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mercoledì 26 dicembre 2012

Alcol in gravidanza? No grazie!


Ormai la maggior parte delle donne è informata, ma non fa mai male ricordare, soprattutto in questi giorni di festa, che in gravidanza è bene evitare completamente l'alcol.
Questo perché tale sostanza è responsabile di una ben nota sindrome, detta alcolica fetale (FAS). 
La FAS è associata ad un particolare fenotipo, (manifestazione esteriore), che comprende alterazioni delle caratteristiche facciali (naso, bocca, occhi) e delle capacità mnemoniche, di attenzione e di apprendimento, insieme a alterazione delle capacità sensoriali e comportamento autistico.
Tutto questo è dovuto probabilmente alla modificazione dello sviluppo (neuronale e non) tramite un'alterata induzione dell'apoptosi, cioè la morte cellulare programmata, normalmente prevista durante la crescita intrauterina. 


http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3337631/

La FAS è ritenuta oggi la prima causa di ritardo mentale nel mondo occidentale, a testimoniare come molte future mamme ancora sottovalutino il pericolo dell'alcol in gravidanza, e i casi stimati sono più numerosi di sindrome di Down, spina bifida e distrofia muscolare messe insieme.
Mandiamo quindi un "messaggio in bottiglia" alle future mamme: evitate gli alcolici per il bene del vostro bambino!



http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1180569/

Aggiornamento 13/3/2016

Ulteriori conferme sulla dannosità dell'alcol in gravidanza: non è possibile stabilire quantità sicure durante questo periodo. L'Università Harvard consiglia alle donne sessualmente attive che non usano precauzioni anticoncezionali di astenersi dal consumo di alcolici. Il primo periodo di gravidanza infatti è il più critico, e spesso la donna non è a conoscenza del suo stato interessante.

Aggiornamento 19/4/2016

Aggiustando per i fattori confondenti, non vi è nessuna evidenza che un moderato consumo di alcol allunghi la vita. Gli studi che trovano tale associazione sono mal designati

Aggiornamento 29/4/2016

Nel modello animale l'alcol in gravidanza influenza negativamente la prole per 3 generazioni.
L'alcol induce cambiamenti nei batteri intestinali che favoriscono le patologie correlate.

Aggiornamento 2/7/2016

L'alcol aumenta la produzione di estrogeni e quindi la deposizione di grasso.

Aggiornamento 27/10/2016

Mescolare alcol ed energy-drink ha nell'architettura cerebrale degli adolescenti un effetto simile alla cocaina

Aggiornamento 21/11/2016

Tratto da Nutri&previeni

Alcuni ricercatori dell’Università della California di San Diego, il cui studio è pubblicato sulla rivista Plos One, hanno sviluppato un test sul sangue che aiuterà a prevedere quanto l’alcol, assunto dalla madre in gravidanza, abbia danneggiato il bambino. In questo modo sarà più facile predisporre degli interventi mirati per migliorare la salute di neonati e bambini esposti all’alcol prima della nascita.

Aggiornamento 8/4/2017

L'utilizzo di alcolici in maniera compulsiva anche prima della gravidanza predispone la prole per il diabete


Aggiornamento 23/5/2017

Nelle donne una sola porzione di alcol (un bicchiere di vino) quotidianamente alza il rischio di tumore al seno. L'allarme arriva dall'American Institute for Cancer Research.

L'attività fisica si conferma ridurre il rischio.

Aggiornamento 6/6/2017

Come sempre arrivano conferme sul fatto che non esista una soglia di alcol sicura in gravidanza. Dosi minime sembrano influenzare lo sviluppo facciale del bambino.
Non necessariamente questo ha conseguenze negative, ma la raccomandazione di non assumere alcol in gravidanza rimane.

Aggiornamento 6/7/2017

Anche JAMA, giornale dei medici americani, ribadisce che non esistono quantità di alcol sicure in gravidanza.
Aggiornamento 10/7/2017
Anche moderate quantità di alcol (un drink al giorno) aumentano il rischio di declino cognitivo.
Aggiornamento 26/8/2017
La sindrome alcolica fetale è ancora troppo diffusa, almeno negli Stati Uniti e nei paesi poveri.La regione meno colpita appare essere l'Europa Orientale. Essendo i danni gravi e irreparabili, è il caso di prendere provvedimenti

Aggiornamento 9/11/2017
L'alcol è un pericoloso cancerogeno e distrugge le cellule cerebrali negli adulti
Aggiornamento 9/1/2018
Scoperti i meccanismi che rendono l'alcol cancerogeno: le aldeidi che si formano dal suo metabolismo danneggiano il DNA. Chi ha scarse capacità enzimatiche di degradare l'acetaldeide ha maggiore rischio
Aggiornamento 2/2/2018
L'alcol è indicato dallo IARC come cancerogeno certo. Fino a un quarto dei tumori sono attribuibili al consumo di alcol. Le cause sono probabilmente attribuibili al danno al DNA, alla riduzione nell'assorbimento di folati e all'aumento dell'assorbimento degli altri cancerogeni. L'AICR sconsiglia il consumo di alcol per prevenire i tumori, ma considera modeste quantità (un drink al giorno per le donne e 2 per gli uomini) protettive per il cuore. L'effetto cancerogeno dell'alcol è potenziato dal fumo.
Aggiornamento 9/4/2018

Mi giunge voce di ostetriche che ai corsi pre-parto sostengono che un consumo moderato di alcol non crei problemi. Mi auguro che sia una bufala, comunque la scienza sostiene che l'unica quantità di alcol sicura in gravidanza sia ZERO. Più se ne beve, più sale il rischio di malformazioni. Questo non lo dico io ma le linee guida del ministero. Il consumo di alcol in gravidanza è la prima causa prevenibile al mondo di ritardo mentale nella prole. Vedete voi se vale la pena rischiare, e se sentite queste baggianate ai corsi o in qualsiasi contesto abbiate il coraggio di smentire chi le dice.

Aggiornamento 11/4/2018

La candidosi orale va molto d'accordo con l'alcol per favorire i tumori del cavo orale

Aggiornamento 11/4/2018

La soglia di rischio dell'alcol solitamente indicata (100 g a settimana) è probabilmente troppo alta, dosi inferiori sono comunque pericolose.

Aggiornamento 12/5/2018

L'alcol, si sa, è un ottimo disinfettante, purtroppo però nei forti bevitori fa fuori i batteri buoni e favorisce la crescita di quelli cattivi a livello orale. In questo modo può promuovere le malattie dei denti e altre condizioni patologiche, per esempio quelle autoimmuni. Questi i risultati di uno studio fatto su oltre 1000 americani. Anche i collutori a base alcolica sono probabilmente da evitare

Aggiornamento 20/5/2018
L'alcol riduce la sintesi proteica muscolare bloccando mTOR, sia in acuto che in cronico, e l'effetto dura molto tempo.
Aggiornamento 29/7/2018
Un post di Project Diet, che diversamente dal solito, mi trova d'accordo

Può un corso di laurea specialistico, in corsi come biochimica della nutrizione o chimica degli alimenti parlare dei benefici del vino e in particolare del vino rosso "in quantità moderate"?
Sì, può, siamo in Italia.
Per la cronaca, il vino (rosso o bianco che sia) non ha alcun beneficio tangibile e dimostrato, e la presenza di resveratrolo e polifenoli vari non giustifica né dimostra alcuna capacità di prevenzione, di qualsiasi patologia si stia parlando. L'associazione, peraltro con risultati contrastanti nei vari studi, per cui chi beve vino ha profili lipidici leggermente migliori, non è affidabile per una serie infinita di motivi.
In pratica, il vino NON previene gli eventi cardiovascolari, NON previene sindrome metabolica, diabete o obesità (semmai contribuisce ad aumentarne il rischio), NON rallenta l'invecchiamento.
Al contrario, l'alcol contenuto nel vino (e in qualsiasi bevanda giustamente alcolica) è invece il "nutriente" più cancerogeno conosciuto, il cui consumo (generalmente tendenzialmente > 2 bicchieri al giorno) è associato in maniera probabile o convincente (insomma, evidenze forti, come per il fumo di sigaretta, l'amianto, e via dicendo) per quasi 10 tipi di cancro differenti.
L'alcol è poi associato ad alterazioni dello sviluppo cerebrale (ci sono aree della corteccia, comportamentali, che si sviluppano fino a circa 25 anni e il loro picco è nell'adolescenza) per cui assolutamente da evitare o limitare al massimo nei ragazzi (che invece sono quelli che ne abusano maggiormente). Poi apporta calorie, che puntualmente non vengono considerate.
...ci sarebbe un libro da scriverci sopra...
Non dobbiamo fare l'errore di confondere e utilizzare come sinonimi bino (o altre bevande alcoliche) con alcol, ma non dobbiamo nemmeno pensare che l'alcol contenuto in qualsiasi bevanda o cibo faccia poi meno male o cambi le sue caratteristiche.
Ora, chiaramente consumare 1-2 bicchieri di vino, una lattina di birra, brindare ogni tanto nelle occasioni di festa va benissimo, ma perché questa mania di inserire il vino a momenti tra i superfoods?
...poi le proteine fanno male, le uova fanno alzare il colesterolo e i carboidrati fanno ingrassare, certo 

Aggiornamento 25/8/2018


Secondo una nuova revisione degli studi, l'alcol è responsabile di 3 milioni di morti all'anno, e del 12% di quelle tra i 15 e i 49 anni.
Non sono stati individuati livelli di alcolici che migliorano la salute, né vino, né birra, né altro, quindi il consiglio di bere uno o 2 bicchieri al giorno si declassa a semplice mito. L'unico livello di alcol che non fa male è zero.
Le politiche del futuro si dovranno incentrare sullo scoraggiamento dell'assunzione di alcolici

Aggiornamento 13/1/2019

Un consumo moderato di alcol, indicato come 2 porzioni al giorno, è sufficiente a indurre rimodellamenti cardiaci tali da alzare il rischio di fibrillazione atriale

Aggiornamento 10/4/2019
I circuiti nervosi della dipendenza da alcol e da cibo spazzatura sono gli stessi
Aggiornamento 11/4/2019
Una bottiglia di vino a settimana incrementa il rischio tumorale globale dell'1% circa (1,4% per le donne), corrispondente più o meno a quello di 10 sigarette a settimana.

Aggiornamento 25/8/2019

Bere in gravidanza caratterizza il DNA in modo da influenzare l'espressione genica, aumentando il cortisolo con conseguenze sull'immunità

Aggiornamento 7/10/2019

È ben noto che le donne in gravidanza non devono assumere alcol. Anche gli uomini però devono astenersi dal bere nei 6 mesi prima del concepimento perché l'alcol aumenta il rischio di difetti cardiaci congeniti
Aggiornamento 31/1/2020
L'unica quantità di alcol sicura in gravidanza è zero
Aggiornamento 22/2/2020
Le donne con depressione in gravidanza spesso mangiano male, compresi zuccheri raffinati, alcolici (che dovrebbero essere azzerati in gravidanza) e grassi di scarsa qualità, e introducono poca frutta, verdura e legumi. Sarebbe opportuno che un professionista corregga queste abitudini.
Aggiornamento 19/3/2020
Il veleno di scorpione potrebbe correggere alcuni difetti di apprendimento dovuti alla FAS
Aggiornamento 3/5/2020
L'alcol in gravidanza è dannoso perché, tra le altre cose (riduzione di BDNF e infiammazione), riduce la quantità di DHA (omega 3) che arriva al cervello, impedendogli di maturare correttamente. Fermo restando che in gravidanza (e possibilmente allattamento) non si deve assumere alcol, la somministrazione di DHA potrebbe ridurre i danni
Aggiornamento 20/8/2020

Stanno arrivando le nuove linee guida americane 2020 sull'alimentazione, e come spesso accade probabilmente verranno utilizzate come base per quelle europee. Tra le novità previste, si ridurranno le quantità di alcol e zuccheri previste (per gli uomini max un drink al giorno come le donne, gli zuccheri aggiunti passeranno dal 10 al 6% delle calorie totali). Si parla esplicitamente di calorie vuote legate al rischio di malattia (stranamente qualche chimico parlava di nessuna evidenza scientifica per questo termine: cambiare mestiere no?), sottolineando che si tratta di zuccheri con effetto diverso da quelli naturalmente presenti nei cibi (le calorie non sono tutte uguali). Si darà inoltre più importanza all'alimentazione in gravidanza, allattamento e crescita, includendo la colina tra i nutrienti essenziali per lo sviluppo cerebrale, la cui fonte principale è spesso l'uovo.
Aggiornamento 4/9/2020

Il trapianto di microbiota può aiutare a guarire la dipendenza da alcol. Scrivono gli autori: "questo lavoro conferma che la via per il cervello passa attraverso l'intestino"

Aggiornamento 13/4/2021

La dieta chetogenica potrebbe aiutare nella disintossicazione dall'alcol, e nei topi riduce l'induzione di dipendenza. Gli effetti sembrano dovuti alla riduzione della neuroinfiammazione e alla variazione nei substrati energetici (meno acetato e glucosio)

Aggiornamento 9/12/2021

La somministrazione di probiotici sembra ridurre nausea e vomito in gravidanza. Lo studio è piccolo quindi sono solo evidenze iniziali ma interessanti, l'azione potrebbe essere dovuta a una modulazione degli ormoni, dei sali biliari e del sistema nervoso enterico.
"Le ore in cui le partecipanti sentivano nausea sono state ridotte del 16%, e il numero di volte che hanno vomitato è stato ridotto del 33%. L'assunzione di probiotici ha anche migliorato significativamente i sintomi legati alla qualità della vita, come stanchezza, scarso appetito e difficoltà a mantenere le normali attività sociali, come indicato dai questionari".
Anche la stitichezza si è ridotta.

Aggiornamento 26/12/2021

Anche quantità moderate di alcol consumate giornalmente appaiono dannose per la salute, secondo un articolo di Medscape.
Purtroppo la pandemia ha aumentato il consumo di alcolici e nel breve termine questo ha significato aumento di malattie epatiche, intestinali e della violenza domestica.
Spesso si rappresentano gli effetti dell'alcol con una curva a J, in cui i bevitori moderati (uno-due porzioni al giorno) hanno un rischio di malattia inferiore dei non bevitori.
"In realtà, questa associazione è più probabilmente "un artefatto statistico" in gran parte derivato da studi osservazionali di bassa qualità, secondo il dr. Christopher Labos, epidemiologo e cardiologo presso il Queen Elizabeth Health Complex di Montreal.
"Quando si guarda agli studi che tengono conto della causalità inversa, o il fatto che alcune persone astemie sono ex consumatori di alcol, allora ci si rende conto che il beneficio protettivo dell'alcol è minimo o inesistente e che l'alcol fa più male che bene alla nostra società".
Un recente studio ha mostrato come smettere di bere riduca la fibrillazione atriale, mentre un altro ha mostrato che il rischio si riduce con 56g a settimana, mettendo ancora in risalto l'"effetto a J".
L'alcol è un cancerogeno e si stima sia responsabile da solo del 4% dei tumori, in particolare nelle donne e anche nei bevitori moderati. L'ACR consiglia per questo "è meglio non assumere alcolici".
L'alcol è neurotossico e ha effetti sulla cognizione.
L'uso eccessivo di alcol è uno dei maggiori fattori causali per la demenza.
"Mewton e colleghi hanno recentemente pubblicato dati che suggeriscono che ci sono tre periodi in cui il cervello potrebbe essere particolarmente suscettibile agli effetti neurotossici dell'alcol: la gestazione (dal concepimento alla nascita), l'adolescenza (15-19 anni) e l'età adulta (oltre 65 anni). Fare particolarmente attenzione in queste fasi può quindi essere utile" suggerendo anche che la terapia cognitivo-comportamentale e motivazionale sono molto efficaci nel ridurre il consumo.
Il dr. Labos suggerisce di chiarire questi aspetti ai pazienti e usare gli alcolici come il cibo spazzatura: qualcosa da consumare occasionalmente

Aggiornamento 18/3/2023

Che effetto ha il consumo di alcol in donne che hanno avuto un tumore al seno? L'alcol è un noto cancerogeno, a qualsiasi quantità. I dati attuali sull'effetto sulla ricorrenza del tumore sono però conflittuali. Una revisione indica aumento del rischio, un'altra afferma che l'effetto di un consumo moderato è improbabile. Per un principio di precauzione forse meglio evitare un consumo abituale.

Aggiornamento 7/4/2023

Continuano a non esistere livelli sicuri di consumo di alcol. Lo conferma una metanalisi che ha escluso alcuni errori metodologici spesso presenti in altri lavori. Gli effetti sulla mortalità sono evidenti a partire dalle 3 unità settimanali.

Aggiornamento 1/5/2023

È ben noto l'effetto negativo sulla prole dell'alcol in gravidanza. Un nuovo studio mostra che anche il consumo paterno nel periodo prima del concepimento può indurre le modifiche tipiche della sindrome alcolica fetale. I ricercatori concludono invitando a educare entrambi i genitori ai rischi legati al consumo di alcol.

Aggiornamento 11/6/2023

Post di Sergio Saia

L’#IRLANDA ETICHETTA TUTTI GLI #ALCOLICI (non solo il vino) con l’indicazione «#nuoce #gravemente alla #salute».
1) #Complotto contro l’#Italia? No, se lo pensate siete ignoranti o in conflitto d’interesse. Etichettano anche i propri alcolici.
2) Hanno più problemi di noi con gli alcolici? No, ne hanno di meno.
In figura le morti attribuibili al consumo di alcool in alcuni grandi paesi europei. I dati sono del Global Burden of Diseases (o #GBD) che raccoglie tutte le evidenze (anche quelle a favore) nel settore circa la relazione tra fattori di rischio e esiti. Tra gli esiti, recensisce per morti totali o per 100000 abitanti, per anni di vita persi totali (YLL) o aggiustati per disabilità (DALY), etc.: https://vizhub.healthdata.org/gbd-compare/
3) Esiste un consumo sicuro di alcolici (vino incluso)? No, capisco piaccia illudersi, ma negarlo non fa venire meno il rischio. Se si vuol bere, meglio bere coscienti dei rischi, tanto se li negate i rischi comunque non scompaiono. E vostro nonno è stato solo fortunato. Purtroppo non esiste una quantità minima di alcool alla quale i rischi siano minori rispetto a quanto osservato nei non bevitori dopo aver stratificato per età, comorbidità, etc. I dati che relazionano rischio e quantità sono qui (anche quelli a favore): https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00847-9
E sì, conosco il pippone degli effetti cardioprotettori: è una correlazione che scompare quando il dato è stratificato, la stessa società europea di cardiologia (#ESC) invita a non poca prudenza quando si sbandierano tali effetti: https://www.escardio.org/.../Alcohol-may-be-more-risky-to...
Si vuol bere? Comprensibile. Ma meglio bere coscienti dei rischi che negandoli o ignorandoli. Se qualcuno è cosciente, magari decide di bere meno o niente o ridurre altri fattori.

Aggiornamento 8/9/2023

Si ribadisce che non esistono quantità sicure di alcol in gravidanza. La FAS è la prima causa prevenibile di problemi intellettivi.
Il viso può essere lo specchio della malattia. Possono essere presenti "una varietà di anomalie craniofacciali oltre alle caratteristiche cardinali delle rime palpebrali corte, del filtro nasale liscio e del vermiglio sottile del labbro superiore. Alcune di queste malformazioni, come l'ipoplasia mascellare, la ptosi e la retrognazia, si verificano in una serie di disturbi dello sviluppo e sono facilmente riconosciute da genetisti, dismorfologi e pediatri dello sviluppo. Pertanto, una delle principali ricerche in questo campo è stata la scoperta di altri modelli di dismorfologia facciale o non facciale che potrebbero anche collegare il deterioramento neurocomportamentale all'esposizione all'alcol prenatale, anche in assenza di una storia di tale esposizione".

Aggiornamento 19/1/2024

L’OMS ha redatto un documento in cui dichiara che tassare alcolici e bibite zuccherate può aiutare le persone ad avere stili di vita più sani e meno patologie, riducendo così i costi collettivi della sanità pubblica.

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