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sabato 20 aprile 2013

Gli integratori per dimagrire

Basta girare un po' i canali regionali, riviste, settimanali nonché ovviamente internet per vedere quanti integratori, tisane, intrugli ecc esistano per coadiuvare la perdita di peso.
Funzionano? Probabilmente la maggior parte sì, possono aiutare, e ci sono pure basi scientifiche a dimostrarlo.



Ne cito alcuni: CLA, tè verde, carnitina, acido alfa-lipoico, sinefrina, acido idrossicitrico (Garcinia cambogia), chitosano, piruvato, Irvingia gabonensis, semi di chia (Salvia hispanica), caffeina, cromo, capsaicina, forskolina, kelp, fucoxantina, aminoacidi essenziali, fibre, alghe kelp.
Il problema è uno solo: come anche dopo la dieta e l'attività fisica, spesso si arriva ad uno stato stazionario del peso. Si parla in gergo di assuefazione, cioè una dose di una sostanza è efficace per raggiungere un nuovo equilibrio (ad esempio un peso X) al quale ci si ferma. Quando poi si smette di assumere quella sostanza (che difficilmente si può assumere tutta la vita, per ragioni economiche o semplicemente di praticità) spesso si torna ad un peso superiore al precedente. E se lo si ricomincia a prendere l'efficacia non è la stessa. La disfunzione con effetto rebound è evidente ad esempio a livello tiroideo.

Il meccanismo biologico è lo stesso per il quale, ad esempio, per un eroinomane una dose X di eroina non ha più effetto, ma dopo poco tempo ha bisogno di una quantità maggiore di sostanza per raggiungere lo stesso effetto.

Questo capita perché i recettori di membrana (o intracellulari, a seconda della sostanza) si sono ridotti di numero e così la sensibilità alla sostanza, e spesso succede pure coi farmaci. Chiedete a chi, soprattutto negli anni '80, ha preso anfetamine per dimagrire.
Inoltre gli effetti a lungo termine, ad esempio per la sinefrina, sono sempre un incognita.
L'effetto "rebound" è anche evidente col CLA, che stimola prima il miglioramento della composizione corporea ma subito dopo la maturazione degli adipociti e quindi ne aumenta il numero.

http://savasplace.com/2010/01/not-that-kind-of-pregnancy-tips-book/
In generale la mettiamo così: queste sostanze non sono una bacchetta magica per la perdita di peso, possono coadiuvare un programma dimagrante, ma l'effetto a lungo termine può comunque essere deludente.

Update 7/10/2016

Discrete evidenze su alcuni integratori di origine vegetale e fungina, dimagranti e ipoglicemizzanti.

Update 3/11/2016

Il cromo degli integratori può essere convertito nella sua forma cancerogena dagli adipociti.

Update 23/11/2016

Un'ottima rassegna sugli integratori per dimagrire: alcuni (la maggior parte) sono non funzionanti e anche potenzialmente dannosi sul lungo termine. Il migliore appare essere il tè verde, insieme al glucomannano, ma questi non esulano da una corretta alimentazione e una buona attività fisica.

Update 27/3/2017

Alcune info su diete e integratori non funzionanti

Update 21/6/2017

La fibra inulina si è dimostrata efficace nel migliorare il microbiota di bambini obesi e aiutarli a dimagrire, soprattutto a livello addominale

Update 21/7/2017

Un mix di ginger, tè verde e capsaicina (peperoncino) si è dimostrato utile nel dimagrimento, confrontato con un placebo.

Update 18/8/2017

Da una revisione sistematica emerge che il tè verde è efficace nel migliorare la composizione corporea e aumentare la spesa energetica

Update 2/10/2017

Gli omega 3 hanno un discreto effetto di aumento del metabolismo

Alcuni supplementi bruciagrassi, ma non sempre efficaci e a volte con effetti collaterali.


Aggiornamento 29/11/2017

La cannella aumenta la termogenesi nel modello animale

Aggiornamento 15/12/2017
Le conclusioni di una revisione degli studi sul resveratrolo:
Dopo aver analizzato i risultati riportati che sono stati ottenuti con sovralimentazione, alimentazione normale e condizioni di alimentazione a restrizione energetica, si può affermare che il resveratrolo è utile per ridurre l'accumulo di grasso corporeo e quindi per prevenire l'obesità. Tuttavia, per ragioni etiche, questi risultati sono stati ottenuti negli animali. Al contrario, non vi è alcuna prova della sua utilità nel ridurre il grasso corporeo precedentemente accumulato. Di conseguenza, non esiste ancora un supporto scientifico per proporre il resveratrolo come nuovo strumento di trattamento anti-obesità. Tuttavia, è importante sottolineare che il resveratrolo può indurre effetti favorevoli su diverse comorbidità dell'obesità, quali l'insulino-resistenza e il fegato grasso, senza cambiamenti nell'adiposità.

Aggiornamento 5/1/2018
Una review sulla forskolina conclude che l'evidenza che possa aiutare a dimagrire è scarsa.

Aggiornamento 9/1/2018

Il solito, ottimo e completo articolo su probiotici e dimagrimento da parte di Selfhacked.com
Aggiornamento 13/2/2018
Un riassunto delle caratteristiche e dell'efficacia degli integratori dimagranti

Aggiornamento 25/5/2018

La destrina è una fibra non digeribile che può aumentare la sazietà e aiutare a dimagrire

Update 3/8/2018

La betaina aumenta la capacità di lavoro e può aiutare a perdere grasso, accoppiata a dieta ed esercizio coi pesi
Aggiornamento 13/8/2018

Le catechine del tè verde (550mg circa al giorno, corrispondenti a 5 tazze) sono efficaci nel ridurre il grasso viscerale e i parametri della sindrome metabolica

Aggiornamento 14/8/2018

Negli USA molti integratori, in particolare per le prestazioni sessuali e la perdita di peso, sono adulterati con sostanze pericolose non regolamentate

Aggiornamento 3/1/2018

Tra i supplementi dimagranti, il cromo picolinato appare funzionare preservando la massa magra

Aggiornamento 7/3/2019

Per avere un effetto dimagrante la curcumina deve essere assunta in dosi superiori al grammo per 2 mesi almeno, e non sembra avere effetto sulla circonferenza addominale

Aggiornamento 17/3/2019

Nei topi il tè verde riduce la permeabilità intestinale, l'infiammazione e il peso

Aggiornamento 7/8/2019

Tra gli alimenti/nutrienti che stimolano il grasso bruno, quello "bruciagrassi", mediante stimolo del sistema nervoso simpatico, della mitogenesi (biogenesi mitocondriale) o dell'effetto (epi)genetico, solo i capsinoidi (peperoncino) hanno studi sull'uomo, e la loro sicurezza a lungo termine non è stata comunque verificata.
Alcuni polifenoli (berberina, resveratrolo, curcumina) agiscono a livelli difficilmente raggiungibili nei trial sull'uomo così come la vitamina A.
Il tè verde ha effetto termogenico, l'EPA (omega 3) stimola la trasformazione degli adipociti bianchi in bruni.
Aggiornamento 16/8/2019
La curcumina non riduce il peso né la circonferenza in persone con steatosi epatica, però aumenta l'adiponectina, ormone bruciagrasso e benefico

Aggiornamento 27/8/2019

Una revisione dei composti naturali per il dimagrimento

Aggiornamento 3/9/2018

Vari tipi di tè nei modelli animali aiutano a dimagrire interagendo col microbiota e i sali biliari. Il migliore appare essere il tè oolong

Aggiornamento 28/11/2019
(Con immensa sorpresa visto che è sempre risultata inefficace) La carnitina migliora il peso, la circonferenza addominale, riduce il grasso ma non la percentuale di grasso sul peso totale.
Questo succede facilitando l'ingresso dei grassi nei mitocondri, migliorando l'utilizzo del glucosio nel cervello, riducendo l'appetito e migliorando il rilascio di grassi dagli adipociti, riducendo l'adipogenesi.
Alcuni dubbi rimangono per l'eventuale trasformazione in TMAO, metabolita infiammatorio

Aggiornamento 12/12/2019
La curcumina può aiutare a ridurre la circonferenza addominale (WC) e il grasso viscerale in persone con steatosi epatica (NAFLD). "Sono stati proposti diversi meccanismi per gli effetti delle diete antiinfiammatorie e dei loro ingredienti come la curcumina sull'obesità e sulla WC, inclusa l'inibizione della lipogenesi e dell'infiammazione (riduzione delle citochine proinfiammatorie), la soppressione dell'angiogenesi, nel tessuto adiposo: downregolazione della differenziazione dei preadipociti, aumento della lipolisi, maggiore differenziazione in tessuto adiposo bruno, aumento del metabolismo energetico degli adipociti e dell'apoptosi; aumento dei livelli sierici di nesfatina, che aumentano la sazietà, ed effetti simil-probiotici". Viene inoltre inibito l'enzima che produce il cortisolo, che aumenta l'adiposità viscerale.

Aggiornamento 17/12/2019
Nel modello animale il resveratrolo mostra proprietà antiobesità, aumentando il dispendio energetico (tramite conversione del grasso bianco in grasso bruno) e modulando il microbiota, aumentando le specie amiche. Tuttavia le evidenze nell'uomo rimangono poche.
Aggiornamento 23/1/2020
Lo zenzero migliora peso, circonferenza addominale, glicemia, resistenza insulinica e colesterolo HDL, senza però effetti su trigliceridi, insulina e LDL

Aggiornamento 20/2/2020
L'estratto di caffè verde può portare a un modesto calo di peso, specie nelle persone con BMI > 25. Servono almeno 4 settimane di trattamento.
I meccanismi proposti sono il rallentamento dell'assorbimento di glucosio nell'intestino, l'attivazione dell'AMPK (che riduce la glicemia), la riduzione della produzione di glucosio nel fegato, grazie al suo componente attivo acido clorogenico. Sono inoltre presenti proprietà antiossidanti.

Aggiornamento 27/2/2020
Tè verde, capsaicina e zenzero portano a una perdita di peso di un kg circa in più rispetto al placebo in 8 settimane, con miglioramento dello stress ossidativo e della sensibilità insulinica.

L'acido linoleico coniugato (CLA) non si è rivelato utile nel lungo periodo per la perdita di peso

Una revisione su efficacia e sicurezza dei supplementi per dimagrire

Aggiornamento 22/3/2020
Un probiotico misto (Lactobacillus acidophilusBifidobacterium bifidum, Bifidobacterium animalis subsp. lactis e Lactobacillus plantarum), somministrato per 6 mesi, ha portato alla riduzione del peso, delle circonferenze e del colesterolo LDL, nonché un miglioramento delle infezioni respiratorie in persone sovrappeso e obese. I miglioramenti sono stati più evidenti in chi aveva peso e colesterolo maggiori. Alle persone è stato chiesto di non cambiare le proprie abitudini nei 6 mesi.
Aggiornamento 4/4/2020
Se diamo l'inulina, una fibra prebiotica, ad alcune persone sovrappeso e con problemi metabolici, alcuni dimagriscono e altri no. La presenza di alcuni batteri nell'intestino fa la differenza
Aggiornamento 14/5/2020

Le fibre viscose, nel contesto di una dieta ipocalorica, possono aiutare a dimagrire e ridurre l'appetito

La berberina appare efficace nel migliorare peso, BMI e circonferenza addominale in persone obese
Aggiornamento 21/5/2020
La cannella, alla dose di 2g per 3 mesi, riduce peso, massa grassa e circonferenza addominale, soprattutto nelle persone con BMI sopra i 30kg/m^2 e sotto i 50 anni. Migliora inoltre i parametri legati alla sindrome metabolica (glicemia, colesterolo, emoglobina glicata, trigliceridi), migliora la sensibilità insulinica, rallenta l'assorbimento intestinale di glucosio, modula il metabolismo glucidico, riducendo la gluconeogenesi e aumentando il glicogeno epatico. Inoltre si riduce l'assorbimento del chilomicroni (grassi) portando così alla riduzione della sintesi e della conservazione del grasso e al miglioramento delle misure antropometriche. Aumenta la tristetraprolina, una proteina con effetto antinfiammatorio. La revisione si conclude suggerendo il suo uso come integratore dimagrante nella gestione dell'obesità
Aggiornamento 11/6/2020
Il tè verde può essere usato come misura complementare per il dimagrimento, anche se non lo andate a raccogliere coi cinesi nelle montagne
Aggiornamento 18/6/2020
La carnitina può aiutare a far perdere peso nelle persone sovrappeso
La Garcinia cambogia aiuta a ridurre peso e circonferenza addominale, ma può dare problemi di tossicità epatica
Aggiornamento 25/6/2020
La berberina riduce in maniera modesta ma significativa peso e circonferenza addominale, oltre alla PCR (indicatore di infiammazione), senza alterare gli enzimi epatici
Aggiornamento 23/7/2020
Il consumo di tè ha un buon effetto sulle componenti della sindrome metabolica, ma i diversi tipi agiscono in diversi modi. Il consumo di tè nero ha effetti benefici sulla pressione, mentre il tè verde potrebbe aumentare il livello di insulina, ridurre il colesterolo LDL e la pressione. "Questi effetti sembrano maggiori quando il BMI è superiore a 28"

Aggiornamento 15/8/2020

L'acido alfalipoico (nella forma naturale R) assunto per 6 mesi ha aiutato a dimagrire in media 1,7 kg in un gruppo di persone sovrappeso, probabilmente riducendo la sintesi dei trigliceridi nel fegato. La perdita di peso e il miglioramento della bioenergetica cellulare sono più marcati in chi è più sovrappeso e nelle donne. Si sono osservati anche migliori effetti antiossidanti, riduzione dell'infiammazione e della perossidazione lipidica. Alcune persone hanno avuto reflusso come effetto collaterale.

Aggiornamento 20/8/2020

Il glucomannano si conferma poter aiutare nel dimagrimento. In media le persone hanno perso un kg in più, e l'effetto è maggiore nelle donne

Aggiornamento 20/9/2020

Il probiotico Bifidobacterium breve (BR03 e B632) può aiutare bambini e adolescenti obesi a dimagrire. Chi ha assunto il probiotico ha perso 3,5 cm in più di circonferenza, rispetto alla sola dieta. Anche il peso aggiustato per l'età, la resistenza insulinica, la pressione e la presenza di batteri patogeni sono migliorate.

Aggiornamento 26/10/2020

L'acido alfa-lipoico, ALA, ha un effetto antinfiammatorio e antidiabetico, soprattutto nei confronti della neuropatia diabetica, e promuove la perdita di peso, con un ottimo profilo di sicurezza.

Aggiornamento 29/12/2020

L'estratto di salvia può migliorare peso e resistenza insulinica in donne con ovaio policistico

Aggiornamento 5/2/2021

La somministrazione di un probiotico (simile a VIvomixx) insieme all'acido alfa lipoico ha favorito il mantenimento del peso perso e delle misure antropometriche ridotte in seguito al dimagrimento, rispetto al placebo. L'effetto è stato attribuito alla riduzione dell'infiammazione e alla modulazione dell'AMPK ipotalamica

Aggiornamento 20/2/2021

Il resveratrolo, il famoso antiossidante dell'uva, aiuta a dimagrire? Secondo una metanalisi sì (miglioramento del peso, della massa magra, della circonferenza addominale), secondo un'altra no (solo un piccolo effetto sulla circonferenza addominale) 🤷🤷
Secondo altre metanalisi ha un effetto positivo sui parametri metabolici del diabete e sull'infiammazione

Aggiornamento 7/6/2021

Il grasso bruno (BAT) è presente nei mammiferi e "spreca" energia sotto forma di calore. In questo modo chi ha più grasso bruno spesso tende a essere più magro e non sviluppare malattie metaboliche. Il freddo è un attivatore del BAT. È possibile influenzare la quantità di BAT con l'alimentazione?
Un pasto glucidico (carboidrati) aumenta l'attività del BAT, anche attraverso l'insulina (che come tutti gli ormoni può essere un'arma a doppio taglio). Tra i grassi, L'EPA (omega 3) sembra aumentare l'attività. Per le proteine non ci sono studi conclusivi.
Tra le sostanze bioattive, la capsaicina del peperoncino, le catechine del tè, la caffeina, attivano la termogenesi.
CLA, curcumina, aglio, resveratrolo, caseine si sono rivelate utili solo negli animali per ora.
Per il mentolo ci sono dei dubbi. L'efedrina è assolutamente sconsigliata perché induce problemi cardiaci, e anche le altre sostanze in eccesso possono dare problemi di irritazione (peperoncino), epatici ecc.

Aggiornamento 22/3/2022

Quali supplementi possono essere utili ed efficaci nelle persone con diabete di tipo 2?
Secondo una revisione degli studi il cromo picolinato (stimola i recettori dell'insulina e il trasporto del glucosio), Il Coenzima Q10 (spesso carente nei pazienti diabetici, induce un aumento della produzione di insulina ed è coinvolto nella produzione di energia nei mitocondri, che se carente è associata allo sviluppo dell'insulino-resistenza), le vitamine C ed E (agiscono da antiossidanti riducendo lo stress ossidativo, eliminando i radicali liberi e prevenendo vari esiti del danno ossidativo, tra cui l'apoptosi delle betacellule e la disfunzione endoteliale).
Queste sostanze possono coadiuvare le terapie somministrate sotto una guida esperta.

Aggiornamento 29/3/2022

L'estratto di tè verde può essere d'aiuto nella sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), migliorando il controllo glicemico, il peso, l'LH e gli androgeni, mentre sull'infiammazione gli studi sono contradditori; tuttavia non ci sono conclusioni certe e la maggior parte delle evidenze proviene da studi su animali.
I meccanismi d'azione coinvolgono un aumento del metabolismo basale e dell'ossidazione dei grassi (mediante inibizione del catabolismo della noradrenalina), aumento della sazietà e riduzione dell'assorbimento di grassi e carboidrati, miglioramento dell'insulinoresistenza e riduzione della gluconeogenesi epatica.
La PCOS presenta problematiche metaboliche e ginecologiche ascrivibili ad alterazioni ormonali come la produzione eccessiva di ormoni androgeni come testosterone, androstenedione e progesterone e un'alterata secrezione di LH e FSH.
L'iperandrogenismo può così indurre infiammazione e promuovere lo stress ossidativo attraverso l'insulino-resistenza, che a sua volta promuove l'infiammazione aumentando la produzione di androgeni ovarici.

Aggiornamento 14/5/2022

L'olio di semi di cumino nero può favorire il dimagrimento riducendo l'infiammazione in donne obese post menopausa

Aggiornamento 30/12/2022

La supplementazione con butirrato sembra poter aiutare i bambini a dimagrire, modula inoltre l'infiammazione e il metabolismo glucidico

Aggiornamento 18/3/2024

In uno studio le persone sovrappeso sono state divise in 2 gruppi, uno che assumeva 40g di amido resistente (RS) e l'altro un placebo di 40g di amido normale. Le diete erano uguali per calorie introdotte. Il primo gruppo ha perso in media 2,8kg mentre il gruppo placebo ha mantenuto il peso. Anche il grasso viscerale è migliorato.
Il gruppo trattato ha avuto un miglioramento del microbiota con crescita di alcuni bifidobatteri e riduzione di batteri associati con alterazione metabolica.
Sono infatti migliorati la sensibilità insulinica, la permeabilità intestinale e i marker di infiammazione. Il cambiamento dei microbi appare essenziale per l'effetto dimagrante dell'amido resistente, infatti si evidenzia maggior perdita di peso a seconda del microbiota basale.
"Il microbiota intestinale ha svolto un ruolo fondamentale in questo meccanismo di perdita di peso, modulando potenzialmente l’obesità attraverso le interazioni con l’infiammazione di basso grado e la regolazione delle proteine ​​secretorie legate al bilancio energetico. L’adesione a lungo termine a un modello dietetico ricco di RS per mantenere la composizione del microbioma può essere cruciale per il mantenimento del peso. Poiché l'RS è presente naturalmente negli alimenti e può anche essere aggiunta alla dieta quotidiana, i nostri risultati forniscono uno stile di vita pragmatico per trattare l’obesità e i disturbi metabolici correlati. La manipolazione della composizione microbica intestinale attraverso la dieta può rappresentare una strategia per modificare il bilancio energetico dell’ospite per promuovere la salute".

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