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martedì 26 novembre 2013

Alimenti salvadenti



La carie è il processo degenerativo dei tessuti dentali, che distrugge in particolare lo smalto e la dentina. Questo accade quando il processo di rimineralizzazione e demineralizzazione sono sbilanciati verso il secondo. Una delle principali cause è la proliferazione della placca batterica, che consuma i tessuti del dente.

http://www.photoxpress.com/photos-candy-caries-sweet-13604886


Oltre alla corretta igiene orale, esistono scelte alimetari che possono aiutarci a prevenire le carie e salvare i denti, facendoci risparmiare molti soldi che non dovremo dare alla categoria più odiata del mondo, gli odontoiatri.
In generale, una ricchezza di prodotti raffinati (pane, pasta e riso bianchi ad esempio) incrementa la presenza di batteri cariogeni, mentre un'alimentazione a ridotto contenuto di questi prodotti ha effetti opposti.
Lo zucchero e le bibite zuccherate hanno effetti deleteri.
A parte un corretto apporto di calcio e soprattutto vitamina D, che non troviamo solo nei latticini, il tè verde, per la sua ricchezza in catechine è quello che sembra agire meglio.
Altri alimenti che hanno potenziale anticarie, dimostrato per ora solo in laboratorio sono: le mele, i semi di uva e il vino rosso, per la loro ricchezza in proantocianidine, la noce moscata grazie al macelignano, i semi di cumino, il caffè, classico e d'orzo, per il contenuto in melanoidine, la cicoria e i funghi, grazie all'acido quinico.
Gli alimenti che hanno invece mostrato efficacia anche in vivo sono: il propoli (antibatterico), il cacao (amaro!), i mirtilli e l'aglio, grazie alle procianidine, la liquirizia (pura!) che contiene il glicirrizolo A.
Un prodotto ad uso topico potrebbe essere l'olio di olivello spinoso, ricco di antiossidanti. Quest'olio sembra avere anche proprietà antiaterogene e cardioprotettive.

Un buon motivo per prevenire le carie è anche quello di evitare l'amalgama dentale, purtroppo usata ancora oggi.
Le otturazioni in amalgama contengono circa il 50% di mercurio, un metallo estremamente tossico, in particolare per il cervello. Il personaggio di Alice, il Cappellaio matto, non è totalmente inventato, ma deriva dal fatto che anni fa i cappellai erano esposti al mercurio per ragioni lavorative, e dopo alcuni anni il loro cervello era completamente andato.

Le associazioni di dentisti, tra cui il mio (ex), continuano a sostenere che non ci siano pericoli nell'amalgama dentale.
Queste persone, che sostengono che "non è dimostrato che l'amalgama dentale dia problemi", sappiano che l'OMS ha stabilito che non esiste una soglia sotto il quale il mercurio non dia problemi, ovvero qualunque ingestione seppur minima è potenzialmente dannosa.
Avere otturazioni in amalgama è associato con problemi di tipo neurologico, sia motori che mentali, epatici, renali, immunitari, di sviluppo fetale. E addirittura con una sindrome simile alla sclerosi multipla.
Uno studio ha messo in evidenza una correlazione tra numero di otturazioni in amalgama e incidenza di tumori, malattie mentali, neurologiche, tiroidee, respiratorie, oculari. La correlazione non è stata considerata "causale" (sic).
Il solo utilizzo è in ogni caso fonte di inquinamento per l'ambiente.





Meno male che esistono pure associazioni contro questo tipo di cure.
Nel caso abbiate già otturazioni in amalgama, è consigliabile assumere vitamina C (in combinazione con glucani e resveratrolo), coriandolo e alga clorella, soprattutto nel periodo prima e dopo la rimozione, per agevolare la detossificazione. 

Un altro argomento scottante e molto controverso è quello del fluoro, aiuta o no?
Il fluoro viene ritenuto capace di rinforzare i denti e le ossa, prevenendo le carie.
Sicuramente il suo eccesso è tossico per la tiroide. Inoltre pare neurotossico nei bambini, per cui dovrebbero probabilmente usare un dentifricio privo di fluoro, o a scarso contenuto, o usarlo solo saltuariamente. Alcuni ricercatori spagnoli lo sconsigliano anche per gli adulti, sempre a causa della neurotossicità. Recentemente l'autorevole rivista Lancet ha classificato il fluoro come neurotossico certo, ed è stato individuato un effetto predisponente per il diabete. Tutti questi effetti sono dovuti probabilmente all'induzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS)
La fluorosi pare possa avere luogo solo con un eccesso di fluoro con i denti in formazione, cioè durante la vita prenatale e i primi anni di vita.
Negli USA, dopo che per anni è stato aggiunto fluoro all'acqua di rubinetto, ormai si parla di defluorazione, per evitare che ci sia un'esposizione totale (acqua da bere, dentifricio, integratori, collutori) troppo alta sicuramente dannosa.


https://www.facebook.com/FluorideActionNetwork

Update gennaio 2015

La curcumina appare essere protettiva dalla neurotossicità del fluoro (segnalato da earthweareone.com)

Update maggio 2015

Negli USA ammettono di aver esagerato con fluoro. Una revisione Cochrane evidenzia che non vi è prova sufficiente per fluorare l'acqua, mentre c'è che aumentando il fluoro aumenti il rischio di fluorosi.

Update settembre 2015

Harvard conferma che col fluoro non si deve esagerare non solo nei bambini ma anche per il resto della vita. Vi è un effetto additivo con gli altri neurotossici, come piombo, arsenico, mercurio ecc.
Una revisione Cochrane evidenzia che vi è solo una piccola evidenza che la fluorazione dell'acqua prevenga le carie.

Update dicembre 2015

La fluorazione dell'acqua appare contribuire all'epidemia di ipoiroidismo.

Update marzo 2016

Secondo la collaborazione Cochrane vi è scarsa evidenza che fluorare l'acqua e gli alimenti riduca le carie.

Update settembre 2016

Il fluoro contenuto naturalmente nell'acqua sembra essere protettivo nei confronti del diabete, mentre le acque addizionate ne aumentano il rischio.
Il dott. Oz denuncia la pericolosità dell'amalgama.

Update novembre 2016

Alcuni modi naturali per sbiancare i denti.
I bambini con un BMI più alto hanno più probabilità di avere un batterio che favorisce le carie. Anche lo zucchero si conferma deleterio.

Update marzo 2017
Il riso è noto per contenere naturalmente arsenico, un elemento chimico che alza il rischio di malattie tra cui alcuni tumori. Purtroppo questo cereale tende ad assorbirlo dal terreno.
Quali sono le quantità indicate come sicure? 100 grammi al giorno per gli adulti e 30 per i bambini non sembrano alzare il rischio di malattia.
Il fluoro può indurre danno ossidativo, alterando anche il metabolismo energetico. Può ridurre il quoziente intellettivo e favorire l'insorgere del diabete.

Update aprile 2017
La relazione tra zucchero e carie dal sito Authoritynutrition.com
La salute delle gengive influenza tutto il corpo: se non c'è, aumenta il rischio tumorale.
Aggiornamento 15/10/2017

Il fluoro nell'alimentazione materna sembra associato con ridotto QI nel bambino in uno studio. Questo risultato va confermato da altri studi

Aggiornamento 1/11/2017

L'arsenico può aumentare il rischio tumorale anche anni dopo la sua esposizione

Aggiornamento 27/11/2017

Il fluoro in eccesso si conferma negativo per le ossa, la carenza di vitamina D invece si conferma legata ad alterata formazione dentaria

Aggiornamento 6/12/2017

La rimozione delle amalgame dentarie ha ridotto gli anticorpi tiroidei nelle persone con Hashimoto e con sensibilità al mercurio. Anche altre malattie autoimmuni ne traggono giovamento.
L'analisi del report della commissione europea sull'amalgama dà dati ben diversi da quelli propagandati dai pompieri, e la tiroide è un organo che spesso ne risente.

Aggiornamento 31/1/2018

Il mercurio può essere uno stimolo ambientale per l'autoimmunità. Questo capita con le amalgame in caso di sensibilità individuale, e col mercurio inorganico in maniera maggiore rispetto al mercurio organico.

Aggiornamento 8/3/2018

Probiotici e prebiotici hanno interessanti prospettive nella cura orale

Aggiornamento 12/5/2018

L'alcol, si sa, è un ottimo disinfettante, purtroppo però nei forti bevitori fa fuori i batteri buoni e favorisce la crescita di quelli cattivi a livello orale. In questo modo può promuovere le malattie dei denti e altre condizioni patologiche, per esempio quelle autoimmuni. Questi i risultati di uno studio fatto su oltre 1000 americani. Anche i collutori a base alcolica sono probabilmente da evitare

Aggiornamento 16/5/2018

Fluoro e alluminio come possibili cause ambientali di eccitotossicità nell'autismo.

Aggiornamento 20/10/2018

L'arsenico risulta tossico per il rene anche a livelli molto bassi, alterando la metilazione del DNA  e inducendo fibrosi.

Aggiornamento 21/10/2018

La malattie dentali con perdita di osso e recessione delle gengive hanno come colpevole l'alterazione dei batteri orali.
Ecco perché prendercene cura con corretta alimentazione e eventualmente probiotici.
Queste alterazioni spesso si manifestano anche in malattie autoimmuni, coliti ecc

Aggiornamento 28/11/2018
Interessantissimo articolo su come la carie sia dovuta soprattutto ad alterazioni della dentina determinate sia dagli alimenti (troppi carboidrati) che da alterazioni ormonali che bloccano il nutrimento e la detersione della dentina.

Aggiornamento 6/12/2018

L'eccesso di fluoro in gravidanza appare neurotossico e può aumentare il rischio di deficit di attenzione (ADHD)

Aggiornamento 8/1/2019

Alcuni tipi di filo interdentale aumentano l'esposizione ai perfluoroalchili (PFAS), sostanze legate a cancro ai reni e ai testicoli, malattie della tiroide, colesterolo alto, basso peso alla nascita, diminuzione della fertilità ed effetti sul sistema immunitario. Altri elementi contaminanti sono l'acqua inquinata e il packaging di alcuni alimenti.
Aggiornamento 28/1/2019

Porphyromonas gingivalis, l'agente patogeno chiave nella parodontite cronica, è stato identificato nel cervello dei pazienti con malattia di Alzheimer. Le proteasi tossiche del batterio sono state identificate anche nel cervello dei pazienti di Alzheimer, e i livelli correlano con la proteina tau, quella che si altera nella malattia. Bloccando queste proteasi si può rallentare e prevenire la malattia
Un altro motivo per avere una buona igiene orale e usare probiotici orali.

Aggiornamento 2/3/2019

Il BPA viene rilasciato nella saliva dopo alcuni impianti dentali che contengono suoi derivati

Aggiornamento 9/3/2019

La berberina nel modello animale modula la flora intestinale e riduce il rischio di parodontite e perdita di osso legata all'invecchiamento

Aggiornamento 10/3/2019

Avete presente quei collutori che eliminano il 99,9% di batteri nella bocca? Sfortunatamente eliminano anche quelli buoni. La flora orale è importante quanto quella intestinale, e la sua alterazione è legata ad Alzheimer, diabete, obesità, artrite reumatoide, tumori ecc. L'ultima che si è scoperta è che i batteri orali buoni rilasciano nitriti che servono ad abbassare la pressione sanguigna, ed eliminarli aumenta il rischio di ipertensione. Basta una settimana di sciacqui con clorexidina per 2 volte al giorno per alterare significativamente la pressione in soggetti sani.

Aggiornamento 8/4/2019

Il fluoro in piccole dosi può essere utile per ossa e denti, ma una dose poco più alta crea problemi neurologici. La fluorosi può portare all'apoptosi dei neuroni spinali nei ratti.
Il fluoro può entrare nel cervello attraverso la barriera emato-encefalica. L'assunzione a lungo termine di fluoro può causare la ritenzione di fluoruro eccessivo nel cervello e influire sulla normale funzione fisiologica delle cellule cerebrali. Inoltre, il fluoruro può accumularsi nel tessuto cerebrale fetale attraverso la barriera placentare.
il fluoruro esercita il suo effetto tossico sullo sviluppo e sulla differenziazione delle cellule nervose del cervello della prole e porta a disturbi mentali della prole. Recenti studi hanno dimostrato che l'assunzione di fluoro è significativamente (e inversamente) correlata con l'intelligenza dei bambini.

Aggiornamento 23/4/2019
La dieta antinfiammatoria migliora le condizioni delle gengive.
"Entro i limiti, lo studio ha dimostrato che la gengivite è profondamente influenzata dalla dieta. La dieta antinfiammatoria è stata in grado di ridurre significativamente l'infiammazione gengivale in un intervallo clinico rilevante e indurre la perdita di peso.


Aggiornamento 6/5/2019
Chi ha molte copie del gene per l'enzima amilasi salivare tende ad avere una diversa flora, con ricchezza di Ruminococcus, che tendono a far ingrassare perché degradano l'amido resistente e fanno assimilare più calorie. Hanno inoltre più Porphyromonas, batteri associati alle parodontiti.
Queste persone probabilmente starebbero meglio con una dieta low-carb.

Aggiornamento 8/6/2019
Le carie potrebbero dipendere da uno sbilanciamento del sistema immunitario e non solo dai batteri

Aggiornamento 11/6/2019

Articolo del dott Giordano

La Pulizia della lingua e i batteri orali presenti nella bocca sono importantissimi per la produzione di ossido nitrico (NO) e la conseguente salute. Vediamo perché.
Tre fatti che contribuiscono a farci ammalare e ad invecchiare male:
1) Alla fine dei filamenti di DNA ci sono i Telomeri che proteggono il DNA, ma nel tempo questi telomeri vanno accorciandosi e alla fine si erodono quasi a zero e gli errori si insinuano durante la replicazione cellulare e quindi ogni nuova generazione di una cellula è in qualche modo una copia difettosa del suo progenitore, che porta al funzionamento degradato dei tessuti e alla morte cellulare.
2) I mitocondri nelle cellule incominciano a non funzionare bene, e siccome sono la sorgente della produzione di energia, la cellula finisce per non avere sufficiente energia per le sue funzioni e processi e si ammala e/o lavora in maniera disfunzionale fino alla sua morte.
3) Il terzo problema sono le cellule staminali, che sono capaci di rigenerare nuove cellule dei vari tessuti e organi, ma che nel corso degli anni diminuiscono di numero e diventano sempre meno capaci di differenziarsi da cellule totipotenti a cellule specifiche dei tessuti e organi.
Ebbene l'ossido nitrico controlla la telomerasi, che è l'enzima che aggiunge telomeri alle estremità del DNA, l'ossido nitrico controlla la biogenesi di nuovi mitocondri, l'ossido nitrico è il segnale cellulare che dice alle cellule staminali di andare a riparare i danni celluari e tissutali. L'Ossido nitrico è quindi estremamente importante!
Abbiamo bisogno di batteri che riducono i nitrati in bocca per utilizzare il nitrato che ricaviamo mangiando verdure a foglia verde, rucola, barbabietola nella nostra dieta. Senza questi batteri, non otteniamo i benefici di una dieta salutare. 
I batteri che riducono i nitrati generano nitriti e ossido nitrico che sono entrambi cardioprotettivi, riducono la pressione sanguigna e mantengono la normale funzione cardiovascolare.

Almeno il 50% della nostra produzione giornaliera di ossido nitrico proviene dalla nostra dieta e dai batteri orali.
Ma l'ossido nitrico ha molte altre funzioni, ma quasi sempre collegate alla sua azione fondamentale: migliorare il flusso sanguigno e migliorare l'ossigenazione cellulare.
Alla fine ogni malattia, dal punto di vista cellulare e molecolare, si presenta come insufficiente flusso sanguigno e in ultima istanza come insufficienza di ossigeno nelle cellule.
È tempo di rivalutare le nostre pratiche quotidiane.
L'uso di saponi antibatterici, collutorio antisettico, uso eccessivo di antibiotici e antiacidi e di dentrifici al fluoro rovinano la microflora orale della bocca che è fondamentale per la produzione dell'ossido nitrico (NO). Il corpo umano è molto più intelligente di noi. Se diamo al corpo ciò di cui ha bisogno, si cura. Se rimuoviamo le barriere che interrompono il funzionamento del corpo, inizia a guarire se stesso.
La pulizia della lingua con un pulisci lingua o nettalingua, riveste un ruolo importantissimo perché consente di eliminare meccanicamente i batteri cattivi e alimentare viceversa l'attività dei batteri buoni responsabili della riduzione dei nitrati a nitriti e ossido nitrico.
Se stai invecchiando hai bisogno di ossido nitrico. Invecchiando perdiamo la nostra capacità di produrre NO. Di fatto circa il 10-12% ogni dieci anni a partire dalla nostra adolescenza e dai primi anni '20. Se hai più di 40 anni, senza dubbio hai bisogno di ossido nitrico anche se non hai nessun sintomo clinico. La perdita di ossido di azoto è il primo evento all'inizio e la progressione di un certo numero di condizioni croniche legate all'età. Potresti essere carente di NO per un paio d'anni prima di sviluppare eventuali segni clinici di carenza.
Come soglia del corpo verso il mondo esterno, la cavità orale è uno degli ambienti più ecologicamente dinamici e più studiati del corpo. Sequenziamento indipendente dalla coltura del ribosoma batterico 16S ha suggerito una stima di 50-100 miliardi di batteri nella bocca, comprendente circa 700 specie batteriche identificate. Fino all'80% dei batteri orali sono dominati da circa 200 specie nei Phyla Firmicutes (in particolare Streptococcus, Veillonella, Granulicatella, Gemella spp .) e Proteobacteria (in particolare Neisseria, Haemophilus spp .), Con contributi di Bacteroidetes, Actinobacteria e Fusobacteria totale al 95% di tutti i microbioti orali identificati. Ulteriore diversità esiste tra le varie microecologie della bocca, come la superficie del dente, la gengiva, il palato duro e molle, e anche regionalmente sulla lingua. La variazione locale dei membri microbici "core" specifici del sito parla della eterogeneità delle influenze dell'esperienza delle comunità batteriche, inclusi fattori ospiti come età, dieta, geografia e salute orale.
Le comunità di microbiomi della lingua sono di interesse generale nella medicina orientale (medicina cinese in particolare), perché l'aspetto del rivestimento della lingua è considerato una manifestazione di salute sistemica. 
La pulizia della lingua è considerata importante in medicina ayurvedica e nelle pratiche yoga di purificazione.
Nella medicina occidentale l'interesse si è focalizzato sul ruolo del microbioma nei disordini della mucosa, e in odontoiatria il microbioma della lingua ha associazioni significative con alitosi. La pulizia regolare della lingua è raccomandata dall'American Dental Association in base all'evidenza che la pulizia può ridurre la gravità dell'alitosi.
Ma la pulizia della lingua assume una nuova importanza dal punto di vista della regolazione della pressione sanguigna, poiché la pulizia quotidiana della lingua sembra favorire l'aumento dell'abbondanza e dell'attività metabolica delle specie che metabolizzano nitrati / nitriti, come H. parainfluenza e il commensale Neisseria spp. determinando alla fine la sintesi dell'Ossido Nitrico (NO), di cui abbiamo visto sopra il fondamentale ruolo nel mantenerci in salute ed evitare un cattivo invecchiamento.
La diagnosi della lingua è uno strumento diagnostico non invasivo, semplice e prezioso, che è stato ripetutamente testimoniato dai clinici della medicina tradizionale cinese (MTC) per almeno 3.000 anni. La MTC tratta l'aspetto della lingua come una manifestazione esterna dello stato del corpo umano.
I professionisti MTC differenziano le condizioni dei singoli pazienti in base alle sindromi TCM ("ZHENG" in cinese), che vengono utilizzate come riassunto olistico dello stato del paziente e sono determinate principalmente dal colore e dalla struttura del rivestimento della lingua del paziente oltre a altri sintomi. 
La sindrome del raffreddore e la sindrome bollente sono le due sindromi più comuni e rappresentative che rappresentano due condizioni opposte ma correlate del corpo umano e sono identificate da un rivestimento "bianco-grasso" e "giallo-denso" della lingua, rispettivamente. Queste sindromi sono state utilizzate per caratterizzare lo stato del paziente in molte malattie o condizioni, tra cui infiammazione, infezione e stress, oltre a disordini immunitari ed endocrini.

Aggiornamento 29/6/2019

Il triclosan, un antibatterico presente in alcuni cosmetici e dentifrici, recentemente bandito negli USA dai saponi per le mani, può aumentare il rischio di osteoporosi

Aggiornamento 8/7/2019

La predisposizione alla carie può anche essere genetica

Aggiornamento 1/8/2019
Le persone con sensibilità al mercurio che rimuovono le otturazioni in amalgama hanno riduzione degli anticorpi contro la tiroide. Anche il BPA (bisfenolo A) può determinare aumento degli anticorpi
Aggiornamento 7/8/2019
Nel modello animale i probiotici (lattobacilli) riducono la severità della parodontite apicale

Aggiornamento 9/8/2019

I batteri streptococcici, principalmente di origine orale, possono contribuire alla progressione e agli eventi trombotici delle malattie cerebrovascolari.

Aggiornamento 11/8/2019

Il fluoro negli adolescenti può ridurre la funzione epatica e renale
Aggiornamento 26/8/2019
Secondo uno studio fatto in Canada, paese in cui l'acqua è addizionata di fluoro, le donne che hanno maggior introito del minerale in gravidanza hanno figli con minore quoziente intellettivo a 4 anni. La dottoressa Till, coautrice dello studio, ha detto "Non c'è assolutamente alcun vantaggio ad assumere fluoro per un feto o un bambino senza denti". "Non si fa alcun danno al bambino riducendo l'assunzione di fluoro. Puoi ridurlo e il tuo bambino starà bene."

Aggiornamento 7/9/2019
Il miele non trattato, grazie alle sue proprietà antibiotiche e disinfettanti, influenza la salute del cavo orale.
Combatte le infezioni di molti batteri responsabili della carie, come Streptococcus mutans, delle gengiviti, dell'alitosi, riduce le stomatiti legate a chemioterapia nei tumori testa-collo e ne favorisce la guarigione. Può però favorire la carie nei bambini sotto i 3 anni.
Aggiornamento 8/9/2019
Tra i motivi per fare attività fisica, la sua proprietà di stimolare la funzione endoteliale e così il rilassamento delle arterie e l'abbassamento della pressione.
Questo avviene tramite la produzione di nitriti, che ha luogo parzialmente grazie ai batteri presenti nel cavo orale.
Usare collutori disinfettanti riduce questi batteri e diminuisce l'effetto ipotensivo dello sport e l'ossigenazione dei muscoli.
Lo zenzero riduce l'infiammazione nella parodontite in persone con diabete. Questo forse è dovuto alla riduzione dei biofilm, come la placca, aggregazioni di batteri che risultano indurre patologia

Aggiornamento 14/9/2019

Una delle cause dell'artrite reumatoide è un batterio orale, Porphyromonas Gingivalis, che rilascia fattori che stimolano l'autoimmunità
Per questo si dovrebbe raccomandare particolare attenzione all'igiene orale in chi è affetto da questa malattia, e per quanto mi riguarda somministrazione di probiotici
Aggiornamento 14/11/2019

Alcuni lattobacilli sono in grado di fermentare xilitolo e altri zuccheri ritenuti protettivi per la salute orale, in questo modo possono potenzialmente aumentare il rischio di carie
Aggiornamento 29/12/2019

Le proprietà anticarie del bicarbonato può essere dovuta anche all'inibizione dei biofilm cariogeni
Aggiornamento 12/1/2020
Il probiotico L. salivarius WB21, in particolare se abbinato a ECGC (tè verde), può prevenire le carie, parodontite e alito sgradevole.
Uno yogurt probiotico con Lactobacillus acidophilus La5 e Bifidobacterium LactisBb12 riduce Streptococcus mutans, un responsabile della carie, nella saliva.
Aggiornamento 9/2/2020
I PFAS, tristemente noti per aver inquinato il Veneto (e chissà quanti altri posti....) sembrano legati ad aumento del rischio di carie dentale
Aggiornamento 23/2/2020

L'aglio è efficace in vitro nel contrastare i biofilm di Candida e S. aureus che possono formarsi nella candidosi orale, responsabile delle stomatiti

Aggiornamento 30/3/2020

Il probiotico B. lactis HN019 può essere utile nella parodontite
Aggiornamento 3/5/2020
Il diabete di tipo 2 è una condizione infiammatoria e negli ultimi anni sta emergendo come l'infiammazione orale possa essere tra i fattori scatenanti. Secondo uno studio "spazzolare frequentemente i denti può essere un fattore che riduce il rischio di diabete mentre la presenza di malattia parodontale e perdita dei denti possono essere fattori di rischio. Il miglioramento dell'igiene orale può essere associato a un riduzione del rischio"
Aggiornamento 12/5/2020
Il probiotico S. salivarius M18 riduce l'alitosi in persone che portano l'apparecchio ortodontico
Aggiornamento 16/5/2020
I collutori potrebbero ridurre il rischio di contagio di SARS-CoV-2. Anche se alcuni danneggiano notevolmente il microbiota orale
Aggiornamento 31/5/2020

Alcuni probiotici orali sono in grado di prevenire la formazione di macchie nere sui denti, che tendono a riformarsi anche dopo la pulizia
Aggiornamento 26/6/2020
Le coliti possono dipendere anche dalla disbiosi del microbiota orale

Aggiornamento 6/10/2020

Dopo anni (se non decenni) di discussione, in cui molti dentisti minimizzavano/smentivano e garantivano la sicurezza mentre alcuni avevano già intuito la pericolosità, la U.S. Food and Drug Administration ha finalmente preso posizione contro l'amalgama al mercurio per la cura delle carie dentali. Si chiarisce che il problema riguarda sottogruppi di popolazione, e se ne sconsiglia l'uso a "donne incinte e loro feti in via di sviluppo; donne che stanno pianificando una gravidanza; donne che allattano, loro neonati e bambini piccoli; bambini, in particolare quelli di età inferiore ai 6 anni; persone con malattie neurologiche preesistenti, come la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer o il morbo di Parkinson; persone con funzionalità renale compromessa; e quelli che sono noti per avere una maggiore sensibilità al mercurio o ad altri componenti dell'amalgama dentale". Per un semplicissimo principio di precauzione andrebbero semplicemente eliminate visto che al giorno d'oggi abbiamo altri materiali a disposizione.
"Il mercurio è un noto agente tossico per il sistema nervoso e l'esposizione a lungo termine ad alte dosi di mercurio, come può verificarsi in alcuni contesti professionali, può essere associata a segni o sintomi come:

Disturbi dell'umore (ad esempio ansia, depressione, irritabilità)
Difficoltà o disturbi del sonno
Stanchezza (sensazione di stanchezza)
Problemi o disturbi della memoria
Tremori
Difficoltà con la coordinazione
Problemi visivi
Problemi nell'udito
Danno renale"
e possono essere proporzionali all'esposizione (e quindi al numero di otturazioni).

Alcuni patogeni orali, come Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola e Fusobacterium nucleatum, attivano le vie che facilitano lo sviluppo del carcinoma orale a cellule squamose. La nisina, un peptide prodotto da alcuni batteri come i lattococchi e alcuni streptococchi e usato comunemente come conservante, è una "batteriocina" che inibisce questi batteri e i loro biofilm. Una corretta flora orale, legata ad alimentazione ed eventualmente probiotici, ha il potenziale di ridurre il rischio cancerogeno.

Aggiornamento 26/10/2020

L'uso di ubiquinolo, forma attiva del coenzima Q10, può migliorare il sanguinamento gengivale

Aggiornamento 16/11/2020

Cosa può far risparmiare migliaia di euro dal dentista prevenendo le carie? L'uso di probiotici appositi, che modificano la flora orale prevenendo la disbiosi e tengono sotto controllo i batteri cattivi.
"La letteratura suggerisce che i meccanismi di azione dei probiotici contro la carie e la placca sono associati alla competizione per la colonizzazione dei tessuti orali e al tamponamento della saliva e del pH della placca, così come alle batteriocine e agli enzimi (destranasi, ureasi)".


Aggiornamento 11/12/2020

È importante l'igiene orale per prevenire la sindrome metabolica? La presenza di Porphyromonas gingivalis, patogeno della bocca, correla con alcune caratteristiche dei problemi metabolici, come i lipidi intramuscolari che determinano insulinoresistenza e facilitano la sarcopenia (carenza di muscolo).

Aggiornamento 22/12/2020

Lo stress stimola il cortisolo, che consuma lo smalto dentale e favorisce la formazione di carie

L'importanza della flora orale per la salute dei denti. Streptococcus dentisani e Streptococcus A12 sono due specie recentemente descritte che mostrano particolari promesse come potenziali probiotici. Questo è dovuto alla loro capacità di contrastare la crescita di specie patogene, come S. mutans.

Aggiornamento 23/2/2021

Il probiotico orale Lactobacillus salivarius SGL03 può ridurre la profondità della tasca gengivale nella parodontite, ed essere così un trattamento alternativo agli antisettici, soprattutto nella fase di mantenimento per favorire la flora buona

Aggiornamento 25/2/2021

L'uso dei probiotici orali può modulare infezione e infiammazione nella bocca e ridurre l'uso delle cure canalari, la perdita di osso, la formazione dei biofilm, la parodontite conseguente, con la produzione di metaboliti (batteriocine) che contrastano i batteri cattivi.

Aggiornamento 28/2/2021

I probiotici sono utili
§ nel ridurre la frequenza e i sintomi della vaginosi batterica, riducendo il rischio di ricorrenza e antibioticoresistenza.
§ nel ridurre i sintomi della rinite e della rinosinusite
§ nelle gengiviti, parodontiti, carie dentali
§ servono ulteriori studi per otiti, candidosi orale, afte, tonsilliti, infezioni respiratorie, mucosite indotta da radiazioni

Aggiornamento 16/4/2021

I nitrati della barbabietola migliorano la flora orale, riducendo i batteri associati col declino cognitivo, e migliorano l'irrorazione dei vasi sanguigni cerebrali grazie all'ossido nitrico. Insieme alla già nota proprietà antipertensiva possono così promuovere un invecchiamento più salutare

Aggiornamento 25/4/2021

Spazzolare bene i denti può ridurre il rischio di infezione da coronavirus

Aggiornamento 30/4/2021

I metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio possono creare stress ossidativo e favorire malattie autoimmuni della pelle come psoriasi e vitiligine. Agiscono anche prendendo il posto degli altri metalli necessari per la funzionalità dell'organismo, come rame, ferro, zinco, selenio, riducendo il glutatione e alterando la funzione di alcuni enzimi. Le principali fonti sono cibo contaminato, esposizione lavorativa e fumo. Zinco e selenio possono contrastare i danni di questi metalli.

Aggiornamento 30/8/2021

Infiammazione e disbiosi orale possono favorire tante malattie, e la presenza di carie, infezioni dentali e lo stato delle gengive riflette lo stato generale di salute.
"Il microbiota orale è un organismo complesso acquisito dalla nascita, influenzato da fattori ambientali, genetici e comportamentali. Interagisce con i microbi di altri siti ed è importante per la salute e la malattia. La diagnosi, il controllo e il trattamento della disbiosi orale possono avere un impatto sulle malattie sistemiche e sul benessere orale e generale dei pazienti. Ha anche un impatto sulla società da un punto di vista socio-economico".
La disbiosi orale è legata al rischio di candidosi, lichen planus, lesioni ricorrenti come le afte, lesioni precancerose e tumorali soprattutto carcinoma a cellule squamose.
Nell'Alzheimer l'infiammazione orale favorisce il passaggio di LPS e batteri nel circolo sanguigno, e l'infiammazione sistemica conseguente porta a neurodegenerazione. Sempre questi meccanismi infiammatori aumentano il rischio di malattie autoimmuni (IBD, artrite reumatoide), malattie metaboliche (diabete), cardiovascolari, polmonari (BPCO).
In gravidanza le infezioni e l'infiammazione aumentano il rischio di autismo nella prole, e le persone con autismo hanno comportamenti che sfavoriscono l'igiene orale e nel modello animale i probiotici migliorano il comportamento.
I trattamenti con dieta, probiotici, prebiotici, proresolvine, vitamina D possono ridurre la disbiosi orale e alleviare queste patologie.

Aggiornamento 6/9/2021

Perché alle persone con artrite reumatoide consiglio sempre i probiotici orali? Gli studi continuano a dimostrare che la presenza di alcuni batteri come G. parasuis, P. gingivalis e A. actinomycetemcomitans nella mucosa orale inducono modifiche nelle proteine (citrullinazione) che guidano la reazione autoimmune verso le proteine del collagene, tipiche della malattia, o agiscono aumentando l'aggressività dei globuli bianchi. Il fenomeno è chiamato mimetismo molecolare.

Aggiornamento 22/11/2021

È noto che i batteri possono produrre neurotrasmettitori e influenzare così molte funzioni tra cui l'umore e il sonno. Lactobacilli e Bifidobacteri producono GABA; Escherichia, Bacillus, e Saccharomyces producono noradrenalina; Candida, Streptococcus, Escherichia e Enterococcus producono serotonina; Bacillus e Serratia dopamina; Lactobacillus può secernere acetilcolina.
Sta emergendo inoltre l'importanza dei batteri della bocca (microbiota orale) nella modulazione della neuroinfiammazione e quindi delle patologie neuropsichiatriche come depressione e schizofrenia.
"Probabilmente, i meccanismi diretti attraverso cui il microbiota intestinale e i suoi prodotti possono influenzare il cervello sono il sistema nervoso enterico (freccia blu, linea continua, bidirezionale), mentre quelli indiretti sono attraverso la mediazione dell'infiammazione sistemica (freccia rossa, linea tratteggiata, bidirezionale) . Sia gli effetti diretti che quelli indiretti provenienti dal microbiota orale e intestinale possono contribuire alla neuroinfiammazione mediata dalla microglia, con conseguenti patologie correlate come il disturbo depressivo maggiore (MDD). La neuroinfiammazione è principalmente mediata dalla microglia, mentre le cellule mieloidi perivascolari e gli astrociti svolgono un ruolo ausiliario. L'attivazione della microglia promuove il rilascio di diverse citochine proinfiammatorie, tra cui interleuchina-IL-1β, IL-6, fattore di necrosi tumorale (TNF)-α, chemochine, inflammasoma NLRP3 e specie ossidative reattive (ROS) (stress ossidativo). L'infiammazione continua e progressiva può portare all'accumulo di microglia e astrociti nel sito dell'infiammazione e l'eccessivo rilascio di citochine pro-infiammatorie esacerberà ulteriormente la neuroinfiammazione e provocherà tossicità sinaptica e morte neuronale. Anche la riduzione delle monoamine, dei fattori trofici e dell'eccitotossicità sono caratteristiche tipiche dell'MDD.
I funghi sono un altro componente importante del microbiota orale. La Candida albicans è una specie che si trova ubiquitariamente sulle superfici orali e forma biofilm coi commensali. A causa di squilibri causati dall'uso di antibiotici o da condizioni immunosoppressive, possono proliferare eccessivamente e causare malattie locali. È interessante notare che alcuni studi hanno dimostrato che le infezioni fungine possono anche viaggiare nel flusso sanguigno e diffondersi a tessuti e organi distanti".
I modelli animali mostrano come la neuroinfiammazione da candida sia possibile.
Tra i batteri orali quelli più associati a MDD e ansia sono specifici taxa batterici, tra cui Spirochaetaceae, Actinomyces, Firmicutes, Treponema, Fusobacterium e Leptotrichia spp. La specie maggiormente associata è Porphyromonas gingivalis, che aumenta anche il rischio di parodontite, Alzheimer e artrite reumatoide.
L'uso di probiotici orali può quindi aiutare in queste condizioni.

Aggiornamento 13/1/2022

Può un dentifricio o un collutorio causare problemi intestinali? Se contiene triclosan, un disinfettante usato per l'igiene orale, sì.
Quando arriva nell'intestino il triclosan inattivato viene riattivato da un enzima presente in alcuni batteri, la glucuronidasi, e porta così a colite e IBD.
Le persone con questi problemi dovrebbero quindi stare attenti a questo composto che si può trovare anche in cosmetici, materassini da ginnastica e altro materiale sportivo.
"Il triclosan sembra essere facilmente assorbito nel tratto gastrointestinale, portando gli autori dello studio a scrivere: "la sicurezza del triclosan e dei composti correlati dovrebbe essere riconsiderata dato il loro potenziale danno intestinale".
Il National Institutes of Health, attraverso sovvenzioni a diversi autori, l'Hong Kong Research Grants Council e la National Science Foundation hanno finanziato lo studio: "Gli enzimi microbici inducono la colite riattivando il triclosan nel tratto gastrointestinale del topo"".

Aggiornamento 3/5/2022

Quali patologie e condizioni possono essere legate ad alterazioni del microbiota orale?
Malattie dell'apparato digerente (problemi digestivi, IBD, steatosi epatica), tumore orale, esofageo, pancreatico, intestinale, malattie cardiovascolari, diabete, Alzheimer, autoimmuni come l'artrite reumatoide, parto pretermine.
I meccanismi riguardano principalmente l'induzione di infiammazione e permeabilità intestinale che alterano le vie metaboliche.

Aggiornamento 11/5/2022

I problemi alla flora orale sono legati alla salute di diversi distretti del corpo. La disbiosi orale aumenta il rischio di malattie intestinali, neurodegenerative, cardiovascolari, alcuni tumori (colon retto), autoimmuni (artrite reumatoide), infezioni latenti o batteriemia (batteri nel sangue).

Aggiornamento 23/5/2022

Le proresolvine sono derivati degli omega 3 che bloccano l'infiammazione cronica. Sta però emergendo il loro ruolo anche per contrastare i patogeni. In un modello animale per esempio riducono la carica batterica dei patogeni responsabili delle infezioni negli impianti dentali.

Aggiornamento 8/11/2022

Una scarsa aderenza alla dieta mediterranea (MD) è associata con aumento di 9 volte del rischio di malattia parodontale.
Una dieta ricca di cereali integrali è in grado di ridurre l'infiammazione, migliorare la sensibilità insulinica, abbassare la produzione di prodotti finali della glicazione, riducendo lo stress ossidativo e il rilascio di citochine.
"Da un punto di vista microbiologico, è stato riscontrato che una maggiore aderenza alla MD porta ad una significativa diminuzione della concentrazione salivare di microrganismi come Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia e Treponema denticola; pertanto, l'aumento del consumo dei componenti della MD può indurre un cambiamento nei microbi salivari, contribuendo così all'immunomodulazione delle difese dell'ospite".

Aggiornamento 15/11/2022

La flora orale può essere correlata col rischio di finire in terapia intensiva per COVID19. Una flora infiammatoria aumenta il rischio mentre una flora buona, in particolare in cui siano presenti P. salivae e V. infantium, risulta protettiva.
"Il nostro studio sottolinea che l'interazione tra il microbiota orofaringeo e virus respiratori come SARS-CoV-2 potrebbe potenzialmente essere sfruttata per scopi diagnostici e terapeutici".
Il miglior modo per modulare la flora è sempre una buona dieta e l'eventuale uso di probiotici.

Aggiornamento 24/12/2022

I probiotici si confermano utili per migliorare l'alitosi in una revisione sistematica degli studi. L'effetto è dovuto alla riduzione dei composti solforati volatili responsabili dell'alito cattivo. L'efficacia sulla placca e sul rivestimento della lingua sembra inferiore.

Aggiornamento 29/5/2023

Dalla disbiosi (alterazione dei microbi) orale derivano molti problemi di salute. Per questo la modulazione del microbiota della bocca migliora molte condizioni. In particolare lo Streptococcus salivarius ha diversi studi che ne mostrano l'efficacia. La produzione di "batteriocine", sostanze che contrastano la crescita delle altre specie patogene, è il principale meccanismo d'azione. Gli altri sono la modulazione del sistema immunitario, la riduzione dell'adesione degli altri batteri grazie alla colonizzazione, la produzione di enzimi che disturbano le altre specie come la Candida. Questo si traduce in vari effetti benefici dovuti alla ridotta presenza dei patogeni: migliorano l'alitosi, la placca e la tendenza ad avere carie, otiti, infezioni respiratorie batteriche e virali (compresa COVID19), miglioramento della risposta immunitaria con modulazione delle malattie infiammatorie tra cui la psoriasi, contrasto dell'invasività della Candida con contrasto al suo biofilm.

Aggiornamento 16/6/2023

Il coenzima Q10 può essere utile nella prevenzione dei problemi orai come la parodontite.
In particolare riduce la placca e migliora la salute gengivale.
Non sembra efficace nei confronti del sanguinamento, ma in generale sono necessari ulteriori studi.

Aggiornamento 1/7/2023

Un composto naturale derivato da cavoli e broccoli, il diindolilmetano, contrasta lo Streptoccocus mutans, uno dei principali batteri cariogeni, che forma i pericolosi biofilm che contribuiscono a degradare i denti.
Individuati nuovi batteri responsabili dei biofilm, anche con S. mutans: S. sputigena è capace di formare biofilm e degradare lo smalto in maniera determinante

Aggiornamento 6/9/2023

La disbiosi orale sembra aumentare il rischio di IBD, avendo influenza sulla permeabilità intestinale e quindi sull'infiammazione intestinale.
"I batteri orali e i loro sottoprodotti possono raggiungere l’intestino attraverso l’ingestione o la circolazione sistemica. Fattori come disordini genetici, dieta, invecchiamento, stress e uso di tabacco, alcol o farmaci possono interrompere la funzione di barriera intestinale, consentendo ai batteri orali di colonizzare l’intestino. Una volta colonizzati, questi batteri orali possono suscitare una risposta immunitaria eccessiva promuovendo l’infiammazione intestinale".
L'articolo conclude invitando le diverse figure (immunologi, dentisti, gastroenterologi ecc.) a collaborare per risolvere la situazione con un approccio olistico e multisfaccettato.

Aggiornamento 7/9/2023

La chirurgia bariatrica è associata a ridotta salute orale, sia per la povertà della dieta che per la degradazione del microbiota. Anche la scarsa masticazione (minor produzione di saliva) e i pasti frequenti (senza pulizia dei denti) giocano un ruolo.

Aggiornamento 16/9/2023

Il miglior probiotico orale, S. salivarius K12, può migliorare la risposta immunitaria in atleti giovani e sani. Inoltre può avere un effetto protettivo anche nei confronti dell'infezione COVID19, riducendo le morti in terapia intensiva, secondo un piccolo studio condotto nella terapia intensiva di un ospedale pakistano.
"Il ceppo K12 è stato ampiamente studiato clinicamente soprattutto per la sua efficace azione nel contrasto delle infezioni dell’orecchio, del cavo orale, della faringe e delle tonsille causate da S. pyogenesS. pneumoniaeM. catarrhalis e/o H. influenzae. L’efficacia del ceppo K12 è più spesso ricondotta alla sua capacità di rilasciare due "lantibiotici" (Salivaricina A2 e Salivaricina B), efficaci nel danneggiare la membrana dei batteri bersaglio. Tuttavia la sua capacità di contrastare gli antagonisti non si estingue con il rilascio di batteriocine. Altre specie microbiche, potenzialmente legate all'habitat orale come virus oro-faringei (virus sinciziale, adenovirus, rinovirus), funghi come Candida, o batteri Gram-negativi come AggregatibacterFusobacterium o Porphyromonas, sono efficacemente contrastate dallo S. salivarius K12 nell’ambiente oro-faringeo, sicuramente non attraverso le due salivaricine, considerate inefficaci".
La capacità di combattere i virus potrebbe invece derivare dalla stimolazione nella produzione di antivirali come interferone e IL-12 senza aumentare le citochine infiammatorie come TNF-α, IL-1β e IL-6. Questo porterebbe quindi a una risposta antivirale senza un eccesso di infiammazione, tipica della malattia COVID19 grave.

Aggiornamento 8/11/2023

Una posizione ufficiale degli igienisti dentali promuove l'uso dei probiotici per migliorare la salute orale.
In particolare, revisionando gli articoli in merito, è emerso che sono utili:
🦠 come trattamento adiuvante nella parodontite e nella gengivite, contrastando i biofilm di placca batterica
🦷 in caso di perimplantite e mucosite, problemi normali in caso di interventi
🔴 in caso di gengivite ulcerativa acuta necrotizzante, gengivite nel diabetico, gengivite gravidica
🦀 in caso di mucosite associata alle terapie oncologiche

L'uso può essere sia sistemico che topico. Gli effetti collaterali appaiono minimi. Anche i prebiotici (fibre) hanno mostrato utilità.

Aggiornamento 10/11/2023

Le radiazioni sono una causa di tumore alla tiroide. I documenti di consenso raccomandano di proteggere questo prezioso organello quando si fanno le radiografie, anche le panoramiche dentali.

Aggiornamento 18/11/2023

La sugartax, la tassa sulle bibite zuccherate, non fa male solo all'industria alimentare ma anche ai dentisti. In Gran Bretagna negli ultimi 2 anni le estrazioni di denti cariati sono scese del 12%. Indovinate quale stato sta ritardando la sua applicazione.

Aggiornamento 26/6/2024

Una revisione ha individuato alcuni batteri candidati come probiotici orali: "S. sanguinis, S. oralis, S. mitis e S. gordonii sono tra le specie batteriche proposte come potenziali probiotici perché alcuni ceppi possono inibire i parodontopatogeni e sono stati segnalati come sicuri per l’uomo".

Aggiornamento 31/8/2024

I problemi parodontali aumentano il rischio di malattie intestinali, e le IBD promuovono lo sviluppo di parodontite. Il rapporto è quindi bidirezionale.
I medici dovrebbero porre più attenzione alla salute orale perché legata causalmente ai problemi intestinali, tramite l'asse intestino-bocca.