Alcuni negano la certezza scientifica, però è ormai provato che alcuni contaminanti ambientali, ma anche sostanze di uso comune, possono favorire l'aumento di peso ed essere tra le concause dell'epidemia mondiale di obesità. Infatti possono interferire con i delicati sistemi di regolazione del metabolismo energetico, abbassandolo e quindi portando l'organismo ad accumulare le calorie piuttosto che bruciarle, oppure favorire, soprattutto tra la vita fetale e l'adolescenza, l'aumento del numero di adipociti, le cellule che "immagazzinano" il grasso. Con più "magazzini" l'energia verrà preferenzialmente accumulata e non eliminata sotto forma di calore o movimento.
Va tenuto sempre a mente ovviamente che queste tendenze possono essere contrastate con dieta sana e movimento.
Tra le sostanze pericolose troviamo: tributilstagno (usato per verniciare le navi e possibile contaminante dei molluschi), i pesticidi carbofurano e chlorpyrifos, gli inquinanti atmosferici (PM10 e PM2,5) il farmaco antidiabetico rosiglitazone, i parabeni, conservanti per cosmetici, gli ftalati, il bisfenolo A (BPA), presente nella plastica delle bottiglie di policarbonato. Inoltre è stato dimostrato che questo composto passa dal biberon al latte se lo si scalda col forno a microonde.
Durante la vita fetale e i primi anni sono probabilmente da evitare sostanze estrogeniche come il dietilstilbestrolo e la genisteina, che si trova nella soia, che però non creano problemi agli adulti.
Birth Defects Res C Embryo Today. 2011 Mar;93(1):34-50. |
Anche l'inquinamento luminoso pare correlato con l'aumento di peso: la perdita del ritmo circadiano è infatti colpevole di alterazioni metaboliche che favoriscono l'accumulo delle calorie, e questo accade quando passiamo ripetutamente le ore notturne alla luce artificiale.
Le persone che lavorano la notte o mangiano prevalentemente la sera tendono ad ingrassare di più. Le industrie ben conoscono questi meccanismi, basta pensare al fatto che, per farli crescere più in fretta (e fargli passare la giornata a mangiare) i polli vengono messi in capannoni illuminati 24 ore al giorno.
Aggiornamento 1/9/2015
Alcuni inquinanti provocano alterazione della flora intestinale e favoriscono le alterazioni metaboliche.
Aggiornamento 11/11/2015
Alcuni inquinanti provocano alterazione della flora intestinale e favoriscono le alterazioni metaboliche.
Aggiornamento 11/11/2015
Nature pubblica un articolo sui cambiamenti imposti dalla vita moderna sui ritmi sonno-veglia e i suoi danni.
L'inquinamento atmosferico favorisce la progressione delle malattie cardiovascolari secondo un documento di consenso.
Aggiornamento 22/2/2016
Aggiornamento 5/5/2016
Scoperta un'altra ottima fonte di xenobiotici, in particolare ftalati: lo smalto per unghie, che riesce a passare attraverso i tessuti.
Aggiornamento 5/7/2016
Il dott Ludwig, docente ad Harvard, segnala un documento di consenso dove gli scienziati si impegnano contro pesticidi, inquinamento e additivi chimici che rischiano di rovinare la vita dei bambini.
Aggiornamento 17/7/2016
La luce, nel modello animale, aumenta l'invecchiamento. Lavorare di notte è associato ad osteoporosi, sindrome metabolica e tumori. Gli scienziati concordano sulla necessità di ridurre l'inquinamento luminoso.
Quali sono i cibi con più alto rischio di contaminazione da ftalati? Ce lo spiega il dott Greger in un video.
Comunque se non avete voglia di vedere il video sono quelli animali, che bioaccumulano gli inquinanti.
Aggiornamento 31/8/2016
L'esposizione a bisfenolo A durante la gestazione sembra legata a maggior rischio di disturbi del comportamento (ansia e depressione).
La luce artificiale e l'alterazione dei ritmi circadiani sempre più implicati con i problemi di salute, in particolare aumentando l'appetito e favorendo il sovrappeso.
Aggiornamento 25/9/2016
L'inquinamento atmosferico si conferma deleterio per il diabete.
Aggiornamento 16/10/2016
L'alterazione dei ritmi circadiani può avere effetti deleteri sulla sintesi proteica, con produzione di proteine alterate (UPR, unfolded protein response) che spalancano le porte alle malattie metaboliche.
Aggiornamento 22/10/2016
Le sostanze chimiche con cui siamo comunemente a contatto, perturbatori endocrini, hanno un costo sanitario di 340 miliardi di dollari negli USA.
Aggiornamento 6/11/2016
Aggiornamento 10/11/2016
Un articolo della dott.ssa Gottfried sugli interferenti endocrini: eliminarli dovrebbe essere una priorità politica.
La loro presenza è associata ad aumento di peso, malattie cardiovascolari, diabete e tumori. Gli adipociti (le cellule grasse) aumentano di numero e dimensioni.
Eliminate tutto ciò che contiene ftalati e parabeni.
Per facilitare l'eliminazione, assumere molta fibra solubile (frutta, verdura, legumi). Per stimolare la disintossicazione epatica, N-acetilcisteina, selenio, calcio glucarato, tè verde.
Aggiornamento 18/11/2016
Anche JAMA lancia l'allarme sugli interferenti endocrini. Il bisfenolo A è estremamente diabetogeno, soprattutto se si è esposti durante la vita prenatale, e agisce come attivatore dei recettori estrogenici, anche aumentando il rilascio di insulina e alterando le funzioni dei canali ionici cellulari e quindi la i gradienti elettrici cellulari.
Aggiornamento 25/11/2016
Quali sono le cause di obesità infantile, secondo Nature? Alimentazione, scarso movimento, allattamento, sonno, esposizione a certi inquinanti come perfluoroalchilati, BPA, triclosan (disinfettante) e ftalati. Gli stessi possono favorire problemi neurologici, come disturbi dell'apprendimento e autismo.
Aggiornamento 2/12/2016
L'esposizione a BPA (bisfenolo A) determina una particolare metilazione nei geni che favorisce l'aumento di peso e l'insorgenza di diabete.
Aggiornamento 8/12/2016
Tornando all'inquinamento luminoso, si scopre il suo legame con malattie infiammatorie e autoimmuni. Ecco perché è consigliabile spegnere cellulari tv tablet e simili alcune ore prima di dormire, evitando soprattutto le luci blu, e avere un ritmo sonno-veglia non alterato.
I ritmi circadiani influenzano il microbiota, e così tutte le sue funzioni: detossificazione, funzione mucosale, epigenetica ed espressione dei geni. Sconvolgendoli, si sconvolge anche il metabolismo. Una loro alterazione è sempre più associata a sindrome metabolica.
Sempre più conferme del legame tra inquinanti ambientali, soprattutto BPA, e diabete: riducendoli si riduce il rischio.
I consigli di Debora Rasio sugli interferenti endocrini.
Aggiornamento 23/12/2016
La via delle esosamine come regolatrice dei principali metabolismi dell'organismo: crescita e anabolismo, catabolismo, ritmi circadiani, diabete, tumori ecc
Aggiornamento 7/1/2017
In uno studio pubblicato su Lancet vivere vicino a fonti di inquinamento stradale (traffico intenso) è associato a rischio di Alzheimer ma non di Parkinson o sclerosi multipla.
Aggiornamento 10/1/2017
Interessante servizio sulle conseguenze poco salutari dell'inquinamento luminoso, nel programma Presa Diretta
Aggiornamento 20/1/2017
Un insetticida interagisce con i recettori per la melatonina e alza il rischio di diabete
Aggiornamento 3/2/2017
Del fast food non fa male solo il cibo, ma anche il packaging. Nelle confezioni sono infatti presenti i PFAS, gli stessi delle pentole antiaderenti rovinate per capirci, che passano nel cibo in maniera significativa
Aggiornamento 22/2/2017
Tra gli interferenti endocrini, che predispongono per diabete e obesità, troviamo: pesticidi e erbicidi (organoclorurati persistenti, vietati in Italia), plastiche (BPA e ftalati), detergenti, ritardanti di fiamma (PBDE), ingredienti di prodotti per la cura personale (parabeni). Anche i fitoestrogeni (soia e altri legumi) possono essere problematici, se non vengono degradati dalla flora.
La loro azione è particolarmente dannosa se ci veniamo a contatto durante la vita intrauterina.
Agiscono in vari modi, soprattutto aumentando il numero di cellule adipose e gli equilibri endocrini.
Si può rintracciare come metabolita nelle urine di soggetti che bevono acqua da bottiglie in plastica.
La ricerca conclude che questa sostanza alternativa al BPA non è sicura per l'uomo.
Aggiornamento 5/3/2017
Un sostituto del BPA per le bottiglie in plastica, BHPF, ha ugualmente effetti estrogenici nelle topoline in gravidanza.Si può rintracciare come metabolita nelle urine di soggetti che bevono acqua da bottiglie in plastica.
La ricerca conclude che questa sostanza alternativa al BPA non è sicura per l'uomo.
Aggiornamento 13/3/2017
Nel video potete vedere un organismo marino che mangia microframmenti di plastica gettata in mare da un idiota e che andrà così ad accumularsi nella catena alimentare avvelenando tutti noi
Aggiornamento 14/3/2017
Interessante articolo sul conflitto d'interessi dei chimici dell'EFSA segnalato da Presa Diretta nella puntata sugli interferenti endocrini
Aggiornamento 16/3/2017
Continuano le conferme sull'influenza del sonno e delle luci sul metabolismo: riallineare sonno e tempistica dei pasti ha già dimostrato nel modello animale e in studi preliminari sull'uomo di migliorare peso e parametri dismetabolici (glicemia, pressione ecc).
La supplementazione con vitamine del gruppo B attenua i danni causati dall'inquinamento atmosferico, in particolare quelli che agiscono sull'espressione del genoma (epigenetica)
Aggiornamento 26/3/2017
Il dottor Greger spiega perché il detto è la dose che fa il veleno non ha nessun senso, in particolare se parliamo di BPA. Lasciateli perdere i poveri chimici che vogliono parlare di nutrizione senza alcuna base di fisiologia.
Aggiornamento 6/4/2017
Il BPS, alternativo del BPA, favorisce la proliferazione dei tumori mammari.
I ritardanti di fiamma aumentano il rischio di patologie tiroidee e in particolare tumore papillare.
Aggiornamento 16/4/2017
Una sola notte passata con le luci accese (lavoratori notturni) è sufficiente ad alterare il metabolismo, anche nelle persone sane.
Aggiornamento 21/4/2017
Il pesce risulta, come previsto, uno degli alimenti più inquinati dalle microplastiche.
Aggiornamento 1/5/2017
L'inquinamento atmosferico attiva l'infiammazione e le vie nervose polmonari e in questo modo incrementa la risposta simpatica. In questo modo si aumenta il rischio di malattia
Vitamine del gruppo B, C ed E, omega 3 riducono gli effetti negativi dell'inquinamento atmosferico
Aggiornamento 21/5/2017
L'esposizione agli ftalati, sostanze che si trovano nella plastica e che passano nel cibo, aumenta il rischio di allergie, e questo rischio viene tramandato nelle generazioni
Aggiornamento 11/6/2017
La micotossina zearalenone si ritrova soprattutto nei cereali insilati come mais e frumento, e agisce come interferente endocrino. Fortunatamente i prodotti italiani sembrano essere i più sicuri, tuttavia i mangimi usati per gli animali possono avere livelli più alti che vanno ad accumularsi
Aggiornamento 18/6/2017
Sembra probabile che l'inquinamento atmosferico riduca le dimensioni delle HDL e così aumenti il rischio cardiovascolare
Aggiornamento 22/6/2017
I danni all'ambiente e alla salute delle plastiche che ogni giorno scarichiamo nell'ambiente 😡😡😡
Aggiornamento 23/6/2017
L'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di autismo in persone predisposte geneticamente
Aggiornamento 24/6/2017
Si confermano i legami tra interferenti endocrini e diabete, aumento di peso, infertilità, tumori, problemi tiroidei e neurologici,
Le sostanze pericolose non sono solo quelle artificiali (pesticidi, BPA, conservanti dei cosmetici, ritardanti di fiamma, ftalati), ma anche alcune provenienti dalla natura, come la genisteina della soia e il resveratrolo (nonostante i loro effetti talvolta benefici), le micotossine, il fumo di tabacco.
I periodi più critici sono la gravidanza e i primi mesi di vita, nei quali è consigliabile mangiare in prevalenza cibi biologici. Evitare inoltre i lo scatolame ed evitare di scaldare la plastica nel microonde. Anche il contatto con vernici e insetticidi va evitato.
Gli interferenti endocrini sono capaci di stimolare la steatosi epatica "riprogrammando" il fegato, in pratica impedendogli di espellere i grassi che in questo modo si accumulano. Questo succede soprattutto in caso di esposizione nella vita intrauterina o nei primi mesi di vita.
Aggiornamento 26/6/2017
Aggiornamento 12/7/2017
Secondo un articolo del New Scientist esistono poche prove che gli odori di profumi, sostanze chimiche ecc. abbiano proprietà cancerogene o tossiche, se non in persone con MCS (sensibilità chimica multipla), ma non tengono conto del solito effetto sinergico e di accumulo.
Aggiornamento 14/7/2017
La relazione del parlamento europeo che stabilisce che non esiste una soglia sicura per gli interferenti endocrini, a meno che il produttore non dimostri il contrario.
Aggiornamento 17/7/2017
Pensateci 2 volte prima di buttare plastica in terra.
Le plastiche si accumulano lungo la catena alimentare e in particolare negli organismi marini, ma anche nei terreni.
Gli additivi plastici (inquinanti organici quali le diossine, BPA, i bifenili policlorurati (PCB), il diclorodifeniltrichloroetano (DDT), gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH), ftalati, ritardanti di fiamma, stabilizzanti, pigmenti e antimicrobici) sono aggiunti alle plastiche per migliorare la loro qualità e proprietà, ma rilasciati poi nell'ambiente, accumulandosi nella catena alimentare.
"Una volta che le materie plastiche sono state consumate, alcune sostanze chimiche vengono rilasciate dalla plastica e trasferite all'animale. Se la sostanza chimica è solubile nel grasso, può accumularsi nei tessuti di un organismo".
"Gli esperimenti di laboratorio con modelli animali hanno dimostrato che l'esposizione ad additivi plastici può alterare i sistemi endocrini, causare difetti alla nascita, ridurre la produzione di spermatozoi, innescare l'insulino-resistenza e compromettere l'apprendimento e la memoria".
https://www.facebook.com/TheScientistMagazine/photos/a.216622478361000.54773.212009668822281/1508801019143133/?type=3&theater |
"Con una quota così elevata (di plastica, ndr), dobbiamo impegnarci in soluzioni esistenti piuttosto che aspettare risposte definitive. Come affermato nella dichiarazione di Wingspread del 1998 sul principio di precauzione "Quando la salute dell'uomo e dell'ambiente è in gioco, potrebbe non essere necessario aspettare la certezza scientifica per intraprendere azioni protettive". La nostra priorità dovrebbe essere quella di eliminare l'uso inutile delle materie plastiche, e insistere su alternative biodegradabili e soprattutto capire completamente cosa significa vivere in un mondo plastificato".
BPS e BPF, sostituti del BPA, sembrano meno associati all'obesità
Gli interferenti endocrini sono solitamente sostanze industriali e di sintesi, ma alcune sono anche sostanze naturali, come la genisteina (soia).
Nella zona di Seveso, inondata di diossine in seguito a un incendio in fabbrica, il tasso di diabete è molto alto, così come in zone vietnamite bombardate durante la guerra.
Evitare comportamenti pericolosi in gravidanza (fumo, pesticidi, plastiche con PCB, vernici, scatolame) riduce il rischio di problemi neurologici nella prole. Queste sostanze interferiscono anche con alcuni chemioterapici.
I termovalorizzatori sono tutt'altro che salutari.
Scrive Fabio Piccini in proposito: "Vivere in prossimità di un inceneritore di rifiuti non è propriamente salutare. Né lo è consumare prodotti vegetali o animali che siano stati coltivati o allevati entro un raggio di dieci chilometri da un inceneritore in attività. Questo almeno è ciò che affermano gli epidemiologi".
Aggiornamento 24/7/2017
BPS e BPF, sostituti del BPA, sembrano meno associati all'obesità
Gli interferenti endocrini sono solitamente sostanze industriali e di sintesi, ma alcune sono anche sostanze naturali, come la genisteina (soia).
Nella zona di Seveso, inondata di diossine in seguito a un incendio in fabbrica, il tasso di diabete è molto alto, così come in zone vietnamite bombardate durante la guerra.
Evitare comportamenti pericolosi in gravidanza (fumo, pesticidi, plastiche con PCB, vernici, scatolame) riduce il rischio di problemi neurologici nella prole. Queste sostanze interferiscono anche con alcuni chemioterapici.
I termovalorizzatori sono tutt'altro che salutari.
Scrive Fabio Piccini in proposito: "Vivere in prossimità di un inceneritore di rifiuti non è propriamente salutare. Né lo è consumare prodotti vegetali o animali che siano stati coltivati o allevati entro un raggio di dieci chilometri da un inceneritore in attività. Questo almeno è ciò che affermano gli epidemiologi".
Aggiornamento 27/7/2017
Un composto chimico delle creme solari reagisce col cloro delle piscine e i raggi solari per formare un interferente endocrino che interagisce col recettore per gli estrogeni.
L'orario dei pasti ha forte influenza sulla gestione dei ritmi circadiani e sul dimagrimento.
Aggiornamento 2/8/2017
"Il corpo umano è una fabbrica biochimica, che continua a fare ciò che serve per mantenere l'omeostasi.
Fisiologicamente, il funzionamento di questo intricato organismo rappresenta la somma totale dei processi metabolici - se questi funzionano male microscopicamente, il corpo avrà dei malfunzionamenti macroscopici, portando alla morbilità e alla mortalità.
Come discusso in questo documento, diversi agenti chimici hanno dimostrato di disturbare la biochimica e la fisiologia in molti modi, potenzialmente causando vari gradi di errore metabolico.
Con il bioaccumulo di numerose sostanze chimiche assortite in molti gruppi di popolazione, la conseguente disfunzione metabolica non è senza conseguenze per la salute individuale e globale - una realtà che ora è ineluttabile".
Aggiornamento 4/8/2017
Sviluppato un sistema per eliminare il BPA dall'acqua
Aggiornamento 5/8/2017
In generale i fitoestrogeni sono sicuri, ma possono determinare ridotta fertilità maschile e problemi tiroidei in persone predisposte.
Aggiornamento 10/8/2017
Il butilidrossitoluene (BHT) è un conservante usato nei cereali da colazione in USA e in cosmesi, ovviamente autorizzato dall'FDA. Oggi esistono prove che funziona da interferente endocrino (assieme a PFOA e TBT) anche negli uomini e non solo negli animali, influenzando anche la spesa energetica e l'obesità. Non esistono quantità sicure di queste sostanze, il nostro sistema endocrino è talmente delicato che qualsiasi quantità lo danneggia.
Queste sostanze interferiscono col segnale di sazietà, facendoci mangiare più del dovuto, e insieme hanno un effetto sinergico (in biologia non sempre 1 + 1 fa 2), maggiore dei singoli componenti.
Inoltre danneggia la struttura delle cellule, alterandone la funzione, e riduce la funzione mitocondriale, e così il metabolismo energetico e non solo.
I ricercatori alla fine affermano, quasi sconsolati "non conosciamo l'effetto di molte di queste sostanza chimiche nel corpo"
Aggiornamento 14/9/2017
Esistono prove sufficienti per collegare i ritardanti di fiamma e la loro esposizione in gravidanza a una riduzione del quoziente intellettivo nel bambino. Con i pesticidi formano un cocktail sinergico, ossia gli effetti vengono amplificati. Il collegamento con l'ADHD è probabile ma non sicuro
Tutta la letteratura di Nature sugli interferenti endocrini: "Esistono dati convincenti, non solo nei roditori ma anche nell'uomo, per
affermare che alcuni comuni MDC (alteratori del metabolismo) alterano l'omeostasi
energetica distruggendo vie biochimiche, metaboliche e segnali ormonali che
agiscono simultaneamente su molti tipi di cellule. Queste prove dovrebbero
essere sufficienti per avviare politiche sanitarie pubbliche ridurre
l'esposizione umana agli EDC (interferenti endocrini)".
Aggiornamento 2/10/2017
Il cetilpiridinio cloruro è un antisettico inserito in dentifrici, lacrime artificiali, spray nasali, collutori ecc. Negli studi in vitro altera la funzione mitocondriale e quindi la produzione di energia cellulare e disturba la funzione estrogenica
Aggiornamento 9/11/2017
Dalla pagina Facebook del dott. Ludwig:
"Una nuova ricerca rivela che il tributilstagno agisce come interferente endocrino e causa aumento di peso creando nuove cellule adipose. Anche gli ormoni stimolati dal cibo (in particolare l'insulina) possono influenzare lo sviluppo delle cellule di grasso, fornendo una base per comprendere i danni metabolici dei carboidrati raffinati, andando oltre il solo contenuto calorico".
La ricerca fa luce su come le sostanze chimiche che interferiscano con il sistema endocrino, come il TBT, possono riprogrammare il destino delle cellule staminali
Aggiornamento 11/11/2017
Nel modello animale, l'esposizione a livelli di BPA ritenuti sicuri influenza negativamente lo sviluppo fetale.
"Arambula e Patisaul hanno scoperto che l'esposizione prenatale al BPA, anche ai livelli bassi, ha modificato l'espressione di numerosi recettori ormonali, inclusi quelli per androgeni, estrogeni, ossitocina e vasopressina nell'amigdala dei neonati, una struttura del cervello coinvolta in un'ampia gamma di comportamenti, stress ed emozioni .
L'ossitocina, ad esempio, è importante per l'affiliazione e l'accoppiamento, mentre la vasopressina è coinvolta nelle reazioni allo stress. Le modifiche variano a seconda del sesso del neonato e della quantità a cui è esposto. Significativamente, si sono anche trovati alterati i geni critici per la trasmissione sinaptica e il neurosviluppo, con le femmine che sembrano essere più sensibili dei maschi. "In modo univoco, abbiamo scoperto che l'esposizione prenatale a bassi livello di BPA può cambiare i livelli di espressione dei recettori per gli androgeni nell'amigdala", spiega Arambula. "Nell'uomo, questo gene è importante per formare le differenze tra i cervelli di maschi e femmine". Gli esperimenti sono stati concepiti e condotti in modo specifico per fornire alla FDA i dati che potrebbero utilizzare per prendere decisioni sui rischi per la salute umana. "Nel nostro lavoro precedente, abbiamo trovato cambiamenti simili in altre regioni del cervello tra cui l'ipotalamo e l'ippocampo" dice Patisaul. "C'è ora una ricchezza di dati che dimostrano che il BPA può alterare il neurosviluppo. Non c'è dubbio che l'esposizione prenatale al BPA a livelli attualmente considerati sicuri per l'uomo colpisce l'espressione genica nel cervello del roditore in via di sviluppo, suggerendo che ciò che riteniamo "sicuro" per i cervelli umani dovrebbe essere riesaminato ".
Aggiornamento 14/11/2017
Gli ftalati possono alterare la funzionalità cardiaca.La distruzione dei ritmi circadiani dovuta all'inquinamento ambientale è visibile nelle specie sentinella come il plancton, e probabilmente è una brutta notizia per noi
Aggiornamento 25/11/2017
Il lupus (o LES) è una malattia autoimmune che colpisce particolarmente le donne, causando dolori reumatici, problemi renali ecc.
I fattori ambientali che lo attivano sono, oltre al sole, i metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombi, nichel, oro, silice, gli xenoestrogeni (sostanze simili agli estrogeni naturali, come il BPA, materiali plastici usati per confezionare gli alimenti, ftalati o la stessa pillola anticoncezionale), alcune infezioni come quella da EBV (mononucleosi)
Aggiornamento 14/12/2017
Le regole per usare correttamente la plastica nel microonde
Aggiornamento 18/1/2018
Le luci artificiali stanno creando parecchi danni ambientali, se fossero rosse forse sarebbero meno pericolose (mimano la luce del tramonto).
Aggiornamento 28/1/2018
L'ormone tiroideo inattivo (T4) viene convertito in ormone tiroideo attivo (T3) attraverso una reazione biochimica che si basa su magnesio, iodio, ferro, selenio, zinco, tirosina, tiamina e vitamine A, B12, C, D ed E.
L'alimentazione standard di molte persone non consente di raggiungere sufficienti quantità di questi nutrienti, né di liberare l'organismo da alcune sostanze come il BPA e i metalli pesanti.
Per questo dobbiamo favorire un'alimentazione ricca di cibi nutrizionalmente densi (ricchi di minerali, vitamine e antiossidanti) e ridurre il cibo industriale per favorire la salute tiroidea.
Aggiornamento 18/2/2018
Le sostanze presenti nei detergenti utilizzati in casa sono una probabile causa di declino della funzione respiratoria
Aggiornamento 21/2/2018
L'inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta incidono negativamente sullo sviluppo cerebrale del nascituro
Aggiornamento 10/3/2018
Il thimerosal viene indicato come obesogeno da alcuni ricercatori. Non è più presente nei vaccini (tranne quello influenzale, pare) da molti anni, almeno nel mondo occidentale.
Aggiornamento 19/4/2018
BPA e ftalati, contaminanti spesso presenti nel cibo confezionato, si associano a riduzione della massa muscolare
Aggiornamento 11/5/2018
I molluschi a guscio sembrano essere la principale fonte di microplastiche nell'alimentazione
Aggiornamento 17/5/2018
L'esposizione fetale al BPA ha effetti negativi sulla funzionalità cardiaca nel modello animale
Aggiornamento 21/6/2018
I legami tra insetticidi e diabete da Chris Kresser
Aggiornamento 22/6/2018
Il biossido di titanio, TiO2, colorante bianco indicato come E171, può alzare il rischio di diabete
Aggiornamento 28/6/2018
Gli agenti chimici dannosi che troviamo facilmente in casa, soprattutto tra i detergenti
Aggiornamento 30/6/2018
L'inquinamento da ozono e PM2,5, anche a breve termine, alza la mortalità, suggerendo che i limiti ritenuti sicuri siano da abbassare
Aggiornamento 5/7/2018
L'alterazione dei ritmi circadiani crea un ambiente cellulare favorevole per la crescita tumorale
Distruggere i ritmi circadiani (luce anche di notte) altera i valori degli ormoni tiroidei e della leptina, in modo da non favorire il dimagrimento
Aggiornamento 18/7/2018
Nel modello animale, l'esposizione in gravidanza o dopo la nascita alle plastiche come gli ftalati (BPA ad esempio) modifica la formazione della corteccia prefrontale e riduce le capacità cognitive
Aggiornamento 23/8/2018
Una prima evidenza del legame tra pesticidi (DDT, ma non PCB) nel sangue materno e autismo da uno studio
Aggiornamento 23/8/2018
Uno studio USA evidenzia come l'acqua di rubinetto, la birra e il sale marino siano tutti contaminati con microplastiche.
Non trovo dati sul sale italiano, ma non essendo il nostro mare pulitissimo la situazione non sarà molto migliore. Per capirci anche i laghi subalpini (Maggiore, Iseo ecc.) risultano contaminati. Ringraziamo chi ogni giorno libera plastica nell'ambiente che finirà in mare. Non credo di aver mai consigliato il sale dell'Himalaya, e sicuramente non lo farò per il suo contenuto misero di minerali, ma probabilmente quello non è contaminato.
Aggiornamento 23/9/2018
Anche i sostituti del BPA, come il BPS o il difenilsulfone, possono creare problemi riproduttivi negli animali da esperimento.
Serviranno altri esperimenti per capire gli effetti a lungo termine di decine di sostanze chimiche artificiali, nel mentre, consigliano gli studiosi, "con o senza BPA, i contenitori di plastica che hanno segni di danneggiamento o che sono vecchi non possono essere considerati sicuri".
Aggiornamento 25/9/2018
Quando la smetteremo di sterilizzare tutto? I bambini hanno necessità di venire in contatto con un po' di sporco per "educare" il sistema immunitario.
In uno studio canadese, i bambini che vivevano in case con maggiore uso di disinfettanti avevano maggiore rischio di essere in sovrappeso a 3 anni. Questi prodotti infatti alteravano il microbiota intestinale, e potrebbero essere considerati "obesogeni". Inoltre essendo molecole particolari potrebbero anche essere interferenti endocrini
Aggiornamento 26/9/2018
Siamo messi sempre peggio, a causa di chi inquina senza capire il danno che fa. Ci torna tutto indietro.
"una contaminazione al di là delle aspettative: la presenza di microplastiche non ha risparmiato alcun prodotto, tutte e 18 le bottiglie sono risultate contaminate, con valori che vanno da un minimo di 0,89 microparticelle per litro(mpp/l) ad un massimo di 18,89 mpp/l"
Il lab che ha eseguito la ricerca è quello che faceva le analisi per DiMartedì di La7.
Aggiornamento 14/10/2018
Nuovi sistemi di analisi (gascromatografo) permetteranno di individuare le diossine a livelli bassissimi, dato che sono classificati come cancerogeni anche a livelli traccia
L'inquinamento come causa di rischio dello sviluppo mammario precoce e quindi del tumore al seno, insieme a tanti altri fattori ambientali (diossine, metalli, conservanti dei cosmetici come i parabeni, pesticidi, perfluoroalchili, ftalati, BPA, luce di notte, radiazioni, tabacco, mancanza di fitoestrogeni, obesità, ormoni sintetici come il dietilstilbestrolo, contraccettivi orali)
Aggiornamento 20/11/2018
L'esposizione all'inquinamento atmosferico, in particolare da NO (inquinamento automobilistico) in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di autismo nella prole
Aggiornamento 2/12/2018
Anche l'inquinamento acustico può favorire stress e obesità
Aggiornamento 9/12/2018
L'esposizione della mamma al PM10 (particolato) aumenta il rischio di asma nella prole a 7 anni
Aggiornamento 1/1/2019
Nonostante sia stato bandito da anni, il DDT persiste nella catena alimentare, essendo molto poco degradabile.
In questo studio i ricercatori hanno evidenziato come nel sangue delle mamme di bambini autistici sia più presente un suo metabolita, evidenziando un possibile legame causale
Aggiornamento 6/1/2019
Interessante articolo del Fatto Alimentare sugli interferenti endocrini, e su quanto sia difficile evitarli. Si sta comunque cercando di ridurne l'uso soprattutto nei bambini
Aggiornamento 8/1/2019
Alcuni tipi di filo interdentale aumentano l'esposizione ai perfluoroalchili (PFAS), sostanze legate a cancro ai reni e ai testicoli, malattie della tiroide, colesterolo alto, basso peso alla nascita, diminuzione della fertilità ed effetti sul sistema immunitario. Altri elementi contaminanti sono l'acqua inquinata e il packaging di alcuni alimenti.
Aggiornamento 16/1/2019
L'alimentazione ha un impatto importante sui cambiamenti climatici e sull'inquinamento globale. Le linee guida per ridurre il suo impatto ambientale ci indicano di consumare meno prodotti animali, soprattutto da ruminanti, più alimenti vegetali, ridurre gli eccessi di consumo e sprecare meno cibo
Aggiornamento 1/2/2019
La pubertà precoce nelle donne è associata a più alti tassi di obesità, malattie cardiovascolari, sindrome dell'ovaio policistico e alcuni tipi di cancro (seno). Da alcuni anni si è verificato un aumento di menarca precoce, e gli scienziati pensano sia dovuto a fattori ambientali come gli interferenti endocrini.
"L'esposizione a determinate sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino nel nostro ambiente può essere un fattore significativo". ha detto la prof Harley. La sua ricerca presso l'Università della California ha dimostrato che le figlie di madri con alti livelli di dietil-ftalato, triclosan, fenoli e parabeni nei loro corpi durante la gravidanza sono entrati nella pubertà prima dei loro coetanei. Queste sostanze chimiche si trovano comunemente in una vasta gamma di cosmetici, dentifrici, saponi e altri prodotti per la cura personale.
Il mio consiglio è sempre di evitare cosmetici che presentano questo tipo di sostanze chimiche di sintesi, e vivere in maniera più vicina alla natura.
Mi preoccupa vedere persone più turbate da sostanze naturali come l'Amanita muscaria, il pesce palla velenoso, gli scorpioni e i morsi dei cobra (che hanno morbilità quasi 0) che da queste sostanze artificiali, tuttavia esistono anche sostanze naturali che funzionano da interferenti endocrini, e sono da evitare in gravidanza, come il tea tree oil o la lavanda.
Aggiornamento 2/2/2019
Alcune nanoparticelle come titanio diossido, silice diossido, oro e argento, contenuti in cibo processato, creme solari, medicine, possono, se iniettati in vena, favorire la propagazione delle metastasi tumorali
Aggiornamento 13/2/2019
Secondo uno studio gli ftalati nelle urine non sono associati a maggior rischio di tumore al seno postmenopausa
Aggiornamento 18/2/2019
La puntata di PresaDiretta "Attacco al cervello" dove si spiega come interferenti endocrini, pesticidi, plastiche ecc interferiscano con la tiroide e così con lo sviluppo cerebrale, riducendo la capacità intellettiva delle nuove generazioni. Spesso queste sostanze sono permesse grazie agli interessi dell'industria, escludendo gli studi indipendenti
Aggiornamento 20/2/2019
L'inquinamento da PM2,5 aumenta il rischio di diabete in uno studio effettuato nella popolazione di Taiwan
Aggiornamento 28/2/2019
Alti livelli di sostanze inquinanti come pesticidi, PCB e ritardanti di fiamma contribuiscono alla progressione della SLA (sclerosi laterale amiotrofica)
Aggiornamento 5/3/2019
PCB e ftalati riducono la fertilità maschile, e li si riscontrano nell'alimentazione e in molti oggetti e plastiche di uso comune.
Aggiornamento 7/3/2019
L'inquinamento atmosferico stimola l'infiammazione. Da questo deriva l'aumentato rischio cardiovascolare che hanno le persone che vivono in aree inquinate: l'infiammazione sistemica porta a rottura della placca e aumentato rischio di formazione di coaguli (trombi)
Aggiornamento 20/3/2019
Gli ftalati in gravidanza aumentano il rischio di problemi di linguaggio e motori nella prole: evitare cibo confezionato, soprattutto in plastiche col numero 3 o 7, e soprattutto non metterli nel microonde, evitare i cosmetici e i profumi.
Aggiornamento 15/4/2019
Nel modello animale il chlorpyrifos, che spesso si trova come residuo negli alimenti (secondo l'EFSA è uno dei pesticidi che più frequentemente supera la dose acuta di riferimento nei prodotti alimentari), induce permeabilità intestinale, alterazione della flora e, mediante la risposta infiammatoria, insulino-resistenza, e i topi che lo assumono ingrassano. Gli autori concludono con "i nostri risultati suggeriscono che l'uso diffuso di pesticidi può contribuire all'epidemia mondiale di malattie legate all'infiammazione e obesità".
Aggiornamento 26/4/2019
La mortalità cresce assieme alle concentrazioni di PCB nel sangue. Queste sostanze inquinanti sono legate alle malattie cardiovascolari.
Aggiornamento 5/5/2018
Un articolo sul legame tra interferenti endocrini e obesità infantile
Aggiornamento 12/5/2019
Un articolo sul legame tra interferenti endocrini e obesità infantile
Aggiornamento 12/5/2019
Nonostante la FDA continui a ritenere sicure le dosi comuni di esposizione, gli effetti negativi del BPA sono osservati a dosi 20 mila volte inferiori
Aggiornamento 5/6/2019
Le agenzie americane confermano la presenza di PFAS nel cibo, in particolare nel latte
Aggiornamento 18/6/2019
Aggiornamento 23/6/2019
Il pesce grasso, ricco di benefici omega 3, riduce il rischio di diabete ma solo se non è inquinato. Infatti i contaminanti organici neutralizzano gli effetti positivi dei grassi buoni.
Aggiornamento 5/7/2019
Aggiornamento 10/7/2019
I ratti esposti a luce blu di notte hanno ridotta tolleranza glucidica, resistenza insulinica e tendono a mangiare più dolci
Aggiornamento 19/7/2019
Ormai è noto il ruolo delle sostanze inquinanti nell'indurre insulinoresistenza e ridurre la capacità del grasso bruno (BAT) di ossidare i grassi, inducendo aumento di peso e diabete.
Paradossalmente esistono inquinanti, i PFO, che possono anche aumentare la capacità ossidativa del BAT e sono associati con minor rischio di sovrappeso.
Aggiornamento 21/7/2019
Oltre ai noti EDC, interferenti endocrini, definiti come "sostanze chimiche esogene, o miscela di sostanze chimiche, che possono interferire con qualsiasi aspetto dell'azione ormonale", esistono anche gli MDC, metabolic disrupting chemicals, sostanza capaci di interferire con l'azione dei mitocondri, riducendo capacità di produzione energetica, duplicativa, e aumentando lo stress ossidativo (produzione di ROS).
Sono sia sostanze naturali (soprattutto metalli come cadmio e arsenico) che sintetiche, come pesticidi (tra cui il famoso chlorpyrifos), tributilstagno, BPA, atrazina, PFO, ftalati, diossine ecc.
Queste sostanze causano diabete interferendo con la normale bioenergetica dei mitocondri.
Aggiornamento 22/7/2019
L'esposizione in gravidanza all'inquinamento atmosferico sembra ridurre il QI del nascituro. Questo è evidente soprattutto in caso di folati bassi nel sangue.
Aggiornamento 26/7/2019
Dormire con le luci accese è associato con aumento di peso
Aggiornamento 28/7/2019
Secondo uno studio la quantità di BPA che passa nei cibi dalle confezioni non eccede i limiti di legge
Aggiornamento 1/8/2019
Le persone con sensibilità al mercurio che rimuovono le otturazioni in amalgama hanno riduzione degli anticorpi contro la tiroide. Anche il BPA (bisfenolo A) può determinare aumento degli anticorpi. Il BPS che ha sostituito il BPA potrebbe stimolare l'obesità anche più del BPA.
Aggiornamento 26/8/2019
L'inquinamento potrebbe essere una causa di neuroinfiammazione e quindi di malattia mentale, anche attraverso il microbiota
Aggiornamento 29/8/2019
Il glifosato inibisce la crescita delle erbe bloccando la via dello shikimato. Sfortunatamente questa via è presente anche in alcuni batteri, che guarda caso sono quelli associati con la salute. Invece fa un baffo a batteri patogeni opportunisti come Clostridi e Salmonelle, che risultano resistenti, e si crea disbiosi. I Clostridi in particolare rilasciano metaboliti che sono collegati con malattie neurologiche e psichiatriche. In attesa dei dati sulla pericolosità effettiva, diciamo che per il solo principio di precauzione non si dovrebbe usare.
Aggiornamento 30/8/2019
Un post della Collega M. Alessandra Tosatti
ELIMINARE LA PLASTICA DALLA CUCINA FA BENE ALL' AMBIENTE E ALLA SALUTE DEI BAMBINI!
Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano i rischi per la salute associati alle plastiche con cui, tutti i giorni, i bimbi vengono a contatto attraverso giochi e contenitori per il cibo (ma non solo!).
Secondo l'ultimo rapporto condotto dall'Istituto Superiore di Sanità con l' Associazione Culturale Pediatri (https://lifp.iss.it/?p=502&lang=en) l’esposizione continua a queste fonti aumenta il rischio di diabete, obesità, tumori, pubertà anticipata, disfunzioni ormonali, problemi neurologici.
L’American Academy of Pediatrics ha definito delle raccomandazioni rivolte a pediatri e famiglie per ridurre, attraverso il cibo, l’esposizione alle plastiche https://www.aappublications.org/…/2018/07/23/additives072318):
- Promuovere il consumo di frutta e verdura fresca o congelata (aggiungo, meglio biologica!).
- Evitare le carni lavorate, in particolare il consumo materno durante la gravidanza.
- Evitare di scaldare alimenti o bevande al microonde in contenitori di plastica (compresi latte artificiale e latte materno raccolto con il tiralatte).
- Evitare di mettere la plastica nella lavastoviglie (pensiamo ai piattini, bicchierini e posate di plastica molto usati in svezzamento!).
- Utilizzare alternative alla plastica, come vetro o acciaio inossidabile.
- Guarda il codice di riciclaggio sul fondo dei prodotti per trovare il tipo di plastica ed evita le materie plastiche con i codici di riciclaggio 3 (ftalati), 6 (stirene) e 7 (bisfenoli) a meno che le materie plastiche non siano etichettate come "biobased" o "greenware", indicando che sono fatti di mais e non contengono bisfenoli.
- Incoraggiare il lavaggio delle mani prima di maneggiare cibi e/o bevande e lavare tutta la frutta e la verdura che non possono essere sbucciate.
Aggiornamento 2/10/2019
Alcuni batteri sembrano in grado di degradare i pericolosi perfluoroalchilati (PFOA e PFAS), sostanze chimiche molto persistenti, che di recente hanno inquinato le falde venete.
Aggiornamento 4/10/2019
Negli Stati Uniti l'inquinamento dell'acqua di rubinetto, principalmente dovuto all'arsenico, è responsabile di 100mila casi di tumore, con numeri simili a quelli dell'inquinamento atmosferico
Le diossine possono alterare la risposta immunitaria per generazioni
Aggiornamento 7/10/2019
L'esposizione ai PCB e altre tossine ambientali crea disbiosi e permeabilità intestinale e può alterare il neurosviluppo e la risposta allo stress grazie alle tossine rilasciate dalle specie patogeniche in eccesso.
Aggiornamento 13/10/2019
Nel modello animale l'esposizione alle microplastiche di polistirene (quello che chiamiamo comunemente polistirolo) altera il microbiota intestinale e le funzioni epatiche.
Aggiornamento 21/10/2019
Le lavande vaginali sono associate a maggior presenza di composti volatili organici e ftalati nel sangue
Nei modelli animali le luci blu a led degli schermi accelerano l'invecchiamento
Aggiornamento 22/10/2019
Un sostituto del BPA, detto bisfenolo AF, provoca infiammazione negli adipociti umani in coltura, dimostrando potenzialità di favorire l'aumento di peso
Aggiornamento 23/10/2019
Nelle donne in gravidanza è meglio non superare il consumo di pesce consigliato (3-4 porzioni a settimana) perché si rischia di eccedere nell'introito di PCB (plastiche), PFA, arsenico e mercurio. Anche la frutta risulta una fonte di pesticidi organoclorurati, e non dovrebbe essere consumata in eccesso. Consumare cibo biologico ha ridotto le esposizioni. Queste sostanze possono influire negativamente sulla salute dei bambini.
Aggiornamento 25/10/2019
La chimica fa sempre più danni, anche perché difesa dalle lobby e la sua diffusione è incrementata dall'inquinamento e dalla scorretta gestione dei rifiuti.
L'esposizione ad alcune sostanze tossiche nella prima parte della gravidanza come BPA e BPF (che sono i peggiori), triclosan (disinfettante), chlorpyrifos (pesticida), PFO, ftalati, si associa a quoziente intellettivo inferiore a 7 anni.
I maschietti sembrano maggiormente sensibili.
"Prevenire l'esposizione a donne in gravidanza o donne che cercano di rimanere incinta è fondamentale per prevenire danni neurologici ai bambini. Questo studio è significativo perché la maggior parte degli studi valuta una sostanza chimica alla volta; tuttavia, gli esseri umani sono esposti a molte sostanze chimiche contemporaneamente e le esposizioni multiple possono essere dannose anche quando ogni singola sostanza chimica è a un livello basso ", ha affermato Eva Tanner, PhD.
Le sostanze chimiche interferiscono con l'attività ormonale, anche a bassi livelli. Precedenti studi collegano numerosi sospetti interferenti endocrini, inclusi ftalati e BPA, a difficoltà di sviluppo neurologico nei bambini. Alcune di queste sostanze chimiche attraversano la placenta durante la gravidanza, esponendo il feto e causando potenzialmente un danno allo sviluppo irreversibile".
Vale la pena quindi evitare il più possibile cibo confezionato, acque non sicure, inutili disinfettanti, cosmetici, e usare prevalentemente cibo biologico.
Aggiornamento 3/11/2019
L'inquinamento atmosferico aumenta il rischio di diabete alterando la funzione immunitaria intestinale
Aggiornamento 13/11/2019
Il ritardante di fiamma FM550 provoca ansia negli animali da laboratorio
Aggiornamento 17/11/2019
Un nuovo documento di consenso sugli interferenti endocrini che chiarisce i loro meccanismi d'azione e mette in guardia per la loro pericolosità.
Aggiornamento 6/12/2019
I ritmi circadiani sono fondamentali per la salute, poiché la luce solare attiva trascrizione di proteine e circuiti nervosi appositi, che se sfasati cronicamente procurano danno al corpo. "La cronoterapia, la terapia della luce (fototerapia) e l'intervento [sul ritmo] circadiano, tra gli altri, fanno tutti parte di una nuova medicina circadiana, che si spera diventi un intervento standard sicuro e a basso costo per molte patologie. L'accelerazione dei progressi in queste aree di ricerca negli ultimi 50 anni fornisce uno straordinario esempio di come la ricerca fondamentale può generare nuove conoscenze sulla biologia e suggerire importanti nuove applicazioni per migliorare la salute umana". Queste terapie però non possono essere brevettate come i farmaci.
Aggiornamento 9/12/2019
I livelli di BPA ai quali siamo esposti sono probabilmente molto sottostimati.
Aggiornamento 22/12/2019
Varie specie di Lattobacilli prevengono l'assorbimento delle tossine fungine aflatossina B1 e zearalenone [due potenti micotossine, presenti per esempio nei cereali e nella frutta secca], nonché metalli pesanti (anche E. coli col cadmio), legando lo xenobiotico alla superficie batterica. Inoltre modulano la permeabilità intestinale riducendo la quantità di sostanze che entrano nel circolo.
Aggiornamento 4/1/2020
Il solo modello del bilancio energetico, in cui se si assumono più calorie di quelle consumate si aumenta di peso, seppur corretto dal punto di vista termodinamico, non spiega correttamente e completamente quello che avviene nel mondo reale, e l'obesità rimane una condizione multifattoriale dovuta all'ambiente e favorita dalla predisposizione genetica.
Una delle cause sono gli obesogeni, sostanze solitamente artificiali, che favoriscono l'accumulo di calorie e quindi l'aumento di peso, in diversi modi, genericamente alterando la funzione ormonale (interferenza endocrina).
Si sa relativamente poco su quanto l'esposizione agli obesogeni nel tessuto adiposo disfunzionale possa facilitare l'immagazzinamento e impedire la mobilizzazione del grasso. Attualmente si conoscono circa 50 obesogeni. La maggior parte sono contenuti nelle plastiche (BPA, ritardanti di fiamma) o sono pesticidi, farmaci (cortisonici), metalli, glutammato, conservanti ed emulsionanti. Anche lo zucchero può essere considerato un obesogeno, pur non essendo considerato strettamente tra gli interferenti endocrini.
Si ritiene che uno dei meccanismi coinvolti riguardi la regolazione del setpoint, il nostro sistema di regolazione del peso (ponderostato) che dipende soprattutto dall'ipotalamo.
Alcuni sono derivati dello stagno che agiscono come acaricidi e fungicidi (TBT), e stimolano la proliferazione dei preadipociti. Inoltre gli adipociti maturi risultano disfunzionali e con meno mitocondri, e quelli bruni hanno inferiore termogenesi.
Inoltre gli effetti degli obesogeni sono ereditabili per le generazioni successive (effetto epigenetico).
Aggiornamento 5/1/2020
"Molti aspetti del nostro stile di vita moderno promuovono l'alterazione dei ritmi circadiani.
- Esposizione impropria alla luce
- Inattività
- iperalimentazione
- Iperglicemia
- alimentazione di scarsa qualità
- Social jet lag (Modifica dei modelli di esposizione e di sonno nei fine settimana)
- Stress cronico
Ciò la pone come un grande fattore di malattia cronica. Svolge anche un ruolo nell'efficacia di alcune terapie come la chemioterapia e l'uso di glucocorticoidi. Aspettatevi di sentire molto di più sui ritmi circadiani e sulla salute dell'intestino quest'anno".
Aggiornamento 8/1/2020
La dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto nella dipendenza da cibo, e "oltre a fornire segnali edonistici attraverso il circuito mesolimbico, ostacola anche il segnale di sazietà tra i pasti, gestito da un pacemaker circadiano centrale nell'ipotalamo, contribuendo all'eccessivo apporto calorico". La dopamina è quindi rilasciata in seguito a ingestione di cibo spazzatura, ricco di calorie ma povero in nutrienti.
"Lo stile di vita con alimentazione continua (snacking) e luci sempre accese influenza il modo in cui il corpo utilizza l'energia", ha detto il prof Guler. "Altera il metabolismo - come dimostra il nostro studio - e porta all'obesità, che causa malattie. Stiamo imparando che quando mangiamo è importante tanto quanto mangiamo. Una caloria non è solo una caloria. Calorie consumate tra i pasti o fuori orario vengono immagazzinate come grassi, e questa è la ricetta per una cattiva salute".
Aggiornamento 25/1/2020
La luce solare attiva una proteina, detta OPN3, presente degli adipociti sottocutanei dei topi, e attiva la lipolisi e il browning (trasformazione degli adipociti bianchi in bruni termogenici). Togliendo questa via, i topi consumano meno e tendono ad ingrassare e avere sindrome metabolica
"Se la via luce-OPN3-adipociti esiste nell'uomo, ci sono potenzialmente ampie implicazioni per la salute umana. Il nostro stile di vita moderno ci sottopone a spettri di illuminazione innaturali, esposizione alla luce di notte, lavoro a turni e jet lag, che provocano alterazioni metaboliche. Sulla base dei risultati attuali, è possibile che un'insufficiente stimolazione di OPN3 con la luce naturale sia parte di una spiegazione per la prevalenza di alterazioni metaboliche nelle nazioni industrializzate in cui l'illuminazione innaturale è diventata la norma".
Aggiornamento 30/1/2020
Le microplastiche di polietilene (plastica indicata con la sigla PE) inducono infiammazione intestinale e riducono i batteri buoni
Aggiornamento 1/2/2020
Cosa lega inquinamento e malattie cardiovascolari? Alcune sostanze derivate dalla combustione attivano particolari recettori (detti degli arili), inducono aterosclerosi , ipertrofia cardiaca e aritmie.
Aggiornamento 2/2/2020
"Basato sulla forte associazione tra comportamenti circadiani alterati e disturbi metabolici, il "riallineamento" dei cicli circadiani di sonno-veglia con il ritmo alimentare potenzialmente rappresenta un approccio sensato per prevenire e curare patologie metaboliche. L'esposizione alla luce intensa durante il giorno può migliorare la salute metabolica sostenendo ritmi circadiani. La terapia fatta con luce al mattino per diverse settimane migliora la sensibilità all'insulina dei pazienti con diabete. Questi interventi "non farmacologici" sullo stile di vita possono rappresentare un potente approccio per attenuare l'incidenza crescente di malattie metaboliche". La luce influenza i ritmi di tutti gli ormoni e così deposizione e consumo delle calorie
Aggiornamento 5/2/2020
Una dieta ad alto contenuto di fibre riduce nei topi gli effetti tossici dei PCB, sostanze che inducono tra l'altro danno cardiovascolare e si ritrovano nella catena alimentare nonostante siano vietati da anni
Aggiornamento 12/2/2020
Alcuni consigli da Medscape per ridurre l'esposizione agli interferenti endocrini. Viene precisato che il motto di Paracelso "la dose fa il veleno" risulta antiquato, in quanto la dose tossica può dipendere da genetica, epigenetica, tempistica dell'esposizione, compresenza di altre sostanze, e anche dosi bassissime in certe condizioni possono essere dannose.
1) evitare le pentole con PFAS (che tra le altre cose rallenta il metabolismo)
2) la polvere domestica può accumulare sostanze tossiche, soprattutto per la tiroide, aprire spesso le finestre
3) usare alimenti biologici, riducono l'esposizione a pesticidi che interferiscono con la tiroide
4) evitare cibo conservato, può contenere BPA e BPS
5) non mettere la plastica in microonde, anche quella che appare sicura
Aggiornamento 14/2/2020
L'uso di cosmetici contenenti parabeni in gravidanza si associa a maggior peso nella prole, sia nel modello animale che nelle osservazioni sugli uomini. Questo accade influenzando i centri della fame
Aggiornamento 22/3/2020
L'inquinamento atmosferico, in particolare ozono e ossido di azoto, impatta sul microbiota intestinale favorendo le specie legate all'aumento di peso.
Aggiornamento 15/4/2020
Quante persone soffrono di disturbi gastrointestinali, dal reflusso al gonfiore alla costipazione, e assumono farmaci per questo. Tutte queste funzioni possono essere alterate anche per l'influenza dei geni "clock", che si attivano (o dovrebbero attivare) grazie alla luce solare o al buio. Il disallineamento dei ritmi circadiani, con alterazioni della melatonina, del microbiota e del nucleo soprachiasmatico, porta al malfunzionamento del sistema gastrointestinale con tali manifestazioni. Anche le malattie neurologiche possono essere ricollegate. "Con l'aumentare della nostra comprensione della regolazione circadiana della salute e delle malattie gastrointestinali, si prevede che ci sarà l'ulteriore sviluppo di interventi terapeutici associati alla cronobiologia".
Aggiornamento 24/4/2020
In uno studio che va avanti da 60 anni, si mette in evidenza che i nipoti di donne che avevano alti livelli di PFAS hanno maggiore tendenza all'obesità
Aggiornamento 1/5/2020
L'inquinamento atmosferico (particolato, ozono, ossidi di azoto ecc) altera il microbiota.
Aggiornamento 10/5/2020
Esiste un legame tra autoimmunità tiroidea e interferenti endocrini (sostanze chimiche, solitamente artificiali, che interferiscono con gli ormoni). La prevalenza di Hashimoto aumenta vicino agli stabilimenti petrolchimici, dell'alluminio e nelle zone contaminate da pesticidi e PCB. Anche il mercurio (consumatori di pescespada e lavoratori industrie chimiche) ha questo effetto. Il vanadio (zone vulcaniche) aumenta la risposta infiammatoria dei tireociti. Gli omega-3, il mioinositolo e il selenio esercitano un effetto protettivo contro queste sostanze, contrastando la comparsa dell'autoimmunità nei soggetti esposti all'inquinamento ambientale o professionale.
Una delle ragioni dell'autoimmunità tiroidea sono alcuni metalli pesanti come arsenico e piombo. Col primo si può entrare in contatto con l'uso errato dei pesticidi, il secondo è presente in aria e acqua inquinate. Questi metalli interferiscono con quelli necessari come rame e zinco e in particolare impediscono al selenio di entrare nella tiroide, provocando stress ossidativo e infiammazione. Così il selenio si ritrova ridotto nel sangue e aumenta la sua perdita urinaria.
Aggiornamento 13/5/2020
Le malattie autoimmuni sono spesso dovute a una predisposizione genetica che "incontra" un fattore ambientale. In uno studio si è messo in evidenza come i celiaci abbiano maggiori concentrazioni sanguigne di alcuni inquinanti persistenti, come ritardanti di fiamma, pesticidi e PFO. Non è uno studio che può indicare causalità ma solo associazione, però potrebbero essere tra le concause della manifestazione della malattia.
Aggiornamento 20/5/2020
Gli obesogeni, sostanze che favoriscono l'accumulo di peso, lo fanno alterando l'omeostasi lipidica, in particolare favorendo la sintesi dei grassi. L'accumulo può essere favorito anche nel fegato (steatosi). L'energia che si sarebbe dovuto spendere, viene stipata, senza nessuna violazione delle leggi termodinamiche. PFO, BPA, tributilstagno, ftalati, o anche di origine naturale come genisteina o dietilstilbestrolo sono i più noti.
Aggiornamento 25/5/2020
L'alterazione del microbiota causata dalle tossine esogene, tra cui pesticidi, ftalati, metalli pesanti, bisfenoli, POPs (inquinanti organici persistenti come IPA, PCD, PCB, PFC)
Aggiornamento 31/5/2020
Alcune sostanze hanno effetto negativo sul microbiota. Tra di esse, molti farmaci (antibiotici ovviamente, antiacidi ecc.), metalli pesanti (mercurio, arsenico), pesticidi (che in alcuni casi si ritengono sicuri perché non colpiscono vie metaboliche dei mammiferi, ma quelle microbiche sì!), dolcificanti artificiali, il triclosan (usato nei saponi antibatterici), la nicotina (tabacco). Il danno avviene mediante alterazione dei metaboliti batterici e biliari, soprattutto SCFA, interferendo su umore, rischio cardiovascolare (TMAO), mediante perdita di specie batteriche utili (aumento del rischio di malattie intestinali) e mediante alterazione del bilancio energetico, favorendo l'aumento di peso. Per ripristinare il microbiota, sono a disposizione trapianto fecale (ancora in sperimentazione), probiotici e prebiotici. Il loro successo dipende anche dalle condizioni iniziali.
Aggiornamento 18/6/2020
Aggiornamento 18/6/2020
La principale fonte di esposizione ai PCB (policlorobifenili) in luoghi come l'Europa, con esposizione ambientale bassa, sembra essere il pesce importato dall'Africa subsahariana e il salmone allevato norvegese.
I PFAS possono favorire la menopausa precoce, una condizione che aumenta il rischio di malattie
I PFAS possono favorire la menopausa precoce, una condizione che aumenta il rischio di malattie
Aggiornamento 1/7/2020
L'industria dei pesticidi si è innovata negli ultimi decenni per produrre pesticidi che presentano tossicità inferiori per gli animali "non bersaglio" e sono più efficienti dal punto di vista funzionale rispetto ai pesticidi attualmente in uso. Tuttavia, in molte occasioni, i pesticidi con effetti tossici vengono ancora utilizzati per uno scopo specifico e causano disturbi metabolici nei mammiferi. Gli studi hanno dimostrato che i pesticidi alterano i processi metabolici influenzando l'assorbimento di energia nell'intestino, l'accumulo di energia in fegato, tessuto adiposo e muscoli e disturbando la regolazione del metabolismo energetico da parte del pancreas e del sistema immunitario. Di conseguenza, questi disturbi energetici indotti dai pesticidi causano squilibri nel metabolismo energetico, producendo cambiamenti nell'aumento di peso corporeo, nella dislipidemia e nella disglicemia nel sangue, e talvolta anche nell'insulino-resistenza. La suscettibilità aumenta quando la dieta è ad alto contenuto di grassi. L'alterazione riguarda anche il microbiota e i suoi prodotti, con maggiore produzione di acetato che stimola la gluconeogenesi e quindi l'iperglicemia
Assumere 2 porzioni di pesce a settimana fornisce una quantità di omega 3 che può proteggere dai danni neurologici dell'inquinamento atmosferico
L'inquinamento atmosferico modifica la funzionalità cardiaca alterando la funzionalità cellulare, aumentando lo stress ossidativo e disturbando i mitocondri
Aggiornamento 8/7/2020
Alcuni interferenti endocrini secondo la pagina Hormone dietitian
https://www.instagram.com/p/CCV_G_CHq8t/ |
Aggiornamento 18/7/2020
Aggiornamento 24/7/2020
Aggiornamento 16/8/2020
Esiste un rapporto reciproco tra microbiota e metalli pesanti. Alcuni batteri aiutano nella disintossicazione dai metalli pesanti, ma i metalli pesanti disturbano i batteri. Cadmio e piombo possono favorire l'aumento di peso anche alterando la flora. Anche gli acidi biliari o il colesterolo possono subire alterazioni. Alcuni batteri aiutano ad assorbire meno o espellere i metalli tossici, mentre altri li trasformano in derivati più dannosi.
Molti studi su modelli animali mettono in evidenza che i probiotici possono migliorare questi metabolismi e ridurre tossicità e disbiosi. L. plantarum TW1-1 contro il Cromo, L. plantarum CCFM8610 e Bacillus cereus per il cadmio, L. plantarum CCFM8661 e L. reuteri P16 per il piombo, L. brevis 23017 per il mercurio.
Aggiornamento 23/8/2020
Grazie a questo studio sappiamo ora che la plastica viene assorbita dalle piante e si ritrova in frutta e verdura. Ringraziate chi la butta in strada perché "tanto passerà qualcuno a prenderla". Anche l'uso in agricoltura (le basi per i germogli da piantare ecc) dovrebbe essere ripensato. "Per la prima volta abbiamo rilevato mcroplastiche nella frutta e nella verdura commestibili. I risultati aprono un nuovo scenario sia nelle scienze ambientali che in quelle mediche". La quantità stimata ingerita dai vegetali è (per ora) la metà di quella assunta dall'acqua in bottiglie di plastica, ed è maggiore nella frutta.
Aggiornamento 28/8/2020
Il BPA urinario viene messo in relazione con la mortalità per tutte le cause, ma i limiti delle concentrazioni urinarie correlate con la sua diluizione rendono lo studio non pienamente attendibile
Aggiornamento 31/8/2020
Molti fattori ambientali favoriscono la permeabilità intestinale (PI) e di altri tessuti (polmoni, pelle), una condizione che si associa a malattie autoimmuni, infiammazione, alterazione del sistema immunitario ecc. Negli allergici anche pollini, muffe, acari e antigeni alimentari. Detergenti, sigarette (anche elettroniche), ozono, particolato (soprattutto dei motori a gasolio), nanoparticelle (biossido di titanio e silicio), microplastiche, additivi (polisorbato80) sono tutti in grado di indurre PI, colpendo le giunzioni intercellulari. Non stupiamoci dell'aumento di certe malattie.
Aggiornamento 23/10/2020
I biberon o altri materiali di polipropilene rilasciano microplastiche, soprattutto se sterilizzati con calore. Gli scienziati non hanno ancora preso posizione condivisa sull'effetto delle microplastiche, ma il principio di precauzione ci inviterebbe a privilegiare il vetro. L'Italia è tra i paesi con maggiore introito di microplastiche nei bambini.
"Alla luce dei risultati, i ricercatori forniscono alcuni consigli che potrebbero ridurre al minimo il numero di microplastiche rilasciate in un biberon. Innanzitutto, non riscaldare il latte in formula in contenitori di plastica ed evitare i forni a microonde. Si consiglia alle persone di preparare il latte artificiale in un contenitore non di plastica utilizzando acqua riscaldata ad almeno 70°C. Raffreddare a temperatura ambiente, quindi trasferire la formula preparata in un biberon di plastica di alta qualità. Ai fini della sterilizzazione, si consiglia di preparare l'acqua sterilizzata facendola bollire in un bollitore non di plastica (come vetro o acciaio inossidabile) e sciacquare la bottiglia sterilizzata con acqua sterilizzata a temperatura ambiente almeno tre volte".
Aggiornamento 10/12/2020
Le malattie metaboliche iniziano nel grembo materno. Malnutrizione, inattività e inquinamento le principali cause.
Aggiornamento 13/12/2020
La malattia di Hashimoto è strettamente correlata alle predisposizioni genetiche, che sotto l'influenza di fattori ambientali (come esposizione a metalli pesanti, tossine, compresi gli interferenti endocrini, come bisfenoli, ftalati, farmaci e altri come stress, mimetismo molecolare, infezioni, stress ossidativo), portano alla stimolazione dell'attività del sistema immunitario, alla perdita della propria tolleranza e allo sviluppo del processo autoimmune. I fattori dietetici possono essere considerati come parte dei fattori ambientali, che sono a portata di mano e la possibilità di modificare ogni paziente, che - come risulta dall'analisi nutrizionale dei pazienti con tiroidite di Hashimoto - è insufficiente e richiede l'analisi e il supporto di un professionista qualificato. Nel caso della malattia di Hashimoto, si può osservare un'assunzione inadeguata o una malnutrizione con i seguenti nutrienti: ferro, zinco, magnesio, selenio, assunzione eccessiva o insufficiente di iodio, vitamina A, vitamina D, vitamine antiossidanti e vitamine del gruppo B, nonché la qualità e la quantità appropriate di acidi grassi omega-3. Ai pazienti con celiachia o altre forme di intolleranza al glutine deve essere consigliato di seguire una dieta priva di glutine. Carenze nutrizionali e infiammazioni croniche accompagnate da disbiosi intestinale indicano abitudini alimentari malsane, compreso un apporto inadeguato di verdura, frutta, cibo che supporta il potenziale antiossidante del plasma e del corpo. Il miglioramento di questi aspetti della nutrizione migliora lo stato nutrizionale dei pazienti e supporta la terapia della malattia. Secondo le raccomandazioni di alcuni giornali scientifici, la dieta dovrebbe essere ricca di alimenti nutrizionalmente densi e povera di alimenti industriali
Aggiornamento 15/12/2020
Le microplastiche (MP) creano problemi a causa dei loro effetti: stress ossidativo, citotossicità, alterazione del metabolismo e dell'immunità, che si manifestano con problemi neurologici, riproduttivi e cancerogeni. Le principali vie di esposizione sono alimentare (pesce inquinato, bottiglie d'acqua), rifiuti e cosmetici.
"I ricercatori hanno affermato che l'esposizione alle MP attraverso l'ingestione potrebbe portare a una risposta infiammatoria, ridurre la secrezione di muco intestinale, danneggiare la funzione di barriera intestinale che porta ad aumentare la permeabilità della mucosa intestinale, innescare uno squilibrio del microbiota intestinale e alterare il metabolismo, come aumentare la lipogenesi e la sintesi dei trigliceridi"
Aggiornamento 19/1/2021
I pesticidi sono obesogeni e si dovrebbe applicare il principio di precauzione visto i dubbi sui loro effetti nel mondo reale
Aggiornamento 13/3/2021
Il bisfenolo B appare pericoloso come quello A e andrebbe vietato
Aggiornamento 30/3/2021
Le microplastiche nelle acque di scarico fungono da "raccoglitori" per i batteri antibioticoresistenti, rendendo più difficile la disinfezione. Un altro problema che lega salute e inquinamento, grazie alla nostra incuria
Aggiornamento 7/4/2021
L'esposizione a parabeni e benzofenoni, presenti in molti prodotti cosmetici, sembra aumentare il rischio di endometriosi
Lo stress da inquinamento acustico aumenta la pressione sanguigna, i livelli degli ormoni dello stress, la disfunzione endoteliale, lo stress ossidativo, l'attività della NADPH ossidasi 2 (NOX2), il disaccoppiamento dell'ossido nitrico sintasi e l'infiammazione vascolare nei topi. Nell'uomo il rumore è associato a malattie cardiovascolari, come ipertensione arteriosa, malattia coronarica, insufficienza cardiaca e aritmia, e dovrebbe quindi essere considerato un fattore di rischio cardiovascolare. I bambini possono avere ritardi nell'apprendimento.
Aggiornamento 10/5/2021
L'impatto sulla salute delle microplastiche è ancora ignoto ma certamente pericoloso
Aggiornamento 23/5/2021
La dieta mediterranea per 4 mesi migliora i parametri degli spermatozoi in uomini che vivono in aree inquinate. Il miglioramento può essere attribuito alla presenza di fitochimici che contrastano l'effetto negativo delle sostanze inquinanti, che negli ultimi decenni hanno ridotto drammaticamente la fertilità maschile
Aggiornamento 11/7/2021
Possono le luci artificiali influenzare quanto grasso si brucia? Ebbene sì. La melatonina, ormone che favorisce il sonno, ha forti effetti sul metabolismo energetico e glucidico, e viene influenzata dal tipo di luce.
"L'esposizione serale alla luce [artificiale] policromatica ha alterato il metabolismo energetico e la temperatura corporea interna durante il sonno mentre mostrava scarso effetto sull'architettura del sonno, suggerendo che l'influenza della luce sul metabolismo energetico e sulla termoregolazione osservata nel presente studio è probabilmente influenzata da sistemi regolatori estranei a quelli del sonno. L'effetto sul metabolismo è continuato fino a dopo il risveglio la mattina successiva".
Gli effetti di inibizione del metabolismo, della lipolisi, dell'ossidazione dei grassi e del rilascio di calore sono maggiori con gli schermi LED rispetto a quelli OLED (diodo organico a emissione di luce).
Aggiornamento 23/3/2021
Per aiutare la salute e l'ambiente, alcuni ricercatori hanno evidenziato che dovremmo "ridurre il consumo di alimenti con gli impatti più negativi sulla entrambi, tra cui carne lavorata, manzo, gamberi, seguiti da carne di maiale, agnello e verdure coltivate in serra". Quindi carne rossa in primis ed evitare vegetali non di stagione.
Invece "aumentare gli alimenti più benefici dal punto di vista nutrizionale, tra cui frutta e verdura coltivate in campo, legumi, noci e frutti di mare a basso impatto ambientale" fa bene alla salute e all'ambiente.
Lo studio ha calcolato che sostituire il 10% dell'apporto calorico giornaliero da carne di manzo e carni lavorate con un mix di frutta, verdura, noci, legumi e frutti di mare selezionati potrebbe ridurre di un terzo l'impronta di carbonio dovuta alla dieta e consentire alle persone di guadagnare 48 minuti di salute al giorno.
Aggiornamento 5/9/2021
Gli "stressor", fattori ambientali capaci di interagire col sistema immunitario, possono essere sostanze chimiche, fisiche, biologiche e in generale estranee al corpo, insieme alle cellule tumorali. Questa influenza può portare a un'alterazione della risposta immunitaria, favorendo soppressione, autoimmunità o ipersensibilità.
L’immunotossicologia si occupa delle interazioni tra i fattoti genetici, immunitari e le sostanze ambientali, che portano a patologie allergiche o immunitarie, o modulano in peggio le allergie già presenti come quelle alimentari.
Tra i fattori fisici, gli UVB alterano la risposta immunitaria. Tra quelli chimici, i metalli pesanti (berillio, nichel, piombo, arsenico, cadmio, mercurio) sono in grado di generare stress ossidativo e infiammazione, modificando la risposta delle cellule immunitarie e favorendo la loro morte (apoptosi). Il fumo e molte sostanze chimiche di sintesi, come pesticidi, solventi, plastiche (PCB), alogeni, interferenti endocrini, xenobiotici in generale, alterano le vie metaboliche dei globuli bianchi.
La costante attivazione delle cellule immunitarie e lo stato infiammatorio che ne deriva è alla base delle malattie autoimmuni, metaboliche, cardiovascolari ecc.
Tra i fattori che peggiorano la tolleranza e la sensibilità, fattori alimentari e disbiosi. Andando avanti con l’età, la perdita di bifidobatteri e la carenza di vitamina D possono favorire questi problemi immunitari. Anche lo stress psicologico gioca un ruolo peggiorativo.
Aggiornamento 12/10/2021
L'esposizione agli ftalati presenti nella plastica, purtroppo anche nelle confezioni dei cibi, è legata a incrementata mortalità per tutte le cause e in particolare cardiovascolare. La stima negli USA è di almeno 90 mila morti all'anno, la perdita economica di almeno 40 miliardi di dollari: è necessario urgentemente regolamentare la loro presenza. Uno dei meccanismi è la riduzione del testosterone nell'uomo.
Aggiornamento 31/10/2021
I perfluorocarburi sono sostanze usate nelle vecchie pentole antiaderenti e in alcuni tessuti sintetici. I noti PFOS, PFOA ecc. sono loro derivati, molto durevoli e quindi rimangono nell'ambiente per decenni.
La loro presenza nel corpo influenza il metabolismo energetico e favorisce l'accumulo di grasso in diversi modi.
Attivano i PPARγ, stimolando la proliferazione e la maturazione dei preadipociti e degli adipociti.
Alterano la funzione tiroidea. Inibiscono la degradazione del cortisolo, lasciandolo più a lungo in circolazione.
L'effetto è peggiore se il contatto avviene nella vita intrauterina o nei primi anni di vita.
Il BPA invece agisce attivando il recettore per gli estrogeni α e aumentando la sintesi dei glucocorticoidi. Alterano inoltre l'espressione genica dei mitocondri.
Questi interferenti endocrini sono tra le cause dell'epidemia di obesità.
Aggiornamento 5/12/2021
È noto che le persone che lavorano di notte tendono ad avere problemi metabolici e cardiovascolari, ridotta ossidazione dei grassi e in generale tendono a ingrassare.
In un piccolo studio è stato messo in evidenza che fare i pasti all'orario abituale invece che di notte, "può mantenere l'allineamento circadiano interno e prevenire gli effetti negativi del lavoro notturno sulla tolleranza al glucosio e sulla funzione delle cellule β pancreatiche".
"I ricercatori hanno scoperto che mangiare di notte aumenta i livelli di glucosio, un fattore di rischio per il diabete, mentre limitare i pasti al giorno previene questo effetto. Nello specifico, i livelli medi di glucosio per chi ha mangiato di notte sono aumentati del 6,4% durante il lavoro notturno simulato, mentre chi ha mangiato durante il giorno non ha mostrato aumenti significativi.
Hanno inoltre affermato che i meccanismi alla base degli effetti osservati sono complessi. Ritengono che gli effetti dell'alimentazione notturna sui livelli di glucosio durante il lavoro notturno simulato siano causati dal disallineamento circadiano. Ciò corrisponde alla mancata corrispondenza tra l'"orologio" circadiano centrale (situato nell'ipotalamo) e i cicli comportamentali sonno/veglia, luce/buio e digiuno/alimentazione, che possono influenzare gli "orologi" periferici in tutto il corpo. L'attuale studio mostra che, in particolare, la non corrispondenza dell'orologio circadiano centrale con i cicli di digiuno/alimentazione gioca un ruolo chiave nell'aumento dei livelli di glucosio.
Aggiornamento 19/12/2021
Quali sono gli effetti delle microplastiche nell'uomo? "Le microplastiche (particelle di plastica <5 mm) possono derivare dalla rottura di oggetti di plastica, pneumatici per auto e abbigliamento, ma anche dal loro utilizzo in cosmetica e altre applicazioni. Hanno forme diverse e possono comprendere sostanze di origine chimica e biologica. Le microplastiche possono entrare nel corpo umano attraverso l'ingestione e l'inalazione, dove possono essere assorbite in vari organi e possono influenzare la salute, ad esempio, danneggiando le cellule o inducendo reazioni infiammatorie e immunitarie".
In particolare il danno può essere cellulare o diretto al DNA, ma in generale la cellula reagisce aumentando lo stress ossidativo e l'infiammazione.
Aggiornamento 26/12/2021
Le persone con IBD (malattie legate all'intestino irritabile come Crohn e RCU) hanno nelle loro feci una quantità superiore di microplastiche (MP) e questo potrebbe essere correlato con la malattia. Dovrebbero quindi utilizzare comportamenti volti a ridurne l'esposizione.
"Presentiamo prove che indicano che esiste una correlazione positiva tra la concentrazione di MP fecali e la gravità della IBD. Combinando un questionario sull'esposizione e la quantità riscontrata, si conclude che gl'imballaggi di plastica di acqua e cibo e l'esposizione alla polvere sono importanti fonti di esposizione umana di MP. Inoltre, la correlazione positiva tra MP fecali e la gravità dell'IBD suggerisce che l'esposizione alle MP può essere correlata al processo di malattia o che l'IBD esacerba la ritenzione di MP"
Aggiornamento 5/2/2022
Il tessuto adiposo può diventare un deposito di sostanze tossiche lipofile, come diossine, PCB, polibrominati ecc.
Le sostanze si bioaccumulano nel tessuto adiposo, impedendo di fare danni in altri distretti, ma allo stesso tempo danneggiano il metabolismo del tessuto.
Inoltre quando vengono rilasciati (per esempio durante il dimagrimento) possono ridurre la salute. Non si sa se la velocità di dimagrimento influenzi la salute.
Il loro tasso è proporzionale al rischio di obesità e diabete. La perturbazione del metabolismo avviene tramite interazione coi recettori per gli arili, PPARγ, per gli estrogeni e per gli ormoni tiroidei.
Aggiornamento 16/2/2022
Sia l'EFSA che l'Endocrine Society hanno espresso preoccupazione per la diffusione del BPA (bisfenolo A), componente presente in alcune plastiche usate per il packaging degli alimenti.
Questa molecola danneggia in particolare il sistema immunitario e quello riproduttivo.
Secondo l' EFSA "esiste un problema di salute dovuto all'esposizione al BPA per tutte le fasce d'età".
Il livello di sicurezza stabilito è di 0,04 ng per kg di peso corporeo, ma si stima che l'americano medio assuma 5000 volte questa quantità.
In una dichiarazione, l'esperta di BPA della Endocrine Society Heather Patisaul della North Carolina University ha affermato che i risultati del rapporto "sono estremamente preoccupanti e dimostrano che anche livelli molto bassi di esposizione al BPA possono essere dannosi e portare a problemi per la salute riproduttiva, aumento di rischio di cancro al seno, problemi comportamentali e alterazioni del metabolismo".
Il rapporto caldeggia un provvedimento contro gli interferenti endocrini che dovrebbe arrivare a breve da parte della U.S. Food and Drug Administration
Aggiornamento 13/3/2022
Quante calorie ha la plastica? Secondo i libri di dietologia niente, ma secondo gli esperimenti sui topi la sua ingestione fa ingrassare.
L'introduzione di microperle di polistirolo promuove l'adiposità, l'iperinsulinemia e la resistenza insulinica in modo proporzionale alla grandezza e alla dose.
Il processo sembra mediato da alterazioni del segnale Wnt (adipogenesi e maturazione degli adipociti), riduzione del grassi bruno e alterazione del microbiota.
"L'inevitabile ingestione di microplastiche nel mondo moderno può favorire le malattie cardiometaboliche e può quindi essere considerata un nuovo fattore di rischio per la salute.
Questo smentisce come al solito che solo le calorie contino e ci fa capire come il rispetto per l'ambiente influenzi la nostra salute.
Aggiornamento 16/3/2022
Anche piccole quantità di luce durante la notte provocano alterazioni metaboliche attraverso l'attivazione del sistema simpatico.
Aumenta la frequenza cardiaca e si riduce la sua variabilità, mentre aumenta la resistenza insulinica nel giorno seguente. Questi rappresentano fattori di rischio cardiovascolare e di aumento di peso.
L'inquinamento atmosferico è un fattore sicuro di rischio cardiovascolare e i meccanismi d'azione sono stress ossidativo e infiammazione, squilibrio nervoso autonomo e traslocazione diretta delle particelle
Aggiornamento 4/4/2022
Il rumore del traffico, come altri tipi di stress, è legato ad aumentato rischio di obesità, in particolare con grasso depositato nell'addome.
Si presume che il "meccanismo sia quello di risposta allo stress, per cui il rumore del traffico agisca continuamente come stressor fisiologico sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sull'asse simpatico-surrene-midollare, corrispondenti alla produzione di ormoni dello stress e producono eccessi di ormoni inclusi come adrenalina, noradrenalina e corticosteroidi, che aumentano la distribuzione del grasso addominale e il consumo di cibo e quindi provocano l'obesità.
Un altro meccanismo presuppone che l'esposizione al rumore causi privazione del sonno e stress da rumore, favorendo lo sviluppo di cambiamenti metabolici che possono alterare i livelli di leptina e grelina, quindi portando ad un aumento di peso con aumento dell'appetito ma diminuzione del dispendio energetico. Inoltre, ciò può portare ad alterazioni croniche del sistema endocrino e del sistema nervoso autonomo e aumentare lo stress ossidativo, l'infiammazione o le alterazioni del sistema immunitario". Un altro potenziale meccanismo sociale è rappresentato dai livelli più bassi di attività fisica che tendono ad avere le persone sotto stress
Aggiornamento 2/7/2022
I valori plasmatici di perfluoroalchili (PFAS), sostanze chimiche che non si degradano e contaminano l'acqua potabile, sono associati ad aumentato rischio di diabete nelle donne.
Tra di loro hanno anche un effetto sinergico, ossia si potenziano se vengono introdotti i diversi tipi. Il motivo potrebbe essere la loro somiglianza strutturale con gli acidi grassi.
Evitarli o diminuire l'introduzione ridurrebbe l'incidenza di diabete in modo significativo.
Le principali fonti sono acqua e cibo contaminati (pesce soprattutto), le vecchie pentole antiaderenti, alcuni contenitori di cibi come quelli del fast-food, pellicola, pop-corn per il microonde), moquette e tappezzeria antimacchia, abiti impermeabili, alcuni cosmetici e prodotti per l'igiene.
Aggiornamento 27/3/2023
Articolo che riassume la nostra esposizione inconsapevole alle sostanze tossiche. La situazione non è tragica ma bisogna lavorare per ridurla. Diossine, PCB, BPA, PFAS, microplastiche, pesticidi residui, ftalati sono tutte sostanze che entrano nella catena alimentare e sfidano i nostri sistemi di detossificazione.
Aggiornamento 9/5/2023
L'inquinamento atmosferico ha un'azione causale nella promozione del tumore polmonare
Aggiornamento 12/5/2023
L'aumento delle temperature globali è un fattore cha aumenta le malattie cardiovascolari, in particolare nei paesi poveri. Altro che vaccini.
Aggiornamento 18/5/2023
(Finalmente) gli scienziati sono preoccupati dall'effetto dei disinfettanti per le mani. Non si conosce la reale efficacia, fanno male all'intestino, alla pelle, ai polmoni, al sistema immunitario, al sistema riproduttivo, al microbiota, creano problemi allo sviluppo, al metabolismo energetico, creano resistenza microbica, inquinano e finiscono nella catena alimentare.
Aggiornamento 7/9/2023
C'è un consenso della comunità scientifica sull'origine antropica del riscaldamento. Se poi qualche prode o qualche zichico non concordano, pazienza, conta 0.
Aggiornamento 19/9/2023
Arriva il divieto di inserimento di BPA (bisfenolo A) nei contenitori di cibo, ma meglio ancora si vieterà di sostituirlo con sostanze simili (per esempio bisfenolo S) che può avere effetti simili, rendendo inutile il divieto di utilizzare il primo.
Aggiornamento 15/10/2023
Questo è stato dimostrato in un piccolo gruppo di diabetici che indossavano il dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM).
Quando esposti alla luce solare le persone avevano una glicemia normale per periodi più lunghi. Anche il quoziente respiratorio (QR) era inferiore e questo indicava una maggiore facilità nell'ossidazione dei grassi.
"Se lavori in un ufficio quasi senza esposizione alla luce naturale, ciò avrà un impatto sul tuo metabolismo e sul tuo rischio... o sul controllo del diabete di tipo 2, quindi cerca di ottenere quanta più luce solare possibile e, idealmente, di uscire all'aperto quando puoi”, ha detto il prof. Habets a PracticeUpdate di Elsevier. “Per ora, sembra che [l’esposizione alla luce naturale] non abbia un’influenza maggiore dei farmaci nell’abbassare i livelli di glucosio. Tuttavia, poiché si sono verificati miglioramenti nella [percentuale di] tempo nell’intervallo target di glucosio e nel QR, è utile valutare e modificare l’esposizione alla luce naturale o artificiale dei pazienti, poiché questa potrebbe essere una facile opportunità per ottenere miglioramenti. "
Aggiornamento 4/2/2024
Un modello complesso ma interessante sull'obesità riunifica i principali (carboidrati-insulina e bilancio energetico) integrando anche quello redox e quello degli obesogeni. Il risultato è uno sguardo da molti punti di vista che può spiegare meglio l'epidemia di obesità non solo come un eccessivo introito di calorie ma anche come un forzato deposito di nutrienti influenzato da fattori che causano scarsa propensione ad ossidare, in particolare legato (anche) alla presenza nel cibo o comunque all'esposizione a sostanze che modulano il bilancio energetico influenzando il metabolismo del tessuto adiposo (funzione, localizzazione, numero e grandezza degli adipociti). L'eccesso di radicali liberi (ROS) invece ostacola il lavoro dell'ipotalamo, che gestisce fame, sazietà e consumi.
"Forniamo un modello integrato in grado di spiegare la programmazione e gli effetti dello sviluppo nel corso della vita e delle generazioni, un set point metabolico alterato, alterazioni nell'efficienza mitocondriale e segnali attraverso i tessuti metabolici che trasmettono uno stato nutrizionale modificato. La nostra proposta non prevede che l'esposizione agli obesogeni di per sé sia l’unica causa della pandemia di obesità ma che, attraverso gli effetti sull’espressione genetica e sui ROS, gli obesogeni alterano la funzione dei tessuti metabolici in modo tale che le persone siano più sensibili all’aumento di peso indotto dalla dieta e meno sensibile alla perdita di peso.
L’accettazione di questo modello integrato si concentrerà sulla prevenzione dell’obesità riducendo l’esposizione agli obesogeni in utero, nei primi anni di vita e per tutto l’arco della vita. Questi includono mangiare cibi biologici freschi, evitare il cibo ultraprocessato, evitare la plastica per conservare o riscaldare gli alimenti, utilizzare prodotti senza profumo, evitare pentole antiaderenti e utilizzare acqua potabile purificata (per i dettagli, vedere www.ewg.org). In definitiva, saranno necessarie azioni normative e politiche per ridurre la produzione di sostanze chimiche obesogene".
Aggiornamento 16/8/2024
Negli ultimi anni si è verificata una riduzione della mortalità cardiovascolare grazie al miglioramento delle terapie e prevenzione, ma i cambiamenti climatici determinano complessivamente un aumento del rischio cardiovascolare.
"La combustione di combustibili fossili e altre attività umane negli ultimi 150 anni hanno aumentato notevolmente le concentrazioni atmosferiche di gas serra che intrappolano il calore, come il biossido di carbonio e il metano, e hanno causato cambiamenti climatici, che comprendono cambiamenti a lungo termine dei modelli meteorologici medi, disturbi degli ecosistemi e l’innalzamento del livello del mare. Una caratteristica fondamentale del cambiamento climatico è il riscaldamento globale. La Terra è ora 1,4°C più calda rispetto alla fine del XIX secolo e i 10 anni più caldi mai registrati si sono verificati tutti negli ultimi dieci anni".
Le temperature elevate o quelle estremamente fredde aumentano il rischio in maniera immediata o ritardata di alcuni giorni, rispettivamente.
Gli eventi estremi (uragani o tempeste) inducono uno stress che può aumentare per mesi il rischio di eventi.
Gli effetti di polveri inquinanti o fumo di incendi può agire anche a grande distanza.
"Il cambiamento climatico può influenzare la salute cardiovascolare attraverso diversi percorsi. In primo luogo, l’esposizione a fattori di stress ambientali produce cambiamenti fisiologici, come aumento della frequenza cardiaca e della viscosità del plasma con esposizione a calore estremo o infiammazione locale e sistemica dopo l’inalazione di particolato aerodisperso. In secondo luogo, affrontare eventi meteorologici estremi aumenta lo stress, l’ansia e la depressione e questi effetti negativi sulla salute mentale possono contribuire al rischio cardiovascolare. In terzo luogo, eventi estremi come uragani o inondazioni alterano le infrastrutture e l'erogazione dell'assistenza sanitaria (ad esempio, attraverso interruzioni di corrente o interruzioni delle catene di approvvigionamento). In quarto luogo, gli effetti socioeconomici a lungo termine dei cambiamenti climatici possono influire negativamente sulla salute cardiovascolare. Ad esempio, si prevede che il cambiamento dei modelli delle precipitazioni, l’aumento delle temperature e l’intrusione di acqua salata nelle falde acquifere produrranno un calo della produttività agricola in molte parti del mondo; la conseguente insicurezza alimentare può compromettere la qualità nutrizionale e la salute cardiovascolare. La migrazione legata al clima cambierà il luogo in cui cerchiamo e forniamo assistenza cardiovascolare. L’innalzamento del livello del mare può danneggiare le infrastrutture sanitarie e di trasporto esistenti, compromettendo l’accesso e la fornitura dell’assistenza sanitaria. Collettivamente, questi percorsi hanno il potenziale di minare la salute cardiovascolare della popolazione, ma l’entità e le popolazioni che saranno particolarmente sensibili sono incerte".
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