Nelle nuove raccomandazioni per la gestione della fibromialgia, i farmaci hanno solo deboli raccomandazioni mentre crescono quelle sul sonno corretto.
La mancanza di sonno altera anche la funzionalità del sistema immunitario, predisponendo per malattie autoimmuni e infiammatorie. In pratica si abbassa durante il sonno e si "riassetta", e se manca questa fase non è in grado di funzionare bene.
Ulteriori conferme sul legame tra sonno e sbilanciamento immunitario.
Dormire poco aumenta il rischio di sovrappeso stimolando l'appetito, ma non sembra ridurre la spesa energetica
Continuano le conferme sull'influenza del sonno sul metabolismo: riallineare sonno e tempistica dei pasti ha già dimostrato nel modello animale e in studi preliminari sull'uomo di migliorare peso e parametri dismetabolici (glicemia, pressione ecc).
Una metanalisi chiarisce che il sonno disturbato alza il pericolo cardiovascolare.
Nel modello animale flora e regolazione dei ritmi circadiani interagiscono per influenzare il metabolismo.
L'articolo di Authoritynutrition.com sul sonno.
"Gli studi suggeriscono che il sonno rappresenta un importante pilastro della salute metabolica, incluso il mantenimento del peso". "Tuttavia, bisogna tener presente che la nostra salute dipende da una combinazione di una varietà di fattori modificabili (ad esempio esercizio fisico, dieta, controlli regolari per la salute) e fattori non modificabili (i geni) e non solo il sonno. In altre parole la salute non beneficerà di 7 ore di sonno, come raccomandato dagli esperti, se il tuo stile di vita è un casino ".
La mancanza di sonno distrugge le capacità cerebrali.
Sonno di scarsa qualità e vitamina D bassa aumentano la probabilità di iperalgesia, ossia di percepire maggiormente i dolori articolari, in particolare in caso di malattie autoimmuni, fibromialgia ecc
Nel modello animale, i topi che dormono male percepiscono maggiormente il dolore
Un sonno migliore significa meno sintomi psichatrici
Gli omega 3 hanno un effetto antinfiammatorio anche mediante la produzione di endocannabinoidi con effetto opposto a quelli derivati dagli omega 6
La privazione del sonno determina un'alterazione dei sentimenti, dei comportamenti e delle emozioni
Come mai i bambini di oggi sono più grassi? oltre a muoversi poco e mangiare male, spesso dormono poco, e questo influenza negativamente gli ormoni che gestiscono sazietà e spesa energetica.
Alcuni aiuti naturali per dormire meglio
Mangiare tardi la sera, nel modello animale, aumenta i grassi plasmatici e quindi i rischi cardiovascolari
La riduzione del sonno altera la funzione immunitaria: un mix di arginina, zinco, glutamina, omega 3, vitamina C e D attenua questa alterazione, ma senza accelerare la guarigione.
In un piccolo ma significativo esperimento, la mancanza di sonno ha aumentato TMAO, una molecola infiammatoria
Le donne che lavorano di notte hanno maggiori probabilità di tumore al seno. Questo studio conferma l'ormai noto effetto deleterio dello sconvolgimento dei ritmi circadiani. Abbiamo bisogno di dormire la notte per stare in salute
Il sonno frammentato può essere un segno precoce di malattia di Alzheimer.
Se sei a dieta ma dormi male, quello che perderai sarà prevalentemente muscolo e non grasso. La corretta igiene del sonno è un pilastro della vita sana e del dimagrimento
Alterare i periodi di luce porta a sconvolgere i ritmi circadiani e in particolare il rilascio di melatonina, con conseguenze metaboliche e psicologiche nefaste
Ridurre il sonno dei bambini significa favorire il loro aumento di peso: questo accade sia perché tendono a muoversi di meno che perché si alterano gli equilibri ormonali
L'alterazione dei ritmi circadiani crea un ambiente cellulare favorevole per la crescita tumorale
sonno
Tra l'altro io di queste cose ne parlo da anni, coi soliti oppositori che fanno solo figuracce e mettono in mostra la loro ignoranza travestita da ironia
I legami tra il setpoint del peso e la tiroide: l'orologio biologico, l'assunzione di cibo (fisiologici), l'infiammazione acuta e cronica (fisiopatologici)
Tra le sorprendenti caratteristiche dei moscerini, anche loro dormono. E se gli viene levato il sonno, sono molto sensibili allo stress ossidativo
Il legame tra apnee del sonno e ipertensione coinvolge anche la dieta e la riduzione della funzione renale.
Quanto sono importanti i ritmi circadiani per la salute cardiovascolare? Tanto, eppure "Sebbene prove convincenti abbiano dimostrato che il ritmo circadiano esercita effetti importanti su praticamente tutti i processi (pato)fisiologici cardiovascolari, sembra che la comunità medica abbia scelto di trascurare la cronobiologia e le terapie fino ad oggi. È giunto il momento di considerare seriamente quest'argomento!"
Infatti ci sono proteine che devono essere prodotte al mattino, altre alla sera, altre di notte, e il "disallineamento" di questa ciclicità altera la nostra salute.
Nella pratica ad esempio l'ora dell'intervento post ischemia (infarto) influenza la capacità di recupero. La cardioaspirina e l'antiipertensivo sono più efficaci se presi di notte.
Il sonno può essere una spiegazione della differenza di salute tra classi socioeconomiche, costrette a dormire meno e male. Il pericolo cardiovascolare della mancanza di sonno colpisce ad ogni età
Aggiornamento 6/11/2018
Il giornale dei medici americani (JAMA) mette in guardia dai farmaci per dormire, informando che dovrebbero essere usati solo per un periodo limitato di tempo, massimo 4 settimane, e per il resto si deve curare la corretta igiene del sonno, evitando alcolici e caffeina nella serata.
Un estratto di quercia francese ricco in antiossidanti migliora il sonno, umore e stato fisico in generale, riducendo lo stress ossidativo
Il trattamento con melatonina migliora sonno, umore e ansia, parametri metabolici (insulina, sensibilità all'insulina, colesterolo, espressione genica di PPAR e recettore LDL) in donne con PCOS (ovaio policistico). Ma forse è solo l'effetto del sonno ritrovato!
Aumenta anche la crescita dei tumori e si riduce la risposta ai farmaci
2 giorni di recupero del sonno non riequilibrano la resistenza insulinica provocata da 5 notti insonni
Aumentare il sonno si associa a miglioramento della sensibilità insulinica (meno resistenza insulinica), diminuzione della leptina e riduzione dell'appetito, del desiderio di cibi dolci e salati, dell'assunzione giornaliera di zucchero e percentuale dell'apporto calorico giornaliero di proteine. "I dati forniscono prove preliminari per un ruolo del sonno nel migliorare i parametri cardiometabolici".
Avere orari regolari del sonno, andando a letto sempre alla stessa ora, riduce il rischio cardiovascolare e diabetico
Aggiornamento 26/7/2019
Mantenere il sistema immunitario forte con almeno 7-8 ore di sonno e ridurre i livelli di stress ogni volta che è possibile.
Aggiornamento 27/3/2020
Mancanza di sonno = più cortisolo e grelina (fame, meno muscoli e più grasso) e meno ormoni sessuali e sensibilità insulinica e leptinica (meno vigore, sazietà e benessere)
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La modifica dei normali ritmi circadiani va ad alterare quella ormonale, con conseguente riduzione della melatonina e perdita del suo effetto antinfiammatorio. Inoltre gli ormoni dello stress possono alterare la normale funzione riproduttiva.
Questi effetti possono alterare sia la fertilità femminile che quella maschile e ridurre le possibilità di concepimento sia naturali che nella fecondazione assistita.
Le persone che fanno turni di notte hanno maggiore rischio di problemi psicologici come depressione e ansia tra il 25 e il 40%. Questo anche a causa del disallineamento di ritmi circadiani.
Crescono le evidenze secondo cui in queste persone utilizzare i normali orari diurni dei pasti possa ridurre il rischio di problemi. Si può quindi consigliare di continuare con i normali orari di assunzione del cibo nonostante si lavori di notte.
Tra i meccanismi probabili un migliore controllo del metabolismo glucidico (l'iperglicemia aumenta il rischio di depressione) che protegge dalla disfunzione mitocondriale, dallo stress ossidativo, dall'alterazione dei neurotrasmettitori e un migliore controllo del microbiota, implicato nel metabolismo del triptofano, nell'infiammazione e nella neuroplasticità.
Alterare i normali ritmi circadiani infatti può indurre disbiosi e altera la normale tolleranza glucidica.
Provo a riassumere un'interessantissima e complessa review sui legami tra ritmi circadiani e nutrizione: non seguire correttamente i ritmi fisiologici del corpo (mangiare di giorno, dormire di notte) fa funzionare male il corpo.
Più nel dettaglio: si altera la secrezione di insulina e il suo funzionamento (resistenza insulinica), predisponendo al diabete e al deposito di grasso. Si altera il microbiota, favorendo l'infiammazione e l'accumulo di grasso. Si riduce la termogenesi e quindi il dispendio energetico. Si altera il ritmo corretto di anabolismo e catabolismo dei grassi, riducendo la loro ossidazione. Alterazione della comunicazione tra tessuti che gestiscono il ritmo, con tendenza a immagazzinare l'energia come grassi. Alterazione dei corretti ritmi tra fase antinfiammatoria e proinfiammatoria, con supporto della seconda. Alterazione del sonno e degli endocannabinoidi con aumento della fame edonica per cibi dolci. Dominanza del sistema simpatico sul parasimpatico con aumento della pressione, della glicemia e dei problemi intestinali. Alterazione del segnale leptinico con riduzione della sazietà e della spesa energetica.
In particolare vengono prodotti metaboliti degli acidi grassi che agiscono sul sistema endocannabinoide (recettori CB1 in neuroni TRPV1) che "inviano un segnale afferente indotto dall'esercizio al cervello e riducono l'espressione di MAO (enzima che degrada le monamine) nello striato. Questo blocco delle MAO contribuisce a livelli più elevati di dopamina e a una maggiore capacità di esercizio". In assenza dei batteri invece ci sono più MAO, meno dopamina e abbiamo meno piacere nel fare esercizio, fino a preferire il divano coi popcorn mentre guardiamo un film.
I dati quindi suggeriscono che "gli effetti neurochimici alla base del "runner's high", il fenomeno di piacere, ricompensa, riduzione dell'ansia e analgesia guidato dal rilascio di endocannabinoidi dopo un'attività fisica prolungata potrebbero essere influenzati dal tratto gastrointestinale. Coerentemente, abbiamo scoperto che gli effetti analgesici dell'esercizio dipendono anche dalla colonizzazione microbica intestinale e dalla segnalazione CB1 periferica, indicando che il percorso scoperto in questo studio può regolare ulteriori aspetti della fisiologia dell'esercizio. Evolutivamente, la regolazione dei circuiti di ricompensa e motivazione indotti dall'esercizio da parte dei metaboliti intestinali può servire ad accoppiare la disponibilità di nutrienti e lo stato di colonizzazione microbica intestinale alla prontezza e alla capacità di impegnarsi in un'attività fisica prolungata". Per capirci sono gli stessi recettori stimolati dalla marijuana, ecco perché per qualcuno lo sport è una droga. Per altri invece lo è il cibo, che può ugualmente stimolare questi recettori in maniera indiretta.
"Non sono state trovate associazioni tra la durata del sonno e la massa grassa di braccia, gambe, tronco (androide e ginoide) e addominale (sottocutanea). Gli effetti della durata del sonno sull'accumulo di massa grassa viscerale possono essere spiegati dall'attività cerebrale alterata da uno squilibrio neuroormonale".
"Meccanismi putativi che collegano OSA, obesità e SM. L'OSA e l'obesità esercitano effetti sinergici sulla SM. L'ipossia intermittente e la frammentazione del sonno osservate nell'OSA svolgono un ruolo fondamentale nella patogenesi della SM dall'attivazione del sistema nervoso simpatico, dell'asse HPA (surrene attivato dallo stress), dello stress ossidativo, della disfunzione endoteliale, dei cambiamenti del profilo metabolomico e delle alterazioni del microbiota (orale e intestinale). In generale, questi meccanismi, singolarmente o insieme, compromettono l'omeostasi metabolica, portando a infiammazione del tessuto adiposo, dislipidemia, insulino-resistenza e ipertensione, che configurano i criteri che definiscono la SM. Parallelamente, nell'obesità si osserva la disfunzione del tessuto adiposo indotta dall'ipossia intermittente. Lo stesso sembra valere in caso di OSA. Pertanto, se l'OSA e l'obesità coesistono, è possibile che questa risposta metabolica negativa possa essere esacerbata. La terapia CPAP, a sua volta, può essere considerata una terapia coadiuvante per l'inversione della SM nei pazienti con OSA e SM".
"La compromissione della risoluzione infiammatoria come conseguenza dei disturbi del sonno può spiegare il rallentamento del recupero infiammatorio dai disturbi del sonno. Il presente lavoro suggerisce che i disturbi del sonno contribuiscono allo sviluppo e alla progressione di molte malattie comuni caratterizzate da immunopatologia interferendo con i processi che risolvono attivamente l'infiammazione. Mirare farmacologicamente a questi percorsi in futuro, ad esempio attraverso l'integrazione del precursore delle proresolvine o con proresolvine specifiche può aiutare a limitare le numerose conseguenze negative sulla salute dei disturbi del sonno".
"La maggiore perdita di peso osservata anticipando i pasti può essere dovuta alla superiore sincronizzazione dei ritmi circadiani periferici e centrali nel corpo. È stato dimostrato che gli orari di alimentazione sono un segnale ambientale chiave per i ritmi circadiani periferici: i pasti ritardati forniscono stimoli contrastanti con quelli ricevuti dal nostro centro di controllo circadiano centrale da altri segnali come luce/oscurità, secrezione ormonale e cambiamenti della temperatura corporea. Ciò si traduce in disturbi del metabolismo che possono favorire l'aumento di peso e ostacolare la perdita di peso, nonché aumentare il rischio di malattie metaboliche. È stato anche dimostrato che l'assunzione precoce comporta una termogenesi più elevata e risposte glicemiche inferiori.
Questo è stato dimostrato in un piccolo gruppo di diabetici che indossavano il dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM).
Quando esposti alla luce solare le persone avevano una glicemia normale per periodi più lunghi. Anche il quoziente respiratorio (QR) era inferiore e questo indicava una maggiore facilità nell'ossidazione dei grassi.
Non dormire blocca l'espressione dei geni che hanno effetto antiossidante portando alla disfunzione endoteliale (stress dei vasi sanguigni), con cellule infiammate e disfunzionali. L'igiene del sonno dovrebbe essere considerata un pilastro della salute.
Queste tossine sono correlate con malattie immunitarie e metaboliche.
"Una dieta inadeguata (a basso contenuto calorico, a basso contenuto proteico, a basso contenuto di fibre, a basso contenuto di vitamine o di minerali) può aumentare lo stress, aumentare il cortisolo e stimolare l’appetito, il che può rendere difficile la perdita di peso. Studi su animali e esseri umani indicano che le carenze nutrizionali possono ostacolare le reazioni enzimatiche nella disintossicazione. Inoltre, le diete ipocaloriche possono portare a una perdita di peso a breve termine, ma il loro impatto sulla gestione del peso a lungo termine non è chiaro. Una dieta adeguata, un sonno adeguato e una quantità adeguata di attività fisica sono cruciali per una funzione di disintossicazione ottimale e una gestione del peso. Le strategie nutrizionali dovrebbero favorire una dieta di cibi non industriali di alta qualità, mista e varia, eventualmente integrata con supplementi per bilanciare e supportare i percorsi di disintossicazione".
Le fibre sono particolarmente importanti per sostenere i movimenti intestinali.
In conclusione "Ogni giorno, il corpo umano è esposto a centinaia di sostanze tossiche come metalli pesanti, farmaci (farmaceutici o droghe ricreative), detergenti domestici, inquinanti e sostanze tossiche endogene come le specie reattive dell'ossigeno. Un piano olistico per supportare la disintossicazione del fegato e la gestione del peso considera tutte e tre le fasi di disintossicazione, lo stato antiossidante, la regolarità del movimento intestinale, la densità dei nutrienti e le tecniche di stile di vita che promuovono la salute".
"Come suggerito da studi di laboratorio, la mancanza di sonno può contribuire allo sviluppo del T2D attraverso vari meccanismi, come una ridotta sensibilità cellulare all’insulina, un metabolismo energetico del muscolo scheletrico spostato verso la non ossidazione del glucosio, una maggiore attività del sistema nervoso simpatico e una composizione alterata del microbiota intestinale".
Un altro legame è rappresentato dall'ostruzione delle vie aeree spesso presente, un altro fattore che determina insulinoresistenza.