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venerdì 3 maggio 2013

Il fumo in gravidanza e l'obesità


Non smetteremo mai di leggere notizie negative sul fumo di sigaretta.





L'OMS ritiene il fumo, insieme alla pressione alta causata in particolare dall'eccesso di sale e dal sovrappeso, la prima causa di malattia e di mortalità prematura nei paesi industrializzati.  Il fumo danneggia praticamente ogni organo del corpo umano ed è in tutto il mondo il più importante fattore di rischio di malattia prevenibile.
Smettere di fumare è il miglior modo per ridurre il rischio di ammalarsi di incorrere in malattie cardiovascolari e polmonari.

Nonostante normalmente si associ il fumo al dimagrimento e smettere di fumare all'aumento di peso, esso predispone alla deposizione viscerale di grasso, ovvero quel tipo di grasso associabile alle malattie cardiovascolari e al diabete.
Nei fumatori è presente un'attenuazione degli ormoni oressizzanti (quelli che stimolano l'appetito) e probabilmente per questo i fumatori sono generalmente più magri, ma fumare in gravidanza è associato con una predisposizione nella prole alla preferenza per il cibo spazzatura.
Questo avviene grazie all'alterazione dei neurotrasmettitori dei circuiti cerebrali della ricompensa. Il bambino tenderà così ad associare i cibi spazzatura con lo stato di benessere, facilitando l'insorgere dell'obesità.
I figli di donne fumatrici hanno quindi maggiori probabilità di diventare adulti sovrappeso. Se una donna fuma in gravidanza ha inoltre più alte probabilità di aborto spontaneo, nascita pretermine, basso peso alla nascita.
Insomma tanti buoni motivi per non fumare più!

Chen et al   Front Pharmacol. 2012;3:147

Aggiornamento 28/7/2016

Essere sedentari è dannoso quasi quanto fumare per la salute.

Aggiornamento 28/8/2016

Fumatori leggeri (meno di 5 al giorno) o occasionali hanno 3 volte il rischio di ammalarsi di tumore dei non fumatori.

Aggiornamento 18/10/2016

Per i fumatori che hanno problemi renali, smettere di fumare dà vantaggi superiori a qualsiasi farmaco.
Il fumo passivo raddoppia la possibilità di avere un ictus.

Aggiornamento 8/11/2016

Il fumo aumenta la probabilità di tumore non solo con mutazioni del DNA, ma anche con azione sull'epigenoma, ossia la modulazione dell'espressione genica.

Aggiornamento 15/11/2016

Conferme sull'influenza negativa del fumo sulla formazione della materia bianca cerebrale.

Aggiornamento 8/12/2016

Il fumo si conferma dannosissimo per i reni, e può azzerare i vantaggi delle terapie per l'insufficienza renale.
Un nuovo studio dimostra che non esiste un livello sicuro di esposizione al fumo: anche una sigaretta al giorno è dannosa.

Aggiornamento 28/12/2016

Il fumo in gravidanza compromette la funzionalità renale del bambino; questa associazione è minore ma esiste anche per il fumo passivo dopo la nascita.

Aggiornamento 10/2/2017

Il fumo di terza mano (quello che rimane nell'ambiente) ha potenziale tossico nel modello animale, in particolare nei confronti delle topoline in gravidanza e della loro prole, alterando il peso corporeo e lo sviluppo del sistema immunitario

Aggiornamento 10/4/2017

Un genitore fumatore, anche al di fuori della gravidanza, altera le sue cellule riproduttive in modo da predisporre la prole per i tumori, in particolare la leucemia infantile

Aggiornamento 10/5/2017

Le colpe delle nonne: se tua mamma ha fumato in gravidanza, tuo figlio ha più rischio di essere autistico.
Aggiornamento 3/6/2017

Sei in gravidanza e fumi "poco"? Bastano 10 sigarette in 9 mesi per aumentare il rischio di effetti negativi (alterazione delle capacità cognitive, mnemoniche ecc

Aggiornamento 10/12/2017

Nuove notizie negative sul fumo in gravidanza
Aumenta il rischio di gravidanza extrauterina, aborto spontaneo, parto pretermine, morte in culla.
Il fumo riduce l'ossigeno in arrivo al cervello in formazione, aumentando il rischio di paralisi cerebrale. 
Viene compromessa la funzionalità mitocondriale e così tutte le funzioni cerebrali, tra cui la memoria.

Aggiornamento 28/1/2018
Una sigaretta al giorno conferisce un rischio cardiovascolare della metà rispetto a fumarne 20.
Non esistono quantità di fumo che non alzino il rischio.
Aggiornamento 21/2/2018
L'inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta incidono negativamente sullo sviluppo cerebrale del nascituro
Aggiornamento 28/5/2018
La caffeina assunta in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di obesità infantile.
Non essendo un nutriente essenziale, la prudenza invita a ridurne il consumo in questo periodo
Il fumo riduce la prestazione sportiva, oltreché riducendo la capacità polmonare, riducendo il flusso di nutrienti (ossigeno e substrati energetici) ai muscoli

Aggiornamento 21/6/2018
Il fumo è responsabile di uno dei paradossi degli obesi, per cui chi fuma pesa meno a causa dell'aumentata lipolisi dovuta alla nicotina, ma ha più malattie cardiovascolari.

Aggiornamento 21/7/2018
Una sigaretta al giorno aumenta il rischio di malattia cardiovascolare e ictus dal 48 al 74%

Aggiornamento 18/10/2018

Era già noto che il fumo di sigaretta in gravidanza influenza negativamente la salute della prole, ma ora nel modello animale si scopre che anche il padre, fumando, trasmette rischio di malattia per più generazioni, tramite modifiche epigenetiche nel DNA dello spermatozoo. In particolare si alterano i sistemi legati a noradrenalina e dopamina, che sono associati al disturbo di deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e al disturbo dello spettro autistico negli esseri umani

Aggiornamento 31/12/2018
Le bibite zuccherate aumentano il rischio di malattia renale (CKD) in una coorte di afroamericani.
In un editoriale abbinato allo studio hanno scritto gli autori: "Mentre alcune città statunitensi selezionate hanno ridotto con successo il consumo di SSB [bibite zuccherate] attraverso la tassazione, altre città hanno resistito agli sforzi di sanità pubblica per ridurre il consumo di SSB". "Questa resistenza culturale alla riduzione del consumo di SSB può essere paragonata alla resistenza culturale alla cessazione del fumo negli anni '60 dopo la pubblicazione del rapporto che dimostrava i suoi danni: negli anni '60 l'uso del tabacco era considerato una scelta sociale e non un problema di salute pubblica o sociale ".
In un editoriale di accompagnamento riservato alla "voce dei pazienti", Duane Sunwold ha spiegato di essere un paziente affetto da CKD che ha cambiato il suo modo di mangiare e bere per mettere la sua malattia in remissione.

Aggiornamento 6/2/2019
Fumare in gravidanza altera la trasmissione dopaminergica e non, nell'area tegmentale ventrale
Aggiornamento 1/3/2019

Il fumo induce ipertensione attraverso lo stress ossidativo e la disfunzione mitocondriale

Aggiornamento 25/3/2019

Il fumo attivo materno, il fumo passivo materno e il fumo paterno aumentano il rischio di difetti cardiaci congeniti (CHD) nella prole. Prevenire il fumo dei genitori durante la gravidanza è una priorità per la prevenzione delle CHD.

Aggiornamento 21/4/2019

Gli effetti negativi sulla salute del fumo di sigaretta durante la gravidanza - che includono basso peso alla nascita, ritardo dello sviluppo intrauterino, parto prematuro, mortalità infantile e ritardi di sviluppo a lungo termine - sono ben conosciuti. Il rischio di morte improvvisa in culla raddoppia per chi abbia avuto una mamma fumatrice, anche per una sola sigaretta al giorno. Ma non è mai troppo tardi per smettere, e smettere all'inizio della gravidanza riduce del 20% il rischio di parto pretermine.

Il fumo aumenta il rischio di dermatite atopica


Aggiornamento 7/5/2019

Durante la gravidanza, la scarsa esposizione ai raggi solari (stagione invernale), obesità, stato socioeconomico basso, lo stile di vita (fumo) e uso di farmaci sono legati a riduzione del passaggio di Vitamina D al feto.


Aggiornamento 9/7/2019

L'obesità infantile è un problema mondiale, perché chi ha questa condizione sarà probabilmente un adulto sovrappeso o obeso e maggiori sono gli anni con eccesso ponderale maggiore è il rischio per la salute.  Tra i fattori che aumentano il rischio, l'eccesso ponderale della madre e l'aumento di peso in gravidanza, il diabete gestazionale.
"Le donne incinte dovrebbero seguire uno stile di vita sano, evitare la malnutrizione e il fumo e moderare l'assunzione di zucchero per ridurre il rischio di adiposità infantile".
L'allattamento al seno dovrebbe essere incoraggiato per i suoi numerosi effetti benefici. Le evidenze non sono conclusive sui tempi di svezzamento, probiotici e prebiotici.

Nei bambini, l'eccesso di assunzione di proteine, il consumo di bevande zuccherate e il sonno ridotto sono associati a maggiore adiposità durante i primi 2 anni di vita.

Aggiornamento 12/7/2019

Fumo, interferenti endocrini e inquinamento riducono i livelli di vitamina D attiva, impedendo la sua trasformazione.

Aggiornamento 19/12/2019

I figli di mamme fumatrici tendono a mangiare di più e ad essere più grassi e hanno inferiore spesa energetica

Aggiornamento 29/12/2019

Forse smetter di fumare favorisce l'aumento di peso anche grazie ai cambiamenti del microbiota

Aggiornamento 18/4/2020
Per le persone che assumono cortisone e sono a rischio di osteoporosi, per il trattamento non farmacologico "Si consiglia il raggiungimento e il mantenimento di un'adeguata assunzione dietetica di calcio (che è di 700-1.200 mg al giorno) e di vitamina D (livello sierico ≥20 ng/mL; ≥50 nmol/L), con l'uso di supplementi appropriati ove necessario. L'American College of Rheumatology ha raccomandato una dose di 1,0–1,2 g di calcio e 600–800 UI di vitamina D al giorno. La modifica dello stile di vita comprende una dieta ben bilanciata, il controllo del peso nell'intervallo raccomandato, l'abbandono del fumo, la prevenzione del consumo eccessivo di alcol e un regolare esercizio coi pesi su misura per il singolo paziente". Aggiungerei magnesio (fondamentale per far funzionare la vitamina D) e la vitamina K2.
Aggiornamento 30/4/2020
Il fumo peggiora la malattia COVID19 probabilmente aumentando l'espressione dei recettori ACE2, che vengono usati dal virus per entrare nelle cellule
Aggiornamento 13/6/2020
Anche fumare poche sigarette al mese (fino a 10) aumenta la mortalità in maniera significativa rispetto al non fumare
Aggiornamento 17/7/2020
I danni indotti dal tabacco
Aggiornamento 14/9/2020

Fumare nel primo trimestre di gravidanza aumenta il rischio di figli sovrappeso. In particolare "smettere di fumare nel primo trimestre è associato allo stesso rischio di parto pretermine e di piccole dimensioni per l'età gestazionale, ma con un rischio più elevato di sovrappeso infantile. Ridurre il numero di sigarette, senza smettere, ha effetti benefici limitati. Il fumo paterno sembra essere associato, indipendentemente dal fumo materno, al rischio di sovrappeso infantile. Le strategie di popolazione dovrebbero concentrarsi sulla prevenzione del fumo da parte dei genitori prima o all'inizio, piuttosto che durante la gravidanza".

Aggiornamento 26/3/2021

L'aderenza a 5 fattori (niente bibite gassate e caffè, niente fumo, dieta sana, movimento moderato, mantenere un peso corretto) riduce il reflusso nel 68% delle donne.

Aggiornamento 30/4/2021

I metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio possono creare stress ossidativo e favorire malattie autoimmuni della pelle come psoriasi e vitiligine. Agiscono anche prendendo il posto degli altri metalli necessari per la funzionalità dell'organismo, come rame, ferro, zinco, selenio, riducendo il glutatione e alterando la funzione di alcuni enzimi. Le principali fonti sono cibo contaminato, esposizione lavorativa e fumo. Zinco e selenio possono contrastare i danni di questi metalli.

Aggiornamento 12/12/2021

La tendenza a prendere peso quando si smette di fumare potrebbe dipendere dal tipo di batteri intestinali, che rilasciano alcuni fattori che influenzano il metabolismo energetico

Aggiornamento 17/7/2022

Il fumo non fa male solo ai polmoni ma anche agli altri organi. Per esempio il fegato che deve smaltire il carico tossico.
Il fumo è così associato alla progressione della steatosi epatica e al rischio di tumore epatico ed è particolarmente dannoso nei trapiantati.
Smettere di fumare può aiutare nella regressione delle malattie epatiche e ridurre il rischio tumorale.

Aggiornamento 17/10/2022

Assumere più verdure crucifere (cavoli e simili) è associato a minori danni al DNA in fumatori ed ex fumatori

Aggiornamento 5/1/2023

La supplementazione con vitamina C appare ridurre i danni alla respirazione nella prole di donne che fumano in gravidanza. Ovviamente il consiglio dovrebbe essere quello di non fumare, soprattutto in gravidanza.

Aggiornamento 10/4/2023

La dipendenza da cibo può essere considerata, per caratteristiche, simile a quella da tabacco (compulsione, ricerca, trascurare il resto, difficoltà a fermarsi ecc.). Almeno nel breve termine, un approccio una dieta lowcarb fatta da cibi "veri" può ridurre la dipendenza, con buona pace di quelli "mangi un po' di tutto".

Aggiornamento 5/6/2024

Si conferma l'utilità della vitamina C durante la gravidanza nel migliorare la funzionalità respiratoria di bambini nati da donne fumatrici. Si riduce anche la tendenza ad avere sibili. Lo studio dimostra anche indirettamente un collegamento tra sibili nella prole e fumo in gravidanza. L'indicazione continua ad essere quella di non fumare.

Aggiornamento 11/6/2024

Qualche info sull'obesità infantile.
Nel mondo circa un bambino su 5 è affetto da sovrappeso.
Il paese messo peggio è Portorico, con il 28% di bambini affetti da obesità. L'Italia ha una prevalenza stimata all'8,49%.

La condizione aumenta il rischio di numerose patologie e condizioni: "I bambini e gli adolescenti obesi hanno una probabilità 1,4 volte maggiore di sviluppare prediabete, una probabilità 1,7 volte maggiore di sviluppare asma, una probabilità 4,4 volte maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa e una probabilità 26,1 volte maggiore di sviluppare il fegato grasso rispetto a coloro che sono di tipo peso sano".
Tra i fattori positivamente associati precedenti alla nascita, elevato indice di massa corporea materno prima della gravidanza, aumento di peso gestazionale, diabete gestazionale e fumo materno.
Un peso alla nascita inferiore a 1500g pare associato a obesità centrale.
Quali altri fattori associati? Saltare la colazione, fare 3 pasti al posto che 5 (quindi fare le merende al posto che soli 3 grandi pasti appare protettivo), scarsa attività fisica, uso degli schermi ("attraverso una maggiore esposizione al marketing alimentare, un aumento del consumo di cibo "senza pensare" mentre si guardano gli schermi, la riduzione del tempo trascorso in attività fisiche, il rafforzamento dei comportamenti sedentari e una riduzione della durata del sonno").

Sono necessari provvedimenti politici per ridurre il tasso di bambini e adolescenti sovrappeso.

Aggiornamento 25/7/2024

È possibile individuare nei neonati alcuni batteri e metaboliti che potrebbero essere segno di diagnosi di autismo (ASD) o ADHD negli anni successivi.
Tra i batteri, i Coprococcus sono protettivi mentre i Citrobacter aumentano il rischio.
Si è individuata anche una carenza di Akkermansia nei bambini con ASD, suggerendo che il suo effetto antinfiammatorio possa essere benefico e lo strato di muco importante per la salute nervosa. Anche i bifidobatteri, noti per favorire la produzione di dopamina, appaiono ridotti.
La disbiosi è inoltre presente negli anni successivi. "I dati indicano che la disbiosi non è esclusivamente il risultato di cambiamenti nella dieta post-diagnosi, ma piuttosto esisteva prima della diagnosi, fornendo preziose informazioni sullo sviluppo iniziale di queste condizioni. In molti casi, le differenze nel microbioma infantile indicavano sintomi precoci dell’umore e del tratto gastrointestinale anche a 2,5-5 anni".
Nel cordone ombelicale la carenza di acido linolenico (precursore degli omega 3 a lunga catena) è associato a maggiore rischio.
Alcune sostanze tossiche come i PFAS si trovano in maggiore concentrazione invece.
Altri fattori individuati sono: parto pretermine, infezioni, stress, uso di antibiotici (che alterano la flora), fumo da parte dei genitori e il genotipo HLA DR4-DQ8 (quello della celiachia, per capirci)

Questi dati aprono le porte ai legami ambientali con questi disordini neurologici e a diagnosi e misure preventive precoci. L'idea è che questi fattori alterino, in persone predisposte, il neurosviluppo, soprattutto aumentando infiammazione e stress ossidativo.
Ulteriori studi dovranno dimostrare la causalità delle associazioni.

Aggiornamento 31/7/2024

Secondo una ricerca l'obesità in gravidanza può essere aggiunta alle cause di morte improvvisa infantile, la cosiddetta morte in culla (SIDS).
Il 5,4% di queste morti è direttamente riconducibile all'obesità materna.
Il rischio aumenta in modo lineare al crescere del BMI.
Il rischio aumenta del 10, 20 e 39% rispettivamente nelle classi I, II e III di obesità.
Tra i possibili meccanismi, l'ostruzione delle vie aeree dovuta al seno più grande o alla condivisione del letto, le apnee in gravidanza (che aumentano il rischio di eventi avversi e può causare stress ossidativo che altera la crescita del nascituro).

Un altro forte fattore è il fumo in gravidanza, che aumenta di 5 volte il rischio.

Aggiornamento 1/10/2024

Una sigaretta al giorno prima o durante la gravidanza è sufficiente per alzare del 16% il rischio di malattia neonatale severa (necessità di ventilazione assistita immediatamente dopo il parto; ventilazione assistita per più di sei ore; Ricovero in terapia intensiva neonatale per ventilazione meccanica continua; terapia sostitutiva con tensioattivi; sospetta sepsi; convulsioni o gravi problemi neurologici).

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