http://www.techpowerup.com/149019/fx-series-processors-clock-speeds-revealed.html?cp=4 |
Privilegiamo le spezie, come la curcuma, il principale ingrediente del curry, i cui benefici sono ormai certi!
update 3/7/14
Quando ti vedi citato da uno dei tuoi idoli, non puoi che essere felice!
update 1/6/16
Il sale, tramite l'azione sui th-17, sembra aumentare in un modello animale il rischio di demenza e problemi cerebrovascolari.
Raddoppiare il sale nella dieta fa piazza pulita dei lattobacilli, importanti batteri del nostro intestino legati ad ipertensione e obesità
Aggiornamento 20/8/2018
Aggiornamento 26/1/2019
Tra i fattori nutrizionali nell'artrite reumatoide, il più importante appare essere il sale
In questi il sodio entra nelle cellule immunitarie legate all'allergia (APC) e mediante una cascata di attivazioni si arriva a stimolare NLRP3, un mediatore dell'infiammazione.
Questo porta all'attivazione delle cellule T e alla produzione di citochine proinfiammatorie tra cui IFN (interferone)-γ e IL-17A. I linfociti T si infiltrano nei reni e nello spazio perivascolare e promuovono la ritenzione di sodio renale e la disfunzione vascolare che alla fine mediano l'ipertensione sale-sensibile.
"La sensibilità al sale della pressione sanguigna espone sia gli individui normotesi che quelli ipertesi a un rischio maggiore di morbilità e mortalità cardiovascolare". La scoperta di questo meccanismo potrà portare a sviluppare terapie apposite, nel mentre cercate di ridurre il consumo di sale.
Aggiornamento 26/9/2022
"La sclerosi multipla (SM) è attualmente una malattia neurologica incurabile e non traumatica con gravi implicazioni emotive ed economiche. L'infiammazione è considerata un attore importante nella sua patogenesi poiché la mancata risoluzione dell'infiammazione è il fattore unificante delle condizioni patologiche in diverse malattie infiammatorie. Sebbene siano disponibili diversi regimi farmacologici e approcci riabilitativi per la gestione di questa malattia, al momento non sono disponibili strategie efficaci per modulare l'alterazione del sistema immunitario che attacca diversi componenti del sistema nervoso. I farmaci disponibili per il trattamento sono associati a sostanziali effetti avversi che complicano ulteriormente la gestione di questa malattia debilitante. Pertanto, le terapie esistenti possono solo ritardare in una certa misura la progressione della malattia, ma un approccio curativo o riparativo per invertire il danno causato alla mielina rimane elusivo".
Le proresolvine sono un trattamento potenziale e promettente per la SM da verificare negli studi clinici.
Aggiornamento 19/11/2022
Qual è l'influenza della dieta sulla fatica e la qualità della vita nelle persone con sclerosi multipla (MS)?
È risaputo che la dieta può avere efficacia nella MS e la maggior parte degli studi osservazionali con diete genericamente salutari hanno dato buoni risultati riducendo il tasso di recidiva, lo stato di disabilità, la perdita di volume cerebrale, l’affaticamento, il declino cognitivo, la depressione e hanno aumentato la qualità della vita fisica e mentale. L’integrazione di vitamina D, omega 3 e probiotici può migliorare alcuni aspetti e i marker di infiammazione.
Alcuni ricercatori hanno effettuato una revisione sistematica e hanno raccolto le evidenze su diverse diete.
Sono stati paragonati 8 diversi approcci dietetici: antinfiammatorio, digiuno, restrizione calorica, dieta chetogenica, dieta a basso contenuto di grassi, dieta mediterranea (DM), dieta paleo (PD) e dieta di controllo.
DM e PD sono risultate quelle con maggiori risultati sul miglioramento dei sintomi di fatica e qualità della vita mentale (in particolare la PD) e fisica. Entrambe le diete raccomandano di privilegiare alimenti non trasformati ed evitare quelli industriali ricchi di grassi non salutari e sodio. Considerando solo gli studi più lunghi la significatività dei risultati si riduce.
I dati sono limitati dal rischio di bias nei diversi lavori e dal ridotto numero dei pazienti negli studi, quindi i ricercatori raccomandano di prendere i risultati con cautela, tuttavia rappresentano una base di partenza per ampliare i trial e arrivare a linee guida ufficiali tanto attese dalle persone con MS. Attualmente viene solo consigliata una dieta salutare e varia.
Aggiornamento 12/1/2023
Aumentano le conoscenze della relazione tra sclerosi multipla e microbiota. Sono stati individuati 2 batteri che sono presenti in chi ha la malattia in remissione: Faecalibacterium prausnitzii e Gordonibacter urolithinfaciens. Il primo è un produttore di butirrato mentre il secondo trasforma un antiossidante vegetale, acido ellagico, in urolitina, un composto benefico. Nei modelli animali questi composti sono noti per la loro modulazione favorevole del sistema immunitario. Scrivono gli autori: "Queste specie batteriche o i loro postbiotici immunomodulanti derivati sono candidati per essere testati in futuri interventi controllati come terapia aggiuntiva basata sul microbiota. In alternativa, il trattamento medico potrebbe essere combinato con una dieta a base vegetale su misura che favorisca la proliferazione batterica intestinale specifica e dei composti immunomodulatori identificati".
Lo studio ha anche confermato che alcuni batteri come Clostridium leptum, Clostridium inocuum, Anaerotruncus colihominis e Ruminococcus gnavus aumentano il rischio di malattia
Aggiornamento 12/2/2023
Il sodio in eccesso altera l'attività mitocondriale delle cellule immunitarie Tregs, importanti per la tolleranza immunitaria, interferendo con la loro funzione. Il sale in eccesso può così essere correlato con malattie autoimmuni, infiammatorie e altre alterazioni del sistema immunitario.
Risultano maggiormente a rischio le persone con un'alimentazione legata al basso reddito perché hanno una maggiore introduzione di cibo-spazzatura.
Nella metanalisi si è evidenziata una riduzione di 5 decessi per qualsiasi causa ogni 1.000 e di 3 decessi per malattie cardiovascolari ogni 1.000. Anche il numero di eventi cardiovascolari si è ridotto. L'effetto è particolarmente evidente negli ipertesi. Attenzione in caso di problemi renali.
"un punteggio "dietary inflammatory index" elevato può corrispondere a un maggiore apporto di grassi saturi, zuccheri raffinati e alimenti trasformati. Questi componenti possono innescare lo stress ossidativo e promuovere la produzione di mediatori pro-infiammatori, che possono danneggiare la barriera emato-encefalica e attivare le cellule immunitarie all’interno del sistema nervoso centrale. Questi eventi possono ulteriormente contribuire alle caratteristiche di neuroinfiammazione e demielinizzazione della SM".
Invece gli alimenti non trasformati, soprattutto vegetali, sono ricchi in vitamine, grassi buoni, antiossidanti, e contrastano l'infiammazione.
"Questi risultati evidenziano l’importanza di includere più alimenti antinfiammatori nella dieta per la possibile prevenzione e gestione della SM e forniscono una potenziale strada per la ricerca futura per sviluppare strategie nutrizionali mirate per mitigare il peso di queste condizioni debilitanti".
Nessun commento:
Posta un commento