lunedì 15 aprile 2013

Niente conservanti?


Sulle bottiglie di Coca Cola, Sprite ecc. scrivono orgogliosamente: senza conservanti. Certo, l'acqua insieme allo zucchero si conservano benissimo, e nessun animale sarebbe così stolto da andare a deporre le sue uova o cibarsi di una sostanza completamente priva di nutrienti ma ricca di calorie. 
Ah no, scusate, dimenticavo. Uno c'è: l'uomo.

L'aumentata durata dei cibi è necessaria ai nostri tempi per motivi commerciali, ma questa avviene a scapito della ricchezza in nutrienti; gli alimenti vengono infatti raffinati e diventano così meno attraenti per insetti, ratti ecc.

Guardate qui quanto dura un hamburger di McDonald (in realtà il Fatto Alimentare ha smentito la notizia). O il gelato che non si squaglia.
Purtroppo la raffinazione è pure causa dell'alta palatabilità dei cibi moderni, resi così molto più capaci di stimolare l'appetito e meno sazianti.
Qui alcuni motivi per evitare le bibite gassate mentre qui si trovano tante cose da fare con la Coca Cola (tranne berla, si intende): non prendetele tutte alla lettera ma non sono male!

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152157410903912&set=a.101777153911.91013.101748583911&type=1&theater



Il Fatto Alimentare propone un decalogo di motivi per il quale evitare questo pericoloso liquido.
Ma quello che ritengo possa essere più interessante (e motivante) è un video in cui una famiglia di orsi (parodia dei veri spot Coca Cola) assume quotidianamente la bevanda. Dopo un po' la famiglia non sarà più felice, come di solito nei veri spot, ma in lotta con le malattie (problemi ai denti, obesità, diabete)





Aggiornamento 8/6/2015

La prossima volta che sentite la pubblicità della Sprite che dice "ascolta la tua sete", rispondete alla sete che le bibite zuccherate esacerbano la deidratazione.

Aggiornamento 12/10/2016

L'"esperto" Giampietro continua con l'argomento "lo zucchero è innocente", come se non fosse già stato smentito abbastanza.
6 ragioni per evitare il fruttosio industriale.


Aggiornamento 27/1/2017

Pare che il vice presidente di McDonalds, sotto giuramento ad una audizione sulla salubrità del loro cibo, disse che la Coca Cola è nutriente perché contiene acqua

Aggiornamento 23/7/2017

Le bibite consumate, sia normali che light, aumentano il rischio di dismetabolismo nei giovani

Aggiornamento 22/12/2017
Il cibo conservato può contenere la ε-polilisina, una catena aminoacidica che riduce la crescita microbica. In un modello animale questa molecola è capace, ai livelli al quale viene assunta comunemente, di alterare il microbiota.
Aggiornamento 3/8/2018

Non ci sono forti prove che lo zucchero sia cancerogeno in senso stretto, ma il suo uso è fortemente legato all'aumento di peso, che è associato almeno a 12 tipi di tumore. Per questo l'American Institute for Cancer Research consiglia l'utilizzo di bibite non zuccherate

Aggiornamento 18/9/2018

Coca Cola investe 8 milioni di euro in un anno per spingere i ricercatori spagnoli a minimizzare l'impatto della nutrizione ed esaltare quello dell'inattività fisica tra le cause dell'obesità infantile. A me ricorda qualcosa, tipo questo documento di NutritionFoundation, ossia i soliti noti Ghiselli, Del Toma e compagnia bella. Ecco invece alcuni italiani che hanno dichiarato di ricevere fondi da Coca Cola (molti hanno preferito non comparire in lista, chissà perché)

Aggiornamento 26/1/2019

Bere bibite zuccherate dopo l'attività fisica può portare a ulteriore disidratazione e aumenta i marker di danno renale

Aggiornamento 8/10/2019
Aumentare il consumo di bibite zuccherate di mezza lattina al giorno aumenta il rischio di diabete del 16% nei 4 anni successivi. Le bevande con dolcificanti artificiali lo aumentano del 18% (anche se può essere una causalità inversa). Sostituire una porzione con bevande non zuccherate (acqua, caffè o tè) riduce il rischio fino al 10%
Aggiornamento 5/11/2019
Il consumo di bibite, sia zuccherate che dolcificate, aumenta il rischio di morte da ogni causa, in particolare tumore del colon, Parkinson, infezioni intestinali. Lo studio si conclude raccomandando politiche per la riduzione del consumo delle bevande zuccherate
Aggiornamento 29/2/2020
Se volete gestire il colesterolo, forse è meglio preoccuparsi più delle bibite zuccherate che delle uova: l’uso di bibite è infatti associato con dislipidemia aterogena (trigliceridi alti e HDL basse)

Aggiornamento 13/5/2020
Una lattina al giorno di bibita zuccherata aumenta il rischio di ictus del 19% e di infarto del 25%, e del 26% di necessità di angioplastica
Aggiornamento 23/9/2020

Senza variare calorie e percentuali di macronutrienti, in persone obese, in una dieta in cui si aumentano le bibite gassate come fonte di carboidrati vi è una spesa energetica inferiore di 136 kcal al giorno. Questo indica un effetto negativo di rallentamento del metabolismo, che si tradurrebbe in un aumento di peso di 7 kg all'anno
Aggiornamento 14/2/2021

Perché lo zucchero è tossico? Lo spiega il prof Robert Lustig MD, medico americano.
A parità di calorie, gli altri nutrienti non provocano i danni dello zucchero, ma il suo effetto tossico su cervello e fegato è paragonabile a quello dell'alcol, anche perché dà dipendenza.
L'ingestione di fruttosio industriale disturba il metabolismo epatico, favorendo la lipogenesi e la formazione di trigliceridi che si accumulano nel fegato o vengono immessi nella circolazione favorendo le malattie cardiovascolari.
Il fruttosio è particolarmente soggetto alla reazione di Maillard, che provoca la liberazione di radicali liberi ossidanti e infiammatori. La sua metabolizzazione comporta la formazione di metilgliossale, composto tossico per il fegato.
Sebbene le industrie alimentari cerchino di discolparsi, addossando alla mancanza di volontà individuale la responsabilità, in maniera simile all'industria del tabacco, è ormai evidente il legame tra consumo di zucchero ed eccesso di peso nella popolazione, nonché diabete, indipendentemente dalle calorie consumate. Questo legame colpisce soprattutto i più poveri, e cercare di puntare sull'educazione e sulla responsabilità personale non ha portato ha risultati, cosa che invece ha fatto la tassa sugli zuccheri aggiunti o togliere gli incentivi alla sua produzione.
Al mondo muoiono 184 mila persone all'anno per le bibite zuccherate. Lo zucchero non è un cibo, ma un additivo, che non è necessario per le reazioni biochimiche del corpo.
"L'argomento a favore dell'intervento sociale nelle malattie non trasmissibili è mancato perché l'industria alimentare ha convinto il pubblico che "una caloria è una caloria", che gli zuccheri sono solo "calorie vuote" e che la "responsabilità personale" è la risposta. Sebbene siano necessari sforzi educativi pubblici per mettere in guardia sui rischi di un consumo cronico eccessivo di zucchero, non possono essere sufficienti, come si è visto per ogni altra sostanza edonica.
In questo articolo, ho fornito prove che: (1) lo zucchero crea dipendenza e tossicità non correlate alle calorie; (2) la riduzione dello zucchero conferisce benefici alla salute e alla società; (3) lo zucchero aggiunto e, per inferenza, il cibo ultraprocessato, soddisfa i criteri per la regolamentazione; (4) la riduzione dello zucchero non è solo possibile, ma necessaria per salvare la salute e l'assistenza sanitaria, e (5) gli interventi della società per ridurre il consumo di alimenti trasformati contenenti zuccheri aggiunti sono realizzabili e necessari. Tali interventi (amministrativi, legislativi, giudiziari) saranno probabilmente geograficamente, politicamente e culturalmente specifici; e alcuni interventi politici non funzioneranno in determinate sedi".
Aggiornamento 26/3/2021

L'aderenza a 5 fattori (niente bibite gassate e caffè, niente fumo, dieta sana, movimento moderato, mantenere un peso corretto) riduce il reflusso nel 68% delle donne.

Aggiornamento 20/7/2021

L'uso di zuccheri e bibite zuccherate in adolescenza è associato ad aumentato rischio di tumore al colon precoce, che invece è ridotto dall'introduzione di vitamina D

Aggiornamento 2/2/2022

Che legame c'è tra bibite zuccherate e salute?

Il consumo di bibite con zuccheri aggiunti promuove l'aumento di peso con diversi meccanismi.
Introdurre calorie in forma liquida è meno saziante per cui l'appetito è maggiore. Il fruttosio riduce il consumo basale e induce resistenza leptinica, riducendo la termogenesi, e promuove la deposizione di grasso viscerale ed ectopico (interno agli organi).
La presenza di forti quantità di zucchero stimola l'iperinsulinemia e e aumenta il rapporto col glucagone, promuovendo l'ingresso di glucosio nella cellula ma riducendo il consumo energetico e in particolare quello di grassi.
Lo zucchero stimola inoltre il sistema dopaminergico inducendo benessere temporaneo e dipendenza.

Le bibite gassate contribuiscono al rischio di malattie croniche attraverso l'aumento di peso, allo sviluppo di fattori di rischio dovuti all'iperglicemia attraverso il metabolismo epatico, che deve metabolizzare il fruttosio.
Il consumo aumenta la mortalità, il rischio di malattie cardiometaboliche (obesità, diabete, fegato grasso, gotta) e tumori, attraverso l'aumento di peso, ma probabilmente anche mediante altri meccanismi, come l'infiammazione, l'insulinoresistenza, l'iperinsulinemia e lo stimolo continuo dell'asse somatotropo (IGF1)
Diversi studi mostrano che la riduzione del consumo, anche attraverso politiche di disincentivo (sodatax), può migliorare la salute.

Aggiornamento 9/2/2022

Gli additivi alimentari e in generale il cibo industriale (dolci conservati, carni processate, zuccheri e grassi aggiunti, dolcificanti) alterano il microbiota e favoriscono permeabilità e infiammazione intestinale, aumentando il rischio di malattie infiammatorie croniche intestinali.

Se fate del vostro intestino un cestino della spazzatura non rimaneteci male se poi non state bene

Aggiornamento 22/4/2023

Per persone con diabete assumere bibite zuccherate è un po' come buttare benzina sul fuoco.
🥤 Tra gli adulti con diabete di tipo 2, una maggiore assunzione di bevande zuccherate (SSB) è associata a una maggiore mortalità per tutte le cause e incidenza di malattie cardiovascolari, mentre l'assunzione di caffè, tè, acqua naturale o latte scremato è stata inversamente associata a mortalità per tutte le cause
Un maggiore aumento del consumo di caffè e tè dopo la diagnosi di diabete è stato significativamente associato a una minore mortalità per tutte le cause
💧 La sostituzione delle SSB con caffè, tè o acqua naturale è stata associata in modo statisticamente significativo a una minore mortalità per tutte le cause tra gli adulti con diabete.

Aggiornamento 25/9/2023

Le bibite zuccherate nei bambini aumentano il rischio, oltre che di sovrappeso, anche di fragilità ossea, predisponendo così per l'osteoporosi.
Il loro consumo va a ridurre quello di alimenti sani e riduce l'assorbimento di altri nutrienti.
La presenza di eccesso di fosforo in confronto al calcio stimola le paratiroidi a far rilasciare il calcio dalle ossa. Anche la caffeina potrebbe avere un effetto di riduzione della massa ossea.
L'acidità delle bibite riduce l'assorbimento di calcio e favorisce l'uso del calcio osseo come tampone.
Il rilascio di insulina in eccesso legato agli zuccheri delle bibite altera ulteriormente il metabolismo osseo, aumentando l'attività degli osteoclasti e il riassorbimento osseo nelle persone sovrappeso.
Altri dati mostrano che i bambini che consumano più bibite hanno maggiore rischio di fratture.
L'articolo conclude invitando le autorità a sconsigliare il consumo delle bevande.

Aggiornamento 18/11/2023

La sugartax, la tassa sulle bibite zuccherate, non fa male solo all'industria alimentare ma anche ai dentisti. In Gran Bretagna negli ultimi 2 anni le estrazioni di denti cariati sono scese del 12%. Indovinate quale stato sta ritardando la sua applicazione.

Aggiornamento 18/2/2024

Uno studio ha indagato il legame tra bevande e rischio cardiovascolare in persone con diabete di tipo 2 (T2D).
I risultati mostrano che "maggiori assunzioni di bibite zuccherate, bibite dolcificate artificialmente e succhi di frutta naturali erano ciascuno linearmente associati a un rischio più elevato di eventi cardiovascolari (CVD) in individui con T2D, indipendentemente dalla predisposizione genetica alla CVD, e che la sostituzione di bibite e succhi con caffè, tè o yogurt, ma non di bibite con dolcificanti artificiali erano associati a un minor rischio di eventi CVD nei soggetti con T2D".

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