Cercherò di spiegare in modo comprensibile cosa è e come funziona una dieta chetogenica.
Premetto subito che i sedicenti geni che mettono a punto queste diete non hanno scoperto nulla, in quanto il fenomeno del dimagrimento in seguito all’esclusione dei carboidrati dalla dieta è conosciuto da almeno un secolo.
La chetosi è una condizione che si verifica quando si ha una scarsa quantità di zuccheri (glucosio) nel sangue. Capita ad esempio di "avere il bambino con l’acetone”, in particolare se non fa colazione o introduce troppi grassi. Qualcuno definirebbe tale condizione fisiologica, mentre suo figlio vomita o sviene? Non credo proprio. Infatti il cervello, non avendo glucosio a disposizione, è costretto ad utilizzare i corpi chetonici come carburante, e la sua funzionalità è compromessa, dando quindi i classici sintomi di nausea e vomito. Questo si verifica a maggior ragione negli individui giovani, che sono più sensibili a queste condizioni.
I mammiferi, e ovviamente anche l’uomo, non possono ottenere il glucosio dai grassi, ma solo dalle proteine. In caso di digiuno allora il corpo si disfa della principale riserva di proteine, i muscoli, per ottenerne glucosio. Questo avviene soprattutto nel primo giorno di digiuno, dopodiché la chetogenesi raggiunge livelli abbastanza alti da risparmiare le proteine tissutali.
Questo meccanismo permetteva ai nostri avi di sopravvivere ai periodi di carestia, salvando i muscoli, e stimolava, attraverso complessi meccanismi, l’aggressività, in modo ad esempio da poter affrontare belve feroci o poterci difendere dai nemici anche in periodi di carenza di cibo.
Appena si torna a mangiare normalmente, in particolare carboidrati, altri efficienti meccanismi evolutivi permettono agli adipociti di tornare a riempirsi, riportando il peso a quello simile a prima del digiuno.
In caso, anziché digiunare, ci si alimenti con sole proteine, anche ad libitum, come capita nella Dukan, nella NEC e in molte altre diete “moderne”, le proteine introdotte vengono utilizzate dal fegato per ottenere glucosio, salvaguardando la maggior parte delle proteine muscolari. Il problema è che per ottenere tale conversione, il fegato produce ammoniaca, che dev’essere convertita in urea, che a sua volta verrà eliminata dai reni.
È chiaro quindi che tali organi saranno sottoposti ad uno sforzo intenso, che alla lunga porterà ad un sovraccarico ed ad una insufficienza nella funzionalità, già messa a dura prova se la persona è sovrappeso e presenta una sindrome metabolica.
In sintesi, le proteine non fanno ingrassare ma danno molte scorie metaboliche, i carboidrati non danno scorie ma stimolano l’insulina, l’ormone che spinge ad “accumulare”. Le diete chetogeniche “funzionano”, nel senso che fanno realmente dimagrire in un breve lasso di tempo, ma sono potenzialmente dannose per la salute, non hanno nulla di educativo (non insegnano a mangiare correttamente) e dovrebbero, per quanto mi riguarda, essere proibite, in quanto in un Paese come il nostro, in cui il SSN è a carico del contribuente, i danni alla salute vengono curati coi soldi di tutti.
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