Arriva la conferma, ma era nell'aria da anni: il BMI (rapporto tra peso e altezza al quadrato, kg/m^2) è solo un'indicazione molto generica sullo stato di salute di una persona.
Ha un buon valore a livello di popolazione, ma nel singolo molto meno: quindi smettete di chiedere qual è il vostro peso ideale, si può stare bene con peso in più, se distribuito bene, e male con peso in meno.
Cercate di avere una buona composizione corporea, indicata dalla percentuale di grasso, grazie ad alimentazione corretta e attività fisica costante, meglio se ad alta intensità, anche se per periodi brevi!
Aggiornamento 11/5/2016
Un ulteriore studio conferma che la previsione di malattia cardiovascolare col BMI non è più valida quando si corregge per la massa magra (muscolatura). Insomma meglio pesare un po' di più con più muscoli.
Aggiornamento 18/6/2016
Tanto per confermare la scarsa significatività del BMI, negli USA si osserva che il suo valore nei bambini rimane molto simile da anni, ma cresce la circonferenza addominale, indice di rischio cardiovascolare. I bambini hanno più grasso e meno muscoli rispetto a prima e le tabelle dei percentili sono da rinnovare.
Un BMI oltre il 50° percentile da adolescenti è associato fortemente al rischio cardiovascolare in età adulta: ulteriore conferma di come funzioni molto bene a livello di popolazione.
I ragazzi di oggi sono troppo grassi, anche quelli che vengono normalmente ritenuti in linea, questo perché vi è una vecchia usanza di ritenere un bambino magrolino come malaticcio e gracile e uno sovrappeso come pieno di salute.
Un particolare recettore, LR11/SorLA, appare correlato col BMI e riduce la termogenesi del tessuto adiposo, favorendo l'aumento di peso.
Anche tra chi ha un BMI corretto il diabete è in aumento, e questo non sembra dovuto solamente al grasso addominale.
Qualità dell'alimentazione, sonno corretto, gestione dello stress e attività fisica costante sono fondamentali per prevenirlo.
Più del BMI funziona molto meglio il rapporto tra vita e altezza, ottimo predittore di rischio cardiovascolare e di mortalità in generale
Si propone il termine "sovragrasso" al posto di sovrappeso, visto che il problema non è il peso in più ma l'eccesso di grasso
Ricercatori inglesi segnalano che ci si concentra troppo sulla riduzione di peso e poco sul miglioramento della salute
Un nuovo studio mette in correlazione il "metaboloma" (insieme dei metaboliti, tra cui peptidi, lipidi, carboidrati, xenobiotici ecc) con il rischio cardiovascolare, evidenziando che ci sono persone magre con metaboloma da obeso e viceversa obesi con metaboloma relativamente sano.
Ottimo articolo sui limiti del BMI
Alti livelli di estrogeni in gravidanza, soprattutto estradiolo, sembrano legati al rischio di autismo
http://www.my-personaltrainer.it/bmi.htm |
Aggiornamento 11/5/2016
Un ulteriore studio conferma che la previsione di malattia cardiovascolare col BMI non è più valida quando si corregge per la massa magra (muscolatura). Insomma meglio pesare un po' di più con più muscoli.
Aggiornamento 18/6/2016
Aggiornamento 30/6/2016
Un BMI oltre il 50° percentile da adolescenti è associato fortemente al rischio cardiovascolare in età adulta: ulteriore conferma di come funzioni molto bene a livello di popolazione.
I ragazzi di oggi sono troppo grassi, anche quelli che vengono normalmente ritenuti in linea, questo perché vi è una vecchia usanza di ritenere un bambino magrolino come malaticcio e gracile e uno sovrappeso come pieno di salute.
Aggiornamento 17/7/2016
Il BMI viene confermato come valido a livello di popolazione, più si è sovrappeso più cresce la mortalità per ogni causa.Un particolare recettore, LR11/SorLA, appare correlato col BMI e riduce la termogenesi del tessuto adiposo, favorendo l'aumento di peso.
Aggiornamento 2/8/2016
Anche tra chi ha un BMI corretto il diabete è in aumento, e questo non sembra dovuto solamente al grasso addominale.
Qualità dell'alimentazione, sonno corretto, gestione dello stress e attività fisica costante sono fondamentali per prevenirlo.
Aggiornamento 20/12/2016
Si ribadisce che l'obesità sarcopenica è un pericolo per la salute: si introducono i concetti di carico metabolico (che aumenta con la massa grassa) e capacità metabolica (che aumenta con la massa muscolare).
Il rapporto tra queste 2 è legato all'aspettativa di vita: il BMI ha fatto il suo tempo.
Aggiornamento 3/1/2017
Un nuovo lavoro mette in discussione l'uso dei termini sovrappeso e sottopeso, proponendo la percentuale e la distribuzione di grasso, come sarebbe molto più corretto. I nuovi termini proposti sono overfat e underfat (sovragrasso e sottograsso), in cui il rischio di malattia è correlato alla percentuale di grasso e non al BMI.
Aggiornamento 10/1/2017
Più del BMI funziona molto meglio il rapporto tra vita e altezza, ottimo predittore di rischio cardiovascolare e di mortalità in generale
Aggiornamento 23/4/2017
Le etnie di non bianchi dovrebbero avere limiti di BMI inferiori a 25 per avere gli stessi livelli di salute, perché tendono ad avere grasso viscerale anche con minor peso.
Anche gli obesi "metabolicamente sani" sono a forte rischio cardiovascolare e di declino cognitivo
Aggiornamento 2/5/2017
Il dott. Speciani segnala che i bambini asmatici hanno spesso una composizione corporea alterata più che un BMI alto.
Aggiornamento 20/5/2017
La Mayo Clinic invita a usare il BVI (indicatore di volume corporeo) al posto del BMI.
Aggiornamento 31/7/2017
Perdere peso fa bene, ma se si perdono soprattutto muscoli può fare molto male: aumenta infatti la mortalità. Il BMI non è un significativo indicatore di mortalità.
Aggiornamento 10/9/2017
Circa il 20% delle persone normopeso ha un rischio cardiovascolare triplo a causa del grasso viscerale
Aggiornamento 31/10/2017
Quasi il 40% degli adulti statunitensi è obeso
Aggiornamento 1/11/2017
L'obesità sarcopenica è un fenomeno per cui, nonostante un peso apparentemente normale, si ha mancanza di muscolatura e un eccesso di grasso, spesso concentrato nell'addome. Le persone che ne sono affette hanno un rischio cardiovascolare paragonabile a quello delle persone sovrappeso. Per prevenirla e gestirla, oltre a un sufficiente quantitativo proteico e di attività fisica, una conferenza scientifica ha stabilito di consigliare alimenti densi di nutrienti come polifenoli, alcaloidi, caroteni e omega 3
Aggiornamento 23/11/2017
Perdere peso riduce effettivamente la mortalità cardiovascolare e tumorale.
Si propone il termine "sovragrasso" al posto di sovrappeso, visto che il problema non è il peso in più ma l'eccesso di grasso
Aggiornamento 3/12/2017
Ricercatori inglesi segnalano che ci si concentra troppo sulla riduzione di peso e poco sul miglioramento della salute
Aggiornamento 10/12/2017
La mortalità dovuta all'eccesso di peso è probabilmente sottostimata, mentre è sovrastimata quella legata al sottopeso.
Aggiornamento 16/3/2018
La validità del BMI torna in discussione. Infatti nelle donne in post menopausa, che tendono a mettere grasso sull'addome e perdere muscolatura, i valori di sovrappeso (25) e obesità (30) sono probabilmente da abbassare.
Aggiornamento 24/3/2018
Tre parametri migliori del BMI: rapporto vita/fianchi, circonferenza e percentuale di grasso.
Aggiornamento 16/9/2018
La diagnosi di malnutrizione è legata solitamente a: perdita di peso involontaria, basso BMI, bassa massa magra, ridotta introduzione o assimilazione di cibo, malattie infiammatorie, croniche o acute.
Aggiornamento 13/10/2018
Aggiornamento 3/11/2018
Ottimo articolo sui limiti del BMI
Aggiornamento 9/12/2018
Le donne in menopausa con BMI da normopeso ma anche solo lieve eccesso di grasso hanno aumentato rischio di tumore al seno
Aggiornamento 26/7/2019
Il grassi viscerale contribuisce alle malattie cardiovascolari riducendo il glutatione e aumentando lo stress ossidativo
Aggiornamento 29/7/2019
Le donne con un peso normale ma aumentata circonferenza addominale hanno mortalità simile alle donne obese
Aggiornamento 1/8/2019
La qualità del microbiota intestinale sembra più importante dei fattori dietetici nel determinare il grasso viscerale (quello dannoso per la salute).
Alcuni nutrienti associati con la salute, come magnesio, fibre, biotina e vitamina E hanno necessità di un buon microbiota per essere "utilizzabili".
"il nostro lavoro suggerisce che la modulazione della composizione del microbiota intestinale potrebbe essere un obiettivo efficace per la riduzione del grasso viscerale nelle donne anziane".
Aggiornamento 3/1/2020
Bell'articolo di Today's Dietitian sul grasso viscerale e sull'inconsistenza del BMI come parametro
Aggiornamento 3/1/2020
Bell'articolo di Today's Dietitian sul grasso viscerale e sull'inconsistenza del BMI come parametro
Aggiornamento 18/11/2020
Secondo una revisione sistematica, la circonferenza addominale è associata a maggiore mortalità per tutte le cause, evidenziando come la presenza del grasso viscerale aumenti il rischio cardiovascolare, tumorale ecc. Inoltre una maggiore circonferenza a livello dell'anca e della coscia, indicative di maggiore muscolatura e deposizione di grasso nella parte inferiore del corpo, si sono dimostrate associate a un minor rischio di mortalità per tutte le cause
Aggiornamento 3/2/2020
Non sempre esiste una relazione lineare tra aumento di peso e FM + FFM, e l’obesità può essere vista come una difficoltà a mettere muscolo piuttosto che facilità a mettere grasso
Aggiornamento 25/3/2020
Per avere muscoli in forma le verdure, e in particolare quelle ricche di nitrati, sono essenziali. Un apporto di 90mg al giorno è sufficiente, e si trovano particolarmente nei vegetali a foglia (lattuga, spinaci, rucola) e nelle bietole rosse. Avere muscoli in forma significa ridurre mortalità e morbilità, e l'effetto è dovuto alla produzione di ossido nitrico (NO). L'NO è coinvolto nella modulazione della funzione muscolare scheletrica, specificamente collegata a una riduzione del "costo energetico" dell'ATP nella produzione di forza muscolare e all'aumento dell'efficienza della respirazione mitocondriale e del flusso sanguigno al muscolo. Altri vantaggi dell'assunzione di nitrati possono includere una migliore regolazione della pressione sanguigna e la funzione vascolare.
Aggiornamento 1/10/2021
Il microbiota influenza la massa magra nei topi. Si chiama asse intestino-muscolo.
I batteri rilasciano metaboliti che promuovono o bloccano la trofia muscolare, come alcuni sali biliari.
La disbiosi induce infiammazione e permeabilità intestinale che determinano resistenza anabolica. Potete anche andare sollevare il mondo che la muscolatura tenderà ad atrofizzarsi.
Si riducono le cellule satellite (che supportano la crescita muscolare), si blocca l'ipertrofia delle fibre lente e veloci.
Taylor Valentino, primo autore dell'articolo, ha dichiarato: "Essendo in grado di identificare le sostanze che i batteri intestinali producono per aiutare la crescita muscolare dopo l'esercizio, potremmo essere in grado di utilizzare alcune di queste sostanze per promuovere la crescita dei muscoli nelle persone che soffrono di sarcopenia (perdita di muscolo) come si vede tipicamente con l'invecchiamento o il cancro ".
Aggiornamento 14/12/2021
Il rapporto tra circonferenza e altezza appare migliore nel predire il rischio cardiovascolare rispetto alla sola circonferenza, al rapporto vita fianchi e al BMI (rapporto peso/altezza) nei diabetici
Aggiornamento 3/3/2022
L'attività fisica di potenza (coi carichi) è associata a maggiore sopravvivenza e minor rischio di malattie cardiovascolari, tumori, diabete, secondo una metanalisi degli studi.
La riduzione del rischio è stimato fino al 17% e potrebbe essere maggiore con l'abbinamento di attività aerobica.
Questi risultati giustificano le recenti linee guida sull'attività motoria che consigliano anche l'attività coi pesi.
Aggiornamento 18/9/2022
Il BMI è stato inventato nell''800 da un matematico e ripreso nel 1972 da Ancel Keys. Oggi si possono ritenere alcune persone obese indipendentemente dal BMI. Un'analisi più accurata e una carta del BMI dovrebbero considerare età, razza, etnia, sesso biologico e condizioni legate all'obesità
Aggiornamento 12/5/2023
Il BMI rimane un parametro interessante ma non è corretto prendere decisioni solo in base ad esso
Aggiornamento 5/3/2024
Il rapporto tra altezza e circonferenza addome appare nei bambini e negli adolescenti più efficace per individuare l'eccesso di grasso rispetto al rapporto tra peso e altezza (BMI), che non distingue tra massa muscolare e massa grassa.