Cerca nel blog

sabato 11 novembre 2017

Un minerale dimenticato: il boro



Il boro è minerale-traccia, ossia un micronutriente il cui fabbisogno è molto basso (e non stabilito da linee guida ufficiali), ma comunque necessario per il buon funzionamento dell'organismo.

Nei paesi anglosassoni giocano sull'assonanza boron-boring (boro-noioso) ma questo minerale è tutt'altro che noioso e inutile.

https://www.memecenter.com/fun/346163/boron


Le migliori fonti di questo minerale appaiono essere i vegetali, in particolare legumi, frutta essiccata (prugne, albicocche) e oleosa (avocado e mandorle soprattutto), alcuni frutti come uva, frutti di bosco e pesche.

Svolge molti ruoli diversi e importanti nel metabolismo che lo rendono necessario per la salute vegetale, animale e umana e come suggerisce la ricerca recente, forse per l'evoluzione della vita sulla Terra.

Il boro:
  1. è essenziale per la crescita e il mantenimento della salute ossea
  2.  migliora notevolmente la guarigione delle ferite 
  3. influenza vantaggiosamente l'uso del corpo di estrogeni, testosterone e vitamina D
  4. aumenta l'assorbimento di magnesio, minerale importantissimo per il funzionamento di molti enzimi
  5. riduce i livelli dei marcatori infiammatori, come la proteina C-reattiva (CRP o PCR) e il TNF-α
  6. aumenta i livelli di enzimi antiossidanti, quali superossido dismutasi (SOD), catalasi e glutatione perossidasi
  7. protegge contro lo stress ossidativo indotto da pesticidi e la tossicità da metalli pesanti
  8. migliora l'attività elettrica del cervello, le prestazioni cognitive e la memoria a breve termine negli anziani
  9. influenza la formazione e l'attività di biomolecole chiave, come S-adenosil metionina (SAM-e) e nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+)
  10. ha dimostrato effetti preventivi e terapeutici in un certo numero di tumori, quali i tumori della prostata, della cervice e del polmone e del linfoma multiplo e non-Hodgkin
  11. può contribuire a ridurre gli effetti negativi degli agenti chemioterapici tradizionali. 
In nessuno dei numerosi studi condotti finora, tuttavia, gli effetti benefici del boro sono apparsi a livelli inferiori ai 3 mg al giorno. Questa quantità è raggiungibile con una dieta ricca di vegetali e in particolare quelli citati prima.

L'assenza di studi che dimostrano danni in combinazione con il numero sostanziale di articoli che dimostrano benefici suggeriscono di considerare l'integrazione di boro di 3 mg al giorno per chiunque abbia una dieta priva di frutta e verdura o che sia a rischio o abbia osteopenia, osteoporosi o osteoartrite o tumore del seno, della prostata o del polmone.
Altre info importanti: il boro migliora l'utilizzo della vitamina D soprattutto in chi non risponde alla  integrazione di questa importantissima vitamina e dimezza la perdita di calcio urinario, salvaguardando le ossa. 

Il boro agisce influenzando l'espressione genica: a livello dell'adipogenesi, il processo biologico di aumento del numero di cellule grasse che caratterizza l'aumento di peso, blocca molte proteine fondamentali e il suo uso è promettente nella prevenzione e nel trattamento dell'obesità.

Grazie ai suoi effetti antinfiammatori, può ridurre i dolori durante il ciclo mestruale (dismenorrea).
Aggiornamento 13/12/2017
Quali alimenti aumentano il testosterone e la libido? Le crucifere (o brassicacee, bilanciano gli estrogeni che riducono l'azione del testosterone), le uova, l'aglio (abbassa il cortisolo), l'uva (il resveratrolo aumenta la motilità spermatica), il miele (non filtrato è una fonte di boro), ostriche e frutti di mare (fonti di zinco), melagrane (migliorano la circolazione grazie agli antiossidanti).
Aggiornamento 27/12/2017

La supplementazione di vitamina D con o senza calcio non è stata efficace nel prevenire le fratture in una comunità di anziani.
Questo può esser dovuto anche alla mancanza dei cofattori (boro, magnesio) che aumentano l'efficacia della vitamina.
Aggiornamento 17/5/2018
Ottimo articolo sul boro.
Aggiornamento 13/5/2019
La salute mitocondriale è importante anche per le ossa.
Aggiornamento 12/9/2019
Arricchire la dieta di alimenti ricchi di boro, come avocado, frutta secca ed essiccata, migliora il metabolismo tiroideo e riduce i lipidi circolanti
Aggiornamento 3/10/2019
La restrizione calorica aumenta il rischio di osteoporosi in donne post menopausa.
Aggiornamento 9/7/2020
In una revisione degli studi, "la combinazione di vitamina K e D può migliorare la qualità ossea aumentando la densità minerale ossea totale e diminuendo l'osteocalcina sottocarbossilata (una forma di ormone poco attiva). Si prevede [inoltre] un effetto più favorevole quando viene utilizzata la vitamina K2. Questi risultati hanno importanti implicazioni per la salute pubblica per quanto riguarda il miglioramento della qualità ossea, specialmente nelle donne, attraverso una combinazione di vitamine D e K sotto forma di integratore". Probabilmente purtroppo continueranno a dirvi di assumere latticini o assumere la vitamina D da sola, interventi che negli studi precedenti non hanno dimostrato forte impatto sull'osteoporosi.

Aggiornamento 19/4/2021

Gli omega 3 hanno un ruolo protettivo dall'osteoporosi durante l'invecchiamento. Invece omega 6 e grassi saturi possono peggiorare la situazione. "Il consumo di acidi grassi ω-3 come DHA ed EPA è stato ampiamente associato a un aumento significativo della rigenerazione ossea, a una migliore microarchitettura e resistenza strutturale. Tuttavia, gli acidi grassi ω-6 sono tipicamente pro-infiammatori e sono stati associati ad un aumentato rischio di fratture. Questa revisione suggerisce un potenziale ruolo degli acidi grassi ω-3 come metodo non farmacologico per ridurre la perdita ossea nella nostra popolazione che invecchia".

Aggiornamento 13/8/2021

La somministrazione giornaliera di Lactobacillus gasseri CP2305 ha migliorato significativamente i sintomi premestruali psicologici (ansia, fatica, depressione) e ha aumentato i livelli degli ormoni riproduttivi nella fase luteinica in donne in età fertile. "Questi risultati forniscono nuove informazioni sulla funzione di CP2305 nell'alleviare i sintomi premestruali".
Gli studi precedenti hanno mostrato che lo stesso ceppo può influenzare il sistema nervoso centrale, con conseguente attenuazione della risposta HPA (surrenale) indotta dallo stress e miglioramento della qualità del sonno, ha effetti antidepressivi e può alterare la composizione del microbiota intestinale, con conseguente aumento della produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA).
Estrogeno e progesterone, modulati dal microbiota e dagli SCFA, regolano serotonina e dopamina, i principali neurotrasmettitori legati all'umore.

Aggiornamento 6/4/2022

Assumere prugne essiccate è associato con riduzione dei marker di infiammazione che contribuiscono all'osteoporosi in donne in menopausa.