martedì 27 ottobre 2015

Metabolicamente predestinato


Sappiamo che ci sono persone che si devono impegnare molto più di altre per mantenere un peso corretto. Ma se una persona è sovrappeso non è necessariamente colpa sua. O meglio non tutta e non sempre.
Se il metabolismo è regolato verso il basso, la tendenza a ingrassare è più alta. Questo non è scritto sulla pietra, ma diciamo che ci si dovrà impegnare di più per mantenere un peso corretto, con corretta alimentazione e attività fisica costante, soprattutto in tempi di abbondanza di cibo altamente calorico e scarsamente nutritivo come i nostri.




Sono quindi allo studio alcune cause di deregolazione del metabolismo.
Se per esempio si è fatto una cura antibiotica in tenera età, questo può aver alterato la flora intestinale in una "finestra metabolica" molto importante, quella in cui si stabilisce il metabolismo per gli anni a venire. Vengono infatti stabiliti proprio in quei giorni i circuiti ipotalamici che regoleranno il metabolismo futuro. Soprattutto se i batteri non sono stati reintegrati mediante fermenti e sostenuti con alimenti prebiotici (fibra e zuccheri adatti), si possono avere conseguenze negative.


https://www.facebook.com/trust.biologist/photos/a.138853472893936.27203.138846579561292/945509312228344/?type=3&theater



Ovviamente in caso di infezione batterica non si può pretendere di evitare gli antibiotici, non ci si può prendere questa responsabilità, ma è il caso di insistere perché i bambini (e gli adulti!) integrino con fermenti e fibre prebiotiche durante (e in seguito) la terapia, come consigliato da importanti studi (e qualunque medico che si rispetti). E facendo attenzione a non creare danni (resistenza agli antibiotici).
Conoscere la situazione microbica prima della cura potrebbe aiutare a evitarne i danni, e io credo che i test diventeranno presto di routine.
Anche la futura mamma che usa antibiotici prima di partorire può alterare prima la sua flora e poi quella del nascituro.

Le cure antibiotiche in tenera età sono inoltre associate a maggiore probabilità di diabete di tipo I e psoriasi in un modello animale e di artrite idiopatica tra i bambini. E genericamente con alterazioni nello sviluppo cellulare di diversi apparati.
Ormai è chiaro che il microbiota ha un'importanza capitale nella nostra salute, nel bene e nel male, e il cibo influenza la sua composizione.
I bambini con una maggiore varietà di microbi intestinali, soprattutto nel primo anno, hanno meno probabilità di avere allergiesensibilità alimentari (quelle chiamate comunemente intolleranze), eczema e probabilmente di sviluppare malattie autoimmuni.



Cell Metabolism, Volume 17, Issue 6, 4 June 2013, Pages 883–894



Comunque non solo le cure antibiotiche influenzano negativamente il metabolismo del bambino. Purtroppo anche un'alimentazione con cibo spazzatura regola negativamente i circuiti ipotalamici, cioè di regolazione della spesa energetica, dei nascituri/neonati. Quindi come ho già detto è importante che la donna in stato interessante riduca o ancora meglio eviti il junk-food. L'effetto del glucosio sull'ipotalamo è deleterio. Il fruttosio è pure peggio.

Nell'alimentazione della futura mamma, sia una restrizione che un eccesso calorico predispongono alle malattie metaboliche, anche alterando il microbiota.
È come se il metabolismo si adattasse alla disponibilità: abbiamo poco da mangiare, dobbiamo risparmiare, lo mettiamo da parte non si sa mai ci sia una carestia, cioè ingrassiamo; abbiamo tanto a disposizione, ma di scarsa qualità (quindi cibo spazzatura con pochi nutrienti), l'infiammazione causata sfavorisce ugualmente il consumo e favorisce l'aumento di peso.





Dal punto di vista evolutivo lo si può spiegare come stato paragonabile a quello di un malato/ferito (quindi infiammato) che ha necessità di risparmiare in quanto non può andare alla ricerca di cibo.  
Con un'alimentazione restrittiva in gravidanza, come ad esempio capitò alle donne durante un assedio dell'esercito tedesco nei confronti di un paese olandese nella II guerra mondiale, il corpo si prepara ad un periodo di carestia, e regola il metabolismo verso il basso (scarso consumo) in modo da poterlo oltrepassare. Purtroppo quegli individui "regolati" per consumare poco si ritrovarono in un periodo di (relativa) abbondanza di cibo, e facilmente ingrassarono andando incontro ad una forte prevalenza di malattie cardiovascolari.


Anche i meccanismi epigenetici, ossia quelli che vanno a modificare non il genoma, ma la sua espressione, sono influenzati dal cibo che introduciamo. In pratica un gene c'è, ma viene espresso con più o meno facilità, "silenziato" o "favorito", e la proteina codificata da quel gene potrà essere più o meno presente.
L'alimentazione ha un importante ruolo nel regolare l'epigenetica, e questo capita non solo nell'uomo ma anche in altre specie, dai moscerini in su, ma anche in lieviti e piante probabilmente.
La metilazione (il legame di un gruppo metilico su una porzione di DNA) è uno dei metodi che vengono usati per regolare l'espressione genica. Un altro è l'acetilazione.
Proprio durante le fasi di maggiore attività replicativa del DNA, formazione fetale e accrescimento, alcune zone possono essere iper o ipometilate, andando a influenzare quello che succederà in futuro.

La nutriepigenomica, disciplina nuova, studia come l'alimentazione influenza l'espressione del DNA. Infatti alcuni micronutrienti forniscono i donatori metilici, facilitando così la metilazione.
La metilazione è un processo reversibile, che "ostacola" l'enzima RNA-polimerasi, responsabile del primo step della sintesi proteica (trascrizione del DNA in RNA), influenzando l'invecchiamento, il bilancio energetico, l'insorgere del diabete, la genesi tumorale e delle malattie cardiovascolari. E chissà quanto altro. La regolazione dei geni soppressori dei tumori influenza anche la probabilità di ammalarsi di questa terribile malattia.

La placenta regola l'afflusso di nutrienti durante la gestazione, e una mancanza o un eccesso di può avere conseguenze per tutta la vita, anche mediante meccanismi epigenetici dipendenti dai suoi "sensori" per tali nutrienti.
L'ipernutrizione nel periodo fetale/primi mesi di vita "segna" quasi indelebilmente i geni di regolazione della spesa energetica, promuovendo l'obesità. Invece un'alimentazione troppo bassa in proteine durante la gravidanza influenza l'espressione degli ormoni ipotalamici che regolano il bilancio energetico.
Lo stato di metilazione può anche essere alterato da stress ripetuti o intensi, favorendo l'insorgere di malattie psichiatriche, depressione ecc.
Qualunque evento particolarmente stressantesoprattutto in età giovane, è associato ad un più alto rischio cardiovascolare (e probabilmente di altro, ad esempio malattie autoimmuni) in età successiva, e, si trasmette alle generazioni successive grazie all'epigenetica. Sfortunatamente. In realtà si tratta di meccanismi evolutivi che hanno permesso alle specie di sopravvivere, ma che inseriti nella vita moderna si manifestano in modo diverso (infiammazione, diabete e autoimmunità).
Un eccesso di stress ossidativo e alterazione nella metilazione del DNA sembrano correlati con le sindromi autistiche ad esempio. E anche gli anticoncezionali orali sono sotto indagine come causa epigenetica di autismo.

Prolungati periodi di carenza di un nutriente o abbondanza di altri (calorie nel più semplice dei casi) possono provocare modificazioni quasi permanenti dell'espressione genica, difficilmente "contrastabili", anche dall'alimentazione più rigida e dal grande impegno.
Anche il carattere e i disturbi della personalità sembrano influenzati da carenze micronutrizionali durante lo sviluppo intrauterino.
Invece l'attività fisica e lo sport promuovono una corretta metilazione del DNA.
Possiamo dire che ogni tipo di comportamento va a modificare la metilazione di una precisa sequenza di DNA, influenzandone l'espressione negli anni a venire.


J Nutr 2015;145:1109S–15S




Inoltre non solo la mamma deve stare attenta, ma anche il papà.
È evidente infatti, per ora solo nel modello animale ma con buona probabilità si può traslare all'uomo, che un organismo sovrappeso ha dei gameti (cellule riproduttive come gli spermatozoi) "segnati", il cui DNA è metilato, e questo influenza appunto l'espressione dei suoi geni. E anche la dieta influenza direttamente questi meccanismi di metilazione.
Un recente articolo su Nature aveva per questo l'eloquente titolo "I peccati del padre".

Entrando nello specifico alcuni nutrienti influenzano la metilazione del DNA, funzionando da donatori di metili e intermedi di questo processo: SAM, metionina, folati, betaina, colina, vitamine del gruppo B, glucosinolati ecc


http://www.scienceinschool.org/sites/default/files/teaserPdf/issue28_epigenetics.pdf


Un'altra loro funzione è quella di intervenire in alcune reazioni metaboliche.
Una particolare proteina, chiamata MTHFR, regola la conversione di omocisteine (sostanze dannose per la circolazione) in metionina, aminoacido. A seconda della variante di questa proteina, abbiamo un metabolismo più o meno lento e l'omocisteina tende ad accumularsi maggiormente nel sangue, infiammando l'endotelio vascolare e forse i neuroni. Le persone con omocisteina alta possono ridurre i loro livelli integrando con micronutrienti donatori di metili, tuttavia le vitamine del gruppo B non sembrano efficaci nel ridurre gli eventi cardiovascolari.

Non si è ancora stabilito se la supplementazione con donatori di metili o sostanza epigeneticamente attive vada bene: i dati sono conflittuali tra di loro. Probabilmente a seconda del nostro genoma, influenzano diversamente l'epigenoma, e può in alcuni casi aumentare il rischio di malattie (neurologiche ad esempio) o ridurlo.
Gli acidi grassi a catena corta influenzano invece l'acetilazione degli istoni, un altro meccanismo di regolazione dell'espressione genica.

Presto potrebbero essere pronti dei test da laboratorio che possano farci capire la nostra "situazione" epigenetica.

Insomma un puzzle molto complicato, dal quale possiamo (intra)vedere che le cause di malattia non sono comunque maledizioni divine ma dovute ad un intreccio di cause genetiche e ambientali.
Diffidate da chi vuole semplificare i nostri meccanismi di sopravvivenza, dicendo magari che più di una dieta "equilibrata" non si può fare: è solo un povero medievale.

Aggiornamento 28/11/2015

Un recentissimo articolo che conferma i danni degli antibiotici utilizzati impropriamente nei neonati.

Aggiornamento 23/3/2016

Tra bambini che assumono antibiotici nei primi 6 mesi di vita e quelli che non lo fanno non vi è differenza statisticamente significativa per quanto riguarda l'obesità infantile. In realtà siamo molto vicini alla significatività (p = 0,07). Reintegrate SEMPRE la flora batterica.

Aggiornamento 31/3/2016

Nei bambini che fanno almeno 3 cicli di antibiotici invece la differenza è statisticamente significativa, in pratica hanno molta più probabilità di essere obesi rispetto ai bambini che non ne hanno fatto.

Aggiornamento 28/4/2016

L'industria della carne ha un ruolo deleterio nella creazione di resistenza agli antibiotici che tanti danni creerà alle generazioni future.
Persino una fonte ufficiale del Ministero mette in guardia dai livelli di antibiotici nelle carni allevate intensivamente.
Le donne sovrappeso hanno più probabilità di avere bambini con peso elevato alla nascita e quindi più esposti al diabete.

Aggiornamento 4/5/2016

Nell'ereditarietà epigenetica dell'obesità sembra più importante il genoma materno di quello paterno. Negli USA circa un quarto delle prescrizioni di antibiotici sono state inappropriate nel 2010.
Il parere sulla nutrigenomica da parte della AHA (associazione americana dei cardiologi): chiarire i collegamenti tra epigenetica e nutrizione permetterà migliori interventi dietoterapeutici contro lo sviluppo e la progressione delle malattie cardiovascolari.


Aggiornamento 14/5/2016

Nel modello animale, l'utilizzo di fruttosio industriale in gravidanza predispone la prole a  tutti i problemi della sindrome metabolica (obesità, ipertensione, disglicemia, dismetabolismi vari).
In uno studio retrospettivo, 3 o più cure antibiotiche entro i 2 anni sono associate con obesità infantile, in un altro con obesità e asma.

Ulteriori conferme da un grosso studio: i bambini obesi hanno grosse probabilità di essere adulti obesi che vanno incontro a problemi cardiovascolari e ridotta aspettativa di vita: il grasso è uno stress per il corpo, che prima inizia e più fa male.



Aggiornamento 14/5/2016

Allattare a lungo, anche per le mamme sovrappeso, è protettivo nei riguardi dell'obesità infantile, grazie all'azione positiva sui batteri intestinali.

Aggiornamento 25/5/2016

Uno studio pubblicato su Nature suggerisce che i batteri implicati con l'obesità si possano trasferire da una persona all'altra e in un certo senso essere veicolo di "contagio" della tendenza all'aumento di peso.
Per ora l'evidenza che gli antibiotici possano portare, oltre che a obesità, ad alterazioni glicemiche (diabete ecc) è plausibile ma non certa. Insomma rimane un'ipotesi.
Anche la vitamina C ha un  importante ruolo nel regolare l'espressione genica.
Ulteriori conferme sull'"imprinting" durante la gravidanza, in particolare la glicemia alta e il sovrappeso predispongono alle stesse condizioni nel bambino.
Lo stato di povertà stimola cambiamenti epigenetici che facilitano l'insorgenza di malattie mentali.
Conferme sull'influenza paterna dell'obesità nella prole. L'essere sovrappeso viene "segnato" negli spermatozoi del papà e in questo modo lo trasmette ai figli.



Aggiornamento 10/6/2016

La lunghezza dei telomeri (che in certo senso esprime l'aspettativa di vita) appare correlata in un nuovo studio all'alimentazione materna, e in particolare all'introito di folati. Anche la quantità di estriolo (ormone tipico della gravidanza) è direttamente correlata, mentre lo stress intrauterino li accorcia.

Aggiornamento 16/6/2016

Nuove prove sui danni provocati dall'uso improprio di antibiotici, che impattano in maniera negativa sulla flora intestinale.
Una nuova review di Nature sull'epigenetica e il diabete di tipo 2, con particolare riferimento a dieta e attività fisica.
Ulteriori conferme da JAMA sui danni da uso di antibiotici nei bambini: attenuano i vantaggi metabolici conferiti dall'allattamento al seno. L'eccesso di omega 6, tipico delle diete occidentali, peggiora ulteriormente il quadro, mentre gli omega 3 lo migliorano, modulando positivamente la flora intestinale.


Aggiornamento 21/6/2016

L'uso di antibiotici riduce, nel modello animale, la formazione delle connessioni nervose, mentre la somministrazione di probiotici e l'attività fisica la aumentano.
Il latte materno, un concentrato di sostanze preventive delle malattie.
Le pratiche "moderne" che alterano il microbiota dei bambini: parto cesareo, antibiotici, latti formulati.
Conferme sulla presenza di un secondo "livello" di trasmissione dell'informazione, oltre al DNA: i nucleosomi sono più importanti di quanto ritenuto finora.

Aggiornamento 27/6/2016

L'importanza dei batteri per la longevità in una ricerca italiana.
Un enzima legato alla longevità, SIRT3, si attiva con lo sport e il digiuno


Aggiornamento 29/6/2016

Lo stress mitocondriale porta all'alterazione dell'espressione genica e influenza la longevità.
Se viene utilizzato un biberon di dimensioni maggiori, il bambino tende a bere più latte e quindi ha maggiori probabilità di essere un adolescente e adulto sovrappeso.
I consigli del dott. Hyman per aumentare la metilazione e proteggerci dalle malattie: controllare l'acido metilmalonico nelle urine (o nel sangue), mangiare più verdure a foglia, fegato, evitare caffeina e cibi processati, aumentare l'acidità gastrica, usare probiotici, assumere vitamine del gruppo B e betaina.

Aggiornamento 6/7/2016

Il microbiota influenza sia l'immunità che il metabolismo energetico grazie ai suoi prodotti di fermentazione, soprattutto gli acidi grassi a catena corta.
Rimane ancora poco chiara, ma esiste una correlazione tra sistema della ricompensa e stimolazione del sistema immunitario, e può influenzare la sensibilità verso gli alimenti.

Aggiornamento 8/7/2016

La predisposizione genetica all'obesità viene ovviamente esaltata dall'ambiente obesogenico, e questo si è notato molto di più nei nati dopo la 2^ guerra mondiale, quando cioè sono arrivati i cibi obesogeni.
Le disfunzioni mitocondriali sono sempre più riconosciute come causa di malattia, legate all'invecchiamento, diabete, malattie renali ecc.


Aggiornamento 11/7/2016

Una nuova review di Nature ribadisce l'importanza di un microbiota sano sin dai primi mesi di vita, a causa della produzione di metaboliti che possono essere anti o proinfiammatori, e evidenzia anche l'importanza dei virus e dei funghi come la candida.
L'importanza di comportarsi bene da prima della nascita, per combattere l'obesità, sottolineata in un articolo del New York Times.


Aggiornamento 20/7/2016

L'allevamento biologico dei suini contribuisce a ridurre il pericolo di resistenza agli antibiotici.
Conferme sugli effetti negativi sia dell'eccesso che sulla mancanza di proteine durante la gestazione. In particolare poche proteine portano ad un rischio di sindrome metabolica, insufficienza renale e ipertensione.
L'eccesso di grassi e carboidrati, e in particolare una dieta povera di nutrienti, durante la gravidanza, sembra essere correlata con l'adiposità del nascituro, anche senza influenza sul peso: bambini più grassi e con meno muscoli.

Aggiornamento 27/7/2016

Anche la FDA prevede una definizione di "cibo salutare" (healthy food), in contrapposizione con quello che ancora pensano molti: di tutto un po' va bene. E invece no: esiste una netta differenza tra cibo e cibo.


Aggiornamento 1/8/2016

Il quadro più completo della metilazione del DNA: può sia favorire che sfavorire l'attacco dei fattori di trascrizione e quindi promuovere o meno la sintesi di una proteina. Quindi il problema è: avere le zone giuste "ipermetilate" (con molti metili attaccati) e le altre ipometilate in modo da favorire la giusta sintesi proteica (o meglio delle giuste proteine). Questo viene ulteriormente confermato da altre osservazioni.

Aggiornamento 3/8/2016

La dieta di tipo occidentale durante la gravidanza e l'obesità della futura mamma predispongono alle malattie neurologiche e alle alterazioni comportamentali nel bambino, come l'autismo, alterando i microbi intestinali e gli equilibri ormonali, riducendo l'ossitocina ad esempio. Il rischio può essere prevenuto con la somministrazione di probiotici amici.
Il latte materno ha un'influenza positiva sullo sviluppo cognitivo e il quoziente di intelligenza, anche nei bambini nati prematuri: allattate a lungo!

Aggiornamento 6/8/2016

L'effetto negativo dell'obesità paterna si trasmette per almeno 2 generazioni nel modello animale, alterando l'effetto di leptina e adiponectina.


Aggiornamento 10/8/2016

Usare antibiotici nel primo periodo di vita riduce i vantaggi dell'allattamento al seno.
Per capire come l'impegno e la forza d'animo possono battere gli eventi avversi (che comunque è meglio se non ci sono....) una delle migliori atlete del mondo è stata abbandonata dal padre e dalla madre tossicodipendente.
I bambini allattati al seno hanno telomeri più lunghi e quindi maggiore aspettativa di vita rispetto a quelli nutriti con latti artificiali, tè, succhi di frutta, acqua e zucchero.

Aggiornamento 12/8/2016

Un trattamento antibiotico altera la flora per un periodo fino ad un anno.


Aggiornamento 30/8/2016

Una nuova review sull'epigenetica: importantissima per invecchiare correttamente la presenza nella dieta di donatori di metili (B12 e folati).

I bambini nati in primavera e inizio estate sono più soggetti ad ammalarsi di celiachia e altre malattie autoimmuni come il diabete. Le spiegazioni sono 2: le gestanti in inverno hanno meno riserve di vitamina D e sono più esposte a infezioni virali.
Vi è una stretta relazione tra i circuiti di reward (ricompensa, quelli che attivati ci fanno sentire felici e soddisfatti) e funzionamento del sistema immunitario.

Conferme che l'uso di antibiotici in tenera età aumenta di molto il rischio di malattie autoimmuni.

Aggiornamento 3/9/2016

L'alimentazione materna in gravidanza influenza il DNA ribosomiale, quello che codifica per i ribosomi, importantissimi organelli che compiono il primo step della sintesi proteica, potenzialmente possono così determinare se una proteina sarà sintetizzata correttamente o meno e fare la differenza tra una persona sana e una malata.
Le cellule del cordone ombelicale delle mamme sovrappeso mostrano alterata espressione dei geni connessi col metabolismo lipidico: non ci stupiamo se avranno figli sovrappeso.

L'infografica sulle cause del sovrappeso, complessa no? altro che solo calorie.

http://www.obesity.org/obesity/resources/facts-about-obesity/infographics/potential-contributors-to-obesity


Aggiornamento 3/9/2016

"Negli ultimi cinque anni, gli scienziati hanno fatto delle scoperte interessanti che dimostrano che c'è un collegamento tra la quantità e il tipo di batteri nell' intestino e l'aumento di peso. Quando il numero di batteri buoni è ridotto, altri tipi di batteri che già vivono nell'intestino emergono e prosperano. Questi "nuovi" batteri non causano la malattia, ma aumentano l'assorbimento di calorie, rallentano il metabolismo e causano infiammazione di basso grado - che sembrano innescare una reazione a catena che altera il comportamento delle cellule adipose. Quando gli antibiotici vengono prescritti, possono uccidere sia i batteri nocivi che quelli utili nel corpo - ma potrebbero anche cambiare il micro-ambiente del tessuto adiposo in modi che sono difficili da invertire e che portano all'obesità. "Questo potrebbe contribuire a spiegare perché una volta che una persona diventa obesa, è così difficile invertire il processo. Questi cambiamenti permanenti nel metabolismo rendono così molto più difficile ottenere e mantenere il peso corretto ", dice il Dott Eneli.

Aggiornamento 6/9/2016

Continuano le conferme sull'effetto negativo della cattiva dieta paterna sul nascituro

Anche i microRNA si dimostrano importanti nella genesi delle malattie, e vengono influenzati da fattori ambientali.

Come si sospettava, la nascita tramite parto cesareo aumenta il rischio di malattie e obesità, probabilmente a causa della mancata "contaminazione" coi batteri vaginali materni.


Aggiornamento 11/9/2016

I consigli dell'Academy USA per una gravidanza che prevenga l'obesità: mangiare correttamente, con gli eventuali integratori, prevenire l'eccessivo aumento di peso, allattare al seno esclusivamente per 6 mesi e continuare almeno fino all'anno.
L'esposizione ad antibiotici nei primi mesi di vita aumenta il rischio di asma, eczema e rinite.
Dieci giorni di cibo fast food portano ad una devastazione intestinale che manco coi peggiori antibiotici: perdita di 1300 specie di batteri amici.

Aggiornamento 21/9/2016

Continuano le conferme sul fatto che l'introduzione precoce di allergeni riduce il rischio di successiva allergia: l'uovo e l'arachide ad esempio. Inoltre come già detto il microbiota gioca un ruolo fondamentale sulle allergie alimentari e intolleranze.

Viene ridotta l'importanza di uno dei principali geni correlato con l'obesità, FTO. Tipo di diete o di attività fisica non sembrano caratterizzare la sua attivazione.


Aggiornamento 25/9/2016

L'importanza dei metaboliti batterici per la funzionalità mitocondriale e tutto ciò che ne deriva: invecchiamento, energia, malattie, obesità, malattie immunitarie e infiammatorie.

Aggiornamento 3/10/2016

L'infiammazione correlata all'obesità appare reversibile nei bambini: meglio pensarci finché si è ancora in tempo!
I bambini autistici hanno più probabilità di andare incontro a problemi di peso, a causa dei farmaci che spesso assumono.
L'importanza dei biofilm nell'antibiotico-resistenza.
I bambini obesi hanno diversi microbi intestinali, capaci di metabolizzare i carboidrati e stimolare la produzione endogena di grassi. Ecco perché dovrebbero mangiare molte più fibre, per ripristinare le corrette specie batteriche nel loro intestino.

Anche chi segue uno stile di vita perfetto può morire (relativamente) giovane: questo è dovuto ancora una volta all'epigenetica, e in particolare ai geni "clock", quelli che gestiscono i ritmi circadiani e circannuali.

Aggiornamento 7/10/2016

In uno studio (quindi da confermare con studi più grandi) un po' di proteine in più a discapito dei carboidrati e dei grassi sembrano ridurre il grasso viscerale dei neonati. Non viene specificato il tipo di carboidrati (se da fonti raffinate o integrali).
Identificati i geni che legano l'alto peso alla nascita con il rischio di malattie cardiovascolari e diabete da adulti.
Conferme sull'accorciamento dei telomeri, e quindi dell'aspettativa di vita (correlata alla salute cardiovascolare), a causa dei traumi subiti nella giovane età: bullismo ecc.

Aggiornamento 12/10/2016


Conferme sull'utilità dei probiotici associati agli antibiotici, in particolare per prevenire la diarrea spesso conseguente alla terapia.

https://www.facebook.com/trust.biologist/photos/a.138853472893936.27203.138846579561292/1145518562227417/?type=3&theater



Contrariamente a quanto pensato da qualcuno, bisogna conoscere il proprio microbiota per capire quali batteri somministrare: ecco perché i vantaggi non sono univoci ma soggettivi.
Si rischia che dopo poche settimane non vi sia più traccia di quei batteri integrati.
Alcune persone con particolari varianti geniche tendono ad avere più dipendenza dai cibi grassi, e per questo hanno più probabilità di essere sovrappeso.


Negli USA molti bambini senzatetto sono obesi. Questo può sembrare strano, ma la scarsa qualità del cibo, assenza di cibo fresco e precarietà della vita contribuiscono all'aumento di peso.

La colonizzazione con E.Coli dell'intestino del neonato riduce successivamente la tolleranza orale e apre la porta a allergie e intolleranze.

I meccanismi che legano antibiotici e alterazione del metabolismo.

I metaboliti dei nutrienti hanno forte influenza sull'epigenetica dei tumori.

Conferme sul ruolo degli spermatozoi nella trasmissione dei caratteri epigenetici.

Aggiornamento 16/10/2016


L'alterazione dei ritmi circadiani può avere effetti deleteri sulla sintesi proteica, con produzione di proteine alterate (UPR, unfolded protein response) che spalancano le porte alle malattie metaboliche.
Nei gemelli identici, quello più grasso si ammala più facilmente di diabete, mentre è molto simile il rischio di malattie cardiovascolari. Questo porta a pensare che la predisposizione genetica valga di più per queste ultime.
Le caratteristiche del genoma da cui dipende cosa si codifica.

Dando una dieta ipercalorica alle topoline, la loro prole avrà un pancreas con betacellule alterate che li predispone al diabete.
Invece nelle donne in gravidanza un'alimentazione di scarsa qualità è associata ad un peso maggiore del bambino nei primi 3 anni. Se sono obese invece i bambini possono avere alterazioni a livello di connessioni cerebrali


Aggiornamento 22/10/2016

Gli mRNA alterati possono giocare un ruolo fondamentale nella progressione del tumore, o altre malattie, inibendo o favorendo la produzione di alcune proteine.
E vengono trasmessi dai genitori alla prole. Dei "messaggi" per i figli che influenzano l'espressione genica.
Esiste una correlazione tra BMI in gravidanza e lunghezza dei telomeri, la porzione di cromosoma che protegge il DNA. Più la donna è sovrappeso, più si accorciano i telomeri e così l'aspettativa di vita del bambino, che può ridursi fino a 17 anni.

Aggiornamento 24/10/2016

Nel modello animale gli antibiotici, alterando la flora, riducono la neurogenesi e la capacità di memorizzare. Un motivo in più per reintegrare la flora.

Anche con un profilo genetico predisponente per l'obesità, solo chi ha un certo profilo microbico tenderà ad ingrassare: una volta in più viene dimostrata l'importanza del fattore ambientale su quello genetico. Mangiando bene si inibisce quindi la crescita delle specie che rilasciano fattori infiammatori e stimolanti l'obesità.

Incredibili legami tra sistema immunitario, alimentazione, metabolismo energetico, infiammazione di base ed epigenetica: ogni volta che mangiamo il sistema immunitario reagisce in base a quello che i geni possono esprimere, e questo può alimentare l'infiammazione o spegnerla.

Scoperto il meccanismo di riparazione ed elongazione dei telomeri.

Aggiornamento 2/11/2016

Secondo un nuovo studio pubblicato su Lancet più che l'uso di antibiotici a favorire l'obesità nei bambini sono le infezioni. L'ipotesi dovrà essere confermata da altri studi.
In ogni caso continuano gli studi che associano l'uso di antibiotici nell'infanzia con problemi, in questo caso comportamentali e depressivi.

Il muscolo ha una "memoria": se durante la gravidanza la mamma mangia poco e male, il bambino sarà predisposto ad avere scarsa muscolatura, se mangia troppo a malattie legate all'eccesso ponderale. Come sempre in medio stat virtus. Uno stato infiammatorio mediato da TNFalfa esacerba questa situazione e sarà un indicatore di minor longevità, attraverso la metilazione di particolari sequenze (MyoD) che appunto riducono la sintesi muscolare.


Aggiornamento 7/11/2016

Il più grande studio sulla genetica dell'obesità. La preferenza per i cibi dolci o grassi potrebbe essere scritta nei nostri geni.

I legami scoperti tra microbiota infantile e problemi cerebrali o psichiatrici nei bambini: ad esempio i probiotici prevengono i comportamenti antisociali e l'ansia, un deficit o stress in gravidanza portano a aumento della permeabilità intestinale e perdita delle specie amiche.

Aggiornamento 8/10/2016


Il fumo aumenta la probabilità di tumore non solo con mutazioni del DNA, ma anche con azione sull'epigenoma, ossia la modulazione dell'espressione genica.

Scarsi livelli di B12 in gravidanza aumentano la possibilità di diabete in età adulta, agendo probabilmente sulla metilazione del DNA.

Aggiornamento 18/11/2016

L'epigenetica sembra avere un ruolo importante nella tendenza a mettere grasso bianco o bruno.
Avere comportamenti di dipendenza dall'alcol da adolescenti porta modificazioni epigenetiche nel DNA tali da influenzare negativamente la prole, aumentando il rischio di ansia, depressione e problemi metabolici.

Aggiornamento 19/11/2016

Anche JAMA lancia l'allarme sugli interferenti endocrini. Il bisfenolo A è estremamente diabetogeno, soprattutto se si è esposti durante la vita prenatale, e agisce come attivatore dei recettori estrogenici, anche aumentando il rilascio di insulina.

Aggiornamento 21/11/2016

Un tempo si pensava "l'unico batterio buono è il batterio morto".
Oggi abbiamo capito che è giusto che i bambini, soprattutto nella "finestra di opportunità" (fino a 3 anni) abbiano contatti coi microbi per "allenare" il sistema immunitario e ridurre il rischio di tantissime malattie, asma, allergie, autoimmunità, autismo ecc.
Gli antibiotici spesso peggiorano la qualità dei microbi e sono quindi implicati in queste malattie.
I dieci modi per migliorare la flora intestinale.
La risposta ai microbi non è tuttavia scontata e varia soggettivamente.

L'importanza della segnatura epigenetica che accomuna i ragazzi autistici


Aggiornamento 23/11/2016

Siamo sempre più avanti nella mappatura epigenetica del DNA umano.

Dal post del prof Ludwig
Il rischio cardiovascolare è scritto nei geni? Un nuovo studio dimostra che uno stile di vita sano può abbattere il rischio genetico. Il rischio di malattie cardiache può essere ridotto in misura considerevole con almeno tre di questi quattro fattori: 1) non fumare; 2) mantenere un peso sano; 3) essere fisicamente attivi; e 4) avere una dieta salutare, compresi gli alimenti ad alto contenuto di grassi (ad esempio frutta secca e pesce) ed evitare i carboidrati raffinati.

Il legame tra ADHD e dieta in gravidanza con eccesso di zuccheri e grassi sembra legato a livelli eccessivi di IGF-2, che alterano la sintesi neuronale e la metilazione del DNA.

Aggiornamento 25/11/2016

Un'alimentazione povera in gravidanza può portare ad un invecchiamento precoce del cuore del bambino.

Quali sono le cause di obesità infantile, secondo Nature? Alimentazione, scarso movimento, allattamento, sonno, esposizione a certi inquinanti come perfluoroalchilati, BPA, triclosan (disinfettante) e ftalati. Gli stessi possono favorire problemi neurologici, come disturbi dell'apprendimento e autismo.

Tendi a recuperare facilmente peso dopo una dieta? dipende (anche) dai tuoi microbi intestinali

Alcuni coloranti usati dall'industria alimentare possono influenzare il sistema purinergico, dando così luogo ai deficit di attenzione e iperattività.


Il microbiota e la dieta interagiscono col DNA e la sua metilazione, la dieta occidentale blocca i vantaggi di questa interazione.


Aggiornamento 3/12/2016

Se proprio siamo costretti a prendere antibiotici, i consigli del dott Kresser per ridurre gli effetti collaterali sul microbiota: fare il pieno di probiotici (S. boulardi durante, altri mix appropriati dopo), cibi fermentati, fibre prebiotiche. Anche lo zenzero può aiutare a ridurre l'eventuale infiammazione intestinale conseguente.

La metilazione del DNA, che cambia durante il corso della vita (ad esempio può aumentare in seguito a stimoli stressanti) influenza il modo di reagire delle cellule immunitarie (macrofagi) ai grassi saturi, determinando più o meno infiammazione. Ecco perché un nutriente tranquillamente metabolizzato da giovani può essere invece pericoloso da anziani.

L'esposizione a BPA (bisfenolo A) determina una particolare metilazione nei geni che favorisce l'aumento di peso e l'insorgenza di diabete.

Il cortisolo presente nel latte materno protegge dall'obesità infantile: questo forse rappresenta un altro punto di forza rispetto ai latti formulati.
L'importanza del ruolo dell'epigenetica cresce sempre più

Per rallentare l'invecchiamento, non andate mai a letto arrabbiati: cercate di fare sempre pace prima di coricarvi.

Aggiornamento 8/12/2016

L'espressione di un gene legato all'infiammazione, THNSL2, riduce la spesa energetica e facilita l'aumento di peso. Ulteriore conferma di come il peso sia biologicamente determinato e non dipenda esclusivamente dalle calorie

I ritmi circadiani influenzano il microbiota, e così tutte le sue funzioni: detossificazione, funzione mucosale, epigenetica ed espressione dei geni. Sconvolgendoli, si sconvolge anche il metabolismo.

Aggiornamento 10/12/2016

Come fa la fibra ad aumentare la sazietà? tutti risponderanno: "riempendo lo stomaco"
E invece il meccanismo è dovuto alla sua fermentazione da parte della flora intestinale, che rilascia acidi grassi a catena corta che agiscono su un recettore. Questo recettore, una volta attivato, manda dei segnali all'ipotalamo, il centro regolatore dell'appetito e della spesa energetica, riducendo il primo e aumentando la seconda. Il tutto senza che le calorie siano coinvolte.

Ogni volta che si ha un forte stress, alcune sequenze di DNA vengono "segnate" (metilate) e la loro espressione si riduce. Una di queste è SOCS3, un gene implicato nella spesa energetica. Per questo chi subisce molti stress nella sua vita tende ad accumulare i kg e mangiare di più ed essere più motivato per i cibi spazzatura.
Quando il vostro nutrizionista vi dice che la vostra spesa è indicata in tabelle standardizzate, informatelo che quelle valgono solo in condizioni ideali.

Aggiornamento 12/12/2016

Un nuovo studio lega più che la lunghezza dei telomeri in sé il modo in cui essa cambia: se si allungano velocemente sono predittori di maggiore aspettativa di vita.
Per la prima volta dopo decenni l'aspettativa di vita, almeno negli USA, si riduce rispetto all'anno precedente. Farmaci e chirurgia non possono più stare dietro alle cattive abitudini, alimentari e sedentarietà. In prospettiva capiterà anche in Italia.
La restrizione calorica durante la vita prenatale aumenta invece il rischio di diabete di tipo 2 nella prole, e questo può verificarsi in diverse generazioni successive


Aggiornamento 16/12/2016

I consigli di Debora Rasio sugli interferenti endocrini.

Forse sarà possibile riprogrammare le cellule per farle ringiovanire.

Gli adolescenti obesi hanno un rischio molto più alto di malattie cardiache in età relativamente giovane.

L'effetto positivo della spermidina riscontrato negli animali è confermato dagli studi epidemiologici, e potrebbe funzionare anche come trattamento dell'insufficienza cardiaca e della disfunzione diastolica.



Aggiornamento 21/12/2016


Genetica ed epigenetica influenzano il successo nelle diete chetogeniche, grazie soprattutto al betaidrossibutirrato.

Uno studio sulla popolazione bengalese dà la conferma clinica di come la scarsità di nutrienti in gravidanza predisponga al diabete e all'obesità in età adulta. Questo avviene mediante inibizione dell'espressione di alcuni geni che vengono metilati.



Aggiornamento 23/12/2016

L'obesità influenza la metilazione (e quindi l'espressione) di circa 200 geni: questi stabiliscono quanto il corpo è infiammato e la sua probabilità di ammalarsi, di diabete in particolare.

Aggiornamento 27/12/2016

Per ridurre il rischio di aumento di peso nel bambino, è opportuno ridurre i grassi omega 6 durante gravidanza e allattamento. Questi sono infatti precursori di molecole che stimolano l'iperplasia del tessuto adiposo (aumento del numero di cellule), che si riflette in un più facile immagazzinamento delle calorie, in particolare durante l'infanzia.
Scoperto un nuovo meccanismo di protezione dei telomeri dallo stress ossidativo: se manca il telomero è più instabile e ci si espone a maggiore rischio di tumori, invecchiamento e tutte le malattie correlate.

Alcuni consigli per smuovere il metabolismo: sport intenso, sonno, abbastanza proteine, acqua.


Aggiornamento 2/1/2017

La dieta di tipo occidentale nelle topine gestanti induce una riduzione della spesa energetica e un ridotto consumo dei grassi come substrato energetico nella prole. I meccanismi, epigenetici e non, coinvolgono l'architettura della rete neuronale ipotalamica.

Le persone sovrappeso hanno uno splicing dei geni alterato: questo vuol dire che le proteine che producono sono completamente diverse da quelle di una persona normale, e così i loro gusti, la loro spesa energetica, i loro livelli infiammatori e immunitari, ecc.
Se uno continua a pensare che un obeso sia una persona normale con 20 o 30 kg di massa inerte in più, è indietro di 20 anni. 

Aggiornamento 8/1/2017

Il DNA mitocondriale delle persone obese è una delle cause dell'ipertensione: attiva infatti la via TGF-beta nel sistema nervoso centrale.

Alcune forme di SNP (particolari tratti di DNA) della donna in gravidanza sono associati ad un maggiore peso del bambino e ad una difficoltà a perdere i kg dopo la gravidanza.

I figli di genitori obesi sono a rischio di ritardi nello sviluppo


Aggiornamento 10/1/2017

In un modello animale e a parità di calorie, lo zucchero altera la flora intestinale predisponendo per l'aumento di peso e le alterazioni metaboliche

Aggiornamento 13/1/2017

Interessantissimo articolo su 5 varianti genetiche (ed epigenetiche) che vanno a favorire la deposizione di grasso.


Aggiornamento 18/1/2017

I danni fatti dall'uso indiscriminato di antibiotici, che provoca l'impoverimento della flora, soprattutto se non viene correttamente reintegrata. Permeabilità intestinale, allergie, scorretta risposta immunitaria

Se qualcuno non riesce a dimagrire con dieta e attività fisica, il medico gli dirà subito che non ne fa abbastanza. In realtà ci sono i fattori epigenetici che agiscono impedendo alla cellula di esprimere alcuni geni, tra cui quelli di ossidazione dei lipidi, pur facendo attività fisica.

L'infiammazione è il miglior "amico" dell'invecchiamento. Più dura, più va avanti il processo di aging, e ognuno deve trovare la dieta per sé che non lo faccia infiammare.

Per prevenire disbiosi, sarebbe opportuno mettere a contatto i bambini nati con parto cesareo con i microbi vaginali materni. Si conferma il legame tra antibiotici usati male e obesità infantile.

Aggiornamento 28/1/2017

Gli antidepressivi aumentano il rischio di malformazioni: parlatene col vostro curante se avete in programma una gravidanza

Nel modello animale, la dieta di tipo occidentale influenza l'espressione genica di alcuni enzimi a livello del tessuto adiposo: in pratica viene inibita l'espressione delle proteine che permettono l'ossidazione dei grassi.

Il microbiota subisce dei cambiamenti importanti nelle prime settimane di vita, che non sembrano legate alla modalità di parto.

I geni "clock", che regolano i ritmi circadiani e il metabolismo, sono influenzati dalle modificazioni post trascrizionali e dall'epigenetica.


Aggiornamento 2/2/2017

Troppe poche proteine in gravidanza portano alla repressione in età adulta di un importante gene


Aggiornamento 4/2/2017

I telomeri sono molto sensibili allo stress ossidativo. Telomeri più lunghi significa maggiore longevità. Quali cibi si associano al loro accorciamento? Alimenti zuccherati e carni processate, mentre frutta e verdura li proteggono

Un nuovo studio retrospettivo conferma il legame tra antibiotici, sia in fase prenatale che durante l'infanzia, e l'aumento di peso: in particolare i bambini sono più grassi a 3 anni. Si invita quindi a non farne un uso a sproposito.

I lattobacilli sembrano i migliori probiotici per dimagrire.


Aggiornamento 6/2/2017

Chi diffonde l'antibiotico-resistenza? Le mosche! Portando i batteri resistenti dalle fattorie alle persone.


Aggiornamento 14/2/2017

Gli mRNA possono saltare gli ordini tassonomici e passare da piante a funghi: non ci si stupirebbe se una cosa del genere succedesse pure tra microbi e mammiferi nel loro intestino

Il microbioma alterato può essere sia la causa che la conseguenza dell'obesità infantile o anche in età adulta

I bambini che a 9 mesi mangiano frutta e verdura hanno più probabilità di mangiarla a 6 anni. Viceversa assumendo alimenti ipercalorici (patatine e dolci) hanno un più alto consumo di questi. L'uso di latti formulati aumenta l'assunzione di bibite gassate.

Gli interventi col migliore rapporto costo-benefici per quanto riguarda la prevenzione dell'obesità: tassa sulle bibite gassate, rimozione dei sussidi per il cibo non salutare, mense scolastiche e soprattutto distributori con cibo sano

I microRNA rilasciati dal tessuto adiposo influenzano il metabolismo di tanti altri organi.

Aggiornamento 19/2/2017

Tutto ciò che mangiamo è un segnale per il nostro organismo.
Ad esempio mangiare tessuti che hanno accumulato nel tempo danni molecolari (ossia da organismi più anziani) accelera l'invecchiamento.
Questo studio rinforza l'idea dell'invecchiamento come accumulo di danni nel tempo.

Cade anche il teorema secondo cui tutto ciò che entra nello stomaco viene digerito e diventa tutto uguale.

Aggiornamento 22/2/2017

Tra gli interferenti endocrini, che predispongono per diabete e obesità, troviamo: pesticidi e erbicidi (organoclorurati persistenti, vietati in Italia), plastiche (BPA e ftalati), detergenti, ritardanti di fiamma (PBDE), ingredienti di prodotti per la cura personale (parabeni). Anche i fitoestrogeni (soia e altri legumi) possono essere problematici.
La loro azione è particolarmente dannosa se ci veniamo a contatto durante la vita intrauterina.
Agiscono in vari modi, soprattutto aumentando il numero di cellule adipose e gli equilibri endocrini.



Aggiornamento 23/2/2017

Una rassegna di meccanismi epigenetici su Nature.

Un nuovo gene, scoperto nei moscerini ma presente anche  nell'uomo, chiamato "foraging", influenza l'accumulo di grasso


Aggiornamento 25/2/2017


Perché quando c'è insulino-resistenza è così difficile dimagrire e mettere muscolo? Perché si determina un restringimento del flusso di sangue verso i muscoli. Così i nutrienti vengono diretti al tessuto adiposo e prevalentemente "messi da parte" per i momenti di difficoltà. Questo meccanismo, che ci ha permesso di sopravvivere alle carestie e all'impossibilità di procurare cibo, oggi, quando sussiste per un tempo prolungato, determina il diabete di tipo 2


I telomeri più lunghi sembrano ridurre il rischio di malattie cardiache e altre, ma aumentare quello tumorale.

Aggiornamento 27/2/2017

L'infiammazione metabolica tipica dell'obesità può iniziare già durante la vita intrauterina e continuare durante tutta la crescita, aumentando il rischio delle malattie correlate

Aggiornamento 2/3/2017

L'attivazione di alcune proteine, chiamate HSP, che rispondono allo stress, altera completamente la produzione di proteine e di energia (ATP) da parte dei mitocondri. (Anche) Per questo non possiamo considerare le persone che presentano stress cellulare al pari di persone sane: le loro vie metaboliche sono completamente alterate, e così l'utilizzo e l'ossidazione dei nutrienti

Si conferma che anche chi ha un profilo genetico sfavorevole può ridurre il suo rischio cardiovascolare con un corretto stile di vita.

Le conseguenze dell'obesità della mamma che si trasferiscono al bambino, nel breve e nel lungo termine: alterazione del metabolismo, infiammazione ecc.

Aggiornamento 5/3/2017

Un sostituto del BPA per le bottiglie in plastica, BHPF, ha ugualmente effetti estrogenici nelle topoline in gravidanza.
Si può rintracciare come metabolita nelle urine di soggetti che bevono acqua da bottiglie in plastica.
La ricerca conclude che questa sostanza alternativa al BPA non è sicura per l'uomo.

L'ipossia (scarsa ossigenazione) fetale può predisporre per infiammazione durante la vita.

Gli RNA non codificanti in realtà hanno ruoli regolatori

L'ambiente e il primo cibo "scolpiscono" il microbiota (e buona parte della salute) durante i primi mesi di vita, e rimarrà la base per gli anni a venire.

Aggiornamento 10/3/2017

I fattori ambientali (alimentazione, fumo ecc) appaiono più importanti della predisposizione genetica nella genesi del tumore intestinale.


I traumi alla testa si associano ad alterazioni nell'espressione dei geni che predispongono per problemi neurologici, autismo, Parkinson, Alzheimer, ADHD, depressione ecc

Le complicatissime relazioni tra metabolismo energetico, microbiota, epigenetica e sistema immunitario: la dieta subottimale può permanentemente alterare l'espressione dei geni.


Aggiornamento 14/3/2017


Interessante articolo sul conflitto d'interessi dei chimici dell'EFSA segnalato da Presa Diretta nella puntata sugli interferenti endocrini: viene evidenziato come queste sostanze siano molto dannose specie se assunte in gravidanza per il futuro dei figli

I figli di donne con fattori di rischio metabolici (sovrappeso, glicemia alta ecc) hanno alta probabilità di sviluppare ipertensione. Il rischio viene ridotto da alti livelli di folati durante la gravidanza.


Aggiornamento 15/3/2017


Gli stress e le avversità subiti da giovani si associano a maggior rischio di problemi metabolici come il diabete e tutto ciò che lo accompagna (pressione alta, dislipidemia ecc)

Aggiornamento 17/3/2017

La supplementazione con vitamine del gruppo B attenua i danni causati dall'inquinamento atmosferico, in particolare quelli che agiscono sull'espressione del genoma (epigenetica)



Aggiornamento 27/3/2017

Sembra che il parto cesareo influisca in maniera negativa meno di quanto si pensasse sul microbiota intestinale, e che la riorganizzazione avvenga a livello dei diversi organi indipendentemente dal tipo di parto

Come lo splicing (processamento) dell'mRNA influenza salute e malattia

Nel modello animale, la dieta occidentale in gravidanza predispone per l'infiammazione delle vie aeree

Aggiornamento 2/4/2017

Autismo, microbiota, cibo, epigenetica e disfunzioni immunitarie

La glicemia alta in gravidanza aumenta il rischio di dismetabolismo nella prole (obesità, pressione alta e iperglicemia)


Aggiornamento 8/4/2017

L'utilizzo di alcolici in maniera compulsiva anche prima della gravidanza predispone la prole per il diabete

Esistono 79 sindromi genetiche di obesità, alcune delle quali non ancora ben caratterizzate
I telomeri corti aumentano il rischio cardiovascolare perché riducono la capacità rigenerativa, ma forse riducono quello tumorale proprio perché riducono la proliferazione.

Aggiornamento 10/4/2017

Un genitore fumatore, anche al di fuori della gravidanza, altera le sue cellule riproduttive in modo da predisporre la prole per i tumori, in particolare la leucemia infantile

Come il microbiota influenza molti aspetti della salute, a partire dalla prima infanzia: fattori materni e ambientali possono alterarlo spalancando le porte alle malattie

Aggiornamento 13/4/2017

Volete ringiovanire? Potete provare a trapiantarvi il microbiota :poop: di un giovane. Almeno nei pesci funziona. 
Un'altra prova di come il nostro intestino perda diversità e complessità batterica andando avanti con gli anni. 


Un metodo più semplice è quello di assumere sempre cibi vegetali che nutrono i microbi e rinnovarli con probiotici idonei

La dieta western "programma" le vie metaboliche durante la gravidanza, in modo da predisporre per le alterazioni tipiche del diabete negli anni successivi.


Aggiornamento 16/4/2017

Gli antibiotici in tenera età modificano il microbiota e così il comportamento dei topi.
Aggiornamento 17/4/2017
Come i cortisonici intervengono direttamente per far aumentare il grasso corporeo, agendo sui circuiti di regolazione del peso, e i modi per ridurre il cortisolo plasmatico

Aggiornamento 21/4/2017

La presenza di un animale domestico nei primi mesi di vita riduce il rischio di allergie e obesità. Questo perché aumenta l'esposizione a importanti famiglie di batteri, Ruminococci e Oscillospira, che "allenano" il sistema immunitario. Anche il rischio di polmonite sembra abbassarsi.

Dare una dieta obesogenica a un topo figlio di madre obesa altera l'espressione di una proteina (IRS-1) fondamentale per la sensibilità insulinica e predispone per l'obesità
L'efficienza e la funzionalità biochimica (quindi anche l'ossidazione dei grassi) dei muscoli scheletrici si ereditano in modo epigenetico

Aggiornamento 29/4/2017

In un modello animale, l'uso di antibiotici nell'infanzia aumenta il rischio di malattie infiammatorie, riducendo la varietà batterica. L'effetto viene annullato se viene ripristinata la flora. Utilizzate sempre i probiotici in seguito a cure antibiotiche. Questo è confermato anche da osservazioni sull'uomo.

Gli eventi avversi durante l'infanzia aumentano il rischio di sovrappeso in età adulta.

Aggiornamento 1/5/2017
I principali stimolatori dell'invecchiamento sono l'infiammazione, la flora alterata e la permeabilità intestinale.
Queste condizioni tendono a peggiorare con l'età, creando un circolo vizioso, ma si possono gestire utilizzando cibo vero ed evitando quello industriale.

La sedentarietà si associa a telomeri più corti e invecchiamento.

Aggiornamento 5/5/2017

L'autismo come effetto di infiammazione, anche da cibo, istamina, autoimmunità, neurotossicità e distruzione della barriera ematoencefalica.

Il peso alla nascita troppo alto o troppo basso si associa a fegato grasso, mentre quello alto non si associa a ADHD

Aggiornamento 9/5/2017

Nel modello animale, l'uso di antibiotici nei primi periodi di vita sconvolge il microbiota e porta ad una risposta stressogena che altera il sistema immunitario e predispone per le malattie intestinali.

Nel modello animale la memoria epigenetica è stata ereditata in almeno 14 generazioni

L'allattamento al seno per lungo tempo non è risultato protettivo dall'obesità a 16 anni in uno studio bielorusso

Sempre più prove sulla predisposizione all'obesità o altre malattie data dagli antibiotici in gravidanza o nel primo periodo di vita.

Aggiornamento 12/5/2017

L'esposizione a HFCS (fruttosio) in gravidanza aumenta il rischio di fegato grasso e obesità nella prole

Si delineano nuovi legami tra  obesità ed epigenetica

Alcuni antibiotici sembrano aumentare il rischio di aborto.

Aggiornamento 19/5/2017


Nel modello animale flora e regolazione dei ritmi circadiani interagiscono per influenzare il metabolismo.

Aggiornamento 21/5/2017
L'esposizione agli ftalati, sostanze che si trovano nella plastica e che passano nel ciboaumenta il rischio di allergie, e questo rischio viene tramandato nelle generazioni

Aggiornamento 28/5/2017

L'uso ripetuto di antibiotici è associato a incrementato rischio di carcinoma del colon.

Aggiornamento 3/6/2017

Gli eventi acuti di stress portano ad aumento della permeabilità intestinale e del microbiota, con conseguente alterazione del metabolismo e dei metaboliti che entrano in circolo, spalancando le porte alle malattie.


Aggiornamento 3/6/2017

Sei in gravidanza e fumi "poco"? Bastano 10 sigarette in 9 mesi per aumentare il rischio di effetti negativi (alterazione delle capacità cognitive, mnemoniche ecc)

Aggiornamento 24/6/2017

La meditazione riduce l'attivazione dei geni correlati con l'infiammazione e lo stress

Si confermano i legami tra interferenti endocrini e diabete, aumento di peso, infertilità, tumori, problemi tiroidei e neurologici,
Le sostanze pericolose non sono solo quelle artificiali (pesticidi, BPA, conservanti dei cosmetici, ritardanti di fiamma, ftalati), ma anche alcune provenienti dalla natura, come la genisteina della soia e il resveratrolo (nonostante i loro effetti talvolta benefici), le micotossine, il fumo di tabacco.

I periodi più critici sono la gravidanza e i primi mesi di vita, nei quali è consigliabile mangiare in prevalenza cibi biologici. Evitare inoltre i lo scatolame ed evitare di scaldare la plastica nel microonde. Anche il contatto con vernici e insetticidi va evitato.

Aggiornamento 26/6/2017


L'altezza è considerata un fattore di rischio tumorale. Questo perché le persone più alte hanno più cellule e più ormoni correlati con la crescita e la proliferazione cellulare, e questi sono ovviamente proporzionali anche alla disponibilità di cibo, e in particolare proteine.

Aggiornamento 6/7/2017


Anche JAMA, giornale dei medici americani, ribadisce che non esistono quantità di alcol sicure in gravidanza.


Aggiornamento 10/7/2017

Una gravidanza ricca di cereali raffinati si associa a maggior rischio di obesità all'età di 7 anni.

Una dieta ricca in cibo spazzatura (high fat diet) programma il metabolismo in modo da far ingrassare, riducendo la spesa energetica e aumentando l'appetito in un modello animale (scimmia), agendo sull'ipotalamo.

Ultimamente si consiglia di vivere in ambienti non troppo puliti perché si possono favorire alcune malattie, come quelle autoimmuni. Però in un modello in vitro, l'estrazione di sostanze dalla polvere casalinga favorisce la proliferazione e la maturazione delle cellule adipose. Questo non è tuttavia dovuto alla "sporcizia" in sé, ma alle sostanze chimiche che si accumulano in essa (interferenti endocrini, plastificanti, pesticidi ecc) che stimolano l'accumulo di grasso, in particolare se ne veniamo a contatto in gravidanza o primi anni di vita

L'altezza si conferma un fattore di rischio per minore salute in vecchiaia.

Il gene FTO è conosciuto per aumentare il rischio di obesità. Livelli più alti di vitamina D riducono questo rischio.

Conferme sulla relazione tra traumi infantili e alterazioni del sistema immunitario.

Aggiornamento 18/7/2017


Gli anni in sovrappeso si associano a più alta probabilità di problemi di salute, come se il grasso in eccesso fosse uno stress per l'organismo. In pratica prima si diventa sovrappeso, più salgono i rischi cardiovascolari, tumorali ecc.

Il sovrappeso materno durante la gravidanza aumenta il rischio di malformazioni congenite, a molti organi



Aggiornamento 20/7/2017

Esiste una "memoria epigenetica muscolare", che è la capacità di rispondere agli stimoli esterni. Penuria di nutrienti in gravidanza o infanzia pregiudicano la massa muscolare, anche attraverso le generazioni.
Inoltre cambia anche la capacità ossidativa dei muscoli: la perdita di mitocondri (corrispondente all'invecchiamento) è legata alle malattie, stress, infiammazione.
Inoltre non solo la quantità di massa magra influenza il consumo (soprattutto quello basale, cioè a riposo) ma anche la sua "qualità": per questo è impossibile stabilire con esattezza il consumo calorico di una persona.

Aggiornamento 21/7/2017


Per prevenire ipertensione e malattie renali è necessario avere un'alimentazione con le giuste proteine sia in gravidanza che nel primo periodo di vita. Basso peso alla nascita e nascita prematura aumentano il rischio.

I ribosomi, le nostre fabbriche di proteine, differiscono tra loro e possono portare a difetti nelle proteine



Aggiornamento 3/8/2017

Alcune cellule immunitarie sembrano mantenere la memoria del peso, favorendo, almeno nei topi, il recupero dopo il dimagrimento

Come mai dopo un episodio spiacevole diventiamo più ansiosi? Perché le nostre esperienze cambiano l'espressione del DNA (aumenta l'espressione di geni correlati con l'ansia), e queste modifiche vengono anche ereditate dalla prole. Si tratta di un meccanismo evoluzionistico

Aggiornamento 5/8/2017

Assumere bibite gassate in gravidanza aumenta il rischio di sovrappeso nella prole.


Aggiornamento 15/8/2017

In un modello animale, somministrando omega 3 freschi alle topoline gravide si previene il diabete nella prole, ma somministrando omega 3 ossidati si ha il 30% di mortalità in più


Aggiornamento 28/8/2017

Nelle scimmie, la somministrazione di cibo spazzatura (soprattutto grasso) in gravidanza predispone per le malattie mentali nella prole impattando sul sistema serotoninergico

Un pensiero del dott. Giordano:
Dispiaceri, invecchiamento e telomeri. Le madri di bambini affetti di malattie croniche sono sottoposte a uno stress enorme. Stanche e stressate: careworn, si dice in inglese, logorate dalle preoccupazioni ma anche dalla cura. È stato ampiamente provato che più sono stressate più hanno i telomeri corti. Si è tra l'altro visto che più sono gli anni trascorsi dal momento della diagnosi fatta al figlio e più corti sono i telomeri. 
Lo stress cronico, forte è una delle principali cause del processo di invecchiamento al livello basilare della cellula. 
Secondo alcune ricerche, i cambiamenti di stile di vita possono modificare la manutenzione dei telomeri e della telomerasi con un effetto che si può osservare a tre-quattro settimane dall'inizio della nuova abitudine. 
Come ha detto Ralph Waldo Emerson, non si deve essere timidi o schizzinosi nelle proprie azioni. La vita è tutta un esperimento. Più si sperimenta, meglio è.

Aggiornamento 4/9/2017

Gli eventi  stressanti  nei bambini aumentano il rischio di obesità, alterando vie comportamentali e fisiologiche, aumentando il cortisolo e riducendo la leptina

Aggiornamento 14/9/2017

Analizzato l'epigenoma nell'obesità: molte persone hanno dei geni inibiti e altri sovraespressi, correlati con la spesa energetica, con l'orologio biologico e col BMI dei genitori.

Tra le probabili cause di autismo (e altri disturbi comportamentali e dello sviluppo), le infezioni contratte durante la gravidanza con conseguente alterazione del microbiota e delle connessioni neuronali


Aggiornamento 14/9/2017

Esistono prove sufficienti per collegare i ritardanti di fiamma e la loro esposizione in gravidanza a una riduzione del quoziente intellettivo nel bambino. Con i pesticidi formano un cocktail sinergico, ossia gli effetti vengono amplificati. Il collegamento con l'ADHD è probabile ma non sicuro

Aggiornamento 25/9/2017

La restrizione calorica è in grado di ripristinare i ritmi circadiani e le vie metaboliche. Le cellule staminali "anziane" devono essere riprogrammate

Andando avanti con l'età spesso si riduce il numero di bifidobatteri, anaerobi obbligati che una volta persi non possono essere recuperati se non con l'integrazione


"È probabile che i telomeri più lunghi aumentino il rischio per diversi tumori, ma riducono il rischio per alcune malattie non neoplastiche, incluse le malattie cardiovascolari"

A seconda della disponibilità di nutrienti (e altre condizioni ambientali) gli ormoni con funzione di fattori di crescita IGF influenzano la fisiologia della placenta e la crescita fetale.

Il diabete gestazionale si conferma un fattore di rischio per autismo e altri problemi mentali.


Aggiornamento 29/9/2017


Lo stress durante la gravidanza programma la vita futura del bambino: in particolare l'eccesso di catecolamine circolanti (adrenalina che segnala stress) influisce sulla maturazione delle betacellule pancreatiche. Inoltre una dieta povera di alcuni nutrienti, come i precursori dell'ossido nitrico (NO) riduce il flusso di sangue placentare e quindi di nutrienti. Il succo di bietola e i vegetali a foglia prevengono questa situazione
La dieta ha la stessa capillare importanza, anche del papà


Aggiornamento 10/10/2017

Spesso si vede le persone sovrappeso come prive di volontà, ma non sempre è così semplice, e possono concorrere fattori metabolici .
"Purtroppo, le persone obese sono spesso criticate, ed è una credenza comune che la ragione dell'obesità sia una mancanza di autocontrollo e disciplina", commenta Wölnerhanssern, autore dello studio. Tuttavia, non c'è dubbio che i fattori metabolici stiano giocando una parte importante. Lo studio mostra che esistono differenze strutturali tra le persone magre e obese, che possono spiegare la mancanza di sazietà nell'obesità. Non posseggono cellule che stimolano la sazietà.
Per questo non riescono a mangiare meno, in particolare nel lungo periodo.

La risposta UPR è probabilmente una causa e non una conseguenza delle alterazioni metaboliche

La supplementazione con folati in gravidanza sembra ridurre anche il rischio di autismo collegato con l'esposizione a pesticidi

Aggiornamento 11/10/2017

23andme appare un buon test genetico, ancora controverso però approvato per alcuni casi dall'FDA

Tutta la letteratura di Nature sugli interferenti endocrini: "Esistono dati convincenti, non solo nei roditori ma anche nell'uomo, per affermare che alcuni comuni MDC (alteratori del metabolismo) alterano l'omeostasi energetica distruggendo vie biochimiche, metaboliche e segnali ormonali che agiscono simultaneamente su molti tipi di cellule. Queste prove dovrebbero essere sufficienti per avviare politiche sanitarie pubbliche ridurre l'esposizione umana agli EDC (interferenti endocrini)".


Aggiornamento 15/10/2017

Il fluoro nell'alimentazione materna sembra associato con ridotto QI nel bambino in uno studio. Questo risultato va confermato da altri studi.

Un importante studio dimostra che le infezioni in gravidanza possono alterare il microbiota e la risposta immunitaria, spostandola verso quella Th-17, e alterare lo sviluppo cerebrale, aumentando il rischio di autismo.
probiotici possono ridurre questo rischio

Aggiornamento 21/10/2017

Una miscela probiotica di lattobacilli (Lacidofil, L rhamnosus ed Helveticussi è dimostrata efficace nel modello animale nel prevenire i problemi da stress generazionali

Dare vitamina D durante la gravidanza influenza positivamente il metabolismo anche a 3 anni dalla nascita.

Aggiornamento 27/10/2017

Le complicate "convergenze" tra genetica, epigenetica, microbiota e comportamenti ambientali che vano a determinare la composizione corporea.

La genetica decide se uno metabolizza velocemente o no la caffeina, e in questo modo può sapere quanti caffè possono fargli male

Aggiornamento 4/11/2017

Le persone sottoposte a stress, e ancora peggio a traumi, possono sviluppare il PTSD (post traumatic stress disorder), una condizione legata ad infiammazione e alterazioni immunitarie. Esiste un forte legame tra questa condizione e malattie croniche intestinali e autoimmuni. Vi è un'alterazione organica (l'amigdala, il centro della paura, è iperattiva) e del microbiota, con una riduzione di Actinobacteria,  Lentisphaerae e Verrucomicrobia.
Si sta cercando di capire se il L. reuteri o altri possano ridurre i sintomi dell'ansia

La terapia fagica come lotta alla resistenza agli antibiotici

Aggiornamento 6/11/2017

Il mercurio è un importante fattore eziologico nell'autismo, soprattutto in gravidanza. Difetti nella detossificazione corporea possono aumentare il rischio

Gli antibiotici possono favorire la sintesi di una tossina batterica prodotta da Klebsiella, un motivo in più per prendere i probiotici

Aggiornamento 11/11/2017

Nel modello animale, l'esposizione a livelli di BPA ritenuti sicuri influenza negativamente lo sviluppo fetale.
"Arambula e Patisaul hanno scoperto che l'esposizione prenatale al BPA, anche ai livelli bassi, ha modificato l'espressione di numerosi recettori ormonali, inclusi quelli per androgeni, estrogeni, ossitocina e vasopressina nell'amigdala dei neonati, una struttura del cervello coinvolta in un'ampia gamma di comportamenti, stress ed emozioni .
L'ossitocina, ad esempio, è importante per l'affiliazione e l'accoppiamento, mentre la vasopressina è coinvolta nelle reazioni allo stress. Le modifiche variano a seconda del sesso del neonato e della quantità a cui è esposto. Significativamente, si sono anche trovati alterati i geni critici per la trasmissione sinaptica e il neurosviluppo, con le femmine che sembrano essere più sensibili dei maschi. "In modo univoco, abbiamo scoperto che l'esposizione prenatale a bassi livello di BPA può cambiare i livelli di espressione dei recettori per gli androgeni nell'amigdala", spiega Arambula. "Nell'uomo, questo gene è importante per formare le differenze tra i cervelli di maschi e femmine".
Gli esperimenti sono stati concepiti e condotti in modo specifico per fornire alla FDA i dati che potrebbero utilizzare per prendere decisioni sui rischi per la salute umana. "Nel nostro lavoro precedente, abbiamo trovato cambiamenti simili in altre regioni del cervello tra cui l'ipotalamo e l'ippocampo" dice Patisaul. "C'è ora una ricchezza di dati che dimostrano che il BPA può alterare il neurosviluppo. Non c'è dubbio che l'esposizione prenatale al BPA a livelli attualmente considerati sicuri per l'uomo colpisce l'espressione genica nel cervello del roditore in via di sviluppo, suggerendo che ciò che riteniamo "sicuro" per i cervelli umani dovrebbe essere riesaminato ".

Aggiornamento 16/11/2017

"Il basso stato socio-economico è ripetutamente stato indicato come un fattore di rischio per numerosi condizioni metaboliche, compresa l'obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Mentre decenni fa l'obesità era un problema che riguardava le persone ricche, oggi colpisce le fasce più deboli economicamente perché utilizzano maggiormente cibi ad alta densità energetica ma bassa nutrizionale, e che contengono emulsionanti o altre sostanze capaci di peggiorare lo stato del microbiota.

La somministrazione di antibiotici nei primi   anni di vita è stata ripetutamente associata all'obesità infantile, e l'esposizione agli antibiotici materni durante la gravidanza è stata associata con basso peso alla nascita, che può essere un fattore di rischio per l'obesità. È importante notare che queste alterazioni potrebbero essere più comuni tra le popolazioni a basso reddito a causa della minore prevalenza dell'allattamento al seno, l'uso improprio di antibiotici e pratiche guidate dalla povertà come la condivisione di farmaci, anche se più studi epidemiologici sull'abuso di gli antibiotici sarebbero necessari".


Aggiornamento 17/11/2017

Si conferma urgente il problema dell'industria alimentare, in particolare allevamenti, nella creazione di resistenza antibiotica

Pur non essendoci piena evidenza dei vantaggi dell'allattamento al seno, è una pratica che non dà problemi e può essere raccomandata.

Aggiornamento 21/11/2017

Ѐ stata individuata una variante genica che fa sì che i GLUT4, i trasportatori del glucosio all'interno delle cellule e in particolare dell'adipocita, che agiscono sotto il controllo dell'insulina, siano molto più attivi. Chi ha questa variante tende a ingrassare in qualsiasi condizione, in particolare quando sale la glicemia: il glucosio entra più velocemente del normale, e l'adipocita più che raddoppia le sue dimensioni.

"L'obesità è spesso attribuita ad una semplice equazione: le persone mangiano troppo e si esercitano troppo poco. Ma sta crescendo la prova che almeno parte dell'aumento di peso che affligge gli uomini moderni è predeterminato Quando all'equazione viene aggiunto un metabolismo rallentato dall'invecchiamento o una dieta ricca di grassi, l'obesità diventa quasi inevitabile".

Gli stress infantili come abusi e parenti psicopatici si confermano aumentare il rischio di diabete in età adulta.

Ѐ ormai conclamato che la depressione o altri disturbi psicologici hanno una base infiammatoria. Ad esempio è stato evidenziato che lo stress sociale (bullismo) subito da giovani aumenta la permeabilità di sostanze infiammatorie (IL-6) che aumentano il rischio di depressione. E il cibo può esacerbare questo collegamento

Aggiornamento 23/11/2017

Esistono almeno 3 tipi di ADHD, è chiaro che non tutte possono essere approcciate alla stessa maniera

I telomeri sono considerati un marker di invecchiamento cellulare: più sono corti, più la cellula è vecchia, stressata e malfunzionante.

Gli alimenti vegetali, con la loro ricchezza in antiossidanti, sono associati a maggiore lunghezza, così come i grassi omega 3, mentre i grassi saturi delle carni, lo zucchero e i cereali raffinati li accorciano. Alcol e latticini hanno dato risultati contrastanti
Aggiornamento 26/11/2017

Forse si è scoperto perché l'autismo si trova molto più nei maschi che nelle femmine, o almeno una delle tante cause di questa malattia multifattoriale.
La colpa potrebbe essere del mercurio, che inattiva un enzima (chiamato PON1) capace di detossificare il corpo, in particolare dai pesticidi organofosfati. Però questa inattivazione è stata osservata solo nei maschi. Le femmine mantengono la capacità di liberarsi dei pesticidi e si ammalano meno.
Aggiornamento 27/11/2017

Importanti interazioni tra modifiche al DNA (epigenetica) e microbiota. I batteri "parlano" col nostro DNA e ne influenzano l'espressione.

Aggiornamento 29/11/2017

Cosa succede se un topo giovane riceve i microbi intestinali di un topo anziano? Improvvisamente si ammala delle malattie tipiche del topo anziano, quelle legate all'infiammazione ("inflammaging"). Ecco perché è importante mantenere un microbiota giovane con fibra e alimenti fermentati

Gli studi sugli evacuati della 2^ guerra mondiale confermano che la malattia psichiatrica può essere ereditata attraverso le generazioni

Aggiornamento 6/12/2017

Prendere antibiotici in gravidanza, nel modello animale, altera il microbiota e facilita l'insorgenza della colite.


Aggiornamento 7/12/2017
"L'obesità è un problema che va al di là di quello che mettiamo nel piatto, non è solo un problema di bilancio calorico.
Gli alimenti influenzano la neurogenesi anche nelle zone che influenzano il metabolismo. Così un'alimentazione ricca di prodotti raffinati riduce le calorie ossidate.
La sedentarietà riduce le calorie ossidate anche da fermi.
Alcuni farmaci, stress, mancanza di sonno e alterazioni del microbiota influenzano l'aumento di peso, anche a parità di calorie introdotte. Anche la predisposizione genetica gioca un ruolo, ma può essere contrastata con un corretto stile di vita"

Aggiornamento 8/12/2017

L'infiammazione influenza l'organizzazione della cromatina, la struttura che contiene i cormosomi e quindi il DNA.
Un'infiammazione duratura determina quindi l'espressione dei geni implicati nel mantenimento di questa condizione e sopprime quella dei geni che ci proteggono dai tumori (oncosoppressori), determinando effetti a livello cellulare e sistemico
Aggiornamento 10/12/2017


Nel modello animale i traumi cerebrali cambiano l'intestino, i suoi microbi e la risposta immunitaria
Un microbiota polmonare alterato spiega perché persone che non fumano si possono ammalare di tumore ai polmoni
Numerosi farmaci, oltre agli antibiotici, hanno un notevole impatto sull'architettura generale del microbioma intestinale: PPI (antiacidi), metformina, FANS, oppioidi e antipsicotici sono associati ad aumenti nei membri della classe Gammaproteobacteria (inclusi Enterobacter, Escherichia, Klebsiella e Citrobacter), o membri della famiglia Enterococcaceae, che sono spesso patogeni isolati da infezioni del sangue di malati.

Anche il trattamento con antipsicotici, di solito associato ad un aumento dell'indice di massa corporea, è caratterizzato da una diminuzione del rapporto tra  Bacteroidetes e Firmicutes nel microbioma intestinale, simile alle tendenze osservate nei pazienti obesi.

Aggiornamento 13/12/2017

Nel modello animale lo stress nell'infanzia aumenta il rischio di malattia cardiaca alterando la risposta immunitaria renale.

"Una dieta contenente grassi e carboidrati di alta qualità (cioè bassa in acidi grassi trans, ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi e con un basso indice e carico glicemico) piuttosto che grassi e carboidrati di bassa qualità è più importante della relativa quantità di questi nutrienti per la prevenzione del diabete di tipo 2"
"Nei paesi asiatici, come la Cina e la Corea del Sud, si è verificata una rapida transizione nutrizionale negli ultimi due o tre decenni che è stata caratterizzata dall'aumento dell'apporto di energia dagli zuccheri, dai prodotti animali e cereali raffinati e consumo ridotto di cereali, ed essa è uno dei maggiori responsabili dell'epidemia di diabete.
Anche la restrizione del cibo, ossia la malnutrizione per difetto (ad esempio, esposizione alla carestia) durante la prima infanzia potrebbe aumentare il rischio di diabete nei decenni successivi".

Aggiornamento 23/12/2017

Libero arbitrio? Forse.... (scritto da Andrea Luchi)
Siete una donna e amate vestire bene, avere tante amiche, mostrarvi, rispettando sempre le regole?
Siete un uomo e vestite solitamente trasandato, pochi amici, tendenzialmente riservato, poco rispettoso delle regole e poco propenso a spaventarvi in situazioni pericolose?

Potreste essere stati infettati da questo parassita, il Toxoplasma, infezione tipicamente trasmessa dai gatti.
Il Toxoplasma per completare il suo ciclo vitale deve ritornare al gatto. Per questo il parassita modifica il comportamento del topo infettato in modo da fargli perdere la paura del gatto ed essere più facile preda del medesimo. Si chiama “fatal feline attraction”. L’odore del gatto attrae il topo infettato che diventa più facile preda. 
Recentissimi studi dicono che anche noi possiamo essere soggetti se infettati alla fatal feline attraction.

Noi non possiamo essere mangiati dal gatto, ma se siamo infettati il Toxoplasma modifica comunque il nostro atteggiamento perché agisce sul comportamento di certi geni. La risposta dei geni nei due sessi porta alle cose che citavo prima. Molto diverse all’apparenza ma che hanno alla base un lieve aumento dell’ansia che negli uomini e nelle donne si manifesta in modo diverso
Non solo, é dimostrato che i soggetti affetti dal Toxoplasma hanno una probabilità del doppio superiore di avere incidenti stradali (sprezzo del pericolo?).
Non solo, le donne trovano più attraenti gli uomini infetti (aumento del testosterone nei maschi infetti?)
Non solo, la schizofrenia ha cominciato a diffondersi rapidamente solo quando nel 700 le persone hanno cominciato a circondarsi di gatti...e si sa oggi che il Toxoplasma ha moltissimo a che fare con la schizofrenia...

L'accorciamento della vita sembra essere il prezzo da pagare per la gestione dello stress (e dell'infiammazione), un meccanismo conservato negli animali.

Il consumo di fruttosio da fonti raffinate (bibite gassate, succhi di frutta ecc) in gravidanza è associato con il rischio di asma nei bambini. Sebbene lo studio sia osservazionale e non possa stabilire un legame causa-effetto certo, si nota che, oltre all'aumento di adiposità, l'effetto non sembra legato all'aumento delle citochine infiammatorie, ma probabilmente ad una alterazione innata dell'infiammazione basale del tessuto polmonare.

Aggiornamento 28/12/2017

L'intelligenza e le capacità cognitive dei bambini appaiono legate alla complessità e alla varietà dei batteri intestinali

Aggiornamento 30/12/2017

Le donne che assumono farmaci per l'epilessia hanno aumentato rischio di figli con tratti autistici. Il rischio viene ridotto dall'integrazione con folati.

Batteriocine (molecole rilasciate dai batteri per evitare la crescita delle specie nemiche) e terapia fagica (virus che attaccano i batteri) saranno indispensabili per contrastare l'antibiotico-resistenza.

Aggiornamento 5/1/2018

Il prof Ludwig scrive un articolo in cui ammette la difficoltà nel dimostrare pienamente il modello carboidrati-insulina nell'obesità, ma contemporaneamente fa uno studio in cui mette in evidenza che i valori più alti di insulina sono legati a maggior BMI da adulto, con una metodica ritenuta sicura (randomizzazione mendeliana).

La metilazione del gene di LPL ne influenza l'espressione. Se il gene è fortemente metilato, non viene fabbricata la proteina corrispondente, e i trigliceridi rimangono nel sangue. Questo caratterizza le persone con sindrome metabolica.
Livelli di vitamina D più alti sono associati con telomeri più lunghi. Questo potrebbe essere un meccanismo di difesa contro i tumori, sebbene sia solo un'ipotesi.

Aggiornamento 6/1/2017


Le donne che utilizzano integrazione di folati e multivitaminici prima e durante la gravidanza hanno ridotto rischio di prole con disturbi dello spettro autistico. Questo avviene probabilmente tramite meccanismi epigenetici (metilazione corretta del DNA)

Lo stato dell'arte dei rapporti tra microbiota e malattie infiammatorie.

Aggiornamento 16/1/2018

Ѐ molto importante per i bambini vivere in un ambiente a contatto con la natura, che non sia sterile, perché nei primi anni di vita il loro sistema immunitario impara le funzioni di tolleranza verso i microbi. Se il bambino nascesse con il sistema immunitario di un adulto, contrarrebbe subito malattie autoimmuni. L'uso di antibiotici senza reimpianto della flora può aumentare il rischio di malattie autoimmuni

Aggiornamento 19/1/2018

Un'alimentazione sana e attività fisica si confermano più forti della predisposizione genetica nei confronti dei kg di troppo. Non ci sono scuse

Allattare i figli il più possibile (un anno almeno) dimezza  il rischio di diabete di tipo 2 nella prole

Aggiornamento 22/1/2018
La colina nel terzo trimestre di gravidanza migliora le capacità cognitive del bambino. Via libera alle uova cotte!
Aggiornamento 24/1/2018
L'ordine con cui i batteri colonizzano l'intestino influenza la salute
Aggiornamento 29/1/2018
In uno studio piccolo ma significativo la supplementazione con probiotici in gravidanza e allattamento ha modificato favorevolmente l'espressione dei geni correlati con l'obesità nel bambino

Aggiornamento 7/2/2018


B. fragilis e E. coli sono 2 batteri che normalmente abitano l'intestino. Quando formano delle forme di resistenza (biofilm) o proliferano eccessivamente possono rilasciare delle tossine che aumentano il rischio di tumore al colon

Aggiornamento 17/2/2018

Il modello stocastico come essenziale per la gestione della salute e della composizione corporea

Aggiornamento 21/2/2018

L'inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta incidono negativamente sullo sviluppo cerebrale del nascituro

Aggiornamento 6/3/2018


Il microbiota di una persona sembra legato più a fattori ambientali (dieta) che genetici (ereditari). Inoltre sembra che molte persone abbiano una "resistenza" al cambiamento, anche in caso di somministrazione di antibiotici o altri perturbatori (probiotici), per cui il microbiota "basale" non riesca a cambiare


Aggiornamento 8/3/2018

Tanti collegamenti tra microbiota alterato e malattie: in particolare gli autistici hanno eccesso di clostridi e riduzione di bifidi

Il gene FTO mutato aumenta il rischio di obesità. Un introito proteico maggiore sembra ridurre questo rischio

Forti legami tra metilazione e tumori, ma è ancora difficile utilizzare i test

Aggiornamento 13/3/2018

I bambini nati da mamme sovrappeso tendono a sviluppare il fegato grasso già nella vita intrauterina

L'alimentazione in gravidanza si conferma influenzare il rischio di malattia nella prole.
In particolare gli omega 3 riducono il rischio di allergie e i probiotici quello di eczema (dermatite)

Aggiornamento 23/3/2018

I telomeri lunghi possono predisporre al cancro perché aumentano i cicli di divisione

Aggiornamento 8/4/2018

Nei ratti la vitamina D bassa in gravidanza altera un gene (Panx1) nella prole che così avrà tendenza all'ipertensione

L'utilizzo di antibiotici e antiacidi nei primi 6 mesi di vita aumenta il rischio di allergie. I ricercatori concludono che questi farmaci "dovrebbero essere usati durante l'infanzia solo in situazioni di evidente beneficio clinico"

Aggiornamento 10/4/2018


Una delle cause delle malattie autoimmuni sono i biofilm, forme di resistenza batteriche/fungine (candida) che non vengono colpite dai farmaci (antibiotici e antimicotici)

Aggiornamento 12/4/2018

"L'obesità come una malattia, e non come un comportamento"

"I fattori che influenzano il peso corporeo (e anche l'equilibrio energetico di un dato individuo che porta all'obesità, con conseguente stabilizzazione del peso), sono determinati da una vasta serie di interazioni complesse attraverso le predisposizioni ambientali, di vita e individuali che includono la genetica, l'epigenetica, gli assetti ormonali, lo stress, il microbiota, gli eventi della prima infanzia.
Le strategie più efficaci per prevenire e trattare l'obesità sono approcci basati sull'evidenza che riconoscono l'eterogeneità nell'obesità e le sue complicanze e la variabilità interindividuale nella risposta al trattamento/intervento. Programmi graduali che sono adattati individualmente e combinano i cambiamenti dello stile di vita (ad esempio, dieta, attività fisica, sonno, riduzione dello stress e fattori scatenanti ambientali), i farmaci e la chirurgia hanno dimostrato di essere più efficaci nel promuovere la perdita di peso e il successivo mantenimento del peso".

Aggiornamento 13/4/2018

I biofilm sono aggregati di batteri e/o funghi che si formano nel corpo, e sono forme di resistenza di queste specie, che non rispondono ad antibiotici, antimicotici ecc. Possono essere responsabili di autoimmunità, malattie infiammatorie, infezioni ricorrenti.
Chris Kresser L.Ac​ spiega perché è difficile per la medicina diagnosticarli 
"Innanzitutto, i batteri all'interno del biofilm sono nascosti nella matrice. Pertanto, i tamponi e le colture spesso si rivelano negativi. I campioni di feci di solito non contengono nemmeno i batteri del biofilm.
In secondo luogo, i campioni di biofilm all'interno del tratto GI sono difficili da ottenere. La procedura richiederebbe un endoscopio invasivo e la pre-conoscenza di dove si trova il biofilm. Inoltre, non esiste alcuna procedura corrente per rimuovere il biofilm dal rivestimento del tratto gastrointestinale.
In terzo luogo, i batteri del biofilm non sono facilmente coltivabili. Pertanto, anche se si è in grado di ottenere un campione, può nuovamente risultare negativo a causa del ridotto fabbisogno di nutrienti adattato dai microbi, rendendo nulle le normali tecniche di coltura.
In quarto luogo, i biofilm potrebbero anche avere un ruolo nell'intestino sano, rendendo difficile distinguere tra comunità patogene e sane"
Un modo per ridurli è il NAC (N-acetilcisteina)


Perché col cibo spazzatura qualcuno ingrassa e altri no?
Alcuni ricercatori hanno scoperto che l'alimentazione ad alto contenuto di grassi (di tipo occidentale) stimola la crescita di batteri che aumentano la secrezione di enzimi digestivi e così l'assorbimento dei grassi.
Questi enzimi digestivi consentono il rapido assorbimento di cibi densi di calorie. Contemporaneamente, i microbi rilasciano composti bioattivi. Questi composti stimolano le cellule  nell'intestino ad assorbire i grassi. Nel tempo, la presenza costante di questi microbi  porta a ipernutrizione e obesità.
"I topi senza germi, anche se alimentati con una dieta ricca di grassi, non erano in grado di digerire o assorbire cibi grassi. Non sono ingrassati. Invece, avevano elevati livelli di lipidi nelle loro feci".
L'abbondanza di altre famiglie batteriche è diminuita con una dieta ricca di grassi, tra cui Bifidobacteriacaea e Bacteriodacaea, che sono comunemente associati alla magrezza.
Quando nei topi senza germi sono stati successivamente introdotti i microbi che contribuiscono alla digestione dei grassi, hanno rapidamente acquisito la capacità di assorbire i lipidi.
"Questo lavoro ha implicazioni importanti nello sviluppo di approcci per combattere l'obesità", concludono gli autori. Ciò include la riduzione dell'abbondanza o dell'attività di alcuni microbi che favoriscono l'assorbimento dei grassi o l'aumento dell'abbondanza di microbi che possono inibire l'assorbimento dei grassi.

"Direi che quello che emerge in generale è il concetto che ciò che mangiamo - la nostra dieta su base giornaliera - ha un profondo impatto sull'abbondanza e sul tipo di batteri che ospitiamo nel nostro intestino", ha detto Kristina Martinez-Guryn, PhD , autore principale dello studio, e ora assistente alla Midwestern University di Downers Grove, Illinois. "Questi microbi influenzano direttamente il nostro metabolismo e la nostra propensione a ingrassare con alcune diete".


Aggiornamento 9/4/2018

Se un farmaco funziona o meno potrebbe dipendere anche dall'orario di somministrazione. "Il più grande studio di cronoterapia antitumorale finora condotto ha testato la cronoterapia o la chemioterapia convenzionale in 564 persone con carcinoma del colon-retto metastatico. Nel complesso, ha trovato che i tempi di sopravvivenza erano simili in entrambi i gruppi. Ma quando i risultati sono stati suddivisi per sesso, il rischio di morte prematura è calato del 25% per gli uomini mentre è aumentato del 38% per le donne".


Aggiornamento 25/4/2018

Conferme sul potere della dieta sana nel prevenire e aiutare a dimagrire chi sia sfavorito dalla genetica.


Aggiornamento 2/5/2018

La dieta infiammatoria in gravidanza aumenta il rischio di neonato con eccesso di adiposità

È sempre più evidente che le malattie metaboliche inizino prima di nascere e che senza un miglioramento della qualità della dieta siano destinate ad aumentare

Questo succede perché durante la gravidanza si formano i circuiti ipotalamici che si regolano a seconda della disponibilità di cibo, e anche della sua qualità, determinando la predilezione per il cibo spazzatura

Aggiornamento 5/5/2018

L'ambiente sociale e alimentare è spesso la causa dell'obesità infantile: l'accesso ai cibi non salutari è oggi troppo facilitato

La dieta corretta e l'eventuale integrazione hanno un ruolo fondamentale nel concepimento e futura salute del bambino

Aggiornamento 6/5/2018

Le linee guida europee sullo svezzamento consigliano di introdurre il glutine dopo il 4° mese, ma non in grandi quantità inizialmente.
Le proteine oltre il 15% delle calorie totali aumentano il rischio di obesità infantile.
Fare attenzione a possibili carenze tra cui quella di ferro.
Introducendo frutta e verdura ed evitando cibi con sale e zucchero aggiunto si facilita la formazione corretta dei gusti 


Aggiornamento 8/5/2017


Lo zinco influenza la qualità degli ovuli e può così facilitare la ricerca di una gravidanza

Aggiornamento 16/5/2018

Il T4 basso in gravidanza si associa a ridotto quoziente intellettivo e rischio autistico della prole

Fluoro e alluminio come possibili cause ambientali di eccitotossicità nell'autismo.

Aggiornamento 17/5/2018

Nel modello animale, l'esposizione a dieta ad alto tasso di grassi predispone la prole all'ipertensione  attraverso l'aumento delle citochine proinfiammatorie che agiscono aumentando infiammazione e stress ossidativo, come se gli equilibri ormonali fossero programmati dalla dieta

L'esposizione fetale al BPA ha effetti negativi sulla funzionalità cardiaca nel modello animale

Aggiornamento 20/5/2018

Per ridurre il rischio di tante malattie, tra cui quelle autoimmuni, l'allattamento al seno è un'ottima arma

Aggiornamento 26/5/2018

Il contatto con inquinanti ambientali (pesticidi, residui di combustione, interferenti endocrini, titanio biossido, metalli pesanti ecc) e infezioni in gravidanza sono probabili agenti causali dell'autismo, influenzando alcuni geni

Il dietilstilbestrolo è un interferente endocrino che, assunto in gravidanza, aumenta il rischio di ADHD, anche dopo più generazioni


Aggiornamento 28/5/2018

La caffeina assunta in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di obesità infantile.
Non essendo un nutriente essenziale, la prudenza invita a ridurne il consumo in questo periodo

Aggiornamento 29/5/2018

Lo stress nei primi anni di vita determina la riduzione del numero di recettori per il GABA di tipo A, e questo ha conseguenze negative a livello di molti organi (cervello, apparato circolatorio ecc)

I legami tra epigenoma e malattie cardiovascolari.


Aggiornamento 7/6/2018

I grassi assunti in gravidanza influenzano il futuro del nascituro, e la salute della mamma, riducendo il rischio di diabete gestazionale, preeclampsia e ridotta crescita.
Il corretto rapporto tra omega 3 e 6 è fondamentale per lo sviluppo e i metabolismi, tra cui quello dell'omocisteina.


Aggiornamento 11/6/2018


I batteriofagi si confermano promettenti come alternativa agli antibiotici per il controllo della popolazione batterica

Il dott Luchi segnala uno studio in cui il TSH basso (solitamente segno di buona funzionalità tiroidea) è legato ad avversità nell'infanzia e a fatica cronica.

Aggiornamento 13/6/2018

I modi in cui la madre passa l'obesità al figlio: soprattutto il microbiota dovuto al parto cesareo.

Aggiornamento 18/6/2018

Trattare con antibiotici topi depressi e ansiosi annulla questi comportamenti, e quando la somministrazione di antibiotico viene interrotta i comportamenti riprendono.
Questo a conferma dell'importanza del microbiota intestinale in queste malattie

Aggiornamento 19/6/2018

Le disparità economiche aumentano il rischio di malnutrizione, soprattutto per eccesso. In particolare la trasmissione intergenerazionale del rischio di malnutrizione è accentuata in presenza di disuguaglianze sociali, economiche e di genere, e questo perché le donne che iniziano una gravidanza già sovrappeso hanno alto rischio di diabete e di allattamento breve. Forse in futuro si capirà se conviene integrare, in particolare il ferro contro le anemie.


Aggiornamento 20/6/2018

Da 50 anni a questa parte il quoziente intellettivo sta declinando, e i fattori ambientali sono sicuramente importanti, tra cui forse lo scarso consumo di pesce.

Gli eventi stressanti si confermano legati al rischio di malattia autoimmune
Aggiornamento 5/7/2018

L'alterazione dei ritmi circadiani crea un ambiente cellulare favorevole per la crescita tumorale

Aggiornamento 9/7/2018

Oltre al noto effetto di ridurre il rischio di difetti del tubo neurale, l'acido folico in gravidanza riduce anche il rischio successivo di psicosi in adolescenza

Aggiornamento 10/7/2018

Una scarsa introduzione di nutrienti nei primi 6 mesi di vita, influenzando la metilazione, è particolarmente legata alla depressione dopo l'adolescenza

Lo stress della mamma può essere passato ai figli durante il parto grazie all'alterato microbiota vaginale
Aggiornamento 18/7/2018

Nel modello animale, l'esposizione in gravidanza o dopo la nascita alle plastiche come gli ftalati (BPA ad esempio) modifica la formazione della corteccia prefrontale e riduce le capacità cognitive

Aggiornamento 19/7/2018

Le persone che subiscono stress da bambini hanno forte probabilità di avere alterazione nella metilazione dei geni e per questo cresce il loro rischio di ansia, disturbi dell'umore e depressione

Aggiornamento 21/7/2018

Nuove scoperte nelle dinamiche dei telomeri ci aiuteranno a fare passi avanti verso il cancro

Aggiornamento 26/7/2018

La lunghezza dei telomeri è correlata con la quantità degli antiossidanti lipofili (caroteni e simili)
Aggiornamento 28/7/2018

Nel modello animale, il papà topolino che fa attività fisica protegge la prole dal diabete. Lo sport è in grado di "segnare" i geni e influenzare la loro espressione nelle future generazioni, e questa proprietà è chiamata epigenetica. Quando seguiamo uno stile di vita sano lo facciamo anche per i nostri figli
Aggiornamento 31/7/2018

Gli impianti ginecologici fatti con reticelle per le ernie del pavimento pelvico o simili possono aumentare il rischio di malattie autoimmuni come lupus e artrite reumatoide o altre come fibromialgia, alterazione della cognizione ecc.
Lo studio è piccolo ma significativo, e si può trovare una somiglianza con i dati trovati sugli impianti mammari al silicone, che aumentano il rischio di ASIA.
Altri motivi per vivere più vicini alla natura

Aggiornamento 2/8/2018
Le donne con sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) sembrano avere maggiore rischio di figli autistici
Arrivano delle conferme sull'alterazione del microbiota intestinale materno e il rischio di autismo.
Una flora sbilanciata infatti aumenta IL-17a, una citochina che altera lo sviluppo gestazionale del sistema nervoso.
L'uso appropriato dei probiotici può essere d'aiuto
Le donne con sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) sembrano avere maggiore rischio di figli autistici

Aggiornamento 23/8/2018
Una prima evidenza del legame tra pesticidi (DDT, ma non PCB) nel sangue materno e autismo da uno studio
Aggiornamento 26/8/2018

I problemi dati dal mercurio (presente spesso nel pesce) sono ridotti dalla disponibilità del selenio, anche in gravidanza. Comunque meglio preferire i pesci di piccola taglia.

Aggiornamento 27/8/2018

La somministrazione di antibiotici influenza la pressione nelle persone ipertese, suggerisce uno studio sui topi. Questo perché i batteri intestinali sono molto importanti per la pressione sanguigna, ma la somministrazione di antibiotici in caso di infezione fa piazza pulita sia dei buoni che dei cattivi, alterando il controllo pressorio.
Per questo è necessario sempre reintegrarli tramite probiotici

In uno studio fatto sulla popolazione cinese, il basso peso alla nascita, che è un indice di scarsa alimentazione materna, aumenta il rischio di sovrappeso, diabete e ipertensione da adulti
Aggiornamento 30/8/2018
La dieta seguita dal papà al momento del concepimento appare essere molto importante per la futura salute del nascituro, almeno nel modello animale.
In particolare troppe poche proteine non favoriscono corrette risposte immunitarie

Aggiornamento 31/8/2018
Nei primi mille giorni è importantissimo introdurre tanti nutrienti (minerali, vitamine, grassi e proteine) per la corretta formazione del sistema nervoso.

Una review sulla metilazione e la sua importanza in biologia e medicina

Aggiornamento 4/9/2018

Quanto sono importanti i ritmi circadiani per la salute cardiovascolare? Tanto, eppure "Sebbene prove convincenti abbiano dimostrato che il ritmo circadiano esercita effetti importanti su praticamente tutti i processi (pato)fisiologici cardiovascolari, sembra che la comunità medica abbia scelto di trascurare la cronobiologia e  le terapie fino ad oggi. È giunto il momento di considerare seriamente quest'argomento!"
Infatti ci sono proteine che devono essere prodotte al mattino, altre alla sera, altre di notte, e il "disallineamento" di questa ciclicità altera la nostra salute. 
Nella pratica ad esempio l'ora dell'intervento post ischemia (infarto) influenza  la capacità di recupero. La cardioaspirina e l'antiipertensivo sono più efficaci se presi di notte. 


Aggiornamento 11/9/2018

Nel modello animale gli antiossidanti come l'apocinina riducono il rischio di un secondo infarto. Ecco perché è importante mangiare bene e curarsi anche dopo questi eventi

Aggiornamento 17/9/2018

Il consumo esagerato di zucchero in gravidanza o durante la prima infanzia, soprattutto di bibite gassate o dolcificate, influenza negativamente le performance cognitive del bambino. Lo zucchero della frutta invece le migliora. Morale della favola: non fidatevi di chi dice è sempre zucchero

Aggiornamento 18/9/2018


Il paracetamolo usato in gravidanza e nella prima infanzia potrebbe aumentare il rischio di asma nei bambini e adolescenti

Aggiornamento 19/9/2018
Chris Kresser spiega perché gli studi che sostenevano che i probiotici sono inutili e rallentano la ricolonizzazione dopo antibiotici sono da prendere con prudenza. I probiotici non sono esenti da pericoli né risolvono tutti i problemi ma sono comunque utili in molte situazioni

Aggiornamento 23/9/2018

Anche i sostituti del BPA, come il BPS o il difenilsulfone, possono creare problemi riproduttivi negli animali da esperimento.
Serviranno altri esperimenti per capire gli effetti a lungo termine di decine di sostanze chimiche artificiali, nel mentre, consigliano gli studiosi, "con o senza BPA, i contenitori di plastica che hanno segni di danneggiamento o che sono vecchi non possono essere considerati sicuri".

Aggiornamento 25/9/2018

Quando la smetteremo di sterilizzare tutto? I bambini hanno necessità di venire in contatto con un po' di sporco per "educare" il sistema immunitario.
In uno studio canadese, i bambini che vivevano in case con maggiore uso di disinfettanti avevano maggiore rischio di essere in sovrappeso a 3 anni. Questi prodotti infatti alteravano il microbiota intestinale, e potrebbero essere considerati "obesogeni". Inoltre essendo molecole particolari potrebbero anche essere interferenti endocrini

Aggiornamento 28/9/2018

Tra i fattori che influenzano l'invecchiamento, l'instabilità genomica, il DNA mitocondriale, l'efficienza della telomerasi, le alterazioni epigenetiche, la perdita della proteostasi (equilibrio che garantisce la sostituzione delle proteine danneggiate con quelle nuove e correttamente ripiegate), la disregolazione del sistema di percezione ipotalamico dei nutrienti, la disfunzione mitocondriale, l'esaurimento delle cellule staminali che non rimpiazzano più quelle vecchie, l'alterata comunicazione tra cellule.
Aggiornamento 30/9/2018

Con l'utilizzo eccessivo di antibiotici, disinfettanti, collutori ecc distruggiamo indistintamente i nostri batteri, con tutte le conseguenze del caso (allergie, malattie autoimmuni ecc) Il futuro consiste nell'utilizzare i batteri amici, e anche i fagi (virus), in modo da formare un ambiente in cui i patogeni non proliferano, ma vengono tenuti sotto controllo


Aggiornamento 2/10/2018

Quali sono le caratteristiche dei centenari italiani? Nel dopoguerra, nonostante la variazione dell'alimentazione, hanno mantenuto le abitudini di un ambiente non obesogeno, sono stati fisicamente attivi per tutta la vita, per tutta la vita hanno avuto ritmi simili nei pasti e nel sonno, a tutto vantaggio del microbiota intestinale. Nonostante presentino un profilo delle citochine infiammatorie alterato, questo non sembra arrecare danno. La  genetica ha un ruolo più complesso, che interagisce con l'epigenetica.


Aggiornamento 8/10/2018

Come il microbiota influenza funzione e rischio cardiovascolare

Aggiornamento 9/10/2018
Si sa da tempo che asma e obesità infantile vanno di pari passo. Un nuovo studio ipotizza legami causali, dovuti alla riduzione dell'attività fisica tra i bambini asmatici e all'utilizzo dei cortisonici, che favoriscono la deposizione di grasso, e infatti i bambini che li usano sono quelli più a rischio.
Inoltre entrambe le condizioni possono essere favorite nella "finestra temporale" della gravidanza da una dieta sbagliata.

Aggiornamento 13/10/2018

Un nuovo studio mette in correlazione il "metaboloma" (insieme dei metaboliti, tra cui peptidi, lipidi, carboidrati, xenobiotici ecc) con il rischio cardiovascolare, evidenziando che ci sono persone magre con metaboloma da obeso e viceversa obesi con metaboloma relativamente sano.

L'inquinamento come causa di rischio dello sviluppo mammario precoce e quindi del tumore al seno


Aggiornamento 18/10/2018

Era già noto che il fumo di sigaretta in gravidanza influenza negativamente la salute della prole, ma ora nel modello animale si scopre che anche il padre, fumando, trasmette rischio di malattia per più generazioni, tramite modifiche epigenetiche nel DNA dello spermatozoo. In particolare si alterano i sistemi legati a noradrenalina e dopamina, che sono associati al disturbo di deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e al disturbo dello spettro autistico negli esseri umani


L'allattamento al seno almeno per 6 mesi riduce i batteri antibiotico-resistenti nell'intestino del bambino, mentre i trattamenti antibiotici vicini al parto li aumentano


Aggiornamento 29/10/2018

I traumi alla testa e le commozioni cerebrali attivano la permeabilità intestinale, e così facendo aprono la porta a tante malattie. Le persone con ripetuti traumi hanno un microbiota intestinale impoverito, ricco di E. coli e povero di lattobacilli e bifidi.


Aggiornamento 18/10/2018

I traumi cranici aumentano il rischio di suicidio e l'uso di testosterone è efficace nel gestire la depressione, ma sono necessari studi migliori.

Aggiornamento 19/11/2018

Le neonate che assumono latte in formula derivato dalla soia hanno aumentato rischio di mestruazioni dolorose da ragazze
Purtroppo in italia rigide regole non lo permettono, ma per i nati da parto cesareo sarebbe opportuno praticare il "vaginal seeding", il trasferimento del microbiota vaginale tramite l'uso di un batuffolo di cotone o simili, per favorire l'impianto nell'intestino dei microbi corretti (come in caso di parto naturale) e non quelli della pelle.
Il parto cesareo aumenta il rischio di asma, allergie, eczema, obesità ecc
Aggiornamento 20/11/2018


L'esposizione all'inquinamento atmosferico, in particolare da NO (inquinamento automobilistico) in gravidanza potrebbe aumentare il rischio di autismo nella prole

Un terzo degli antibiotici prescritti è inutile e spesso si prescrivono modalità e molecole inappropriate.

Aggiornamento 28/11/2018
I figli dei campioni sportivi spesso sono campioni a loro volta. Se volete bene ai vostri futuri figli, fate sport e mangiate bene.
La massa muscolare scheletrica nell'età adulta è un forte predittore di malattia (più ce n'è più si riduce il rischio e la mortalità), ed è in gran parte determinata durante lo sviluppo in utero.
La crescita muscolare postnatale è determinata dall'aumento delle dimensioni delle fibre muscolari piuttosto che dall'aumento del numero di fibre, che viene stabilito alla nascita.
Gli esperimenti sugli animali stanno mettendo in evidenza come una muscolatura ottimale durante la gravidanza sia un fattore importante per la salute della prole.
L'allenamento materno prima e durante la gestazione ha migliorato la gestione dei substrati energetici della prole da adulti (ingrassano meno e non hanno problemi metabolici come diabete nonostante mangino di più).
Gli autori non solo suggeriscono che i loro risultati indicano un'aumentata affinità mitocondriale per i substrati lipidici (cioè i grassi vengono ossidati più facilmente), ma ipotizzano anche che questo possa costituire un meccanismo che previene l'aumento di massa grassa riducendo la tendenza all'accumulo dei lipidi intramuscolari. Di particolare interesse per la salute umana nel contesto dell'epidemia di obesità, questo effetto specifico del muscolo è scomparso quando la prole ha ricevuto una dieta ricca di grassi e zuccheri.
Inoltre gli studi riportano gli effetti deleteri di una dieta materna subottimale e di uno stile di vita sedentario sul metabolismo dei muscoli della prole a lungo termine, e supportano la necessità di attuare gli interventi sullo stile di vita materno per ottimizzare lo sviluppo della prole. L'esercizio fisico, in ogni caso, è essenziale ma non sufficiente a fornire protezione al muscolo della prole nei confronti di una dieta obesogenica. Ciò evidenzia che mentre il comportamento materno positivo è fondamentale per lo sviluppo ottimale dei muscoli scheletrici della prole, il muscolo scheletrico rimane vulnerabile alla dieta e all'esercizio fisico più avanti nella vita.
Questo capita anche se il papà topolino fa attività fisica: migliora il suo segnale insulinico e si riduce il rischio di diabete

Aggiornamento 30/11/2018
La flora intestinale del neonato dipende da molti fattori ambientali.
I bambini nati da parto naturale hanno maggiore diversità e quantità di Bacteroides maggiori.
Quando si smette di allattare, il bambino non ha più fonti di bifidobatteri, e la sua flora cambia rapidamente con un aumento dei Firmicutes, batteri associati con l'aumento di peso.
Per questo è consigliabile allattare il più a lungo possibile e supplementare in caso di assenza di latte materno.
Le donne con sovrappeso che intraprendono una gravidanza non dovrebbero usare questo periodo per dimagrire, ma prendere meno peso possibile. L'integrazione rimane quella classica, con acido folico e possibilmente vitamina D se carente.

L'infiammazione influenza la metilazione (e quindi l'espressione genica) e la funzione mitocondriale

Aggiornamento 2/12/2018


Uno studio sui topi dimostra che una dieta materna ad alto contenuto di grassi altera la funzione cardiaca nella prole attraverso lo stress metabolico e la disfunzione mitocondriale e servirà come passo fondamentale nella comprensione del ruolo della bioenergetica cellulare nella malattia cardiaca programmata durante lo sviluppo.

Il selenio è importante per la detossificazione del metilmercurio. È presente naturalmente nel pesce, e questo ne riduce la sua pericolosità, ma in caso scarseggi la sua disponibilità nei mari il pesce diventa pericoloso, soprattutto per lo sviluppo cerebrale dei bambini.

Aggiornamento 6/12/2018

L'eccesso di fluoro in gravidanza appare neurotossico e può aumentare il rischio di deficit di attenzione (ADHD)

Aggiornamento 9/12/2018

L'esposizione della mamma al PM10 (particolato) aumenta il rischio di asma nella prole a 7 anni


I bambini che hanno un'infezione e fanno antibiotici hanno maggiore rischio di malattie mentali, forse a causa dello sconvolgimento del microbiota.
Aumenta il rischio di disturbi dello spettro della schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi della personalità e del comportamento, ritardo mentale, disturbo dello spettro autistico, disturbo da deficit di attenzione / iperattività, disturbo oppositivo provocatorio, disturbo della condotta e disturbi da tic.
Lo studio non può provare causalità però mette probabilmente ancora in mostra l'importanza dell'asse intestino-cervello. Il rischio aumenta all'aumentare delle infezioni e al ridursi del tempo tra un episodio e l'altro.
Tra le cause potrebbero esserci i metaboliti batterici che oltrepassano la barriera ematoencefalica e le interazioni tra sistema immunitario, infiammazione e cervello.

La carenza di vitamina D alla nascita è associata con un aumento del rischio di schizofrenia del 44%

Aggiornamento 11/12/2018

La modalità di parto è legata alla salute, soprattutto a causa dell'esposizione agli ormoni materni e al microbiota. Chi nasce con cesareo ha un microbiota che somiglia a quello della pelle della mamma, mentre il parto vaginale "semina" con i batteri vaginali ma anche anali (quindi dell'intestino) della mamma. L'allattamento è fondamentale per sostenere il microbiota.
Col cesareo ci sono molto pochi B. longum (sub infantis) che proteggono dall'infiammazione.
La supplementazione con B. infantis appare sicura e ben tollerata nei bambini nati con cesareo.
L'articolo conclude dicendo che "si devono aumentare gli sforzi per ridurre i tassi di taglio cesareo e realizzare percorsi assistenziali che ottimizzano la fisiologia del parto. Attualmente sembra che si stiano attuando interventi che promuovano la salute dell'intestino neonatale e l'allattamento al seno".


Aggiornamento 23/12/2018

Finalmente ci si ricorda del potenziale dei batteriofagi contro i batteri resistenti agli antibiotici, in particolare in un modello animale di sepsi


Aggiornamento 29/12/2018


Interagire con gli animali nel primo anno di vita riduce le manifestazioni allergiche (asma, rinocongiuntivite allergica o eczema) negli anni seguenti, e l'effetto è dose dipendente (al crescere del numero di cani e gatti domestici si riduce il rischio)

Aggiornamento 31/12/2018

La riduzione del metabolismo legata all'invecchiamento è dovuta primariamente al cambio di composizione corporea (meno muscoli e più grasso) ma può anche essere spiegata da riduzione dell'attività metabolica nei tessuti e organi e di particolari attività di cellule specifiche


Aggiornamento 1/1/2019


Nonostante sia stato bandito da anni, il DDT persiste nella catena alimentare, essendo molto poco degradabile. 
In questo studio i ricercatori hanno evidenziato come nel sangue delle mamme di bambini autistici sia più presente un suo metabolita, evidenziando un possibile legame causale


Aggiornamento 14/1/2019

Nel modello animale prendere molto peso in gravidanza è associato con aumento del peso post parto e questo sembra dovuto a riduzione degli estrogeni che riducono la spesa energetica, grazie a un meccanismo epigenetico che riduce il tono simpatico


Aggiornamento 19/1/2019


Il diabete gestazionale aumenta il rischio di disordini legati al metabolismo che sfoceranno in diabete nella prole, indipendentemente dal grasso in eccesso e dalla familiarità per la malattia



Aggiornamento 22/1/2019

Nel modello animale iNAD+ (nicotinamide) migliora l'allattamento e la salute dei lattanti
Aggiornamento 24/1/2019

Nel modello animale l'uso di antibiotici altera il microbiota in pubertà e così crea problemi al sistema endocrino-immunitario. In questo modo si riduce la formazione di osso e si predispone per l'osteoporosi.

Aggiornamento 26/1/2019


In un modello animale il lavoro notturno nelle femmine in gravidanza porta a gestazioni più lunghe e minor peso alla nascita, anche se riguarda solo il primo trimestre. Le conseguenze sembrano dovute, tra le altre cose, all'alterazione del ritmo della melatonina

Aggiornamento 31/1/2019

I rapporti tra microbi e salute metabolica: l'importanza dei recettori PPAR


Aggiornamento 1/2/2019
Sono state scoperte le cellule responsabili del metabolismo lento 😆😆
Sono dei linfociti T che producono integrina β7 (IELs), e sono un punto di raccordo tra immunità e metabolismo energetico, agiscono bloccando l'ormone GLP-1. I topi che possiedono molte di queste cellule tendono ad accumulare più grasso e ad avere più problemi dismetabolici (iperglicemia, ipertensione ecc). Invece quelli con poche di queste cellule possono mangiare a volontà senza aumentare di peso.
Il ricercatore Swirski ha commentato "Ora abbiamo molte domande da indagare - come queste cellule limitano la disponibilità di GLP-1, se le persone con un metabolismo più elevato hanno meno IELs, come la funzione delle cellule può cambiare nel corso di un giorno o della vita e di conseguenza il metabolismo, e se il blocco di queste cellule può essere utile nel trattamento di obesità, diabete, ipertensione e aterosclerosi. "

Gli eventi prenatali hanno forte influenza sulla salute mentale da adulto, regolando l'espressione genica

Aggiornamento 10/2/2019

È noto che molte azioni della mamma durante la gravidanza hanno ripercussioni sulla vita futura del bambino. In questo studio si è associato i pensieri positivi della futura mamma con l'abilità matematica e scientifica.

Aggiornamento 13/2/2019
Alcuni esosomi (vescicole rilasciate dalle cellule) determinano una comunicazione paracrina (locale) che può attivare l'infiammazione a livello uterino e il parto pretermine

Aggiornamento 15/2/2019

Parto cesareo, uso di antibiotici e antiacidi nei primi 2 anni di vita aumentano il rischio di sovrappeso del 25%, alterando il microbiota. L'uso di questi farmaci dovrebbe essere ben ponderato dai medici
Aggiornamento 18/2/2019
Un'ipotesi per spiegare la crescente prevalenza di allergie alimentari e non sono le pratiche di vita moderne, tra cui l'abuso di antibiotici, i cambiamenti nella dieta e i tassi più alti di parto cesareo, l'alimentazione artificiale. Queste pratiche alterano le comunità batteriche intestinali; le alterazioni della prima infanzia possono essere particolarmente dannose.
Anaerostipes caccae è un clostridio che vive nell'intestino dei topi che non soffrono di allergie, e "appare utile per la regolazione delle risposte allergiche agli antigeni alimentari, suggerendo che gli interventi che modulano le comunità batteriche possono essere terapeuticamente rilevanti per l'allergia alimentare".

Aggiornamento 1/3/2019

L'OMS consiglia di far passare 2 anni tra una gravidanza e l'altra e 6 mesi in caso di aborto spontaneo prima di intraprendere un'altra gravidanza. Questo riduce il rischio di difetti alla nascita. La gravidanza infatti "impoverisce" la madre di nutrienti, ed è bene fargliene fare una nuova scorta. Un anno appare essere un periodo sufficiente in caso di morte intrauterina

La supplementazione con omega 3 in gravidanza riduce il rischio di ipertensione nel bambino

Aggiornamento 2/3/2019

Esistono legami tra funzione immunitaria e intestinale nell'autismo.

"Alterata funzione immunitaria e digestiva, alti livelli di peptidi alimentari circolanti (dovuti alla permeabilità intestinale), presenza di autoanticorpi che interagiscono con proteine alimentari, aumento dei livelli dei metaboliti putrefattivi con potenti azioni sull'intestino e sul comportamento e pattern microbici associati allo spettro autistico (ASD), come alta prevalenza di clostridi e alti rapporti tra Firmicutes e Bacteroidetes, suggeriscono che la disbiosi microbica legata alle proteine aggrava i sintomi sia gastrointestinali che comportamentali".


Aggiornamento 4/3/2019

Le cause dell'obesità sono più complesse di quanto si pensi, e dare la colpa al paziente è troppo facile e riduttivo.

"Incolpare il cibo di causare l'obesità è come incolpare l'assunzione di acqua per l'edema (ritenzione di liquidi). Così come esiste un sistema che bilancia i liquidi, ne esiste uno che bilancia i nutrienti (o calorie, in maniera semplificata). Un individuo con una compromissione del bilancio energetico troverà più facile aumentare di peso con un cibo denso di energia rispetto ad un altro individuo che mangia lo stesso cibo che non ha una compromissione del bilancio energetico.
I cibo in sé non causa l'obesità, ma il cibo consente all'obesità di manifestarsi, proprio come l'acqua consente al difetto nelle funzioni cardiache o renali di esprimere edema, o come un carico di glucosio consente l'individuazione di un difetto nel metabolismo glucidico nella diagnosi del diabete.

Sebbene l'obesità abbia molte cause, il suo attuale trattamento prevede la creazione di un deficit energetico riducendo l'assunzione di cibo. Il fatto che la riduzione dell'assunzione di cibo possa produrre perdita di peso è spesso considerata la prova che l'obesità è causata dal cibo. Tuttavia, ciò non dimostra il suo ruolo nel causare l'obesità. Spesso, causa e trattamento non sono due facce della stessa medaglia. Un'esposizione eccessiva alle radiazioni UV può contribuire al cancro della pelle, ma il suo trattamento non prevede il posizionamento di una persona in una stanza buia, al riparo dalla luce solare.

Il bilancio energetico, soprattutto a lungo termine, non dipende dalla volontà. 

Un malinteso popolare è che l'aumento di peso può essere previsto utilizzando una semplice quantità di calorie: se guadagni mezzo kg, hai introdotto 3500 calorie in più del tuo fabbisogno.

Non proprio. Lo studio "Vermont prisoner" è stato uno dei primi studi che mostra quanto sia difficile rendere i partecipanti disposti ad aumentare di peso grazie alla sovralimentazione forzata. Sebbene convenzionalmente si calcoli che 3500 calorie in eccesso portano a mezzo kg di aumento di peso, questi partecipanti hanno richiesto un surplus di calorie molte volte maggiore per ottenere 2kg.

Bouchard e colleghi hanno riportato un altro esempio così convincente. Hanno arruolato due partecipanti gemelli che sono stati sottoposti a un overfeeding forzato di 84 giorni. Sotto costante monitoraggio e sorveglianza, i partecipanti hanno ricevuto un surplus di 1000 kcal al giorno.

L'aumento di peso calcolato atteso durante lo studio era di 12 kg. Invece l'effettivo aumento di peso  è stato tra i 5 e i 15 kg. Nonostante l'identica assunzione di cibo in eccesso, alcuni individui erano molto resistenti allo stoccaggio di energia in eccesso, mentre altri avevano una fisiologia molto favorevole per aumentare di peso.

Il corpo ha dei meccanismi per resistere ai cambiamenti nei depositi di energia del corpo, che possono deviare dalle "aspettative matematiche" basate sui calcoli nell'assunzione di calorie. Leibel e colleghi  hanno dimostrato che i corpi sovralimentati hanno resistito all'aumento di peso rispondendo con un  aumento del tasso metabolico.

In alternativa, in caso di  dieta dimagrante, il tasso metabolico si è  ridotto e la perdita di peso è stata contrastata. Questi studi suggeriscono che meccanismi al di là del controllo volontario di una persona regolano le riserve di energia e possono rendere più facile o più difficile per i diversi individui aumentare di peso (o perderlo).

Non è solo una questione di forza di volontà. Se ci venisse chiesto di ridurre la frequenza di respirazione a 10 volte al minuto invece dei soliti 16-18, saremo certamente in grado di rispettare. La domanda cruciale è, per quanto tempo?

Allo stesso modo, è un compito arduo aspettarsi che una persona mangi sostanzialmente meno di ciò che il cervello, l'intestino e la fisiologia della persona stanno chiedendo, per mesi e anni. Questo non è un problema di forza di volontà solo per pochi eletti; è irrealistico e insostenibile per la maggior parte degli individui.

Così come per ogni tipo di tumore esiste un trattamento diverso, esistono diversi tipi di obesità  ed eccesso di adipe, con diverse cause. " Le obesità" richiedono che le varie cause e  siano identificate per un trattamento efficace.
Gli attuali trattamenti per l'obesità comprendono la gestione della dieta e dello stile di vita, alcuni trattamenti farmacologici e la chirurgia bariatrica. Si tratta di approcci di trattamento generico indipendentemente dalla causa. Se le singole cause dell'obesità dovessero essere correttamente identificate, il trattamento potrebbe essere diretto alle cause specifiche, che potrebbero essere più efficaci degli approcci attuali.

Aggiornamento 5/3/2019

PCB e ftalati riducono la fertilità maschile, e li si riscontrano nell'alimentazione e in molti oggetti e plastiche di uso comune.

Aggiornamento 11/3/2018

Svezzare o usare latte in formula prima dei 4 mesi raddoppia il rischio di obesità infantile (come già risaputo).

Bassi livelli di vitamina D peggiorano l'asma legata ad inquinamento atmosferico nei bambini obesi, e avere livelli corretti può migliorare la condizione. 


Una madre che assume quantità corrette di  una particolare forma di vitamina E (alfa-tocoferolo) può proteggere la prole dall'asma


Aggiornamento 14/3/2019

Tra i  nutrienti che proteggono il DNA dai tumori, selenio, magnesio e zinco, che agiscono riparando i danni e gli errori durante la duplicazione cellulare, i folati che agiscono  sulla metilazione, i polifenoli che attivano geni protettivi e ne spengono altri pericolosi.

Aggiornamento 20/3/2019

L'uso dei probiotici (soprattutti lattobacilli e bifidi) è associato con minore utilizzo di antibiotici nell'infanzia e minore rischio di malattie respiratorie e intestinali, e può essere considerato un'arma contro l'antibioticoresistenza che sempre più minaccia il futuro dell'uomo.

Aggiornamento 20/3/2019

Gli ftalati in gravidanza aumentano il rischio di problemi di linguaggio e motori nella prole: evitare cibo confezionato, soprattutto in plastiche col numero 3 o 7, e soprattutto non metterli nel microonde, evitare i cosmetici e i profumi.

Aggiornamento 22/3/2019


I figli delle donne sovrappeso hanno maggiore rischio di essere sovrappeso a loro volta. L'attività fisica in gravidanza, compatibile con le condizioni, riduce l'adiposità nei figli e migliora la composizione corporea. L'effetto appare mediato dalla quantità di leptina presente nel cordone ombelicale.

Aggiornamento 23/3/2019

L'uso di antibiotici nel primo anni di vita sembra aumentare (del 26%) il rischio di celiachia. Lo studio è osservazionale quindi non può stabilire un legame causa-effetto, ma esiste una forte plausibilità biologica visto i legami tra celiachia e alterazione del microbiota.

L'invito è quindi ad un uso ragionato degli antibiotici e al reintegro della flora intestinale tramite probiotici

Aggiornamento 24/3/2019

Durante la gravidanza e la prima infanzia, vivere nel raggio di 2km in una zona in cui si spargono pesticidi è associato con lieve aumento del rischio di problemi di neurosviluppo tra cui l'autismo.
"Dal punto di vista della salute pubblica e della medicina preventiva, le nostre scoperte supportano la necessità di evitare l'esposizione prenatale e infantile ai pesticidi per proteggere lo sviluppo precoce del cervello".

Aggiornamento 25/3/2019

Il fumo attivo materno, il fumo passivo materno e il fumo paterno aumentano il rischio di difetti cardiaci congeniti (CHD) nella prole. Prevenire il fumo dei genitori durante la gravidanza è una priorità per la prevenzione delle CHD.


Aggiornamento 29/3/2019

L'amministrazione di probiotici nella prima infanzia può essere sia diretta (alla prole) che indiretta (attraverso la madre). Gli studi suggeriscono costantemente che la somministrazione di probiotici durante il periodo perinatale può essere utilizzata per prevenire le malattie garantendo l'eubiosi (microbiota bilanciato), la maturazione del tratto intestinale, la riduzione delle infezioni da agenti patogeni e il miglioramento dell'immunità
Aggiornamento 8/4/2019

Lo stato socioeconomico segna il DNA, influenzando la metilazione e quindi l'espressione genica. In questo modo viene influenzato l'ipotalamo e i suoi assi, e la povertà è associata a processi fisiologici che contribuiscono allo sviluppo di malattie, tra cui infiammazione cronica, insulino-resistenza e disregolazione del cortisolo.
Tutti questi processi sono evolutivamente selezionati per predisporre e adattarsi a una vita in povertà e sotto stress

Aggiornamento 9/4/2019

Dormire sulla schiena in gravidanza aumenta di 3 volte il rischio di aborto spontaneo, forse a causa della riduzione di flusso sanguigno all'utero. È consigliabile dormire sempre su un fianco.


I traumi infantili alterano le connessioni tra neuroni in modo da predisporre alle depressione

Aggiornamento 11/4/2018


Dopo 2 anni dal trapianto fecale, 12 bambini autistici su 18 hanno avuto miglioramenti nel comportamento e nei sintomi gastrointestinali. Questi bambini hanno spesso ridotta diversità batterica.

Aggiornamento 12/4/2018


I topi sottoposti a terapia antibiotica non rispondono al freddo producendo calore come quelli normali (con la trasformazione degli adipociti bianchi in beige, quelli capaci di termogenesi). "Un microbiota intatto può quindi essere una componente essenziale della risposta termoregolatoria e la funzione appare essere mediata almeno parzialmente dal butirrato derivato da microbi".

Aggiornamento 13/4/2018


Il primo microbiota è importante per la maturazione dell'intestino e la successiva "programmazione metabolica", determinando un adattamento precoce a stress o stimoli nutrizionali, che modificano in modo permanente la fisiologia e il metabolismo del bambino. Un'associazione tra la somministrazione di antibiotici durante l'infanzia e la probabilità che un bambino fosse in sovrappeso era stata già osservata in precedenti studi epidemiologici, suggerendo che le modifiche al microbioma iniziale hanno effetti a lungo termine, in particolare riducendo gli Actinobacteria. Nello studio i bambini che hanno più Bacteroidetes e meno Proteobacteria alla nascita sembrano più a rischio di sovrappeso a 3 anni. Gli autori concludono: "Il microbioma delle prime feci, formato in utero durante il periodo fetale, era associato a sovrappeso successivo all'età di tre anni". L'uso appropriato dei probotici, sia da parte della mamma che del neonato, può ridurre l'alterazione del microbiota abbinato almeno parzialmente all'allattamento al seno


Aggiornamento 18/4/2019

Quasi la metà dei bambini con problemi psichiatrici ha carenza di vitamina B9 (folati) e uno su 5 di vitamina B12. Questo forse è dovuto alla riduzione della sintesi del glutatione e della guaina mielinica che ricopre i neuroni, che dipendono da queste vitamine.
Aggiornamento 22/4/2019

I bambini che all'età di 10-11 anni seguivano più raccomandazioni riguardanti dieta, attività fisica, sonno e utilizzo degli schermi hanno avuto meno visite mediche per malattia mentale nei successivi 4 anni.
"La malattia mentale nell'adolescenza è associata all'osservanza delle raccomandazioni sullo stile di vita nell'infanzia, con associazioni più forti viste quando vengono soddisfatte più raccomandazioni. Enfatizzare le raccomandazioni sullo stile di vita nella pratica pediatrica può ridurre il rischio futuro di malattie mentali".
In generale la dieta sana riduce il rischio di problemi mentali e può aiutare a guarire, mentre la dieta non salutare è associata a ridotta salute mentale
Aggiornamento 27/4/2019
Un altro esempio di come la tossicologia classica non sia in grado di prevedere sempre i danni di una sostanza.
Nel modello animale il glifosato sembra avere un rischio tossico basso o trascurabile per esposizione diretta (alle concentrazioni ritenute sicure), ma promuove alterazioni nelle generazioni future, anche senza esposizione. Vengono alterati con effetto epigenetico ovuli e spermatozoi, e favorito l'aumento di peso.
"La capacità del glifosato e di altre sostanze tossiche ambientali di influenzare le nostre generazioni future deve essere considerata ed è importante quanto la tossicologia di esposizione diretta utilizzata oggi per la valutazione del rischio".

Aggiornamento 30/4/2018


L'uso di alimenti fermentati con azione probiotica in gravidanza riduce il rischio di dermatite atopica nella prole.

Aggiornamento 2/5/2018

Le linee guida per la prevenzione delle allergie supportano l'uso di probiotici in gravidanza, allattamento e infanzia in caso di alto rischio di sviluppare allergia


Aggiornamento 4/5/2019

Scoperta la proteina che regola l'innervazione simpatica del tessuto adiposo bruno. Si chiama calsintenina 3β. Se avete questa proteina malfunzionante, producete poco calore e avete il metabolismo lento 😛





Aggiornamento 5/5/2019

Un articolo sul legame tra interferenti endocrini e obesità infantile

Aggiornamento 7/5/2019

Durante la gravidanza, la scarsa esposizione ai raggi solari (stagione invernale), obesità, stato socioeconomico basso, lo stile di vita (fumo) e uso di farmaci sono legati a riduzione del passaggio di Vitamina D al feto.
Aggiornamento 7/5/2019
Le creme solari possono contenere sostanze non gradite al nostro organismo. "In questo studio preliminare condotto su volontari sani, l'applicazione di 4 tipi di creme solari disponibili in condizioni di uso massimale ha portato a concentrazioni plasmatiche che hanno superato la soglia stabilita dalla FDA di non necessità di studi tossicologici. L'assorbimento sistemico degli ingredienti osservato supporta la necessità di ulteriori studi per determinare il significato clinico di questi risultati. Questi risultati non indicano che gli individui dovrebbero astenersi dall'uso della protezione solare".
Aggiornamento 8/5/2019
Il parto pretermine è la principale causa di mortalità e morbilità tra i neonati. Alcuni fattori ambientali come stress e inquinamento possono essere implicati. Ma un fattore emergente è la flora vaginale, composta normalmente da lattobacilli, che interagiscono con le proteine (β-defensina-2) associate con la protezione. Un microbiota alterato quindi può aumentare il rischio di gravidanza più breve. L. crispatus, disponibile come probiotico, appare protettivo mentre L. iners non protegge dal rischio di parto pretermine.
Aggiornamento 11/5/2019
In futuro i batteri patogeni li combatteremo con la terapia fagica: virus batterici modificati per attaccare i batteri. Un'innovazione fondamentale per sopperire alla resistenza antibiotica.
Aggiornamento 14/5/2018
I legami tra microbiota e autismo, tramite stress ossidativo, infiammazione e predisposizione genetica

Nel modello animale, le topoline che in gravidanza hanno una dieta che determina permeabilità intestinale, "passano" le tossine intestinali alla placenta e predispongono la prole per alterazioni metaboliche e obesità


Aggiornamento 16/5/2018
I fattori che nei primi mesi di vita influenzano il rischio di asma e allergie
Protettivi: diversità batterica e le specie nel rettangolo verde, tra cui lattobacilli e bifidobatteri, parto naturale e in casa, frequenza dell'asilo nido, presenza di fratelli e animali in casa, contatto con animali da fattoria.
In gravidanza, dieta con alto contenuto di fibre e contatto con animali.
I fattori predisponenti invece sono antibiotici, parto cesareo e prematurità, ridotta diversità batterica ed eccesso di C. difficile e Veillonella.
Come fa il latte materno a prevenire l'obesità? Tra le altre cose, contiene delle sostanze dette alchilgliceroli che inibiscono la trasformazione degli adipociti beige, produttori di calore, in adipociti bianchi, "magazzini" di grassi, permettendo una maggiore termogenesi. Se possibile l'allattamento al seno esclusivo dovrebbe durare per 6 mesi e solo dopo iniziare lo svezzamento. (video esplicativo)
Aggiornamento 18/5/2019
Uno studio dimostra che usare prodotti per l'igiene  a base di probiotici anziché i classici disinfettanti riduce la propagazione dell'antibiotico e antimicrobico-resistenza.
"L'intervento ambientale basato sulla modulazione del microbiota può limitare significativamente la diffusione della resistenza antimicrobica (AMR) nell'ambiente ospedaliero, contribuendo a contenere il rischio di infezione e riducendo il consumo di antimicrobici e i relativi costi. I risultati di questo studio suggeriscono che l'uso dell'approccio PCHS (probiotic cleaning health system) può essere considerato parte delle strategie di prevenzione e controllo delle infezioni e questo approccio dovrebbe essere ulteriormente esplorato in studi futuri sia in contesti diversi che per il suo impatto sulla diffusione dell'AMR.

Aggiornamento 26/5/2019

L'esposizione ambientale dei bambini ai pesticidi aumenta il rischio di ipertensione e problemi neurocognitivi
Aggiornamento 27/5/2019

La carenza di vitamina D in gravidanza sembra aumentare il rischio di diabete gestazionale (GDM). I meccanismi non sono chiari, potrebbe essere dovuto alla disponibilità del calcio nella secrezione di insulina, o grazie al suo effetto antinfiammatorio. Infatti l'infiammazione cronica può scatenare la disfunzione o la morte delle β-cellule e indurre direttamente la resistenza all'insulina.
I difetti nella secrezione di insulina e nella sensibilità all'insulina (insulino-resistenza) possono contribuire allo sviluppo del GDM. Attraverso l'inibizione della produzione e dell'azione delle citochine infiammatorie, la vitamina D può ridurre l'infiammazione sistemica e promuovere la sopravvivenza delle cellule pancreatiche.
Aggiornamento 29/5/2019

Nel modello animale l'eccesso di acido linoleico (omega 6) in gravidanza riduce la produzione di colesterolo e aumenta le citochine infiammatorie (PGE2), risultando in una ridotta crescita della prole.

Aggiornamento 3/6/2019

I sentimenti possono influenzare la malattia. La rabbia in particolare, ma non la tristezza, aumenta IL-6 (un messaggero dell'infiammazione) nelle persone anziane, contribuendo allo stato di infiammazione di basso grado che accelera invecchiamento e rischio cardiovascolare, tumorale ecc.


Il latte materno conferisce al bambino maggiore copertura dalle infezioni, e per tutta la vita, perché contiene gli anticorpi verso le malattie contratte dalla mamma

L'80% degli antibiotici prescritti dai dentisti negli USA sono fuori linee guida e non necessari. Questo dato potrebbe essere anche sottostimato, e "l'uso di antibiotici in ottica preventiva in questi pazienti aumenta i rischi associati al loro uso - aumentando la resistenza batterica e le infezioni (C. difficile), per esempio - mentre gli studi utilizzati per sviluppare le linee guida suggeriscono che i rischi superano i benefici nella maggior parte dei pazienti".

Aggiornamento 9/6/2019

La dieta ad alto contenuto di fibre in gravidanza riduce il rischio di celiachia nella prole.

Aggiornamento 11/6/2019

Avere la glicemia alta in gravidanza predispone la prole ad avere problemi metabolici da giovani e adulti, con aumentato rischio di ipertensione, obesità, diabete e sindrome metabolica. Questo avviene tramite "segnature epigenetiche", ossia il DNA viene "segnato" in modo da facilitare la sintesi di proteine che rallentano il metabolismo e ridurre quelle che lo accelerano.

Come fanno stress, alterazione del sonno e dei ritmi circadiani a favorire l'accumulo di grasso? Uno dei meccanismi riguarda l'alterazione dei ritmi circadiani.
Il cortisolo, l'ormone dello stress, ha dei ritmi ben precisi durante la giornata nelle persone sane, alto al mattino e tendente a scendere durante la giornata. Somministrare l'analogo del cortisolo ai topi fa in modo che le cellule adipose siano più numerose e grandi. Questo però non succede, o in maniera limitata, se la somministrazione segue i ritmi circadiani.
Quando invece il cortisolo raggiunge un limite critico, stimola la produzione di una proteina chiamata PPARγ, che determina maturazione dei preadipociti in adipociti maturi. Questo significa avere più "magazzini" per le calorie introdotte, che tenderanno più facilmente ad accumularsi.
"Infine, questa ricerca sottolinea l'idea che forse l'esercizio fisico, l'esposizione al calore o il consumo di caffè che causano picchi pulsatili nel cortisolo sono utili per ridurre la probabilità che i preadipociti si differenzino in cellule adipose. Certo, è importante dedicare il tempo a queste cose, e le persone con problemi intestinali o surrenali dovrebbero usare queste cose in modo logico e produttivo invece di limitarsi a farle per routine, volenti o nolenti."
"Poiché i ritmi circadiani vengono riconosciuti come variabili importanti per l'ottimizzazione della salute e il trattamento delle malattie, i tempi [di somministrazione] diventeranno un fattore importante per massimizzare i risultati. Con un gran numero di persone obese e persone che assumono glucocorticoidi per numerosi problemi negli Stati Uniti, questo studio ci mostra come i fattori relativi alle perturbazioni circadiane possono promuovere l'accumulo di grasso.
I glucocorticoidi, come il cortisolo nell'uomo, sono influenzati dall'orologio circadiano in tutti gli animali e funzionano anche come input in tutto l'organismo. In altre parole, l'ambiente produce una variazione nei glucocorticoidi che promuove il giusto timing e la comunicazione tra sistemi di organi interdipendenti. I segnali circadiani che possono avere un impatto sul ritmo del cortisolo includono l'esposizione alla luce, il ciclo di alimentazione/digiuno, l'attività fisica e l'esposizione agli stress.
I glucocorticoidi sono farmaci utili nel ridurre problemi come stanchezza e dolore. Ma è importante prestare attenzione alle implicazioni fisiologiche del disallineamento con il ritmo circadiano del cortisolo. Quindi la tempistica potrebbe essere un grosso problema per chi assume glucocorticoidi e sta anche cercando di perdere peso.
Che tu sia esposto a segnali circadiani che disturbano i tuoi orologi o che sia esposto ai farmaci che fanno la stessa cosa, perdere il ritmo circadiano del cortisolo sembra promuovere l'accumulo nelle cellule di grasso, che diventano più grandi e numerose. Nessuna di queste cose è l'ideale in una popolazione già obesa".
Aggiornamento 12/6/2019

Le luci blu durante la notte e i led ad alta intensità possono essere dannosi per la salute e questo ha spinto l'ANSES, l'autorità francese per la salute, a emettere un comunicato ufficiale in cui invita a limitare l'uso per il loro effetto negativo su ritmi circadiani e retina.
"Per l'illuminazione domestica, l'ANSES ha raccomandato l'acquisto di illuminazione a LED "bianco caldo", limitando l'esposizione a sorgenti LED con un'elevata concentrazione di luce blu ed evitando schermi a LED prima di andare a dormire. L'ANSES ha anche affermato che i produttori dovrebbero "limitare l'intensità luminosa dei fari dei veicoli", alcuni dei quali sono troppo luminosi. Infine, l'agenzia ha messo in dubbio l'efficacia di alcuni filtri e occhiali da sole anti-luce blu".

Aggiornamento 17/6/2019
Sappiamo da tempo (va be', chi studia) che c'è uno stretto legame tra autoimmunità e microbiota, perché i batteri e i loro metaboliti hanno forte influenza sul sistema immunitario. Tra i meccanismi, la disbiosi (alterazione qualitativa della flora) che riduce i T-reg e aumenta i Th-17, portando ad uno squilibrio tra i globuli bianchi e perdita della tolleranza immunologica; la formazione di antigeni, dovuta agli enzimi proteolitici dei batteri, che "tagliano" le proteine dell'ospite formando proteine riconosciute come "estranee" dal sistema immunitario; mimetismo molecolare, somiglianza di alcune proteine batteriche con quelle delle nostre strutture, che creano lo stimolo immunitario che spinge i nostri globuli bianchi ad attaccare le proteine del proprio corpo; traslocazione batterica, ossia componenti/metaboliti microbici traslocano (tramite permeabilità intestinale) nel sistema circolatorio e vengono trasportati a organi e tessuti specifici, provocando lesioni immunopatologiche. I probiotici possono aiutare ma spesso l'intervento da effettuare è più complesso a causa delle interazioni a livello epigenetico (espressione di geni) col sistema immunitario.

Aggiornamento 21/6/2019
I neonati con più bifidobatteri sembrano avere sentimenti positivi e minore propensione alla depressione negli anni a seguire.
Questi tipo di batteri abbondano soprattutto nei bambini allattati al seno o che eventualmente assumono probiotici.
L'urolitina A (UA), un composto presente nella melagrana, stimola la mitogenesi (formazione di nuovi mitocondri) e rallenta l'invecchiamento nell'uomo. Il composto è inoltre totalmente sicuro. "UA è l'unico composto noto che ristabilisce la capacità delle cellule di riciclare i mitocondri difettosi. Nei giovani, questo processo avviene naturalmente. Ma invecchiando, il nostro corpo inizia a perdere il potere di eliminare i mitocondri disfunzionali, causando la sarcopenia (perdita della massa muscolare scheletrica) e l'indebolimento di altri tessuti. Il team si è concentrato sul rallentamento, o addirittura sull'inversione, di questo effetto naturale dell'invecchiamento".


Aggiornamento 22/6/2019

Un modello animale mette in relazione alcuni cibi confezionati con il rischio di autismo.
Infatti assumere acido propionico in gravidanza crea gliosi, un'alterata proliferazione delle cellule nervose, con conseguente infiammazione cerebrale e rischio di alterare la normale architettura nervosa.
L'acido propionico (o propionato, E280 o E289) è contenuto come conservante nel pane industriale e in generale nei prodotti da forno e frutta conservata, si forma nel formaggio ed è prodotto da alcuni batteri intestinali. Alcuni studi mostrano come un microbiota produttore di propionato peggiori la neuroinfiammazione dei bambini autistici.
Gravidanza e postparto sono periodi in cui la donna è particolarmente vulnerabile perché "dona" le sue strutture al nascituro.
Sconvolgimenti ormonali, perdita del sonno,stress, deplezione dei nutrienti aumentano il rischio di disturbi psichiatrici.
Supporto familiare e psicologico, integrazione di nutrienti come omega 3 e folati, selenio in caso di problemi tiroidei, possono dare una mano.
I traumi infantili aumentano il rischio.
Aggiornamento 23/6/2019

Ci sono persone un po' più sfortunate dal punto di vista genetico, e tendono ad ingrassare più di altre. Ma se praticano correttamente attività fisica ed evitano la sedentarietà il loro peso (e BMI) è paragonabile a quello delle persone con una genetica favorevole.


Aggiornamento 27/6/2019

Nonostante sia una malattia tipica dell'adulto e del'anziano, gli eccessi alimentari che oggi sono molto diffusi rendono possibile ammalarsi di diabete di tipo 2 da giovani. Questo è dovuto soprattutto all'ambiente obesogeno che ci circonda, con poca attività fisica e alimenti ricchi di calorie e poveri di nutrienti.
Tanto prima ci si ammala, tanto più si sottopone l'organismo a uno stress che porta a perdita della vista, malattie cardiovascolari, tumori, neuropatie, steatosi epatica, apnee notturne.

Dal punto di vista nutrizionale (e non solo), le ultime linee guida prevedono un approccio più "aggressivo" al fine di prevenire o ritardare le complicanze, consigliando "l'alimentazione per i giovani con diabete di tipo 2, come per tutti i bambini, dovrebbe concentrarsi su abitudini alimentari salutari che enfatizzino il consumo di alimenti ricchi di nutrienti e di alta qualità e riducano il consumo di alimenti densi di calorie, poveri di nutrienti, in particolare bevande zuccherate".

Aggiornamento 29/6/2019

La carenza di vitamina D all'inizio della gravidanza aumenta il rischio di infiammazione placentare

Aggiornamento 30/6/2019


In generale i nostri parenti primati (scimmie) non ingrassano come noi. Abbiamo una particolare predisposizione per mettere grasso da parte. Questo forse è dovuto al fatto che mettiamo più grasso bianco (inerte, ossia non consuma calorie) che grasso beige (che invece ha mitocondri e quindi consuma energia). Questo risparmio energetico ci permette di avere un cervello più grande, ma in tempi di abbondanza di cibo favorisce l'accumulo di grasso, e non garantisce che il cervello con maggiori potenzialità sia usato correttamente, come possiamo vedere navigando sui social.


Aggiornamento 5/7/2019

Anche bassi livelli di inquinamento domestico, soprattutto da interferenti endocrini, favoriscono asma, allergie e obesità nei bambini.

Aggiornamento 8/7/2019

Nei topi sottoposti ad antibiotici si blocca la neurogenesi e perdono la memoria. Dare probiotici e metterli a fare attività fisica, due fattori che restaurano il microbiota, riportano a livelli normali la funzione cerebrale, tramite alcune cellule immunitarie. Un altro tassello nell'intricato puzzle dell'asse intestino-cervello-sistema immunitario. "Abbiamo scoperto che un trattamento antibiotico prolungato potrebbe avere un impatto sulla funzione cerebrale", dice l'autrice Susanne Asu Wolf del Max-Delbrueck-Center for Molecular Medicine a Berlino, Germania. "Ma i probiotici e l'esercizio fisico possono influenzare la plasticità cerebrale e dovrebbero essere considerati una vera opzione di trattamento".

Negli ultimi decenni il BMI (rapporto tra peso e altezza) in Norvegia è aumentato sia per le persone geneticamente predisposte ad ingrassare che per quelle non predisposte, il che suggerisce che l'ambiente rimane il principale fattore.
Le politiche dovrebbero essere indirizzate per avere un ambiente che favorisca l'attività fisica e l'alimentazione sana.
Aggiornamento 9/7/2019

L'obesità infantile è un problema mondiale, perché chi ha questa condizione sarà probabilmente un adulto sovrappeso o obeso e maggiori sono gli anni con eccesso ponderale maggiore è il rischio per la salute.  Tra i fattori che aumentano il rischio, l'eccesso ponderale della madre e l'aumento di peso in gravidanza, il diabete gestazionale.
"Le donne incinte dovrebbero seguire uno stile di vita sano, evitare la malnutrizione e il fumo e moderare l'assunzione di zucchero per ridurre il rischio di adiposità infantile".
L'allattamento al seno dovrebbe essere incoraggiato per i suoi numerosi effetti benefici. Le evidenze non sono conclusive sui tempi di svezzamento, probiotici e prebiotici.

Nei bambini, l'eccesso di assunzione di proteine, il consumo di bevande zuccherate e il sonno ridotto sono associati a maggiore adiposità durante i primi 2 anni di vita.


Aggiornamento 10/7/2019

Acesulfame e sucralosio, due dolcificanti artificiali, hanno un impatto nei topi quando vengono dati in gravidanza e allattamento. Riducono Akkermansia muciniphila e aumentano i Firmicutes, un profilo microbico notoriamente associato con l'obesità. Viene inoltre alterato il sistema di detossificazione.


Aggiornamento 11/7/2019

Una dieta ricca in fibre può aiutare a prevenire la preeclampsia, un disordine della gravidanza.

Infatti le fibre vengono trasformate dai batteri in SCFA e in particolare acetato, che modula il sistema immunitario, e questo riduce il rischio della malattia. I bambini nati da mamma con preeclampsia hanno aumentato rischio di malattie autoimmuni e allergie.


Aggiornamento 20/7/2019


La sindrome del cuore spezzato (Takotsubo Syndrome) aumenta il rischio di tumori. Senza arrivare alle teorie di Hamer, è comunque evidente che la sofferenza può portare a sregolare il metabolismo immunitario ed energetico in modo da favorire l'insorgenza di malattie. Gli autori dello studio raccomandano un maggiore controllo nelle persone che subiscono forti stress.


Secondo l'OMS World Health Organization (WHO)​ molti cibi indicati per bambini non lo sono affatto, avendo zuccheri aggiunti che sono dannosi per il futuro del bambino e non vanno introdotti così presto. Gli alimenti che contengono naturalmente zuccheri come frutta e verdure vanno invece bene.


Aggiornamento 22/7/2019

L'esposizione in gravidanza all'inquinamento atmosferico sembra ridurre il QI del nascituro. Questo è evidente soprattutto in caso di folati bassi nel sangue.

Aggiornamento 27/7/2019
In quasi il 40% dei parti si utilizzano antibiotici, principalmente per prevenire l'infezione da streptococchi del gruppo B (GBS).
"I benefici di questa terapia (IAP) devono essere valutati rispetto ai potenziali (soprattutto a lungo termine) effetti avversi. Ciò richiederà studi più ampi con un follow-up più lungo per studiare l'effetto della IAP sul microbiota intestinale dei neonati e mettere in relazione i cambiamenti con gli esiti clinici più avanti nella vita. Una volta che la relazione tra il microbiota intestinale e lo sviluppo del sistema immunitario sarà più chiara, interventi come l'allattamento esclusivo al seno, la somministrazione di probiotici mirati o la terapia fagica potranno essere usati come terapia adiuvante nei neonati esposti agli antibiotici. Inoltre, lo sviluppo riuscito di un vaccino GBS contribuirebbe a ridurre la necessità di IAP".
Con gli antibiotici si ha una perdita di lattobacilli, bifidobatteri ecc, con aumento del rischio di malattie autoimmuni, allergie ecc.

Aggiornamento 29/7/2019

"La carenza di acidi grassi omega-3, a causa di un'insufficiente assunzione o di un rapido esaurimento delle scorte durante la gravidanza e l'allattamento, è uno dei fattori di rischio della depressione postparto (PPD). Associazioni tra neuroinfiammazione (citochine proinfiammatorie elevate) e neurotrasmissione alterata (bassa attività di trasmissione serotoninergica) e rischio di PPD sono state riportate anche da numerosi studi. Il completamento con olio arricchito con acido eicosapentaenoico (EPA) può ridurre efficacemente la depressione durante la gravidanza e la PPD dopo il parto. Il trattamento a lungo termine con olio arricchito con acido docosaesaenoico (DHA) può essere efficace nel ridurre il rischio di PPD nelle donne sane, ma non nelle donne che allattano. Il DHA da solo non è sufficiente. In conclusione l'integrazione dietetica con acidi grassi omega-3 ricchi di EPA durante la gravidanza o dopo il parto riduce alcuni sintomi associati alla depressione. Anche l'integrazione di DHA in donne in gravidanza in buona salute può ridurre il rischio di PPD".

Alti livelli di estrogeni in gravidanza, soprattutto estradiolo, sembrano legati al rischio di autismo
Aggiornamento 1/8/2019
Ieri a SuperquarkRai è stato detto che le arachidi non vanno introdotte prima dell'anno di età. Questo non corrisponde alle ultime conoscenze e linee guida, secondo cui vanno introdotte precocemente (4-6 mesi,contestualmente al normale svezzamento), soprattutto in bambini ad alto rischio (che presentano eczema per esempio). Sappiamo oggi che ritardare l'introduzione aumenta il rischio di allergia

Aggiornamento 2/8/2019
L'abuso di antibiotici, presi senza neanche prescrizione medica, è uno dei problemi da combattere
La modalità di parto (naturale o cesareo) e i ceppi di bifidobatteri intestinali materni sono fattori chiave nel determinare il microbiota di bifidobatteri durante la prima infanzia. Il mantenimento di un microbiota intestinale sano ed equilibrato durante la gravidanza è un fattore importante che influenza positivamente il microbiota intestinale del neonato. L'alimentazione può influenzare la persistenza dei ceppi di bifidobatteri negli anni.
Aggiornamento 7/8/2019
Esiste una relazione lineare tra antibiotici prescritti nell'infanzia e sviluppo di asma. Ogni ciclo di antibiotici aumenta il rischio del 20% e la severità dell'asma.
"i nostri risultati sono in linea con l'ipotesi del microbiota, che suggerisce che la disbiosi causata dagli antibiotici può alterare la maturazione del sistema immunitario e aumentare il rischio di sviluppare malattie allergiche ... "
"... Alla luce delle crescenti prove a sostegno dell'effetto dannoso dell'uso di antibiotici sull'asma infantile, i pazienti e gli operatori sanitari dovrebbero valutare criticamente i rischi e i benefici dell'uso di antibiotici nei neonati prima della somministrazione e considerare possibili strategie di trattamento alternative quando disponibili, e la ricerca dovrebbe concentrarsi su come gli effetti collaterali degli antibiotici possano essere prevenuti quando è necessario il loro uso".
Aggiornamento 14/8/2019

Nei bambini con predisposizione genetica alla celiachia (i noti HLA-DQ2/-DQ7) la quantità di glutine introdotta nei primi anni di vita è correlata col rischio di celiachia.
1g di glutine (circa 20g di pane) in più al giorno aumenta il rischio del 6-7% a 5 anni
Aggiornamento 16/8/2019

I bambini nati prematuri sono a rischio di problemi neurocomportamentali, anche a causa della disbiosi che li caratterizza. Infatti sono sottoposti spesso a cesareo e antibiotici. La mancanza di alcuni batteri può far mancare lo stimolo dei grassi a catena corta e altri metaboliti, che interagiscono sia sul nervo vago che direttamente sul cervello. L. rhamnosus può essere d'aiuto, mentre i bifidobatteri possono avere effetti paradossi (aumentati nell'ADHD)
Sarebbe opportuno dare il latte materno tirato alla stessa ora nel quale è stato estratto, per non disturbare i ritmi circadiani del pupo.
Aggiornamento 23/8/2019
Nei bambini nati prematuri ci sono alterazioni del microbiota. Sono dovuti all'uso e al tipo di antibiotici (e più se ne usano peggio va). La via enteromammaria, che porta i batteri dall'intestino al seno per essere inseriti nel latte è meno efficiente. La maturazione del sistema immunitario può essere compromessa e il rapporto tra Th1 e Th2 alterato, predisponendo per malattie autoimmuni o allergie.
Aggiornamento 24/8/2019
Uno dei motivi dell'aumento dell'antibioticoresistenza sono gli antimicrobici come il triclosan. Per una corretta igiene delle mani è sufficiente usare il sapone senza antibatterico

Aggiornamento 25/8/2019
I bambini nati prematuri possono avere alterazioni nello sviluppo neurologico, dovute anche ad alterazioni della flora, causate da parto cesareo, antibiotici ecc, alterazione dell'immunità, dell'infiammazione, dei neurotrasmettitori, del nervo vago e della permeabilità delle barriere ematoencefalica e intestinale
La somministrazione di L. rhamnosus ha ridotto le diagnosi di ADHD in un gruppo di bambini pretermine
Bere in gravidanza caratterizza il DNA in modo da influenzare l'espressione genica, aumentando il cortisolo con conseguenze sull'immunità

Aggiornamento 26/8/2019

Secondo uno studio fatto in Canada, paese in cui l'acqua è addizionata di fluoro, le donne che hanno maggior introito del minerale in gravidanza hanno figli con minore quoziente intellettivo a 4 anni. La dottoressa Till, coautrice dello studio, ha detto "Non c'è assolutamente alcun vantaggio ad assumere fluoro per un feto o un bambino senza denti". "Non si fa alcun danno al bambino riducendo l'assunzione di fluoro. Puoi ridurlo e il tuo bambino starà bene."
Aggiornamento 31/8/2019
I fattori che influenzano la composizione del microbiota nel bambino
Sebbene l'uso sia solo promettente al momento, esistono le basi per utilizzare i prebiotici per bilanciare la flora in modo da migliorare sintomi allergici cutanei, alimentari e respiratori. La miglior "finestra d'opportunità" per la prevenzione appare essere la gravidanza, mentre la somministrazione nei neonati ha dato risultati limitati.
Può esserci un legame tra streptococco, sindrome PANDA e comportamenti ossessivo-compulsivi
Aggiornamento 2/9/2019
Sono stati dati dei micronutrienti sotto forma di multivitaminico e minerale a dei bambini con ADHD, ottenendo ottimi risultati, paragonabili a quelli dei farmaci, e senza effetti collaterali. Con l'interruzione alcuni hanno mantenuto il miglioramento, ma molti hanno regredito. Quelli che sono passati al farmaco hanno avuto peggioramento di umore e ansia.
Aggiornamento 5/9/2019
Oltre a essere notoriamente associato con aumentato rischio di obesità, asma, allergia e diabete di tipo 1, il parto cesareo può aumentare il rischio di autismo e ADHD nella prole
Alcuni antibiotici possono indurre disfunzioni mitocondriali, che possono anche predisporre  per malattie psichiatriche
Aggiornamento 7/9/2019
Poco movimento in gravidanza può aumentare il rischio di parto prematuro
Un microbiota impoverito dagli antibiotici (e presumibilmente anche da dieta squilibrata) riduce la risposta al vaccino influenzale
Aggiornamento 13/9/2019
Come il microbiota varia nei primi 10 anni del bambino
Aggiornamento 15/9/2019
L'attivazione del sistema immunitario in gravidanza è legata a problemi di neurosviluppo del bambino, e può essere stimolata sia da infezioni che da stress.
Questo sistema però ha una certa resilienza, ossia è protetto fino a un certo punto. Fattori alimentari come omega 3, colina, ferro, zinco, un buon sistema antiossidante sono protettivi, mentre anemia e ferro basso, infezioni, infiammazione, diabete gestazionale, disbiosi e traumi infantili aumentano il rischio.

Aggiornamento 17/9/2019

Il paracetamolo è ammesso in gravidanza, ma potrebbe non essere così sicuro.
La sua assunzione moderata tra le 18 e le 32 settimane sembra associata con iperattività e deficit di attenzione, soprattutto nei maschietti tra i 7 e i 9 anni. L'associazione tende a sparire negli anni successivi.
Sono stati osservati gli effetti della paleodieta in gravidanza su 37 donne che già la seguivano, confrontate con 39 donne che seguivano un'alimentazione classica.
Il gruppo paleo ha avuto migliori esiti nel controllo della glicemia ed emoglobina e ferritina più alte, ha aumentato meno di peso e i bambini avevano un peso lievemente inferiore, ma senza conseguenze negative.
"La dieta paleolitica mantenuta durante la gravidanza può avere un effetto benefico sulla tolleranza al glucosio. Può anche aumentare i depositi di ferro e i livelli di emoglobina. I neonati di donne che mantengono una dieta paleolitica sono leggermente più piccoli ma compatibili con l'età gestazionale senza differenze nei risultati neonatali. Questi risultati possono indicare la natura favorevole di questa dieta durante la gravidanza e possono persino diventare interessanti nelle donne inclini al diabete gestazionale. Ulteriori ricerche future potrebbero far luce sul possibile effetto benefico di tale dieta".
Aggiornamento 18/9/2019
La somministrazione di antibiotici durante il parto può alterare la formazione del microbiota e aumentare la resistenza batterica agli antibiotici. Nell'esperimento il solo probiotico L. reuteri non è stato sufficiente a ridurre l'alterazione, e questo aumenta il rischio di malattie autoimmuni, sovrappeso, allergie e intestino irritabile.

Aggiornamento 19/9/2019
Il parto pretermine è la principale causa di mortalità e morbilità neonatale, tuttavia nella maggior parte dei casi la ragione rimane ignota.
Tra i supplementi che si sono dimostrati efficaci nel prevenire la nascita prematura, il DHA (omega 3) è probabilmente il più efficace, seguito da zinco e vitamina D.
Evidenze crescenti ci sono anche per folati, ferro, calcio, magnesio, multivitaminici e multiminerali, vitamina A (attenzione perché in eccesso è teratogena), probiotici.
Aggiornamento 20/9/2019

Il parto cesareo e gli antibiotici perinatali alterano in maniera importante il microbiota

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