Sono piuttosto indeciso se continuare questo blog, visto che Google ha deciso di non dare più visibilità a chi dice qualcosa di alternativo al solito contate le calorie e muovetevi di più. La conseguenza è stata un drastico calo delle visualizzazioni delle pagine, e fare un articolo di una certa lunghezza che sia evidence-based ruba veramente molto tempo, e per avere solo un centinaio di visualizzazioni non credo valga la pena.
Comunque in questo (forse ultimo) articolo parliamo di Candida, un lievito/fungo patogeno opportunista e polimorfico, ossia che da semplice commensale e innocuo abitante dell'intestino può trasformarsi in pericoloso organismo, e presentarsi in diverse forme. In generale un editoriale pubblicato su Nature Review Microbiology mette in guardia già dal suo titolo: "Basta trascurare i funghi!", visto che le loro infezioni, tra cui la candida, uccidono 1,6 milioni di persone all'anno.
La candida, nelle sue diverse sottospecie (la più nota è probabilmente la albicans) è appunto presente del nostro tratto intestinale, solitamente in maniera innocente. Il fatto che la candida sia normalmente ospitata nel nostro intestino non significa però che sia così innocente, e in generale i funghi (micobiota) possono essere implicati in diverse malattie, da quelle tumorali, intestinali, e dermatologiche fino a quelle mentali.
Sebbene qualcuno continui a parlare di malattia immaginaria, stanno crescendo le prove di diverse patologie concausate dal fungo. Purtroppo così come per le sensibilità alimentari non abbiamo strumenti diagnostici affidabili, e probabilmente ci perdiamo in molti falsi positivi e falsi negativi che possono far perdere fiducia nei sanitari che se ne occupano. Purtroppo i segni e sintomi sono molto sfumati e non esclusivi della condizione, complicando la diagnosi, che in pratica arriva solo se si è responsivi al trattamento (Ah, allora avevi la candida! 😑). Sempre che si decida di farlo. La dott.ssa Amy Myers consiglia il dosaggio di IG specifiche, i globuli bianchi totali bassi, la ricerca di arabinitolo nelle urine e un esame delle feci apposito.
Sono come accennato prima patogeni opportunisti, ossia diventano pericolosi in determinate condizioni (in genere disbiosi e indebolimento/sbilanciamento del sistema immunitario, chemioterapie, antibioticoterapie, ipocloridria (bassa acidità gastrica, soprattutto da abuso di farmaci) ecc).
Molte donne conoscono la sovracrescita vaginale di candida. Spesso colpisce dopo l'uso di antibiotici, che spazzano via i batteri e lasciano spazio alla candida per svilupparsi, per la solita legge del "se tu mi lasci spazio io mi allargo" (interferenza tra specie). Anche stress, contraccettivi orali e diabete possono aumentare il rischio. E ovviamente una dieta ricca in zuccheri e fonti di carboidrati raffinati.
Le persone con diabete sono molto più suscettibili alla candida, forse perché la glicemia alta la nutre, o anche perché hanno un sistema immunitario alterato, ed in esse questo fungo è più virulento e aggressivo. Inoltre può essere disseminata, ematica ecc, con esiti abbastanza pesanti, come dolori muscolari, pericardite, artriti, infezioni fino al cervello che si presentano come microaneurismi, meningiti ecc
Healthline ci dà una serie di possibili segni di candidosi:
- stanchezza (dovuta alle carenze nutrizionali che induce), tanto che può determinare sindrome della fatica cronica
- infezioni intime ricorrenti
- problemi digestivi (costipazione, diarrea, nausea, gas, crampi e gonfiore)
- sinusiti croniche
- micosi alla bocca, alla pelle e alle unghie
- dolori articolari
La dottoressa Myers aggiunge anche malattie autoimmuni come Hashimoto, lupus, artrite reumatoide, colite ulcerosa, sclerodermia (anche se, essendo trattati con immunosoppressori spesso è difficile capire se sia una causa o una conseguenza), ADHD, disturbi dell'umore, prurito, allergie, craving per lo zucchero o alimenti ricchi in carboidrati. Secondo hackyourgut.com anche le carie dentali.
La candida può presentarsi a livello cutaneo, in particolare nelle pieghe, o come micosi nel piede e nelle unghie, dando prurito, rash e intertrigine.
La sovracrescita di Candida albicans è, insieme ad altre (streptococchi β-emolitici, Staphylococcus aureus, Porphyromonas gingivalis, Chlamydia, virus dell'epatite C), una delle principali infezioni legate alla psoriasi.
Questo ce lo insegnano da anni gli esperti di PSORIASI METODO APOLLO - MEDICINA FUNZIONALE: vi è un legame tra candida e psoriasi, in particolare se la malattia coinvolge le zone ascellari, intime e la testa. Purtroppo alcuni farmaci (a partire dal cortisone) per la psoriasi tendono a far proliferare la candida creando potenzialmente un circolo vizioso. Le persone con psoriasi hanno comunità fungine (e microbiche) particolari, non solo candida. Anche la dermatite atopica può legarsi a candida.
Candida e tratto oro-gastro-intestinale
L'infezione orale può legarsi a malattie endocrine, come l'ipotiroidismo o malattie surrenali. Può essere responsabile di afte ricorrenti.
A livello esofageo o gastrico può essere asintomatica o dare reflusso/bruciore, disfagia, nausea e vomito. In particolare questo avviene tramite crossreazione con le profiline, tipici allergeni vegetali.
Da tempo si ipotizza un legame tra celiachia e candida. Oggi è certa una crossreattività tra candida e glutine. Questo fungo può innescare uno dei meccanismi patogenetici, è spesso sovrarappresentato nell'intestino dei celiaci. Questo non significa che ogni caso di celiachia sia dovuto alla candida, ma che in un certo numero di casi abbia un ruolo insieme ad altri fattori ambientali e ad una predisposizione genetica, e potrebbe rilevarsi anche nel diabete di tipo 1 (altra malattia autoimmune). In pratica nella fase patogenica la candida rilascia Hwp1, una proteina che fa da substrato per la transglutaminasi (l'enzima che reagisce al glutine) e provoca una reazione immunitaria. Chi ha celiachia può anche eliminare il glutine ma se ha una candida attiva può continuare ad avere problemi.
La candida può invadere l'intestino e oltrepassare la sua barriera in diversi modi, diventando sistemica, con le sue ife (prolungamenti).
La sovracrescita di funghi, in particolare candida, è presente in un quarto circa delle persone con sintomi gastrointestinali che non si risolvono (gonfiori, reflusso, nausea, diarrea ecc) L'infiammazione intestinale stimola la proliferazione della candida, causando potenzialmente anche un circolo vizioso. Può essere corresponsabile della steatosi epatica, anche in questo caso grazie e a un circolo vizioso perché l'alcol ne facilita la proliferazione.
C. tropicalis induce infiammazione intestinale attivando i recettori per le lectine di tipo C (gli stessi attivati da alcuni fattori alimentari), ed è per questo un probabile fattore cancerogeno.
La candida in collaborazione con H. pylori è una possibile responsabile di problemi allo stomaco (dispepsia), soprattutto se si usano antiacidi che favoriscono la colonizzazione. Se avete problemi digestivi e non si capisce perché potete indagare su una possibile presenza di candida.
L'infezione oculare da Candida può anche causare cecità, e questo può capitare in seguito a uso di antibiotici che riducono Corynebacterium mastitidis, un batterio che esercita protezione modulando il sistema immunitario.
Candida e tratto respiratorio
Può essere responsabile di polmonite, secchezza delle fauci, bronchite, ma solo in persone molto immunodepresse.
Secondo una posizione ufficiale della Società Europea di Allergologia (EAACI) i bambini ad alto rischio di asma e allergie hanno spesso nel loro intestino ridotta abbondanza di Bifidobacterium, Akkermansia, Faecalibacterium e Lattobacilli e maggiore abbondanza dei funghi Candida e Rhodotorula. La sovracrescita intestinale di candida può aumentare la risposta asmatica. Anche un altro fungo (W. mellicola) pare avere lo stesso effetto.
Candida e tumori
"I risultati più recenti dimostrano che C. albicans è in grado di promuovere il cancro con diversi meccanismi, come descritto nell'articolo: produzione di metaboliti cancerogeni (acetaldeide), innesco dell'infiammazione, induzione della risposta Th17 e mimetismo molecolare".
Candida e malattie neurologiche e psichiatriche
La candida è più presente nelle persone con schizofrenia rispetto ai sani, in particolare negli uomini, mentre nelle donne si manifesta come minor capacità di apprendimento; in generale le infezioni fungine sono un fattore di rischio per le malattie mentali.
Genericamente la candida si lega a brain fog, la nebbia o stato confusionale dovuto a infiammazione e stress ossidativo. Si possono notare cambiamenti mentali, ed è associata con malattie endocrine come ipotiroidismo che sono esse stesse associate con scarsa salute mentale e poca lucidità.
Diventa particolarmente pericolosa se rilascia "ife", dei prolungamenti che invadono il corpo molto oltre l'intestino, anche fino al cervello.
Nel modello animale infatti la candida può oltrepassare la barriera ematoencefalica (il sistema di protezione del cervello), e nei topi in cui succedeva si sono riscontrati deficit di memoria spaziale che sparivano alla guarigione dell'infezione. Gli indizi di legami tra malattie psichiatriche e infezione da candida sono crescenti. I ricercatori pensano inoltre che questo fungo/lievito possa essere correlato allo sviluppo in alcuni casi di disturbi neurodegenerativi cronici, come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla.
Nelle feci di persone con CFS si rintraccia maggiormente la candida nella fase attiva della malattia, anche se non si sa se si tratta di una concausa, se contribuisca alla malattia o si tratti di una semplice presenza ecologica. La dieta può comunque essere d'aiuto.
La candida è possibile causa di depressione. Inoltre uno dei suoi metaboliti, acido tartarico, può interferire col ciclo di Krebs, una delle principali vie cellulari di produzione di energia, perché somiglia all'acido malico e inibisce l'enzima fumarasi. Questa interferenza è notata soprattutto nelle persone con autismo.
Candida e tratto genito-urinario
Molto conosciute cistiti e vulvovaginiti da candida, può colpire anche reni e genitali maschili.
Candida e altri problemi
Alcuni bambini di bassa statura e inappetenti hanno infezione di Candida albicans e/o Helicobacter pylori che determinano produzione di autoanticorpi verso gli ormoni che regolano l'appetito. Il processo si chiama mimetismo molecolare, e può essere alla base di alcune malattie autoimmuni.
La candida può essere responsabile di casi di insufficienza cardiaca.
Candida auris
Sta emergendo negli USA una nuova specie, scoperta in Giappone nel 2009, molto pericolosa: C. auris, la cui infezione può portare a cecità. È importante prevenirla perché è resistente agli antimicotici e si diffonde rapidamente per contagio, soprattutto tra le persone immunodepresse, portando a morte fino al 60% dei casi. Quando viene diagnosticata le persone vengono completamente isolate e trattate con particolari precauzioni. Per ora è disponibile un solo cocktail di farmaci che pare efficace.
Alimentazione e candida
Nonostante qualcuno cerchi di negare/minimizzare il legame con l'alimentazione, in generale la candida, come tutti i funghi, è ghiotta di carboidrati, specie da fonti raffinate, e il loro consumo ne stimola la proliferazione. Ma è purtroppo in grado di utilizzare anche fonti alternative di energia, tra cui gli aminoacidi (derivati dalle proteine). Ridurre i carboidrati può sì essere benefico in determinate condizioni, ma in caso di candidosi può ridurre le difese immunitarie (attraverso l'aumento del cortisolo) e così paradossalmente favorire la candida e non "affamarla" come si pensa.
In generale possiamo dire che prolifera con vegetali, frutta e latticini: in realtà non è (sol)tanto il cibo ma pare che siano i funghi stessi, presenti in questi alimenti come "ospiti", a fungere da catalizzatori per la candidosi, come se si trovasse bene insieme ai suoi parenti. Per cui oltre ai funghi andrebbe evitato o ridotto tutto ciò che li contiene in forma unicellulare (aspergilli, saccaromiceti, gli alimenti lievitati come pane, alcolici, latti fermentati ecc) o multicellulare (funghi commestibili).
I grassi saturi invece sono inibitori della sua crescita, in particolare quelli a catena media e corta (il famoso acido caprilico utilizzato in molti inibitori della sua crescita).
Esistono tuttavia pochissimi studi sperimentali compiuti su persone.
In questo studio pilota su 120 persone una dieta specifica, abbinata all'antimicotico nistatina, ha ridotto la crescita della candida e le sue manifestazioni rispetto al solo farmaco.
La dieta era composta da frutta a basso contenuto zuccherino, cereali integrali, pesce, carne bianca, yogurt e alcuni integratori tra cui i probiotici, col suggerimento di evitare zuccheri, alimenti con farine raffinate e amidacei, legumi, carni lavorate, latte e alcolici.
In un altro caso pubblicato, la rimozione di zuccheri, lieviti, alimenti fermentati, con addizione di acido caprilico e lattobacilli ha eliminato la candida.
La dieta può aiutare ma non essere sufficiente a eradicare la candida, soprattutto quando diventa sistemica, per cui si consiglia di lavorare anche sul rinforzo del sistema immunitario e ritmi circadiani.
Gli alimenti fermentati possono favorire la candida attiva secondo Amy Myers. Selfhacked.com propone una serie di sostanze e integratori, come miele, sodio butirrato, tulsi, reishi, origano, lattoferrina, aglio, cipolla, menta piperita, colostro, curcumina, mentre sconsiglia baicalina, liquirizia, tribulus, CLA, glutammina ecc.
Scacciare la candida può avere anche effetti negativi almeno inizialmente (debolezza, febbre, brividi, debolezza), forse dovuti al rilascio di metaboliti della candida moribonda.
Alla candida piace fare amicizia. In particolare con specie batteriche e in particolare condizioni, interagisce per formare biofilm, forme di resistenza molto difficili da trattare. Infatti la collaborazione porta alla sintesi di polimeri che sono più resistenti all'attacco di antibiotici e antimicotici, con guadagno di sopravvivenza di candida e batteri ma perdita di qualità della vita di chi li ospita. Per capirci l'80% delle infezioni ricorrenti, ad esempio di Staphylococcus epidermidis, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus e Enterobacteriacee come Escherichia coli, è probabilmente legata a biofilm, come segnala Chris Kresser.
Questo succede per esempio producendo antiossidanti che proteggono alcuni Bacteroides.
La candida forma, collaborando con E. coli e S. marcescens, fortissimi biofilm resistenti agli antibiotici che sono tra le cause del morbo di Crohn.
I biofilm sono potenziali attivatori della risposta autoimmune, e quindi una delle loro cause.
I biofilm di candida potrebbero anche essere delle "riserve protette" per i virus, come quelli dell'herpes.
La degradazione dei biofilm può avvenire con alcuni cocktail di sostanze: per esempio amfotericina B e tirosolo; i trattamenti da linee guida prevedono amfotericina ed echinocandina.
L'EDTA potrebbe aumentare il loro effetto, ma va usato con prudenza perché "sequestra" i minerali come calcio e ferro. In futuro sono sotto ricerca altri trattamenti.
Oltre che difficili da trattare, i biofilm risultano molto difficili da diagnosticare, come ci insegna Kresser, che consiglia per trattarli enzimi (nattokinase and lumbrokinase), NAC (precursore del glutatione), monolaurina (cocco), antibiotici naturali (origano, berberina, rosmarino ecc), prebiotici e probiotici.
Uso di probiotici
Alcuni lattobacilli, meno i bifidi, e soprattutto S. boulardi, sono probiotici utilizzati comunemente contro la candida.
I probiotici possono migliorare dermatite, asma o allergie legate alla candidosi secondo una posizione ufficiale della EAACI.
I probiotici misti e ad alta numerosità batterica sono efficaci già in pochi giorni nella candida intestinale, almeno nel breve termine.
S. boulardii è efficace quanto la nistatina (antimicotico) nel prevenire le infezioni fungine nei bambini prematuri, e ha anche meno effetti collaterali. L'uso dei probiotici riduce il rischio di candidemia e candiduria nella terapia intensiva pediatrica in seguito a terapia antibiotica.
In particolare 2 ceppi di lattobacilli (fermetum e plantarum) sotto sperimentazione hanno dato buoni esiti nei confronti della candida.
Nel caso di
biofilm, l'uso dei batteri per una
"battaglia per il territorio" può essere l'approccio vincente, perché i giusti
batteri rilasciano delle sostanze per "dominare" il territorio,
chiamate batteriocine. In generale, tra i batteri che contrastano la candida quando forma i suoi pericolosi biofilm troviamo P. aeruginosa (però patogeno opportunista, che si attacca alle sue ife e "la sfrutta e poi la combatte"), Enterococcus faecalis, Lattobacilli.
Saccharomyces
boulardii, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus, e Bifidobacterium breve, inserite in un particolare e
apposito probiotico multiceppo, sono in grado di produrre
enzimi che degradano i biofilm, e hanno dimostrato di essere
efficaci in vitro e quindi un promettente trattamento
terapeutico.
In pazienti maschi con schizofrenia l'uso di probiotici ha ridotto gli anticorpi contro la candida e migliorato la salute intestinale.
Negli esperimenti in vitro con lattobacilli L. crispatus è quello che inibisce maggiormente la genesi delle ife nella candida vaginale.
Nella candidosi orale i probiotici sono efficaci, specie se abbinati a fibre prebiotiche (simbiotici).
Altri funghi o simili
Alcune condizioni patologiche (asma, eruzioni dermatologiche, problemi cognitivi e comportamentali, condizioni neurologiche inclusa la neuropatia, problemi di vista, fatica cronica, dolore muscolare o articolare o rigidità, problemi gastrointestinali, infiammazione cronica, soppressione immunitaria e autoimmunità) possono essere legate ad una sensibilità per le muffe, o meglio i loro metaboliti, portando a sensibilità chimica multipla e fibromialgia. Come intervenire con la dieta? Semi e cereali possono essere grandi fonti di micotossine, così come i cibi fermentati possono favorirne lo sviluppo endogeno.
In generale una dieta di tipo paleo può essere la migliore, perché riduce il contatto con questi cibi, ma il trattamento è sempre soggettivo.
Avere una sovracrescita intestinale di Candida può peggiorare malattie respiratorie come asma e broncopneumopatia (BPCO) tramite crossreazione con un altro fungo (Aspergillus).
La Malassezia, un fungo che spesso si ritrova in chi soffre di dermatite seborroica (forfora) e pelle grassa, sembra implicata nella patogenesi del morbo di Crohn. Inoltre può accelerare la tumorigenesi, a livello pancreatico, dermico e intestinale.
Cryptococcus neoformans produce eicosanoidi (le nostre molecole segnale) per inibire le difese immunitarie e poter crescere indisturbato, ed è responsabile di 180 mila morti all'anno.
Anche la muffa nera è tossica decisamente tossica, e può dare problemi respiratori, infiammatori e neurodegenerativi.
Altre info
Insieme all'antibiotico-resistenza, anche l'antimicotico-resistenza è causa di preoccupazione per il futuro, soprattutto verso candida e Aspergillus.
Lavare i denti con dentifricio al fluoro 3 volte al giorno sembra sufficiente per tenere sotto controllo la candida. Escludendo il S. cerevisiae dalla dieta il lievito non si rintraccia più nelle feci.
I topi con uno sbilanciamento del rapporto tra saccaromiceti e candida, provocata da una dieta ricca in grassi, possono avere tendenza a ingrassare e malattie intestinali.
Secondo hackyourgut è molto importante anche seguire i ritmi circadiani, il corretto riposo, ridurre lo stress e fare il giusto sport; i consigli hanno molto senso visto che sono fondamentali per bilanciare correttamente il sistema immunitario e il sistema cardiometabolico (resistenza insulinica).
Aggiornamento 22/12/2019
Le proteine del complemento sono componenti del sistema immunitario, prodotte dal fegato, e che si attivano in caso di necessità, supportando la risposta anticorpale, e può essere attivata anche da lectine (presenti anche in alcuni alimenti) e membrane batteriche e fungine. Il tessuto adiposo, soprattutto se infiammato, può produrre proteine del complemento, contribuendo all'immunità. Inoltre queste proteine interagiscono col metabolismo, simulando l'effetto di insulina e altri ormoni lipogenici o lipolitici, e contribuendo all'espansione o riduzione del tessuto adiposo, e alla sua distribuzione nei diversi distretti (sottocutaneo, viscerale ecc). Nelle persone con eccesso di adipe si può formare un circolo vizioso per cui il grasso stimola l'aumento di grasso. Un altro esempio di come metabolismo energetico e sistema immunitario si sovrappongono.
"Dati promettenti supportano l'idea che complemento e le adipokine correlate, in particolare ASP, possono contribuire al partizionamento del grasso attraverso il loro effetti lipogenici/antilipolitici sotto l'influenza degli ormoni sessuali. Questo può spiegare le variazioni nell'adiposità regionale e relativo rischio metabolico negli uomini e nelle donne"
Aggiornamento 24/12/2019
Tra le specie più note di Candida, S. boulardii è efficace con tutte tranne la tropicalis.
Aggiornamento 27/12/2019
Alcuni lieviti, diversi da quelli tradizionalmente usati come S. boulardii, possono essere efficaci e sicuri come i farmaci nel contrastare le candidosi non dovute alla più comune C. albicans, come C. tropicalis, C. krusei, C. glabrata, e C. parapsilosis, che formano temibili biofilm. Le specie sono Saccharomyces cerevisiae (ceppo KTP) e Issatchenkia occidentalis (ceppo ApC).
"Per soddisfare la crescente necessità di opzioni terapeutiche per le complicanze cliniche associate ai biofilm, questi lieviti di origine alimentare rappresentano un'alternativa sicura e attraente al trattamento convenzionale per le infezioni da Candida".
Aggiornamento 29/12/2019
Le proprietà anticarie del bicarbonato può essere dovuta anche all'inibizione dei biofilm cariogeni
I bambini con autismo sembrano avere particolari forme di batteri (senza parete batterica) e Aspergillus silente nel loro sangue. Queste infezioni sono prese dalla mamma durante la gravidanza. L'aspergillosi altera il sistema immunitario e facilita la crescita di altre specie (Candida, Cryptococcus), e i metaboliti del metabolismo delle muffe hanno effetti negativi sull'integrità strutturale o funzionale dello sviluppo del sistema nervoso. "L'aspergillosi silenziosa" può influenzare fortemente lo sviluppo del sistema immunitario e nervoso nella prima infanzia ed essere una delle principali cause di disturbi dello sviluppo neurologico
Aggiornamento 2/1/2020
Nella revisione sull'effetto delle diete nei disturbi dello spettro autistico (ASD), gli autori concludono che, essendo molto frequenti i problemi intestinali, le diete risultano molto interessanti. Tuttavia non è stato individuato un trattamento con risultati univoci e adatto a tutti, e "mancano dati scientifici conclusivi sull'effetto delle diete terapeutiche sull'autismo e, in quanto tale, non è possibile formulare raccomandazioni definitive per una terapia nutrizionale specifica come trattamento standard per l'ASD". Quelle con maggiore efficacia appaiono la dieta senza glutine e caseine (GFCF) e la supplementazione di alcune vitamine e probiotici. La dieta chetogenica e dei carboidrati specifici hanno potenziali da indagare ulteriormente. La dieta GFCF appare efficace in circa la metà delle persone. A cosa è dovuto questo? Glutine e caseine vengono maldigerite in alcuni soggetti, forse a causa di disbiosi, e la β-caseina A1 presente nei latticini porta alla formazione di β-casomorfina-7 (BCM7), sostanza in grado di entrare nel sangue in caso di permeabilità intestinale e creare problemi di riduzione del glutatione (e quindi stress ossidativo) Anche la sovracrescita di candida e delle sue ife sembra implicata, anche a causa della riduzione di lattobacilli
Aggiornamento 9/1/2020
Un altro studio conferma l'idea che la celiachia, come altre malattie autoimmuni, sia dovuta al mimetismo molecolare, ossia sequenze di alcuni batteri che somigliano al glutine e scatenano una reazione verso di esso. Tra di essi P. aeruginosa e P. fluorescens
Aggiornamento 19/1/2020
Alcuni cibi, spezie ecc ritenuti salutari possono esserlo anche perché agiscono sui fagi, virus normalmente presenti nel nostro intestino e capaci di tenere sotto controllo la popolazione batterica. Alcuni studiosi hanno sperimentato l'effetto su alcuni batteri patogeni, E. faecalis, B. thetaiotaomicron, S. aureus e P. aeruginosa. Per esempio il tabasco riduce la crescita dei primi 3. L'effetto è potenziato dalla capsaicina (peperoncino) e dall'aceto.
Anche il NAC (N-acetilcisteina) ha proprietà batteriostatiche, antimicrobiche e antibiofilm. La stevia ha esibito potenziale contro B. thetaiotaomicron e S. aureus. I dolcificanti artificiali invece inducono disbiosi.
Il propoli aumenta i fagi contro B. thetaiotaomicron e E. faecalis. Alcuni cibi (rabarbaro, caffè, origano e melagrana) invece riducono i fagi, e sono infatti conosciuti come antivirali.
Aggiornamento 22/1/2020
Le persone con alterazione del ritmo sonno-veglia possono avere problemi immunitari. Questo è dovuto al disaccoppiamento dell'"orologio molecolare" col ritmo di alcuni ormoni, come il cortisolo, che gestiscono l'infiammazione e l'azione delle cellule immunitarie. Questa alterazione dei ritmi circadiani porta a errata risposta immunitaria nelle infezioni, autoimmunità ecc.
Aggiornamento 26/1/2020
Lattobacilli insieme a mirtillo rosso sono efficaci nelle cistiti ricorrenti
Aggiornamento 30/1/2020
Figura schematica di come l'alimentazione errata porti alla disbiosi e alla sindrome metabolica, tramite l'infiammazione stimolata dai metaboliti batterici che entrano dall'intestino
Negli USA si stima che il 45% delle prescrizioni antibiotiche sia inutile e fatto senza i dovuti accertamenti, aumentando in questo modo il rischio di allergie, infezioni fungine e batteriche come quella da C. difficile
Aggiornamento 17/2/2020
L'articolo del Prof Alessio Fasano, docente ad Harvard, inizia così "Venticinque secoli fa, quando Ippocrate affermò che "Tutte le malattie iniziano nell'intestino", ebbe un'intuizione incredibile che solo recentemente è stato pienamente apprezzata a causa di nuove intuizioni sulla patogenesi di molte malattie infiammatorie croniche (CID) che affliggono l'umanità".
Oggi sappiamo che la permeabilità intestinale può essere concausa di molte malattie, perché permette agli antigeni alimentari e a batteri o loro derivati di entrare nel circolo sanguigno (endotossemia) e attivare cellule immunitarie T, facendo perdere la tolleranza immunitaria e inducendo allergie e infiammazione.
Tra le cause di induzione della zonulina, la proteina che provoca permeabilità, vengono indicate disbiosi, in particolare SIBO, e il glutine (altri fattori conosciuti sono alcol e stress).
Quali patologie sono probabilmente legate alla condizione di leaky gut? Invecchiamento, malattie autoimmuni (celiachia, diabete di tipo 1, IBD, sclerosi multipla, spondilite anchilosante), disordini metabolici (obesità, diabete di tipo 2, diabete gestazionale, steatosi epatica), IBS, tumori (glioma e carcinoma epatico), patologie neurologiche (autismo, depressione, schizofrenia, fatica cronica).
Aggiornamento 18/2/2020
Il miele di manuka grazie alla presenza di lattobacilli è efficace in vitro nel contrastare S. aureus, Enterococcus faecalis, Escherichia coli e P. aeruginosa.
Aggiornamento 23/2/2020
L'aglio è efficace in vitro nel contrastare i biofilm di Candida e S. aureus che possono formarsi nella candidosi orale, responsabile delle stomatiti
Tentare di azzerare la batteriuria asintomatica nelle cistiti ricorrenti può portare a resistenza antibiotica e infezioni intestinali come quella da C. difficile
Aggiornamento 29/2/2020
La modulazione del microbioma vaginale tramite probiotici, alimentazione, nuovi antimicrobici e/o il trapianto di microbiota vaginale potrebbe rappresentare un nuovo approccio alla prevenzione dei tumori ginecologici e/o alla riduzione delle tossicità vaginali legate al trattamento del cancro.
Aggiornamento 14/3/2020
Le muffe, e in particolare l'Aspergillus, inducono danno negli alveoli attraverso TRPV4, rovinando lo strato superficiale e inducendo l'asma.
Le afte potrebbero essere dovute alla disbiosi intestinale (insieme a carenze nutrizionali, stress, infezioni e uso di cibo spazzatura), possono essere considerate la manifestazione orale dell'IBD. I probiotici, stimolando il sistema immunitario, contrastando i batteri cattivi, riducendo la permeabilità, possono ridurle. Lactobacillus salivarius, Bifidobacterium lactis, Lactobacillus Plantarum e Lactobacillus fermentum appaiono i più indicati
Aggiornamento 22/3/2020
I ricercatori cinesi hanno notato che le persone a più alto rischio di complicanze da coronavirus hanno riduzione di specie probiotiche come bifidobatteri, lattobacilli ed Eubacterium, aumenti di specie patologiche e crescita di candida e S. cerevisiae (funghi). "Abbiamo discusso delle caratteristiche dinamiche del sistema immunitario e dello squilibrio del microbiota intestinale in 3 pazienti critici con COVID- 2019. La gravità dell'ipossiemia era strettamente correlata ai livelli delle cellule immunitarie e il circolo vizioso tra disordine immunitario e squilibrio del microbiota intestinale potrebbe determinare un alto rischio di polmonite fatale".
Aggiornamento 12/4/2020
Aggiornamento 24/4/2020
Aggiornamento 12/5/2020
Le persone che rispondono meglio al trapianto di microbiota in caso di colite ulcerosa sono le persone con Candida intestinale, e la sua riduzione si associa a ridotta severità della malattia.
Aggiornamento 16/5/2020
Un articolo di una collega che spiega l'intolleranza ai lieviti
Aggiornamento 19/5/2020
Nonostante (purtroppo) sia un aspetto poco considerato, le IBD (Crohn e colite ulcerosa) sono spesso legate a disbiosi fungina, in particolare aumento di Candida e Malassezia. Genericamente, una dieta ricca di carboidrati aumenta l'abbondanza totale delle specie di Candida, mentre una dieta ricca di proteine ha l'effetto opposto. Integrare i probiotici fungini Saccharomycopsis fibuligera, Saccharomyces boulardii e Saccharomyces cerevisiae CNCM I-3856 ha mostrato effetti terapeutici sulle IBD.
I legami tra malattie neurologiche e funghi
Bifidobacterium animalis subsp. lactis 420 (B420 per gli amici) è un probiotico per la salute metabolica. I suoi effetti benefici sono dovuti alla sua capacità di regolare la disbiosi, nei confronti di E. coli ad esempio, e riduce i suoi effetti come endotossemia, infiammazione, permeabilità intestinale; l'infiammazione viene ridotta agendo su diverse vie (NF-kB, ciclossigenasi, NOS, MAPK; aiuta nel controllo del peso favorendo la proliferazione di Akkermansia muciniphila con un meccanismo noto come crossfeeding, e in generale riduce i Firmicutes, phylum di batteri che può aumentare l'estrazione di calorie dalla dieta fino a 150 kcal al giorno.
Aggiornamento 26/5/2020
I bambini con autismo possono avere una disbiosi fungina, con aumento di S. cerevisiae e riduzione di Aspergillus. rispetto ai controlli sani. Queste variazioni potrebbero essere associate alla patogenesi dell'autismo, in particolare con l'infiammazione intestinale, ed essere correlate con la crescita di Candida, che rilascia arabinitolo, metabolita che pare peggiorare le condizioni nell'autismo. Invece il suo parente S. boulardi può migliorare le condizioni intestinali nell'autismo. Questa disbiosi può anche essere correlata con l'alimentazione particolare che spesso seguono le persone, molto selettiva e ricca di cibo spazzatura.
I lattobacilli utilizzati come probiotici vaginali: più di 50 ceppi possono essere rilevati
Aggiornamento 19/7/2020
La candida può essere un innocente abitante dell'intestino, ma anche dare problemi. In particolare influenza funzionalità cerebrale, immunità e sensibilità viscerale, rilasciando cortisolo e istamina, 2 ormoni/neurotrasmettitori, ed è così correlata con la sindrome dell'intestino irritabile. La sua presenza può anche esacerbare le malattie polmonari aumentando la reazione dei TH-17 e la crossreazione con l'Aspergillus
Aggiornamento 20/7/2020
La disbiosi fungina (eccesso di candida e altre specie) può essere correlata alla progressione dell'autoimmunità betacellulare, con diabete di tipo 1 come esito
Nei topi la dieta raffinata stimola la crescita fungina, in particolare di specie dannose, e queste sembrano correlate coi disordini metabolici
Il regno dei funghi, che è ben rappresentato nel nostro intestino (micobiota), può produrre delle molecole che possono essere benefiche o dannose. "Gli ecosistemi disbiotici, oltre all'esposizione a micotossine e metaboliti cellulari fungini - di origine sia interna che esterna, questi ultimi per esposizione alimentare o ambientale - possono non solo indurre stress epatico, immunitario e linfatico cellulare, ma anche influenzare la progressione della disbiosi intestinale stimolando, ad esempio, le risposte immunitarie e microbiche dell'ospite". L'uso di latte artificiale e la dieta di tipo occidentale determinano variazioni delle comunità fungine intestinali. "... Lungi dall'essere esclusivamente organismi benefici, i funghi (in particolare i funghi filamentosi che formano spore) hanno una lunga e famigerata storia di contaminazione degli alimenti, causando danni sia agli esseri umani che al bestiame attraverso i loro metaboliti secondari tossici ..." "... Proprio come l'alimentazione e la dieta possono avere un impatto sul micobiota dei mammiferi, anche i componenti fungini della dieta possono modulare le comunità batteriche e fungine nei cibi preparati e nel tratto gastrointestinale ..."
I prodotti fungini possono così influenzare il metabolismo e la progressione della malattia (figura 2):
La tossina candidalisina, secreta dalla Candida albicans, induce danni al fegato favorendo il rilascio di IL-1β da parte dei fagociti epatici. Aspergilli e altri producono aflatossine, che infestano alcuni cereali conservati e sono cancerogene, epatotossiche e nefrotossiche.
I β-glucani sulla superficie della parete cellulare fungina riducono l'assorbimento intestinale del colesterolo e riducono l'espressione epiteliale del trasportatore del glucosio SGLT-1.
I β-glucani potrebbero rallentare lo svuotamento gastrico, riducendo così i trigliceridi e l'assorbimento del colesterolo.
L'abbondanza dei funghi come la candida riduce la presenza dei batteri buoni come i bifidi. Nell'adulto la candida prolifera con una dieta vegetale e con i carboidrati, mentre i grassi saturi la inibiscono. Candida e S. cerevisiae sembrano correlati anche con l'autoimmunità betacellulare (diabete di tipo 1) e la steatosi epatica. S. boulardii può invece modulare favorevolmente intestino e sistema immunitario.
Aggiornamento 14/8/2020
I probiotici contrastano naturalmente, con la produzione di sostanze antimicrobiche (biosurfattanti, perossido di idrogeno, acido lattico, acido acetico e batteriocine), alcuni patogeni, come staffilococchi, candida, P. aeruginosa. "Esistono prove che i probiotici possono agire nel trattamento e nella prevenzione delle malattie infettive. Attualmente, le malattie infettive vengono comunemente gestite con la somministrazione di antibiotici. Tuttavia, un uso irrazionale di antibiotici può causare conseguenze per il paziente, come effetti avversi specifici del farmaco, e a livello di salute pubblica, come l'antibioticoresistenza. Pertanto, è necessaria la ricerca di nuove alternative nella terapia antimicrobica, con un interesse speciale per le terapie a base di prodotti naturali". Ad esempio L. rhamnosus GR-1 e L. reuteri RC-14 sono efficaci nel trattamento della Candida glabrata, così come altri lattobacilli. L. plantarum migliora l'acne. I probiotici cutanei migliorano la dermatite contrastando S. aureus. Possono anche lavorare in sinergia con gli antibiotici (vaginiti, gastrite da H. pylori e parodontite). Attualmente non vi è consenso o standardizzazione per l'uso clinico dei probiotici come terapia antimicrobica e resta da determinare il dosaggio, alcuni meccanismi d'azione e l'efficacia clinica. Una dieta "ketomediterranea" (MMKD) può ridurre le specie fungine intestinali (micobioma) che caratterizzano il declino cognitivo (MCI), aumentando lo specie batteriche e i loro metaboliti che tengono sotto controllo i funghi. L'Alzheimer e l'invecchiamento, oltre che da disbiosi, sono caratterizzati da una ridotta funzione di barriera intestinale, una maggiore permeabilità della barriera intestinale e da superfici mucose alterate, che rappresentano una concausa del declino cognitivo. Una delle specie che si riduce con la dieta KM è la Candida. "Il genere Candida comprende molte specie opportunistiche implicate in varie malattie intestinali tra cui malattie infiammatorie intestinali, morbo di Crohn, colite ulcerosa e infiammazione intestinale. Inoltre, ci sono state alcune segnalazioni di comunità fungine intestinali alterate caratterizzate da una maggiore incidenza di Candida in pazienti con disturbo dello spettro autistico. In questo contesto, la riduzione delle specie di Candida nei pazienti con MCI potrebbe riflettere un altro esito positivo dell'intervento MMKD. La presenza di Candida riduce anche il butirrato, benefico acido grasso (SCFA) prodotto dai batteri.
Quali sono i fattori che aumentano il rischio di allergie? Durante la gravidanza il fumo, l'inquinamento, l'obesità, l'uso di antibiotici e la predisposizione genetica, il parto cesareo. Dopo la nascita l'uso di antibiotici, alcune infezioni virali, il fumo passivo, poca attività all'aperto, carenza di vitamina D, dieta occidentale (con troppi omega 6 e pochi omega 3), introduzione ritardata dei cibi. In generali tutti i fattori che influenzano il microbiota quindi, compresi funghi come Candida, Malassezia e Aspergillus. L'uso di probiotici e prebiotici può ridurre il rischio.
L'asma severa appare correlata con la presenza di funghi (in particolare Aspergillus, Candida, Sphingomonas e Pseudomonas) nell'ambiente e nei polmoni.
Sempre più prove legano Candida e celiachia La Candida albicans (come altre sue parenti) è un patogeno opportunista dell'intestino, che può passare da essere commensale innocuo a una forma dannosa. La dieta occidentale, ricca di zuccheri e oli raffinati, e l'uso di antibiotici creano, anche attraverso gli acidi biliari, le condizioni per favorire la proliferazione della candida e il suo passaggio alla forma di ifa invasiva. La candida prolifera con il glucosio ma può adattarsi ad altre fonti energetiche come il lattato. È in grado di produrre la PGE2, una prostaglandina che "adatta" l'intestino alle sue esigenze, ma induce nausea, diarrea e vomito, riduce le difese immunitarie. La crescita della Candida porta a una risposta dei linfociti Th17, che può aggravare le malattie respiratorie come l'asma.
Nei modelli animali la candidalisina, la tossina rilasciata dalla candida, promuove la steatosi epatica legata all'alcol, e nell'uomo si associa a malattia più grave e maggiore mortalità
Nel modello animale il limonene inibisce la candida vaginale
La micotossina AFB1, prodotta da Aspergillus e presente in molti alimenti, viene metabolizzata in un composto epatotossico e cancerogeno, in particolare in caso di infezione da virus dell'epatite. Nei bambini può portare a blocco della crescita, interferendo con l'assorbimento dei nutrienti, il loro utilizzo, e gli ormoni della crescita. Ha inoltre effetto di soppressione del sistema immunitario. Le principali fonti alimentari sono: cereali, arachidi, spezie, frutta essiccata. In uno studio del 2012 l'8% circa dei cereali italiani è risultato positivo per questa tossina. Un'altra via di esposizione è lavorativa (lavoro nella produzione di mangimi e simili). Alcuni metodi di decontaminazione sono chimici e fisici, ma anche i batteri possono ridurne la quantità, e questo forse avviene anche nell'intestino.
L'uso di antiacidi aumenta il rischio di candida duodenale ed esofagite di 8 volte
L'inflammasoma gioca un ruolo importante nell'infezione da Candida, ma potenzialmente negativo perché sostiene un'infiammazione continua che danneggia i tessuti, ad esempio nelle IBD
B. subtilis aiuta i batteri buoni e combatte i biofilm di batteri cattivi come S. aureus
Il bicarbonato di sodio può essere utile nelle malattie della pelle (micosi, candida, eczema, varicella, acne, punture di insetti)
I probiotici possono essere utili in persone celiache che continuano ad avere problemi nonostante la dieta senza glutine
Alcuni batteri favoriscono la Candida, altri la inibiscono
Mentre qualcuno scrive che alimentazione e Candida non hanno nessun legame, i ginecologi italiani chiariscono che zuccheri e alimenti lievitati aumentano il rischio di candidosi vaginale, e l'uso di probiotici supporta le terapie. Ma c'è di peggio. L'alterazione del micobiota (disbiosi fungina), tra cui la crescita di candida, è associata al tumore al colon-retto (CRC), mediante la produzione di metaboliti tossici e infiammatori (acetaldeide, nitrosamine, aflatossine, candidalisina), l'interazione coi batteri patogeni (formazione di biofilm) e la traslocazione dall'intestino. Per quanto riguarda la dieta, così come per il microbiota, "il micobiota intestinale può essere modellato dalla dieta in modo rapido e riproducibile". L'abbondanza di Candida è correlata positivamente con i carboidrati e negativamente con gli acidi grassi saturi totali, mentre quella di Aspergillus si correla negativamente con la recente ingestione di acidi grassi a catena corta (SCFA). "Assunzioni elevate di fibre alimentari o cereali integrali sono associate alla ridotta incidenza e mortalità da CRC, [...] Pertanto, ripristinare la comunità fungina e batterica direttamente o indirettamente mediante la modulazione della dieta può conferire la protezione contro il CRC". Anche vari probiotici possono contrastare la candidosi, e S. cerevisiae, che appare ridotto nel CRC, può avere proprietà protettive.
Aggiornamento 2/1/2021
Le persone con SLA (sclerosi laterale amiotrofica) possono avere colonizzazione dei tessuti cerebrali da parte di diversi funghi, come Candida, Malassezia, Fusarium, Botrytis, Trichoderma e Cryptococcus, che contribuiscono alla neuroinfiammazione e probabilmente alla malattia
Aggiornamento 5/1/2021
Il tipo di grassi saturi (SFA) può influenzare il rischio cardiovascolare, e recentemente i cardiologi americani hanno confermato di consigliare una riduzione di questi nutrienti, senza però tenere conto del tipo di SFA. Per esempio "Il manzo e le altre carni rosse contengono principalmente gli acidi grassi saturi a catena più lunga mentre il cocco contiene quelli a catena media (MCFA). Gli acidi grassi a catena media vengono assorbiti in modo diverso e sono stati associati a numerosi benefici per la salute tra cui miglioramenti nella funzione cognitiva e un profilo lipidico più favorevole rispetto agli acidi grassi a catena più lunga. Nel contesto di un modello alimentare che è stato associato a benefici per la salute come la dieta mediterranea, le noci di cocco possono quindi fornire una fonte salutare di grassi saturi fornendo allo stesso tempo fenoli e antiossidanti" (se vengono dal frutto intero o da olio non raffinato ma vergine). In generale comunque la nocività dei grassi saturi rimane sempre dubbia. Sono allo studio le proprietà anti-Alzheimer del cocco e dei suoi grassi, con interessanti studi preliminari.
Il cocco è anche noto per la sua attività antibatterica, antivirale e antifungina, soprattutto nei confronti dei patogeni P. aeruginosa, E. coli, Proteus vulgaris e Bacillus subtilis, e dei patogeni orali.
Per correttezza è giusto dire che la review è stata finanziata dai produttori di cocco.
I batteri rilasciano delle sostanze che modulano i segnali del dolore (nocicezione). Così se abbiamo batteri amici, la sensibilità al dolore si riduce, se ci sono batteri patogeni soffriamo di più, anche per stimoli banali o in condizioni come l'intestino irritabile.. Anche la candida è un patogeno opportunista capace di indurre le vie del dolore e dell'infiammazione con i suoi metaboliti (β-glucani, ATP) e non innocuo come qualcuno dice. Inoltre microbi intestinali utilizzano e/o producono neurotrasmettitori come catecolamine, acido γ-amminobutirrico (GABA) e serotonina, che hanno profondi effetti su umore e condizione psicofisica. .L'alimentazione è uno dei primi fattori ad influenzare il microbiota. C'è da stupirsi se con la dieta i dolori si riducono?
Alcuni batteri probiotici, ritenuti quindi benefici, possono in realtà essere patogeni opportunisti in alcune persone o condizioni. È infatti noto che diversi batteri possono stimolare o inibire il sistema immunitario verso la polarizzazione TH1 o TH2 (quindi più nei confronti delle infezioni o delle allergie), e alcune batteriocine (metaboliti rilasciati, tossici per altri microrganismi), solitamente antifungine, possono essere tossiche anche per l'ospite (l'uomo). "Queste tossine possono aiutare a causare i sintomi della malattia e, per i ceppi probiotici, la presenza di queste tossine può indicare un potenziale patogeno ancora non riconosciuto". Nel caso dei patogeni, queste tossine agiscono soprattutto in caso di traslocazione batterica. Dei 10 analizzati L. acidophilus, L. acidophilus, L. paracasei, L. planatarum, e L. rhamnosus possono essere anche patogeni, mentre L. brevis, L. bulgaricus, L. crispatus, L. gasseri, L. reuteri, and L. ruminis non hanno dato segni di patogenicità.
Morale della favola: rivolgetevi sempre a un esperto prima di assumerli.
L'integrazione alimentare con MCT può essere un metodo non farmacologico efficace per ridurre la colonizzazione da Candida nel tratto gastrointestinale dei neonati pretermine. Questa riduzione della colonizzazione gastrointestinale può alla fine portare a una riduzione del tasso di candidosi invasiva in una popolazione di neonati ad alto rischio.
Nei topi la dieta ricca in zuccheri favorisce le specie patogene opportuniste, come Candida e E. coli, e la permeabilità intestinale. In questo modo E. coli va a stimolare i recettori TLR4, aumentando il rischio di colite. "Le diete che consistono in amido di mais, saccarosio e olio di soia, simile a una dieta occidentale, favoriscono la crescita di Candida. L'inclusione di olio di cocco ricco di acidi grassi saturi, tuttavia, riduce la colonizzazione di C. albicans, anche quando sono presenti altre fonti nutrizionali che supportano la colonizzazione". È inoltre capace di adattarsi all'assenza di glucosio consumando lattato
§ nel ridurre la frequenza e i sintomi della vaginosi batterica, riducendo il rischio di ricorrenza e antibioticoresistenza. § nel ridurre i sintomi della rinite e della rinosinusite § nelle gengiviti, parodontiti, carie dentali
§ servono ulteriori studi per otiti, candidosi orale, afte, tonsilliti, infezioni respiratorie, mucosite indotta da radiazioni
Nel modello animale un fungo, Debaryomyces hansenii, impedisce la guarigione dal morbo di Crohn, e l'uso di antimicotici la favorisce. I ricercatori ipotizzano che escludere gli alimenti lievitati come alcolici, carni processate, salse e formaggi, che contengono il fungo, possa supportare la guarigione.
Aumentano le prove su un coinvolgimento della Candida nella patogenesi della celiachia (CD). La presenza di proteine della candida che somigliano alla gliadina (parte del glutine) può stimolare il sistema immunitario e l'autoimmunità fino alla manifestazione della malattia.
"CD e Candida albicans sono legati. I loro aspetti condivisi e il ruolo fondamentale della transglutaminasi nell'inizio della CD e nelle infezioni indotte da Candida albicans suggeriscono che i funghi sono un nuovo fattore ambientale che influenza gli eventi intestinali e partecipano all'inizio e all'evoluzione della CD. Si spera che la presente ipotesi incoraggi la comunità scientifica a esplorare la Candida albicans nella CD con l'obiettivo di sviluppare nuove strategie terapeutiche per aiutare i pazienti con CD e combattere la virulenza e l'ostilità dei funghi".
Aggiornamento 21/3/2021
Aggiornamento 26/3/2021
Le (molte) cause della celiachia rimangono incerte, ma è probabile un coinvolgimento del microbiota alterato. Le infezioni virali, batteriche e fungine possono contribuire alla manifestazione della malattia latente. come l'alterazione della permeabilità intestinale e la mancanza di specie probiotiche.
La disbiosi può anche contribuire al mantenimento dei sintomi della celiachia anche in caso di dieta senza glutine, e il probiotico B. infantis può alleviarli.
In uno studio sui messicani, la Candida è presente in maniera proporzionale al peso e al grasso, e inversamente proporzionale alle HDL e alla massa magra
I biofilm sono forme di resistenza batterica/fungina che si stabilizzano nelle mucose (intestino, bocca ecc.), e che eludono il sistema immunitario, permettendo la sopravvivenza dei patogeni. Ma non solo. La loro presenza può essere causa di malattia, per esempio E. coli, batterio ubiquitario, può rilasciare una proteina chiamata curli, che è implicata nell'autoimmunità (lupus, artrite), nelle malattie neurodegenerative (Parkinson e Alzheimer), tumore al colon-retto. Anche alcune salmonelle possono produrla. Contrastare la loro formazione o favorirne la distruzione può potenzialmente ridurre queste malattie
Alcune persone hanno nel loro intestino batteri o funghi che producono alcol, e la condizione è chiamata sindrome da autofermentazione. Al netto dell'ilarità che può suscitare, si tratta in realtà di una condizione che può essere grave in quanto alcuni risultano costantemente brilli o ubriachi, o asintomatici ma con steatosi epatica, e alcune persone sono state sottoposte a trattamenti psichiatrici. I microrganismi associati sono solitamente lieviti (S. cerevisiae o diverse specie di Candida) o Klebsiella, ma anche alcuni comuni abitanti dell'intestino come E. coli e lattobacilli e bifidi, solitamente associati a buona salute, possono essere responsabili. La diagnosi può essere fatta con un test con i carboidrati, che vengono fermentati e aumentano la produzione di alcol. I trattamenti attuali includono farmaci antifungini, dieta a basso contenuto di carboidrati e probiotici. Questo potrebbe spiegare anche perché alcuni traggono giovamento da diete lowcarb. La condizione latente dovrebbe essere considerata in caso di steatoepatite apparentemente non legata a introduzione di alcol.
Un fungo nei neonati, Pichia kudriavzevii, appare correlato con l'asma negli anni successivi
Aggiornamento 15/5/2021
Il caso di una donna con vulvodinia, intestino irritabile e depressione, che è stata molto meglio grazie all'approccio paleodieta. Questo non significa che tutti devono fare la paleo, ma che in determinate situazioni può essere d'aiuto. L'intervento ha riguardato anche una correzione del microbiota e della candidosi, e una compensazione delle carenze nutrizionali, con probiotici, N-acetilcisteina, omega 3 e multivitaminici, dopo appositi esami dei metaboliti.
La candida si conferma capace di usare anche gli aminoacidi come substrato energetico
Nel modello animale, i principali dolcificanti, aspartame, saccarina e sucralosio, favoriscono la formazione di biofilm, l'aderenza alla parete intestinale e l'attacco alle cellule intestinali da parte di batteri patogeni opportunisti come E. coli e E. faecalis. In pratica guidano la loro trasformazione in batteri cattivi. I batteri che crescono nei biofilm sono meno sensibili al trattamento antibiotico e hanno maggiori probabilità di secernere tossine ed esprimere fattori di virulenza, che sono molecole che possono causare malattie. Lo zinco riduce questo effetto.
Inoltre "ci sono prove che i dolcificanti possono causare danni al DNA nei batteri, aumentare il tasso di mutazione batterica in modo dose-dipendente o la produzione e la disintossicazione dei ROS (radicali liberi) e aumentare la permeabilità della membrana cellulare, [...] pertanto i dolcificanti possono avere un impatto sulla patogenicità dei batteri intestinali attraverso i ROS".
Le divere specie di Candida possono colonizzare l'intestino senza creare problemi, ma quando il sistema immunitario non la tiene più sotto controllo può favorire malattie come le IBD (Crohn e colite ulcerosa). La candida passa alla sua forma di ifa, produce le adesine (proteine che si legano alla superficie intestinale infiammandola) e i biofilm, stimola l'immunità e può espandersi anche oltre l'intestino. La produzione di anticorpi antiASCA è rivolta sia alla parete della Candida che, in misura inferiore, a quella del S. cerevisiae (lievito di birra).
"Il sistema immunitario dovrebbe mantenere la Candida alla sua forma meno patogena", afferma Kyla Ost, Ph.D., ricercatrice post-dottorato nel laboratorio di Round e autrice principale dello studio. "Questo ci sta dimostrando che la comunicazione tra ospite e microbo può essere amichevole, anziché antagonistica, al fine di beneficiare entrambi".
La Candida è nota per dare tanti problemi, in particolare negli immunocompromessi, ma anche in persone apparentemente sane.
In particolare in caso di disbiosi, può "collaborare" con alcuni batteri, come streptococchi, stafilococchi ed enterococchi, favorendone i biofilm e la crescita eccessiva. Molti lattobacilli invece limitano la candida al proprio ruolo di commensale inerte. La competizione per lo stesso ambiente porta al rilascio di molecole apposite, come le batteriocine, proteine, enzimi, grassi, biosurfattanti, reuterina, acidi organici e altri composti tossici per la candida.
"Diverse specie producono diversi metaboliti che alterano la fisiologia del fungo inducendo stress ossidativo e deplezione di ATP che portano a citotossicità o inibizione della crescita. Altri metaboliti compromettono l'integrità strutturale della cellula fungina portando ad alterazioni della morfologia cellulare, della permeabilità della membrana e alla morte, mentre i biotensioattivi impediscono l'adesione alle superfici delle mucose". L'ambiente acido inibisce il passaggio alla forma di ifa.
Inoltre i lattobacilli possono avere attività immunomodulanti e antinfiammatorie che, insieme all'inibizione della permeabilità intestinale, aiutano l'organismo a combattere la nocività della candida.
L. plantarum, reuteri, acidophilus, fermentum e casei sono i maggiori produttori di sostanze anticandida.
È noto che i batteri possono produrre neurotrasmettitori e influenzare così molte funzioni tra cui l'umore e il sonno. Lactobacilli e Bifidobacteri producono GABA; Escherichia, Bacillus, e Saccharomyces producono noradrenalina; Candida, Streptococcus, Escherichia e Enterococcus producono serotonina; Bacillus e Serratia dopamina; Lactobacillus può secernere acetilcolina. Sta emergendo inoltre l'importanza dei batteri della bocca (microbiota orale) nella modulazione della neuroinfiammazione e quindi delle patologie neuropsichiatriche come depressione e schizofrenia.
"Probabilmente, i meccanismi diretti attraverso cui il microbiota intestinale e i suoi prodotti possono influenzare il cervello sono il sistema nervoso enterico (freccia blu, linea continua, bidirezionale), mentre quelli indiretti sono attraverso la mediazione dell'infiammazione sistemica (freccia rossa, linea tratteggiata, bidirezionale) . Sia gli effetti diretti che quelli indiretti provenienti dal microbiota orale e intestinale possono contribuire alla neuroinfiammazione mediata dalla microglia, con conseguenti patologie correlate come il disturbo depressivo maggiore (MDD). La neuroinfiammazione è principalmente mediata dalla microglia, mentre le cellule mieloidi perivascolari e gli astrociti svolgono un ruolo ausiliario. L'attivazione della microglia promuove il rilascio di diverse citochine proinfiammatorie, tra cui interleuchina-IL-1β, IL-6, fattore di necrosi tumorale (TNF)-α, chemochine, inflammasoma NLRP3 e specie ossidative reattive (ROS) (stress ossidativo). L'infiammazione continua e progressiva può portare all'accumulo di microglia e astrociti nel sito dell'infiammazione e l'eccessivo rilascio di citochine pro-infiammatorie esacerberà ulteriormente la neuroinfiammazione e provocherà tossicità sinaptica e morte neuronale. Anche la riduzione delle monoamine, dei fattori trofici e dell'eccitotossicità sono caratteristiche tipiche dell'MDD.
I funghi sono un altro componente importante del microbiota orale. La Candida albicans è una specie che si trova ubiquitariamente sulle superfici orali e forma biofilm coi commensali. A causa di squilibri causati dall'uso di antibiotici o da condizioni immunosoppressive, possono proliferare eccessivamente e causare malattie locali. È interessante notare che alcuni studi hanno dimostrato che le infezioni fungine possono anche viaggiare nel flusso sanguigno e diffondersi a tessuti e organi distanti".
I modelli animali mostrano come la neuroinfiammazione da candida sia possibile.
Tra i batteri orali quelli più associati a MDD e ansia sono specifici taxa batterici, tra cui Spirochaetaceae, Actinomyces, Firmicutes, Treponema, Fusobacterium e Leptotrichia spp. La specie maggiormente associata è Porphyromonas gingivalis, che aumenta anche il rischio di parodontite, Alzheimer e artrite reumatoide.
L'uso di probiotici orali può quindi aiutare in queste condizioni.
L'incidenza di candidosi causata da Candida tropicalis è aumentata in tutto il mondo, indicando che questo fungo potrebbe essere un lievito patogeno emergente, specialmente nei pazienti neutropenici o nei pazienti con disbiosi derivante dall'uso di antimicrobici.
In particolare si conferma essere legata alle malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn. Alcuni ricercatori hanno evidenziato come la presenza di questo fungo favorisca l'aumento di due specie patogene opportuniste come Serratia marcescens e Escherichia coli e alteri i batteri che vivono nel muco protettivo dell'intestino, come Akkermansia e R. gnavus, favorendo la permeabilità intestinale.
Questo porta a produzione di citochine infiammatorie e peggioramento della malattia.
I ricercatori concludono affermando che può essere ragionevole eliminare la Candida in persone con IBD.
Infezioni di funghi e autismo, c'è una connessione?
Un caso-studio che ovviamente non può essere generalizzato ma può far parte di un ventaglio di opzioni. In un bambino con sintomi di autismo sono stati notati metaboliti urinari di Aspergillus, fungo patogeno opportunista. Viene trattato con S. boulardii, lievito probiotico che contrasta genericamente i miceti. Avviene una reazione di Herxheimer, tipica della rimozione di un patogeno che rilascia tossine e si manifesta con sintomi influenzali e lesioni cutanee.
Si tratta quindi con antimicotico a dosi crescenti, notando che i sintomi di autismo spariscono.
La dose viene gradualmente scalata, e oggi il bambino gode di buona salute ed ha ottimi risultati a livello scolastico, sportivo e musicale.
I ricercatori concludono dicendo "Questa rapida e completa inversione dell'autismo è coerente con diversi articoli che propongono la muffa in generale e l'Aspergillus in particolare come una potenziale causa principale di autismo".
I probiotici colonizzano e l'intestino, migliorano l'integrità epiteliale, si attaccano all'epitelio intestinale, aumentano l'adesione alla mucosa intestinale, competono per escludere i microrganismi patogeni, resistono alla produzione di sostanze battericide e mantengono l'equilibrio ecologico del microbioma intestinale
Stimolano correttamente il sistema immunitario e proteggono dalla permeabilità intestinale. Le persone con allergie hanno alterazioni del microbiota, per esempio la Candida può essere aumentata nella rinite allergica, e i probiotici la contrastano.
La ricerca ha dimostrato che alcuni ceppi probiotici hanno funzioni immunomodulatorie e alleviano i sintomi dell'infiammazione allergica delle vie aeree. Prove cliniche e di laboratorio mostrano che esiste un effetto terapeutico dei probiotici sulle malattie allergiche attraverso la regolazione del microbiota intestinale e la modulazione dell'immunità, favorendo il mantenimento della normale tolleranza immunitaria (bilancio corretto tra TH1 e TH2 e aumento di Tregs).
Negli studi i probiotici hanno ridotto l'iperreattività e l'infiammazione indotte dagli allergeni, nonché il rilascio di citochine (messaggeri dell'infiammazione). In diversi studi non sono state riscontrate differenze significative tra il trattamento con probiotico e quello con placebo. Sebbene i probiotici non abbiano eliminato le allergie, la loro somministrazione può ridurre l'incidenza e la durata dei sintomi allergici. Tuttavia, gli effetti dei probiotici dipendono dalla loro specie o ceppo, dai loro metaboliti e dal microbiota intestinale del paziente. Questi fattori possono spiegare l'effetto soggettivo
Se quasi tutti hanno la Candida nel loro corpo ma non tutti stanno male non significa che sia un'innocente ospite.
A livello polmonare per esempio produce la candidalisina, il suo principale metabolita tossico, che attiva un recettore piastrinico e dà il via a una serie di reazioni che porta all'attivazione dei linfociti Th2 e Th17 che supportano allergia e autoimmunità. Questo spiega allergie e asma legate alla candidosi.
La candidalisina, la tossina rilasciata da alcuni ceppi di Candida albicans, provoca infiammazione intestinale che può concorrere alle IBD (Crohn e colite ulcerosa). Trattare questo fungo può aiutare la gestione della malattia.
Un ciclo di antibiotici nei neonati è sufficiente per favorire la crescita della candida e di altri funghi potenzialmente dannosi. Meglio proteggersi coi probiotici appropriati
Aggiornamento 11/5/2022
Il microbiota a un mese e a 6 mesi può essere associato alla condizione di ADHD più avanti nella vita del bambino (10 anni). Questo capita anche per il micobiota (microbiota fungino). Lo studio aumenta le prove sull'importanza del microbiota nello sviluppo neurologico del bambino
Un nuovo studio sui topi mostra che un mese di vancomicina, un antibiotico usato comunemente per l'infezione da
C. difficile, elimina anche i batteri buoni e altera il
sistema immunitario impedendogli di rispondere correttamente. Questo può favorire una
candidosi invasiva.
Gli autori dello studio concludono invitando a un uso ragionato degli
antibiotici.
Ogni anno le infezioni micotiche fanno gli stessi morti della tubercolosi.
Le fibre, modulando i batteri, hanno un effetto sistemico sul sistema immunitario, migliorando la tolleranza e quindi le malattie infiammatorie e autoimmuni.
La vitamina A (retinolo) protegge inoltre dalle infezioni batteriche, come quella da S. aureus, responsabili della dermatite atopica.
Altri patogeni come Streptococcus pyogenes e Candida albicans rilasciano tossine che interferiscono con il sistema immunitario e sono responsabili della fascite necrotizzante e psoriasi, rispettivamente.
"Nello stato di omeostasi, [l'intestino] possiede barriere sia fisiche (cellule epiteliali) che chimiche [muco, peptidi antimicrobici (AMP), lisozima, IgA solubili, ecc.] per separare i microrganismi simbionti, che di solito vivono in armonia con l'ospite e formano una barriera aggiuntiva. Le giunzioni strette delle cellule epiteliali (tight junctions) sono cruciali per mantenere l'integrità della barriera epiteliale. Batteri simbionti come E. faecium e A. muciniphila possono migliorare la funzione di barriera dell'ospite attraverso diversi meccanismi. Anche i prodotti derivati dal microbiota come gli SCFA e gli acidi biliari secondari sono potenziatori della barriera. Le alterazioni nell'equilibrio del microbiota possono portare alla disbiosi, che compromette l'integrità della barriera, favorisce la traslocazione batterica e provoca l'espansione di microbi dannosi (ad es. C. albicans e C. difficile). Pertanto, la disbiosi è stata associata a un'ampia gamma di malattie croniche, tra cui IBD e asma".
I ceppi di Candida privi di candidalisina, il peptide tossico rilasciato da questo fungo, non sono tossici, ma questa molecola è capace di indurre gravi danni epiteliali e lisi delle cellule.
Quanto conta l'alimentazione per prevenire la sovracrescita di Candida?
Il muco (mucina) che si forma a ricoprire la parete intestinale inibisce il passaggio alla forma virulenta della candida (quella con le ife invasive) che determina infiammazione e permeabilità intestinale. La mucina è formata da glicani e la sua presenza dipende dalla dieta e dal microbiota
I consigli di Chris Kresser per la gestione delle infezioni del tratto urinario ricorrenti (cistite), patologie che diventano ricorrenti e resistenti agli antibiotici
🛡 Usare il D-mannosio, uno zucchero che inibisce l'adesione di E. coli, il principale batterio responsabile, alle pareti del tratto urinario
⛏ usare enzimi che degradano i biofilm, forme di resistenza che riparano i batteri dai farmaci. Tra di essi anche la nattokinasi.
🥥 usare la lauricidina, un composto naturale presente nel cocco con proprietà battericide grazie alla monolaurina
🥛 usare la lattoferrina che può potenziare le difese immunitarie
Oltre ai batteri intestinali ed extraintestinali, anche altre specie, i funghi (o miceti), possono influenzare la salute. Per esempio malattie intestinali e tumore pancreatico.
Alcuni sono per esempio associati col diabete di tipo 1, quello giovanile. L'allattamento al seno, l'uso di probiotici riducono l'abbondanza di funghi mentre il consumo di pane e prodotti fermentati lo aumenta. Evitando il pane il S. cerevisiae (lievito di birra) sparisce, ma basta assumere poco pane perché sia nuovamente rintracciabile. La Candida si riduce lavando frequentemente i denti con dentifricio fluorato, mentre gli zuccheri favoriscono la crescita.
I miceti possono inoltre interagire col sistema immunitario ed essere legati a malattie associate ad alterata risposta immunitaria.
I lattobacilli e i loro metaboliti SCFA inibiscono la crescita di Candida. La colonizzazione di funghi nell'intestino dovrebbe essere caratteristica solo di persone con un sistema immunitario indebolito e alterato.
Aggiornamento 5/11/2022
Come mai c'è stato negli ultimi decenni un aumento delle malattie gastrointestinali come IBD (Crohn e colite ulcerosa), celiachia, esofagite eosinofila, delle malattie metaboliche come il diabete di tipo 2 e autoimmuni come il diabete di tipo 1? Oltre a un aumento delle diagnosi, grazie a maggiori indagini, uno dei fattori ambientali è l'uso di antibiotici, in particolare nei bambini che stanno sviluppando il sistema immunitario.
Dopo un ciclo di antibiotici il microbiota risulta perturbato per mesi e può non tornare alla sua composizione originale. Si assiste a una proliferazione dei funghi come la Candida che hanno importanti influenze sul sistema immunitario.
"Gli antibiotici portano a profondi cambiamenti nel microbiota intestinale favorendo potenziali meccanismi che inducono le malattie. Gli studi sperimentali mostrano che la perturbazione del microbiota è capace di influenzare lo sviluppo delle malattie. Il livello di esposizione, la finestra temporale, in particolare nella prima infanzia e il tipo di antibiotici può spiegare la differenza nel rischio di malattia.
La difficoltà nel chiarire il legame è dovuta alla complessità nelle dinamiche del microbiota, per cui occorrono maggiori studi sia epidemiologici che sperimentali.
I trattamenti per porre rimedio a queste alterazioni, come prebiotici, probiotici, simbiotici e trapianto fecale sono sotto indagine, ma una migliore gestione nella somministrazione degli antibiotici sarebbe il fattore a cui porre maggiore attenzione".
Nella celiachia prima della manifestazione della malattia, si notano un eccesso di Escherichia coli e di Bacteroides e una riduzione dei bifidobatteri. L'esposizione agli antibiotici nel modello sperimentale influenza l'immunopatogenicità indotta dal glutine in relazione a specifiche specie batteriche. Alcuni patogeni opportunisti possono indurre la sensibilità delle cellule immunitarie al glutine attraverso l'elastasi batterica o il mimetismo molecolare (posseggono proteine che somigliano al glutine) o ancora modificando il glutine. I lattobacilli invece possono supportare la degradazione del glutine. Le finestre temporali potrebbero essere multiple ma la più importante appare essere quella nei primi 2 anni.
La permeabilità intestinale, con l'ingresso di molecole infiammatorie attraverso la mucosa, sembra giocare un ruolo in tutte queste malattie.
Aggiornamento 8/11/2022
Un ciclo di antibiotici è sufficiente per alterare il microbiota e favorire la crescita della Candida, un fungo potenzialmente problematico. Ecco perché bisogna proteggersi con i probiotici.
"È stato osservato che la Candida è elevata nelle malattie infiammatorie e ulteriormente aumentata nei topi trattati con antibiotici. La Candida è un lievito caratterizzato da polimorfismo, comprendente diverse forme di crescita e morfologie; la formazione di ife è associata a virulenza. In uno studio recente è stato scoperto che i metaboliti batterici controllano la crescita e la virulenza della Candida albicans limitando la formazione di ife. Poiché gli antibiotici non influiscono direttamente sui funghi, i cambiamenti osservati nel micobiota intestinale sono probabilmente mediati dal cambiamento della composizione batterica. I nostri risultati suggeriscono fortemente che i batteri commensali intestinali regolano i funghi, tenendoli sotto controllo. Quando i batteri vengono distrutti dagli antibiotici, i funghi, in particolare la Candida, hanno l'opportunità di crescere.
Un caso pubblicato (che indica solo un'iniziale evidenza) in cui una dieta chetogenica a base di carne e grassi ha portato a guarigione una donna affetta da candidosi vaginale e idrosadenite suppurativa (malattia cutanea nota anche come acne inversa).
È probabile che la condizione di chetosi abbia favorito il metabolismo energetico di macrofagi e neutrofili favorendo la proprietà di fagocitosi nei confronti della candida. Ha avuto inoltre un effetto antinfiammatorio, col risultato di riportare un corretto equilibrio tra ecosistema microbico e sistema immunitario.
Alcuni ricercatori sottolineano che le infezioni fungine sono sottovalutate, maldiagnosticate e pericolose, portando anche come prova un report dell'OMS che invita all'azione contro alcuni miceti potenzialmente pericolosi
La Candida auris sta dimostrando la sua pericolosità in maniera crescente. I medici la conoscono poco e la ignorano, risulta molto resistente agli antifungini.
Quali sono le evidenze sui benefici della lievitazione naturale del pane?
Le maggiori riguardano gli effetti benefici sulla risposta immunitaria e sul miglioramento dei sintomi in persone con IBS (sindrome dell'intestino irritabile). Per quanto riguarda prevenzione cardiovascolare, la gestione della glicemia e dell'appetito le evidenze sono conflittuali. Questi risultati sono anche legati alla estrema variabilità nelle diverse composizioni del lievito madre. Invitando a fare maggiori studi, scrivono gli autori: "Nel frattempo, la fermentazione della pasta madre rimane una preziosa trasformazione naturale per migliorare la consistenza, il sapore e la stabilità degli alimenti. È noto per migliorare l'accessibilità dei minerali dei prodotti a base di cereali, in particolare quelli con un alto contenuto di fibre, dimostrandosi quindi uno strumento idoneo per produrre pane ricco di fibre e nutriente".
Aumentano le evidenze sul coinvolgimento di alcuni funghi, tra cui la candida, nei sintomi gastrointestinali e in particolare nella sindrome dell'intestino irritabile (IBS). La variante di IBS maggiormente coinvolta appare essere la D (diarroica). Alcuni studi, ma non tutti, suggeriscono che la candida favorisce intolleranze alimentari. La sua azione, insieme a quella di altri funghi, può essere dovuta al rilascio di alcuni metaboliti, come β-mannoside, β-glucani e chitina dalla parete cellulare, candidalisina quando si sviluppa la forma di ifa. Questi componenti possono essere irritanti di per sé o stimolare il sistema immunitario
S. cerevisiae può irritare la mucosa interferendo col metabolismo delle purine e la produzione di acido urico, che aumenta l'infiammazione. I funghi possono anche produrre la prostaglandina PGE2, notoriamente infiammatoria, che inoltre riduce la risposta immunitaria favorendo la crescita di candida.
Un altro meccanismo che favorisce l'infiammazione è l'induzione di permeabilità intestinale (PI). Molte proteine, in particolare nella forma di ifa, provocano un aumento della PI, rompendo la mucina, legandosi alla parete cellulare per permettere l'ingresso (als3 e candidalisina); una volta dentro la candida consuma il glucosio e buca le cellule con le sue ife. Anche S. cerevisiae e la risposta immunitaria stimolata dalle infezioni fungine favoriscono la PI.
La stimolazione delle citochine rilasciate dalle cellule immunitarie e la degranulazione dei mastociti che rilasciano istamina sono tra i responsabili dell'aumento di sensibilità viscerale che porta al dolore nell'IBS.
S. boulardii e i lattobacilli contrastano la candida. In particolare i lattobacilli riducono l'adesione alla parete cellulare, la trasformazione in ifa grazie agli acidi grassi a catena corta e degradano la chitina. S. boulardii invece produce acido caprilico e migliora l'infiammazione, riducendo in generale la colonizzazione di candida. Il più comune S. cerevisiae invece (lievito di birra) può avere diverso effetto, positivo o negativo, a seconda del ceppo. I β-glucani possono avere un effetto positivo se integrati. Il trapianto di microbiota, i batteriofagi e il viroma rappresentano altri potenziali terapeutici. Alcuni parassiti come giardia, trichinella e Blastocystis hominis sono associati a maggior rischio di IBS.
L'articolo si conclude invitando ad arricchire le ricerche perché ancora non conclusive.
Le infezioni delle vie urinarie (cistiti) possono essere prevenute con il mirtillo rosso. A confermarlo una revisione della The Cochrane Library, l'organizzazione indipendente maggiormente riconosciuta come affidabile.
"I dati supportano l'uso di prodotti a base di mirtilli rossi per ridurre il rischio di infezioni del tratto urinario sintomatiche e verificate con cultura batterica nelle donne con infezioni del tratto urinario ricorrenti, nei bambini e nelle persone suscettibili di infezioni del tratto urinario a seguito di interventi. Le prove attualmente disponibili non ne supportano l'uso negli anziani, nei pazienti con problemi di svuotamento della vescica o nelle donne in gravidanza".
Nelle donne il rischio si riduce di un quarto, nei bambini e nelle persone suscettibili post intervento della metà.
"La maggior parte delle infezioni del tratto urinario viene trattata in modo efficace e piuttosto rapido con antibiotici, a volte una sola dose può curare il problema. Sfortunatamente, in alcune persone le infezioni del tratto urinario continuano a ripresentarsi. Senza essere sicuri se o come funzioni, alcuni operatori sanitari hanno iniziato a suggerire ai loro pazienti l'uso di cramberry. All'epoca era un'opzione facile e innocua. Anche secoli fa, secondo quanto riferito, i nativi americani mangiavano mirtilli rossi per problemi alla vescica."
Candida auris e Candida albicans, insieme ad altri miceti/funghi, sono ufficialmente un pericolo per l'OMS. Da alcuni mesi questi funghi, che normalmente sono tenuti sotto controllo dal sistema immunitario e dal microbiota, sono diventati un problema di salute soprattutto in persone immunodepresse.
Dalla disbiosi (alterazione dei microbi) orale
derivano molti problemi di salute. Per questo la modulazione del microbiota della bocca migliora molte condizioni. In particolare lo Streptococcus salivarius ha diversi studi che ne mostrano l'efficacia. La produzione di "batteriocine", sostanze che contrastano la crescita delle altre specie patogene, è il principale meccanismo d'azione. Gli altri sono la modulazione del sistema immunitario, la riduzione dell'adesione degli altri batteri grazie alla colonizzazione, la produzione di enzimi che disturbano le altre specie come la Candida. Questo si traduce in vari effetti benefici dovuti alla ridotta presenza dei patogeni: migliorano l'alitosi, la placca e la tendenza ad avere carie, otiti, infezioni respiratorie batteriche e virali (compresa COVID19), miglioramento della risposta immunitaria con modulazione delle malattie infiammatorie tra cui la psoriasi, contrasto dell'invasività della Candida con contrasto al suo biofilm.
Aggiornamento 13/6/2023
La vulvodinia, dolore che riguarda i genitali femminili, è di difficile diagnosi perché vissuta con vergogna oppure confusa con altre forme di dolore cronico, ad esempio fibromialgia. Lo scatenamento della malattia può essere legato ad infezioni pregresse sia batteriche che micotiche (candidosi), e questo può quindi essere prevenuto con un microbiota in ordine, o a traumi sia fisici che psicologici. La riabilitazione del pavimento pelvico può essere d'aiuto.
In questi anni la tecnologia di produzione del pane è molto cambiata. Si è passati da pani fatti da farine non raffinate, di vari grani e a lievitazione naturale e lenta, all'utilizzo di farine sempre più raffinate e formate solo da grano, addizionate da vari additivi miglioratori del processo (soprattutto per quanto riguarda i tempi) e quindi lievitate in poco tempo. Questo ha ripercussioni sulla salute.
Mentre i primi pani favoriscono una flora non infiammatoria e più diversificata, grazie soprattutto alle fibre che nutrono i batteri buoni e sostengono un microbiota saccarolitico (che lascia meno scarti infiammatori), le metodiche moderne sostengono una flora proinfiammatoria e i patogeni opportunisti, hanno poche fibre, favoriscono la fermentazione proteolitica, determinano permeabilità intestinale che è alla base di molte patologie moderne. In sintesi meglio privilegiare pane fatto come una volta.
"Il ceppo K12 è stato ampiamente studiato clinicamente soprattutto per la sua efficace azione nel contrasto delle infezioni dell’orecchio, del cavo orale, della faringe e delle tonsille causate da S. pyogenes, S. pneumoniae, M. catarrhalis e/o H. influenzae. L’efficacia del ceppo K12 è più spesso ricondotta alla sua capacità di rilasciare due "lantibiotici" (Salivaricina A2 e Salivaricina B), efficaci nel danneggiare la membrana dei batteri bersaglio. Tuttavia la sua capacità di contrastare gli antagonisti non si estingue con il rilascio di batteriocine. Altre specie microbiche, potenzialmente legate all'habitat orale come virus oro-faringei (virus sinciziale, adenovirus, rinovirus), funghi come Candida, o batteri Gram-negativi come Aggregatibacter, Fusobacterium o Porphyromonas, sono efficacemente contrastate dallo S. salivarius K12 nell’ambiente oro-faringeo, sicuramente non attraverso le due salivaricine, considerate inefficaci".
La capacità di combattere i virus potrebbe invece derivare dalla stimolazione nella produzione di antivirali come interferone e IL-12 senza aumentare le citochine infiammatorie come TNF-α, IL-1β e IL-6. Questo porterebbe quindi a una risposta antivirale senza un eccesso di infiammazione, tipica della malattia COVID19 grave.
Il micobiota (l'insieme dei funghi che alloggiano nell'intestino e non solo) può avere un effetto sulle malattie metaboliche come diabete, obesità e fegato grasso. Molti funghi/lieviti infatti interagiscono col sistema immunitario e le vie metaboliche, oltre a interagire coi batteri intestinali che notoriamente influenzano il metabolismo energetico e glucidico/lipidico.In particolare la Candida rilascia candidalisina e PGE2 che nei topi promuovono la progressione della steatosi epatica e il danno epatico, insieme all'insulinoresistenza. Altre specie correlate coi problemi metabolici sono Aspergillus e Meyerozyma.L'altenusina (rilasciata da alternaria) riduce l'aumento di peso bloccando gli enzimi lipogenici. Anche Cochliobolus può produrre metaboliti utili per ridurre il dismetabolismo.È nota l'associazione tra carboidrati da alimenti raffinati e sovracrescita di Candida, mentre una dieta più proteica e lipidica può contrastarla, in particolare se ricca di acidi grassi a catena corta e media, presenti per esempio nell'olio di cocco, che si è dimostrato efficace nel ridurre la Candida intestinale.Oltre alla dieta, per contrastare la disbiosi fungina si usano i probiotici a base fungina come S. boulardii o il kefir che contiene oltre 50 specie tra lieviti e fermenti lattici.
Un'alterazione del micobiota è legata a maggiore infiammazione e COVID grave. La Candida appare particolarmente infiammatoria. L'infiammazione da questi lieviti potrebbe anche essere corresponsabile del long COVID.
La ricerca nel modello animale dimostra un possibile ruolo della Candida nelle patologie neurodegenerative come Parkinson e demenza. L'infezione da Candida può infatti arrivare al cervello e indurre una patologia simile all'Alzheimer. Una proteina, aspartico proteinasi (Saps), le permette di superare la barriera ematoencefalica. Un'altra, candidalisina, attiva la risposta immunitaria e permette al cervello di difendersi e rimuovere la candida. In caso di ridotta risposta immunitaria l'infezione può essere persistente o recidivante e alterare la funzionalità neurologica.
La candida è nota per dare bruciore e prurito intimo alle donne. L’effetto sembra dato da una proteina prodotta da questo lievito, chiamata Pra1. Questa proteina serve alla candida per procurarsi un nutriente vitale, lo zinco. Paradossalmente fornire zinco evita l’infiammazione da candida, almeno in un piccolo studio che dovrà essere replicato in studi più grandi.
È noto che dieta corretta, alcuni fitoterapici e uno stile di vita adeguato possono contrastare le crescite fungine patologiche nell'intestino (Candida e Malassezia per esempio) e quindi ridurre i rischi delle malattie collegate. Viceversa diversi fattori ambientali (stress, alcol, sedentarietà, fumo, cicli di antibiotici) aumentano il rischio di infezione fungina (o meglio sovracrescita di funghi normalmente presenti in quantità non dannose). Lo stress riduce le difese immunitarie. L'alcol aumenta la traslocazione dei metaboliti fungini infiammatori (β-glucani). Gli antibiotici rimuovono la flora buona facilitando la crescita fungina che incontra meno ostacoli. Il fumo riduce l'aggressività dei neutrofili e la saliva, facilitando l'invasione orale della candida. La mancanza di attività fisica aumenta l'infiammazione e sopprime le difese immunitarie.
La vitamina D agisce invece modulando le difese immunitarie, l'infiammazione e le citochine, insieme ad avere attività fungicida contro la membrana cellulare. La vitamina E ha un effetto antinfiammatorio e protettivo. Gli omega 3 migliorano l'efficienza del sistema immunitario. Tra i micronutrienti è molto importante il selenio, che agisce sul sistema immunitario potenziando gli effetti. Prebiotici e probiotici, modulando la flora batterica, migliorano la risposta immunitaria, la funzione intestinale e soprattutto tengono sotto controllo la popolazione fungina per questioni di "convivenza" e competizione per lo stesso territorio.
Quali fitoterapici possono essere utili?
Il butirrato e altri metaboliti batterici contrastano la candida, quindi tutto quello che può favorire una flora sana che produce butirrato.
L'aglio ha diverse azioni antifungine. Anche la cannella, che in particolare può agire contro la membrana fungina. La citronella altera la struttura cellulare e superficiale della candida. L'olio di cocco la inibisce tramite la monolaurina. Lo zenzero potenzia l'azione del fluconazolo e inibisce i biofilm batterici e fungini. Anche le alghe marine e il timo hanno mostrato proprietà simili. L'olio EVO disinfiamma l'intestino e potrebbe avere attività antifungine. Alimenti probiotici come aceto di mele, yogurt e verdure fermentate hanno mostrato di ridurre le colonizzazioni fungine.
Una riduzione degli alimenti processati nemici dell'intestino può essere fondamentale, dato il loro effetto più o meno diretto sulla proliferazione dei funghi patogeni.
I fattori di rischio sono le ospedalizzazioni, il diabete, l'immunosoppressione e l'età avanzata. La presentazione clinica varia da colonizzazione asintomatica a infezione grave. La prevenzione prevede i corretti metodi di pulizia di superfici e mani, con disinfettanti e UV. La mortalità in caso di fungemia può oltrepassare il 50%.
I batteri antibioticoresistenti vengono ulteriormente favoriti dagli antibiotici perché si ritrovano senza competitori (i batteri buoni che dovrebbero tenerli sotto controllo) e quindi hanno anche più nutrienti per loro.
Utilizzare strategie per proteggere il microbiota e limitare l'uso degli antibiotici ai casi di reale necessità è essenziale.
Secondo un recente studio l'impatto alimentare sulla candida è limitato, in particolare poco sodio potrebbe favorire la sua crescita, così come i pasti frequenti. Si conferma la sua interazione col sistema immunitario, in particolare grazie alla sua parete cellulare. Emerge invece una suscettibilità genetica a subire la sua colonizzazione e infezione.
Secondo una ricerca ogni aumento del 10% di consumo di cibo ultraprocessato aumenta dell'8% il rischio di IBS (sindrome dell'intestino irritabile). Appare sempre più importante il legame tra il cibo industriale e le malattie moderne.
La colangite sclerosante primitiva (PSC) è una malattia epatica cronica, fibroinfiammatoria, colestatica, di eziopatogenesi sconosciuta, spesso associata a malattie infiammatorie intestinali come la rettocolite ulcerosa. Colpisce anche i bambini.
Le persone colpite sono affette da disbiosi che riguarda sia i batteri che i funghi intestinali. In particolare chi ha entrambe le malattie ha aumento di saccaromiceti, mentre chi ha solo rettocolite ha eccessi di candida. In entrambi i casi aumentano i batteri infiammatori come Klebsiella e si riducono quelli antinfiammatori come Akkermansia, Bacteroides, Parabacteroides e Oscillospira. Queste alterazioni determinano un'alterazione degli acidi biliari rendendoli infiammatori.
In conclusione "l'alterazione del micro/micobiota ha un ruolo nella patogenesi della PSC-UC, influenzando la produzione di molecole intestinali cruciali (ad esempio, gli acidi biliari). Quindi, gli interventi sul contenuto microbico e fungino dell’intestino potrebbero avere un ruolo protettivo o terapeutico nella PSC".
Lo studio ha coinvolto 1,8 milioni di donne seguite per 12 anni, ha necessità di ulteriori conferme per stabilire la causalità.
Secondo i consigli del giornale dei medici americani JAMA Internal Medicine i probiotici, in particolare se contenti lattobacilli, aiutano a prevenire la ricorrenza di cistiti nelle donne. L'uso di cramberry, vitamina C e mannosio non ha benefici comprovati, secondo le ultime ricerche.
Assumere molta acqua ed evitare di trattenere l'urina sono altri consigli utili.