Il cibo ultraprocessato è legato a crescenti preoccupazioni per la salute.
Una recente posizione scientifica dell'AHA (cardiologi americani) fa un po' di chiarezza sui cibi ultraprocessati (UPF), quelli che fino a poco tempo fa chiamavamo junkfood, caratterizzati soprattutto dall'essere composti da più ingredienti, spesso tutti privati di nutrienti durante il processo industriale di produzione, insieme alla presenza di sale, zucchero e grassi che aumentano la palatabilità e quindi ci rendono desiderosi di mangiarne sempre più, senza indurre sazietà, con chiari effetti sul girovita.
Oltre a provare a definire gli UPF, hanno anche deciso di descrivere ciò che è sano, creando una sincope in alcuni brontonutrizionisti che dicono che il cibo sano non esiste.
Il sommario recita così: "Col termine alimenti ultraprocessati (UPF) definiamo un nuovo modo di descrivere gli alimenti in base all'utilizzo di determinati additivi, distinti dai nutrienti tradizionali e dagli ingredienti naturali. Gli UPF inducono una preoccupazione crescente a causa del consumo diffuso e del potenziale impatto sui rischi per la salute. [...] La maggior parte degli alimenti contenenti additivi industriali è anche ricca di grassi nocivi, zuccheri aggiunti e sale. Sebbene gli additivi siano parte del problema, il problema principale è che bambini e adulti negli Stati Uniti consumano quantità eccessive di alimenti UPF carenti dal punto di vista nutrizionale. Tra questi rientrano bevande zuccherate, carni lavorate, cereali raffinati, caramelle, prodotti da forno e patatine, comunemente definiti "cibo spazzatura"."
I consigli sono ovviamente di "Ridurre l'assunzione della maggior parte dei cibi UPF, in particolare il cibo spazzatura, e sostituire la maggior parte dei cibi UPF con opzioni più sane come verdura, frutta, cereali integrali, legumi, frutta secca, semi, oli sani e fonti di proteine magre.
Tuttavia, non tutti i cibi UPF sono dannosi. Alcuni tipi di pane integrale, yogurt a basso contenuto di zucchero, salse di pomodoro e creme spalmabili a base di frutta secca o legumi sono di migliore qualità alimentare, sono stati associati a migliori risultati in termini di salute e sono accessibili, consentendone la possibile inclusione nelle diete. Questi prodotti alimentari dovrebbero essere monitorati e riformulati se i dati futuri mostreranno danni alla salute generale."
Le diete ricche in UPF sono fortemente legate a effetti avversi sulla salute.
Non esiste ancora un consenso sulla definizione, ma questo è legato al fatto che " alcuni alimenti ricchi di nutrienti con caratteristiche UPF possono essere neutri o addirittura benefici per la salute. Inoltre, criteri come l'uso di additivi per la palatabilità sono spesso soggettivi, limitando ulteriormente il consenso su una definizione chiara".
Diverse società scientifiche hanno provato a fare una classificazione, dividendo gli alimenti in non processati, minimamente processati, processati, ultraprocessati o simili categorie, ma senza uniformità nel caratterizzare le categorie. Questo è un limite ma non è comunque una scusa per negare il problema che abbiamo col consumo di questi alimenti.
L'articolo fornisce anche gli ingredienti/additivi utili per verificare che un alimento sia UPF (in figura).
"Molti UPF contengono più additivi. In questo esempio, i nuggets vegetali contengono metilcellulosa e lecitina (emulsionanti), nonché difosfati (addensanti). †Le classi di additivi cosmetici includono (1) agenti di carica, (2) agenti carbonatanti, (3) coloranti, (4) emulsionanti, (5) sali emulsionanti, (6) aromi, (7) esaltatori di sapidità, (8) agenti schiumogeni, (9) agenti gelificanti, (10) agenti di rivestimento, (11) dolcificanti e (12) addensanti e antischiuma. ‡Le classi di sostanze alimentari senza uso culinario (EG, ingredienti non additivi) includono (1) varietà di zuccheri (EG, fruttosio, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, "concentrati di succhi di frutta", zucchero invertito, maltodestrina, destrosio, lattosio e altri zuccheri aggiunti di raro uso culinario), (2) oli modificati idrogenati o interesterificati, (3) amidi modificati e (4) fonti proteiche (EG, proteine idrolizzate, isolati di proteine di soia, glutine, caseina, proteine del siero del latte e "carne separata meccanicamente"). §Gli UPF subiscono anche lavorazioni fisiche o chimiche industriali sequenziali (ad esempio, estrusione, stampaggio, prefrittura, frazionamento, macinazione, idrolisi, idrogenazione o modifiche chimiche), esposizione a imballaggi e contaminanti neoformati e marketing".
Gli UPF sono responsabili di una transizione nutrizionale verso una minore qualità dietetica, essendo privi di nutrienti utili ma ricchi in calorie.
Gli effetti diretti sulla salute sono molteplici.
La perdita della matrice alimentare e delle fibre comportano un rapido assorbimento dei nutrienti, con conseguente aumento di glicemia e insulina e successiva ipoglicemia, che fa aumentare l'appetito e altera la sua regolazione. La consistenza degli alimenti UPF spinge ad assumere più calorie a causa della consistenza e della scarsa sazietà indotta, con conseguente aumento di peso. Vengono stimolati i meccanismi di reward, inducendo dipendenza dai cibi UPF.
Gli UPF modulano negativamente il microbiota, la permeabilità intestinale e gli ormoni intestinali. Sono inoltre ricchi di sostanze dannose come gli AGEs, le ammine eterocicliche, l'acrilamide e derivati della plastica come ftalati, BPA e microplastiche (a causa del packaging).
Tra i pericoli per la salute, quello più certo è legato alla salute cardiovascolare, mentre le evidenze sono crescenti per l'insostenibilità ambientale e la comprensione dei meccanismi di nocività.
Come accennato all'inizio, la posizione si spinge anche a fare un elenco di cibi insalubri e cibi sani, chiarendo che ormai, prove scientifiche alla mano, la differenza tra i cibi è piuttosto netta, e, anche se di solito non è necessario eliminarli completamente, gli effetti sulla salute ci sono.
Per classificarli, oltre alla qualità nutrizionale, si fa anche cenno alla necessità di cucinare i cibi sani e al loro costo relativamente alto, contrapposto al basso prezzo e alla pronta consumabilità degli alimenti UPF. Alimenti come pasta e pane fresco bianchi, formaggi duri e alimenti derivati da quelli sani vengono classificati in giallo, ossia da consumare in moderazione.
L'articolo conclude ribadendo in sostanza di ridurre al minimo gli UPF e privilegiare gli alimenti, in particolare quelli vegetali, nella loro forma naturale.
Nessun commento:
Posta un commento