mercoledì 28 agosto 2013

Opinioni.. intolleranti

C'è ancora molto dibattito sulle intolleranze alimentari e sulle loro conseguenze.

In questo video espongono le proprie opinioni sulle intolleranze alimentari il dott. Elli e il dott. Speciani. Direi che il secondo vince per chiarezza e completezza dell'esposizione!
Recentemente un mio paziente ha migliorato la sua condizione di reflusso gastroesofageo, dopo aver impostato la dieta di rotazione grazie ai test di intolleranza alimentare.
Molti colleghi e medici continuano a non appoggiare e dare del ciarlatano a chi si occupa di infiammazione da cibo.
Anche il dottor Oz si è recentemente schierato.
Ovviamente in giro c'è sempre l'imbroglio e qualcuno disposto a dirti che sei intollerante a questo o quell'alimento solo per spillarti soldi, dopo aver usato test senza alcun fondamento scientifico.
L'unica cosa sicura è che non si giungerà mai ad una opinione univoca, dato che non la si ha per quasi niente nel campo della medicina.
Purtroppo  dovrebbe essere scienza solo ciò che è dimostrabile, ma raramente è così!

http://foodallergyfun.blogspot.it/2012/02/punch-you-food-allergy-cartoon.html


Aggiornamento 24/8/2019
La rivista Nutrients pubblica le relazioni tra IgG e cibo sostenute dal dott. Speciani e colleghi
Aggiornamento 18/5/2021

Le ultime linee guida (UK) sul trattamento dell'IBS (sindrome dell'intestino irritabile)
I pazienti dovrebbero tutti fare attività fisica ed essere seguiti dal punto di vista nutrizionale.
Lo psillio è solitamente efficace nel ridurre i dolori e i sintomi, invece le fibre insolubili come la crusca di grano possono aggravare i sintomi.
La dieta FODMAP può funzionare ma deve essere fatta seguita da esperti e si deve puntare alla reintroduzione dei cibi.
I probiotici possono essere consigliati per almeno 3 mesi, e se non funzionano cambiare ceppo, visto che non è possibile individuarne uno buono per tutti.
L'olio di menta piperita può essere un trattamento efficace per i sintomi e il dolore addominale nell'IBS. Il reflusso gastroesofageo è un effetto indesiderato comune.
"Esistono molteplici meccanismi attraverso i quali il cibo può innescare sintomi nell'IBS, inclusi effetti primari (p. Es., Osmotico, chimico, immunologico, meccanico o neuroendocrino) ed effetti secondari (p. Es., Sottoprodotti della fermentazione, alterazioni del pH intraluminale o effetti sul microbiota intestinale). Non sono raccomandate diete di eliminazione basate su anticorpi IgG. Sebbene alcuni studi abbiano identificato potenziali intolleranze alimentari tramite il test dell'antigene leucocitario su campioni di sangue periferico o l'endomicroscopia laser confocale in tempo reale, ciò richiede un'ulteriore conferma.
L'infiammazione della mucosa può derivare da una barriera epiteliale compromessa, disbiosi o livelli di stress alterati e funzione della barriera epiteliale compromessa da uno stress aberrante e una risposta immunitaria e/o disbiosi. L'inizio della condizione può essere collegato a un precedente episodio di gastroenterite infettiva indotta da batteri, parassiti o virus, denominata IBS postinfettiva".

Aggiornamento 5/7/2021

Alcune prove portano a pensare che i dolori della sindrome dell'intestino irritabile (IBS) siano dovuti (anche) a reazioni allergiche, che perdurano anche senza esposizione successiva, e sono facilitate da infezioni batteriche che alterano le proprietà della mucosa intestinale. L'istamina agisce localmente per cui non vi è una reazione sistemica classica ma limitata all'intestino. Questo spiegherebbe perché alcune diete di esclusione portano a miglioramenti, e perché la FODMAP non sempre funziona.
"Un'infezione batterica gastrointestinale può rompere la tolleranza orale a un antigene alimentare e provocare una risposta immunitaria adattativa verso quell'antigene, che a sua volta può portare a un aumento della permeabilità intestinale e a una segnalazione anormale del dolore quando si verifica la riesposizione all'antigene. L'esposizione a questi mediatori rende i nervi afferenti ipersensibili e l'ipersensibilità può persistere anche in assenza dell'antigene alimentare scatenante .Esiste uno spettro di risposte allergiche indotte dal cibo, con anafilassi sistemica IgE-mediata da un lato e risposte allergiche specifiche del tessuto gastrointestinale dall'altro. Nel mezzo ci sono malattie del tratto gastrointestinale con risposte allergiche locali indotte dal cibo, come le risposte mastocitarie specifiche del colon descritte da Aguilera-Lizarraga et al. e le risposte eosinofile specifiche dell'esofago nell'esofagite eosinofila. Sebbene molto ancora sia da chiarire, dati recenti supportano l'ipotesi che i disturbi gastrointestinali comuni, come l'IBS e il dolore addominale funzionale, possano invece essere disturbi allergici indotti dal cibo".

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