Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta mito della nutrizione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mito della nutrizione. Mostra tutti i post

venerdì 27 maggio 2016

Altri miti nutrizionali: sicurezza del cibo


Dopo il primo post di discreto successo (e tanti altri), altri miti nutrizionali da sfatare, in particolare sulla sicurezza alimentare. La fonte è il sito http://www.iflscience.com/.


  1. Non è vero che la carne non può essere scongelata e ricongelata, se è stato fatto a temperatura di frigorifero (5 gradi circa). In alternativa può essere cotta e ricongelata.
  2. Non bisogna lavare la carne perché si spargerebbero batteri in tutta la cucina.
  3. Il cibo caldo può essere messo in frigo prima che si raffreddi (in modo da evitare crescite batteriche). In realtà si rischia di far sforzare il frigorifero.
  4. Non è vero che se l'odore è buono, non vi è contaminazione batterica: molti batteri non producono odori o cambiamenti visibili.
  5. L'olio non preserva sempre i cibi: alcuni batteri (botulino ad esempio) crescono bene in ambienti senza ossigeno, come appunto negli alimenti sott'olio.

sabato 13 febbraio 2016

Miti vari della nutrizione


Una pubblicazione recente fa luce su alcuni dei più diffusi miti sulla nutrizione: il calcio previene l'osteoporosi (ne parlo già da un po'), i grassi sono dannosi (dipende da quali e come), le fibre aggiunte sono benefiche (devono essere assunte nel cibo e non aggiunte dopo come spesso capita oggi), esiste una relazione lineare tra calorie e peso corporeo (non si viola alcuna legge termodinamica, ma siamo molto più complessi di una bomba calorimetrica!)

Insomma tutte bugie alle quali credono ancora la maggior parte delle persone e purtroppo dei professionisti!


Aggiornamento 12/12/2016

Debora Rasio ci spiega perché i latticini, se alimentati a erba, fanno bene alle ossa: non si tratta del calcio, ma della vitamina K2, che permette un corretto utilizzo del minerale, in modo che venga depositato nelle ossa e non nelle arterie.


Aggiornamento 24/12/2016

Come si fa a ridurre del 70% le cadute (e quindi le fratture) in un gruppo di anziani ospedalizzati? Supplementando con vitamina D e esercizi, anche a bassa intensità.

Aggiornamento 7/12/2018




Aggiornamento 30/6/2020
Tim Spector sul conflitto d'interessi, la correttezza degli studi scientifici sulla nutrizione e soprattutto sulla prevalenza della qualità del cibo sulla sua quantità (non tutte le calorie sono uguali)

Aggiornamento 30/7/2021

I probiotici possono migliorare la densità minerale ossea (BMD) e alcuni parametri di mineralizzazione.

Aggiornamento 17/5/2022

I medici britannici hanno pubblicato un documento di consenso in cui raccomandano alle persone con osteoporosi di fare esercizi coi pesi e sport di impatto, compatibilmente con le proprie condizioni fisiche, per migliorare la salute ossea. Anche il miglioramento della mobilità vertebrale e della coordinazione può ridurre dolori e rischi di cadute e fratture. L'aiuto di un fisioterapista può essere fondamentale. La sedentarietà è probabilmente il fattore più dannoso

Aggiornamento 1/9/2025

Le persone che saltano la colazione e cenano tardi hanno maggiore rischio di osteoporosi e fratture.
Sebbene l'associazione non implichi per forza causalità, alcuni meccanismi suggeriscono che il legame causale ci sia.
Chi non fa colazione ha minore introduzione di vitamina D e calcio.
Inoltre vi è un chiaro rapporto col ritmo del cortisolo, l'ormone dello stress. Chi non fa colazione e cena tardi ha un eccesso di cortisolo e non ha il corretto ritmo circadiano (alto al mattino e basso la sera). Il cortisolo distrugge le ossa. Anche lo stress ossidativo, che è legato a un pasto fatto tardi, è noto per essere associato a riduzione della densità ossea.

In generale il consumo di un pasto sopprime il telopeptide C, un marker di riassorbimento osseo, quindi possiamo dire che i lunghi digiuni possono aumentare il rischio di riduzione della densità ossea e tutto ciò che ne consegue (rischio di fratture)