Quando leggiamo che una persona ha dei LARN (livelli di assunzione raccomandati) di un certo nutriente (o frequenza di consumo di un alimento) quel dato è riferito ad una popolazione sana e media. Non certo quella che di solito viene in ambulatorio.
Non esiste nessuna evidenza scientifica che persone con malattie croniche, infiammatorie o simili abbiano quella necessità: solitamente è più alta.
Per questo non bisogna mai dire no a priori ad un integratore che possa colmare una carenza (un esempio: il magnesio nei diabetici) ma neanche esagerare e imbottirsi di pastiglie dal contenuto dubbio e non sempre controllato.
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Aggiornamento 14/12/2016
I pazienti con malattie croniche intestinali possono trarre vantaggio da
alcune integrazioni, in particolare vitamine del gruppo B che vengono
malassorbite, alcuni probiotici, vitamina D, curcuma, zinco e ferro in alcuni
casi.
Aggiornamento 8/1/2017
15 motivi per avere valori di vitamina D corretti: migliora la
salute ossea, cardiovascolare e del nascituro, riduce il rischio di diabete, di
alcuni tumori, di morte prematura, di depressione, di malattie infettive, di
asma, di dolore cronico, di Parkinson e malattie neurodegenerative, aumenta la
forza muscolare e il recupero post-chirurgico, previene e tratta le malattie
autoimmuni come la sclerosi multipla
La colina è un nutriente spesso carente: lo troviamo nel fegato, tuorlo e fagioli lima.
Chi ha un'alimentazione sufficientemente equilibrata ha abbastanza micronutrienti, ma le carenze sono comunque più diffuse di quanto si pensi: l'invito a non assumere integratori vale per chi è sano e ben nutrito: vitamine, la stessa colina, calcio e magnesio sono introdotti in maniera insufficiente in larga parte della popolazione.
L'importanza della metilazione in un articolo di facile comprensione
La supplementazione con vitamina D si conferma utile in chi soffre di Hashimoto
Un piccolo aumento nell'intake di zinco ha importanti attività antiossidanti e protettive del DNA, e previene le complicazioni del diabete di tipo 2
La vitamina D va sempre abbinata alla K2? sicuramente bisogna fare in modo di avere sufficienti introiti di entrambe, ma fisiologicamente la K2, sebbene sia ancora in fase di studio, fa in modo che il calcio sia depositato a livello osseo e non vascolare
Pur non raggiungendo l'effetto di un farmaco, la somministrazione di probiotici è utile sia per abbassare la pressione che per migliorare il quadro metabolico. Questi i risultati di una revisione degli studi, che confermano l'importanza della flora intestinale nella genesi delle malattie.
Le più comuni carenze nutrizionali.
Alte dosi mensili di vitamina D non aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari. Per questo consiglio sempre piccole dosi giornaliere!
Aggiornamento 9/4/2017
Il multivitaminico, in persone sane, non sembra prevenire gli eventi cardiovascolari anche in chi abbia una dieta povera di nutrienti. Questo è probabilmente dovuto al fatto che i nutrienti presenti nei cibi agiscono in maniera sinergica e difficilmente replicabile da un preparato artificiale
La carenza di ferro sembra associata con il pericolo cardiovascolare, e la sua integrazione potrebbe essere un semplice modo per prevenire infarti e ictus
Alcune persone hanno varianti nel recettore della vitamina D, che lo rendono meno attivo (meno affine e quindi meno "disposto" ad attivarsi quando entra in contatto con la molecola). Queste persone hanno più alto rischio di sclerosi multipla, artrite reumatoide, psoriasi, densità ossea, colesterolo, forse Hashimoto ecc.
"La carenza di micronutrienti è un problema di salute globale che colpisce circa 2 miliardi di persone e sembra essere associato ad un aumento del rischio di malattie e disturbi non trasmissibili, tra cui l'obesità. L'assunzione insufficiente di vitamina A favorisce il sovrappeso alterando il metabolismo tiroideo, mentre la vitamina C è correlata alla sintesi della carnitina e dell'ossidazione dei grassi; la vitamina D favorisce il controllo della sazietà e della spesa energetica. Per quanto riguarda i minerali, il calcio aiuta la regolazione della termogenesi e della lipogenesi/lipolisi, e lo zinco è coinvolto nella regolazione dell'insulina e della leptina".
La forma attiva dell'acido folico appare un trattamento promettente per la depressione, perché riesce ad aumentare i livelli di serotonina, anche in aggiunta ai farmaci. Anche la schizofrenia ne giova. Questa vitamina è infatti essenziale nella sintesi dei principali neurotrasmettitori
Alcune slide tratte dal congresso dei giovani Psichiatri a Cagliari
In persone con degenerazione maculare, l'integrazione di zinco, rame, vitamine C ed E e luteina è efficace quanto i farmaci, ma molto meno dispendiosa
Gli anziani hanno minor bisogno di calorie ma maggior bisogno di nutrienti
Una novità (forse) su supplementazione vitaminica e tumori
I vantaggi del metilfolato sul comune acido folico
Le regole per l'uso dei probiotici
In un modello animale, omega 3 (in questo caso a catena corta) e un probiotico misto hanno ridotto significativamente la steatosi epatica
L'integrazione con zinco e magnesio riduce l'infiammazione nella sindrome dell'ovaio policistico
L'integrazione con carnitina ha efficacia simile a quella dei farmaci nel trattamento della depressione
Le persone con artrite reumatoide hanno cellule immunitarie meno sensibili alla vitamina D. Per questo avere sufficienti livelli è importante per la prevenzione, mentre con la malattia si ha necessità di livelli più alti di questa vitamina
Le donne che assumono farmaci per l'epilessia hanno aumentato rischio di figli con tratti autistici. Il rischio viene ridotto dall'integrazione con folati.
Aggiornamento 31/12/2017
Nuove emergenze sulla B12 da un congresso di medicina funzionale: probabilmente le linee guida dovrebbero dare indicazioni più alte, e apposite per età, e le persone a rischio sono, tra gli altri, anziani e chi assume metformina.
Insieme all'omocisteina alta, la carenza di B12 può essere indicativa di numerose patologie, cardiovascolari, ossee ecc
Discrete evidenze da confermare in studi più grandi sull'aiuto degli integratori nella depressione, in particolare se abbinati ai farmaci.
In uno studio piccolo ma significativo la supplementazione con probiotici in gravidanza e allattamento ha modificato favorevolmente l'espressione dei geni correlati con l'obesità nel bambino
Fa notizia lo studio secondo il quale gli omega 3 non aiutano a prevenire le morti cardiovascolari. Chiariamo che si parla degli omega 3 dati secondo linea guida nei soggetti ad alto rischio (già infartuati o a forte rischio) quindi in tal caso risulta sbagliata la linea guida. Gli autori sottolineano comunque le forti limitazioni dello studio.
Un cardiologo americano sostiene comunque che è ancora ragionevole darli, e lui continuerà a farlo in pazienti infartuati, con colesterolo e trigliceridi alti e con insufficienza cardiaca sistolica.
"Questo documento difficilmente sarà una condanna a morte in quanto gli omega-3 sono molto sicuri e relativamente economici, e diversi studi hanno mostrato benefici almeno modesti o persino molto profondi", ha detto.
Una guida all'uso degli integratori ci ricorda che le persone sane e ben alimentate non ne hanno generalmente bisogno.
Ma questo non vale sempre in chi abbia malattia, anche se le evidenze spesso sono da confermare.
Particolarmente dannosi possono essere betacarotene e vitamina E per malattie cardiovascolari e tumori.
Dura critica allo studio di JAMA sugli omega 3, in particolare sulla selezione degli studi, sulla qualità dei grassi e sulle dosi usate. E un accenno al conflitto d'interesse.
Il magnesio è spesso carente nelle persone, a causa di un'alimentazione troppo raffinata e scarso consumo di verdure. Il suo effetto antinfiammatorio è indispensabile nelle malattie caratterizzate da infiammazione e stress ossidativo come ipertensione, diabete, sindrome premestruale, malattie autoimmuni
Sono in aumento le prove che dimostrano l'importanza di un'alimentazione ricca di nutrienti nella gestione dei problemi psichiatrici. L'alimentazione che spesso facciamo oggi, ricca di cibi industriali impoveriti di vitamine e minerali facilita infatti l'insorgenza di infiammazione che è presente nei problemi psichiatrici (ansia, schizofrenia, depressione, disturbo bipolare, ADHD ecc) e la sostituzione con cibi veri e/o l'integrazione possono essere una terapia complementare ai farmaci in queste malattie
La supplementazione con proteine del siero del latte può essere un semplice modo per recuperare massa magra in anziani con obesità sarcopenica
Le linee guida italiane per la prevenzione dell'ictus consigliano fortemente, oltre al classico pattern mediterraneo a basso indice e carico glicemico, la vitamina D, il cacao amaro, la frutta secca, tè, caffè, mentre sconsigliano supplementi di calcio, sale, multivitaminici, dolci e bibite gassate.
La supplementazione con vitamina A può migliorare il campo visivo, la mobilità e la qualità generale della vista in bambini affetti da retinite pigmentosa
La carenza di vitamina D è una delle cause di sarcopenia (deplezione della muscolatura)
Utilizzare i supplementi proteici al pasto e non lontano dai pasti appare più efficace per la riduzione del peso.
I radicali liberi non sono sempre dannosi e gli antiossidanti non sono sempre utili. Negli sportivi ad esempio i radicali liberi (come i ROS) sono necessari come segnale per favorire l'aumento di massa muscolare. I ROS rilasciati dai mitocondri possono essere importanti per riparare le membrane muscolari. "Sebbene gli antiossidanti siano una parte essenziale di qualsiasi dieta sana, stanno aumentando le prove sul fatto che i supplementi di antiossidanti dovrebbero essere evitati nelle ore vicine all'allenamento. Potrebbe anche essere saggio evitare quotidianamente gli integratori di antiossidanti ad altissima dose se si punta alla massima crescita muscolare".
Secondo una revisione degli studi, la carenza di micronutrienti tra i bambini è più diffusa di quanto pensassimo e forse dovuta all'alimentazione sbagliata, troppo ricca di alimenti poveri di nutrienti. Questo va a limitare le performance cognitive. La supplementazione è efficace nel correggere le carenze.
I bambini con ADHD sembrano avere livelli di alcuni nutrienti (minerali e vitamine) insolitamente bassi, ma altri come folati e B12 più alti: questo potrebbe essere dovuto a problemi metabolici correlati con la malattia.
Aggiornamento 12/1/2017
Il contenuto di nutrienti del cibo si è ridotto di circa il 15% in 50 anni.La colina è un nutriente spesso carente: lo troviamo nel fegato, tuorlo e fagioli lima.
Chi ha un'alimentazione sufficientemente equilibrata ha abbastanza micronutrienti, ma le carenze sono comunque più diffuse di quanto si pensi: l'invito a non assumere integratori vale per chi è sano e ben nutrito: vitamine, la stessa colina, calcio e magnesio sono introdotti in maniera insufficiente in larga parte della popolazione.
L'importanza della metilazione in un articolo di facile comprensione
Aggiornamento 1/2/2017
Chi ha la sindrome metabolica (e quindi anche il diabete) ha maggiori fabbisogni di vitamina E perché la catabolizza maggiormente. Inoltre, almeno nel modello animale, la sua carenza si lega a difetti nello sviluppo embrionale
Aggiornamento 7/2/2017
La supplementazione con vitamina D si conferma utile in chi soffre di Hashimoto
Aggiornamento 11/2/2017
La supplementazione con enzimi digestivi esogeni è efficace nella terapia della pancreatite cronica
Un piccolo aumento nell'intake di zinco ha importanti attività antiossidanti e protettive del DNA, e previene le complicazioni del diabete di tipo 2
Aggiornamento 4/3/2017
La vitamina D va sempre abbinata alla K2? sicuramente bisogna fare in modo di avere sufficienti introiti di entrambe, ma fisiologicamente la K2, sebbene sia ancora in fase di studio, fa in modo che il calcio sia depositato a livello osseo e non vascolare
Aggiornamento 5/3/2017
"Ormai è sempre più chiaro che tra i principali fattori che contribuiscono all'aumento delle malattie infiammatorie e autoimmuni vi sia la dieta occidentale.
Considerevoli benefici possono essere dati dalla dieta e dall'integrazione, sia in termini di prevenzione che terapia"
Aggiornamento 14/3/2017
Aggiornamento 22/3/2017
Secondo una nuova revisione, i multivitaminici e multiminerali sono sicuri quando non si supera il dosaggio di riferimento. Non sembrano dare benefici in persone sane, snelle, con stile di vita adeguato, non fumatori e che assumano abbastanza frutta e verdura. Nelle persone con problemi di salute vi è invece un potenziale razionale nell'assumerli
Aggiornamento 24/3/2017
I benefici della vitamina K2
Le più comuni carenze nutrizionali.
Aggiornamento 30/3/2017
Chi soffre di ipertensione ha spesso un eccesso di batteri che producono lattato e una riduzione di quelli che producono acetato e butirrato. Questo aumenta l'infiammazione, la produzione di metaboliti tossici e il loro passaggio nel torrente sanguigno (permeabilità intestinale) e il tono simpatico (neurotrasmettitori come la noradrenalina che aumentano le resistenze arteriolari). La revisione degli studi supporta l'uso dei probiotici nella gestione della malattia.
Recentemente un mio paziente ha potuto abbandonare il betabloccante, in seguito a dieta e integrazione con probiotici
Aggiornamento 8/4/2017
Alte dosi mensili di vitamina D non aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari. Per questo consiglio sempre piccole dosi giornaliere!
Aggiornamento 9/4/2017
La presenza di una mutazione in un particolare gene, chiamato MTHFR, fa sì che si abbiano fabbisogni di micronutrienti diversi. Ad esempio si ha necessità del metilfolato (e non dell'acido folico semplice, che non viene attivato) e di più vitamina B6 per non soffrire di ipertensione.
La stessa cosa vale per l'enzima che converte il betacarotene in vitamina A, chiamato BCMO1.
La stessa cosa vale per l'enzima che converte il betacarotene in vitamina A, chiamato BCMO1.
Aggiornamento 13/4/2017
Volete ringiovanire? Potete provare a trapiantarvi il microbiota di un giovane. Almeno nei pesci funziona.
Un'altra prova di come il nostro intestino perda diversità e complessità batterica andando avanti con gli anni.
Un metodo più semplice è quello di assumere sempre cibi vegetali che nutrono i microbi e rinnovarli con probiotici idonei
Aggiornamento 28/4/2017
L'integrazione non sembra utile a livello di popolazione, a causa dell'eterogeneità, ma può dare piccoli benefici in alcuni
Aggiornamento 3/5/2017
Il multivitaminico, in persone sane, non sembra prevenire gli eventi cardiovascolari anche in chi abbia una dieta povera di nutrienti. Questo è probabilmente dovuto al fatto che i nutrienti presenti nei cibi agiscono in maniera sinergica e difficilmente replicabile da un preparato artificiale
Aggiornamento 17/5/2017
L'evidenza attuale supporta la supplementazione con S-adenosilmetionina, metilfolato, omega 3 e vitamina D insieme agli antidepressivi nel trattamento della depressione
L'evidenza (vitamine gruppo B, C ecc) iniziale esiste anche per la schizofrenia, soprattutto all'inizio della malattia
Aggiornamento 20/5/2017
Secondo un articolo di Authoritynutition.com il craving (desiderio impellente) di certi cibi non è legato alle carenze nutrizionali, se non in casi non frequenti.
Molto meglio comunque mangiare cibi nutrizionalmente densi, dormire bene, idratarsi, mangiare abbastanza fibre e proteine, non stressarsi.
Aggiornamento 23/5/2017
Un buon livello di omega 3 a catena lunga in gravidanza riduce il rischio di diabete di tipo I (giovanile).
Invece gli omega 6 (acido linoleico e arachidonico) e gli omega 3 a catena corta (acido linolenico) sembrano aumentare il rischio
Aggiornamento 3/6/2017
Frammenti di DNA e RNA batterico, oltre che i metaboliti, possono trovarsi in giro per il corpo a fare danni, ad esempio si ritrovano nel cervello di persone affette da sclerosi multipla
Anche per questo è importante avere un buon bilanciamento dei batteri intestinali.
Vitamina D e omega 3 integrati insieme migliorano il quadro metabolico di donne con diabete gestazionale
Aggiornamento 5/6/2017
"Vale la pena ricordare che i pazienti affetti da tiroidite di Hashimoto con o senza celiachia possono beneficiare di una dieta a basso contenuto di glutine sia per la progressione che per le potenziali complicazioni della malattia "
Altri fattori importanti sono la vitamina D e il selenio, e l'eccesso di iodio, che ha ridotto l'incidenza di gozzo ma aumentato quella di autoimmunità
Aggiornamento 10/6/2017
L'obesità si lega ad un ridotto assorbimento di zinco, rame e ferro e a livelli bassi di magnesio e potassio.
Aggiornamento 10/7/2017
In donne con problemi di fertilità e mutazione MTHFR. la supplementazione con vitamine del gruppo B ha aumentato le probabilità di concepire
Bell'articolo su una scienziata inglese, prof.ssa Allen.
Ci chiarisce il perché delle carenze di micronutrienti così diffuse (soprattutto B12, folati, ferro, zinco, dovute al cibo di scarsa qualità), e che le proteine animali sono particolarmente stimolanti della crescita, ma, ricordiamoci, l'altezza è anche un fattore di rischio tumorale.
Il gene FTO è conosciuto per aumentare il rischio di obesità. Livelli più alti di vitamina D riducono questo rischio.
Come si fa a ridurre il rischio di anemia, basso peso alla nascita, arresto della crescita e in generale delle malattie non contagiose (diabete, obesità ecc)? Basterebbe che le donne incentrassero la loro alimentazione su cibi ricchi in nutrienti e non processati.
Aggiornamento 23/7/2017
Come si fa a ridurre il rischio di anemia, basso peso alla nascita, arresto della crescita e in generale delle malattie non contagiose (diabete, obesità ecc)? Basterebbe che le donne incentrassero la loro alimentazione su cibi ricchi in nutrienti e non processati.
Kresser ci insegna che non è salutare integrare per lunghi periodi con donatori di metili, anche in caso di mutazione MTHFR: infatti concentrazioni troppo alte bloccano comunque le vie metaboliche, meglio integrare a periodi
Aggiornamento 27/7/2017
Il magnesio ha un'efficacia paragonabile a quella dei farmaci nel controllo della depressione moderata. Ma senza gli effetti collaterali:
"I risultati sono molto incoraggianti, data la grande necessità di ulteriori opzioni di trattamento per la depressione. La nostra conclusione è che l'integrazione con magnesio fornisce un metodo sicuro, veloce e poco costoso per il controllo dei sintomi depressivi".
"I risultati sono molto incoraggianti, data la grande necessità di ulteriori opzioni di trattamento per la depressione. La nostra conclusione è che l'integrazione con magnesio fornisce un metodo sicuro, veloce e poco costoso per il controllo dei sintomi depressivi".
Aggiornamento 5/8/2017
La carenza di ferro sembra associata con il pericolo cardiovascolare, e la sua integrazione potrebbe essere un semplice modo per prevenire infarti e ictus
Aggiornamento 9/8/2017
Continuo a leggere da sedicenti esperti che assumiamo troppe vitamine, di cui il cibo moderno è ricchissimo, l'integrazione non serve, non gestisce nessuna malattia ecc, e la cosa peggiore è che molti nutrizionisti concordano. Ovviamente non è vero nulla, e una carenza di vitamine del gruppo B è spesso riscontrata ad esempio nella depressione, e la supplementazione aiuta a gestire la malattia. I danni di questi aspiranti divulgatori scientifici sono sotto gli occhi di tutti
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) si gestisce molto bene con la dieta lowcarb o con quella chetogenica, insieme ad alcune integrazioni mirate. Possono migliorare l'umore, la fertilità, il peso e in generale la qualità della vita
Aggiornamento 19/8/2017
Alcune persone hanno varianti nel recettore della vitamina D, che lo rendono meno attivo (meno affine e quindi meno "disposto" ad attivarsi quando entra in contatto con la molecola). Queste persone hanno più alto rischio di sclerosi multipla, artrite reumatoide, psoriasi, densità ossea, colesterolo, forse Hashimoto ecc.
Non è chiaro se livelli più alti di vitamina possano agire meglio, ma è probabile.
L'integrazione con magnesio si conferma utile per abbassare la pressione, soprattutto in chi abbia problemi metabolici (diabete o prediabete)
Aggiornamento 5/9/2017
Aggiornamento 10/9/2017
Secondo una revisione degli studi è possibile mettere in relazione l'obesità con un cattivo stato nutrizionale. Questo perché mangiamo cibo impoverito dalle lavorazioni industriali.
"La carenza di micronutrienti è un problema di salute globale che colpisce circa 2 miliardi di persone e sembra essere associato ad un aumento del rischio di malattie e disturbi non trasmissibili, tra cui l'obesità. L'assunzione insufficiente di vitamina A favorisce il sovrappeso alterando il metabolismo tiroideo, mentre la vitamina C è correlata alla sintesi della carnitina e dell'ossidazione dei grassi; la vitamina D favorisce il controllo della sazietà e della spesa energetica. Per quanto riguarda i minerali, il calcio aiuta la regolazione della termogenesi e della lipogenesi/lipolisi, e lo zinco è coinvolto nella regolazione dell'insulina e della leptina".
Questo non significa che dobbiamo spingere le persone a integrare, ma a mangiare cibi veri ricchi di nutrienti.
Aggiornamento 22/9/2017
La forma attiva dell'acido folico appare un trattamento promettente per la depressione, perché riesce ad aumentare i livelli di serotonina, anche in aggiunta ai farmaci. Anche la schizofrenia ne giova. Questa vitamina è infatti essenziale nella sintesi dei principali neurotrasmettitori
Alcune slide tratte dal congresso dei giovani Psichiatri a Cagliari
Aggiornamento 25/9/2017
Andando avanti con l'età spesso si riduce il numero di bifidobatteri, anaerobi obbligati che una volta persi non possono essere recuperati se non con l'integrazione
In persone con degenerazione maculare, l'integrazione di zinco, rame, vitamine C ed E e luteina è efficace quanto i farmaci, ma molto meno dispendiosa
Aggiornamento 29/9/2017
Alcune ragioni per cui gli integratori non sempre funzionano
I probiotici hanno un effetto piccolo ma significativo nel migliorare la costipazione negli anziani
Un sito sulle evidenze delle integrazioni
Il glutatione liposomiale è efficace nell'aumentare le riserve di glutatione cellulare e aumenta la risposta immunitaria riducendo lo stress ossidativo
Aggiornamento 8/10/2017
Usare un sale ricco in magnesio e potassio al posto del classico sodio aumenta il recupero in persone colpite da ictus
Gli anziani hanno minor bisogno di calorie ma maggior bisogno di nutrienti
Le persone con malattie infiammatorie dell'intestino hanno scarso assorbimento delle vitamine a causa dell'alterazione dei villi, ed è per loro indicata l'integrazione.
Una novità (forse) su supplementazione vitaminica e tumori
Le persone con fegato grasso hanno necessità di quantità maggiori di vitamina D per scarsa risposta
La supplementazione con folati in gravidanza sembra ridurre anche il rischio di autismo collegato con l'esposizione a pesticidi
Aggiornamento 15/10/2017
Le ragioni per prendere un multivitaminico. L'articolo è scritto da un'azienda, quindi interessato, ma in effetti negli anziani spesso è difficile raggiungere i fabbisogni
I vantaggi del metilfolato sul comune acido folico
Aggiornamento 30/10/2017
Le regole per l'uso dei probiotici
Aggiornamento 31/10/2017
Il calcio è un minerale importante per la prevenzione delle fratture, ma i suoi eccessi non sono salutari: meglio prenderlo solo dai cibi e non da integratori
Aggiornamento 1/11/2017
La vitamina K2 può aiutare nel dimagrimento (soprattutto viscerale) nelle donne se hanno come risposta un aumento dell'osteocalcina circolante
Aggiornamento 6/11/2017
In uno studio controllato, integrare con vitamine e minerali ha migliorato il comportamento di bambini affetti da ADHD (iperattività e deficit di attenzione), migliorando umore e riducendo l'aggressività rispetto al placebo.
A questo punto sorge una domanda: è un problema che si cura integrando o è dovuto alla povertà di nutrienti del cibo moderno?
Aggiornamento 7/11/201
La supplementazione con acido folico non deve essere fatta in quantità superiori a quelle consigliate, perché porterebbe all'accumulo di questa molecola non metabolizzata che potenzialmente interferisce con i folati naturali del cibo
Aggiornamento 10/11/2017
Un mix di nutrienti (acidi grassi omega-3, colina, uridina monofosfato, fosfolipidi, antiossidanti, vitamine del gruppo B) previene il declino della memoria e l'atrofia cerebrale in persone con Alzheimer nelle fasi iniziali. Lo studio (LipiDiDiet), durato 2 anni, è stato pubblicato sull'importante rivista The Lancet Neurology. Sfortunatamente, almeno per ora, non è stata in grado di curare persone con malattia già conclamata, ma va somministrata negli stadi iniziali per essere efficace
Aggiornamento 12/11/2017
In un modello animale, omega 3 (in questo caso a catena corta) e un probiotico misto hanno ridotto significativamente la steatosi epatica
Aggiornamento 13/11/2017
La carenza di vitamina D è molto diffusa anche nel sud Europa, dove il sole è abbondante. Questo giustificherebbe politiche di integrazione e fortificazione dei cibi.
La medicina integrativa appare d'aiuto per l'asma (e per la COPD, o BPCO, broncopneumopatia cronico-ostruttiva)
Aggiornamento 14/11/2017
Una review sull'importanza della dieta antinfiammatoria nel diabete/sindrome metabolica: viene sottolineata l'importanza dei prodotti non raffinati, in particolare olio extravergine, utili per la loro ricchezza di polifenoli e antiossidanti.
Anche l'olio di pesce ha effetti discreti. Alcune vitamine (C, D, E) possono essere supplementate con discreti effetti antinfiammatori, ma sotto controllo di esperti.
Tra i cibi, l'aglio e altri vegetali ricchi in zolfo (cavoli ecc) appaiono ridurre l'infiammazione.
Aggiornamento 18/11/2017
Aggiornamento 20/11/2017
Una revisione degli studi fa il punto sull'efficacia della nutrizione nella gestione della artrite reumatoide
Una dieta a forte prevalenza vegetale (mediterranea o vegana), con cibi minimamente processati, spezie, verdura, frutta di stagione, probiotici, vitamina D e omega 3 come integrazione, niente alcol, può aiutare a ridurre i sintomi della malattia
Aggiornamento 21/11/2017
Aggiornamento 28/11/2017
Le persone con artrite reumatoide hanno cellule immunitarie meno sensibili alla vitamina D. Per questo avere sufficienti livelli è importante per la prevenzione, mentre con la malattia si ha necessità di livelli più alti di questa vitamina
Aggiornamento 8/12/2017
Aggiornamento 22/12/2017
Nonostante sia piuttosto evidente che la vitamina D bassa aumenta il rischio di sclerosi multipla e il suo uso sia benefico in chi abbia già la malattia, l'impatto della sua supplementazione non è adeguatamente studiato.
Aggiornamento 26/12/2017
L'organismo funziona bene solo se ha una quantità di nutrienti adeguata, assicurata da un'alimentazione varia ed equilibrata e, in alcuni casi, dall'integrazione.
Una revisione degli studi dimostra l'importanza delle carenze nutrizionali, in particolare vitamina D, B12, folati, nell'insorgenza delle psicosi
La nutraceutica da pseudoscienza sta diventando una scienza vera e propria, con potenziali benefici soprattutto a livello dei disordini endocrini come il diabete.
Aggiornamento 28/12/2017
La melatonina ha migliorato i parametri metabolici di pazienti con diabete in 3 mesi
Aggiornamento 30/12/2017
Le donne che assumono farmaci per l'epilessia hanno aumentato rischio di figli con tratti autistici. Il rischio viene ridotto dall'integrazione con folati.
Aggiornamento 31/12/2017
Insieme all'omocisteina alta, la carenza di B12 può essere indicativa di numerose patologie, cardiovascolari, ossee ecc
Aggiornamento 3/1/2018
Discrete evidenze da confermare in studi più grandi sull'aiuto degli integratori nella depressione, in particolare se abbinati ai farmaci.
Aggiornamento 6/1/2018
Le donne che utilizzano integrazione di folati e multivitaminici prima e durante la gravidanza hanno ridotto rischio di prole con disturbi dello spettro autistico. Questo avviene probabilmente tramite meccanismi epigenetici (metilazione corretta del DNA)
Aggiornamento 7/1/2018
La supplementazione con 2 grammi al giorno di DHA ha migliorato la funzione cerebrale di persone con Alzheimer moderato
Omega 3 e vitamine hanno effetto antinfiammatorio sulla microglia (cervello, neuroinfiammazione presente in depressione e malattie psichiatriche in generale) e riducono l'omocisteina.La sindrome di Behçet, una vasculite autoimmune, è caratterizzata da una riduzione di microbi produttori di butirrato e abbondanza di streptococchi.
I lattobacilli usati topicamente possono dare sollievo alle ulcere.
Aggiornamento 13/1/2018
Scrive Andrea Luchi:
Dopo un INFARTO: STATINE o MULTIVITAMINICO?
Domanda ingenua direte voi.
Eppure i ricercatori autori dello studio che si sono fatti la stessa domanda sono rimasti a bocca aperta.
I soggetti che dopo l’infarto prendevano vitamine ad alte dosi avevano una riduzione della mortalità cardiovascolare del 38%!!!
Ma se assieme alle vitamine venivano date le Statine questo beneficio scompariva completamente.
Avete letto bene: aggiungere le statine negava tutti i benefici.
Le vitamine mostravano grande beneficio anche rispetto al gruppo che prendeva soltanto il placebo.
L’incredulità è stata tale che i ricercatori hanno detto: “Fermi tutti, dobbiamo fare un altro studio perché non ci crediamo.”
Aggiornamento 22/1/2018
La colina nel terzo trimestre di gravidanza migliora le capacità cognitive del bambino. Via libera alle uova cotte!
Aggiornamento 23/1/2018
I grassi trans si confermano dannosi per la fertilità della donna, mentre gli omega 3 aiutano, anche mediante integrazione
Un'alimentazione sana migliora la fertilità maschile. In particolare vitamine D e B9 (folati), antiossidanti (selenio, vitamine A, C, E, licopene) migliorano la qualità del seme. I grassi trans e saturi, basso consumo di frutta e verdura, alcol, carni lavorate, caffeina, zuccheri, soia, patate e latticini non sgrassati sono associati a minore fertilità.
Aggiornamento 29/1/2018
In uno studio piccolo ma significativo la supplementazione con probiotici in gravidanza e allattamento ha modificato favorevolmente l'espressione dei geni correlati con l'obesità nel bambino
Aggiornamento 3/2/2018
La vitamina D può avere un vero e proprio effetto terapeutico sulle malattie cardiovascolari. Può infatti ripristinare la produzione di ossido nitrico, un segnale di rilassamento per le arterie, la cui alterazione porta all'ipertensione.
L'effetto positivo può estendersi ad altre malattie cardiovascolari, come l'insufficienza cardiaca, o a quelle correlate come vasculopatie e diabete
Aggiornamento 5/2/2018
Fa notizia lo studio secondo il quale gli omega 3 non aiutano a prevenire le morti cardiovascolari. Chiariamo che si parla degli omega 3 dati secondo linea guida nei soggetti ad alto rischio (già infartuati o a forte rischio) quindi in tal caso risulta sbagliata la linea guida. Gli autori sottolineano comunque le forti limitazioni dello studio.
Un cardiologo americano sostiene comunque che è ancora ragionevole darli, e lui continuerà a farlo in pazienti infartuati, con colesterolo e trigliceridi alti e con insufficienza cardiaca sistolica.
"Questo documento difficilmente sarà una condanna a morte in quanto gli omega-3 sono molto sicuri e relativamente economici, e diversi studi hanno mostrato benefici almeno modesti o persino molto profondi", ha detto.
Aggiornamento 12/2/2018
Una guida all'uso degli integratori ci ricorda che le persone sane e ben alimentate non ne hanno generalmente bisogno.
Ma questo non vale sempre in chi abbia malattia, anche se le evidenze spesso sono da confermare.
Particolarmente dannosi possono essere betacarotene e vitamina E per malattie cardiovascolari e tumori.
Aggiornamento 13/2/2018
Un riassunto delle caratteristiche e dell'efficacia degli integratori dimagranti
Aggiornamento 14/2/2018
Gli omega 3 e in particolare il DHA abbassano la frequenza cardiaca
Aggiornamento 22/2/2018
Gli omega 3 appaiono benefici nei confronti dell'insufficienza cardiaca, in particolare in caso di cardiomiopatia dilatativa
Aggiornamento 8/3/2018
Dura critica allo studio di JAMA sugli omega 3, in particolare sulla selezione degli studi, sulla qualità dei grassi e sulle dosi usate. E un accenno al conflitto d'interesse.
Lo stato infiammatorio è spesso il collegamento tra sindrome delle apnee notturne (OSAS) e aumentato rischio di malattie (soprattutto cardiovascolari).
Una carenza di omega 3 si può rilevare in queste persone.
Aggiornamento 12/3/2018
Il magnesio è spesso carente nelle persone, a causa di un'alimentazione troppo raffinata e scarso consumo di verdure. Il suo effetto antinfiammatorio è indispensabile nelle malattie caratterizzate da infiammazione e stress ossidativo come ipertensione, diabete, sindrome premestruale, malattie autoimmuni
Aggiornamento 20/3/2018
Aggiornamento 21/3/2018
La supplementazione con proteine del siero del latte può essere un semplice modo per recuperare massa magra in anziani con obesità sarcopenica
Aggiornamento 26/3/2018
Le linee guida italiane per la prevenzione dell'ictus consigliano fortemente, oltre al classico pattern mediterraneo a basso indice e carico glicemico, la vitamina D, il cacao amaro, la frutta secca, tè, caffè, mentre sconsigliano supplementi di calcio, sale, multivitaminici, dolci e bibite gassate.
Aggiornamento 1/4/2018
La supplementazione con vitamina A può migliorare il campo visivo, la mobilità e la qualità generale della vista in bambini affetti da retinite pigmentosa
Aggiornamento 8/4/2018
Aggiornamento 24/4/2018
Utilizzare i supplementi proteici al pasto e non lontano dai pasti appare più efficace per la riduzione del peso.
I radicali liberi non sono sempre dannosi e gli antiossidanti non sono sempre utili. Negli sportivi ad esempio i radicali liberi (come i ROS) sono necessari come segnale per favorire l'aumento di massa muscolare. I ROS rilasciati dai mitocondri possono essere importanti per riparare le membrane muscolari. "Sebbene gli antiossidanti siano una parte essenziale di qualsiasi dieta sana, stanno aumentando le prove sul fatto che i supplementi di antiossidanti dovrebbero essere evitati nelle ore vicine all'allenamento. Potrebbe anche essere saggio evitare quotidianamente gli integratori di antiossidanti ad altissima dose se si punta alla massima crescita muscolare".
Aggiornamento 30/4/2018
Aggiornamento 6/5/2017
I bambini con ADHD sembrano avere livelli di alcuni nutrienti (minerali e vitamine) insolitamente bassi, ma altri come folati e B12 più alti: questo potrebbe essere dovuto a problemi metabolici correlati con la malattia.
Difficoltà a rimanere incinta? può dipendere da una mutazione genetica nota come MTHFR. In questo caso è necessaria una corretta integrazione vitaminica per aumentare le possibilità di concepimento.
La dieta corretta e l'eventuale integrazione hanno un ruolo fondamentale nel concepimento e futura salute del bambino
Nelle persone ipertese e con omocisteina alta la supplementazione con vitamine del gruppo B, in particolare B12 e folati, può ridurre il rischio di ictus fino al 73%
In uno studio della durata di un anno su bambini autistici, la maggior parte di loro nel gruppo sottoposto ad intervento nutrizionale (omega 3, vitamine, dieta senza glutine e caseine) ha riportato benefici rispetto al gruppo di controllo non trattato
La supplementazione con vitamina D nei bambini nati pretermine riduce i problemi respiratori (dispnea) nel primo anno di vita
La dieta corretta e l'eventuale integrazione hanno un ruolo fondamentale nel concepimento e futura salute del bambino
Aggiornamento 8/5/2017
Lo zinco influenza la qualità degli ovuli e può così facilitare la ricerca di una gravidanzaAggiornamento 11/5/2017
Nelle persone ipertese e con omocisteina alta la supplementazione con vitamine del gruppo B, in particolare B12 e folati, può ridurre il rischio di ictus fino al 73%
Aggiornamento 16/5/2018
In uno studio della durata di un anno su bambini autistici, la maggior parte di loro nel gruppo sottoposto ad intervento nutrizionale (omega 3, vitamine, dieta senza glutine e caseine) ha riportato benefici rispetto al gruppo di controllo non trattato
Aggiornamento 23/5/2018
La supplementazione con vitamina D nei bambini nati pretermine riduce i problemi respiratori (dispnea) nel primo anno di vita
Aggiornamento 25/5/2018
La destrina è una fibra non digeribile che può aumentare la sazietà e aiutare a dimagrire
Si raccomanda quindi di rispettare le indicazioni generali per entrambi i nutrienti
La vitamina D assunta in gravidanza migliora la crescita e riduce la mortalità del nascituro senza rischi
È difficile trovare una dose di vitamina D adatta a tutti, per qualcuno, a seconda dei metabolismi e delle predisposizioni genetiche potrebbe essere dannosa una vitamina D alta.
Una revisione dei dati su supplementazioni e mortalità cardiovascolare chiarisce che è difficile che gli integratori siano efficaci e consigliano di basarsi su pattern alimentari salutari, in particolare privilegiando gli alimenti vegetali che già sono ricchi di per sé di vitamine e minerali. Il più efficace è probabilmente l'acido folico, la vitamina D forse, mentre i mix antiossidanti sembrano aumentare la mortalità.
La cianocobalamina (forma sintetica di B12, che rilascia cianuro nel corpo) può essere dannosa quindi si dovrebbe preferire metil o idrossicobalamina.
Il prof Blumberg risponde comunque criticando i lavori, sostenendo che anche se non si riduce la mortalità si migliora la qualità della vita, e che gli studi non sono fatti e analizzati correttamente.
Il dott Vasquez come sempre fa a pezzi la metanalisi che sconfessa gli integratori per prevenire la morte cardiovascolare, tra conflitti d'interesse, meccanismi ecc
La fibromialgia è spesso legata a carenze nutrizionali che, se risolte, riducono il dolore
Un sito che esamina gli integratori
La supplementazione di folati ha un buon impatto nel diabete, in particolare sull'insulinoresistenza, e sulla funzione endoteliale (aumentando la produzione di ossido nitrico)
Gli obesi con problemi metabolici (diabete, colesterolo alto ecc) sono quelli che maggiormente beneficiano dell'assunzione di vitamina D
Tutta la scienza sull'integrazione nel tumore prostatico
La glutamina è uno degli integratori più utilizzati, per varie ragioni, tra cui la regolazione della funzione immunitaria. Ma questo aminoacido non essenziale ha un effetto infiammatorio sui macrofagi (cellule immunitarie) soprattutto in presenza di grassi saturi nella dieta
Gli omega 3 riducono efficacemente i dolori articolari dovuti alla terapia con inibitori delle aromatasi (anastrozolo, exemestano ecc) nelle donne con tumore al seno
Omega 3 e probiotici nella dieta materna riducono rispettivamente il rischio di allergia alimentari e di eczema (dermatite atopica) nella prole
L'utilizzo dei probiotici nell'ansia non si è ancora dimostrato utile nell'uomo, ma solo nel modello animale. Il ceppo più interessante appare essere comunque il L. rhamnosus.
La supplementazione con magnesio migliora la funzione endoteliale incrementando la dilatazione dei vasi, migliorando così il flusso sanguigno
Un grammo di omega 3 e 7000 UI di vitamina D al giorno migliorano lo stato di persone con sclerosi multipla
Le indicazioni per l'uso di creatina nello sport e in condizioni patologiche
La nutraceutica nel fegato grasso: vitamina del gruppo B, omega 3, probiotici (che riducono la permeabilità intestinale)
La vitamina D ad alte dosi (100 mila unità) mensili non protegge dai tumori. Questo può essere dovuto alla breve emivita, ossia al fatto che dosi così distanti tra loro non sono efficaci nel mantenere una concentrazione alta per lungo tempo. Altri studi hanno dato comunque diversi risultati.
Se è efficace a piccole dosi giornaliere lo diranno i prossimi studi
La carenza di iodio è stata per secoli un fattore di rischio per la tiroide. Oggi grazie al sale iodato il problema è meno diffuso. Tuttavia si è scoperto che anche gli eccessi di iodio sono dannosi per la tiroide, stimolando lo stress ossidativo e così l'autoimmunità tiroidea.
Un altro studio dimostra che l'integrazione con omega 3 non ha effetti sulla prevenzione cardiovascolare. Solo che si continuano a usare dosi inutili (1 grammo) quando l'effetto ipotrigliceridemizzante si ha con 3g al giorno. Questo è stato sottolineato nello studio ma non nel report
Quando facciamo gli esami del sangue, misuriamo la vitamina D totale. Ma un nuovo studio mette in evidenza come quella legata al pericolo cardiovascolare non sia la totale, ma la "libera" e quella "biodisponibile". Questo può spiegare perché in recenti trial la supplementazione non ha dato i risultati attesi.
4000 ui di vitamina D al giorno riducono la glicemia e i lipidi in donne con ovaio policistico, in confronto a 1000 ui o al placebo.
La carenza di ferro può contribuire alla persistenza dei sintomi di ipotiroidismo nonostante la cura con ormoni (solitamente Eutirox). La carenza di selenio si associa a quasi tutte le problematiche tiroidee, autoimmuni e non (compresi i tumori). Generalmente la sua supplementazione ha effetti positivi sulla patologia tiroidea, e può ridurre il rischio di depressione postparto. Le migliori fonti sono noci brasiliane, pesce e frattaglie.
Gli omega 3, soprattutto DHA, possono essere utili nella steatosi epatica (fegato grasso), riducendo enzimi epatici e trigliceridi
I fabbisogni di micronutrienti variano al crescere dell'età, in particolare per la modulazione del sistema immunitario
Selenio e probiotici migliorano il benessere e i parametri infiammatori, ormonali e di stress ossidativo in donne con ovaio policistico
I fattori individuati come condizionatamente essenziali sono: taurina, ergotioneina, i metaboliti batterici pirroloquinolina chinone (PQQ) e la queuina,gli antiossidanti luteina, zeaxantina, licopene, α- e β-carotene, β-criptoxantina (carotenoidi vegetali) e l'astaxantina (carotenoide marino)
Il lavoro è scritto da Bruce Ames, un ricercatore che ha elaborato la Teoria del Triage nel 2006. La teoria afferma che quando un nutriente essenziale è modestamente carente, il corpo dirige l'apporto limitato di nutrienti alle funzioni essenziali a breve termine, a spese di quelli che prevengono danni insidiosi a lungo termine, che portano a malattie dell'invecchiamento come il cancro e le malattie cardiache. La teoria prevede che anche un apporto moderatamente inadeguato di vitamine e minerali essenziali può avere un effetto negativo sulle funzioni corporee necessarie per una vita lunga e sana.
La supplementazione con vitamina D ha aiutato dei bambini (età media 10 anni) obesi a dimagrire rispetto al gruppo placebo. Anche il colesterolo buono (HDL) è aumentato. Lo studio conclude consigliando di verificare sempre i livelli di vitamina D.
I ragazzi nello studio sono calati di peso e hanno avuto un miglioramento nella severità della malattia e nelle sintomi gastrointestinali.
Le specie usate sono state Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacteria longum.
Secondo una revisione degli studi gli omega 3 non riducono frequenza né intensità degli attacchi di emicrania, ma accorciano la loro durata di quasi 4 ore
Una revisione degli studi pubblicata nella rivista dei cardiologi americani dimostra l'efficacia del coenzima Q10 nella miopatia (dolori muscolari) legata all'uso di statine
Recentemente è stato scoperto un errore statistico nella stima della dose alimentare raccomandata (RDA) per la vitamina D; in una corretta analisi dei dati utilizzati dall'Institute of Medicine, è stato riscontrato che 8895 UI/d erano necessari per il 97,5% degli individui per raggiungere valori ≥50 nmol/L..... La più grande meta-analisi mai condotta di studi pubblicati tra il 1966 e il 2013 ha mostrato che livelli di 25 idrossvitamina D <75 nmol/L possono essere troppo bassi per la sicurezza e associati ad una maggiore mortalità per tutte le cause..... Questo potrebbe portare ad una raccomandazione di 1000 UI per i bambini <1 anno con latte artificiale e 1500 UI per bambini allattati al seno di età superiore ai 6 mesi, 3000 UI per i bambini >1 anno di età, e circa 8000 UI per i giovani adulti e per le età successive. Sono necessari interventi urgenti per proteggere la popolazione mondiale dalla carenza di vitamina D
La supplementazione con probiotici ha effetti positivi nel quadro metabolico (insulina, colesterolo e trigliceridi) delle donne con PCOS
Il cromo picolinato invece migliora testosterone, insulina e BMI (peso).
Secondo una revisione degli studi sulla supplementazione per migliorare muscoli e prestazioni atletiche nelle persone ultrasessantenni, quelli più efficaci sono le miscele di amminoacidi essenziali e l'HMB
Perché insisto spesso sull'introduzione del magnesio (Mg), anche come integratore? Rispondo citando una review sull'argomento
Oltre la metà degli americani introduce meno magnesio di quanto indicato dai livelli minimi. Questo è dovuto anche al fatto che:
(i) Ci sono livelli ridotti di Mg in molti alimenti trasformati e in alcuni alimenti non biologici. La maggior parte degli alimenti acquistati ha ridotti livelli di Mg.
(ii) Alimenti comuni come carne (18-29 mg/100 g), zucchero (0 mg/100 g) e farina bianca (20-25 mg/100 gm) contribuiscono a coprire meno del 20% del fabbisogno giornaliero di Mg .
(iii) La cottura e l'ebollizione dei prodotti comportano un significativo declino del contenuto di Mg del cibo.
(iv) Ridotto assorbimento gastrointestinale di Mg si verifica in caso di carenza di vitamina D, un problema comune nelle culture occidentali.
(v) Molti farmaci di uso comune (ad es. alcuni antibiotici, antiacidi e farmaci ipertensivi) diminuiscono l'assorbimento di Mg.
(vi) Alcuni pesticidi comunemente usati hanno la propensione a chelare i minerali, riducendo potenzialmente il contenuto di Mg nel suolo e in alcune colture.
(vii) Si verifica un'eccessiva escrezione di Mg con l'uso di alcol e la presenza di diabete di tipo 1 o di tipo 2.
(viii) Fumare riduce la concentrazione plasmatica di Mg.
(ix) Si è dimostrata una riduzione nel suolo di alcuni nutrienti essenziali a seguito di tecniche di fertilizzazione che non coprono lo spettro dei minerali necessari.
(x) Le monocolture hanno la tendenza a consumare sostanze nutritive specifiche.
(xi) L'assorbimento del magnesio si riduce con l'invecchiamento fino al 30%.
Livelli corretti di Mg aiutano a prevenire e gestire malattie come asma, osteoporosi, crampi muscolari, preeclampsia, emicrania, diabete e sue complicazioni, depressione, insonnia, dipendenza dal fumo, tumori, calcoli renali, malattie cardiovascolari, fibrillazione atriale e aritmie, insufficienza cardiaca e renale, ipercolesterolemia, sindrome premestruale, glaucoma e cataratta, condizioni neurologiche (demenza, ADHD, schizofrenia, Parkinson).
L'articolo si conclude con "nella pratica clinica, l'ottimizzazione dello stato del magnesio attraverso la dieta e l'integrazione sembra essere una terapia sicura, utile e ben documentata per diverse condizioni mediche".
Secondo la posizione dell'Academy USA i supplementi di micronutrienti sono necessari quando i requisiti non sono soddisfatti attraverso la sola dieta. Le persone coinvolte sono dunque quelle in crescita, con malattie croniche, uso di farmaci, malassorbimento, gravidanza e allattamento e invecchiamento, perché possono essere particolarmente a rischio di assunzione di una dieta che non copra i fabbisogni.
I neonati devono assumere la vitamina D, con un'integrazione di 400UI al giorno. Se la si vuole assumere solo dal latte della mamma, per raggiungere quantità significative ed efficaci la mamma deve assumerne tra le 4000 e le 6400UI al giorno
Due modi diversi di divulgare lo stesso studio, il VITAL, in cui si sono somministrati 2000UI di vitamina D e 1g di omega 3 al giorno Vs solo omega 3 Vs placebo.
Medscape ci dice che non ci sono state riduzioni né dei tumori né degli eventi cardiovascolari.
Viene poi aggiunto " risultati sono stati un po' più ottimisti per alcuni degli outcome secondari, con una riduzione del 28% del rischio di infarto da nel gruppo che riceveva solo omega-3 e una riduzione del 77% del rischio di infarto tra i neri partecipanti al gruppo omega-3, tant'è che "Se questa scoperta è confermata e replicata, potrebbe indicare un approccio molto promettente per ridurre il rischio coronarico tra gli afro-americani", ha detto Manson, la principale ricercatrice, in un comunicato stampa.
NutraIngredients-USA.com ci dice invece che, per la vitamina D vi è stata comunque una riduzione della mortalità da cancro quando si sono esclusi i dati del follow-up iniziale. Inoltre "VITAL ha indicato che la vitamina D3 quotidiana e / o EPA + DHA sotto forma di esteri etilici degli omega-3 non hanno raggiunto l'outcome primario del trial di ridurre significativamente gli eventi cardiovascolari maggiori (CVD). Tuttavia, gli omega-3 hanno ridotto il rischio di infarto miocardico totale e fatale del 28% e del 50%, rispettivamente. Una riduzione del rischio del 17% è stata registrata per la cardiopatia coronarica totale, rispetto al placebo".
Un grammo al giorno di vitamina C in persone diabetiche ha portato alla diminuzione della glicemia postprandiale giornaliera, dell'iperglicemia postprandiale e del tempo trascorso in iperglicemia. Inoltre, rispetto al placebo, le pressioni arteriose sistolica e diastolica sono diminuite rispettivamente di 7 e 5 mmHg.
I micronutrienti che sono più spesso carenti nell'alopecia areata sono folati, vitamina D e zinco
Il magnesio è fondamentale per il metabolismo della vitamina D, così supplementare quest'ultima può essere inutili senza introduzione adeguata del magnesio, e potrebbe essere correlato con gli esiti negativi di alcuni trial recenti
La citrullina è efficace nell'abbassare la pressione di persone pre- o francamente ipertese
Anche la sovrametilazione è un problema, e la decisione se integrare (di solito con vitamine del gruppo B metilate) dovrebbe sempre essere presa osservando con attenzione i sintomi, anche perché molti sono gli stessi di chi ha scarsa metilazione.
Mentre coloro che hanno ipometilazione tendono ad avere bassi livelli di neurotrasmettitori, causando sintomi come stanchezza e depressione, gli overmetilatori producono elevate quantità di neurotrasmettitori (in particolare dopamina, norepinefrina e serotonina), con conseguente ansia. Gli overmetilatori possono anche essere soggetti a un aumento dei livelli di citochine infiammatorie, contribuendo ulteriormente all'ansia e ai disturbi della salute mentale.
Inoltre, gli overmetilatori hanno un elevato rapporto rame/zinco, quindi gli integratori di rame possono esacerbare i sintomi, mentre la supplementazione di zinco può essere utile. Il rame libero elevato negli overmetilatori è associato a disturbi della funzione tiroidea, produzione di ormoni surrenali e bassi livelli di istamina. Dal momento che il rame inibisce la sintesi del glutatione, gli overmetilatori presentano livelli più elevati di stress ossidativo e rischi per la salute associati.
Una serie di revisioni sistematiche di trial RCT mostra l'efficacia del resveratrolo in differenti situazioni: riduzione dei marker di infiammazione e stress ossidativo, riduzione del colesterolo cattivo, dell'emoglobina glicata, della pressione nei diabetici, aumento dell'adiponectina (citochina antinfiammatoria), miglioramento della composizione corporea.
Secondo l'ultima revisione degli studi, la vitamina D riduce la mortalità da tumori ma non l'incidenza
Assumere un multivitaminico durante le prime settimane di gravidanza sembra ridurre il rischio di autismo nella prole, nelle persone con predisposizione familiare, ed eventualmente la gravità della condizione. Ricordiamo che le linee guida consigliano l'acido folico già durante la pianificazione della gravidanza. L'esposizione al piombo e a scarsi livelli di zinco e manganese sembra invece aumentare il rischio.
Attenzione agli integratori di ferro: possono favorire una selezione dei batteri patogeni e provocare irritazione e infiammazione intestinale
Aggiornamento 28/5/2018
Gli studi continuano a confermare un legame tra progressione del tumore alla prostata e calcio, in particolare quello dei latticini e degli integratori (quello di origine vegetale non ha questo effetto).
La vitamina D ha invece un effetto antinfiammatorio protettivo, e aiuta l'utilizzo "corretto" del calcio, che senza la vitamina D ha un effetto di stimolo della proliferazione
Aggiornamento 1/6/2018
La vitamina D assunta in gravidanza migliora la crescita e riduce la mortalità del nascituro senza rischi
È difficile trovare una dose di vitamina D adatta a tutti, per qualcuno, a seconda dei metabolismi e delle predisposizioni genetiche potrebbe essere dannosa una vitamina D alta.
Una revisione dei dati su supplementazioni e mortalità cardiovascolare chiarisce che è difficile che gli integratori siano efficaci e consigliano di basarsi su pattern alimentari salutari, in particolare privilegiando gli alimenti vegetali che già sono ricchi di per sé di vitamine e minerali. Il più efficace è probabilmente l'acido folico, la vitamina D forse, mentre i mix antiossidanti sembrano aumentare la mortalità.
La cianocobalamina (forma sintetica di B12, che rilascia cianuro nel corpo) può essere dannosa quindi si dovrebbe preferire metil o idrossicobalamina.
Il prof Blumberg risponde comunque criticando i lavori, sostenendo che anche se non si riduce la mortalità si migliora la qualità della vita, e che gli studi non sono fatti e analizzati correttamente.
Aggiornamento 2/6/2018
Il ginkgo biloba può essere un aiuto nell'Alzheimer.
Aggiornamento 10/6/2018
Il dott Vasquez come sempre fa a pezzi la metanalisi che sconfessa gli integratori per prevenire la morte cardiovascolare, tra conflitti d'interesse, meccanismi ecc
La fibromialgia è spesso legata a carenze nutrizionali che, se risolte, riducono il dolore
Aggiornamento 11/6/2018
La sarcopenia (riduzione della massa muscolare) è un problema che riguarda solitamente le persone anziane, e si associa ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari, diabete, in generale scarsa qualità della vita, ed è ovviamente legato a sedentarietà e alimentazione di bassa qualità
"Sulla base dell'attuale letteratura disponibile, i minerali possono essere nutrienti importanti per prevenire e/o trattare la sarcopenia. In particolare, il magnesio, il selenio e il calcio sono i più promettenti"
Aggiornamento 12/6/2018
La supplementazione di folati ha un buon impatto nel diabete, in particolare sull'insulinoresistenza, e sulla funzione endoteliale (aumentando la produzione di ossido nitrico)
Aggiornamento 14/6/2018
"I dati sui modelli alimentari dei bambini con ADHD suggeriscono un'associazione con modelli "occidentali", incluso un consumo elevato di zuccheri, conservanti artificiali e dolcificanti e basso apporto di rame, zinco, magnesio e omega 3. Sembra che la terapia nutrizionale non dovrebbe essere restrittiva, ma piuttosto un approccio integrato con particolare attenzione all'attività fisica, un modello alimentare mediterraneo e una correzione delle carenze nutrizionali. Riguardo ai nutrienti specifici, gli omega 3, in particolare il DHA, potrebbero avere un importante ruolo."
Tutta la scienza sull'integrazione nel tumore prostatico
Aggiornamento 19/6/2018
Più è alta la vitamina D, più si riduce il rischio di tumore al seno nelle donne dopo la menopausaAggiornamento 21/6/2018
La glutamina è uno degli integratori più utilizzati, per varie ragioni, tra cui la regolazione della funzione immunitaria. Ma questo aminoacido non essenziale ha un effetto infiammatorio sui macrofagi (cellule immunitarie) soprattutto in presenza di grassi saturi nella dieta
Aggiornamento 23/6/2018
Gli omega 3 riducono efficacemente i dolori articolari dovuti alla terapia con inibitori delle aromatasi (anastrozolo, exemestano ecc) nelle donne con tumore al seno
L'utilizzo dei probiotici nell'ansia non si è ancora dimostrato utile nell'uomo, ma solo nel modello animale. Il ceppo più interessante appare essere comunque il L. rhamnosus.
Aggiornamento 28/6/2018
La supplementazione di selenio potrebbe aumentare il rischio di diabete
L'aumento di anidride carbonica si riflette con una riduzione dei nutrienti nei vegetali
L'aumento di anidride carbonica si riflette con una riduzione dei nutrienti nei vegetali
Un altro duro colpo per i "non è vero che il cibo non è nutriente come una volta"
Aggiornamento 29/6/2018
L'utilizzo dei probiotici nel disturbo bipolare può dare buoni risultati: infatti una flora alterata può rilasciare dei metaboliti che influenzano negativamente l'umore
Aggiornamento 30/6/2017
Le persone che si sottopongono a chirurgia bariatrica possono avere necessità di reintegrare la flora intestinale
Aggiornamento 2/7/2018
La supplementazione con magnesio è in grado di ridurre la PCR (proteina C reattiva), un parametro di infiammazione
Aggiornamento 5/7/2018
La supplementazione con magnesio migliora la funzione endoteliale incrementando la dilatazione dei vasi, migliorando così il flusso sanguigno
Aggiornamento 6/7/2018
La melatonina può ridurre frequenza e intensità dell'emicrania, specie se correlata alla mancanza di sonno
Oltre al noto effetto di ridurre il rischio di difetti del tubo neurale, l'acido folico in gravidanza riduce anche il rischio successivo di psicosi in adolescenza
Il Bifidobacterium longum ncc3001 sembra efficace nella depressione in persone con intestino irritabileAggiornamento 9/7/2018
Oltre al noto effetto di ridurre il rischio di difetti del tubo neurale, l'acido folico in gravidanza riduce anche il rischio successivo di psicosi in adolescenza
Aggiornamento 12/7/2018
Uno studio USA evidenzia che la carenza di vitamina B12 tra le donne in allattamento riguarda circa una donna su 5, anche in presenza di integrazione, e riguarda anche le onnivore
Probabilmente le dosi da integrare sono da aumentare
I multivitaminici non migliorano la prevenzione cardiovascolare nella popolazione generale
Aggiornamento 15/7/2018
I multivitaminici non migliorano la prevenzione cardiovascolare nella popolazione generale
Aggiornamento 16/7/2018
Il selenio può essere usato per prevenire la depressione postparto in donne con tiroidite, ma il suo uso dev'essere discusso col curante perché può aumentare il rischio di diabete
Aggiornamento 17/7/2018
Tra gli integratori che riducono 2 markers di infiammazione (IL-6 e CRP) omega 3 e probiotici
Vitamina D e resveratrolo non hanno dimostrato efficacia
La vitamina B12 in forma metilata migliora i sintomi dei bambini autistici se sono legati a difetti metabolici di metilazione e di smaltimento della metionina
Aggiornamento 18/7/2018
Le indicazioni per l'uso di creatina nello sport e in condizioni patologiche
La nutraceutica nel fegato grasso: vitamina del gruppo B, omega 3, probiotici (che riducono la permeabilità intestinale)
Aggiornamento 23/7/2018
La scarsità di micronutrienti può essere vista come uno dei fattori inducenti il craving, soprattutto in persone che si sottopongono a chirurgia bariatrica: il corpo va alla ricerca di nutrimento (vitamine e sali minerali) perché non ne trova a sufficienza nei cibi industriali e ci spinge a mangiare ulteriormente. questo giustifica l'utilizzo di supplementi.
Aggiornamento 24/7/2018
Aggiornamento 24/7/2018
In uno studio preliminare italoamericano, alte dosi di omega 3 e vitamina D riescono a bloccare il diabete giovanile alla sua manifestazione, inducendo remissione.
Ovviamente si tratta di pochi casi-studio quindi bisogna aspettare prima di festeggiare, ma si conferma uno stretto legame tra alcuni nutrienti e autoimmunità
Ovviamente si tratta di pochi casi-studio quindi bisogna aspettare prima di festeggiare, ma si conferma uno stretto legame tra alcuni nutrienti e autoimmunità
Una metanalisi di 79 RCT, includenti studi con cibi ricchi in omega 3, cibi arricchiti e soprattutto integratori ha concluso che non vi sono grosse prove della prevenzione cardiovascolare né della riduzione della mortalità con gli omega 3, nonostante quelli a lunga catena riducano i trigliceridi e aumentino l'HDL
La review viene pesantemente criticata perché si pretende di usare gli stessi endpoint dei farmaci, non si considera gli omega 3 basali, non si considerano quantità adatte a conferire protezione cardiovascolare
La supplementazione con aminoacidi essenziali riduce l'ipertrigliceridemia attraverso l'aumento dell'ossidazione dei grassi e una maggiore efficienza del ciclo di Krebs
Il potassio citrato previene i calcoli in maniera efficiente in chi faccia la dieta chetogenica
La review viene pesantemente criticata perché si pretende di usare gli stessi endpoint dei farmaci, non si considera gli omega 3 basali, non si considerano quantità adatte a conferire protezione cardiovascolare
Aggiornamento 29/7/2018
La supplementazione con aminoacidi essenziali riduce l'ipertrigliceridemia attraverso l'aumento dell'ossidazione dei grassi e una maggiore efficienza del ciclo di Krebs
Update 3/8/2018
La betaina aumenta la capacità di lavoro e può aiutare a perdere grasso, accoppiata a dieta ed esercizio coi pesi
La supplementazione con dosi modeste di vitamina D, calcio, magnesio e zinco ha migliorato il quadro ormonale e i marker di infiammazione e stress ossidativo di donne con ovaio policistico
L'assorbimento intestinale della vitamina D dipende dalla genetica individuale. Questo capita in generale per molti micronutrienti
Aggiornamento 20/8/2018
La supplementazione con dosi modeste di vitamina D, calcio, magnesio e zinco ha migliorato il quadro ormonale e i marker di infiammazione e stress ossidativo di donne con ovaio policistico
Aggiornamento 26/8/2018
Un bell'articolo di Examine.com sui multivitaminici.
A beneficiarne in generale sembrano essere solo le persone con carenze o diete restrittive, o condizioni particolari (gravidanza, malattie intestinali, disordini dell'umore).
Possono aiutare a prevenire la degenerazione maculare, ma in generale non allungano o riducono l'aspettativa di vita.
Meglio eventualmente una supplementazione mirata da concordare, se necessaria, con lo specialista.
Aggiornamento 30/8/2018
La vitamina D riduce la proteina C reattiva, un marker di infiammazione, nei diabetici. Altri marker come TNF e IL-6 rimangono uguali.
Invece nell'insufficienza cardiaca è TNF a ridursi.
Aggiornamento 2/9/2018
Sebbene gli studi siano ancora pochi e l'evidenza bassa, continua a confermarsi un legame tra intestino e fibromialgia e fatica cronica. Tra i probiotici più promettenti, L casei Shirota riduce l'ansia e B. infantis 35624 i marker di infiammazione
Anche le carenze nutrizionali sono spesso presenti
Aggiornamento 3/9/2018
La carenza di iodio è stata per secoli un fattore di rischio per la tiroide. Oggi grazie al sale iodato il problema è meno diffuso. Tuttavia si è scoperto che anche gli eccessi di iodio sono dannosi per la tiroide, stimolando lo stress ossidativo e così l'autoimmunità tiroidea.
Il selenio conferisce protezione dall'eccesso di iodio, e pesce e frattaglie ne sono particolarmente ricchi
Aggiornamento 5/9/2018
L'enzima DAO (diamminoossidasi) degrada l'istamina, molecola responsabile di reazioni avverse come le allergie. La sua supplementazione in persone carenti riduce la durata dell'emicrania in persone con episodi non frequenti. Questo vale anche per l'orticaria cronica
Aggiornamento 8/9/2018
La vitamina D nei diabetici migliora la capacità antiossidante, l'infiammazione e i livelli di glutatione e ossido nitrico.
Aggiornamento 13/9/2018
Il Q10 è efficace nel ridurre la pressione sistolica (massima) ma non la diastolica. Il suo effetto non sempre buono probabilmente dipende dallo scarso assorbimento intestinale, che può migliorare con alcune forme.
La supplementazione con folati riduce il rischio di diabete. Ma al posto degli integratori si potrebbe anche aumentare il consumo di vegetali a foglia
Aggiornamento 14/9/2018
Le vitamine del gruppo B sembrano ridurre solo il rischio di ictus e non di altre malattie cardiovascolari nelle persone con iperomocisteinemia
12 anni dopo lo studio in cui per 4 anni si è somministrato selenio e coenzima Q10, chi ha partecipato ha ancora benefici, e in particolare una riduzione del rischio cardiovascolare del 40%
Gli omega 3 sono efficaci nel ridurre la pressione
Aggiornamento 15/9/2018
Aggiornamento 18/9/2018
Nella BPCO, omega 3, licopene e statine potrebbero ridurre l'infiammazione, ma non la rosuvastatina che invece l'aumenta (aumento dei neutrofili)
Alcuni consigli per i vegani: usare supplementi di omega 3, vitamina D, iodio (sale), B12, noci brasiliane per il selenio.
Aggiornamento 20/9/2018
Nei topi dosi eccessive di vitaminaD aumentano l'infiammazione intestinale (colite) e alterano la florabatterica. inoltre si riduce la vitamina D del sangue, come se si bloccasse l'assorbimento.
Quindi attenzione alle dosi massicce perché gli eccessi vanno sempre male .
La supplementazione con magnesio migliora la funzione endoteliale e quindi la circolazione sanguigna
Il Q10 si conferma riduttore dell'infiammazione
Aggiornamento 26/9/2018
Cosa succede se si usano dosi appropriate (4g) di omega 3 e non basse (1g) come negli ultimi studi presentati, che avrebbero dimostrato la loro inutilità? Riduzione della mortalità cardiovascolare del 25%
2 grammi al giorno di omega3 sono efficaci nell'alleviare l'ansia.
Evidenze emergenti suggeriscono che i PUFA omega-3 interferiscono e possibilmente controllano diversi processi neurobiologici, come i neurotrasmettitori, la neuroplasticità e l'infiammazione, che sono ritenuti tra i meccanismi responsabili di ansia e depressione.
Aggiornamento 29/9/2018
Un documento EFSA del 2015 sulle diete fatte con pasti sostitutivi, segnalato da Chiara Angiari, ci informa che il quantitativo suggerito dalle linee guida sulle proteine (circa 1g/kg di peso corporeo) è insufficiente in persone con metabolismo alterato come le persone sovrappeso, che dovrebbero introdurre almeno 75g (per le donne) di proteine di alta qualità, e tranquillamente arrivare a 100.
Questo valore è simile alle più alte assunzioni di proteine studiate negli studi pubblicati senza apparenti effetti avversi
Il documento dà indicazioni anche sulle altre eventuali integrazioni in dieta fatta con pasti sostitutivi.
Aggiornamento 3/10/2018
Quando facciamo gli esami del sangue, misuriamo la vitamina D totale. Ma un nuovo studio mette in evidenza come quella legata al pericolo cardiovascolare non sia la totale, ma la "libera" e quella "biodisponibile". Questo può spiegare perché in recenti trial la supplementazione non ha dato i risultati attesi.
Aggiornamento 4/10/2018
4000 ui di vitamina D al giorno riducono la glicemia e i lipidi in donne con ovaio policistico, in confronto a 1000 ui o al placebo.
Aggiornamento 6/10/2018
La melatonina può migliorare l'insufficienza cardiaca grazie all'effetto antinfiammatorioe antiossidante, che riducono la fibrosi e la degenerazione del tessuto e promuovono l'autofagia e la mitofagia
Aggiornamento 7/10/2018
Uno studio in più conferma che chi prende metformina è a rischio di carenza di vitamina B12, e presenta anche i tipici segni (danno neuronale e anemia macrocitica). L'articolo conclude suggerendo di monitorare sempre il parametro sia prima che dopo la terapia, e ovviamente l'eventuale integrazione.
Aggiornamento 8/10/2018
La carenza di ferro può contribuire alla persistenza dei sintomi di ipotiroidismo nonostante la cura con ormoni (solitamente Eutirox). La carenza di selenio si associa a quasi tutte le problematiche tiroidee, autoimmuni e non (compresi i tumori). Generalmente la sua supplementazione ha effetti positivi sulla patologia tiroidea, e può ridurre il rischio di depressione postparto. Le migliori fonti sono noci brasiliane, pesce e frattaglie.
Aggiornamento 14/8/2018
Negli USA molti integratori, in particolare per le prestazioni sessuali e la perdita di peso, sono adulterati con sostanze pericolose non regolamentate
Aggiornamento 15/10/2018
Il magnesio migliora le componenti della sindrome metabolica, in particolare si abbassano glicemia, pressione e trigliceridi
Aggiornamento 18/10/2018
Il coenzima Q10 abbassa il colesterolo totale e aumenta quello HDL, ma non sembra efficace sulle altre frazioni lipidiche (Lp(a), LDL, trigliceridi)
Aggiornamento 22/10/2018
I fabbisogni di micronutrienti variano al crescere dell'età, in particolare per la modulazione del sistema immunitario
Aggiornamento 24/10/2018
Se avete l'intestino irritabile fareste meglio a controllare il valore dell'omocisteina, un parametro spesso trascurato, o ancora meglio se avete la mutazione MTHFR. L'iperomocisteinemia peggiora la malattia intestinale e aumenta il rischio di concomitanti malattie autoimmuni e cardiovascolari, ma si può correggere con una semplice integrazione vitaminica mirata
Aggiornamento 29/10/2018
Selenio e probiotici migliorano il benessere e i parametri infiammatori, ormonali e di stress ossidativo in donne con ovaio policistico
Aggiornamento 31/10/2018
La dieta inadeguata che spesso fanno anziani e non solo, ricca di alimenti raffinati e povera di quelli nutrienti, porta a carenze nutrizionali che influenzano negativamente l'aspettativa di vita.I fattori individuati come condizionatamente essenziali sono: taurina, ergotioneina, i metaboliti batterici pirroloquinolina chinone (PQQ) e la queuina,gli antiossidanti luteina, zeaxantina, licopene, α- e β-carotene, β-criptoxantina (carotenoidi vegetali) e l'astaxantina (carotenoide marino)
Il lavoro è scritto da Bruce Ames, un ricercatore che ha elaborato la Teoria del Triage nel 2006. La teoria afferma che quando un nutriente essenziale è modestamente carente, il corpo dirige l'apporto limitato di nutrienti alle funzioni essenziali a breve termine, a spese di quelli che prevengono danni insidiosi a lungo termine, che portano a malattie dell'invecchiamento come il cancro e le malattie cardiache. La teoria prevede che anche un apporto moderatamente inadeguato di vitamine e minerali essenziali può avere un effetto negativo sulle funzioni corporee necessarie per una vita lunga e sana.
Aggiornamento 4/11/2018
La supplementazione con vitamina D ha aiutato dei bambini (età media 10 anni) obesi a dimagrire rispetto al gruppo placebo. Anche il colesterolo buono (HDL) è aumentato. Lo studio conclude consigliando di verificare sempre i livelli di vitamina D.
Aggiornamento 5/11/2018
Uno studio sui probiotici nell'autismo (ASD) ha messo in luce gli effetti benefici sulle manifestazioni sia comportamentali che gastrointestinali. "I probiotici (un'opzione non farmacologica e relativamente priva di rischi) potrebbero essere raccomandati per i bambini con ASD come terapia adiuvante. In questa fase, lo studio è fatto con un piccolo numero di pazienti e sono necessari numerosi studi randomizzati controllati su larga scala per confermare in modo critico l'efficacia dei probiotici nell'ASD".I ragazzi nello studio sono calati di peso e hanno avuto un miglioramento nella severità della malattia e nelle sintomi gastrointestinali.
Le specie usate sono state Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacteria longum.
Secondo una revisione degli studi gli omega 3 non riducono frequenza né intensità degli attacchi di emicrania, ma accorciano la loro durata di quasi 4 ore
Aggiornamento 8/11/2018
Da diverso tempo va di moda la supplementazione con glutammina, negli sportivi e nei pazienti critici soprattutto. Ma non vi è in realtà razionale per farlo, anzi sono più probabili i danni dei benefici. Basta conoscere le vie biochimiche per capirlo.Una revisione degli studi pubblicata nella rivista dei cardiologi americani dimostra l'efficacia del coenzima Q10 nella miopatia (dolori muscolari) legata all'uso di statine
Aggiornamento 11/11/2018
Un post della dott.ssa TomasiRecentemente è stato scoperto un errore statistico nella stima della dose alimentare raccomandata (RDA) per la vitamina D; in una corretta analisi dei dati utilizzati dall'Institute of Medicine, è stato riscontrato che 8895 UI/d erano necessari per il 97,5% degli individui per raggiungere valori ≥50 nmol/L..... La più grande meta-analisi mai condotta di studi pubblicati tra il 1966 e il 2013 ha mostrato che livelli di 25 idrossvitamina D <75 nmol/L possono essere troppo bassi per la sicurezza e associati ad una maggiore mortalità per tutte le cause..... Questo potrebbe portare ad una raccomandazione di 1000 UI per i bambini <1 anno con latte artificiale e 1500 UI per bambini allattati al seno di età superiore ai 6 mesi, 3000 UI per i bambini >1 anno di età, e circa 8000 UI per i giovani adulti e per le età successive. Sono necessari interventi urgenti per proteggere la popolazione mondiale dalla carenza di vitamina D
Aggiornamento 15/11/2018
La supplementazione con probiotici ha effetti positivi nel quadro metabolico (insulina, colesterolo e trigliceridi) delle donne con PCOS
Il cromo picolinato invece migliora testosterone, insulina e BMI (peso).
Secondo una revisione degli studi sulla supplementazione per migliorare muscoli e prestazioni atletiche nelle persone ultrasessantenni, quelli più efficaci sono le miscele di amminoacidi essenziali e l'HMB
Aggiornamento 18/11/2018
Perché insisto spesso sull'introduzione del magnesio (Mg), anche come integratore? Rispondo citando una review sull'argomento
Oltre la metà degli americani introduce meno magnesio di quanto indicato dai livelli minimi. Questo è dovuto anche al fatto che:
(i) Ci sono livelli ridotti di Mg in molti alimenti trasformati e in alcuni alimenti non biologici. La maggior parte degli alimenti acquistati ha ridotti livelli di Mg.
(ii) Alimenti comuni come carne (18-29 mg/100 g), zucchero (0 mg/100 g) e farina bianca (20-25 mg/100 gm) contribuiscono a coprire meno del 20% del fabbisogno giornaliero di Mg .
(iii) La cottura e l'ebollizione dei prodotti comportano un significativo declino del contenuto di Mg del cibo.
(iv) Ridotto assorbimento gastrointestinale di Mg si verifica in caso di carenza di vitamina D, un problema comune nelle culture occidentali.
(v) Molti farmaci di uso comune (ad es. alcuni antibiotici, antiacidi e farmaci ipertensivi) diminuiscono l'assorbimento di Mg.
(vi) Alcuni pesticidi comunemente usati hanno la propensione a chelare i minerali, riducendo potenzialmente il contenuto di Mg nel suolo e in alcune colture.
(vii) Si verifica un'eccessiva escrezione di Mg con l'uso di alcol e la presenza di diabete di tipo 1 o di tipo 2.
(viii) Fumare riduce la concentrazione plasmatica di Mg.
(ix) Si è dimostrata una riduzione nel suolo di alcuni nutrienti essenziali a seguito di tecniche di fertilizzazione che non coprono lo spettro dei minerali necessari.
(x) Le monocolture hanno la tendenza a consumare sostanze nutritive specifiche.
(xi) L'assorbimento del magnesio si riduce con l'invecchiamento fino al 30%.
Livelli corretti di Mg aiutano a prevenire e gestire malattie come asma, osteoporosi, crampi muscolari, preeclampsia, emicrania, diabete e sue complicazioni, depressione, insonnia, dipendenza dal fumo, tumori, calcoli renali, malattie cardiovascolari, fibrillazione atriale e aritmie, insufficienza cardiaca e renale, ipercolesterolemia, sindrome premestruale, glaucoma e cataratta, condizioni neurologiche (demenza, ADHD, schizofrenia, Parkinson).
L'articolo si conclude con "nella pratica clinica, l'ottimizzazione dello stato del magnesio attraverso la dieta e l'integrazione sembra essere una terapia sicura, utile e ben documentata per diverse condizioni mediche".
Aggiornamento 19/11/2018
Secondo la posizione dell'Academy USA i supplementi di micronutrienti sono necessari quando i requisiti non sono soddisfatti attraverso la sola dieta. Le persone coinvolte sono dunque quelle in crescita, con malattie croniche, uso di farmaci, malassorbimento, gravidanza e allattamento e invecchiamento, perché possono essere particolarmente a rischio di assunzione di una dieta che non copra i fabbisogni.
Aggiornamento 21/11/2018
I neonati devono assumere la vitamina D, con un'integrazione di 400UI al giorno. Se la si vuole assumere solo dal latte della mamma, per raggiungere quantità significative ed efficaci la mamma deve assumerne tra le 4000 e le 6400UI al giorno
Aggiornamento 28/11/2018
Medscape ci dice che non ci sono state riduzioni né dei tumori né degli eventi cardiovascolari.
Viene poi aggiunto " risultati sono stati un po' più ottimisti per alcuni degli outcome secondari, con una riduzione del 28% del rischio di infarto da nel gruppo che riceveva solo omega-3 e una riduzione del 77% del rischio di infarto tra i neri partecipanti al gruppo omega-3, tant'è che "Se questa scoperta è confermata e replicata, potrebbe indicare un approccio molto promettente per ridurre il rischio coronarico tra gli afro-americani", ha detto Manson, la principale ricercatrice, in un comunicato stampa.
NutraIngredients-USA.com ci dice invece che, per la vitamina D vi è stata comunque una riduzione della mortalità da cancro quando si sono esclusi i dati del follow-up iniziale. Inoltre "VITAL ha indicato che la vitamina D3 quotidiana e / o EPA + DHA sotto forma di esteri etilici degli omega-3 non hanno raggiunto l'outcome primario del trial di ridurre significativamente gli eventi cardiovascolari maggiori (CVD). Tuttavia, gli omega-3 hanno ridotto il rischio di infarto miocardico totale e fatale del 28% e del 50%, rispettivamente. Una riduzione del rischio del 17% è stata registrata per la cardiopatia coronarica totale, rispetto al placebo".
Aggiornamento 5/12/2018
Aggiornamento 8/12/2018
I micronutrienti che sono più spesso carenti nell'alopecia areata sono folati, vitamina D e zinco
Aggiornamento 14/12/2018
Il magnesio è fondamentale per il metabolismo della vitamina D, così supplementare quest'ultima può essere inutili senza introduzione adeguata del magnesio, e potrebbe essere correlato con gli esiti negativi di alcuni trial recenti
Aggiornamento 16/12/2018
Anche la sovrametilazione è un problema, e la decisione se integrare (di solito con vitamine del gruppo B metilate) dovrebbe sempre essere presa osservando con attenzione i sintomi, anche perché molti sono gli stessi di chi ha scarsa metilazione.
Mentre coloro che hanno ipometilazione tendono ad avere bassi livelli di neurotrasmettitori, causando sintomi come stanchezza e depressione, gli overmetilatori producono elevate quantità di neurotrasmettitori (in particolare dopamina, norepinefrina e serotonina), con conseguente ansia. Gli overmetilatori possono anche essere soggetti a un aumento dei livelli di citochine infiammatorie, contribuendo ulteriormente all'ansia e ai disturbi della salute mentale.
Inoltre, gli overmetilatori hanno un elevato rapporto rame/zinco, quindi gli integratori di rame possono esacerbare i sintomi, mentre la supplementazione di zinco può essere utile. Il rame libero elevato negli overmetilatori è associato a disturbi della funzione tiroidea, produzione di ormoni surrenali e bassi livelli di istamina. Dal momento che il rame inibisce la sintesi del glutatione, gli overmetilatori presentano livelli più elevati di stress ossidativo e rischi per la salute associati.
Aggiornamento 26/12/2018
Una serie di revisioni sistematiche di trial RCT mostra l'efficacia del resveratrolo in differenti situazioni: riduzione dei marker di infiammazione e stress ossidativo, riduzione del colesterolo cattivo, dell'emoglobina glicata, della pressione nei diabetici, aumento dell'adiponectina (citochina antinfiammatoria), miglioramento della composizione corporea.
Aggiornamento 27/12/2018
Avere betacarotene alto nel sangue è associato a una riduzione generale delle malattie cardiovascolari, delle cardiopatie, dell'ictus, del cancro e di altre cause di mortalità, secondo uno studio prospettico realizzato sui dati del vecchio ATBC.
Ciò non significa integrare caroteni, che come abbiamo visto potrebbe essere pericoloso, soprattutto nei fumatori ma assumere frutta e verdura che sono le migliori fonti.La frutta e la verdura sono le fonti predominanti di molti altri micronutrienti bioattivi, tra cui polifenoli, vitamina C, fibre, folati, flavonoidi, altri carotenoidi e diversi minerali che hanno molteplici meccanismi biologici oltre le proprietà antiossidanti, compresa la regolazione degli enzimi di disintossicazione (monoossigenasi CYP), attivazione del sistema immunitario, modulazione del metabolismo ormonale e effetti antibatterici e antivirali.
Quindi, il beta-carotene sierico può essere usato come biomarcatore degli effetti benefici dell'assunzione di vegetali.
Si suppone che, essendo il beta carotene trasportato esclusivamente dalle lipoproteine nel sangue ed essendo principalmente associato alle LDL (lipoproteine a bassa densità), esso possa giocare un ruolo nella modificazione dell'ossidazione delle LDL e della perossidazione lipidica, riducendo conseguentemente il rischio di CVD e la mortalità. Infatti l'ossidazione delle LDL è considerata avere un ruolo importante nell'aterogenesi.
Aggiornamento 29/12/2018
Frutta e verdura sono alimenti che proteggono dalle IBD (morbo di Crohn e colite ulcerosa), mentre grassi animali, omega 6, grassi trans e zuccheri aumentano il rischio. Anche i cibi contenenti cistina (aminoacido solforato) possono creare problemi. Tra i nutrienti, lo zinco e gli omega 3 appaiono protettivi.
L'integrità della barriera intestinale e il microbiota hanno un ruolo fondamentale.
Tra le diete utilizzabili, dieta FODMAP, SCD (carboidrati specifici), paleodieta hanno diverso grado di evidenza e di efficacia, ma la personalizzazione appare il migliore approccio.
Le integrazioni di omega 3, curcumina e vitamina D possono dare sollievo ma hanno effetto soggettivo.
Emulsionanti come carbossimetilcellulosa e polisorbato 80, presenti anche in integratori per bambini, possono promuovere la colite, e in generale evitare alimenti industriali sembra la strategia migliore
Probiotici (VSL3 e E. coli Nissle1917), cannabis e alcune erbe possono aiutare.
Aggiornamento 30/12/2018
La fibra alimentare protegge il sistema cardiovascolare perché viene fermentata dai nostri batteri a propionato, che riduce l'infiammazione e modula il sistema immunitario in modo da ridurre ipertrofia cardiaca e fibrosi, suscettibilità alle aritmie cardiache e lesioni aterosclerotiche."Il proponiato potrebbe essere importante nel migliorare la salute cardiovascolare, poiché sia l'aterosclerosi che il rimodellamento cardiaco ipertensivo sono stati significativamente ridotti nel trattamento con propionato nel nostro studio. È interessante notare che diversi sottogruppi di batteri intestinali sono in grado di produrre propionato, alcuni dei quali sono stati mostrati essere meno abbondanti nell'ipertensione sperimentale e nei pazienti ipertesi.
Di conseguenza, l'integrazione orale con propionato o suoi precursori può essere utile in individui ipertesi per prevenire danni agli organi bersaglio. Le attuali linee guida sull'ipertensione raccomandano modifiche dello stile di vita prima dell'inizio di qualsiasi trattamento farmacologico antiipertensivo.
L'aumento dietetico del propionato è un intervento accessibile, e le nostre osservazioni suggeriscono che questo potrebbe essere un nuovo approccio per prevenire i danni da ipertensione agli organi bersaglio".
La supplementazione con vitamina E riduce la mortalità nelle persone con steatoepatite avanzata
Aggiornamento 4/1/2019
La carenze di vitamina D sembra aumentare il rischio di alterazioni del ciclo mestruale, come oligomenorrea e amenorrea. Potrebbe essere dovuto al fatto che in questa condizione aumentano i recettori per gli estrogeni e si riducono quelli progestinici (dominanza estrogenica).
La carenze di vitamina D aumenta anche il rischio di fibromi uterini
Aggiornamento 8/1/2019
La colina è un nutriente essenziale ma riconosciuto tale da appena 20 anni. Si trova in alcuni prodotti di origine animale come fegato, uova, salmone, carne alimentata a erba, e vegetale come crucifere (cavoli e simili), mandorle e germe di grano.
In particolare è indispensabile per le future mamme per la formazione delle strutture neurologiche del nascituro, ed è importante negli anziani per proteggere dalla neurodegenerazione.
La tavola rotonda degli esperti ha concluso che: "negli USA c'è generalmente una carenza di introduzione di colina. Il fabbisogno di colina di un individuo dipende dal proprio genotipo e si dovrebbe fare di più per educare i consumatori e gli operatori sanitari sull'importanza degli alimenti ricchi di colina nella dieta. La colina deve essere integrata nel regime di integrazione prenatale.
La ricerca attuale suggerisce che il mancato raggiungimento dei livelli di adeguatezza è probabilmente dannoso per la salute, in particolare per quanto riguarda la funzionalità epatica e muscolare negli adulti sani, così come la funzione cognitiva nel feto in via di sviluppo e nel bambino. Le future conseguenze neurologiche dovute a introiti subottimali della colina materna potrebbero essere identificate nella ricerca clinica umana futura.
Si devono aggiornare e rivalutare i fabbisogni di questo nutriente".
Chi dovrebbe assumere un multivitaminico? In generale il cibo in una persona che mangia a sufficienza e variato è più che sufficiente a coprire i fabbisogni.
Alcuni gruppi di persone possono però beneficiarne: anziani a rischi di malnutrizione, chi segue diete che eliminano gruppi alimentari (esempio i vegani), chi segue una dieta tipica occidentale che non copre i fabbisogni, chi si sente stanco e stressato.
Aggiornamento 12/1/2019
Un'antica tradizione medica (a parte alcuni casi di persone illuminate) evita di considerare la quantità di muscolo come parametro metabolico, ma è più che dimostrato che una bassa massa muscolare influisce negativamente sugli esiti di salute in una varietà di stati patologici (ad esempio, BPCO, cancro, malattie cardiovascolari) e porta ad un aumentato rischio di riammissione e mortalità nei pazienti ospedalizzati. Finalmente la bassa massa muscolare è stata recentemente inclusa nei parametri della malnutrizione.
In questo articolo i ricercatori spiegano l'importanza di focalizzarsi sull'aumento di muscolo anziché il solo aumento di peso, attraverso percorsi adeguati che abbinino attività fisica e supplementi come aminoacidi essenziali, HMB, omega 3, vitamina D
Aggiornamento 20/1/2019
In persone con BPCO, (broncopneumopatia cronico-ostruttiva) alzare i livelli di vitamina D riduce la severità della malattia
Aggiornamento 25/1/2019
Nella prevenzione dell'osteoporosi, l'assunzione eccessiva di calcio (più di 1500 mg totali al giorno) potrebbe essere associata ad un aumentato rischio di calcoli renali e, meno certamente, di eventi cardiovascolari. Dosi elevate intermittenti di vitamina D (60.000 UI mensili o 500.000 UI all'anno) sono state associate ad un aumentato rischio di cadute e fratture e la dose giornaliera raccomandata non deve superare 4000 UI, tranne in caso di malassorbimento.
Aggiornamento 30/1/2019
Abbinare 5000 unita di vitamina D al giorno alla terapia per dermatite atopica migliora la severità della malattia.
Aggiornamento 2/2/2019
Nonostante gli ultimi studi non siano stati favorevoli, la posizione sugli omega 3 dopo malattia cardiaca della American Heart Association non cambia: "Il trattamento con integratori di PUFA omega-3 è ragionevole per questi pazienti. Anche una potenziale modesta riduzione della mortalità per malattia coronarica (10%) in questa popolazione clinica giustificherebbe il trattamento con una terapia relativamente sicura". Gli effetti collaterali sono infatti rari (sanguinamento) e modestissimi.
Si raccomanda anche il trattamento per pazienti con insufficienza cardiaca senza preservata funzione ventricolare sinistra per ridurre la mortalità e le ospedalizzazioni.
Si sconsiglia il trattamento per prevenire gli ictus in pazienti ad alto rischio cardiovascolare e recidiva di fibrillazione atriale.
Chi è sotto trattamento con cortisonici non dovrebbe assumere omega 3: infatti l'effetto di perdita di massa muscolare tipico dei glucocorticoidi viene aumentato da questi grassi mediante l'attivazione di vie metaboliche.
Aggiornamento 7/2/2019
L'acido alfalipoico è efficace nell'abbassare la PCR, un marker di infiammazione
Aggiornamento 10/2/201
L'integrazione con aminoacidi essenziali è il miglior modo per curare la perdita di muscolo nelle persone in condizioni critiche
Aggiornamento 11/2/2019
L'integrazione di magnesio e vitamina E riduce le ulcere nelle persone con piede diabetico. Migliora inoltre i parametri metabolici (trigliceridi, glicemia, colesterolo), lo stato degli antiossidanti e l'infiammazione
Da una revisione generale sugli effetti del magnesio emerge che riduce fortemente il rischio di ospedalizzazione nelle donne in gravidanza e sia l'intensità che la frequenza dell'emicrania. Riduce inoltre il rischio di diabete e ictus come già noto.
Il 75% delle persone ha livelli inadeguati di vitamina D, per questo molti ricorrono all'integrazione. Il magnesio (Mg) è essenziale nel metabolismo della vitamina D, e l'assunzione di grandi dosi di vitamina D può indurre una grave deplezione di Mg.
L'integrazione di magnesio deve essere considerata insieme alla terapia con vitamina D. Infatti la sua carenza causa riduzione dei recettori per la vitamina D, del PTH, aterosclerosi e ipocalcemia.
Non esiste un metodo affidabile per verificare i livelli di magnesio nel sangue, ma assumerlo è facile sia con cibi di qualità che con integratori.
La supplementazione va ridotta o evitata in caso di problemi renali.
Aggiornamento 20/2/2019
Alcune segnalazioni di conflitto d'interesse nelle recenti ricerche su omega 3 e altro.
La vitamina D è fondamentale per la salute cerebrale perché supporta lo sviluppo e il mantenimento dei neuroni. Schizofrenia e depressione sono tipicamente legate ad una sua carenza
Aggiornamento 24/2/2019
L'anemia perniciosa o megaloblastica è dovuta alla carenza di vitamina B12 (o folati) ed è caratterizzata da globuli rossi grandi ma poco efficienti.
In questo caso i livelli di B12 (e folati) erano normali, ma le forme rilevate di vitamina B12 non erano quelle attive, e quindi la carenza era reale.
La malattia si è risolta con la somministrazione di metilcobalamina (la forma attiva)
L'uso degli integratori per la prestazione sportiva
Aggiornamento 26/2/2019
Secondo l'ultima revisione degli studi, la vitamina D riduce la mortalità da tumori ma non l'incidenza
Aggiornamento 1/3/2019
Assumere un multivitaminico durante le prime settimane di gravidanza sembra ridurre il rischio di autismo nella prole, nelle persone con predisposizione familiare, ed eventualmente la gravità della condizione. Ricordiamo che le linee guida consigliano l'acido folico già durante la pianificazione della gravidanza. L'esposizione al piombo e a scarsi livelli di zinco e manganese sembra invece aumentare il rischio.
Aggiornamento 5/3/2019
Le persone anziane hanno inferiore capacità anabolica nei muscoli (aumento della massa magra), e vanno facilmente in sarcopenia. La stimolazione della massa magra è direttamente proporzionale agli aminoacidi essenziali presenti in un pasto, mentre aumentare semplicemente le proteine porta ad un aumento degli aminoacidi persi per ossidazione. Gli omega 3 migliorano la risposta anabolica negli anziani modulando mTOR e la fluidità di membrana.
Attenzione agli integratori di ferro: possono favorire una selezione dei batteri patogeni e provocare irritazione e infiammazione intestinale
Aggiornamento 5/3/2019
Una delle limitazioni del coenzima Q10 è che è scarsamente disponibile quando somministrato per via orale. Forme maggiormente biodisponibili probabilmente daranno risultati migliori.
La vitamina D può aiutare a gestire i sintomi depressivi
1 grammo di vitaminaC al giorno migliora pressione e glicemia postprandiale in persone diabetiche
Aminoacidi essenziali e vitamina D proteggono le persone con problemi renali dalla sarcopenia
Secondo le linee guida ESPEN gli anziani dovrebbero bere almeno 1,6 e 2 litri d'acqua al giorno (rispettivamente femmine e maschi) e assumere supplementi se non riescono a coprire i fabbisogni nutrizionali e sono a rischio di malnutrizione, o in seguito a fratture.
Le persone in cura con cortisonici dovrebbero assumere calcio e vitamina D per proteggersi dall'osteoporosi
Vitamina A, vitamina K, magnesio, zinco e rame appaiono associati a una ridotta mortalità cardiovascolare e per tutte le cause, ma l'effetto protettivo è limitato all'assunzione di sostanze nutritive dai cibi, non da integratori. L'assunzione eccessiva di calcio da integratori è stata associata ad un aumentato rischio di morte per cancro. Probabilmente alcuni fattori rendono i nutrienti più efficaci se provenienti dal cibo e non isolati in un supplemento.
4000 unita di vitamina D al giorno, abbinate alla chemioterapia, possono migliorare la sopravvivenza delle persone con tumore del colon-retto con metastasi. I risultati sono migliori nelle persone con peso inferiore
Le persone con tumore esofageo e perdita di massa magra (sarcopenia e successivamente cachessia) dovrebbero assumere supplementi orali con alte dosi di HMB e EPA. Il primo supporta la massa magra, il secondo riduce l'infiammazione e lo stato di ipercatabolismo.
Quasi la metà dei bambini con problemi psichiatrici ha carenza di vitamina B9 (folati) e uno su 5 di vitamina B12. Questo forse è dovuto alla riduzione della sintesi del glutatione e della guaina mielinica che ricopre i neuroni, che dipendono da queste vitamine.
Quali supplementi aiutano sotto le lenzuola? Il fieno greco può dare una mano, ma attenzione alle interazioni con anticoagulanti. Ha inoltre effetti ormonali sulle cellule cancerose. Lo stesso vale per il ginseng rosso. La yohimbina è effettiva 4 volte più del placebo, ma interagisce con la caffeina e può dare problemi cardiaci.
Il DHEA (e l'estratto di Tribulus terrestris che ne contiene un precursore) pare funzionare ma i suoi effetti a lungo termine sono sconosciuti. In generale nessuno è raccomandabile con sicurezza.
La vitamina D somministrata insieme a un probiotico misto (lattobacilli + bifidi) per 3 mesi migliora i parametri di salute mentale (depressione, ansia e salute generale), capacità antiossidante, infiammazione, colesterolo buono e insulinoresistenza, in persone con diabete.
L'acido alfalipoico riesce ad abbassare trigliceridi e colesterolo totale e LDL
Tra i supplementi, omega 3 e folati possono ridurre il rischio di alcune malattie cardiovascolari, mentre il calcio insieme alla vitamina D può aumentare il rischio di ictus
La vitamina D può aiutare a gestire i sintomi depressivi
Aggiornamento 7/3/2019
Aggiornamento 10/3/2019
Ieri una bella puntata (a parte questo) di PresaDiretta raccontava che la vitamina D non serve a nulla, ma ovviamente non è vero. Serve (anche) per prevenire la degenerazione cerebrale. Nei modelli animali la sua carenza è legata a perdita di cellule dell'ippocampo (centro della coordinazione e della memoria) e deficit cognitivi e di plasticità neuronale che causano malattie come schizofrenia e depressioneAminoacidi essenziali e vitamina D proteggono le persone con problemi renali dalla sarcopenia
Aggiornamento 3/4/2019
La malnutrizione aumenta il rischio delle persone che si sottopongono a intervento chirurgico, e la sarcopenia spesso non viene neanche individuata. La vitamina D e l'albumina basse sono predittive di alto rischio e si dovrebbe correggere queste carenze prima di operare.
Il digiuno perioperatorio può esacerbare la risposta allo stress chirurgico e intensificare la perdita di proteine; quindi, il digiuno preoperatorio dovrebbe essere evitato.
Una dieta ad alto contenuto di aminoacidi essenziali e carboidrati, anche con integratori appositi, riduce i rischi perioperatori, ed è fondamentale per ridurre la perdita di tessuti catabolizzati per riparare quelli operati. La review conclude con "In sintesi, è ormai chiaro che è necessario un invito all'azione per garantire che in futuro nessun paziente venga sottoposto a chirurgia elettiva senza screening nutrizionale e intervento nutrizionale strutturato".
Aggiornamento 4/4/2019
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) colpisce molte donne, e si manifesta con insulino-resistenza, tendenza a mettere grasso addominale, irsutismo e altri segni.
L'alimentazione a basso indice e carico glicemico, antinfiammatoria e tendenzialmente mediterranea può aiutare.
Tra i nutrienti più importanti ci sono il magnesio e lo zinco. Tra i supplementi utilizzabili folati e vitamina D (per l'infiammazione), inositolo, omega 3 e N-acetilcisteina (per la fertilità), cannella, cromo e acido alfalipoico per la sensibilità insulinica.
Aggiornamento 7/4/2019
Nello studio REDUCE--IT, 4g al giorno di una particolare forma di omega 3 riducono gli eventi cardiovascolari del 30% in persone con ipertrigliceridemia e in cura con statine.
Aggiornamento 8/4/2019
Aggiornamento 9/4/2019
Vitamina A, vitamina K, magnesio, zinco e rame appaiono associati a una ridotta mortalità cardiovascolare e per tutte le cause, ma l'effetto protettivo è limitato all'assunzione di sostanze nutritive dai cibi, non da integratori. L'assunzione eccessiva di calcio da integratori è stata associata ad un aumentato rischio di morte per cancro. Probabilmente alcuni fattori rendono i nutrienti più efficaci se provenienti dal cibo e non isolati in un supplemento.
Aggiornamento 10/4/2019
4000 unita di vitamina D al giorno, abbinate alla chemioterapia, possono migliorare la sopravvivenza delle persone con tumore del colon-retto con metastasi. I risultati sono migliori nelle persone con peso inferiore
Aggiornamento 14/4/2019
Le persone con tumore esofageo e perdita di massa magra (sarcopenia e successivamente cachessia) dovrebbero assumere supplementi orali con alte dosi di HMB e EPA. Il primo supporta la massa magra, il secondo riduce l'infiammazione e lo stato di ipercatabolismo.
Aggiornamento 15/4/2019
La creatina è efficace nel migliorare le performance dei calciatori, soprattutto quelle legate alla prestazione anaerobica.
Aggiornamento 18/4/2019
Quasi la metà dei bambini con problemi psichiatrici ha carenza di vitamina B9 (folati) e uno su 5 di vitamina B12. Questo forse è dovuto alla riduzione della sintesi del glutatione e della guaina mielinica che ricopre i neuroni, che dipendono da queste vitamine.
Aggiornamento 26/4/2019
I bambini con ADHD (deficit di attenzione e iperattività) sembrano avere deficit di alcune vitamine ed eccesso di omocisteina, un metabolita che il corpo deve smaltire. Non è uno studio che dimostra causalità, ma solo associazione, che potrebbe essere dovuta all'alimentazione povera di questi bambini, ma alcuni studi in cui si migliora l'alimentazione e/o si integrano le carenze il comportamento dei bambini migliora.Quali supplementi aiutano sotto le lenzuola? Il fieno greco può dare una mano, ma attenzione alle interazioni con anticoagulanti. Ha inoltre effetti ormonali sulle cellule cancerose. Lo stesso vale per il ginseng rosso. La yohimbina è effettiva 4 volte più del placebo, ma interagisce con la caffeina e può dare problemi cardiaci.
Il DHEA (e l'estratto di Tribulus terrestris che ne contiene un precursore) pare funzionare ma i suoi effetti a lungo termine sono sconosciuti. In generale nessuno è raccomandabile con sicurezza.
Aggiornamento 30/4/2019
Buone notizie per i consumatori Herbalife, i famosi prodotti concepiti da premi Nobel: forse non dovranno preoccuparsi in futuro di comprare altro cibo, non ne avranno bisogno.
Dalla traduzione automatica di Google:
"Herbalife® è un'azienda globale di nutrizione e gestione del peso che vende e commercializza supplementi nutrizionali e per la perdita di peso. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha descritto Herbalife® nel 2016 come una truffa mascherata da vita sana. Le lesioni epatiche associate a Herbalife® sono state segnalate in diversi paesi occidentali. L'India sta rapidamente diventando il più grande mercato in crescita per i prodotti Herbalife®, che dovrebbe superare gli Stati Uniti nel fatturato. Riportiamo il primo caso di insufficienza epatica acuta fatale nella regione del Pacifico asiatico, in una giovane donna che ha consumato prodotti Herbalife® per 2 mesi. Presentiamo anche dati inquietanti che mostrano contaminazione da metalli pesanti, composti tossici, sostanze psicotrope e contaminazione batterica patogena in prodotti simili a Herbalife® in India. La crescita di Herbalife® in India e l'espansione dei suoi "club di nutrizione" nelle grandi città che promettono falsi benefici per la salute suscitano preoccupazione per la salute pubblica". Imparate a non affidare la vostra salute a venditori travestiti da nutrizionisti.
Aggiornamento 5/5/2018
La CFS, sindrome da fatica cronica, sembra associata con alcune infezioni come EBV (mononucleosi), virus erpetici ed enterici, metalli pesanti come nichel, cadmio e mercurio, alterazione del microbiota.
Questo porta ad alterazioni del sistema immunitario e stress ossidativo.
Dal punto di vista alimentare è possibile migliorare le condizioni lavorando sulla funzionalità mitocondriale e antiossidante, bilanciando l'azione del sistema immunitari
Le carenze spesso riscontrate sono vitamina C, complesso vitaminico B, sodio, magnesio, zinco, folati, carnitina, triptofano, acidi grassi essenziali e coenzima Q10.
Antiossidanti, multivitaminici, probiotici, NAD+ possono aiutare a migliorare la condizione.
Aggiornamento 6/5/2018
I supplementi consigliati e quelli da evitare con i farmaci
Aggiornamento 22/5/2019
Il NAC (N-acetil cisteina) è un precursore del glutatione, il maggiore antiossidante cellulare.
Somministrarlo agli sportivi però può essere controproducente se fatto vicino all'allenamento. Infatti "l'uso intensivo di antiossidanti può avere un effetto negativo sulle prestazioni muscolari e sul recupero, probabilmente alterando le vie di segnalazione che mediano l'infiammazione, il recupero muscolare e la biogenesi mitocondriale e il metabolismo energetico correlato".
L'infiammazione è in questo caso un segnale necessario per favorire l'ipertrofia.
Aggiornamento 27/5/2019
Aggiornamento 27/5/2019
La carenza di vitamina D in gravidanza sembra aumentare il rischio di diabete gestazionale (GDM). I meccanismi non sono chiari, potrebbe essere dovuto alla disponibilità del calcio nella secrezione di insulina, o grazie al suo effetto antinfiammatorio. Infatti l'infiammazione cronica può scatenare la disfunzione o la morte delle β-cellule e indurre direttamente la resistenza all'insulina.
I difetti nella secrezione di insulina e nella sensibilità all'insulina (insulino-resistenza) possono contribuire allo sviluppo del GDM. Attraverso l'inibizione della produzione e dell'azione delle citochine infiammatorie, la vitamina D può ridurre l'infiammazione sistemica e promuovere la sopravvivenza delle cellule pancreatiche.
Aggiornamento 28/5/2019
Secondo una revisione degli studi sull'effetto della vitamina D nei pazienti psichiatrici, la supplementazione è efficace nel migliorare gli score di depressione e qualità del sonno, e nei marker di infiammazione e stress ossidativo. Le persone affette da disturbi di questo genere sono quasi sempre carenti a causa della loro dieta povera e la poca vita all'aria aperta
Aggiornamento 31/5/2019
Probiotici e simbiotici sono utili a migliorare il profilo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2, secondo una revisione degli studi.
"Considerando i limiti negli studi individuali, prebiotici e simbiotici non possono essere prescritti come medicina alternativa nel T2DM, ma i pazienti possono trarre beneficio da questi integratori come se fossero un consiglio complementare insieme alle modifiche dello stile di vita e ai farmaci".
Aggiornamento 1/6/2019
La vitamina D protegge i neuroni e li aiuta nel loro funzionamento
- supportando la produzione di neurotrasmettitori (questo è il motivo per cui le persone si sentono felici e di conseguenza dormono meglio, purché evitino la luce blu e verde la notte)
- aiutando a regolare il rilascio di neurotrasmettitori
- impedendo la perossidazione (molto importante perché il cervello ha una bassa capacità antiossidante)
-in generale aiuta nella cognizione
Aggiornamento 2/6/2019
13 settimane di integrazione nutrizionale con Vitamina D (800 UI) e proteine del siero del latte (20g) possono attenuare la progressione dell'infiammazione di basso grado in soggetti anziani sarcopenici con limitazioni di mobilità
Aggiornamento 6/6/2019
Prebiotici e simbiotici migliorano il quadro lipidico e glicemico in persone diabetiche
Aggiornamento 10/6/2019
Le integrazioni da seguire in caso di uso di farmaci (antiacidi, cortisonici, statine e resine sequestranti acidi biliari)
Aggiornamento 14/6/2019
La vitamina D somministrata insieme a un probiotico misto (lattobacilli + bifidi) per 3 mesi migliora i parametri di salute mentale (depressione, ansia e salute generale), capacità antiossidante, infiammazione, colesterolo buono e insulinoresistenza, in persone con diabete.
Aggiornamento 19/6/2019
I mitocondri sono le nostre centrali energetiche. Trasformano i substrati energetici a base di carbonio in ATP, la molecola che la cellula usa per le sue reazioni biochimiche.
Con l'invecchiamento questi organelli possono diventare difettosi, e non producono più correttamente energia. Alcuni equiparano l'invecchiamento semplicemente alla riduzione dell'efficienza mitocondriale. In questo modo si riduce la produzione di ATP e aumenta quella di lattato, una scoria metabolica che deve essere trattata dal fegato. I grassi non si ossidano ma tendono ad essere immagazzinati. La maggior parte delle malattie o delle condizioni legate all'invecchiamento (diabete, fatica, malattie neurodegenerative, sarcopenia ecc) sono caratterizzate da mitocondri poco efficienti. Aumentano lo stress ossidativo e l'infiammazione.
"L'evidenza che la compromissione della funzione bioenergetica mitocondriale nel muscolo svolga un ruolo cruciale nel determinare il recupero dalle malattie è convincente". Ossia i mitocondri sani fanno la differenza tra chi guarisce e chi rimane malato cronicamente.
Molti micronutrienti sono utilizzati dai mitocondri per produrre energia e hanno un ruolo nel prevenire e gestire la disfunzione mitocondriale.
Le carenze dietetiche di proteine, selenio e zinco sono associate a danno cellulare. Tuttavia, un eccesso di antiossidanti può essere anche dannoso e un sovraccarico di nutrienti specifici, come ferro e vitamina C, può portare ad un aumento dell'ossidazione e delle lesioni cellulari.
Vitamine del gruppo B, acido ascorbico, tocoferolo, selenio, zinco, coenzima Q10, caffeina, melatonina, carnitina, taurina, acido lipoico, nitrati e resveratrolo sono tutti nutrienti che possono potenzialmente migliorare la funzione mitocondriale.
Aggiornamento 20/6/2019
Gli omega 3 ad alto contenuto di DHA migliorano la condizione di ragazzi affetti da ADHD dopo 6 mesi di supplementazione
Aggiornamento 22/6/2019
Secondo una revisione degli studi la supplementazione con vitamina D non riduce la mortalità cardiovascolare. Il fatto che le persone con più alti livelli di questa vitamina siano protette è forse dovuta ad altre cause (esempio: vita all'aria aperta).
Aggiornamento 27/6/2019
La vitamina D (4000 UI al giorno) non riduce il rischio di diabete: questo sembra emergere dal D2d Trial. Tuttavia un'analisi più accurata dei dati ci dice che... il rischio si riduce nelle persone con vitamina D in range (sopra i 30 ng/mL) del 12%, cifra che non è stata considerata significativa, e per questo si è superficialmente concluso che non vi è convenienza ad assumerla per prevenire il diabete.
Dall'analisi dei sottogruppi emerge inoltre che nelle persone con grave insufficienza ( < 20 ng/mL) il rischio si riduce del 62%, quindi in chi abbia carenza l'integrazione giornaliera è molto utile.
Aggiornamento 28/6/2019
Solo un quarto degli integratori venduti come "T booster" (potenziatori del testosterone) hanno un minimo di supporto scientifico, e il 10% è addirittura dannoso.
La dott.ssa Samplaski, autrice dello studio, ha detto "Il modo più sicuro ed efficace per gli uomini per aumentare i bassi livelli di testosterone è parlare con un medico o un nutrizionista".
Aggiornamento 29/6/2019
Non sempre gli antiossidanti sono amici.
In questo lavoro i ricercatori mostrano come importanti antiossidanti cellulari come vitamina E e N-acetilcisteina, se supplementati, portano all'attivazione di vie metaboliche che favoriscono la diffusione delle metastasi nel tumore polmonare.
La riduzione dello stress ossidativo in questo caso riduce i livelli di eme, e questo porta ad aumento del glucosio intracellulare, della glicolisi, e infine del lattato che è noto per favorire la proliferazione tumorale.
La cellula sta sempre in un delicato equilibrio tra antiossidanti e proossidanti che è pericoloso alterare.
Aggiornamento 2/7/2019
L’integrazione con zinco previene il diabete e migliora il metabolismo glucidico (glicemia e insulina a digiuno e postprandiale) nelle persone che ne soffrono
Aggiornamento 7/7/2019
Il post di un bravo amico medico, Alberto Cerasari.
LA FIBROMIALGIA IN UN GUSCIO DI NOCE 🥥
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Condizione cronica caratterizzata da dolorabilità muscolo-scheletrica diffusa per almeno 3 mesi, fatica e disturbi del sonno. Altri sintomi comuni includono depressione, cefalea, colon irritabile, disturbi del ciclo mestruale, ansia, difficoltà di concentrazione, ipersensibilità a vari stimoli (odori, rumori, luce e tatto), sintomi “allergici”.
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CAUSE: sconosciute, diverse componenti che agiscono su una predisposizione genetica:
- Alterazione della soglia del dolore per cause centrali (Central Sensitivity Syndrome) e periferiche
- Maladattamento a stimoli cronici di tipo stressante, psicologici, fisici, immunitari con riduzione della risposta simpatica e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surreni
- Ipotiroidismo funzionale (NON visibile con il solo dosaggio del TSH)
- Disfunzione mitocondriale
- Risposta infiammatoria sistemica con alti livelli di IL-8, IL-10, TNF-a
- Comorbidità nelle altre malattie reumatiche (diagnosi differenziale) e nella Sindrome da Fatica Cronica (CFS).
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TRATTAMENTO CONVENZIONALE: farmaci (miorilassanti, antidepressivi, analgesici, etc.) e terapia di supporto, spesso non sufficienti specialmente in termini di qualità di vita.
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NUTRIZIONE: dieta antinfiammatoria, ricca di antiossidanti ed omega-3, evitando cibi processati, cereali raffinati, farine, zuccheri in eccesso, grassi idrogenati, potenziali triggers (glutammato monosodico, aspartame).
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INTEGRAZIONE: omega-3, magnesio, CoQ10, complesso B, SAMe, vitamina D, ribosio, L-acetil-Carnitina. C’è chi utilizza infusioni endovena di vitamine ed antiossidanti con beneficio clinico.
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ESERCIZIO FISICO: adattato e progressivo, pratiche orientali e meditative, esercizi aerobici, di forza e di flessibilità a carico ed intensità tollerati e crescenti
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PSICOTERAPIA, terapia cognitivo-comportamentale, TERAPIA FISICA MANUALE (Osteopatia) , gestione dello stress, qualità del sonno.
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CORREGGERE ipotiroidismo, bassi livelli di cortisolo
AVERE PAZIENZA, considerare quindi realmente il termine "PAZIENTE".
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Condizione cronica caratterizzata da dolorabilità muscolo-scheletrica diffusa per almeno 3 mesi, fatica e disturbi del sonno. Altri sintomi comuni includono depressione, cefalea, colon irritabile, disturbi del ciclo mestruale, ansia, difficoltà di concentrazione, ipersensibilità a vari stimoli (odori, rumori, luce e tatto), sintomi “allergici”.
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CAUSE: sconosciute, diverse componenti che agiscono su una predisposizione genetica:
- Alterazione della soglia del dolore per cause centrali (Central Sensitivity Syndrome) e periferiche
- Maladattamento a stimoli cronici di tipo stressante, psicologici, fisici, immunitari con riduzione della risposta simpatica e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surreni
- Ipotiroidismo funzionale (NON visibile con il solo dosaggio del TSH)
- Disfunzione mitocondriale
- Risposta infiammatoria sistemica con alti livelli di IL-8, IL-10, TNF-a
- Comorbidità nelle altre malattie reumatiche (diagnosi differenziale) e nella Sindrome da Fatica Cronica (CFS).
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TRATTAMENTO CONVENZIONALE: farmaci (miorilassanti, antidepressivi, analgesici, etc.) e terapia di supporto, spesso non sufficienti specialmente in termini di qualità di vita.
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NUTRIZIONE: dieta antinfiammatoria, ricca di antiossidanti ed omega-3, evitando cibi processati, cereali raffinati, farine, zuccheri in eccesso, grassi idrogenati, potenziali triggers (glutammato monosodico, aspartame).
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INTEGRAZIONE: omega-3, magnesio, CoQ10, complesso B, SAMe, vitamina D, ribosio, L-acetil-Carnitina. C’è chi utilizza infusioni endovena di vitamine ed antiossidanti con beneficio clinico.
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ESERCIZIO FISICO: adattato e progressivo, pratiche orientali e meditative, esercizi aerobici, di forza e di flessibilità a carico ed intensità tollerati e crescenti
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PSICOTERAPIA, terapia cognitivo-comportamentale, TERAPIA FISICA MANUALE (Osteopatia) , gestione dello stress, qualità del sonno.
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CORREGGERE ipotiroidismo, bassi livelli di cortisolo
AVERE PAZIENZA, considerare quindi realmente il termine "PAZIENTE".
Aggiornamento 10/7/2019
L'acido alfalipoico riesce ad abbassare trigliceridi e colesterolo totale e LDL
Tra i supplementi, omega 3 e folati possono ridurre il rischio di alcune malattie cardiovascolari, mentre il calcio insieme alla vitamina D può aumentare il rischio di ictus
Aggiornamento 14/7/2019
La vitamina D previene e può migliorare lo stato delle persone con artrite reumatoide, e solo in piccole dosi costanti si possono evitare potenziali danni.
Le cellule T infiammate nel liquido sinoviale sono relativamente insensibili alla vitamina quindi i tempi per indurre miglioramenti sono relativamente lunghi.
Aggiornamento 15/7/2019
In una piccola raccolta di casi, l'80% dei ragazzi con depressione resistente ai farmaci hanno avuto beneficio dall'uso di metilfolato. La maggior parte di essi avevano mutazione MTHFR.
Aggiornamento 17/7/2019
La taurina aumenta la possibilità di guarigione al primo episodio di psicosi. Vitamine, antiossidanti e omega 3 sembrano efficaci in particolare se c'è stress ossidativo. Vitamine del gruppo B e minerali possono migliorare lo stato delle persone con schizofrenia
Aggiornamento 19/7/2019
La supplementazione con vitamina D a dosi di almeno 4000UI al giorno per un periodo di almeno 12 settimane, può portare a miglioramenti dei livelli di glicemia, sensibilità all'insulina, iperlipidemia e funzionalità ormonale nelle donne con PCOS
La supplementazione con vitamina D a dosi di almeno 4000UI al giorno per un periodo di almeno 12 settimane, può portare a miglioramenti dei livelli di glicemia, sensibilità all'insulina, iperlipidemia e funzionalità ormonale nelle donne con PCOS
Siete alla ricerca di un buon integratore che migliori la performance sportiva? Provate con il succo di barbabietola. Grazie ai suoi nitrati migliorano vasodilatazione, flusso sanguigno e di ossigeno al muscolo, respirazione e biogenesi mitocondriale, captazione del glucosio e contrazione muscolare.
Aggiornamento 21/7/2019
Aggiornamento 21/7/2019
Sia olio di krill che olio di pesce apportano omega 3 di qualità, e l'uso dei 2 potrebbe essere complementare. L'astaxantina è caratteristica solo del krill.
Aggiornamento 25/7/2019
La carenza di zinco aumenta il rischio di dermatite atopica
La supplementazione con selenio è capace di abbassare colesterolo totale e trigliceridi
Aggiornamento 29/7/2019
Chi si sottopone a chirurgia bariatrica deve integrare vita natural durante
Aggiornamento 30/7/2019
"La carenza di acidi grassi omega-3, a causa di un'insufficiente assunzione o di un rapido esaurimento delle scorte durante la gravidanza e l'allattamento, è uno dei fattori di rischio della depressione postparto (PPD). Associazioni tra neuroinfiammazione (citochine proinfiammatorie elevate) e neurotrasmissione alterata (bassa attività di trasmissione serotoninergica) e rischio di PPD sono state riportate anche da numerosi studi. Il completamento con olio arricchito con acido eicosapentaenoico (EPA) può ridurre efficacemente la depressione durante la gravidanza e la PPD dopo il parto. Il trattamento a lungo termine con olio arricchito con acido docosaesaenoico (DHA) può essere efficace nel ridurre il rischio di PPD nelle donne sane, ma non nelle donne che allattano. Il DHA da solo non è sufficiente.
In conclusione l'integrazione dietetica con acidi grassi omega-3 ricchi di EPA durante la gravidanza o dopo il parto riduce alcuni sintomi associati alla depressione. Anche l'integrazione di DHA in donne in gravidanza in buona salute può ridurre il rischio di PPD".
Aggiornamento 31/7/2019
La supplementazione con vitamina D migliora i parametri del diabete (insulina, emoglobina glicata e insulinoresistenza).
In particolare 5000 UI al giorno di vitamina D per 6 mesi hanno migliorato la sensibilità insulinica di persone diabetiche o con prediabete
Aggiornamento 5/8/2019
Le persone con emicrania spesso presentano carenze nutrizionali. Correggere una di esse, quella di riboflavina (vitamina B2) ha almeno dimezzato la frequenza dell'emicrania in uno studio su 42 pazienti. In media si è passati da un giorno su 2 a un giorno su 10. Dopo 2 anni di trattamento la maggior parte di essi (81%) ha eliminato la patologia, e solo una piccola parte ha continuato a usare una ridotta dose di farmaci. I ricercatori hanno parlato di "neurologia nutrizionale", chiarendo come con un trattamento molto economico si possano risparmiare i soldi dei farmaci.
Aggiornamento 9/8/2019
In soli 7 giorni, la supplementazione con inulina porta a un miglioramento dell'asma, anche più dei cortisonici. Questo avviene mediante variazione del microbiota
"... L'integrazione di fibre solubili modula il microbioma intestinale e l'analisi post-hoc ha identificato le azioni anti-infiammatorie nelle vie aeree, che potrebbero fornire un'opzione non farmacologica alla gestione dell'asma."
Aggiornamento 21/8/2019
Secondo un nuovo statement dei cardiologi americani, l'ipertrigliceridemia può essere trattata con gli omega 3, con una dose di 4g al giorno (EPA e DHA o solo EPA), per la loro efficacia nel prevenire gli eventi cardiovascolari, con o senza farmaci associati.
Non sono allergenici se altamente purificati, quindi anche chi ha allergia al pesce li può assumere
Aggiornamento 23/8/2019
Secondo una metanalisi la vitamina D non riduce la mortalità in generale, ma quella da tumori del 16%
Aggiornamento 30/8/2019
Le persone che praticano una dieta vegetale potrebbero avere necessità di integrare la colina, un nutriente presente prevalentemente nei prodotti animali e necessario per la salute cerebrale
Aggiornamento 2/9/2019
Sono stati dati dei micronutrienti sotto forma di multivitaminico e minerale a dei bambini con ADHD, ottenendo ottimi risultati, paragonabili a quelli dei farmaci, e senza effetti collaterali. Con l'interruzione alcuni hanno mantenuto il miglioramento, ma molti hanno regredito. Quelli che sono passati al farmaco hanno avuto peggioramento di umore e ansia.
Aggiornamento 4/9/2019
I bambini con ADHD hanno spesso un aumento di bifidobatteri rispetto ai controlli sani. Questi batteri sono ritenuti solitamente salutari, ma in questo caso potrebbero giocare un ruolo nella malattia.
Un multinutriente fa variare la flora, riducendo l'eccesso di bifidi. "Lo studio ha scoperto che i micronutrienti hanno migliorato la funzione generale, ridotto la compromissione e migliorato disattenzione, regolazione emotiva e aggressività nei partecipanti".
Aggiornamento 6/9/2019
Gli acidi grassi Omega-3 e l'integrazione di olio di pesce hanno molti effetti benefici per le persone con sclerosi multipla. Il consumo influenza il livello dei marker infiammatori come TNFα, IL-Iβ, IFN-ϒ e IL-6, riduce il tasso di ricaduta, migliora la qualità della vita e riduce la progressione della malattia. Gli effetti si hanno anche grazie al ribilanciamento del rapporto con gli omega 6 e l'aumento del glutatione. Per avere gli effetti sono necessari 4g al giorno di omega 3 o olio di pesce. Tuttavia, l'efficacia di questa dose o l'integrazione variano in base a molti fattori in particolare la progressione e lo stato della malattia prima di iniziare la supplementazione.