Come dice un bravo medico, il
dottor Oz, dopo i 40 anni gli uomini non cambiano mai taglia dei pantaloni, semplicemente li abbottonano più in basso.
In realtà c'è poco da ridere, perché la circonferenza addominale è un ottimo indice della deposizione di grasso viscerale, e di conseguenza del livello di
infiammazione sistemica, quella che predispone per le malattie cardiovascolari.
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Quando si
migliora l'alimentazione, e si intraprende
attività fisica, a prescindere dalla perdita di peso effettiva, la circonferenza addominale si riduce, e parallelamente il rischio cardiovascolare.
Ma perché aspettare di assomigliare ad uno struzzo?
Meglio non far mai mancare una passeggiata ogni giorno, ed evitare dolci, insaccati e prodotti industriali, favorendo frutta, verdura, pesce, pasta e pane preferibilmente integrali.
Un lieve sovrappeso, ma con concentrato nella zona addominale, appare più pericoloso per la salute dell'obesità, in uno studio condotto su oltre 160 mila donne in post-menopausa
Aggiornamento 16/10/2017
Il grasso addominale genera grasso: influisce negativamente sulla spesa energetica, favorendo l'accumulo ulteriore di kg
Aggiornamento 1/11/2017
L'obesità sarcopenica è un fenomeno per cui, nonostante un peso apparentemente normale, si ha mancanza di muscolatura e un eccesso di grasso, spesso concentrato nell'addome. Le persone che ne sono affette hanno un rischio cardiovascolare paragonabile a quello delle persone sovrappeso. Per prevenirla e gestirla, oltre a un sufficiente quantitativo proteico e di attività fisica, una conferenza scientifica ha stabilito di consigliare alimenti densi di nutrienti come polifenoli, alcaloidi, caroteni e omega 3
Gli omega 3 si associano a riduzione della circonferenza vita ma non del peso totale
L'attività fisica riduce il grasso viscerale, quello più pericoloso per la salute, attraverso il rilascio di una proteina, chiamata interleuchina 6, che stimola la lipolisi. Utilizzando un farmaco che blocca IL6, usato normalmente nell'artrite reumatoide, si evita la perdita di grasso viscerale. Questo dimostra che l'effetto di questa molecola è dipendente dallo stato infiammatorio e di salute.
Durante la gravidanza si va ad accumulare grasso viscerale, indipendentemente dall'aumento di peso, che servirà nei mesi successivi per l'allattamento. Allattare per almeno 6 mesi riduce negli anni successivi la circonferenza vita (indicatore di grasso viscerale) e il rischio di malattie cardiovascolari
Aggiornamento 26/1/2019
L'eccesso di grasso, soprattutto se concentrato nell'addome, aumenta il rischio di insufficienza renale
Aggiornamento 26/7/2019
Il grassi viscerale contribuisce alle malattie cardiovascolari riducendo il glutatione e aumentando lo stress ossidativo Aggiornamento 1/8/2019
La qualità del microbiota intestinale sembra più importante dei fattori dietetici nel determinare il grasso viscerale (quello dannoso per la salute).
Alcuni nutrienti associati con la salute, come magnesio, fibre, biotina e vitamina E hanno necessità di un buon microbiota per essere "utilizzabili".
"il nostro lavoro suggerisce che la modulazione della composizione del microbiota intestinale potrebbe essere un obiettivo efficace per la riduzione del grasso viscerale nelle donne anziane".
Aggiornamento 9/8/2019
Il grasso addominale sottocutaneo, quello che possiamo "pinzare" sull'addome, appare essere neutro nei confronti del rischio cardiovascolare. Quello femorale viene considerato protettivo, mentre quello viscerale ed ectopico (che circonda/infiltra i vari organi come cuore, fegato e muscolo) è quello più pericoloso, soprattutto perché induce insulinoresistenza
Aggiornamento 13/11/2019
Una miscela di aminoacidi essenziali (20g al giorno), creatina, vitamina D, acido alfalipoico, Coenzima Q10 e resveratrolo aumenta la muscolatura e la forza e diminuisce il grasso viscerale in anziani debilitati sarcopeniciL'inflammaging, l'infiammazione di basso grado che arriva con l'invecchiamento, è il terreno comune da cui dipendono sarcopenia (perdita di muscolo), aumento di grasso, problemi cardiovascolari e disbiosi. In realtà si tratta di "crosstalk", ossia di rapporti bidirezionali in cui i fattori si influenzano a vicenda.
Lo stress ossidativo e l'infiammazione legati all'obesità alterano la fertilità maschile, rendendo meno efficaci anche le tecniche di riproduzione assistita
Aggiornamento 23/7/2020
L'aglio può favorire la riduzione della circonferenza addominale
La circonferenza addominale (espressione del grasso viscerale, quello più infiammatorio) è correlata con la severità di COVID19. Non conta solo la quantità di grasso ma anche la sua distribuzione "Le persone con obesità mostrano un rischio più elevato di mortalità e morbilità nel COVID-19 a causa dello stato infiammatorio esacerbato e della tendenza all'ipercoagulazione. Gli individui con obesità mostrano un'infiammazione cronica sistemica, che favorisce l'attivazione dei macrofagi, la comparsa di tempeste di citochine (secrezione aberrante di citochine pro-infiammatorie IL-6, IL-1 e TNF) e citotossicità (rilascio di LDH). Questo stato infiammato si associa all'aumento del rischio di coagulazione (ipercoagulazione) presentato da questi pazienti. Tutte queste caratteristiche rendono i soggetti con obesità più inclini a sviluppare alterazioni patologiche di polmoni, tessuto adiposo, fegato, cuore e intestino, che influenzano negativamente la composizione del microbiota intestinale. L'impatto sulla fisiologia dei sistemi dell'infiammazione cronica associata all'obesità, comprese le risposte immunitarie antivirali, e gli aumentati livelli di mediatori che inducono la coagulazione (fibrinogeno e D-dimero) nei pazienti COVID-19 aiutano a spiegare la mortalità più elevata in questi individui rispetto agli individui non obesi".
La sarcopenia e la capacità di movimento sono legati alla sopravvivenza nel tumore al polmone. La prima aumenta la mortalità, la seconda la riduce. Si dovrebbe quindi sempre tenere in considerazione di mantenere una buona capacità fisica e contrastare la perdita di muscolo, eventualmente con integrazione di aminoacidi, vitamina D, proteine del siero del latte e idrossimetilbutirrato.
L'obesità riduce il flusso di sangue al cervello e così la sua fornitura di nutrienti, favorendo la neurodegenerazione. Ogni centimetro di circonferenza addominale in più invecchia il cervello di un anno. La buona notizia è che l'attività fisica ripristina condizioni di normale flusso sanguigno.
In questo studio mangiare un avocado (circa 130g) al giorno per 3 mesi ha ridistribuito il grasso viscerale (VAT) al distretto sottocutaneo dell'addome (in giallo) in persone sovrappeso. L'effetto è più marcato nelle donne. Non ci sono state però variazioni rilevanti nei parametri metabolici (resistenza insulinica). "Il consumo regolare di cibi integrali ricchi di nutrienti può servire come approccio non farmacologico per modificare la distribuzione del tessuto adiposo e alleviare gli effetti metabolici dell'adiposità".
I meccanismi responsabili possono essere la presenza di acido oleico (grassi monoinsaturi), fibre, riduzione della glicemia postprandiale e dell'insulina, fattori capaci di "indirizzare" i nutrienti nei diversi distretti, con il VAT più sensibile in caso di iperinsulinemia e di maggiore introduzione di grassi saturi.
Il rapporto tra circonferenza e altezza appare migliore nel predire il rischio cardiovascolare rispetto alla sola circonferenza, al rapporto vita fianchi e al BMI (rapporto peso/altezza) nei diabetici
L'urolitina A, un composto presente nella melagrana, migliora i marker di salute mitocondriale e la funzione muscolare negli anziani. Questa sostanza è un trattamento promettente nei confronti della sarcopenia e della ridotta funzione muscolare negli anziani.
Il rumore del traffico, come altri tipi di stress, è legato ad aumentato rischio di obesità, in particolare con grasso depositato nell'addome. Si presume che il "meccanismo sia quello di risposta allo stress, per cui il rumore del traffico agisca continuamente come stressor fisiologico sull'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e sull'asse simpatico-surrene-midollare, corrispondenti alla produzione di ormoni dello stress e producono eccessi di ormoni inclusi come adrenalina, noradrenalina e corticosteroidi, che aumentano la distribuzione del grasso addominale e il consumo di cibo e quindi provocano l'obesità.
Un altro meccanismo presuppone che l'esposizione al rumore causi privazione del sonno e stress da rumore, favorendo lo sviluppo di cambiamenti metabolici che possono alterare i livelli di leptina e grelina, quindi portando ad un aumento di peso con aumento dell'appetito ma diminuzione del dispendio energetico. Inoltre, ciò può portare ad alterazioni croniche del sistema endocrino e del sistema nervoso autonomo e aumentare lo stress ossidativo, l'infiammazione o le alterazioni del sistema immunitario". Un altro potenziale meccanismo sociale è rappresentato dai livelli più bassi di attività fisica che tendono ad avere le persone sotto stress
L'uso di alcuni antiossidanti può migliorare la fertilità maschile secondo una revisione della Cochrane, ma sono necessari ulteriori studi
In uno studio randomizzato un gruppo di persone ha aggiunto un avocado al giorno per 6 mesi alla propria dieta, mentre l'altro gruppo ha proseguito con la solita dieta.
Nel primo gruppo non vi è stato aumento di peso, nonostante le calorie in più, ma non è cambiato il quantitativo di grasso viscerale.
Inoltre sono migliorati lievemente il punteggio sulla qualità della dieta e il colesterolo totale e LDL.
La conclusione dello studio è che, sebbene l'avocado possa avere effetti positivi, non basta un singolo ingrediente per avere miglioramenti eclatanti nella propria salute ma è necessario migliorare la dieta nel proprio insieme.
Aggiornamento 10/10/2022
Una dieta mediterranea "verde", arricchita con tè verde e una particolare pianta acquatica, Wolffia globosa, conosciuta come lenticchia d'acqua, è più efficace di una dieta classica o mediterranea classica per ridurre il grasso addominale, quello più pericoloso per la salute. L'effetto è probabilmente dovuto alla maggiore ricchezza di polifenoli.
Chi è sovrappeso ha aumentato rischio tumorale.
Questo è dovuto a diverse cause e i meccanismi sono in generale noti.
"L'eccesso di grasso corporeo è associato a notevoli aberrazioni metaboliche ed endocrine che possono contribuire allo sviluppo e alla progressione del cancro. Esistono diverse vie metaboliche collegate in base alle quali l'eccesso di grasso corporeo può aumentare il rischio di cancro. I meccanismi biologici più credibili sono attraverso le alterazioni dei livelli circolanti di adiponectina e altre adipocitochine e l'infiammazione cronica di basso grado; livelli elevati di insulina e fattore di crescita simile all'insulina I (IGF-I); aumento dei livelli e della biodisponibilità degli ormoni sessuali. Altri meccanismi biologici emergenti ma non consolidati che potrebbero contribuire alle relazioni obesità-cancro includono alterazioni del microbiota intestinale e degli ormoni intestinali."
L'infiammazione di basso grado e le alterazioni degli ormoni, con eccessi di ormoni che incidono sulla proliferazione cellulare, sono infatti condizioni importanti per le prime trasformazioni cellulari e per la progressione dei tumori. Il grasso viscerale, essendo più infiammatorio, ha maggiore pericolosità.
In uno studio che ha investigato il legame tra durata del sonno e composizione corporea in statunitensi di età compresa tra 18 e 59 anni, dormire poco è associato a maggiore tessuto adiposo viscerale (quello più pericoloso per la salute).
"Non sono state trovate associazioni tra la durata del sonno e la massa grassa di braccia, gambe, tronco (androide e ginoide) e addominale (sottocutanea). Gli effetti della durata del sonno sull'accumulo di massa grassa viscerale possono essere spiegati dall'attività cerebrale alterata da uno squilibrio neuroormonale".