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giovedì 13 ottobre 2016

Gli sbufalatori sbufalati



Una delle mie attività preferite è smentire i saputelli, e oggi lo farò con tale sito dissapore.com, per un articolo che pare ispirarsi a Bressanini, presunto sbufalatore.


Le allergie non sono in aumento? No, solo di 20 volte, giusto un tantino.

Il glutammato è usato per aumentare la palatabilità di un alimento, non è per nulla un aminoacido inerte. La sindrome da ristorante cinese rimane elusiva, ma che spinga a mangiare di più è fuor di dubbio. Quando si vuole far ingrassare un ratto in lab, semplicemente gli si dà glutammato ad alte dosi.
Non scatena allergie? Veramente è stato collegato in studi controllati a fibromialgia e irritazione intestinale.

Lo zucchero raffinato non differisce da quello grezzo: non è proprio vero. Pur essendo io un tifoso del "meno zucchero si usa (di qualsiasi tipo), meglio è", l'Academy USA ha dimostrato che usando zuccheri meno raffinati vi è un potenziale antiossidante (e quindi antinfiammatorio) sostanzialmente e significativamente più alto. Una dose comunemente usata quotidianamente di zucchero grezzo fornisce gli antiossidanti di una porzione di frutta oleosa.

Il cibo bio è la stessa cosa di quello normale. Assolutamente smentito da una metanalisi del 2014: il cibo bio è più ricco di antiossidanti, e più povero di contaminanti come il cadmio e pesticidi.

Sano è bello, industriale è brutto (immagino intendesse naturale è bello, ma fa nulla). Questo è sacrosanto: i cibi meno sono raffinati e alterati dall'uomo, meglio è. Questo è ribadito anche da Meller e Katz: quali sono le caratteristiche che accomunano le diete più sane al mondo?
- pochi carboidrati raffinati e pochi zuccheri semplici, ma soprattutto cibo vero (ossia non industriale)
- molte fibre e cibi vegetali in genere
- niente eccessi calorici

Ringrazio Renata Alleva per la segnalazione, mi son fatto 2 risate come sempre quando leggo i post di questi personaggi.

Aggiornamento 18/3/2017
A cosa serve il glutammato aggiunto dalle industrie nei cibi? Loro ti dicono a dare più sapore, gli esperimenti dicono che aumenta l'appetito, andando a impattare sui circuiti di regolazione del comportamento alimentare e potenzialmente aumentando la quantità di cibo introdotta e così favorendo l'aumento di peso.

Aggiornamento 28/3/2017

Contrariamente a quanto si credeva, alcuni neuroni possono utilizzare direttamente il glutammato come fonte di energia, alterando così la loro funzionalità per proteggersi dall'effetto citotossico

Aggiornamento 20/6/2017

Molti continuano a dire che il glutammato non crea problemi. Però la chirurgia bariatrica determina il ritorno in quantità sensibili di un nostro amico intestinale, il B. thetaiotaomicron, capace di consumare il glutammato e, guarda caso riducendo il glutammato sanguigno il dimagrimento inizia.

Aggiornamento 28/1/2018

Articolo molto interessante sul rapporto tra antiossidanti del cibo, stress ossidativo e tumori.
"Lo stress ossidativo contribuisce allo sviluppo e alla crescita del tumore. Pertanto, ridurre lo stress ossidativo può proteggere le cellule normali dalla trasformazione cancerogena.
Dall'altro lato, le cellule tumorali che hanno aumentato i livelli di ROS (specie reattive dell'ossigeno) sono soggette ad un aumento intrinseco dello stress ossidativo, e si basano su antiossidanti per sopravvivere (producono loro stessi antiossidanti per proteggersi, NdT).  
Pertanto, aumentare "l'insulto" ossidativo utilizzando  generatori di ROS e/o composti che sopprimono i principali sistemi antiossidanti può rendere queste cellule vulnerabili alla morte cellulare.
Quindi, migliorare la capacità antiossidante endogena è una strategia allettante per prevenire la carcinogenesi, mentre aumentare i livelli di stress ossidativo oltre una soglia che provoca la morte delle cellule tumorali appare come una strategia promettente per il trattamento del cancro.  
Come discusso in questa recensione, un certo numero di sostanze fitochimiche (i famosi antiossidanti di frutta e verdura, NdT) mostra effetti sia antiossidanti che pro-ossidanti sulle cellule tumorali bersaglio. Che cosa determina l'effetto antiossidante o  pro-ossidante di un composto dipende da un numero di fattori.
In primo luogo, ciò potrebbe essere dovuto al cambiamento nell' ambiente della cellula tumorale. Ad esempio, EGCG agisce come un antiossidante a pH 7, mentre mostra comportamento pro-ossidante a pH acido.
In secondo luogo, in molti casi, diversi fitochimici inducono l'attivazione di p53 (soppressore dei tumori) che può quindi produrre ROS (e favorire la morte della cellula, NdT).
In terzo luogo, la proprietà antiossidante e pro-ossidante dei fitochimici può dipendere anche dalla loro concentrazione.
Per riassumere, gli effetti antiossidanti e pro-ossidanti dei fitochimici hanno come obiettivo i diversi stadi della carcinogenesi e la modulazione della risposta antitumorale alla chemioterapia, rispettivamente. Lo spettro meccanicistico e la specificità dell'azione dei fitochimici rappresenta un campo di ricerca complesso e in evoluzione.

In sintesi, i fitochimici forniscono forti benefici antitumorali che possono essere integrati in più fasi di prevenzione e trattamento del cancro basate su un design ben progettato e attento in seguito di  indagini pre-cliniche e cliniche".

Aggiornamento 6/5/2018

Secondo un articolo sponsorizzato dal dipartimento dell'Agricoltura americano (USDA) lo zucchero, in particolare se non raffinato, contribuisce all'apporto giornaliero di vitamine e minerali, e può essere usato per aumentare la palatabilità di alimenti sani. 😕😕

Aggiornamento 28/6/2018

L'aumento di anidride carbonica si riflette con una riduzione dei nutrienti nei vegetali
Un altro duro colpo per i "non è vero che il cibo non è nutriente come una volta"
Aggiornamento 12/1/2018
Sempre a proposito di impoverimento dei cibi, un articolo di Styven Tamburo:
E' VERO CHE AI NOSTRI GIORNI FRUTTA E VERDURA E' MENO NUTRIENTE ? 
Uno studio approfondito su questo tema e' stato condotto da Donald Davis e del suo team di ricercatori dell'Università del Texas (UT) del Dipartimento di Chimica e Biochimica di Austin pubblicato nel dicembre 2004 nel Journal of the American College of Nutrition. I ricercatori hanno studiato i dati nutrizionali del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti del 1950 e del 1999 per 43 diversi tipi di ortaggi e frutti, trovando un "declino significativo" nella quantità di proteine, calcio, fosforo, ferro, riboflavina (vitamina B2) e vitamina C nel corso dell'ultimo secolo . Questo è dovuto dalle pratiche agricole destinate a migliorare l'aspetto degli alimenti (dimensione, tasso di crescita, resistenza ai parassiti)
"Gli sforzi per allevare nuove varietà di colture che offrono una maggiore resa, la resistenza ai parassiti e l'adattabilità al clima hanno permesso che i raccolti crescano più velocemente", ha riferito Davis, "ma la loro capacità di produrre o di assorbire sostanze nutritive non ha mantenuto il passo della loro rapida crescita. "Ci sono stati cali anche in altre sostanze nutritive, come magnesio, zinco e vitamine B-6 e E.
Un'analisi del Kushi Institute dei dati nutrizionali dal 1975 al 1997 ha scoperto che i livelli medi di calcio in 12 ortaggi freschi sono scesi del 27 %; i Livelli di ferro 37 %; La vitamina A raggiunge il 21% e il livello di vitamina C al 30%. Uno studio analogo dei dati nutrizionali britannici dal 1930 al 1980, pubblicato nel British Food Journal, ha rilevato che in 20 verdure il contenuto di calcio medio era diminuito del 19%; Ferro 22%; E il potassio 14 %. Ancora un altro studio ha concluso che oggigiorno si dovrebbero mangiare otto arance per ottenere la stessa quantità di vitamina A che avrebbero ottenuto i nostri nonni mangiandone solo una.
Cosa si può fare? La chiave per ottenere prodotti più sani è un suolo più sano. Alternare i campi tra le stagioni di crescita per dare tempo alla terra per ripristinare i minerali sarebbe un passo importante. Inoltre, l'eliminazione di pesticidi e fertilizzanti a favore dei metodi di coltivazione biologica apporta benefici al suolo, e anche migliori prodotti per i consumatori. Coloro che vogliono ottenere frutta e verdura più nutriente dovrebbero acquistare regolarmente dagli agricoltori biologici locali.
Anche se meno nutriente rispetto al passato frutta e verdura deve rimanere alla base di una dieta "sana" in quanto apportano anche altre sostanze preziose per la salute come i fitocomposti e alte quantità di fibre inoltre e' buona regola assumere vitamine minerali e antiossidanti in genere a basso dosaggio in maniera ciclica ponendo attenzione allo stile di vita es. riposo/allenamento ed esigenze individuali ,ad esempio, come accennato i giorni precedenti alti dosaggi sopratutto in prossimità di sforzi intensi potrebbe disturbare l'omeostasi cellulare.
Aggiornamento 8/4/2019
I debunker continuano a dire che non esiste la permeabilità intestinale, nonostante sia legata a molte condizioni patologiche e la consistenza delle ricerche aumenti ogni giorno.
Ecco i consigli alimentari per metterla a posto.
Aggiornamento 25/8/2019

In un secolo il contenuto di magnesio (insieme a calcio e ferro) in alcune verdure si è ridotto fino al 90%. L'uso di cibo spazzatura, bibite zuccherate, caffeina, diversi farmaci riduce ulteriormente l'assorbimento del magnesio e aumenta la sua escrezione urinaria.
"Ciò potrebbe giustificare una modifica dei farmaci o raccomandazioni dietetiche per aumentare l'assunzione di verdure crude con un più alto contenuto di magnesio e ridurre il consumo di bibite e alimenti trasformati con poco magnesio e la raccomandazione di integratori di magnesio.
Aggiornamento 17/9/2019
Le allergie sono in aumento, grazie soprattutto a fattori ambientali
Aggiornamento 7/10/2019
Non basta avere la laurea per fare corretta divulgazione scientifica. Nel programma di Gerardo D'Amico-Giornalista​ Basta La Salute - Rainews24​ una dottoressa, Laura Rossi, sembra quasi equiparare l'uso di supplementi al doping, accusando le proteine di danni renali (video dal minuto 8:40). Questo è un mito smentito da tempo nelle persone sane e sportive.
I supplementi proteici e ancor più di aminoacidi essenziali sono indicati come sicuri ed efficaci dalle linee guida sull'alimentazione sportiva, proprio per il loro effetto ergogenico e ipertrofizzante
Aggiornamento 4/6/2020

Approcci per prevenire le allergie alimentari
"Sapere come prevenire le allergie alimentari contribuirebbe ad alleviare gli impatti sulla salute, sociali e finanziari. Storicamente, gli sforzi per prevenire le allergie alimentari si sono basati sull'identificazione di neonati a rischio e sulla raccomandazione di evitare potenziali allergeni. Questo approccio appare superato. Le strategie per facilitare una maggiore tolleranza immunologica, inclusa l'introduzione precoce di potenziali allergeni alimentari, hanno risultati incoraggianti che potrebbero aiutare a ottimizzare la prevenzione basata sulla comunità". In pratica appare oggi meglio introdurre precocemente il cibo per indurre la tolleranza mentre aspettare può favorire l'insorgere di allergia. Anche evitare i cibi in gravidanza non è utile. gli allergeni devono essere introdotti separatamente. L'uovo deve essere cotto
L'olio di pesce (omega 3) assunto in gravidanza e allattamento può prevenire le allergie alimentari nei soggetti a rischio. Prebiotici e probiotici possono avere un piccolo effetto preventivo.

Aggiornamento 7/12/2023

Gli AGEs, composti che si formano nei cibi cotti ad alta temperatura soprattutto in alimenti ultraprocessati con panature, prodotti da forno ecc., aumentano la prevalenza e la gravità delle allergie alimentari (FA).
Negli alimenti con AGEs si verifica la reazione di Maillard e sono presenti "cambiamenti chimici e conformazionali nelle proteine ​​alimentari, che influenzano la digeribilità, la biodisponibilità, l'immunogenicità e l'allergenicità.
Tra i meccanismi proposti, troviamo:
1) aumentata infiammazione. "Gli allergeni alimentari in presenza di AGEs possono attivare il recettore RAGE e cooperare per produrre citochine proinfiammatorie attraverso le cellule dendritiche presentanti l'antigene e le risposte delle cellule T. E questo è stato associato allo sviluppo e alla progressione di diverse malattie. Tra questi, l'FA provoca sensibilizzazione allergica attraverso le cellule dendritiche, le cellule presentanti l'antigene e le risposte delle cellule T. Inoltre, l'interazione degli AGEs con i RAGE sembra attivare i mastociti, con una possibile partecipazione alla patogenesi dell'FA
2) induzione di nuovi epitopi. "L'alterazione della funzione delle proteine ​​glicate si verifica perché la reazione di Maillard porta all'aggregazione delle proteine ​​attraverso la reticolazione intermolecolare o intramolecolare tra residui di lisina e arginina nella creazione di AGEs. Questo processo può alterare il livello di IgE e il riconoscimento delle cellule presentanti l'antigene. In altre parole, le proteine ​​modificate dagli AGEs possono portare a risposte immunogeniche.
3) alterazione del microbiota. Gli AGEs disturbano il microbiota che è fondamentale per raggiungere la tolleranza immunitaria. Inoltre l'aumentata permeabilità intestinale facilita l'ingresso degli allergeni.
Anche gli additivi presenti nel cibo spazzatura può aumentare il potere allergizzante.

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