lunedì 23 marzo 2015

La patata viola



La patata dolce (Ipomoea batatas), o batata, non appartiene alle solanacee come la comune patata, e, al di là delle facili battute osé che si possono fare, sembra davvero un supercibo. La sua variante viola è molto più ricca di antiossidanti rispetto ad altri vegetali, proprio grazie ad essi si sta rivelando molto utile nella prevenzione e gestione delle malattie infiammatorie.



http://www.thesleuthjournal.com/purple-potatoes-pack-mega-antioxidants-compared-white-fleshed-potatoes/


Oltre all'ormai sicuro effetto antinfiammatorio infatti, si è verificato un modello animale in cui le antocianine estratte esercitano funzione antiperglicemizzante, antitumorale, antistress ossidativo e antinvecchiamento. Questo va ulteriormente a confermare il fatto che l'infiammazione sia la base comune di questo tipo di malattie.

Le sue antocianine esercitano anche un effetto epatoprottettivo, e in questo modo riduce i danni di sostanze nocive per il fegato, tipicamente alcol, alimentazione occidentale o sostanze industriali col quale molti lavoratori purtroppo vengono a contatto.


lhttp://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0955286312002021 la patata viola (PSPC) blocca in almeno 2 punti le vie che portano al deposito epatico di grassi


Un piccolo studio ha messo in evidenza che le patate viola coadiuvano la terapia antipertensiva, determinando una piccola ma significativa e utile riduzione della pressione sanguigna, il più pericoloso dei fattori di rischio cardiovascolari. Un effetto simile, con riduzione della fibrosi cardiaca, si è avuto nel modello animale, dando uno yogurt fermentato con gli antiossidanti di questo vegetale.

Anche le foglie hanno dimostrato potere ipoglicemizzante, nel modello animale, aumentando la produzione di GLP-1, un importante ormone che gestisce sia la secrezione insulinica che altre importanti funzioni, tra cui termogenesi, sazietà e gestione della composizione corporea.

Insomma un cibo da provare subito, e aumentando la domanda sicuramente aumenterebbe anche l'offerta, rendendola molto più facile da reperire in tutti i supermercati e non solo in negozi specializzati.
E sicuramente sempre meglio di quelle del fast food!

https://www.pinterest.com/explore/potato-funny/

Aggiornamento 28/8/2015

Nel modello sperimentale le patate viola sopprimono la tumorigenesi del colon. Lo studio viene segnalato anche dall'AICR.

Aggiornamento 25/2/2016

La patata dolce sopprime la migrazione delle cellule metastatiche in vitro.

Aggiornamento 11/6/2016

Una patata viola ottenuta per ibridazione, ricca di nutrienti e antiossidanti molto più delle comuni patate, mostra interessanti proprietà preventive, ad esempio della cataratta, tumori, malattie cardiovascolari.

Aggiornamento 5/7/2016

Novità sulle patate dolci viola: nel modello animale riducono l'iperuricemia e vengono confermati gli effetti antidiabetici, antinfiammatori, antiossidanti e antitumorali.

Aggiornamento 5/9/2016

Il video di Nutritionfacts: meglio se non si cuociono in forno ma cotture più delicate.

Aggiornamento 4/6/2017

I glicoalcaloidi delle patate possono dare problemi di permeabilità intestinale, e aumentano esponendo al caldo e alla luce le patate.

Update 8/10/2017
Una revisione sistematica dell'effetto delle antocianine salute cardiometabolica ha concluso che "i significativi miglioramenti del controllo glicemico e lipidico supportano i benefici delle antocianine nella prevenzione e gestione delle malattie metaboliche"
Le antocianine si confermano una fibra prebiotica per la crescita dei batteri buoni, in particolare bifidi.
Aggiornamento 4/11/2017
L'infografica sulle patate dolci confrontate con le patate tradizionali
Aggiornamento 13/2/2019
Quali sono i migliori cibi per chi soffre di diabete? Verdure a foglia, cereali integrali, agrumi e frutti di bosco, legumi, semi di chia, yogurt probiotici, patate dolci, pesce grasso, patate dolci e noci.
Aggiornamento 14/1/2020
Perché consiglio sempre le patate dolci al posto di quelle classiche? Hanno una maggiore ricchezza di nutrienti, e in particolare una fibra prebiotica che aumenta i batteri buoni come bifidi, lattobacilli e Akkermansia
Aggiornamento 1/4/2020
"Le patate germogliate contengono livelli più alti di glicoalcaloidi, che possono avere effetti tossici sull'uomo se consumati in eccesso. In particolare l'intossicazione si può manifestare con sintomi gastrointestinali, e in caso di alte quantità portare fino alla morte. Mangiare patate germogliate durante la gravidanza può anche aumentare il rischio di difetti alla nascita. Scartare i germogli, gli occhi, la buccia verde e le parti ammaccate di una patata, o cucinarla ad alte temperature (frittura), può aiutare a ridurre i livelli di glicolalcaloidi, ma sono necessarie ulteriori ricerche di approfondimento. Fino ad allora, scartare le patate germogliate o verdi potrebbe essere la cosa più sicura da fare. Conservare le patate intatte e asciutte in un luogo fresco, asciutto e buio può aiutare a ridurre la probabilità di germinazione. È meglio evitare di accumulare patate e conservarle lontano dalle cipolle".

Aggiornamento 1/11/2020

Una particolare patata, ricca in antiossidanti, può invertire la rigidità arteriosa in adulti sani

Aggiornamento 17/5/2021
Gli antociani alimentari di frutti di bosco, ciliegie e patata dolce viola sono utili per la gestione dell'iperglicemia e dell'iperuricemia. Questo avviene modificando le funzioni di enzimi, tessuti ed organi, riducendo infiammazione e stress ossidativo.
In particolare le antocianine bloccano l'enzima xantina ossidasi (XO) che produce l'acido urico che i reni possono faticare a smaltire. Inoltre riducendo lo stress ossidativo e l'infiammazione i reni lavorano meglio, eliminando più facilmente le tossine uremiche.
Gli enzimi digestivi dei carboidrati e i loro trasportatori intestinali e renali vengono rallentati, riducendo la glicemia e i picchi glicemici nel sangue. Questo favorisce equilibri ormonali migliori (riduzione dell'insulinoresistenza, della gluconeogenesi e ancora dello stress ossidativo e dell'infiammazione), che portano a un calo della glicemia.

Aggiornamento 4/3/2023

Gli antociani, i coloranti che vanno dal rosso-arancio al blu-viola presenti in frutta, verdura e tuberi, hanno proprietà antidiabetiche grazie alla modulazione del metabolismo energetico, dell'infiammazione e del microbiota intestinale. Una modifica a queste molecole (acetilazione delle frazioni glicosidiche) altera le proprietà fisico-chimiche degli antociani e ne migliora la stabilità e l'assorbimento a livello intestinale.
Gli effetti benefici sono dovuti a: rallentamento nella digestione dei carboidrati, modulazione delle vie metaboliche (inibizione dell'anabolismo glucidico e lipidico), riduzione dell'infiammazione e quindi dell'insulinoresistenza. La modulazione del microbiota e della permeabilità intestinale è un altro effetto positivo.
"La versione acetilata, che si trova in abbondanza nelle patate viola, nelle carote viola, nei ravanelli e nei cavoli rossi ha effetti positivi sull'organismo maggiori rispetto alla versione standard".


Aggiornamento 8/9/2023

La somministrazione di amido resistente, un carboidrato che non viene digerito dall'intestino ma nutre i batteri buoni favorendone la proliferazione, aiuta a ridurre il grasso del fegato nella steatosi epatica (NAFLD). L'azione avviene anche modulando il microbiota. Si riducono anche l'infiammazione e il danno epatico.
Fonti naturali di amido resistente sono il riso e le patate cucinate in precedenza e mangiati freddi.
Il Prof Li ha dichiarato "Siamo in grado di identificare un nuovo intervento per la NAFLD e l'approccio è efficace, conveniente e sostenibile. Rispetto all'esercizio fisico intenso o al trattamento per la perdita di peso, l'aggiunta di amido resistente a una dieta normale ed equilibrata è molto più facile da seguire per le persone."

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