venerdì 1 febbraio 2013

Tira il dado (nella spazzatura)

L'ultimo spot del dado Star dice: aggiungiamolo perché sennò il brodo fatto in casa con le verdure non ha sapore.
Gli ingredienti sono (dal sito http://www.tiadorogustoitaliano.it ):


Sale iodato (50,6%) - Grasso vegetale - Esaltatore di sapidità: glutammato monosodico - guanilato disodico e inosinato disodico - Estratto per brodo (con soia) - Olio extravergine di oliva (3%) - Aromi - Prezzemolo - Estratto di carne.

Quindi un prodotto fatto per metà di sale (almeno iodato..), grasso vegetale non meglio specificato (quindi con buona probabilità idrogenato) e soprattutto contentente glutammato.



http://www.fanpop.com/clubs/funny-pictures/images/13510265/title/yu-callz-aquarium-callz-soup-fanart


Il glutammato, un comune aminoacido componente le proteine, è utilizzato per aumentare la sapidità perché responsabile del cosiddetto gusto umami, un quinto gusto. Peccato che vada ad agire pure su vie nervose che influenzano l'appetito e la scelta di cibi con quel gusto. Le industrie ben conoscono queste caratteristiche, e così ritroviamo il glutammato nella maggior parte dei piatti pronti industriali.
La somministrazione del glutammato è una metodica conosciuta da tempo per far ingrassare gli animali da laboratorio sperimentalmente.
Studi epidemiologici legano l'uso di glutammato all'aumento di peso e alla sindrome metabolica, anche se non tutti concordano.
In un modello animale, il glutammato insieme ai grassi trans (praticamente il dado da cucina..), oltre che alterare i parametri metabolici, ha ridotto la capacità di coordinazione dei topi; in un altro ha provocato steatosi epatica e infiammazione cronica.
Secondo la letterature ufficiale, la "sindrome da ristorante cinese", che si dice venga provocata dall'ingestione del glutammato, non si può chiaramente attribuire a questa molecola. Un solo lavoro recente, di una rivista ucraina poco nota, sostiene sicuro questo legame.
Tuttavia, visti i numerosi effetti negativi evidenziati nei modelli animali, e dato sempre il principio di precauzione, consiglio sempre di gustare i cibi al naturale. Invito a diffidare da messaggi che chiedono di edulcorare gli alimenti in partenza sani, in particolare con bambini di mezzo, che stanno ancora formando i loro gusti e che un domani saranno attratti se non dipendenti da tali gusti probabilmente poco salubri!

Esistono molti modi per fare il dado in casa, ad esempio per chi lo possiede, col Bimby. Questa ricetta mi ha colpito positivamente! 
In ogni caso, sempre attenzione al sale.



Aggiornamento 18/3/2017


A cosa serve il glutammato aggiunto dalle industrie nei cibi? Loro ti dicono a dare più sapore, gli esperimenti dicono che aumenta l'appetito, andando a impattare sui circuiti di regolazione del comportamento alimentare e potenzialmente aumentando la quantità di cibo introdotta e così favorendo l'aumento di peso.


Aggiornamento 28/3/2017


Contrariamente a quanto si credeva, alcuni neuroni possono utilizzare direttamente il glutammato come fonte di energia, alterando così la loro funzionalità per proteggersi dall'effetto citotossico



Aggiornamento 20/6/2017

Molti continuano a dire che il glutammato non crea problemi. Però la chirurgia bariatrica determina il ritorno in quantità sensibili di un nostro amico intestinale, il B. thetaiotaomicron, capace di consumare il glutammato e, guarda caso riducendo il glutammato sanguigno il dimagrimento inizia.



Aggiornamento 9/3/2018


Alcuni metaboliti degli aminoacidi ramificati (BCAA) e del glutamato sembrano aumentare il rischio di obesità in caso di alterazione della flora intestinale


Aggiornamento 20/5/2018

Chris Kresser pubblica una revisione sul glutammato: è improbabile che stimoli l'aumento di peso, può determinare cefalea se preso da solo (senza cibo), soprattutto nelle donne, non sembra provocare orticaria, potrebbe esacerbare la rinite, non sembra causare asma.



Aggiornamento 31/5/2018

Il glutammato viene dato, in dosi massicce, dagli sperimentatori ai topini appena nati, per farli diventare obesi.
Integrare con alcuni ceppi probiotici impedisce questa stimolazione, ripristinando il corretto metabolismo lipidico

Aggiornamento 21/9/2018


Individuato un collegamento nervoso, attraverso il nervo vago, che collega intestino e cervello, che non è sotto comunicazione (solo) ormonale come pensato prima. Il neurotrasmettitore usato è il glutammato, e questo apre la porta ad un sacco di speculazioni.

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