domenica 19 marzo 2017

Miti nutrizionali: terza puntata


Un altro post sui miti nutrizionali, sponsorizzato da Authoritynutrition.com


  1. Le diete low fat (a basso quantitativo di grassi) e con un sacco di cereali sono le migliori (alcune persone hanno risultati molto migliori con diete low carb)
  2. Il sale va ridotto indiscriminatamente (chi ha per esempio insufficienza cardiaca potrebbe avere problemi)
  3. Si dovrebbe sempre stuzzicare e fare piccoli pasti (per molti è opportuno fare pasti più grandi e poi digiuni)
  4. Il colesterolo alimentare aumenta il rischio di malattie cardiovascolari (questo è vero in una parte ristretta di popolazione)
  5. Tutti dovrebbero mangiare la farina integrale (a parte che raramente è integrale, spesso viene da grano moderno di pessima qualità, ha effetti simili alle farine raffinate)
  6. I grassi saturi sono sempre dannosi (dipende dalla loro provenienza e dalla quantità)
  7. Il caffè fa male (è ricco di antiossidanti, abbassa il rischio di diabete, Alzheimer ecc, il problema è lo zucchero)
  8. Mangiare i grassi fa ingrassare (dipende dal contesto, molti grassi buoni sono molto meglio di alcune fonti di carboidrati, specie se raffinate)
  9. Le proteine fanno male ai reni (ne parlai già qui)
  10. I latticini interi aumentano i rischi cardiovascolari (meglio i grassi saturi da animali alimentati a erba che molti oli vegetali)
  11. Tutte le calorie sono uguali (vabbe', questo ormai è noto ai follower del blog)
  12. I cibi light vanno meglio perché sono senza grassi (sono sostituiti con dolcificanti, zuccheri o altre schifezze)
  13. La carne rossa fa male (non bisogna certo abusarne, ma non processata non è così dannosa)
  14. Solo i celiaci dovrebbero evitare il glutine (è una molecola dannosa per molti)
  15. Perdere peso è solo questione di forza di volontà e bilancio calorico (il peso, o meglio la composizione corporea, sono regolati dagli ormoni e dare la colpa a chi non riesce a dimagrire è un errore)
  16. I grassi saturi sono dannosi come i trans (questi ultimi sono una delle peggiori invenzioni dell'umanità)
  17. Le proteine sottraggono calcio all'osso e causano osteoporosi (questo può capitare nei sedentari, ma sono necessarie per mantenere la matrice ossea) 
  18. Le diete low carb sono pericolose (come già detto per molti sono ottime)
  19. Lo zucchero fa male per le calorie vuote (i motivi sono tanti altri)
  20. Gli oli vegetali sono migliori perché non hanno colesterolo (contengono precursori di molecole infiammatorie che aumentano il rischio di malattia)

Aggiornamento 21/7/2017

I miti sulle diete veg sfatati dall'Academy USA.

Aggiornamento 2/2/2018

Alcuni miti sfatati sulla salute renale: il fosfato di sodio detossifica i reni (assolutamente no, anzi il fosfato è tossico), bere tantissima acqua è bene (troppa acqua può ridurre il sodio plasmatico), la papaya è utile (non è provato dagli studi che abbassi la creatinina), usare integratori erboristici (anzi possono affaticare i reni).


Aggiornamento 7/8/2018

Il caffè si conferma un toccasana per la salute, e non solo per la caffeina ma per gli altri composti antiossidanti. Senza zucchero però!


Aggiornamento 22/10/2018

30 miti nutrizionali dal sito medical-news.org


Aggiornamento 7/12/2018





Aggiornamento 11/10/2019

Autore Sconosciuto


Aggiornamento 17/11/2019

Uno dei miti a cui molti credono, compresi molti professionisti, è che siamo in grado di digerire qualsiasi cosa. Questo avviene solo in persone sane e con un microbiota in ordine. Un bravo professionista sa però che in caso di problemi sistemici si deve partire dall'intestino per risolvere infiammazione e disbiosi. Lo spiega bene nel suo ultimo lavoro il prof Riccio, che mette in relazione cibo non digerito, carenza di nutrienti immunomodulanti e malattie neuroinfiammatorie come sclerosi multipla, SLA, Parkinson, Alzheimer e autismo. Parti di cibo indigerito (soprattutto glutine e latticini), additivi, grassi saturi e trans, alcol, genericamente il cibo industriale sono tutti in grado di indurre una risposta infiammatoria e in persone predisposte sostenere la malattia.
Aggiornamento 30/12/2019
I bambini che bevono latte intero hanno il 39% in meno di rischio di essere sovrappeso rispetto a quelli che bevono latte scremato o parzialmente scremato. Sembrerebbe una vittoria di chi è contro i cibi light e a favore dei grassi saturi, ma è comunque una metanalisi di studi osservazionali quindi non può stabilire un legame di causa-effetto
Aggiornamento 14/2/2020
Il latte è da sempre un alimento controverso, avversato da alcuni ma molto protetto dall'industria alimentare. Due docenti della Harvard University, Walter Willett e David Ludwig, M.D., PhD, hanno revisionato la letteratura scientifica nel merito, con queste conclusioni: "L'assunzione ottimale di latte per una persona dipende dalla qualità generale della dieta. Se la qualità della dieta è bassa, specialmente per i bambini in ambienti a basso reddito, i latticini possono migliorare la nutrizione, mentre se la qualità della dieta è elevata, è improbabile che un aumento dell'assunzione fornisca benefici sostanziali ma sono possibili danni. Quando il consumo di latte è basso, i due nutrienti di primaria importanza, calcio e vitamina D (che è particolarmente preoccupante per le latitudini più elevate), possono essere ottenuti da altri alimenti o integratori senza le potenziali conseguenze negative dei latticini. Per il calcio, fonti alimentari alternative includono cavoli, broccoli, tofu, noci, fagioli e succo d'arancia fortificato. Per la vitamina D, gli integratori possono fornire un'adeguata assunzione a costi molto inferiori rispetto al latte fortificato. In attesa di ulteriori ricerche, le linee guida per il latte e gli alimenti a base di latte equivalenti dovrebbero designare idealmente un'assunzione accettabile (come da 0 a 2 porzioni al giorno per gli adulti), non indicare il latte a basso contenuto di grassi come preferibile al latte intero e scoraggiare il consumo di latticini zuccherati nelle popolazioni con alti tassi di sovrappeso e obesità".
Nei bambini "Il latte favorisce la velocità di crescita e il raggiungimento di una maggiore altezza, conferendo sia rischi che benefici. L'elevata densità nutritiva del latte può essere particolarmente utile nelle regioni in cui la qualità della dieta generale e l'assunzione di energia sono compromesse. Tuttavia, in popolazioni con un'alimentazione generalmente adeguata, l'elevato consumo di latte può aumentare il rischio
di fratture più avanti nella vita e l'associazione della maggiore altezza con il rischio di cancro rimane una preoccupazione". Per quanto riguarda l'osteoporosi "i dati esistenti non supportano elevate assunzioni di latte durante l'adolescenza per la prevenzione delle fratture più avanti nella vita e suggeriscono che tali assunzioni possono contribuire all'aumento dell'incidenza di fratture nei paesi con massimo consumo di latte.
Negativo il giudizio sugli effetti ambientali (emissione di gas serra, impronta idrica e antibioticoresistenza), quello biologico può essere più nutriente. Gli effetti su diabete, aumento di peso, tumori, rischio cardiovascolare e mortalità in generale sono controversi, ma non attualmente preoccupanti.
Aggiornamento 19/5/2020
L'idea che i latticini prevengano l'osteoporosi rimane sempre non dimostrata (attenzione: così come il fatto che la causino). Se volete veramente proteggere le ossa andate in palestra!
Aggiornamento 23/10/2020

Tim Spector parla di COVID19 con cauto ottimismo. Inoltre l'articolo aggiunge: L'ultimo libro di Tim Spector, Spoon-Fed, lamenta la mancanza di prove dietro molte linee guida nutrizionali del governo e il modo in cui si perpetuano i miti sul cibo. Il fatto che l'obesità aumenti il ​​rischio di malattie gravi da covid-19 porta una nuova urgenza nell'affrontare il problema nel Regno Unito, afferma Spector. “Dobbiamo fare tre cose: aumentare la tassa sullo zucchero, contro la quale le aziende alimentari hanno fatto pressioni con successo; migliorare il supporto nutrizionale per i pazienti; e trattare l'obesità come una malattia ", spiega. "L'enfasi deve concentrarsi sulla nutrizione", dice. "Questa specialità non dovrebbe essere sottofinanziata, dovrebbe essere la specialità numero uno e tutti i migliori medici dovrebbero andarci. Non ci sono praticamente esperti di nutrizione con formazione medica là fuori".
“Tutti i reparti di nutrizione sono ampiamente sottofinanziati e dipendono dalle aziende alimentari per andare avanti. È oltraggioso, davvero, se si considera che l'obesità è il problema numero uno che deve affrontare questo paese (UK). Abbiamo la maggior quantità di cibo spazzatura in tutta Europa, siamo i più obesi e siamo i meno istruiti in materia di alimentazione e obesità. Questo deve cambiare. "
"Il presupposto che siamo tutti macchine identiche e che tutti rispondiamo agli alimenti nello stesso modo è il mito più diffuso e pericoloso sul cibo", spiega. “Le persone normali possono variare di 10 volte le risposte glicemiche a cibi identici. Rispondiamo tutti in modo diverso agli stessi alimenti e l'idea che possiamo tutti seguire gli stessi consigli e limiti calorici non ha più senso. Allo stesso modo non potremmo sentirci a nostro agio con lo stesso seggiolino auto senza regolarlo, solo perché è stato realizzato per la persona media ".
Aggiornamento 27/11/2020

Dal 1935, una famosa frase di biochimica è apparsa in diversi articoli e capitoli di libri: "i grassi bruciano al fuoco dei carboidrati". Questa espressione deriva dall'argomentazione che concentrazioni insufficienti di ossalacetato causate da un basso contributo dei CHO (glicogeno e glucosio) inibirebbero l'ossidazione dell'acetil-CoA nel ciclo dell'acido citrico (ciclo di Krebs - KC), con conseguente ridotta produzione di energia dall'ossidazione degli acidi grassi . Questa affermazione non è corretta, poiché alcuni amminoacidi contribuiscono alla produzione di ossalacetato o altri precursori nel KC (metabolismo anaplerotico), come asparagina, aspartato, glutammato, isoleucina, leucina e valina. Inoltre, un bilancio dei grassi netto negativo può essere raggiunto anche con carboidrati dietetici minimi o nulli (ad esempio, digiuno intermittente e diete chetogeniche).

Aggiornamento 15/4/2021

Il tipo di farina e di lievitazione influenzano la quantità di vitamine del gruppo B nel pane.
In generale quello da farina integrale ne ha quantità maggiori. Alcuni cultivar di farina sono più ricchi di vitamine. Per la lievitazione, alcuni tipi di lievito madre aumentano la quantità, ma dipende dai ceppi presenti. Con il lievito di birra, è necessario un tempo più lungo (6 ore al posto di 3) per aumentare la ritenzione di vitamine.

Aggiornamento 3/4/2022

Le persone obese, secondo un nuovo studio, riportano con errori simili a quelli dei normopeso la loro alimentazione, smentendo il mito secondo cui nascondano quello che mangiano.
Secondo gli autori dello studio è bene che queste persone si focalizzino sul cibo e non sulle calorie.
"Le persone obese vengono erroneamente etichettate in diversi modi", ha detto Sandercock, uno degli autori. "Ma […] etichettarli come bugiardi [] semplicemente non è utile. La vergogna non è un modo per far sì che le persone siano più sane. Dal punto di vista scientifico, cercare di incolpare un problema metodologico su un sottogruppo [] è irresponsabile".