un'altra malattia complicata e inguaribile è l'autismo, o meglio spettro dei disturbi autistici.
Ormai è chiaro il legame tra tale malattia e l'infiammazione cerebrale (presente anche in altre patologie neuronali), che può essere esacerbata da alcuni alimenti e ancora una volta dai batteri intestinali. Il sulforafano, un composto tipico delle brassicacee (cavoli ecc), ha mostrato  di ridurre tale infiammazione.
Gli alimenti che sembrano responsabili dell'infiammazione sono caseine e glutine. Persino La Scuola di Ancel, non certo un covo di complottisti antiscientifici, ne ha parlato in termini (giustamente) prudenti. Anche in questo caso ciò che si può affermare è una limitata evidenza che in una parte degli autistici l'esclusione di certi cibi (io propenderei per la riduzione tramite dieta di rotazione) possa giovare. Ma non in tutti e non portare a guarigione completa.

Comunque qualcuno con la vista lunga lo sosteneva già 12 anni fa, legandolo alla permeabilità intestinale e all'ingresso di molecole tossiche per l'organismo.


Dieta del gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno, secondo cui ad ogni gruppo sanguigno si deve abbinare un certo tipo di alimentazione, non è attualmente supportata da prove scientifiche. Solo un gruppo di studiosi scandinavo ha trovato una certa correlazione tra microbiota e gruppo sanguigno.
Se però la si azzecca, nel senso che si usa ad esempio la paleo (di cui parlerò prossimamente) in una persona che, per motivi indipendenti dal gruppo sanguigno, ne ha giovamento, allora la persona starà meglio. Ma non c'è provata causalità tra il cambio di dieta e il possedere un certo gruppo sanguigno.
Recentemente il dott. Pietro Mozzi, utilizzatore di questo approccio, è stato convocato dall'Ordine dei medici per chiarire la sua posizione. Il dottore ha chiesto ai suoi pazienti di testimoniare il loro miglioramento, sarà interessante vedere come andrà a finire.

Aggiornamento marzo 2015

Servizio delle Iene, con ospite il mio collega Armando D'Orta, che parla di alimentazione per disintossicarsi dai metalli pesanti.

Aggiornamento aprile 2015

La Academic of Dietetics conferma che la dieta veg può essere seguita in qualunque fase della vita senza problemi, se ben bilanciata. Uno studio italiano mostra che i bambini vegetariani (non vegani) si ammalano meno rispetto agli onnivori, probabilmente per una risposta infiammatoria inferiore, e non hanno problemi di crescita. Una metanalisi pubblicata su JAMA mostra che i vegetariani hanno meno probabilità di ammalarsi di tumore del colon-retto.

Aggiornamento giugno 2015




Il dottor Greger in un video mostra la sottovalutazione dei medici del potere curativo del cibo e evidenzia che l'alimentazione non viene insegnata nei corsi di medicina



Uno studio pubblicato su Int J Canc mostra che le adolescenti che mangiano molta carne rossa hanno più probabilità di tumore al seno pre-menopausale e suggerisce di sostituirla con carne bianca, pesce, legumi e semi oleosi.


Aggiornamento 26/7/2015

Il tumore al seno è in aumento tra le giovani, a conferma della falsità che colpisca solo in tarda età (vedi paragrafo in alto su tentativo di debunking).
Pubblico un interessante commento al China Study, o meglio una risposta all'AICR, scritto da Francesco Puolato sul gruppo nutrizionisti veg di Facebook (ovviamente non è stato riordinato, per cui appare scritto di fretta, ma i concetti sono comprensibili)

Per quanto concerne invece il contenuto dell'articolo, premesso che sono vegano, quindi probabilmente di parte, e che adoro il China Study, vorrei esaminare alcune affermazioni di questa pagliacciata :Lo studio ha considerato 367 diversi tipi di dati e ha analizzato oltre 8.000 correlazioni fra essi e la salute della popolazione. Il numero di correlazioni studiate è stato però considerato eccessivo dagli esperti di statistica, poiché permette di dimostrare qualsiasi teoria preconcetta. FALSO è un 'opinione scopiazzata dal dibattito con Denise Minger. Nessun istituto o esperto di statistica ha pubblicato alcuno studio sul China Study ;2)T. Colin Campbell, l'autore del China Study, ha pubblicato i risultati in un libro e non in riviste scientifiche i cui articoli sono sottoposti a valutazione tramite il metodo del peer-review. QUESTO è FUORVIANTE PER CHI NON MASTICA SCIENZA, NON SI SOTTOPONE ALLA PEER REVIEW UN LIBRO , MA GLI STUDI CHE LO COMPONGONO , E QUELLI SONO TUTTI PEER REVIEWED. MOLTI DEGLI STUDI CITATI, AD ESEMPIO LO SWANK SULLA SM , SONO STUDI ALTRUI, E SONO PER LO PIù TUTTI PEER REVIEWD 3)Il testo afferma, fra le altre cose, che la caseina, una proteina contenuta nel latte, sarebbe un potente fertilizzante per il cancro. Fra caseina e sviluppo di tumori effettivamente esiste una relazione, che è tuttavia analoga a quella fra il cancro e altre proteine, anche di origine vegetale. In sostanza, non importa da dove proviene una proteina ma qual è il suo effetto nell'organismo. FALSISSIMO: L'UNICA PROTEINA VEGETALE CAPACE D SVILUPPARE IL CANCRO COME LA CASEINA FU SVILUPPATA DALLO STESSO CAMPBELL AGGIUNGENDO LISINA AL MAIS PER VALUTARE SE FOSSE QUALCHE CARATTERISTICA DELLE PROTEINE ANIMALI A FARE MALE OPPURE IL PROFILO AMMINOACIDICO 4) In studi effettuati con i topi la dieta di Campbell ha provocato negli animali un aumento di tumori epatici, legati alla scarsa capacità dell'organismo di eliminare le tossine per via delle carenze nutrizionali. FALSO ANCHE QUESTO, I TUMORI EPATICI ERANO SVILUPPATI INDUCENDOLI CON LE AFLATOSSINE E SENZA INTERVENIRE SULLA NUT1RIZIONE DEI TOPI, QUANDO AI TOPI FU ABBASSATA LA CASEINA I TUMORI SI ARRESTAVANO , COM'E' POSSIBILE? 5) Sulla base degli studi sulla caseina, Campbell invoca l'abolizione totale di qualsiasi proteina e grasso animale nella dieta, in assenza tuttavia di dimostrazioni scientifiche. CHIARAMENTE CHI HA SCRITTO QUESTO ARTICOLO HA COPIATO ALCUNE CRITICHE TROVATE SU SITI SPAZZATURA DEL WEB: CAMPBELL NON DICE DI ELIMINARE MA DI RDURRE LE PROTEINE ANIMALI ENTRO IL 5-10% 6) . Oltre alla dieta vegetariana, i cinesi possono contare anche sugli effetti benefici di cereali non raffinati. IL LIBRO IN CUI CAMPBELL CONSIGLI DI ELIMINARE LE PROTEINE ANIMALI E MANGIARE CIBI RAFFINATI NON è ANCORA STATO PUBBLICATO....PERCHE' NON SI SAREBBE MAI SOGNATO DI SCRIVERE UNA COSA DEL GENERE 7) rebbe infatti ad avvalorare una dieta che invece altri studi epidemiologici identificano come eccessivamente restrittiva. Una quantità ragionevole di grassi di origine animale, latticini e soprattutto pesce, è infatti considerata salutare da tutte le ricerche sul legame tra alimentazione e sviluppo di malattie, fra cui il cancro. QUESTA E' LA PIU' IMPORTANTE : 1) PER QUEL CHE RIGUARDA IL PESCE , I DATI EPIDEMIOLOGICI HANNO CONFRONTATO POPOLI CHE MAGIANO MOLTO PESCE CON LA STANDARD AMERICAN DIET , QUINDI E' OVVIO CHE IL PESCE SEMBRI SALUTARE 2) GLI STUDI CHE HANNO TROVATO UN EFFETTO POSITIVO DI LATTE E LATTICINI C'HANNO L'IMBROGLIO SOTTO. L'EFFETTO PROTETTIVO E' STATO ATTRIBUITO AL CLA , ACIDO LINOLEICO CONIUGATO. IL CLA FU SOMMINISTRATO PRIMAAAAAAA E NON DOPOOOOOO IL CARCINOGENO.


Aggiornamento 26/8/2015

La risposta di Campbell alle insinuazioni di scarsa scientificità del suo libro.


Aggiornamento 6/9/2015

La SLA, sclerosi laterale amiotrofica, può migliorare in alcuni con una dieta senza glutine. L'insorgenza di malattia ritarda in chi assume più omega 3. In generale mantenere un peso sano, non perderne durante la malattia per non rovinare il metabolismo e un'alimentazione ricca di antiossidanti, compresi alcuni supplementi, possono migliorare le condizioni di chi soffre di questa terribile malattia. Allo studio l'uso di diete chetogeniche e iperlipidiche.
Aggiornamento 21/10/2015

Il dott. Luchi segnala che un autore riporta i suoi studi su miglioramento dell'autismo con supplementazione di luteolina.
Aggiornamento 26/10/2015

L'OMS inserisce tra i probabili cancerogeni la carne rossa e tra i sicuri quella processata.
Aggiornamento 2/11/2015

Una dieta a basso indice e carico glicemico e senza latticini (e probabilmente funzionerebbe anche meglio senza glutine ecc) ha avuto buon impatto su pazienti con idrosadenite suppurativa.
Alcuni alimenti vengono definiti "medicina" per la cura di problemi di omeostasi del ferro.
Aggiornamento 11/11/2015

Da anni si parla di vitamina C ad alte dosi contro il cancro, ora uno studio pubblicato sull'importantissima rivista Science ne dimostra l'efficacia in alcuni tumori e l'azione riduttiva nei confronti della tossicità della chemioterapia.
Aggiornamento 14/11/2015

Introdurre probiotici nei primi anni di vita riduce il rischio di diabete di tipo 1 nei soggetti predisposti.
Aggiornamento 25/11/2015

Un piccolo trial pilota fatto su poche persone ha messo in evidenza miglioramenti del morbo di Alzheimer con una dieta simil-paleo.

Aggiornamento 29/11/2015

ragionevole consigliare a chi sopravvive al tumore del colon-retto di evitare carboidrati raffinati, bevande zuccherate e carne rossa e lavorata".
Aggiornamento 21/12/2015

La componente "sfortuna" nello sviluppo dei tumori viene ridimensionata. Così come avevano previsto i grandi (Speciani, Berrino ecc).
Aggiornamento 21/1/2016

La dieta chetogenica ha un potenziale nella terapia della sclerosi multipla, migliorando la funzionalità mitocondriale.
Aggiornamento 14/2/2016

Insulina e zucchero stimolano cambiamenti nel citoscheletro (l'architettura della cellula) che aiutano il tumore a sopravvivere.
Aggiornamento 25/2/2016
Ulteriori conferme sugli effetti dei fattori di crescita sui tumori.

I retinoidi (vitamina A) rigenerano i podociti, cellule che infiammandosi riducono la funzionalità renale.

I meccanismi anticancro (terapeutici) della dieta chetogenica.

Evidenza discreta sull'efficacia degli interventi dietetici nel rallentare la progressione del tumore prostatico. Ne parla anche l'Harvard University.

Aggiornamento 20/3/2016
Con grandissima prudenza (ovviamente), ma anche una rivista seria come JAMA si apre all'effetto antitumorale della marijuana.

Il dott. Greger spiega come un'alimentazione che includa 5 porzioni al giorno di verdura e frutta e in particolare le crucifere (cavoli ecc) insieme al movimento riducano dal 16 al 4% la mortalità del tumore mammario (comprensibilissimo con sottotitoli in italiano), dimezzando il rischio di ricorrenza. 
Aggiornamento 27/3/2016

La dott.ssa Rucklidge si chiede come mai, se i farmaci sono così efficaci, le malattie mentali siano in aumento. E parla delle carenze nutrizionali come causa di disordini mentali. La terapia nutrizionale dovrebbe far parte delle normali pratiche per migliorare la salute mentale.
Aggiornamento 2/4/2016

Nella giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, l'Academy USA conferma che alcuni bambini migliorano con un'alimentazione accurata, in particolare togliendo latticini e glutine. La si può consigliare se, empiricamente, si notano miglioramenti nel comportamento del bambino in caso di esclusione.
Inoltre conferma che una corretta alimentazione non solo previene ma supporta le cure e aiuta a migliorare la qualità della vita in caso di tumore.
Aggiornamento 4/4/2016


"Prolungare la durata dell'intervallo di digiuno notturno può essere una semplice strategia non farmacologica per ridurre il rischio di recidiva di cancro al seno. Il miglioramento della prognosi avviene probabilmente grazie all'ottimizzazione del sonno e del controllo glicemico." Segnalato da Attilio Speciani.
Un bell'articolo su authoritynutrition.com che spiega bene la questione della dieta del gruppo sanguigno: il miglioramento si ha perché tutti i pattern si basano sull'esclusione di cibi processati, ma non si intravede legame tra un certo regime dietetico e un particolare gruppo sanguigno, come già accennato. Solo pochissime lectine presenti in alcuni legumi colpiscono in particolare un gruppo, per questioni enzimatiche, ma è troppo poco per giustificare un legame causale.

Aggiornamento 11/4/2016

I legami accertati tra alimentazione e tumori. La probabilità di ammalarsi di tumore durante la vita nella società occidentale è del 50%

Il mio intervento al congresso Sinfer 2016 su alimentazione e malattie reumatiche e autoimmuni



Aggiornamento 18/4/2016

"È stato osservato che nelle donne in cui è già stato diagnosticato un cancro al seno mangiare quotidianamente almeno mezza porzione di latte o formaggi ad alto contenuto di grassi (burro, creme, formaggi stagionati, gelato e budini) aumenta il rischio di recidiva."
Aggiornamento 18/4/2016

L'acido folinico (diverso da folico!) ad alte dosi, insieme ad una dieta senza latticini può migliorare le condizioni psichiatriche come schizofrenia e autismo.
Aggiornamento 27/4/2016

La dieta chetogenica cura un modello animale di schizofrenia.
Quali sono gli "oncometaboliti", ossia le sostanze che nutrono il tumore? eccoli: glucosio, glutammina, succinato, fumarato, asparagina, lattato, colina. Con questi è meglio non esagerare.

Aggiornamento 2/5/2016
Il mio studio aderisce all'associazione "Amici della Tiroide". I tesserati ricevono uno sconto sul costo della visita, che comprende la dietoterapia dell'ipotiroidismo.
Aggiornamento 7/5/2016

Il buon esito di una cura, tra cui la chemioterapia, può essere influenzato dai batteri intestinali e dalla loro metabolizzazione delle sostanze.
Anche senza chetosi, la dieta a basso contenuto di carboidrati cura il glioblastoma nel modello animale.
I semi di lino, grazie alle loro proprietà antiangiogeniche dovute ai lignani, hanno effetto di potenziare e coadiuvare la chemioterapia con tamoxifene nel tumore al seno.
Aggiornamento 14/5/2016

"La nutrizione e la medicina complementare e alternativa fanno parte delle corrette pratiche da utilizzare nei pazienti oncologici, e urge una classe medica che si interessi di questi aspetti per evitare un pericoloso faidate."
Aggiornamento 18/5/2016

Il latte interferisce così poco con l'asse somatotropo (quello GH-IGF-1) che in trial italiano è stato utilizzato per incrementarlo. Attendiamo un commento dal dott. Ghiselli. La carne da allevamento intensivo aumenta gli estrogeni e quindi il rischio di tumore.
L'olio di menta piperita sembra più efficace di altri rimedi naturali per la sindrome dell'intestino irritabile.
Il nuovo lavoro scientifico della mia amica Renata Alleva, dove dimostra che il miele biologico, grazie ai suoi polifenoli, riduce il danno genotossico dovuto ai pesticidi come il glifosato.

Novità sui marker dell'autismo. Provare le diete di esclusione è consigliato da un panel di esperti, per migliorare i sintomi gastrointestinali, mentre i supplementi non sembrano adeguati.
Il dott Mercola parla dell'eccesso proteico che riduce l'aspettativa di vita, tramite l'attivazione di mTOR.


Aggiornamento 31/5/2016
Il documentario Food is Medicine.



Il nuovo studio di Valter Longo, su digiuno e sclerosi multipla.
Il prof Ciro Vestita sulla steatosi epatica curata con la fitoterapia (cardo mariano e rafano).

La supplementazione con un mix di antiossidanti (non si riesce a risalire alla composizione esatta) previene e cura problemi legati alla longevità nel modello animale, come riduzione di olfatto, gusto, mobilità e comportamenti ansiosi.
L'olio di cocco migliora le condizioni dei pazienti con morbo di Alzheimer in uno studio preliminare.


Aggiornamento 4/6/2016

Un RCT su pazienti con metastasi epatiche mostra un effetto su alcuni (2 su 4) dello zafferano. La curcumina ha potenziale terapeutico nei confronti del tumore al pancreas. Il sito Authoritynutrition.com pubblica i suoi 10 effetti benefici provati. Contrasta infiammazione e radicali liberi e tutto ciò che ne deriva (Alzheimer, diabete, tumori, malattie cardiovascolari, depressione, invecchiamento ecc).


Se supplementata insieme al calcio, la vitamina D attiva una via genetica che blocca la crescita cellulare in pazienti con tumore al colon

Resveratrolo (uva rossa) ed esperetina (arancia) agiscono sinergicamente inducendo un enzima, gliossalasi-1, che degrada il tossico metilgliossale, riducendo così l'infiammazione vascolare, cioè diabete e aterosclerosi. Da notare che i composti da soli non hanno azione.
La niacina (vitamina PP o B3) rallenta la progressione della malattia renale in diversi modi.

Il legame tra infiammazione, microbiota  e tumori.

"Sia le diete normocaloriche che a restrizione calorica hanno il potenziale per prevenire e trattare le malattie cardiovascolari"

L'elenco dei cibi che, stimolando la produzione di enzimi epatici, aiutano il corpo a detossificarsi da sostanze esogene.

Nella colite necrotizzante del neonato, un'alterazione del microbiota precede la manifestazione della malattia.
Aggiornamento 11/6/2016

Il talco in polvere aumenta il rischio di tumore ovarico.
Aggiornamento 17/6/2016

Nel modello animale di autismo, una sola specie di batteri intestinali riesce a guarire i disturbi nei comportamenti sociali.
Un protocollo personalizzato di dieta, stimolazione cerebrale, ottimizzazione del sonno, pochi farmaci e vitamine è stato capace di invertire l'Alzheimer in 10 persone.
Nei topi il colesterolo, o meglio un suo metabolita, ha effetto procancerogeno a livello del tessuto mammario.
L'importanza dei mitocondri in una malattia neurodegenerativa e autoimmune come la sclerosi multipla.
Aggiornamento 20/6/2016

La flora batterica può dare un contributo decisivo nella risposta immunitaria contro i tumori.


Aggiornamento 21/6/2016

L'uso di antibiotici riduce, nel modello animale, la formazione delle connessioni nervose, mentre la somministrazione di probiotici e l'attività fisica la aumentano.

Il mirtillo, in alcuni studi, dà buoni risultati nella cura dell'Alzheimer.
Nel modello animale, l'olio di cocco aiuta nell'infezione da candida.
I vantaggi del miele secondo il prof Berrino.

Nei modelli animali di malattia autoimmune si rileva uno sbilanciamento nel funzionamento del sistemo redox: poco stress ossidativo nella fase acuta, troppo nella fase cronica.

Aggiornamento 27/6/2016

"Esiste una evidenza iniziale del beneficio della curcuma nelle malattie cutanee".
Altre evidenze suggeriscono la curcuma nel trattamento della miastenia autoimmune e nella riabilitazione da danni spinali.
Alcune piante africane mostrano interessanti proprietà nei confronti della Klebsiella, batterio implicato nella genesi della spondilite anchilosante.
Aggiornamento 4/7/2016

L'articolo pubblicato su La Scuola di Ancel sul candidosi e olio di cocco.
Il video del dott Greger dove spiega il legame tra dieta e progressione del cancro prostatico.



Aggiornamento 7/7/2016
Come lo sport inibisce la crescita dei tumori.

Un video sul legame tra autoimmunità e latticini, purtroppo senza sottotitoli.

Il tipo di microbiota influenza la possibilità di ammalarsi di tumore orale o testa-collo.

Conferme sui legami tra microbiota e sindrome della stanchezza cronica.
Aggiornamento 9/7/2016

4 consigli dalla Cleveland Clinic per l'artrite: omega 3, vitamina D, frutta e vegetali (soprattutto crucifere e bacche blu tipo mirtilli), movimento appropriato.
Il messaggio finale è: "Diet clearly matters. For arthritis, it’s not a cure-all, but every little bit helps."
(La dieta chiaramente conta, per l'artrite non è una cura totale, ma aiuta)

Le raccomandazioni dietetiche per chi ha contratto un tumore, dopo le opportune terapie, sono le stesse utilizzate per la prevenzione.

Aggiornamento 11/7/2016

Una dieta plant-based allevia i sintomi delle osteoartriti.
Una molecola presente nella melagrana, urolitina A, migliora la funzione mitocondriale nel modello animale.
Qualche altro consiglio dal prof Berrino su dieta e tumori.
Aggiornamento 14/7/2016

I mirtilli sono efficaci nel prevenire e forse anche curare il Parkinson in persone esposte ai pesticidi (agricoltori, abitanti vicino ai campi e lavoratori dell'industria).

Aggiornamento 15/7/2016

Gli effetti dei probiotici secondo Jared Siegler

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=896336199314&set=a.506464974374.2013561.140301926&type=3&theater

Aggiornamento 15/7/2016

Le vie metaboliche alterate nei tumori, in particolare legate a carboidrati, lipidi e proteine.

Aggiornamento 19/7/2016

Le proprietà medicinali dell'aglio secondo la Cleveland Clinic: antinfiammatorie, antibatteriche, antimicotiche, immunitarie, antipertensive.
Aggiornamento 25/7/2016

Un alto consumo di noci dopo la diagnosi di tumore prostatico sembra ridurre la mortalità.
Ulteriori conferme sul legame tra latticini, attivazione di mTOR, acne e tumori.
Nel modello animale una dieta a ridotto quantitativo calorico e poche proteine è in grado di "affamare" il tumore e aumentare le difese immunitarie nei suoi confronti. Forse un giorno molti si dovranno mettere in fila per chiedere scusa a Colin Campbell.
Aggiornamento 27/7/2016

il "boysenberry", un ibrido tra lampone e mora, migliora la funzionalità polmonare nelle infiammazioni delle vie aeree (asma ad esempio).

La forskolina, estratto da una pianta e spesso usato come dimagrante e sostenitore della funzionalità tiroidea, agisce contro le infezioni delle vie urinarie (cistite batterica)
Aggiornamento 31/7/2016

L'aloesina, composto attivo dell'aloe, riduce lo stress ossidativo e migliora la glicemia nei diabetici.
Nel modello animale quercetina e resveratrolo sono in grado di attenuare la disbiosi indotta dalla dieta occidentale e ridurre la permeabilità intestinale, riducendo le conseguenze (iperinsulinemia e aumento di peso).
La curcuma (e la silimarina) conferma la sua attività antitumorale in vitro.

Un post dello stimato Armando D'Orta, che spiega bene come sia possibile guarire dal glioblastoma grazie alla dieta.


Ben fatto!

Aggiornamento 3/8/2016

Per aumentare l'adiponectina, un ormone che favorisce l'ossidazione dei grassi, la dott.ssa Gottfried consiglia uso abbondante di pistacchi. Ovviamente senza sale!
Aggiornamento 5/8/2016

Le proprietà medicinali delle bacche ("berries"), in particolare verso il diabete e i batteri patogeni.
Frutta e verdura in generale migliorano velocemente l'umore: il nostro cervello funziona bene solo se nutriamo bene il corpo.

Gli omega 3 a lunga catena aiutano nella guarigione dopo un infarto.
La whitaferina A, un composto derivato dall'ashwagandha, può fungere da leptino-sensibilizzatore nei topi.

Aggiornamento 8/8/2016

In un modello animale, l'astaxantina (potente antiossidante presente negli animali marini) attenua la perdita di muscolo (atrofia) dovuta all'immobilità
La dieta chetogenica può essere vantaggiosa nell'Alzheimer perché alcune aree cerebrali colpite riescono ancora a metabolizzare i corpi chetonici ma non il glucosio.
L'acido citrico (limone) e ancor di più l'acido idrossicitrico (Garcinia cambogia) inibiscono la formazione dei calcoli di ossalato mediante un particolare meccanismo termodinamico.

Gli omega 3, in un piccolo studio preliminare, hanno aumentato la rimozione della placca di beta amiloide in malati di Alzheimer.
Aggiornamento 23/8/2016

Il film "Food as Medicine" (il cibo come medicina).
Le vie metaboliche che legano l'aminoacido glutamina ai tumori.
La chemio può beneficiare di periodi o sostanze che mimano il digiuno, attenzione però a non andare in deficit di nutrienti! Anche la dieta chetogenica sembra sempre più promettente.

Aggiornamento 1/9/2016
L'aumento di mortalità riscontrato con alto consumo di carne non sembra ridursi, nonostante quanto si pensava prima, con alti consumi di frutta e verdura.
Il digiuno come terapia promettente nella sclerosi multipla, grazie agli studi del prof Longo.

Il tumore per svilupparsi ha necessità di una "tempesta perfetta": tessuto in riproduzione, errori nella replicazione, mancata riparazione, blocco dell'apoptosi (morte della cellula difettosa).
E i latticini, insieme alla dieta occidentale, si confermano aumentare la progressione nel tumore alla prostata. Quelli non  sgrassati invece aumentano la ricorrenza del tumore mammario, facendo pensare ad un'azione negativa dei grassi saturi.
Questo legame potrebbe anche essere dovuto ad un virus che provoca la leucemia nelle mucche
Aggiornamento 4/9/2016

La vitamina A attiva (carne, uova, pesce, formaggi da mucche alimentate a erba) bilancia la risposta immunitaria nella sclerosi multipla.

Dei composti estratti dallo zenzero alleviano i disturbi delle malattie infiammatorie intestinali  e del tumore dovuto all'infiammazione cronica intestinale.
Aggiornamento 7/9/2016

Una bella intervista nel quale si spiega l'opportunità di integrare le cure tradizionali con quelle  integrate, complementari e alternative.
La vitamina C aumenta l'efficacia del trattamento della leucemia.
L'acetato, un metabolita che può nutrite il tumore. Può essere prodotto dalla flora batterica o a partire dall'alcol.
Una dieta con bassa istamina e bassa quantità di alimenti istamino-liberatori migliora la dermatite atopica.
Aggiornamento 11/9/2016

I tumori sicuramente legati al sovrappeso: colon--retto, fegato, esofago, stomaco, pancreas, vescica, seno, utero, ovario, rene, mieloma, tiroide, meningioma. Per altri l'evidenza è limitata.
Le ragioni sono alterazioni delle vie ormonali (IGF, insulina ecc) e infiammazione cronica.
Uno studio di buona qualità (rct) indica un miglioramento nei sintomi gastrointestinali e nel comportamento dei bambini autistici sottoposti a dieta senza glutine e caseine.
Conferme sulla buona risposta alla whitaferina A nel modello animale: riduce peso, steatosi epatica e glicemia. Tutto questo mediante la riduzione dello stress ossidativo nel reticolo endoplasmatico.
Aggiornamento 14/9/2016

L'infografica della Cleveland Clinic sui cibi che curano: ovviamente spicca la curcuma!
Aggiornamento 21/9/2016

Viene confermata l'importanza dell'infezione da candida nel morbo di Crohn, e sottolineata la presenza di anticorpi anti-ASCA (anti saccaromiceti). Questo per ricordare che l'intolleranza verso i lieviti è tutt'altro che supposta.
Il lattosio e il latte intero aumentano il rischio di tumore ovarico, mentre il calcio lo riduce: un'altra ragione per scegliere fonti di calcio diverse dai latticini.

Update 3/10/16 

Quando leggiamo che il fabbisogno di una certa vitamina è X, e che può essere coperto totalmente dall'alimentazione, quel valore è riferito ad una persona normale e in buona salute. Vi è evidenza crescente che le persone con malattie croniche e infiammatorie abbiano necessità sensibilmente più alte di nutrienti, come i folati e il magnesio ad esempio.
Update 5/10/16 

Un particolare batterio, che solitamente si trova in bocca, sembra collegato con il tumore del colon, perché metabolizza un glicano. Sarebbe interessante vedere quali alimenti lo favoriscono.
10 benefici del miele scientificamente provati.

I consigli della dott.ssa Gottfried per ripristinare i diversi ormoni con la dieta
https://www.facebook.com/DrGottfried/posts/10154502673318771:0
Il lattato, prodotto dalla glicolisi anaerobica, può avere un ruolo fondamentale nella progressione di alcuni tumori.
Infiammazione e iperinsulinismo sono 2 tra i tanti ponti tra obesità e tumori: riducendole, si aumenta la possibilità di guarire e si riduce quella di ammalarsi.

Aggiornamento 7/10/2016

Qualche consiglio alimentare da un collega per liberarsi dalla candida, fastidiosissimo fungo, capace anche di sottrarre nutrienti a chi la ospita. In particolare somministrazione di probiotici.
Inoltre, in alcuni casi la celiachia può essere conseguente all'infezione da candida, a causa della cross-reattività delle proteine. Per chi abbia la celiachia (o malattie autoimmuni legate al glutine) è inoltre necessario debellarla  a causa proprio della somiglianza tra glutine e proteine espresse dalla candida in fase attiva.
Per la sensibilità a qualsiasi fungo o muffa (lieviti, candida, aspergilli, muffe ecc) il consiglio è di evitare (o mettere a rotazione) gli alimenti contenenti lieviti (prodotti da forno in primis).

Il DHA, grasso omega 3, appare molto utile nel lupus, almeno nel modello animale.

Una nuova indagine mostra bassa correlazione tra grassi saturi (e proteine) e malattie cardiovascolari ma correlazione positiva tra questi grassi (e proteine) e tumori.
Aggiornamento 11/10/2016

Una dieta ricca in grassi saturi, tipici di latticini e carne, aumenta l'aggressività del tumore prostatico. E quando c'è grasso di troppo il tumore diventa più cattivo.

La cannella, trasformata in acido benzoico dal nostro fegato, rallenta la progressione del Parkinson e migliora l'apprendimento e la memoria nel modello animale. Anche la sclerosi multipla può trarne giovamento. Vi è uno stretto collegamento tra immunità intestinale, mitocondri e Parkinson.

Le diete ad alto tenore di grassi stimolano la proliferazione di cellule pretumorali.
Gli alimenti Bio sono ufficialmente più ricchi in antiossidanti e meno in sostanze dannose dell'agricoltura tradizionale. Checché ne dica Bressanini.

Aggiornamento 14/10/2016

Purtroppo il concetto "è la dose che fa il veleno" è ormai medievale, e le ripetute anche se basse esposizioni a elementi chimici sono causa di tumore certa. 

La ricchezza e la diversità batterica sono associate con minor incidenza di asma. E comandano tante altre cose. Infatti la funzionalità del muco appare fondamentale per evitare asma e allergie. Per questo è fondamentale un buon apporto di fibra e vegetale.
Un invito a essere meno ossessionati dallo sporco.
Lo zucchero dovrebbe essere ridotto in tutti, ma in particolare in chi abbia un pregresso tumore, secondo un nuovo studio dell'Università della Louisiana.
Aggiornamento 16/10/2016

In alcuni casi di autismo si evidenziano difetti nel sistema redox associati ad anomalie mitocondriali.
Le proprietà dell'Aloe, tra cui il miglioramento della glicemia.

Update  19/10/2016

Il colesterolo alto può impattare negativamente sui dolori di tipo artropatico, anche a causa dell'effetto proossidante sui mitocondri. Una dieta ricca di antiossidanti può dunque aiutare.
i legami tra digiuno o restrizione calorica e blocco della crescita tumorale.
Update  20/10/2016

Il latte del diavolo della Tasmania possiede una molecola allo studio per le sue spiccate attività antimicrobiche.
La candida rilascia peptidi attivi che possono essere collegati con autismo e disturbi psichiatrici.
Gli oli essenziali di basilico e prezzemolo funzionano, anche a basse dosi, come antibiotici naturali, contrastando i vibrioni che possono essere presenti nel cibo poco cotto.
L'importanza della terapia antiangiogenica nel tumore.



Update  22/10/2016

Una vecchia terapia potrebbe risolvere i problemi autoimmuni di qualcuno: quella con vermi intestinali, che modulano la permeabilità intestinale e l'immunità.
Alcuni tipi di miele, manuka e melata in questo caso, si sono rivelati utili per "rompere" i biofilm di alcuni batteri, strutture composte da molti strati di organismi (funghi o batteri) che si "organizzano" in queste forme resistenti e creano problemi, 
dalle malattie autoimmuni a quelle intestinali

La fibra si conferma fondamentale per la prevenzione tumorale e per allungare la vita in generale.

Aggiornamento 25/10/2016

Vari collegamenti tra dieta e tumori.
Il microbiota presente nel seno, con i suoi metaboliti, influenza la probabilità di ammalarsi di tumore mammario. E i prodotti fermentati hanno potenziale terapeutico.
L'importanza della dieta nello sviluppo e progressione delle malattie polmonari: fate il pieno di antiossidanti!
Un case-report (caso singolo) di persona guarita da tumore bronchiale con dieta paleo chetogenica.

Una proteina presente in un verme è capace di ridurre l'infiammazione nell'asma e nelle malattie autoimmuni.

Aggiornamento 28/10/2016

Trattare cellule dendritiche (responsabili della funzione di tolleranza immunitaria) con vitamina A annulla la risposta allergica al cibo in un modello animale, e può essere usata anche nelle malattie autoimmuni.

Gli anticorpi per il lievito di birra sono spesso presenti in persone con colite ulcerosaspondiloartriteobesitàlupus.

In uno studio controllato, la dieta a zona ha guarito il 100% dei partecipanti con prediabete, una dieta classica col 55% di carboidrati solo in un terzo.
Lo stesso è successo con l'infiammazione sistemica e la steatosi epatica.

Aggiornamento 31/10/2016

L'uso di sale dovrebbe essere ridotto anche nei normotesi, per ridurre il rischio cardiovascolare, secondo una recente revisione dei dati.

Il ginseng ha un lieve effetto ipotensivo nelle persone con diabete, obesità e sindrome metabolica. Sebbene non raggiunga l'efficacia di un farmaco, il suo uso può essere consigliato secondo una revisione dei dati.
I betaglucani dell'orzo sono efficaci nell'abbassare i livelli di colesterolo, anche quello cattivo, e così anche quelli dell'avena.
ll diabete e la schizofrenia mostrano dei tratti comuni, soprattutto condividono la genesi infiammatoria e l'errato stile di vita alla base. Inoltre entrambi peggiorano con un indice glicemico alto. Probabilmente l'insulina gioca un ruolo importante anche nelle malattie mentali.
Aggiornamento 3/11/2016

6 effetti benefici dell'aceto di mele.
La quercetina (500mg al giorno) si rivela utile nell'artrite reumatoide, riduce l'infiammazione senza effetti collaterali.

Frutta e verdura, in particolare se ricche di antiossidanti e caroteni, migliorano la funzionalità muscolare di persone affette da SLA.

Le persone con malattie autoimmuni sembrano avere un alterato metabolismo glucidico nelle cellule immunitarie.
Aggiornamento 8/11/2016

Alcuni emulsionanti normalmente contenuti nei cibi processati sono legati ad alterazione della flora batterica e infiammazione di basso grado, e tutte le loro conseguenze: diabete, aumento di peso, tumore del colon, malattie autoimmuni.
Tra l'altro il microbiota può far la differenza tra chi risponde alle terapie e chi no.

L'effetto antidepressivo della curcuma, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, immunomodulatorie, neuroprotettive e antiossidanti. La depressione è una malattia con caratteristiche infiammatorie e può perciò essere esacerbata da un'alimentazione inadeguata.

Aggiornamento 9/11/2016

Un servizio delle Iene in cui torna il signore guarito dal tumore cerebrale grazie ANCHE all'alimentazione: viene chiarito come il risultato sia dovuto probabilmente alla somma degli interventi e non solo ad uno o all'altro. Il povero Cecchi Paone, che dalla sua biografia non risulta avere nessuno studio di biologia o medicina, si affanna a dare del ciarlatano a persone che conoscono l'argomento molto meglio di lui.
Alcuni legami tra dieta e osteoartriti suggeriti dai dietisti americani.
Aggiornamento 14/11/2016

Segnalato dal collega Vincenzo Ciaravolo. Il cioccolato fondente può aumentare la capacità di deambulazione in pazienti con malattia arteriosa ...

I ricercatori ipotizzano che l’aumento del tempo di percorrenza e la distanza dopo il consumo di cioccolato fondente può avere qualcosa a che fare con la sua ricchezza in polifenoli .Si noti che il cioccolato fondente ha un contenuto di cacao del 85%, il che lo rende molto più ricco di polifenoli rispetto al cioccolato al latte, che ha un contenuto di cacao del 35%.

Si sta ipotizzando un legame tra emicrania e flora intestinale a causa del rilascio di nitriti e nitrati da parte di alcuni batteri.

Attivare l'autofagia, con protocolli OPPORTUNI di digiuno alternato, potenzia l'effetto delle terapie tumorali (chemio e radio); ovviamente non vale per persone in cachessia e bisogna sempre discutere col professionista l'opportunità di utilizzare queste strategie.

Gli antibiotici, sopprimendo anche le specie amiche, creano un ambiente favorevole per la crescita di specie nemiche, come la salmonella, perpetuando la diarrea e gli altri problemi. Reintegrare SEMPRE la flora intestinale.

Aggiornamento 17/11/2016
La dieta chetogenica può avere buon impatto sul tumore al colon perché inibisce la produzione di lattato e piruvato, che conferiscono resistenza a chemio e radioterapia, e limita l'effetto Warburg riducendo la glicolisi anaerobia.
La terapia nutrizionale fa parte delle cure complementari che alleviano le sofferenze dei malati di tumore.
Lo psillio, un incredibile polvere derivata da un'erba con straordinari effetti sull'intestino e non solo.
Cosa può causare dermatite seborroica? carenza di vitamine del gruppo B e di zinco, eccesso di zuccheri.

La spermidina, poliamina ricorrente nei cereali, legumi e formaggi stagionati, conferisce cardioprotezione e allunga la vita grazie al suo effetto antinfiammatorio.

Aggiornamento 21/11/2016

Nella infertilità inspiegabile le vitamine con proprietà antiossidanti (vit C, vita A, Vit, E) riducono nelle donne il tempo necessario a rimanere gravide.

I batteri presenti nel nostro intestino ci aiutano a digerire, con i loro 1600 enzimi circa. Ma che succede se non li nutriamo con le fibre? I batteri attaccano la mucosa intestinale, spalancando le porte a tantissime malattie.

Vari legami tra tumori e microbiota, non solo intestinale.

Miele e cannella: un binomio vincente. Prevengono malattie cardiache e diabete grazie ai loro antiossidanti e al loro effetto antinfiammatorio.
Non è invece provato (evidenza debole) che riducano allergie, facciano dimagrire, riducano i dolori reumatici e intestinali, curino acne e raffreddore.
I probiotici, interagendo con il sistema immunitario, possono contribuire a sanare ma anche ad aumentare la malattia: un effetto paradosso in cui trovare un bilanciamento è molto difficile.
Aggiornamento 26/11/2016

Chi ha una malattia a dominanza Th2 (allergie, lupus, alcuni tumori, infezioni da vermi e virali) dovrebbe evitare il tè verde, resveratrolo, curcumina, genisteina, picnogenolo, quercetina. Questi sono noti antiossidanti molto salutari in una popolazione generale, ma potenzialmente dannosi in persone con sistema immunitario sbilanciato.

Il batterio L. plantarum in un modello animale riduce l'ansia e la disbiosi da stress

Alcuni studi cominciano a dimostrare l'efficacia della vitamina D nel trattare lo spettro autistico.

Aggiornamento 29/11/2016

L'80% dei tumori mammari presentano una compartimentalizzazione metabolica, chiamata TIGAR, dalla proteina caratteristica, che ha un particolare metabolismo legato alla minore glicolisi anaerobia, quindi al lattato, e alla glutammina, e aumentano l'aggressività del carcinoma.

Aggiornamento 2/12/2016

Lo zenzero viene indicato nelle linee guida inglesi come antiemetico e antinausea in gravidanza.
La risposta asmatica è fortemente legata a 2 fattori: macrofagi M2 e IRS-2, entrambi modulabili con la dieta.

Le caratteristiche delle piante officinali.

Un legume, la mucuna, ha la stessa efficacia della levodopa nell'alleviare i sintomi del Parkinson.

Gli alimenti che migliorano la funzione immunitaria (attenzione alla soggettività però)

Una proteina, presente nel veleno dell'echidna e dell'ornitorinco, potrebbe essere terapeutica nel diabete. Il GLP1 è prodotto anche dall'uomo, ma degradato troppo velocemente!

L'Academy USA ribadisce il potenziale terapeutico delle diete a base vegetale e che siano utilizzabili in qualsiasi periodo della vita, compreso gravidanza, allattamento, crescita e svezzamento
Aggiornamento 6/12/2016

Dall'Academy USA i consigli per le persone con infezione da HIV.
L'artemisinina, estratto dall'artemisia annuale, utilizzata come antimalarico ma secondo qualcuno terapeutica del tumore, stimola la produzione di betacellule nel modello animale e potrebbe essere così terapeutica del diabete.

Un fungo allucinogeno può essere usato per ridurre l'ansia in pazienti con tumore.

Un grande docente, Francesco Dioguardi, ci spiega le complicate relazioni tra eccessi aminoacidici, tumori e altre malattie, e il loro potenziale terapeutico attraverso la modulazione del sistema mTOR e l'induzione dell'apoptosi (morte programmata delle cellule, anche tumorali).
Aggiornamento 12/12/2016

Una forte influenza del microbiota nella malattia di Parkinson e nella sclerosi multipla.

Prima evidenza che un recettore attivato dai grassi, CD36, favorisce la formazione di metastasi.

Ulteriori prove che gli omega 3 possono avere effetto terapeutico sull'Alzheimer rimuovendo la placca betaamiloide.

I meccanismi antipertensivi dell'aglio e i cibi che favoriscono la fertilità.

Aggiornamento 15/12/2016

In un modello animale di leucemia, il digiuno uccide le cellule cancerose riducendo la leptina.

La carenza di vitamina D si lega sia al rischio di autismo se rilevata in gravidanza sia al peggioramento dei sintomi negli affetti.

L'efficacia antitumorale del selenio, sia preventiva che terapeutica, è certa, grazie all'effetto antiproliferativo.
Il microbiota rilascia dei metaboliti che possono favorire o inibire la proliferazione delle cellule tumorali nell'intestino. 
Aggiornamento 17/12/2016

Come anticipato, la metformina agisce come antitumorale inibendo la proliferazione.
L'effetto positivo della spermidina riscontrato negli animali è confermato dagli studi epidemiologici, e potrebbe funzionare anche come trattamento dell'insufficienza cardiaca e della disfunzione diastolica.
L'uso dei nitrati (succo di barbabietola) per incrementare la performance di resistenza.
L'importanza di molti ceppi batterici per l'autoimmunità, l'umore, la risposta allo stress ecc
In particolare il Bifidobacterium infantis, riesce a incrementare il triptofano e così migliorare umore, depressione e ansia
I prodotti della soia potrebbero essere preventivi del tumore mammario ma solo nelle popolazioni orientali.
Una revisione degli studi mette in evidenza che il rischio di tumore nasofaringeo è proporzionale all'introito di carni rosse e processate.
I polifenoli dietetici possono essere considerati come adiuvanti nelle terapie tumorali, agendo da agenti chemiopreventivi e chemiosensibilizzanti senza tossicità, ad esempio della doxorubicina.

Luteina e zeaxantina sembrano migliorare le funzioni cognitive degli anziani.
Aggiornamento 18/12/2016

Nuovo servizio delle Iene su dieta e tumori: come al solito un po' di superficialità e imperfezioni dei termini, ma ottima denuncia del pessimo stato delle cucine dei nostri ospedali e assoluta impreparazione dei medici oncologi sull'argomento. Una dichiarazione di Terapie Integrate a sostegno.

Il succinato prodotto dai batteri (Prevotella copri) con la fermentazione della fibra o supplementato ha un effetto di riduzione della gluconeogenesi epatica e quindi della glicemia.

Alcuni consigli per usare il cibo come medicina dai dietisti per la medicina funzionale: spicca soprattutto il consiglio di non usare zucchero quando si ha l'influenza. Indebolirebbe la risposta immunitaria.
Aggiornamento  20/12/2016

Nuove vie metaboliche mitocondriali scoperte che potrebbero chiarire cosa stimola la proliferazione e la metastatizzazione dei tumori.
La curcuma migliora la glicemia aumentando un fattore, GLP1, che stimola l'insulina.

Aggiornamento 22/12/2016

La carne rossa non processata (quindi escluso salumi trattati con nitriti o altri conservanti) non appaiono legati a incremento del rischio cardiovascolare in una revisione dei dati (3 porzioni a settimana, quindi superiore a quanto indicato dalle linee guida). Peccato che l'autore sia finanziato da varie industrie tra cui quelle della carne.
La polvere di aglio dà consistenti riduzioni di pressione e altri marker di rischio cardiovascolare come glicemia e lipidi plasmatici.
Come dico da tempo, la metformina ha un effetto antitumorale perché inibisce la proliferazione: tanti composti naturali hanno effetto simile. La stessa metformina è un derivato della galegina, molecola della pianta G. officinalis.
Per prevenire e ridurre la durata del raffreddore, la vitamina C non sembra avere grossa efficacia: potrebbe essere funzionante su base individuale probabilmente soprattutto negli atleti.
Invece lo zinco interferisce con la replicazione del virus e potenzia il sistema immunitario, e sembra essere quindi veramente efficace.

Aggiornamento 23/12/2016

Cosa succede se nell'intestino manca una proteina, ZG16, che tiene lontani i batteri dalla mucosa? I batteri entrano nel sangue, creano infiammazione e il topo ingrassa e si ammala di diabete. Finché persiste la condizione infiammatoria non è possibile né dimagrire né guarire dal diabete. Sistema immunitario e omeostasi energetica sono solidamente legati.
La via delle esosamine come regolatrice dei principali metabolismi dell'organismo: crescita e anabolismo, catabolismo, ritmi circadiani, diabete, tumori ecc
P53, una proteina importante per la regolazione del ciclo cellulare, si stabilizza durante il digiuno: potrebbe essere una delle vie attraverso il quale la restrizione calorica riduce il rischio di malattie.

La vitamina D previene e cura, nel modello animale, la sindrome metabolica, le alterazioni del microbiota, la steatosi epatica mediante la riduzione della permeabilità intestinale.

Il tè verde, ma non il suo estratto, è efficace nell'inibire i tumori prostatici. La dieta a base vegetale invece può curarli.

Aggiornamento 28/12/2016

Il tumore pancreatico è capace di servirsi delle proteine extracellulari e plasmatiche, come l'albumina, per sostenersi e nutrirsi.
La resistenza ai chemioterapici potrebbe rappresentare essa stessa un target farmacologico. Anche all'interno dello stesso tumore le cellule hanno diverse caratteristiche e potenziale diverso variabile.

Un intero numero di un giornale scientifico dedicato al potere curativo e antiossidante del cibo funzionale. Ad esempio lo zenzero ha ottimi effetti sulle diverse componenti della sindrome metabolica.

Si sta sperimentando con successo nel modello animale una dieta priva di valina, aminoacido essenziale, per la cura dei tumori del sangue.

Mangiare poco e spesso potrebbe alzare IGF-1, aumentando il rischio di tumore.

Aggiornamento 29/12/2016
In uno studio RCT la supplementazione con omega 3 nell'ultimo trimestre di gravidanza previene asma e infezioni del tratto respiratorio. Speculando si può ipotizzare che queste e altre malattie infiammatorie siano solo lo specchio di carenze nutrizionali, così come il rachitismo è lo specchio della carenza di vitamina D

Come molte malattie (fibromialgia, sclerosi multipla, insufficienza renale ecc) l'insufficienza cardiaca è in realtà dovuta a un'insufficiente produzione di energia causata da mitocondri vecchi e rovinati e da un eccesso di stress ossidativo. Anche l'alimentazione e la supplementazione hanno un ruolo importante nella gestione
Il trasporto di serotonina dall'intestino è modulato da recettori che rispondono a seconda del microbiota: umore, pressione ecc dipendono dallo stato del nostro intestino.

Aggiornamento 30/12/2016

Con la dieta di tipo occidentale, priva di fibre, nutriamo i batteri che sono associati alle malattie, mentre con un altro quantitativo di fibre prosperano i batteri amici. Esiste tuttavia una forte soggettività nelle risposte, per cui alcuni possono beneficiare di alcuni accorgimenti (ad esempio più o meno proteine, cereali, legumi ecc)

Serviranno studi di approfondimento, ma il protocollo dietetico per invertire il morbo di Alzheimer ha dato buoni risultati anche nel follow-up a 6 mesi

I diversi approcci nutrizionali nell'intestino irritabile: paleo, FODMAP, no glutine, no lattosio.
Aggiornamento 3/1/2017

Ha un effetto antinfiammatorio, è molto simile alla mediterranea ma è la dieta nordica, definita come una terapia nutrizionale in seguito ad alcuni studi.

Possiamo anche smettere di parlare di dieta "renale" e parlare di "cibo come medicina" per i pazienti con insufficienza renale.

Una revisione degli studi conclude che vi sono dati insufficienti sia per consigliare che per non consigliare l'uso dei nutraceutici nella steatosi epatica.

Il pepe lungo produce una molecola in grado di inibire un'enzima alterato nei tumori.
Lo zinco è fondamentale per una corretta funzione immunitaria: se vi ammalate troppo spesso probabilmente avete una carenza.

Nelle giuste condizioni (alimentazione) il corpo è in grado di guarire da sé, in particolare dalle malattie cardiovascolari.

La desaturazione dei grassi appare un'importante via metabolica nel tumore ovarico, e bloccandola il tumore riduce la sua proliferazione e aggressività.

In un modello animale di gotta, la dieta ad alto contenuto di fibra riduce l'infiammazione. Infatti l'acetato che si forma con la fermentazione batterica è in grado di ridurre l'aggressività dei globuli bianchi e il rilascio di molecole responsabili del doloreRicordate sempre che le malattie partono dall'intestino!
Aggiornamento 7/1/2017
Il trattamento con omega 3 e vitamina D guarisce la steatosi epatica nei bambini. La cosa scandalosa è però che i bambini abbiano il fegato grasso. Questo è dovuto ai kg di merendine, biscotti, gelati ecc ricchi di oli vegetali, zucchero, HFCS (fruttosio), addensanti, emulsionanti ecc e dall'altra parte alla mancanza di cibi nutrienti o vita all'aria aperta.
Sempre più medici si convertono ad un approccio di miglioramento dello stile di vita che associ alimentazione e attività fisica come trattamento e non solo prevenzione delle malattie.

Aggiornamento 9/1/2017
È possibile guarire dalle malattie infiammatorie croniche intestinali con la sola dieta? nei bambini sì, perché hanno un microbiota che risponde meglio, ma anche negli adulti, con alcune integrazioni, la risposta è più che positiva.
La dieta ad alto indice e carico glicemico, di tipo occidentale e ricca in carni lavorate aumenta il rischio di ricorrenza in persone guarite dai tumori intestinali. Questo è anche dovuto ai ridotti livelli di IGF-1.
Aggiornamento 10/1/2017

Alcune erbe e integratori utilizzabili, sotto controllo di esperti, nel diabete.
La vitamina D aumenta l'espressione di un gene che viene soppresso nella sclerosi multipla e in generale nelle malattie autoimmuni 
Il microbiota ha una funzione molto importante nella genesi del Parkinson
Secondo una revisione degli studi, non si è mai dimostrato che la curcumina abbia un effetto terapeutico.
Parere personale: questo è dovuto a diversi fattori: l'assorbimento (il principio attivo è scarsamente assorbito, bisogna abbinarlo al pepe nero) e l'attivazione del sistema Th2: a seconda delle malattie può dunque peggiorare la situazione
Aggiornamento 16/1/2017

L'idea del cibo come medicina sta prendendo sempre più piede. Quando si ha una forma batterica, il digiuno può aiutare perché i corpi chetonici potenziano la risposta immunitaria verso i batteri, invece i virus sono contrastati da altre cellule che si nutrono soprattutto di glucosio.
I migliori integratori e nutrienti per gli infortuni sportivi.
Quali cibi dovrebbe escludere chi ha una dominanza estrogenica (troppi estrogeni in corpo)? Alcuni semi (lino, zucca, girasole), alfalfa, liquirizia, legumi, soia in particolare, chiodi di garofano.
Una metanalisi di studi sull'uomo chiarisce che capsaicina (peperoncino) e i suoi simili sono effettivamente utili per aumentare il dispendio calorico e ridurre il quoziente respiratorio (ossia aumentano il consumo dei grassi). Sconsigliati però a chi ha malattie autoimmuni
Cosa è successo a una donna con angina (dolore al petto dovuto all'ostruzione delle coronarie) che ha iniziato a fare una dieta plant-based? I sintomi sono spariti. Appena ha ripreso con la dieta "normale", eccoli tornati.
Il legame zucchero (e obesità) e tumori (dalla rivista New Scientist)

"Una dieta ad alto contenuto di zucchero per un periodo prolungato determinerà generalmente un eccesso di nutrienti che circolano nel corpo. Questo innalzerà il metabolismo, con conseguente generazione di forme reattive di ossigeno supplementari, che possono danneggiare il DNA, e aumentare così la probabilità di mutazioni dannose.
Essa può anche portare a livelli generalmente più elevati di insulina, che favorisce la crescita cellulare. Molti tumori possiedono più recettori per l'insulina rispetto alle altre cellule, e questo aumenta ulteriormente la loro risposta (allo zucchero, NdR).

È logico che se si hanno cronicamente alti livelli di insulina, si può predisporre al cancro: "Stai costantemente sottoponendo te stesso a un segnale 'vai!' ", dice Karen Vousden, capo scienziato del Cancer Research UK. Inoltre, le cellule adipose rilasciano molecole-segnale come gli ormoni che stimolano a loro volta i tumori a crescere".
La biotina (vitamina H o B7) ad alte dosi può migliorare i sintomi della sclerosi multipla.

La squalamina, una molecola scoperta nello squalo, blocca la formazione di una proteina responsabile della degenerazione nel morbo di Parkinson.

Aggiornamento 18/1/2017

"Una dieta ad alto tenore di grassi aumenta la crescita tumorale nei topi, e questa viene rallentata da un trattamento per il colesterolo, perché contemporaneamente riduce un metabolita (acetoacetato) che nutre il tumore. Un inibitore dell'acetato è in grado di invertire la malattia". "I risultati suggeriscono che in futuro saremo in grado di fare diete su misura per rallentare la crescita tumorale"
Il solito problema è che esistono tanti tipi di tumore! Il quadro è così complesso che solo 2 esperimenti su 5 soddisfano il requisito della riproducibilità, essenziale se parliamo di scienza. Ad esempio alcuni traggono nutrienti "mangiandosi" le cellule vicine. I tumori evolvono per diventare più resistenti!

I nuovi standard americani della cura del diabete prevedono la dieta plant-based come opzione efficace

L'infiammazione è il miglior "amico" dell'invecchiamento. Più dura, più va avanti il processo di aging, e ognuno deve trovare la dieta per sé che non lo faccia infiammare.

In un modello animale una molecola presente nella cicoria riduce i problemi di memoria dell'Alzheimer.
Aggiornamento 21/1/2017

La vitamina D ha un uso terapeutico potenziale nelle malattie autoimmuni, funziona bene in chi è carente ma non si è ancora dimostrato che in tutti i malati livelli più alti possano curare.
Un'interessante guida all'uso dei probiotici.

L'estratto di aglio può essere usato come antibatterico naturale nella carne macinata per hamburger

Aggiornamento 29/1/2017
Alterazioni della permeabilità della barriera ematoencefalica, oltre che intestinale, caratterizzano le persone autistiche e quelle affette da schizofrenia.
Il trapianto fecale sembra una metodica promettente nel migliorare le condizioni mentali, tra cui l'autismo. Per ora è validato solo per l'infezione da C difficile

I difetti nell'autofagia, dovuti agli eccessi alimentari, sono implicati nella genesi delle malattie neurodegenerative.

Ognuno di noi ha un set-point del tumore: il tumore nasce e si sviluppa quando complicate interazioni tra regolazione immunitaria, ormonale e antigeni tumorali arrivano a un limite, che è diverso per tutti

Il metabolismo tumorale è spesso dipendente da un aminoacido, la cistina, e inibire il suo trasportatore, anche tramite la curcuma, può essere un futuro target terapeutico.

5 diete che combattono le malattie secondo Livescience.
Aggiornamento 1/2/2017

Il video del dott Greger è geniale: 2 rischi (fumo e proteine animali) non fanno una sicurezza.

Aggiornamento 2/2/2017
Il cocco, o meglio i suoi grassi, si confermano un'ottima risorsa contro la candida.
Tutti i dubbi sulla sindrome della permeabilità intestinale chiariti da un articolo su Authoritynutrition .com

La melatonina migliora la sopravvivenza e le condizione delle persone in chemio, radio e altre terapie di supporto. Forse un giorno si dovrà chiedere scusa al prof Di Bella

I batteri, intestinali e non, legati con il pericolo tumorale: soprattutto H. pylori, alcune salmonelle ecc
Aggiornamento 5/2/2017

Gli alimenti che favoriscono l'artrite secondo il PCRM

La luteolina come molecola terapeutica della "nebbia mentale", condizione legata a malattia autoimmuni (celiachia, tiroide, fibromialgia), mentali ecc

Le regole nutrizionali per la riduzione del rischio di tumore sono le stesse da usare per i malati di tumore, secondo l'Academy USA: mantenere il peso, limitare zuccheri e grassi solidi, avere un importante introito di verdure, frutta e legumi, limitare l'alcol
Tutti i consigli per potenziare la funzione mitocondriale e migliorare tutte le malattie che da essa dipendono.

Aggiornamento 7/2/2017

La supplementazione con vitamina D si conferma utile in chi soffre di Hashimoto


Aggiornamento 11/2/2017

Alcuni consigli per promuovere la fertilità maschile
La vitamina A modula il sistema immunitario e lo aiuta a difendersi dalla candida.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali aumentano il rischio di tumore all'intestino. E pensare che si gestiscono benissimo con l'alimentazione.
Aggiornamento 13/2/2017

I cibi da evitare nella dieta FODMAP
Alterare il microbiota con antibiotici usati a sproposito può facilitare le infezioni polmonari

A tutte le persone che soffrono di fibromialgia o fatica cronica e si sono sentite dire che era solo nella loro testa si dovrebbe chiedere scusa. Si è infatti chiarito che hanno un difetto in un enzima mitocondriale che non gli permette di produrre energia

Un numero di un importante rivista, Cell, tutto dedicato al metabolismo tumorale.
Spiccano la terapia metabolica, che sfrutta le alterazioni nel metabolismo di aminoacidi, grassi, microbi ecc, l'evoluzione delle metastasi, l'importanza dello stress del reticolo endoplasmastico nell'oncogenesi. In particolare quest'ultimo gestisce i meccanismi molecolari alterati nelle cellule tumorali, tra cui il destino dei nutrienti. E l'acidosi lattica ha una certa importanza nel favorire angiogenesi, sopravvivenza tumorale e metastatizzazione. "I tumori prosperano sotto diverse condizioni, ipossia, penuria di nutrienti, stress ossidativo, aggiustando la produzione di proteine attraverso il cambiamento delle vie metaboliche del reticolo endoplasmatico"
Aggiornamento 15/2/2017

3 porzioni di cereali integrali al giorno hanno lo stesso effetto dei farmaci sulla pressione

Tra i consigli dell'AICR per la prevenzione del cancro, "evita le carni conservate, riduci quelle rosse" "mangia bene" e "goditi una dieta plant-based".
Aggiornamento 17/2/2017

Per ridurre la sonnolenza dopo i pasti, al posto che caffè zuccherato, meglio cioccolato fondente e tè verde.

Il cioccolato fondente (40g al giorno) è in grado di ridurre gli ormoni dello stress e migliorare il microbiota intestinale. sono infatti migliorati alcuni metaboliti segno di alterazione del profilo microbico (disbiosi).

Si continua a dimostrare che i latticini riducono la sopravvivenza in chi ha tumore prostatico. Le cause possono essere sia calcio e fosforo, che riducono la vitamina D disponibile, sia l'aumento di IGF-1, sia i grassi saturi.

Aggiornamento 18/2/2017

La supplementazione di vitamina D potrebbe prevenire oltre 3 milioni di casi di malattie respiratorie (raffreddore e influenza) all'anno nel solo Regno Unito. In particolare se somministrata a piccole dosi.

Nei trial RCT i cereali integrali aumentano la spesa energetica e migliorano modestamente la funzionalità immunitaria e i marker di infiammazione, oltreché il microbiota.

Il tè alla maggiorana, grazie al suo contenuto di antiossidanti, è efficace nel ridurre i problemi dati dalla policistosi ovarica

Tutto ciò che mangiamo è un segnale per il nostro organismo.
Ad esempio mangiare tessuti che hanno accumulato nel tempo danni molecolari (ossia da organismi più anziani) accelera l'invecchiamento.
Questo studio rinforza l'idea dell'invecchiamento come accumulo di danni nel tempo.

Cade anche il teorema secondo cui tutto ciò che entra nello stomaco viene digerito e diventa tutto uguale.
Aggiornamento 20/2/2017

I consigli della dott.ssa Gottfried su come normalizzare gli ormoni

Un video sui migliori cibi da mangiare con influenza e raffreddore



La chemioterapia può avere effetti peggiorativi sulle cellule malate e sane

Aggiornamento 22/2/2017

I polifenoli hanno sia effetto protettivo che potenziale terapeutico nei confronti della neurodegenerazione

Sono finalmente arrivati i risultati dello studio SMILES: un'alimentazione corretta, fatta con cibi veri e priva di cibi spazzatura, è efficace nel migliorare la condizione depressiva, e i benefici si estendono anche alle malattie correlate.
Anche alcuni integratori sono efficaci

Aggiornamento 23/2/2017

Se esistesse un farmaco in grado di ridurre la mortalità da recidive tumorali al seno del 40% verrebbe prescritto a tutti. L'esercizio fisico ha precisamente questo effetto. Se credete che lo stile di vita dopo le terapie non sia importante vi sbagliate di grosso

Aggiornamento 26/2/2017

Interessante articolo di Arianna Rossoni sulla dieta antinfiammatoria.

Alcune persone con dermatite atopica mostrano un eccesso di S. aureus nella pelle. Colonizzare la pelle con altre specie di staffilococco migliora la malattia perché rilasciano fattori che contrastano S. aureus
Aggiornamento 27/2/2017

Nel modello animale, la fibra GOS e alcuni lattobacilli (rhamnosus) migliorano il sonno e lo stress

Già 10 trial hanno mostrato l'efficacia e la sicurezza della dieta chetogenica come terapia nel glioma

Il latte e alcuni formaggi aumentano il rischio di tumore estrogeno sensibile al seno, mentre lo yogurt lo riduce. Nello stesso studio il consumo totale di latticini riduce il rischio.

La cianidina, una sostanza contenuta nei frutti di bosco rossi, ha un forte potere antinfiammatorio e potenziale terapeutico nell'asma, malattie autoimmuni, psoriasi, cancro ecc

Update  28/2/2017
Il cocco, i suoi estratti e il suo olio, sono potenzialmente terapeutici verso l'infezione da Clostridium difficile, un'infezione batterica intestinale molto difficile da eradicare

La carne rossa, specie se processata, aumenta il rischio di mortalità da qualunque causa, in particolare ictus. Tuttavia il suo consumo dopo i 70 anni in quantità superiori a quelle indicate nelle linee guida, può fornire una fonte di proteine e ferro senza troppe conseguenze negative

Aggiornamento 2/3/2017
L'attivazione di alcune proteine, chiamate HSP, che rispondono allo stress, altera completamente la produzione di proteine e di energia (ATP) da parte dei mitocondri. (Anche) Per questo non possiamo considerare le persone che presentano stress cellulare al pari di persone sane: le loro vie metaboliche sono completamente alterate, e così l'utilizzo e l'ossidazione dei nutrienti

In uno studio, il 75% delle donne affette da endometriosi ha migliorato i sintomi con una dieta priva di glutine

Aggiornamento 4/3/2017

Il legame tra sovrappeso e tumori è sicuro per 11 tipi di tumore, soprattutto quelli dell'apparato digerente e quelli femminili ormone-correlati (ovario, seno ecc). Per gli altri rimane incertezza, ma sono comunque probabili.
Si ravvisa la necessità di trattamenti personalizzati sia in prevenzione primaria che secondaria (tra cui la dieta).

Come mai diabete e ipertensione vanno di pari passo? Quando si alza la glicemia (e di conseguenza l'insulina) il rene trattiene più liquidi, e l'aumento di ritenzione si traduce in incremento di pressione sanguigna. I cibi che danno resistenza insulinica sono generalmente quelli industriali, ricchi di carboidrati e grassi raffinati, ma anche un eccesso proteico può determinarla
I tumori del colon-retto erano, fino a pochi anni fa, caratteristici della popolazione anziana.
Oggi, grazie a stili di vita sbagliati, anche i giovani se ne ammalano: chi è nato dopo il 1990 ha un rischio doppio di tumore del colon e quadruplo di tumore del retto rispetto a un coetaneo nato dopo il 1950.

La fibra GOS aiuta nella gestione dell'intolleranza al lattosio.
In generale i "farmaci", che in realtà sono integratori di probiotici, che modificano il microbiota tra pochi anni cureranno tante malattie (ipertensione, obesità, diabete ecc)
"se si vedono benefici per la salute, non c'è necessità di comprendere l'intero sistema per manipolarlo" (Emma Allen-Vercoe)

Aglio e scalogno e il loro potenziale effetto terapeutico verso candida, altri funghi e parassiti come la giardia

Sia la paleodieta che la mediterranea, in un nuovo studio su 21 mila persone, sono associate a riduzione per molti cause di morte (cardiovascolare e tumori in particolare). Molto più di una dieta alla moda!
Aggiornamento 5/3/2017

La dieta chetogenica, grazie al suo sottoprodotto betaidrossibutirrato dalle proprietà antinfiammatorie, ha dimostrato in un modello animale di alleviare i dolori della gotta

Stimolare una certa chemochina (fattore ormonale) stimola le cellule T (globuli bianchi) a "distruggere" il tumore. Questo dimostra che, nel modello animale, messo nelle condizioni giuste, il corpo è in grado di combattere i tumori

"Ormai è sempre più chiaro che tra i principali fattori che contribuiscono all'aumento delle malattie infiammatorie e autoimmuni vi sia la dieta occidentale.
Considerevoli benefici possono essere dati dalla dieta e dall'integrazione, sia in termini di prevenzione che terapia"

Se in alcuni topi con l'intestino privo di batteri impiantiamo quelli provenienti da persone con ansia o intestino irritabile, i topi vengono "contagiati" da queste malattie e hanno problemi immunitari e di disfunzione intestinale (alterata permeabilità e immunità).

Ippocrate millenni fa diceva che tutte le malattie partivano dall'intestino: forse aveva già capito un sacco di cose.

Aggiornamento 6/3/2017
L'integrazione con serina e glicina, 2 aminoacidi, aumenta la produzione di NAD+ e glutatione nel fegato, favorendo così la guarigione dalla steatosi epatica

Gli isoflavoni della soia sono associati a ridotta mortalità in donne dopo diagnosi di cancro al seno. Può però interferire a inizio terapia

Aggiornamento 9/3/2017

Quando siamo stressati, tendiamo a consolarci col cibo-spazzatura. Proprio in quei momenti invece dovremmo stare più attenti, per non diventare dipendenti da quei cibi, e consumare invece quelli ricchi di omega 3 e vitamina C che aiutano nella gestione dello stress

Aggiornamento 10/3/2017
I fattori ambientali (alimentazione, fumo ecc) appaiono più importanti della predisposizione genetica nella genesi del tumore intestinale.

Aggiornamento 13/3/2017

Le noci migliorano la qualità degli spermatozoi nel modello animale, riducendo il danno da perossidazione grazie agli acidi grassi polinsaturi.

Qual è uno dei maggiori promotori del cancro? L'infiammazione. E l'obesità è uno dei fattori che aumenta l'infiammazione e sconvolge gli ormoni che gestiscono la proliferazione cellulare.
Questo avviene tramite alterazione dei messaggeri locali (citochine), proliferazione cellulare e dei vasi, insulino-resistenza, disbiosi, alterazioni del sistema immunitario. I tumori più associati sembrano epatico, pancreatico e intestinale.

Aggiornamento 14/3/2017
Pur non raggiungendo l'effetto di un farmaco, la somministrazione di probiotici è utile sia per abbassare la pressione che per migliorare il quadro metabolico. Questi i risultati di una revisione degli studi, che confermano l'importanza della flora intestinale nella genesi delle malattie.

Aggiornamento 15/3/2017

La riduzione dei lattobacilli aumenta il pH vaginale e spalanca le porte alla crescita dei lieviti (candidosi)
I cibi medicinali secondo Mercola: spicca l'olio di menta piperita, con efficacia superiore a quella dei farmaci

Un "kit" di integratori composto da precursori della serotonina e della noradrenalina associati a estratti di mirtillo sono in grado di prevenire la depressione postparto, aumentando la resilienza, la nostra capacità di far fronte agli eventi avversi.

Aggiornamento 17/3/2017

Bassi livelli di lattobacilli? hai più probabilità di depressione. In particolare i metaboliti del L. reuterii inibiscono un enzima che produce kinurenina, una sostanza prodotta in momenti di stress che induce depressione

Aggiornamento 18/3/2017
Il cumino nero è stato efficace in un piccolo studio, ma randomizzato e controllato, di migliorare la funzionalità della tiroide e i parametri di infiammazione (VEGF) in persone con Hashimoto
Un mix di bifidobatteri è efficace nel ridurre i sintomi asmatici nei bambini

Un phytochemical presente nei broccoli (sulforafano) è in grado di influenzare l'espressione genica in modo da prevenire e potenzialmente trattare il tumore, in particolare prostatico.


Aggiornamento 21/3/2017
I benefici terapeutici del pepe di Cayenna

Sale l'evidenza sull'integrazione di omega 3: possono essere consigliati a quelli con alto rischio cardiovascolare, diabetici, persone con fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca

Aggiornamento 24/3/2017
danni delle pillole contro il reflusso e la gestione della dieta (e come personalizzarla) secondo il dott. Aviv.

Aggiornamento 25/3/2017
Nonostante si suggerisca la necessità di studi più lunghi, l'olio di cumino nero si è dimostrato efficace in una revisione degli studi sul suo effetto di diminuzione della pressione.

Le straordinarie proprietà del miele: in particolare antifungine (candida), antibatteriche e antinfiammatorie.

Aggiornamento 29/3/2017

La malattia di McArdle può migliorare grazie a una dieta chetogenica
In una situazione infiammatoria (diabete, resistenza insulinica, tumori, malattie autoimmuni ecc), anche il metabolismo energetico è alterato. In particolare non arriva correttamente l'ossigeno ai tessuti, la produzione di ATP è alterata e vi è una competizione per i nutrienti con le cellule del sistema immunitario.
Il vostro nutrizionista vi dirà che mangiate di nascosto ovviamente
Il betaidrossibutirrato, un metabolita che si associa alle diete chetogeniche, al digiuno e ha effetti antinfiammatori, può aumentare l'espressione di geni collegati col tumore mammario. Siamo molto complicati
Aggiornamento 30/3/2017

"La dieta occidentale influenza negativamente la produzione di acidi grassi a catena corta. Quando si supplementa con acetato e butirrato, ai topi viene conferita una protezione totale dal diabete di tipo 1. Mangiare alimenti che aumentino la produzione di queste molecole (acidi grassi a catena corta) riduce l'infiammazione e la permeabilità intestinale e aumenta la tolleranza immunitaria, tutti meccanismi alla base delle malattie infiammatorie e autoimmuni, e può essere usato sia come prevenzione che potenzialmente come terapia"

"L'evidenza scientifica che un'unica dieta sia buona per tutti ("one diet fits all") è scarsa. L'obesità è un disordine multifattoriale che richiede una personalizzazione dell'intervento"

Chi soffre di ipertensione ha spesso un eccesso di batteri che producono lattato e una riduzione di quelli che producono acetato e butirrato. Questo aumenta l'infiammazione, la produzione di metaboliti tossici e il loro passaggio nel torrente sanguigno (permeabilità intestinale) e il tono simpatico (neurotrasmettitori come la noradrenalina che aumentano le resistenze arteriolari). La revisione degli studi supporta l'uso dei probiotici nella gestione della malattia.

Recentemente un mio paziente ha potuto abbandonare il betabloccante, in seguito a dieta e integrazione con probiotici

Il legame tra "fortuna", ambiente e predisposizione genetica nei tumori
Aggiornamento 31/3/2017

L'olio di cumino nero si è già dimostrato utile nell'ipotiroidismo, nell'ipertensione e in tanto altro. Oggi scopriamo che migliora funzionalità renale e glicemia nelle persone con nefropatia diabetica

Aggiornamento 2/4/2017
Autismo, microbiota (e trapianto fecale), cibo, epigenetica e disfunzioni immunitarie
Lo sciroppo d'acero ha potente effetto antibiotico.
Aggiornamento 7/4/2017
Un promettente farmaco antitumorale può in alcuni casi aumentare la crescita tumorale, forse stimolando i fattori di crescita. Per capirci quanto può essere soggettivo l'effetto di un farmaco, immaginiamo l'alimentazione
Aggiornamento 9/4/2017

Il grasso viscerale determina una infiammazione basale, asintomatica e occulta, che favorisce la crescita del tumore, in particolare mammario. E questo anche attraverso modifiche del sistema immunitario (macrofagi infiammatori che circondano come una corona gli adipociti)

Nei topi il dimagrimento ha favorito la guarigione dal tumore

Le proprietà medicinali dell'olio di cocco vergine: sull'acne e sull'infiammazione ad esempio

Il miglior modo di gestire i diverticoli consiste nell'assumere tanta fibra, anche frutta secca, probiotici e vitamina D. In caso di diverticolite (fase infiammatoria) invece scarico di fibre.
Aggiornamento 12/4/2017

Nei tumori spesso non si capisce se la cellula diventa resistente ai trattamenti, o il sistema immunitario non sappia più reagire, o più probabilmente entrambe le cose.

La dieta chetogenica come cura del Parkinson, tra l'altro dovuto anche a disbiosi intestinale e aumento di una proteina (alfa sinucleina) proveniente dall'intestino.

Aggiornamento 13/4/2017
Volete ringiovanire? Potete provare a trapiantarvi il microbiota di un giovane. Almeno nei pesci funziona. 
Un'altra prova di come il nostro intestino perda diversità e complessità batterica andando avanti con gli anni. 

Un metodo più semplice è quello di assumere sempre cibi vegetali che nutrono i microbi e rinnovarli con probiotici idonei
Aggiornamento 14/4/2017

Nature parla dei fattori nutrizionali che influenzano insorgere e progressione delle malattie reumatiche autoimmuni, con potenziali effetti terapeutici del cibo.
Anche l'occhio ha il suo microbiota, e curarlo lo protegge
Aggiornamento 15/4/2017

Nel modello animale la somministrazione di omega 3 risulta terapeutica nelle prime fasi del diabete di tipo 1, riducendo la risposta infiammatoria autoimmune.

Update 17/4/2017

L'avocado, ottimo contro i fattori di rischio che caratterizzano la sindrome metabolica, e potenzialmente in grado di trattare la leucemia
Aggiornamento 23/4/2017

Uno studio pilota, condotto dal solito Ornish, dimostra che una dieta veg cambia l'espressione dei geni in modo da sfavorire la progressione del tumore prostatico. Cautela ovviamente, si tratta di un piccolo studio non randomizzato né controllato, ma giustificherebbe quanti dicono di curare i tumori con la dieta vegana.

Idratarsi correttamente è fondamentale per le persone in terapia tumorale.

La spermidina aumenta la longevità promuovendo l'autofagia dei cardiomiociti, ossia il rinnovamento delle cellule cardiache e in particolare dei loro mitocondri. Questa poliammina si trova nel formaggio stagionato, broccoli, funghi, broccoli e riso.

Il sulforafano, componente antitumorale dei broccoli, può agire in modo terapeutico modulando l'espressione dei geni e del DNA che fino a poco tempo fa chiamavamo "spazzatura" perché non ne capivamo l'utilità
Aggiornamento 28/4/2017

La dieta occidentale aumenta la mortalità e le recidive tumorali in persone sopravvissute ai tumori, mentre una dieta prudente (plant-based) le riduce. Purtroppo spesso le persone se ne fregano e hanno insufficienti intake di nutrienti

Alte dosi di vitamina C si confermano complementari nella chemio e radioterapia. E riducono la durata di alcune malattie infettive  e da raffreddamento.

Aggiornamento 30/4/2017

La pericolosità dei biofilm (aggregati di microrganismi che rilasciano sostanze dannose, e causano l'80% delle infezioni nelle mucose) e come rimuoverli con metodi naturali.

Gli approcci non farmacologici al trattamento dell'ipertensione: aglio e cacao amaro aiutano.

Aggiornamento 1/5/2017

Marijuana e peperoncino, attraverso il sistema endocannabinoide, possono aumentare la tolleranza nei confronti degli antigeni alimentari, riducendo l'infiammazione intestinale.

Il melanoma cresce e si diffonde quando c'è abbondanza di nutrienti, ma anche in condizioni di carenza. In particolare l'assenza di glutammina può farlo metastatizzare.
Aggiornamento 2/5/2017

I batteri intestinali tipici delle persone con fibromialgia producono sostanze che alterano il metabolismo energetico, riducendo la produzione di energia e favorendo l'accumulo di grasso
In alcune persone potrebbe bastare una dieta a basso indice glicemico per l'epilessia, anche senza stare in chetosi.
I principali stimolatori dell'invecchiamento sono l'infiammazione, la flora alterata e la permeabilità intestinale.
Queste condizioni peggiorano con l'età, creando un circolo vizioso, ma si possono gestire utilizzando cibo vero ed evitando quello industriale.
La presenza di una malattia autoimmune determina un incremento dell'infiammazione sistemica che alza il rischio cardiovascolare: utilizzate un'alimentazione che riduca la malattia e anche le sue manifestazioni (rischio di infarto ecc) si ridurranno.
In un piccolo ma significativo studio, condotto da Terry Wahls​, la dieta paleo modificata (no glutine, latticine nè uova, moderazione di legumi e cereali senza glutine) ha migliorato l'umore e la funzione cognitiva di persone affetta da sclerosi multipla
"Considerando la complessa rete di fattori che influenzano l'autoimmunità, non è sorprendente scoprire che diversi elementi nutrizionali sono coinvolti nella progressione o nella prevenzione della malattia".
Nel modello animale gli omega 3 migliorano la qualità degli spermatozoi
Aggiornamento 5/5/2017
L'autismo come effetto di infiammazione, anche da cibo, istamina, autoimmunità, neurotossicità e distruzione della barriera ematoencefalica.

Aggiornamento 7/5/2017
Le nuove linee guida italiane sull'esofagite eosinofila, spesso causa di reflusso gastroesofageo e suoi sintomi (disfagia, tosse, dolore toracico ecc) prevedono 8 settimane di inibitori di pompa seguiti da dose di mantenimento per un anno, che può causare anche molti danni (candidosi o altre alterazioni microbiche nel tratto gastrointestinale).

In alternativa è possibile, secondo le linee guida, una dieta di esclusione (o anche rotazione) con eliminazione dei cibi scatenanti (latte e farinacei sono responsabili in almeno metà dei casi, ma spesso anche soia, pesce e uova).

Continuano i  lavori sul legame tra aminoacidi e tumori: in particolare serina e glicina, se ristretti, possono affamare il tumore.
Ecco le conclusioni dell'ultimo lavoro del mitico prof Dioguardi: "Complessivamente, i nostri dati mostrano che l'integrazione con miscele ricche di aminoacidi essenziali innesca la attivazione dei meccanismi di morte nelle cellule tumorali. In particolare, come suggerito da Corsetti G. e colleghi, essendo le cellule tumorali in gran parte dipendenti dalla disponibilità ambientale di aminoacidi non essenziali per i processi metabolici e la proliferazione cellulare, arricchendo il loro ambiente con quelli essenziali si innescano percorsi specifici che sono in ultima analisi incompatibili con la proliferazione e la sopravvivenza.
Questi dati rappresentano quindi un pilastro degli effetti fisiologici dell'alimentazione nelle cellule tumorali, caratterizzando così le peculiari fragilità del tumore. Una fonte promettente di nuove opzioni per trattamenti alternativi di questa complessa malattia".

Il potere preventivo e terapeutico della vitamina A (retinoidi) nei tumori, diabete, colite ecc

Le malattie legate alle disfunzioni mitocondriali

Update 9/5/2017

Un derivato degli omega 3 blocca la morte delle cellule retiniche e previene così la neurodegenerazione

I rimedi casalinghi per la cistite. Mannosio, mirtillo ecc

I T-regs, precursori delle cellule immunitarie che gestiscono le cellule mature (Th1, Th2, Th17 ecc), e i come regolarli. Essenziali nelle allergie, autoimmunità, intolleranze ecc.
Update 11/5/2017

L'artemisia funziona nella malaria quando i farmaci falliscono

Il principio di precauzione applicato alla nutrizione per prevenire i tumori

L'estratto di semi di uva migliora la permeabilità intestinale nel modello animale.

Aggiornamento 12/5/2017

Tra i tanti effetti poco simpatici dell'infezione da candida (C. albicans) troviamo anche la schizofrenia. In un esperimento piccolo ma controllato con placebo, la somministrazione di probiotici ha migliorato la funzione intestinale e l'infezione da candida, e nei dati preliminari anche la funzione mentale

Interessante articolo su cosa le diete possono o non possono fare: viene chiarito che alcuni sottogruppi di persone con ADHD (deficit di attenzione) e autismo traggono vantaggio dalle diete di esclusione, e in generale da diete sane, prive di zucchero, coloranti e conservanti. Non esistono comunque evidenze conclusive.
La sensibilità al glutine è reale e chi ne soffre ha reali vantaggi dalla sua esclusione.
Le diete vegetariane sono generalmente sane se ben pianificate

Aggiornamento 17/5/2017

Nonostante un indice glicemico relativamente basso, i latticini provocano un rilascio di insulina da 3 a 6 volte superiore di quanto atteso  
Aggiornamento 20/5/2017

I cambiamenti nelle vie metaboliche sono essenziali per la sopravvivenza del tumore. Quando viene affamato, si nutre grazie all'ambiente circostante (autofagia ecc)
Aggiornamento 21/5/2017

La frutta secca come noci, mandorle, anacardi, pecan, sembra ridurre la ricorrenza di tumore del colon-retto

Aggiornamento 22/5/2017

Com'è possibile con la dieta ridurre sia il rischio che l'aggressività dei tumori prostatici? Riducendo indice glicemico, carne rossa e latticini, e aumentando omega 3 e vegetali.

In questo lavoro è stato chiesto a persone con psoriasi di riportare gli eventuali cambiamenti sull'alimentazione e l'andamento della malattia.

Tra i risultati, circa il 70% di chi ha fatto la dieta vegan o paleo ha riportato miglioramenti

Aggiornamento 23/5/2017

Nelle donne una sola porzione di alcol (un bicchiere di vino) quotidianamente alza il rischio di tumore al seno. L'allarme arriva dall'American Institute for Cancer Research.

L'attività fisica si conferma ridurre il rischio.

Aggiornamento 24/5/2017
Gli aminoacidi ramificati favoriscono la progressione della leucemia mieloide

Gelatina e vitamina C aiutano gli atleti a prevenire e curare gli infortuni, stimolando la produzione di collagene

Nel modello animale la tolleranza orale influenza la dermatite.

Aggiornamento 25/5/2017
Perché capita che i protocolli alimentari non funzionino? I motivi sono diversi (siamo molto complicati), ma il principale potrebbe essere che non riusciamo a risolvere i traumi giovanili, che influenzano la funzionalità del sistema nervoso enterico e del nervo vago, fondamentali per la salute.
Aggiornamento 27/5/2017

"Culturalmente, siamo molto dipendenti dallo zucchero", ha detto Kim, docente di biologia a Dallas.
"Il consumo di zucchero eccessivo non è solo un problema che può portare a complicazioni come il diabete, ma anche, in base ai nostri studi e altri, è evidente che alcuni tumori dipendono molto dallo zucchero.
Vorremmo sapere da un punto di vista scientifico se possiamo essere in grado di influenzare la progressione del cancro con cambiamenti dietetici ".

Le cellule tumorali sono capaci di crearsi una loro nicchia, producendo sostanze che stimolano le cellule vicine a nutrirle e supportarle.
Aggiornamento 29/5/2017

L'uso della curcuma contro i tumori rimane "potenziale"

Sia la dieta fodmap che il L. rhamosus GG sono efficaci nell'alleviare la sindrome da intestino irritabile

I postbiotici, metaboliti dei batteri, ci aiuteranno in futuro.

Aggiornamento 30/5/2017
Le persone con psoriasi e artrite psoriasica hanno ridotta diversità batterica intestinale e riduzione di alcune specie chiave come Akkermansia, Ruminococcus, Pseudobutyrivibrio.
Spesso l'autismo si associa a incrementata permeabilità intestinale. Sebbene non possiamo sapere se sia una causa o un effetto, è probabile che alcune persone affette possano trarre beneficio dalla riduzione/eliminazione di molti cibi
Aggiornamento 1/6/2017

Il trapianto di materiale fecale (microbiota) come soluzione ai problemi di peso: non è ancora utilizzabile, ma ci sono buone prospettive.

Cosa succede però se una donna si fa trapiantare il microbiota dalla figlia obesa? In questo case-report la donna è ingrassata di 14kg in 16 mesi

In un modello animale una dieta con diverse supplementazioni mostra effetti terapeutici nei confronti del Parkinson.
Aggiornamento 2/6/2017

L'intervento dietetico low-fat sui malati di sclerosi multipla è stato definito su Lancet il più efficace mai fatto: non provoca tumori e non costa 30 mila dollari all'anno come altre terapie.

Vitamina D e omega 3 integrati insieme migliorano il quadro metabolico di donne con diabete gestazionale

Aggiornamento 3/6/2017

Frammenti di DNA e RNA batterico, oltre che i metaboliti, possono trovarsi in giro per il corpo a fare danni, ad esempio si ritrovano nel cervello di persone affette da sclerosi multipla
Anche per questo è importante avere un buon bilanciamento dei batteri intestinali.
Aggiornamento 4/6/2017

Gli eventi acuti di stress portano ad aumento della permeabilità intestinale e del microbiota, con conseguente alterazione del metabolismo e dei metaboliti che entrano in circolo, spalancando le porte alle malattie.

Dr Jared Seigler sullo stress:

"Lo stress è davvero un amplificatore.
Se c'è qualcosa che non va nel modo in cui funziona il corpo di una persona, lo stress lo farà peggiorare ulteriormente.

Una giornata calda, ad esempio, in una persona con sclerosi multipla. Non c'è stata una discussione, una scadenza, un pasto saltato, una nuova infezione, o viene esposta a sostanze chimiche. No, lo stress del calore ha peggiorato i sintomi.

Cerchiamo sempre di educare i pazienti su come imparare a rilassarsi. E' davvero un'arte perduta per alcuni. Ma si può fare qualcos'altro?

C'è un buon numero di ricerche sul fatto che i flavonoidi possono davvero aiutare a rallentare questo processo. In particolare, quercitina, rutina, luteolina, baicalina e apigenina. Ho una malattia autoimmunitaria e li prendo ogni giorno".

Aggiornamento 5/6/2017

Evitare carni rosse e processate aumenta il rischio di ricorrenza di tumore al colon, mentre un'alimentazione ricca in fibre la riduce

"Vale la pena ricordare che i pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto con o senza celiachia possono beneficiare di una dieta a basso contenuto di glutine sia per la progressione che per le potenziali complicazioni della malattia "

Altri fattori importanti sono la vitamina D e il selenio, e l'eccesso di iodio, che ha ridotto l'incidenza di gozzo ma aumentato quella di autoimmunità
Aggiornamento 8/6/2017

Le strategie usate dalle cellule per far entrare i nutrienti: le cellule tumorali proliferano con la ricchezza di nutrienti non essenziali, in particolare aminoacidi

Tuo figlio ha gengiviti e placca? Avrà probabilmente un'alterazione del microbiota orale. Infatti sciacquandosi la bocca con una soluzione probiotica, questi problemi migliorano molto e si salvano probabilmente i denti in futuro.

Aggiornamento 11/6/2017
Le concentrazioni di ormoni  e in particolare estrogeni presenti nel latte sono potenzialmente bioattive e dannose, incrementando il rischio di tumori della prostata, seno e uterini.

Altre conferme in vitro sull'efficacia anticancro della vitamina C ad alte dosi

Aggiornamento 19/6/2017

Arricchire la propria dieta con frutta e verdura migliora la funzione respiratoria in persone con pneumopatia cronico-ostruttiva. L'efficacia è paragonabile a quella di un farmaco.
Gli stessi miglioramenti non si hanno assumendo gli antiossidanti come integrazione.

Un gruppo italiano che studia l'effetto dei composti naturali.
L'effetto del microbiota e dei probiotici nella prevenzione e cura tumorale
Aggiornamento 21/6/2017

La mia intervista a Buongiorno Regione Sardegna, su digiuno e sclerosi multipla.

Carenza di vitamina B12 e D sembrano le più importanti nella sclerosi multipla.

La supplementazione con olio di fegato di merluzzo sembra aumentare la sopravvivenza in molti tumori
Aggiornamento 23/6/2017

La capsaicina, componente del peperoncino, influenza positivamente il microbiota, riducendo i batteri produttori di LPS e aumentando quelli produttori di butirrato.

Aggiornamento 25/6/2017
Confermato il meccanismo che nutre i tumori cerebrali attraverso lo zucchero.
Aggiornamento 26/6/2017
L'altezza è considerata un fattore di rischio tumorale. Questo perché le persone più alte hanno più cellule e più ormoni correlati con la crescita e la proliferazione cellulare, e questi sono ovviamente proporzionali anche alla disponibilità di cibo, e in particolare proteine.

La condroitina (di grado farmaceutico) è efficace quanto un farmaco antinfiammatorio nei confronti dell'osteoartrite

Aggiornamento 28/6/2017
Chi ha più enzimi che metabolizzano gli omega 3 rispetto agli omega 6 ha più probabilità di sopravvivenza al tumore intestinale

"Quando un tumore si è formato, può il digiuno intermittente essere utilizzato per far morire di fame il cancro?
Le cellule tumorali hanno solitamente un tasso metabolico superiore rispetto ai circostanti tessuti normali, e il loro  principale combustibile è il glucosio.
Il digiuno intermittente mira a ridurre la concentrazione di glucosio circolante.
 Il digiuno ha dimostrato di provocare una riduzione delle concentrazioni di fattori di crescita (IGF) e dell'insulina, determinando la morte cellulare.
Infatti  alcuni tumori hanno concentrazioni superiori di IGF, e alcune terapie farmacologiche bloccano queste vie, ma spesso senza esito positivo sul lungo termine.
Combinare il digiuno con le correnti terapie ha  mostrato alcuni promettenti risultati preliminari in modelli animali.
Il digiuno intermittente o un ridotto apporto calorico combinato con la radioterapia ha diminuito la progressione dei tumori al seno nei topi e ha anche protetto i tessuti sani durante la chemioterapia.

 Un altro studio ha mostrato che i modelli murini di glioma erano più sensibili sia alla radioterapia sia alla chemioterapia dopo 48 ore di digiuno rispetto ai controlli.
Per prendere in considerazione il digiuno negli umani, è indispensabile selezionare i pazienti, perché molti individui con malattia avanzata potrebbero aver già subito una notevole perdita di peso, che sarebbe ulteriormente aggravata da un regime chemioterapico.
I risultati tratti da una serie di casi di dieci pazienti sottoposti a chemioterapia suggeriscono che in diversi tumori il digiuno intermittente accompagnato da un regime di chemioterapia ha funzionato bene, è tollerato, e i pazienti che hanno digiunato avevano una riduzione degli effetti collaterali, gastrointestinali e stanchezza.
Il regime di digiuno non ha avuto alcun effetto dannoso sulla funzione della chemioterapia.
Tuttavia, sono necessarie analisi più rigorose prima che questa tecnica possa essere adottata.
È necessario identificare quale tipo di digiuno e quali individui ne beneficerebbero, considerando fattori quali l'età, il peso e il tipo di tumore.
Alla luce di ulteriori prove, una dieta che simula il digiuno, risultando in un simile effetto biochimico senza un digiuno permanente, potrebbe essere più tollerabile per la popolazione generale.
Ma per il momento, rimane una pratica non validata sull'uomo".

Aggiornamento 29/6/2017

Anche la dieta plant-based è medicina funzionale

I livelli più bassi di vitamina D durante l'inverno influenzano negativamente il microbiota, riducendo la produzione di alcune vitamine del gruppo B, tra cui il pantotenato.
La carenza di queste vitamine può determinare diversi problemi, soprattutto infiammatori: artropatie, aterosclerosi, malattie autoimmuni, riduzione di acetilcolina (tono vagale ridotto e aumento di peso, ipertensione, tachicardia, reflusso, aritmie, motilità intestinale alterata), insonnia, alterazioni ormonali.

Il glucosio (zucchero che deriva dall'amido ecc) è sempre dannoso? In alcuni tipi di cancro o malattie infiammatorie va a inibire le cellule dendritiche, che hanno talvolta un'importante azione nello stimolare l'infiammazione e alterare la risposta immunitaria. Questo può disturbare il controllo delle cellule tumorali ecc. 
In pratica ridurre lo zucchero può essere deleterio in alcune circostanze, azzerando le nostre difese.

Aggiornamento 30/6/2017

L'acido lipoico, nota sostanza con effetto antiossidante, riduce i problemi di persone affette da sclerosi multipla
Aggiornamento 7/7/2017

Problemi di fertilità?
1) Lascia perdere chi ti dice che l'alimentazione non conta
2) Fai un drastico taglio delle fonti di carboidrati raffinati
3)Con l'aiuto di un professionista, scendi al 40% di calorie da carboidrati
Queste modifiche possono migliorare la risposta dei mitocondri, le centrali energetiche cellulari fondamentali nel funzionamento delle cellule riproduttive sia maschili che femminili 

Aggiornamento 10/7/2017

Bell'articolo su una scienziata inglese, prof.ssa Allen.

Ci chiarisce il perché delle carenze di micronutrienti così diffuse (soprattutto B12, folati, ferro, zinco, dovute al cibo di scarsa qualità), e che le proteine animali (le uova ad esempio) sono particolarmente stimolanti della crescita, ma, ricordiamoci, l'altezza è anche un fattore di rischio tumorale.

Aggiornamento 11/7/2017
Il microbiota intestinale influenza i livelli di IGF-1. Questo significa che può potenzialmente condizionare la crescita, la salute ossea, la crescita di tumori, l'immunità, la glicemia ecc

L'amido ad alto contenuto di amilosio, modificato con acido butirrico, dà risultati promettenti sui topi, aumentando la fermentazione batterica,  nei confronti delle malattie autoimmuni e digestive.

Per i fan de "gli zuccheri sono tutti uguali" (pensiero tipico dei chimici che si dedicano alla nutrizione), il miele, confrontato con glucosio e saccarosio (zucchero da tavola puri) riduce l'infiammazione postprandiale, glicemia, colesterolo ecc, probabilmente grazie alla presenza di antiossidanti

Questo capita anche nei diabetici e nelle persone iperlipidemiche e con rischio cardiovascolare, sebbene non ne dovrebbero abusare ma usarlo saltuariamente
Aggiornamento 17/7/2017

Selfhacked.com ci fornisce le buone proprietà dei fitati, notoriamente da evitare in paleodieta, da escludere quindi in chi abbia permeabilità intestinale.

Un estratto dei broccoli (sulforafano) è in grado di migliorare il diabete, servono però l'equivalente di 5kg di prodotto per la dose necessaria. Agisce comunque inibendo la produzione glucidica nel fegato
Aggiornamento 21/7/2017

Paziente in cura da anni con psicofarmaci, che ha migliorato il suo problema di sindrome ansioso-depressiva e attacchi di fame con un'integrazione mirata di probiotici





Aggiornamento 23/7/2017
Modelli sia animali che umani continuano a dimostrare che alcuni composti naturali come resveratrolo, acido ursolico e curcuma tendano a bloccare la progressione del tumore alla prostata
Anche una riduzione della glutammina è efficace, in quanto è un aminoacido essenziale per questo tumore. Le miscele di aminoacidi essenziali sono invece benefiche.
Autismo e intestino.
"L'ASD (spettro dei disturbi autistici) è probabilmente il risultato sia di fattori genetici che ambientali", spiega il dottor Li. "I fattori ambientali includono l'eccessivo uso di antibiotici nei bambini, l'obesità materna e il diabete durante la gravidanza, la modalità di parto di un bambino e per quanto tempo viene allattato. Tutti questi motivi possono influenzare l'equilibrio dei batteri nell'intestino di un neonato, e sono fattori di rischio per ASD".
Tuttavia, i ricercatori hanno trovato un significativo numero di prove che ristabilire il microbiota intestinale in uno stato sano può ridurre i sintomi ASD.
"Gli sforzi per ripristinare il microbiota intestinale in modo che sia simile a quello di una persona sana si sono dimostrati efficaci" continua il dottor Li. "La nostra revisione ha esaminato l'utilizzo dei probiotici, i prebiotici, la modifica della dieta - per esempio, le diete senza glutine e caseina, e i trapianti fecali. Tutti hanno avuto un impatto positivo sui sintomi". Questi includono l'aumento della socialità, una riduzione dei comportamenti ripetitivi e una migliore comunicazione sociale: tutti vantaggiosi per la vita di un malato di ASD.
Il messaggio di questa revisione è quindi positivo. Questo potrebbe essere un passo avanti nel trattamento di questo disturbo.
Tuttavia, i ricercatori ritengono che gli studi siano ancora troppo piccoli e che siano necessari nuovi studi clinici per portare questa ricerca al livello successivo. "Siamo incoraggiati dai nostri risultati, ma non c'è dubbio che siano necessari altri lavori in questo campo", afferma il dottor Li. "Abbiamo bisogno di studi meglio progettati e su larga scala per sostenere la nostra teoria, per ora le terapie comportamentali rimangono il modo migliore per trattare l'autismo e speriamo che la nostra recensione spinga alla ricerca sul legame tra microbiota intestinale e ASD, e quindi porti ad un trattamento economico ed efficace ".

Aggiornamento 24/7/2017

Lo zenzero è efficace come il sumatriptan per l'emicrania
Lactobacillus casei Shirota riduce gli indici di infiammazione e i dolori nell'osteoartrite

Aggiornamento 26/7/2017

Il consumo regolare di pesce può ridurre i sintomi della artrite reumatoide

Aggiornamento 27/7/2017

Il magnesio ha un'efficacia paragonabile a quella dei farmaci nel controllo della depressione moderata. Ma senza gli effetti collaterali.
"I risultati sono molto incoraggianti, data la grande necessità di ulteriori opzioni di trattamento per la depressione.
La nostra conclusione è che l'integrazione con magnesio fornisce un metodo sicuro, veloce e poco costoso per il controllo dei sintomi depressivi".

La dieta migliore per la PCOS (sindrome dell'ovaio policistico) e i consigli.
Aggiornamento 31/7/2017
Il cibo può funzionare da medicina nelle malattie croniche tipiche della nostra epoca?
La risposta è sì perché la maggior parte di esse sono collegabili, almeno in parte, ad alterazioni del microbiota, e correggendolo, con integrazione e cibo appropriato ricco in fibre, possiamo potenzialmente migliorare queste condizioni.
La continua riduzione di specie nel nostro intestino è una delle concause di malattie moderne, ed è dovuta agli ambienti troppo puliti, le troppe terapie antibiotiche, i parti cesarei, poca fibra ecc ecc
Nel modello animale la dieta ricca in fibre preserva la diversità batterica e riduce l'aumento di peso.

I cibi funzionali secondo l'Academy USA.
Aggiornamento 3/8/2017

Nel modello animale, la dieta occidentale ricca in grassi favorisce il tumore del colon influenzando lo stato infiammatorio e alterando l'espressione delle cellule staminali

Secondo Campbell, la dieta ad alto contenuto di cibi animali altera la MFO, un sistema microsomiale che favorisce la carcinogenesi, aumenta lo stress ossidativo e la replicazione cellulare. Nell'articolo, come sempre, gli viene risposto che i suoi dati non sono tratti da RCT, quindi poco utilizzabili.

Alcuni polimorfismi (varianti genetiche) sembrano beneficiare più di altri degli isoflavoni della soia nel prevenire il ritorno del tumore al seno e non interferiscono con le terapie.

Le cause e la gestione nutrizionale della fibromialgia e alcuni studi su nutrizione e sclerosi multipla.

Alcuni esperienze riportate su cibo utilizzato come medicina.

Il coenzima Q10 migliora il quadro metabolico, in particolare la glicemia e in donne con PCOS
Aggiornamento 9/8/2017

Continuo a leggere da sedicenti esperti che assumiamo troppe vitamine, di cui il cibo moderno è ricchissimo, l'integrazione non serve, non gestisce nessuna malattia ecc, e la cosa peggiore è che molti nutrizionisti concordano. Ovviamente non è vero nulla, e una carenza di vitamine del gruppo B è spesso riscontrata ad esempio nella depressione, e la supplementazione aiuta a gestire la malattia.

I danni di questi aspiranti divulgatori scientifici sono sotto gli occhi di tutti

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) si gestisce molto bene con la dieta lowcarb o con quella chetogenica, insieme ad alcune integrazioni mirate. Possono migliorare l'umore, la fertilità, il peso e in generale la qualità della vita

3 porzioni di "berries" (frutti di bosco) a settimana riducono il rischio di attacco cardiaco del 32% (lo studio dovrebbe essere questo oppure questo)

Aggiornamento 16/8/2017
Una combinazione di inositolo e selenio riporta alla normalità la funzione tiroidea di persone con ipotiroidismo subclinico 

Su glutine e digestione: "Non ci sono prove scientifiche che suggeriscano che una dieta senza glutine sia parte di uno stile di vita più sano o può essere utile per il trattamento di sovrappeso o obesità.
La digeribilità incompleta del glutine può spiegare perché alcune persone riportano un miglioramento non specifico nel benessere dopo aver iniziato la dieta senza glutine. Inoltre, cereali contenenti glutine, in particolare il grano, sono anche primari fonte di FODMAP (oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi,  monosaccaridi e polioli), un gruppo di carboidrati altamente fermentabile e polioli a catena corta.
La riduzione dei FODMAP associata alla dieta senza glutine spiega, almeno in parte, perché in alcuni pazienti affetti da irritabilità intestinale i sintomi  possono ridursi dopo aver iniziato una dieta senza glutine".

Aggiornamento 3/9/2017

Una revisione sulla dieta GAPS (simile alla paleo, utilizzata per autismo e altri disturbi psichiatrici) mette in evidenza che non ci sono studi seri, ma solo evidenza aneddotica. Essendo una dieta di eliminazione può portare a carenze e scompensi, quindi va eventualmente fatta con l'ausilio di un professionista.




Aggiornamento 9/9/2017

La supplementazione con omega 3, magnesio, vitamine C e del gruppo B è in grado di ridurre stress e ansia, sia in donne in gravidanza che in perimenopausa
Aggiornamento 18/9/2017

La forma attiva dell'acido folico appare un trattamento promettente per la depressione, perché riesce ad aumentare i livelli di serotonina, anche in aggiunta ai farmaci. Anche la schizofrenia ne giova.

Nel modello animale, i topi che mangiano di notte al posto che di giorno attivano una serie di vie metaboliche che rende la pelle più suscettibile ai danni dei raggi UV. In questo modo distruggere i ritmi circadiani potrebbe aumentare il rischio di tumore alla pelle

Aggiornamento 19/9/2017
La dieta cheto si conferma promettente nella cura dei tumori cerebrali. In generale è comunque consigliata una dieta plant-based

Aggiornamento 24/9/2017

L'OMS ha dichiarato che la carne processata è un cancerogeno, mentre la carne rossa è tra i "probabili cancerogeni". Ma quanto lo è veramente? Mangiando PER ANNI 1 hot dog e un quarto + 6 fette di prosciutto + 3 fettine di pancetta AL GIORNO il rischio di tumore al colon si alza del 18%
È paragonabile al fumo di sigaretta? Il fumo causa il 90% dei tumori polmonari, mentre la carne l'11% di quelli al colon. In totale il fumo causa il 33% dei tumori, la carne l'1%
Vi è comunque una risposta dose dipendente, e più se ne mangia più sale il rischio
La conclusione degli esperti è comunque di evitare le carni processate, limitare quelle rosse e incoraggiare il consumo di pesce e soprattutto vegetali
Ricordiamo inoltre che queste linee guida valgono a  maggior ragione in persone che abbiano un tumore in cura o sopravvissute ai tumori, in cui si incoraggia una dieta plant-based
Vi è inoltre la necessità di ridurre il consumo di carne anche per motivi ecologici

I composti attivi dello zafferano hanno attività antitumorale in vivo, e nel modello animale inibiscono selettivamente la crescita di molti tumori. Ovviamente abbiamo necessità di studi sull'uomo per confermare la validità.

Aggiornamento 25/9/2017
Andando avanti con l'età spesso si riduce il numero di bifidobatteri, anaerobi obbligati che una volta persi non possono essere recuperati se non con l'integrazione

"La capacità metabolica di qualsiasi animale superiore non è altro che il prodotto dell'integrazione tra una sconfinata comunità di microbi con le cellule del suo organismo" (dott Piccini). 

Aggiornamento 29/9/2017

I pro e i contro dell'IGF, come modularlo e i dubbi derivanti dagli studi

Una dieta a base vegetale (ricca in frutta, verdura e vegetali) e con pochi grassi (meno del 20% delle calorie totali) riduce la mortalità nelle donne in cura per tumore al seno. Questo è dovuto anche ai fitocomposti probabilmente, che riducono l'infiammazione e la progressione tumorale.

La dieta non è un trattamento alternativo alle cure per i tumori, ma un trattamento complementare, da abbinare alle cure classiche per ridurne gli effetti collaterali e aumentare la sopravvivenza. Chi sceglie cure alternative, non provate dalla scienza, ha il doppio delle possibilità di non sopravvivere

Continuano le conferme sulla vitamina C che induce la morte nelle cellule leucemiche. 


Aggiornamento 1/10/2017


Nonostante servano maggiori studi, secondo una revisione degli studi la dieta è discretamente efficace nel trattare bambini affetti da ADHD
Aggiornamento 2/10/2017

Contro il diabete, per migliorare glicemia basale, glicata e insulino-resistenza, servono almeno 4000ui al giorno di vitamina D
In uno studio il latte (assieme al calcio) riduce la mortalità di persone con tumore al colon non metastatico.
Aggiornamento 3/10/2017

"Studi sperimentali e clinici attualmente sostengono fortemente un'interazione stretta ma complessa tra nutrizione, microbiota intestinale e suoi metaboliti, e ipertensione"
"Crediamo che gli alimenti medicinali, il microbiota intestinale e i suoi metaboliti possano offrire un mezzo altamente promettente ed efficace contro l'ipertensione, così come altre malattie associate allo stile di vita occidentale".
Alcuni metaboliti batterici, a seconda delle varianti genetiche, possono agire in senso positivo o negativo nei confronti della pressione alta

In persone con degenerazione maculare, l'integrazione di zinco, rame, vitamine C ed E e luteina è efficace quanto i farmaci, ma molto meno dispendiosa

Aggiornamento 9/10/2017

Una dieta mediterranea (quasi plant based) abbinata ad acqua alcalina è efficace almeno quanto i farmaci nella cura del reflusso

I benefici del caffè

Gli omega 3 si associano a minori crisi epilettiche: questo può essere dovuto alla stimolazione degli estrogeni nel cervello

La terapia con erbe è efficace almeno quanto la rifaximina (antibiotico) nei confronti della SIBO.

La supplementazione con vitamina E è efficace nel migliorare l'osteoartrite al ginocchio e in particolare lo stress ossidativo. Tuttavia meglio assumerla mediante alimenti ricchi (olio extravergine, avocado, frutta oleosa)

Uno studio controllato con placebo mostra che MegaSporeBiotic (particolare miscela probiotica) riduce l'endotossemia, trigliceridi e marker di infiammazione. La permeabilità intestinale non si è potuta misurare direttamente, ma è probabilmente diminuita come mostra la riduzione dell'endotossemia.
L'endotossemia è tipica anche di persone autistiche

Le antocianine sono sostanze presenti in molti vegetali, soprattutto quelli di colore rosso, blu e viola (frutti di bosco, uva, cipolla rossa ecc).
Una revisione sistematica del loro effetto sulla salute cardiometabolica ha concluso che "i significativi miglioramenti del controllo glicemico e lipidico supportano i benefici delle antocianine nella prevenzione e gestione delle malattie metaboliche"

Aggiornamento 10/10/2017

Usare un sale ricco in magnesio e potassio al posto del classico sodio aumenta il recupero in persone colpite da ictus

Tra gli altri, i lieviti possono creare problemi soprattutto alle persone con morbo di Crohn

Una dieta ricca in fibre "corregge" il microbiota dei bambini obesi e li aiuta a dimagrire

La dieta  chetogenica e alte dosi di vitamina C, insieme alle chemioterapie, hanno un alto potenziale curativo nei tumori della tiroide metastatizzati.
Una dieta ad alto indice glicemico (qualità dei carboidrati) è associata a aumentato rischio di tumore al colon e alla vescica. Il carico glicemico (quantità dei carboidrati) aumenta quello di tumore al colon e di quelli legati al diabete. Il rischio è dovuto all'aumento dell'insulina creato dalle iperglicemie postprandiali, un fattore di crescita per le cellule


Aggiornamento 13/10/2017

Il legame tra Parkinson e intestino: i batteri intestinali alterano la funzione motoria

Il glutatione e i suoi benefici
Un medico della ESPEN spiega l'utilizzo dei nutrienti in chiave antinfiammatoria per il supporto della chemioterapia, in particolare omega 3
Aggiornamento 16/10/2017

I polifenoli nutrono i nostri batteri buoni: per questo è importante un'alimentazione ricca di frutta e verdura di tutti i colori
Perché l'alimentazione può essere fondamentale nella guarigione dal tumore? L'infiammazione è una chiave per la sua espansione.
"Adipociti, macrofagi e cellule tumorali possono orchestrare diversi percorsi di segnalazione cruciali per la creazione di un microambiente che possa favorire la progressione del cancro. Fattori immunomodulatori o acidi grassi liberi rilasciati dagli adipociti nel processo di lipolisi possono alimentare la proliferazione delle cellule tumorali, attivare i macrofagi e la loro polarizzazione e controllare il destino dello sviluppo del cancro. Adipociti e macrofagi si regolano a vicenda, generando un microambiente tumorale anti-infiammatorio, impedendo alle cellule della risposta immunitaria antitumorale di raggiungere il cancro. Pertanto, l'abbondanza di adipociti bianchi e macrofagi con profilo M2 (antinfiammatorio) possono indicare una prognosi scadente per i pazienti"

Anche Harvard conferma l'importanza della permeabilità intestinale nelle malattie moderne
Aggiornamento 17/10/2017

Il vantaggio dei farmaci per i tumori appare incerto.

Il successo del trapianto di microbiota per l'obesità e il diabete dipende dal microbiota basale di chi lo riceve: se è troppo alterato non dà buoni risultato

Se il protocollo autoimmune (o la paleo) non funziona, può trattarsi di infezioni non identificate (EBV), PTSD (disordine da stress post traumatico) o SIBO (sovracrescita batterica nel tenue)


Il magnesio protegge dal danno renale dato dalla chemioterapia con cisplatino

Lo sport fa in modo che i nutrienti vengano indirizzati nel modo giusto e riduce sia la genesi che la ricorrenza di tumori

Ottimo articolo su intestino permeabile e come curarlo.
Lo studio GOURMET-HF dimostra che una dieta DASH migliora la salute come un farmaco

Aggiornamento 18/10/2017

Il lattato è un'importante fonte di nutrimento per le cellule normali e tumorali, e il disaccoppiamento del suo consumo con quello del glucosio può alterare il ciclo di Krebs.

L'olio di primula (grazie all'acido linolenico) può dare sollievo nel prurito uremico, tipico problema nell'insufficienza renale cronica.

Il trattamento nutrizionale della SIBO prevede diversi approcci, tra cui FODMAP, SCD, e altri da personalizzare
Aggiornamento 22/10/2017

I vantaggi del metilfolato sul comune acido folico

Ottimo articolo su probiotici, intestino, disbiosi e autoimmunità

Aggiornamento 24/10/2017
Alcuni consigli su ADHD e alimentazione, molto soggettivi però.

Interessante servizio di TG2 salute sull'esclusione delle proteine animali nella cura dell'artrosi, video dal minuto 5,20
"i farmaci non hanno più posto nella cura di una malattia cronica come l'artrosi"

Aggiornamento 26/10/2017

I flavanoli della cipolla rossa inibiscono in vitro la crescita tumorale
"Promuovono un ambiente sfavorevole per le cellule tumorali e distruggono la comunicazione tra le cellule tumorali, inibendo la crescita".
Questo non significa che possiamo guarire dal cancro grazie alle cipolle, ma probabilmente possono aiutare abbinate alle cure tradizionali
Aggiornamento 27/10/2017

Attenzione a pensare che tutto ciò che offre la natura faccia bene: in oriente molti casi di tumore epatico sono dovuti a rimedi tradizionali contenenti il naturalissimo acido aristolochico

Aggiornamento 28/10/2017

La dieta occidentale povera di fibra ha un effetto simile a quello di un antibiotico: distrugge la nostra flora intestinale buona e favorisce la crescita delle specie infiammatorie

Numerosi legami causali tra microbiota e tumori, in particolare al seno e colon
Aggiornamento 30/10/2017
Cosa consiglia il giornale dei medici americani ai pazienti affetti da tumore?
"Nel complesso, un'ampia gamma di interventi di medicina complementare e alternativa è spesso favorita e rappresenta un'opzione appropriata con o addirittura potenzialmente al posto di una terapia antitumorale standard, a condizione che i pazienti siano ben informati e comprendano le limitate evidenze che li sostengono e abbiano aspettative realistiche".
Aggiornamento 31/10/2017

Uno studio su animali, che dovrà essere confermato con trial su umani, ci aiuta a capire perché una dieta plant-based può essere importante per coadiuvare le terapie classiche nei tumori.
La ricchezza di nutrienti che influenza l'espressione dei geni (epigenetica) fa sì che vengano "sbloccate" alcune zone del DNA fondamentali per la guarigione.
In questa ricerca in particolare le catechine del tè verde e il sulforafano dei broccoli riattivano il recettore di tipo α per gli estrogeni, favorendo l'azione dei farmaci chemioterapici.
Aggiornamento 1/11/2017

La vitamina A gioca un ruolo fondamentale per la tolleranza intestinale e in generale l'immunità, ma troppa può dare problemi. Una nuova proteina scoperta (ISX) media i suoi effetti

"L'intestino è il principale sito d'ingresso per nutrienti, elettroliti, e acqua, e costituisce una barriera efficace contro le tossine, antigeni e flora enterica. Così, la mucosa intestinale contiene una delle più grandi popolazioni di linfociti nel corpo. Nutrienti come la vitamina A sono stati riconosciuti influenzare l'intestino e la differenziazione di queste cellule.

Abbiamo identificato ISX, una proteina che funziona da mediatore molecolare critico di questa "conversazione trasversale" tra dieta e immunità. Questo fattore di trascrizione regola la produzione di vitamina A da molecole precursori alimentari (betacarotene). La perdita di questo controllo nei topi distrugge l'omeostasi della vitamina A e compromette l'immunità. Sono stati associati polimorfismi genetici riportati nel gene Isx che determinano disturbi infiammatori nell'uomo, indicando che i nostri risultati nei topi hanno implicazioni cliniche."

Il tumore gastrico si associa spesso ad un particolare microbiota dello stomaco

Aggiornamento 2/11/2017
L'ammoniaca, normalmente un prodotto di scarto che viene convertito a urea e deriva dagli aminoacidi utilizzati per scopo energetico, viene utilizzata come fonte di azoto da alcune cellule tumorali (tumore al seno nei topi nel caso dell'esperimento pubblicato su Science). L'eccesso proteico può così nutrire e soddisfare il fabbisogno aminoacidico di alcuni tumori.

Aggiornamento 3/11/2017

L'AICR, l'istituto americano per la ricerca sul cancro, consiglia una dieta che sia fatta in maggioranza con cibi vegetali, e cibi di derivazione animale in moderazione. Ma raccomanda soprattutto di scegliere cibi minimamente processati perché più salutari, limitando quelli con zuccheri e grassi aggiunti. 
Digiunare almeno 13 ore durante la notte è un promettente metodo per ridurre l'infiammazione, i problemi glicemici e aumentare la sopravvivenza nelle donne con tumore al seno
Aggiornamento 4/11/2017

Le persone sottoposte a stress, e ancora peggio a traumi, possono sviluppare il PTSD (post traumatic stress disorder), una condizione legata ad infiammazione e alterazioni immunitarie. Esiste un forte legame tra questa condizione e malattie croniche intestinali e autoimmuni. Vi è un'alterazione organica (l'amigdala, il centro della paura, è iperattiva) e del microbiota, con una riduzione di Actinobacteria,  Lentisphaerae e Verrucomicrobia.
Si sta cercando di capire se il L. reuteri o altri possano ridurre i sintomi dell'ansia

Aumentare le fibre riduce il rischio di ricorrenza del tumore al colon non metastatico. Per ogni 5 grammi di fibra aggiunti alla dieta, il rischio di morte si è ridotto del 25 per cento durante un follow-up di 8 anni

Aggiornamento 5/11/2017

Klebsiella, un batterio spesso legato a malattie autoimmuni, soprattutto in caso di predisposizione genetica (HLA-B27), si nutre volentieri di amido. Per questo una dieta low carb come la paleo può aiutare. L'articolo indica anche altre concause ambientali: dieta, parto cesareo, mancanza di sonno, antibiotici, esposizione a tossici ambientali.

Invecchiare significa anche perdere diversità batterica. Infatti nelle persone che invecchiano bene i microbi intestinali sono simili a quelli dei giovani. L'alimentazione è fondamentale per mantenere le giuste specie nell'intestino
Aggiornamento 6/11/2017

In uno studio controllato, integrare con vitamine e minerali ha migliorato il comportamento di bambini affetti da ADHD (iperattività e deficit di attenzione), migliorando umore e riducendo l'aggressività rispetto al placebo.
A questo punto sorge una domanda: è un problema che si cura integrando o è dovuto alla povertà di nutrienti del cibo moderno?
Utilizzare le spezie aumenta la percezione del gusto salato e aiuta a ridurre l'introito di sale e quindi la pressione sanguigna
Aggiornamento 9/11/2017

Le migliori indicazioni per la colite ulcerosa, molto correlata con la dieta e le sensibilità individuali
Un post di Daniele Esposito, molto interessante
Chi pensa che ridurre i carboidrati sia una strategia utile per arrestare o rallentare la progressione del cancro, riesce nell'impresa di semplificare oltremodo qualcosa che fa della complessità il suo punto di forza. Innanzitutto "le cellule tumorali si nutrono di zucchero" è una frase che, se decontestualizzata, è di un'inutilità unica, oltre ad essere parzialmente errata; infatti le cellule tumorali utilizzano anche gli acidi grassi come substrato energetico.
Non a caso, le cellule tumorali stesse, in genere, hanno la capacità di esercitare effetti lipolitici paracrini sugli adipociti vicini, per ottenere maggiore energia per la crescita. Se poi ci mettiamo che la maggior parte degli acidi grassi fungono anche da ligandi per i recettori TLR4, che attivano vie di segnalazione deputate alla produzione di citochine e ai processi infiammatori, capiamo che forse la situazione è un po' più complicata.
Per quanto riguarda i carboidrati, in realtà il punto da focalizzare è che un eccesso di insulina può promuovere, attraverso una varietà di meccanismi, la tumorigenesi. Ora, questo è uno dei motivi per cui il soggetto obeso, con insulino-resistenza ha, in generale, maggior rischio di cancro: l'insulino-resistenza causa un'iperinsulinemia compensativa; inoltre, la resistenza all'insulina causa una riduzione dell'effetto antilipolitico sugli adipociti, con la conseguenza che sarà aumentato, in maniera incontrollata, il rilascio di acidi grassi da parte del tessuto adiposo.
Acidi grassi che, come detto in precedenza, anche hanno un ruolo, e non marginale, nei meccanismi di tumorigenesi e progressione del cancro. (Review di riferimento)

Aggiornamento 10/11/2017

Alcuni consigli per ridurre i sintomi dell'endometriosi, tra cui in generale mangiare sano, ma anche probabilmente ridurre carne rossa e mangiare low fodmap e senza glutine.

Aggiornamento 12/11/2017

Un minerale, il boro, che aiuta nel riequilibrare gli ormoni sessuali e migliora l'utilizzo della vitamina D, assicurandoci ossa forti, azione antinfiammatoria, riduzione dei dolori mestruali e protezione dai tumori

La chemioterapia può diventare inefficace a seconda dei batteri del nostro intestino, che metabolizzano i farmaci rendendoli inutili se non tossici. In particolare a livello del pancreas questo effetto è dato dai Gammaproteobacteria.

Aggiornamento 13/11/2017

I consigli della Mayo Clinic sulla medicina complementare: quando fidarsi e quando no.

La medicina integrativa appare d'aiuto per l'asma (e per la COPD, o BPCO, broncopneumopatia cronico-ostruttiva)

La dieta priva di latticini ha migliorato in un trial l'acne inversa (idrosadenite suppurativa) nell'83% delle persone, senza alcun effetto collaterale o peggioramento di alcuno

In un altro trial più piccolo (12 persone con IgG positive ai lieviti), escludere frumento e lievito ha portato a enorme miglioramento, e la malattia ritornava in caso di reintroduzione dei cibi anche involontaria.

Aggiornamento 14/11/2017

Una review sull'importanza della dieta antinfiammatoria nel diabete/sindrome metabolica: viene sottolineata l'importanza dei prodotti non raffinati, in particolare olio extravergine, utili per la loro ricchezza di polifenoli e antiossidanti.
Anche l'olio di pesce ha effetti discreti. Alcune vitamine (C, D, E) possono essere supplementate con discreti effetti antinfiammatori.
Tra i cibi, l'aglio e altri vegetali ricchi in zolfo (cavoli ecc) appaiono ridurre l'infiammazione.

Aggiornamento 16/11/2017

L'infiammazione è spesso alla base dei tumori, e quello alla prostata in particolare è dovuto (anche) a stress ossidativo e specie reattive dell'ossigeno formate da un microbiota proinfiammatorio e infezioni ripetute

I benefici, in particolare immunitari, della proteina del cocco monolaurina

Aggiornamento 18/11/2017
Nei bambini con ADHD sono presenti spesso carenze nutrizionali, come quella di zinco

Aggiornamento 20/11/2017
Una revisione degli studi fa il punto sull'efficacia della nutrizione nella gestione della artrite reumatoide
Una dieta a forte prevalenza vegetale (mediterranea o vegana), con cibi minimamente processati, spezie, verdura, frutta di stagione, probiotici, vitamina D e omega 3 come integrazione, niente alcol, può aiutare a ridurre i sintomi della malattia
Aggiornamento 21/11/2017

L'integrazione con zinco e magnesio riduce l'infiammazione nella sindrome dell'ovaio policistico

Come già detto l'esofagite eosinofila è spesso causa di reflusso. Una nuova revisione dei dati pubblicata evidenzia il probabile coinvolgimento del microbiota, e l'uso, in alternativa ai farmaci, di diete di esclusione temporanea dei cibi allergenici (latte, grano ecc). A volte non funzionano queste diete perché vi è anche un probabile problema di sensibilità alimentari non Ig-E.
L'integrazione con carnitina ha efficacia simile a quella dei farmaci nel trattamento della depressione
Aggiornamento 29/11/2017

Un componente attivo dello zafferano in vitro può degradare la beta amiloide dell'Alzheimer
La cannella aumenta la termogenesi nel modello animale

Aggiornamento 30/11/2017

Aumentano le prove secondo cui Fusobacterium nucleatum abbia un ruolo importante nella genesi del cancro intestinale, e anche nella sua diffusione. Questo batterio è influenzato dall'alimentazione

La cimicifuga e gli isoflavoni della soia sono efficaci in maniera limitata nel ridurre i sintomi della menopausa. La cimicifuga è da evitare nelle pazienti con tumore al seno.

La dieta può essere efficace quanto i farmaci contro l'ipertensione

La permeabilità intestinale non è una teoria

Aggiornamento 6/12/2017

Le riflessioni del Prof Rossi su dieta  e tumori.

Aggiornamento 8/12/2017
Diverse opzioni dietetiche possono essere considerate per l'intestino irritabile
L'infiammazione influenza l'organizzazione della cromatina, la struttura che contiene i cormosomi e quindi il DNA.
Un'infiammazione duratura determina quindi l'espressione dei geni implicati nel mantenimento di questa condizione e sopprime quella dei geni che ci proteggono dai tumori (oncosoppressori), determinando effetti a livello cellulare e sistemico
Aggiornamento 9/12/2017

Molte sostanze naturali sono mimetiche della metformina e della rapamicina, 2 sostanze in grado di inibire crescita e favorire la longevità.

La qualità della dieta influenza la sopravvivenza ai tumori dopo le cure. In particolare l'approccio DASH, simile alla dieta mediterranea, appare essere quello più protettivo, oltre che per i tumori, anche per malattie cardiovascolari, diabete, malattie neurodegenerative e mortalità in generale


Aggiornamento 11/12/2017


Il ruolo delle sostanze naturali antiangiogeniche paragonate ai farmaci utilizzati con lo stesso scopo: minore tossicità ed azione simile. Il problema risiede nella biodisponibilità (assorbimento e metabolizzazione).

Un microbiota polmonare alterato spiega perché persone che non fumano si possono ammalare di tumore ai polmoni

La dieta a basso contenuto di nichel può aiutare in caso di dermatite
Aggiornamento 15/12/2017

La chemioterapia può generare dei "detriti" che possono nutrire e favorire le metastasi in tutto il corpo. Ecco perché non sempre si guarisce e la medicina integrata (l'abbinamento dello stile di vita corretto) appare sempre più importante, sommata alle cure classiche.

In uno studio pilota la dieta chetogenica supplementata con olio di cocco ha migliorato la condizione di persone con Alzheimer moderato. Tali miglioramenti sono spariti una volta interrotta la dieta.

Aggiornamento 17/12/2017

L'Andrographis paniculata, una pianta medicinale indiana, appare efficace nel ridurre la fatica nella sclerosi multipla, abbinata all'interferone. Anche chi è affetto da artrite reumatoide può beneficiarne
Aggiornamento 21/12/2017

2 milioni di anni fa la specie umana, diversamente dagli altri primati, ha perso il gene CMAH, responsabile della sintesi di Neu5Gc, uno zucchero infiammatorio che si trova nella carne rossa, ma non in quella bianca.
"L'inattivazione di CMAH durante l'evoluzione umana potrebbe aver liberato gli umani da un numero di agenti patogeni", ha detto Alvarez-Ponce. "Ad esempio, un tipo di malaria che richiede Neu5Gc per l'infezione - altri primati sono suscettibili ad essa, ma non gli umani."

Questa molecola però stimola una risposta immunitaria che alza il rischio di tumori, infiammazione e artrite, ossia i problemi potenzialmente legati al consumo di carne rossa.

I legami tra ipertensione e batteri sono così forti che è stato fatto un report ufficiale: in particolare molte funzioni si svolgono tramite gli acidi grassi a catena corta.
Aggiornamento 26/12/2017
La nutraceutica da pseudoscienza sta diventando una scienza vera e propria, con potenziali benefici soprattutto a livello dei disordini endocrini come il diabete.

Aggiornamento 27/12/2017

L'importanza del microbiota orale e dei probiotici per la prevenzione e la cura delle malattie, insieme all'uso degli oli medicinali per gestirlo
Aggiornamento 28/12/2017

Lo stress nel periodo operatorio può aumentare la ricorrenza dei tumori e favorire la diffusione delle metastasi.
"Quando le cellule tumorali persistono dopo l'intervento chirurgico, localmente o in siti distanti non diagnosticati, vie neuroendocrine, immunitarie e metaboliche attivate in risposta alla chirurgia e/o all'anestesia potrebbero promuovere la loro sopravvivenza e proliferazione"

Aggiornamento 29/12/2017

Il rispetto dei ritmi circadiani potrebbe essere importante anche nella genesi e cura dei tumori.
Aggiornamento 3/1/2017

Discrete evidenze da confermare in studi più grandi sull'aiuto degli integratori nella depressione, in particolare se abbinati ai farmaci.
Lo stesso vale per curcuma, resveratrolo e berberina in abbinamento ai chemioterapici per i tumori.

In un modello animale, i germogli di broccoli riducono l'incidenza di tumore prostatico, agendo a livello del genoma grazie al sulforafano
Aggiornamento 5/1/2018

Un protocollo di medicina funzionale si è mostrato efficace (con limitazioni) nel trattare stress, fatica e difficoltà digestive. Era costituito soprattutto da integrazioni e gestione delle infezioni latenti, ma anche gestione dello stress con meditazione.

In uno studio osservazionale una dieta simil-paleo  (gut makeover) ha migliorato la qualità della vita in un gruppo di 20 persone circa.

Aggiornamento 7/1/2018

Il latte intero e i suoi derivati si confermano associati con la ricorrenza del tumore prostatico. Consumare 4 porzioni a settimana aumenta il rischio del 73% rispetto a chi non ne consuma o lo consuma molto raramente. Il rischio triplica negli uomini sovrappeso. I latticini sgrassati non presentano questa associazione.
La sindrome di Behçet, una vasculite autoimmune, è caratterizzata da una riduzione di microbi produttori di butirrato e abbondanza di streptococchi.
I lattobacilli usati topicamente possono dare sollievo alle ulcere.
Aggiornamento 8/1/2018

Le pubblicazioni del prof Campbell, tra cui la sua ultima in cui spiega perché l'alimentazione vegan guarirebbe da malattie cardiovascolari e tumori.

Lo stato dell'arte dei rapporti tra microbiota e malattie infiammatorie.

Aggiornamento 10/1/2018

9 grammi di carne processata a settimana aumentano il rischio di tumore mammario del 15% in uno studio britannico. L'associazione non è stata trovata con la carne non processata.

Aggiornamento 14/1/2018

La chetosi sembra protettiva in caso di infezione batterica, mentre il glucosio aiuta contro quelle virali. Questo riprende il vecchio detto "nutri il raffreddore ma digiuna con la febbre" (anche se spesso l'influenza virale dà febbre).

I migliori trattamenti naturali per l'ansia.

I mirtilli sembrano migliorare l'efficacia della radioterapia nei tumori della cervice uterina
Aggiornamento 16/1/2018

La genisteina (isoflavone della soia) e la zearalenone (sostanza prodotta dai funghi che colonizzano i cereali, soprattutto mais ma anche grano) hanno effetto estrogenico e possono interferire con le cure chemioterapiche usate contro il tumore al seno

Il tumore alla prostata e le sue metastasi appaiono particolarmente golose di grassi

Un comune probiotico (VSL3) ha migliorato gli indici di infiammazione in persone con sclerosi multipla
Aggiornamento 19/1/2018

Un ragazzo irlandese ha vinto un premio come giovane scienziato per aver scoperto un composto dei mirtilli capace di funzionare come antibiotico nei confronti del temibile MRSA, staffilococco resistente agli antibiotici.

Aggiornamento 23/1/2018

I grassi trans si confermano dannosi per la fertilità della donna, mentre gli omega 3 aiutano, anche mediante integrazione
Un'alimentazione sana migliora la fertilità maschile. In particolare vitamine D e B9 (folati), antiossidanti (selenio, vitamine A, C, E, licopene) migliorano la qualità del seme. I grassi trans e saturi, basso consumo di frutta e verdura, alcol, carni lavorate, caffeina, zuccheri, soia, patate e latticini non sgrassati sono associati a minore fertilità.

Aggiornamento 24/1/2018
Che succede se diamo curcuma altamente biodisponibile a persone con problemi di memoria per un anno e mezzo?
Migliorano il linguaggio, l'umore, la memoria e si riduce la beta-amiloide (sostanza tipica dell'Alzheimer).
Che vita triste quella di chi ha come scopo dimostrare che la curcuma non ha effetto
Aggiornamento 25/1/2018

Una revisione degli studi esamina il legame tra autoimmunità e glutine. Fermo restando che non è la causa di tutti i mali e alcune persone non hanno problemi a ingerirlo e digerirlo, queste le conclusioni riassunte:
"Molteplici aspetti dannosi del glutine influiscono sulla salute umana, comprese le manifestazioni digestive ed extradigestive glutine-dipendenti mediate da reazioni potenzialmente immunologiche o tossiche che inducono problemi gastrointestinali. Il glutine colpisce il microbioma e aumenta la permeabilità intestinale. Aumenta lo stress ossidativo e influenza il comportamento epigenetico (l'espressione dei geni, NdT). È anche immunogenico, citotossico e proinfiammatorio. L'assunzione di glutine aumenta l'apoptosi (morte cellulare programmata, NdT) e diminuisce la vitalità cellulare e la differenziazione. In alcune malattie autoimmuni non celiache, le diete prive di glutine possono aiutare a ridurre gli effetti avversi del glutine. Sono necessari ulteriori studi in vivo per svelare il puzzle degli effetti del glutine negli esseri umani e per esplorare i potenziali effetti benefici delle diete prive di glutine nelle malattie autoimmuni".

Aggiornamento 28/1/2018

Articolo molto interessante sul rapporto tra antiossidanti del cibo, stress ossidativo e tumori.
"Lo stress ossidativo contribuisce allo sviluppo e alla crescita del tumore. Pertanto, ridurre lo stress ossidativo può proteggere le cellule normali dalla trasformazione cancerogena.
Dall'altro lato, le cellule tumorali che hanno aumentato i livelli di ROS (specie reattive dell'ossigeno) sono soggette ad un aumento intrinseco dello stress ossidativo, e si basano su antiossidanti per sopravvivere (producono loro stessi antiossidanti per proteggersi, NdT).  
Pertanto, aumentare "l'insulto" ossidativo utilizzando  generatori di ROS e/o composti che sopprimono i principali sistemi antiossidanti può rendere queste cellule vulnerabili alla morte cellulare.
Quindi, migliorare la capacità antiossidante endogena è una strategia allettante per prevenire la carcinogenesi, mentre aumentare i livelli di stress ossidativo oltre una soglia che provoca la morte delle cellule tumorali appare come una strategia promettente per il trattamento del cancro.  
Come discusso in questa recensione, un certo numero di sostanze fitochimiche (i famosi antiossidanti di frutta e verdura, NdT) mostra effetti sia antiossidanti che pro-ossidanti sulle cellule tumorali bersaglio. Che cosa determina l'effetto antiossidante o  pro-ossidante di un composto dipende da un numero di fattori.
In primo luogo, ciò potrebbe essere dovuto al cambiamento nell' ambiente della cellula tumorale. Ad esempio, EGCG agisce come un antiossidante a pH 7, mentre mostra comportamento pro-ossidante a pH acido.
In secondo luogo, in molti casi, diversi fitochimici inducono l'attivazione di p53 (soppressore dei tumori) che può quindi produrre ROS (e favorire la morte della cellula, NdT).
In terzo luogo, la proprietà antiossidante e pro-ossidante dei fitochimici può dipendere anche dalla loro concentrazione.
Per riassumere, gli effetti antiossidanti e pro-ossidanti dei fitochimici hanno come obiettivo i diversi stadi della carcinogenesi e la modulazione della risposta antitumorale alla chemioterapia, rispettivamente. Lo spettro meccanicistico e la specificità dell'azione dei fitochimici rappresenta un campo di ricerca complesso e in evoluzione.
In sintesi, i fitochimici forniscono forti benefici antitumorali che possono essere integrati in più fasi di prevenzione e trattamento del cancro basate su un design ben progettato e attento in seguito di  indagini pre-cliniche e cliniche".

L'ormone tiroideo inattivo (T4) viene convertito in ormone tiroideo attivo (T3) attraverso una reazione biochimica che si basa su magnesio, iodio, ferro, selenio, zinco, tirosina, tiamina e vitamine A, B12, C, D ed E.
L'alimentazione standard di molte persone non consente di raggiungere sufficienti quantità di questi nutrienti, né di liberare l'organismo da alcune sostanze come il BPA e i metalli pesanti.
Per questo dobbiamo favorire un'alimentazione ricca di cibi nutrizionalmente densi (ricchi di minerali, vitamine e antiossidanti) e ridurre il cibo industriale per favorire la salute tiroidea.

Aggiornamento 3/2/2018
La vitamina D può avere un vero e proprio effetto terapeutico sulle malattie cardiovascolari. Può infatti ripristinare la produzione di ossido nitrico, un segnale di rilassamento per le arterie, la cui alterazione porta all'ipertensione.
L'effetto positivo può estendersi ad altre malattie cardiovascolari, come l'insufficienza cardiaca, o a quelle correlate come vasculopatie e diabete
La curcuma potenzia il potere ipocolesterolemizzante dei fitosteroli

Aggiornamento 7/2/2018

L'asparagina è un aminoacido non essenziale, ossia il nostro organismo può sintetizzarlo da altri aminoacidi. Si ritrova soprattutto negli alimenti di origine animale. In un modello animale questo aminoacido aumenta la pericolosità del tumore alla mammella triplo negativo, attivando l'enzima asparaginasi e la tendenza a formare metastasi. Limitare l'introito di questo aminoacido potrebbe avere interessanti possibilità terapeutiche, come ci insegna da anni il Prof F.S. Dioguardi


Aggiornamento 13/2/2018
Un particolare lactobacillo (L.rhamnosus HN001) previene la depressione postparto e l'ansia se somministrato durante e dopo la gravidanza.
I ricercatori sottolineano anche il potenziale terapeutico e che "non tutti i ceppi probiotici hanno lo stesso effetto sulla salute ed è possibile che i risultati ottenuti con l'HN001 non siano generalizzabili ad altri ceppi probiotici o a dosi più basse di quelle utilizzate in questo studio".
I cibi processati, light, il caffè, gli alcolici, lo zucchero aggiunto e in generale il cibo spazzatura sono spesso responsabili della riduzione di energia. Questo accade sia a causa dello scarso apporto di micronutrienti (vitamine e minerali) che dell'alterazione della funzione mitocondriale (la produzione di energia delle cellule).

Aggiornamento 15/2/2018
L'EPA sembra il principale responsabile dell'effetto antidepressivo degli omega 3.

Un forte consumo di latticini sembra associato con aumentato rischio di tumore epatico. Le cause non sono chiare, ma potrebbe essere dovuto alla presenza di aflatossina B1.


Aggiornamento 17/2/2018

Alcuni ricercatori piemontesi descrivono come la somministrazione di vitamina D e omega 3 abbia mandato in remissione, almeno temporanea, il diabete di tipo 1 in 2 bambini di 7 anni.
Sebbene si sottolinei che non si sa quanto e se possa durare la remissione e se questo possa valere per tutti, possiamo rimarcare un ruolo quanto meno preventivo dell'autoimmunità di queste sostanze, raccomandando di avere sempre i corretti livelli di assunzione
Aggiornamento 18/2/2018
Il legame tra cibo spazzatura e tumori rivelato da uno studio

Aggiornamento 7/3/2018

La dieta chetogenica ha interessanti applicazioni nei tumori, ma si ha bisogno di molta più ricerca

Lo stato infiammatorio è spesso il collegamento tra sindrome delle apnee notturne (OSAS) e aumentato rischio di malattie (soprattutto cardiovascolari).
Una carenza di omega 3 si può rilevare in queste persone.
Aggiornamento 9/3/2018

Alcuni effetti, ancora solo potenziali per ora, dei funghi medicinali. In particolare nei confronti dell'Alzheimer e del sistema immunitario.
Gli aminoacidi ramificati possono essere d'aiuto nel recupero da trauma cerebrale. Anche zinco, omega 3, fosfatidilserina, grassi a catena media, inositolo e glicerofosfocolina possono aiutare.
Aggiornamento 21/3/2018

“La dieta chetogenica MCT  (trigliceridi a catena media) funziona attraverso la generazione di chetoni, che forniscono una fonte di energia alternativa per le cellule cerebrali, ed è considerata un potenziale trattamento per una serie di disturbi inclusi epilessia, morbo di Alzheimer, cancro e diabete.
I meccanismi ipotizzati coinvolgono l’ inibizione del recettore AMPA, l’attivazione dei PPARγ e la biosintesi di mitocondri e  forniscono una spiegazione per l'efficacia in altri condizioni, e diversi studi clinici sono attualmente in corso per convalidare l'uso della dieta chetogenica MCT nel trattamento dei disturbi riguardanti la funzione cerebrale.
Inoltre, sono necessari studi clinici per diminuire o mitigare potenziali effetti negativi delle diete chetogeniche, come l’acidosi di basso grado derivante dall'aumento in acido β-idrossibutirrico e  acetacetico.
L’uso dei grassi MCT (forniti con la dieta) potrebbe  migliorare e ampliare l'uso della chetosi come trattamento per epilessia, morbo di Alzheimer, cancro, diabete e altri disturbi”.

Aggiornamento 27/3/2018

La dieta cheto ha curato alcune persone schizofreniche, con esiti migliori rispetto a quelli avuti coi farmaci.

250 mg di magnesio al giorno migliorano i sintomi della depressione moderata e dell'ansia nella maggior parte dei pazienti, sono ben tollerati, senza effetti collaterali e rischio di tossicità. Un'altra prova del legame tra malattie e una dieta povera di nutrienti.

I phytochemicals sono potenti modulatori dell'autofagia e possono avere un ruolo nelle terapie oncologiche.


Aggiornamento 31/3/2018

Un composto naturale, il nicotinamide riboside, riesce a mimare la restrizione calorica e potenzialmente bloccare le malattie legate all'invecchiamento, come quelle cardiovascolari e l'Alzheimer. Questo avviene mediante l'aumento del NAD+ intracellulare. Gli studiosi specificano che si tratta di uno studio preliminare ma molto promettente.

Nei modelli animali si continua a confermare che la restrizione degli aminoacidi solforati (metionina e cisteina) allungano la vita, forse riducendo l'omocisteina.
Nel modello umano si dovrebbe traslare con un uso massiccio di legumi come fonte proteica.

Aggiornamento 5/4/2018


In un piccolo studio,  ragazzi affetti da autismo hanno concentrazioni sanguigne inferiori di alcuni aminoacidi essenziali, come triptofano (precursore della serotonina), BCAA, citrullina e fenilalanina (precursore della noradrenalina), ornitina. Se dovesse implicare opzioni terapeutiche lo si vedrà i prossimi anni.

Aggiornamento 6/4/2018

Come la dieta influenza la risposta immunitaria nei tumori: ricchezza in polifenoli e microbiota antinfiammatorio.

L'effetto antitumorale della vitamina D si esplica anche mediante l'inibizione dell'angiogenesi, il processo con cui le cellule, tra cui quelle cancerogene, stimolano la nascita di nuovi vasi sanguigni per potersi "nutrire"


Aggiornamento 11/4/2018

Il NAD+ intracellulare è fondamentale nel metabolismo energetico del cuore, e la sua carenza porta a insufficienza cardiaca e aritmia.
Aggiornamento 13/4/2018

Un enzima della via glicolitica (ossidazione del glucosio) si scopre essere un forte attivatore di SRC-3, oncogene (gene implicato con la genesi tumorale) che promuove le metastasi.


Aggiornamento 20/4/2018

Il NAD+  potrebbe essere un elisir di lunga vita, protettivo dei tumori e dell'invecchiamento.

Aggiornamento 25/4/2018
L'estratto di aglio si conferma un toccasana per il sistema cardiovascolare: riduce la rigidità delle arterie, lo stato infiammatorio e la pressione, è ben tollerato e sicuro.

Aggiornamento 26/4/2018

La somministrazione di bicarbonato di sodio ha un effetto antinfiammatorio, agendo tramite la milza e la produzione di globuli bianchi, e potrebbe essere un modo semplice ed economico per migliorare molte malattie infiammatorie, comprese quelle autoimmuni. In particolare i macrofagi da M1 (infiammatori) diventano M2 (antinfiammatori).

Aggiornamento 28/4/2018

Il cioccolato amaro aumenta l'acuità visiva. Grazie alla sua ricchezza in polifenoli infatti migliora la vascolarizzazione della retina

Aggiornamento 30/4/2018

Un supplemento prebiotico migliora il microbiota intestinale, favorendo gli Actinobacteria, e riduce i dolori dell'artrosi
Le cellule metastatiche hanno un metabolismo modificato che permette loro di crescere col fruttosio. Ecco perché un'alimentazione che limita i prodotti industriali, spesso ricchi di questo elemento, è da preferire in persone colpite da tumore

L'attività fisica stimola la produzione da parte del muscolo di una proteina, che fa parte di un gruppo chiamato "miochine", che inibisce la crescita del tumore mammario. Ecco spiegato uno dei meccanismi che lega sport e ridotto rischio tumorale

Aggiornamento 4/5/2018

Il cibo spazzatura allunga i tempi necessari per rimanere incinta. Una specie di anticoncezionale naturale

Difficoltà a rimanere incinta? può dipendere da una mutazione genetica nota come MTHFR. In questo caso è necessaria una corretta integrazione vitaminica per aumentare le possibilità di concepimento.


Aggiornamento 8/5/2018


In uno studio su ratti il kefir abbassa la pressione sanguigna, ripristinando la flora intestinale e alzando i livelli di un enzima cerebrale che controlla questa funzione

Un composto presente negli agrumi riduce lo stress ossidativo nei topi esposti ai fumi dei motori a gasolio.

L'estratto di Ginkgo biloba è utile nel migliorare i parametri metabolici nelle persone diabetiche in cui la metformina sia poco efficace

Aggiornamento 11/5/2018

Ad esclusione del latte, i latticini sono associati ad una riduzione del rischio di tumore al seno in una metanalisi

Aggiornamento 13/5/2018

Il NAD+ appare essere un importante tramite tra il metabolismo dei grassi e dei carboidrati. La sua sintesi e conseguente consumo, a seconda del sito dove avvengono, fanno in modo che avvenga la trasformazione di carboidrati in grassi e la maturazione dei preadipociti.
La competizione tra gli enzimi NMNAT-1 nucleare e NMNAT-2 citosolico - per il loro substrato comune, il mononucleotide nicotinamide, regola l'equilibrio tra la sintesi di NAD+ nucleare per la regolazione dei geni adipogenici e la sintesi del NAD+ citosolico utilizzata nel metabolismo energetico.
La disfunzione della biosintesi di NAD+ svolge un ruolo fondamentale nella patofisiologia di più malattie, tra cui disturbi metabolici associati all'età (invecchiamento), malattie neurodegenerative e disturbi mentali.
In pratica la sua produzione si riduce con l'età, e questo può essere correlato con una maggiore difficoltà a mantenere il peso durante l'invecchiamento (aumenta la sintesi di grassi da carboidrati).


Aggiornamento 14/5/2018

Un post da Buongiorno Nutrizione

➡️Un gruppo di ricercatori di Napoli ha condotto uno studio su pazienti con diagnosi di gastrite e sintomi da reflusso. È stata somministrata per 15 giorni una dieta povera di carboidrati (semplici e complessi) in aggiunta al succo di limone (due spremute al giorno). 
I pazienti hanno riportato un netto beneficio sui sintomi, di maggiore entità rispetto a quanto riportato durante la dieta mediterranea + consigli dietetici e comportamentali che solitamente vengono forniti in caso di gastrite e reflusso (mangiare piano, non fumare, evitare alimenti acidi, etc).
Il beneficio sembrerebbe essere legato proprio al limone (alimento acido) la cui assunzione determinerebbe per feedback una riduzione dell'acido cloridrico prodotto dallo stomaco e responsabile dei sintomi!


Aggiornamento 15/5/2018

Nel modello animale una dieta ad alto contenuto di fibre protegge il topo dall'influenza, aumentando la produzione di grassi a catena corta che modulano il sistema immunitario.

I benefici della dieta a base vegetale nei confronti del diabete, a parte la promozione di un peso corporeo sano, sono dovuti a diversi meccanismi: l'aumento di fibre e fitonutrienti, l'interazione tra cibo e microbiota e la diminuzione di grassi saturi, AGEs (prodotti glicati), nitrosammine e ferro eme.
Aggiornamento 16/5/2018

2 porzioni di yogurt sgrassato al giorno, mangiati prima dei pasti, riducono la risposta infiammatoria postprandiale e possoni essere d'aiuto in tutte le malattie infiammatorie croniche, perché riduce il passaggio di molecole nel sangue (permeabilità intestinale)
In uno studio della durata di un anno su bambini autistici, la maggior parte di loro nel gruppo sottoposto ad intervento nutrizionale (omega 3, vitamine, dieta senza glutine e caseine) ha riportato benefici rispetto al gruppo di controllo non trattato
La vitamina B2 è in grado di curare, almeno in parte, il cheratocono: la tecnica è chiamata cross-linking


Aggiornamento 25/5/2018

La conoscenza del  microbiota intestinale ci aiuterà ad aumentare l'efficacia dell'immunoterapia contro i tumori.

Aggiornamento 27/5/2018

Sempre più evidente il collegamento tra intestino e problemi renali o collegati, incluso ipertensione. In queste persone spesso bifidi e lattobacilii sono ridotti

Aggiornamento 28/5/2018

Gli studi continuano a confermare un legame tra progressione del tumore alla prostata e calcio, in particolare quello dei latticini e degli integratori (quello di origine vegetale non ha questo effetto).
La vitamina D ha invece un effetto antinfiammatorio protettivo, e aiuta l'utilizzo "corretto" del calcio, che senza la vitamina D ha un effetto di stimolo della proliferazione
Si raccomanda quindi di rispettare le indicazioni generali per entrambi i nutrienti

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